Due aziende marchigiane, Delta srl e Simonelli Group, stanno collaborando nell’ambito della "manifattura sostenibile" che è alla base di Marlic (Marche Applied Research Laboratory for Innovative Composites), progetto co-finanziato dalla Regione Marche.
Delta s.r.l. è un’azienda che ha maturato esperienze trentennali e forti competenze nella produzione di materiali compositi, anche grazie ad un proprio laboratorio R&D incentrato sullo studio di tali materiali oltre allo stampaggio di manufatti. È stata quindi creata un’operazione sinergica con un’altra azienda del territorio marchigiano, la Simonelli Group, proprio muovendosi in quell’ottica di supporto reciproco, scambio, interazione.
Simonelli Group, azienda all’avanguardia nella produzione di macchine per caffè espresso, mira alla costante innovazione del prodotto grazie alla continua ricerca in campo tecnologico, che ha condotto l’azienda anche a collaborare con università ed enti di ricerca.
I materiali di scarto della Delta, sono diventati una risorsa, una nuova materia prima per la Simonelli Group. In particolare, partendo dal piano di un colatoio di un lavello di scarto, si è ottenuto del materiale per la realizzazione del coperchio di una macchina macina caffè.
E sempre da alcuni materiali di scarto di prodotti della Delta, è stato realizzato un nuovo oggetto da corredo ad una macchina professionale per il caffè. La difficoltà rilevata, in questa circostanza, è stata il taglio di un materiale molto resistente e duro.
La transizione verso un’economia di tipo circolare rappresenta uno dei pilastri della politica della Commissione Europea, che si è concretizzata nell’adozione di un piano di azione volto proprio ad accelerare la transizione dell’Europa, promuovendo un tipo di crescita economica sostenibile, in cui ciò che cambia radicalmente è il modello di produzione e consumo.
Questi, infatti, andranno ad implicare aspetti come la condivisione, il riutilizzo, il ricondizionamento, il riciclo dei materiali e dei prodotti esistenti, rendendoli vivi per un tempo più lungo. Si intende così sgretolare la logica basata sull’usa e getta in favore di un’estensione del ciclo di vita dei prodotti più a lungo possibile, arrivando a renderli, dove possibile, una risorsa per un nuovo ciclo economico una volta terminata la sua funzione iniziale: i materiali di cui è composto un prodotto, possono diventare nuova materia prima per altri prodotti.
Delta s.r.l. si sta muovendo tracciando una doppia traiettoria: da un lato stabilendo collaborazioni con altre aziende partner, dall’altro portando avanti studi per la realizzazione di prodotti eco-sostenibili partendo da scarti industriali.
Simonelli Group ha fornito alla Delta uno stampo per permettere delle prove di stampaggio con i nuovi materiali compositi green, per la realizzazione di scocche per macchine professionali per il caffè.
In particolare, sono state formulate ricette green con materie prime di recupero che hanno sostituito le materie prime vergini originali. Tali ricette green sono state impiegate per ottenere delle pareti strutturali di macchine da caffè della Simonelli Group, consentendo così una scocca completamente di recupero.
I risultati della collaborazione tra Delta e Simonelli Group sono due esempi delle possibilità che scaturiscono da quella che a tutti gli effetti si può definire simbiosi industriale, laddove del materiale di scarto, frutto della produzione di un’azienda, non chiude il suo ciclo di vita divenendo rifiuto, ma si inserisce nuovamente nel ciclo produttivo, diventando risorsa, materia prima per la produzione di una seconda azienda.
Sinergie virtuose che chiaramente necessitano di studio, sperimentazione, di quella tenacia tipica di chi fa ricerca e che spinge a superare gli inevitabili ostacoli, per arrivare quindi ad un risultato finale pienamente soddisfacente.
"Mauro Brattini ha voluto donare alla nostra Pinacoteca Comunale 'Marco Moretti' una delle sue opere pittoriche più belle 'Un’alba a rue du temple', dipinto realizzato nel 2006 con la tecnica della pittura ad acrilico, ispirato dal suo soggiorno parigino".
Ad annunciarlo, dopo aver ricevuto l'affermato artista civitanovese a Palazzo Sforza, è stato il sindaco Fabrizio Ciarapica. Il professor Brattini, formatosi presso l’Istituto d’Arte di Bologna e all’Accademia di Belle Arti di Macerata (dove poi è stato docente di pittura), partecipa con le sue opere alle più prestigiose mostre e rassegne sull’arte, compresa la Biennale di Venezia. Opere che sono esposte presso importanti musei e istituti, nazionali ed esteri.
"Esprimo tutta la mia gratitudine al professor Brattini per aver donato un’opera di gran valore, a livello non solo artistico ma anche empatico, che contribuisce ad impreziosire ulteriormente la ricca collezione di quadri e stampe presente nella Pinacoteca Comunale" ha evidenziato il primo cittadino.
La stagione estiva è ricca di eventi per i quali, spesso, vengono chiamati a 'vigilare' i volontari dell'associazione Angel Ranger. Molto apprezzati sia per la loro professionalità, sia per la loro disponibilità h24, oramai da 3 anni hanno un appuntamento importante a cavallo del ferragosto a Pian dell'Elmo nel comune di Apiro.
Infatti in tali giorni la località del San Vicino viene letteralmente presa d'assalto da numerosi visitatori (diverse migliaia al giorno), molti dei quali giovani. Visto il forte afflusso il compito dei Ranger è quello di salvaguardare il parco del San Vicino, segnalando alle autorità competenti campeggi abusivi o l'accensione di pericolosi fuochi in aree non consentite e di disporre le diverse centinaia di mezzi nell'ampio parcheggio in modo da agevolare un'eventuale evacuazione in caso di emergenza.
Quest'anno si sono aggiunti per gli Angel Ranger ulteriori servizi antincendio ed evacuazione, sia per eventi ad Apiro, sia per eventi sopraggiunti all'ultimo in altre località. Per tali ragioni il comandante, Corrado Lazzarini, ha predisposto in accordo con il comune di Apiro un vero e proprio campo base di poco inferiore a 1000 metri quadrati.
Un campo attrezzatissimo con centro di comando (il Centro Operativo Mobile), la cucina aperta h24, la sala mensa, le tende per i dormitori, l'infermeria, i bagni con i propri lavandini, la doccia, la sala riunioni, il magazzino, il parcheggio per i mezzi dell'associazione e i mezzi di soccorso e - dulcis in fundo - il paddok per i cavalli dell'unità equestre.
I Ranger infatti sono una delle poche associazioni in Italia che hanno istituito e usufruiscono di un proprio corpo equestre addestrato al controllo di aree montane e boscate come quelle del San Vicino. Un vero e proprio piccolo villaggio messo a disposizione non solo dei volontari ma anche dei mezzi di soccorso, come l'ambulanza della Pubblica assistenza Piros presente nella notte fra il 14 e 15 agosto e delle forze dell'ordine, sopraggiunte per la segnalazione del forte afflusso di veicoli e persone, che hanno avuto nel campo Ranger un punto di appoggio e di ristoro.
Accanto all'attività intensa di Pian dell'Elmo, i Ranger sono stati impegnati ad Apiro in una serie di eventi fra cui il Festival del folclore "Aspettando Terranostra": una grande kermesse di risonanza internazionale che festeggerà i 50 anni il prossimo 2023. I volontari hanno avuto modo di rodare il grande evento del prossimo anno con un "prequel" e hanno potuto così valutare e testare la sicurezza antincendio, il supporto alla viabilità locale e soprattutto i problemi legati all'evacuazione di un evento impegnativo che vedrà l'afflusso di diverse migliaia di persone al giorno.
Infine al termine di tutti gli impegni i Ranger hanno anche provveduto a ripulire il bosco dai rifiuti lasciati dai visitatori incivili che non hanno avuto rispetto dell'ambiente. Molto soddisfatta l'amministrazione comunale di Apiro nella persona del sindaco, Ubaldo Scuppa, che commenta: "Il futuro di Apiro non può che basarsi sul turismo. Come amministrazione stiamo puntando a questo obiettivo, tuttavia non sappiamo mai stimare la cifra delle persone che arriveranno, specie in periodi di festività come questi. In particolare la riserva del San Vicino è un'attrattiva turistica molto gettonata".
"Come amministrazione è nostro compito garantire la sicurezza. Qualche anno fa eravamo in difficoltà, tenuto conto che Apiro vanta la presenza di un solo vigile urbano. Gestire il grande afflusso a Pian dell'Elmo era praticamente impossibile - spiega il primo cittadino -. All'epoca scegliemmo gli Angel Ranger per le loro ottime referenze e devo dire che ogni volta ci hanno dato delle risposte sul campo estremamente positive. Mi piacerebbe avere l'occasione di poter ringraziare e complimentarmi di persona con tutti i volontari che si sono prodigati in questi giorni a rendere sicuri gli ambienti e gli eventi".
"Sappiamo che non è stato un lavoro facile, tant'è vero che il pomeriggio del 14 agosto perfino la prefettura è intervenuta a chiudere gli accessi a Pian dell'Elmo per il forte afflusso, cosa mai successa prima. Sono contento che le istituzioni si siano rese conto del potenziale pericolo che si può generare a Ferragosto, sperando che in futuro non ci lascino soli. Aggiungo che la collaborazione con i Ranger continuerà non solo con i prossimi eventi, ma almeno fino a quando sarò responsabile di questa amministrazione" conclude Scuppa.
Alla soddisfazione del sindaco si aggiunge quella dei volontari che hanno potuto vivere l'esperienza unica di vivere 8 giorni in un campo, che hanno custodito e controllato anche di notte. Ciascuno ha potuto provare le emozioni e le difficoltà di vivere all'aperto in un ambiente naturale, sperimentando il caldo del giorno, l'umido ed il freddo della notte, la pioggia, il vento forte, il dormire in una branda in tenda, assaporando cosi la vita di campo in un contesto emergenziale. Infine, il corpo speciale Ranger ha approfittato del luogo anche per realizzare addestramenti in montagna nel recupero di persone scomparse.
Un delfino sorpreso a nuotare a pochi passi dalla riva, forse in cerca di pesce. Spettacolo inusuale e tanta emozione per turisti e bagnanti che questa mattina, poco dopo le 7, sul lungomare sud di Civitanova Marche hanno avvistato l'animale.
Si è trattato di un fatto insolito, in quanto è raro ammirare il mammifero marino così da vicino nei pressi della battigia, mentre sono stati numerosi gli avvistamenti al largo della costa civitanovese. Un momento magico per i meravigliati vacanzieri in un orario nel quale la spiaggia non era ancora affollata.
È fresco d'uscita il terzo singolo dei Nova Band, "Selfish". Il gruppo marchigiano, nato nel 2019 dall'incontro di sei musicisti recanatesi con esperienze pregresse diverse, si pone l'obiettivo di portare sotto forma di inediti, il sound del rock moderno unito alle sonorità dell'elettronica degli ultimi anni '80. Il singolo è disponibile su tutte le piattaforme digitali, tra cui Spotify e Amazon Music.
I Nova hanno già portato la loro musica su diversi palchi marchigiani, sostenendo anche cause benefiche. I loro primi due brani inediti hanno ricevuto un immediato (e piacevolmente sorprendente) successo e sono già stati trasmessi in varie radio regionali e nazionali. La band è formata dal cantante Gabriele Perna, il batterista Sebastiano Andrea Massaccesi, il tastierista Daniele Decorioni, il bassista Federico Carestia, i chitarristi Michele Cesari e Luca Brodoloni.
"Selfish è una canzone che parla di egoismo - così descrivono il nuovo singolo i Nova -. Come del resto molti dei nostri pezzi, la riflessione parte da un input autobiografico, ma vuole essere un pensiero che chiunque può fare proprio. La frase chiave della canzone è 'Am I being selfish?', ovvero mi chiedo se mi stia comportando in modo egoista".
"Quando ho scritto la canzone non avevo ancora la risposta a questa domanda e percepivo l'egoismo come un difetto da cui guardarsi - sottolinea il cantante Gabriele Perna -. Ad oggi ho imparato che non tutto ciò che facciamo nel nostro interesse deve ricadere necessariamente sotto l'etichetta di egoismo, a volte si tratta di rispetto di sé stessi e amor proprio".
Un’esplosione di colori e tradizioni questo pomeriggio in Provincia dove il presidente Sandro Parcaroli, insieme all’assessore del comune di Macerata Riccardo Sacchi, ha ricevuto i gruppi internazionali che partecipano alla 28esima edizione del Festival del Folklore, organizzata da ‘Li Pistacoppi’.
Accompagnati da Maria Assunta Evangelista, presidente del gruppo maceratese, nella sala consiliare dell’Ente per uno scambio di doni e saluti, sono state accolte le delegazioni dei gruppi provenienti dal Messico Occidente Corazon De Jalisco, dagli Usa di origine azteca Danza Xocoyote, dalla Slovacchia con il Gruppo folklorico Urpin e dall’Ungheria con Hortbagy Folk Dance Ensemble.
“Voglio ringraziare Li Pistacoppi per il grande lavoro che svolgono nel tramandare le nostre tradizioni – ha detto il presidente Parcaroli -. Tenere vivo il nostro passato è fondamentale perché se non insegniamo ai ragazzi da dove veniamo, non possiamo aiutarli a costruire il loro futuro”.
"Le tradizioni e il folklore sono tra i migliori veicoli che abbiamo per promuovere il nostro territorio – ha aggiunto l’assessore Sacchi – e Li Pistacoppi, da anni, fanno questo in maniera meritoria, consentendoci di far conoscere le nostre radici in giro per il mondo. Valorizzare il nostro patrimonio culturale e popolare preservandolo e trasmettendolo alle nuove generazioni è uno dei compiti che dobbiamo e vogliamo portare avanti con determinazione".
La presidente Evangelista, dopo aver ringraziato la Provincia e il Comune per l’accoglienza, ha voluto ricordare come questa 28esima edizione del Festival del Folklore rappresenti un “ritorno alla normalità, nonostante ci siano ancora molte difficoltà a livello mondiale. Ma, ancora di più in un momento del genere, vogliamo ribadire attraverso la musica e la danza, che le proprie radici e le tradizioni possono essere fonte di pace e fratellanza tra i popoli".
Un'altra grande serata di spettacolo e divertimento a Sarnano dove martedì sera, al campo sportivo Della Vittoria, si è svolta la finale regionale di Miss Rocchetta Marche per il concorso nazionale Miss Italia.
La manifestazione, brillantemente presentata da Marco Zingaretti, oltre alla gara di bellezza ha regalato momenti di musica e spettacolo, con grande partecipazione da parte del numeroso pubblico presente.
La giuria, presieduta dal sindaco di Sarnano Luca Piergentili e della quale facevano parte anche gli assessori Stefania Innamorati e Stefano Censori, ha decretato con un voto quasi unanime la vittoria di Letizia Serrani.
Letizia, 19 anni, di Marina di Montemarciano con questa affermazione diventa automaticamente prefinalista nazionale per l’edizione 2022 con il titolo di "Miss Rocchetta Bellezza Marche" per Miss Italia Marche. Al secondo posto si è classificata Shari Romoli di Pollenza.
Il Circolo Acli "La Torre" di Passo di Treia, organizzatore del Carnevale passotreiese, è stato invitato a presenziare, sabato 13 agosto, al Carnevale Estivo di Fano. Insieme ad altre prestigiose associazioni i soci hanno potuto sfilare in mezzo a una folla di oltre diecimila persone tra i giganti di cartapesta che rappresentano la tradizione fanese.
Il Carnevale Passotreiese ha avuto infatti l’onore di essere inserito nel novero dei "Carnevali Storici Marchigiani" e insieme agli altri membri di questa associazione ha intrapreso il cammino per il riconoscimento del Carnevale come "Patrimonio Immateriale dell’Unesco".
L’invito è nato dunque nell’ambito di questa collaborazione: "È stata un’esperienza moto bella - ha confermato il presidente Daniele Bianchi - che ha portato una piccola realtà come la nostra in mezzo a coloro che hanno fatto la storia di questa festa e stanno lavorando per renderla sempre più importante".
"Vedere il vessillo e il gruppo del Carnevale Passotreiese in mezzo a quelli dei carnevali più importanti d’Italia, con tante persone che l’hanno fotografato, hanno chiesto informazioni e sono state allietate dalla nostra allegria, non ha prezzo - ha aggiunto - e sicuramente ripaga ogni sforzo fatto per tenere alta la tradizione di questa manifestazione che abbiamo ereditato e che abbiamo l’obbligo morale di portare avanti".
"Naturalmente sono doverosi i ringraziamenti per coloro che ci hanno seguito in questa avventura: gli amici di sempre che non fanno mai mancare il loro sostegno, l’Avis di Treia e l’Associazione Polisportiva Aurora Treia per l’aiuto logistico. Tutti noi dell’associazione speriamo che questa esperienza possa servire per dare nuovo slancio al Carnevale Passotreiese e che tante altre persone si vogliano unire per collaborare e renderla una festa sempre più bella e coinvolgente".
La magia del monte che si tuffa nell’infinito Adriatico: il prossimo appuntamento di Linea Verde Estate, in onda domenica 21 agosto, alle 12:20 su Raiuno, sarà un viaggio con Angela Rafanelli e Peppone Calabrese lungo uno dei tratti più suggestivi della costa adriatica, il Monte Conero, nelle Marche.
Un prodotto di eccellenza: a largo di Sirolo, a bordo di un peschereccio, la pesca dei moscioli, le cozze “selvagge” che vivono attaccate agli scogli sommersi lungo il Monte Conero, specialità culinaria unica della zona, che si trova solamente nel periodo da aprile ad ottobre.
Il “Ginocchio” d’Italia: a cavallo, con una guida ambientale, la prepotente bellezza del Monte Conero, l’unico tratto di costa rocciosa da Trieste al Gargano, e parco naturale dalle mille sfaccettature, visitabile attraverso i suoi sentieri, circondati da una natura rigogliosa e sorprendente.
Un antico borgo di pescatori con un centro raccolto nella parte alta tra viuzze e case colorate, spiagge di ghiaia fine che si alternano a calette di rara bellezza, acque limpide e trasparenti, un paesaggio mozzafiato: storia, curiosità e personaggi di Numana, la perla della riviera del Conero.
Prolifera tra i sassi e gli scogli, scompare in inverno e ricompare in primavera, si abbina alla mortadella, al tonno e si può usare per marmellate e salse: a Castelfidardo, alla riscoperta del paccasassi, il finocchietto selvatico del Conero che cresce a picco sul mare.
Un antico mestiere della tradizione artigianale: a Numana per assistere ad una sfilata d’autore e rivivere il mito dei cappelli di paglia che, da queste parti, si trasforma in una vera e propria creazione artistica che trascende la sua semplice funzione di accessorio di abbigliamento.
Un oliveto di 300 piante di varietà autoctone, una serra di 450 metri quadrati per la coltivazione fuori suolo di frutti rossi, il lavoro agricolo come occasione di riscatto, ma anche di rinascita: nelle campagne alla periferia nord di Ancona, il progetto “Fattoria Barcaglione”, iniziativa agricola avviata con successo che impiega i detenuti.
Un suolo calcareo del tutto peculiare, un microclima unico, una potente insolazione mitigata dalle incessanti brezze marine, una perfetta maturazione delle uve: a Camerano, la produzione del Rosso Conero, un vino “da mare e da amare”.
Il ritorno dei Volterra a Monte San Martino, nel segno di riconoscenza verso chi nascose la famiglia di ebrei durante la Guerra. Si tratta di un'importante famiglia della comunità ebraica di Ancona.
Virgilio, il papà, commerciava in tessuti, la mamma Gina Costantini discende dalla famosa famiglia ebraica dei Luzzato. Il primogenito porta il nome del pro-zio, Vito Volterra, il più grande matematico italiano degli anni Trenta, costretto ad abbandonare la vita accademica dalle leggi razziali del 1938. Completano la famiglia Viviana e il piccolo Vittorio.
Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, con l'esercito nazista alle porte di Ancona, Virgilio sceglie Monte San Martino come rifugio, conosceva già quel piccolo paese in collina dove si recava per vendere i suoi tessuti all'amico Quirino Stortini. Quirino e Sperandia li ospiteranno segretamente mettendo loro a disposizione alcuni locali della loro casa, adattati per l'occasione.
I coniugi Stortini possiedono un emporio dove si trova di tutto: generi alimentari, ferramenta, tessuti. Quirino è un uomo mite e generoso, Sperandia è una donna forte, di fisico e di carattere. Il fronte della guerra avanza, si combatte sulla linea Gustav, dall'Abruzzo a Montecassino. Le retate della milizia e dei soldati tedeschi si fanno più frequenti. Ad ogni incursione i Volterra si rifugiano in cantina in un piccolo ambiente nascosto da una gran quantità di legna.
Finalmente dopo nove lunghi mesi di sofferenze e di paure, il 10 giugno 1944 le truppe scozzesi entrano a Monte San Martino, Vito andrà loro incontro come membro del Comitato di Liberazione Cittadino. Nel 1948 i Volterra emigreranno nel neonato Stato di Israele.
Vito che durante la permanenza a Monte San Martino realizzerà, con mezzo secolo di anticipo, uno studio sul Parco dei Sibillini, diverrà uno dei più importanti studiosi di architettura sacra d'Israele. Viviana trascorrerà tutta la sua vita nel suo amato kibbuz. Vittorio, trasferitosi negli Stati Uniti, sfiorerà più volte il Premio Nobel per la Fisica.
Per sessant'anni nessuno di loro farà più ritorno in Italia, loro casa per oltre cinque secoli, ai loro figli niente racconteranno di quella Patria che li aveva prima umiliati, poi scacciati e perseguitati per motivi abbietti come quello razziale.
Questo fino ad un giorno dell'estate del 2004 quando finalmente le due famiglie si incontreranno di nuovo. Viviana con le figlie Ana e Hava riabbracciano a Monte San Martino le figlie di Quirino e Sperandia, Tommasina e Maria Pia.
Le sorelle Stortini vengono contattate l’anno successivo dall’Istituto “Yad Vashem” che chiedeva documentazione sull’accaduto. Una commissione, guidata dalla Suprema Corte israeliana, ha valutato i fatti di Monte San Martino e ha concesso a Quirino Stortini e a sua moglie Sperandia Azzurri l’onorificenza alla memoria di "Giusti tra le Nazioni".
L’inattesa comunicazione nel 2006; la cerimonia di consegna si svolse il 14 novembre nella sede della provincia di Macerata, dove il consigliere dell’Ambasciata di Israele in Italia, Rami Hatan incontrerà le figlie superstiti, Maria Pia e Tommasina.
Chi viene riconosciuto “Giusto tra le Nazioni” viene insignito di una speciale medaglia con inciso il suo nome, riceve un certificato d’onore e il privilegio di vedere il proprio nome aggiunto agli altri presenti nel “Giardino dei Giusti” presso il museo “Yad Vashem” a Gerusalemme. Inoltre, ad ogni “Giusto tra le Nazioni” viene dedicata la piantumazione di un albero, poiché nella tradizione ebraica mettere a dimora un albero per una persona cara ne indica il desiderio di ricordo eterno.
Il tempo ha portato via tutti i protagonisti diretti di questa storia: l’ultima Maria Pia circa 10 giorni fa, appena una settimana prima del ritorno della famiglia di Viviana Volterra, della figlia Ana, di suo marito Ovadia, di suo figlio e 3 dei 10 nipoti. Una struggente lettera di Ana saluta la famiglia Stortini: "Per merito vostro oggi la nostra famiglia conta più di 50 persone. Siamo qui perché in punto di morte a mia mamma ho promesso che l’amicizia e la riconoscenza per gli Stortini durerà per generazioni e che avrei portato i nostri pronipoti a conoscere i vostri pronipoti. In Italia sento il profumo di mia madre".
I Volterra per l’intera permanenza a Monte San Martino hanno alloggiato a casa Stortini, proprio nella casa che ha ospitato i loro avi. "Nonostante il lungo viaggio, non sarà facile prendere sonno questa notte, sapendo che qui sotto la mia famiglia ha trovato salvezza". I Volterra hanno chiesto di recarsi al cimitero dove hanno deposto una pietra sulle tombe dei loro cari amici. Il sindaco Matteo Pompei li ha accolti nella sede comunale e con loro ha scambiato i benvenuti di rito e racconti di storie della loro vita e della loro famiglia.
Dopo due anni di stop legati alla pandemia, a Civitanova Marche è tornata la tradizione dei fuochi d'artificio al porto nella notte di Ferragosto. Allo scoccare della mezzanotte, così, tutti sono stati col naso all’insù per ammirare le luci e i colori che hanno illuminato uno dei luoghi più suggestivi della città.
Un ritorno alla normalità emozionante e partecipato, come sottolineato anche dal sindaco Fabrizio Ciarapica: "Una meraviglia accompagnata da un'enorme e festante cornice di folla, che ha reso indimenticabile lo spettacolo. Civitanova brilla e risplende". Di seguito proponiamo il video con una piccola sintesi dello spettacolo a cui si è potuto assistere nella notte di Ferragosto:
Passeggia spingendo un passeggino, con uno spolverino maculato, tra le bancarelle, poi fotografa i vicoli e la Taverna della Rocca, a Frontone e posta immagini con la nonna Marcella inviando video simpatici sul gatto Dior perché "noi con i nomi - dice su una storia del profilo Instagram - abbiamo molta fantasia".
Lei è Ilary Blasi, la showgirl più fotografata nelle ultime settimane dopo l'annuncio della fine del suo matrimonio con Francesco Totti. Da qualche giorno sta trascorrendo le vacanze estive tra Cagli e Frontone (Pesaro e Urbino), luoghi d'origine dei suoi genitori e non si sottrae ai cittadini che la fermano e le chiedono una foto. Sorride e si diverte.
Nelle Marche è arrivata dopo il safari con i figli, in Tanzania, e dopo il soggiorno nelle Dolomiti, sul Lago di Braies e a Cortina. La sua presenza nell'Urbinate è confermata anche dalle storie che Ilary sta postando sui suoi profili social.
Ecco che viene fotografata mentre beve un caffè osservando il panorama dalla casa della nonna. Ieri era in piazza a Cagli, nel clou del Palio dell'Oca.
È stato donato al comune di Macerata il modellino in legno dello Sferisterio appartenuto a Giuseppe Molini; la cerimonia si è svolta venerdì pomeriggio presso l’Info Point in piazza della Libertà. A promuovere la donazione è stata l’erede di Molini, Maria Fogante.
"La donazione, che abbiamo accolto con piacere e posizionato all’Info Point, ci ricorda il grande amore di Molini per la città, per l’arte e per lo Sferisterio, che ha sempre considerato come 'casa', e conferma quanto questo spazio sia nei cuori di tutti i cittadini e di tutti quelli che lo vivono quotidianamente e ci lavorano" ha commentato l’assessore alla cultura Katiuscia Cassetta.
Molini acquistò il modellino dello Sferisterio, realizzato in legno, artigianalmente, da mano sconosciuta, e la sua volontà è stata sempre di donarlo alla città. La riproduzione dello Sferisterio, che alcuni mesi fa è stata restaurata dall’Accademia di Belle Arti, sarà collocata all’Info Point a disposizione di tutti i visitatori.
Giuseppe Molini, detto Peppe, inizia la sua attività prima come manovale e poi come operaio presso il comune di Macerata. Appassionato di musica lirica, per tanti anni lavora presso lo Sferisterio e intreccia legami di amicizia con moltissimi artisti, tra questi anche il tenore marchigiano Franco Corelli.
Dopo il progetto di fashion film, seconda partecipazione a un set cinematografico nel 2022 per Etra - Accademia delle Arti Sceniche e Visive di Camerino, che ha partecipato curando la preparazione per il casting e il lavoro attoriale di due sue allieve, Veronica Micozzi e Gioia Pontoni, per il cortometraggio “Alice”, una produzione cinematografica dell’Accademia Poliarte di Ancona, diretto da Lorenzo Castellini.
Una nuova collaborazione per un centro di formazione artistica a 360 gradi, sempre in grande fermento come Etra, ma soprattutto un’occasione per segnalarsi come punto di riferimento per ciò che riguarda, in questo caso, il cinema, per produzioni nelle Marche e in tutta Italia.
"Nel tempo Etra ha dimostrato con la partecipazione a progetti regionali e nazionali di valere l’attenzione di strutture affermate - ha dichiarato la direttrice artistica Maria Sole Cingolani - Realtà che si occupano di progetti cinematografici e casting, tanto da essere un punto di riferimento anche per grandi importanti aziende cinematografiche".
"Le ho scelte perché mi sono parse adattissime ai loro personaggi, ma non avendo interpretato altri ruoli non potevo sapere cosa aspettarmi da loro - ha spiegato Lorenzo Castellini - . Sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla naturalezza con cui sono entrate nella parte, nonostante la pochissima esperienza. Sul set mi ha colpito la loro pazienza e la loro disponibilità, sono bambine sensibii e anche ottime ascoltatrici".
"Abbiamo avuto un buonissimo dialogo e alla fine sono grato per il loro contributo che hanno dato alla costruzione del loro personaggio. Anche a rigirare le scene più volte per qualche errore di movimenti macchina o altri problemi tecnici non sembravano stancarsi mai, sono state bravissime a non perdere la concentrazione durante i momenti vuoti, quando bisogna spostare l’attrezzatura per le riprese. Auguro loro di continuare il percorso nella recitazione e di raggiungere traguardi sempre più importanti", conclude Castellini.
Una nuova centenaria ad Appignano. Francesca Gismondi, meglio conosciuta come Gina de Pigliapoco, ha tagliato il traguardo dei 100 anni. Classe 1922, Gina ha ricevuto la visita del primo cittadino Mariano Calamita, accompagnato dal Consigliere Comunale Rolando Vitali, le hanno portato gli auguri, in occasione di questo importante traguardo, da parte di tutta l’Amministrazione Comunale e di tutta la cittadinanza.
Scrive il sindaco: “Ho voluto porgere personalmente gli auguri di buon compleanno alla nostra cittadina, una persona umile ma ancora vigorosa che certamente, ancor più in questo particolare contesto storico, può dare un segno di speranza all’intera comunità. Auguri per i suoi 100 anni alla signora Gina”.
Nozze a due passi dal mare. La suggestiva cornice della spiaggia di Santa Marinella (Roma) è stata scelta dalla coppia di caldarolesi - composta da Lisa Martignoni e Federico Petrini - per coronare il proprio sogno d’amore.
Il matrimonio, con il rito civile, si è svolto presso il Mediterraneo beach resort, dove i novelli sposi hanno poi festeggiato in compagnia di familiari e amici.
A Lisa e Federico i migliori auguri da parte dei parenti di Caldarola che non sono potuti esser presenti alla cerimonia, a cui si aggiunge la redazione di Picchio News.
C’è anche una ragazza di Potenza Picena tra le 23 aspiranti reginette che sabato 6 agosto, a Pescara, andranno a caccia della fascia di "Miss Grand Prix" nella finalissima nazionale presentata da Jo Squillo e Luca Onestini.
La 20enne Lucrezia Grella, 1,70 di altezza, è infatti in lizza per contendersi la corona posata lo scorso anno sulla testa della bresciana Gabriella Bonizzardi che, come da tradizione, incoronerà a Pescara la nuova reginetta.
Trampolino di lancio per numerose protagoniste nel mondo dello spettacolo, della televisione e del cinema (tra le altre Tessa Gelisio, Raffaella Fico, Carlotta Maggiorana), il concorso di bellezza organizzato da patron Claudio Marastoni è uno dei più conosciuti e consolidati in Italia, forte di una storia ormai più che trentennale e di una struttura organizzativa capace anche di battere il lockdown (“Miss Grand Prix” si è infatti regolarmente svolto anche nel 2020 e 2021). In corsa c'è anche un'altra ragazza maceratese, originaria di Civitanova Marche: scopri di più.
Nuovo look per l’ingresso di Sarnano. Sabato 6 agosto alle 20:30 sarà accesa la nuova fontana al Pincio che, insieme alle due aiuole sulle quali campeggiano le scritte “Sarnano” e “Benvenuti”, è ora a tutti gli effetti la porta di ingresso in paese e una cartolina di benvenuto per i turisti.
Dopo l’installazione del maxischermo, quindi, prosegue l’opera di restyling voluta dall’amministrazione comunale per rendere sempre più gradevole e affascinante l’ingresso in paese per chi proviene dalla Ss78.
Il momento dell’accensione della fontana, con una particolare illuminazione, sarà suggestivo. "Il restyling" dice il sindaco Luca Piergentili "sarà completato con i lavori che interesseranno la scalinata dell’ex centrale Enel, già finanziati con fondi sisma".
La città di Sarnano, inoltre, festeggia i 100 anni della signora Ermelinda Ascenzi. Accanto a lei in un giorno così importante le nipoti, i parenti e il sindaco Luca Piergentili che, a nome della città, le ha consegnato un mazzo di fiori e una pergamena.
Vedova di Dario Superiori dal quale ha avuto due figlie, la signora Ermelinda è stata una apprezzatissima ricamatrice. Originaria di Falerone, dopo il matrimonio si trasferì insieme al marito a L’Aquila e poi definitivamente a Sarnano. Oggi vive in un'abitazione temporanea, in quanto la sua casa è stata dichiarata inagibile a seguito del sisma del 2016.
A Cingoli, comune con la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano e tra 'I Borghi più Belli d’Italia', sabato 30 luglio sono state accese le luci più belle per ospitare il concorso nazionale di bellezza "Miss Blumare", la cui finale si svolge a bordo di una nave da crociera della flotta MSC, e "Il + Bello d’Italia" – concorso originale dal 1979, rimasto vero trampolino di lancio per giovani talenti che poi hanno sfondato nel mondo dello spettacolo, della moda, del cinema e anche della televisione.
Dopo passerelle di moda per bambini che hanno simpaticamente riscaldato la serata, l’organizzatrice Manuela Flamini (concessionaria regionale dei due concorsi) ha fatto sfilare i ragazzi e le ragazze con abiti moda estivi e anticipazioni autunnali, oltre a bellissimi accessori come occhiali e oggetti di ornamento vario.
Solo alla fine le ragazze e i ragazzi sono usciti con i numeri per guadagnarsi la classifica alta del concorso. Numerose ragazze e ragazzi hanno sfilato in piazza Vittorio Emanuele II, la piazza del Municipio, davanti a un nutrito pubblico e ad una attenta giuria.
La giuria Miss Blumare era presieduta da Alberto Pettinari, che ha potuto contare sull’aiuto del noto scultore Nazzareno Rocchetti, e del cacciatore di talenti Francesco Hu, dell’assessore di Cingoli Luca Giovagnetti (delega ai Parchi e giardini pubblici, alla Viabilità, alle Politiche Risorse Idriche, allo Sport e Tempo Libero) e del giornalista Giuliano Rossetti.
L’onere e l’onore di presiedere la giuria "Il + Bello d’Italia" è toccato a Cristiana Nardi, vice sindaco di Cingoli con delega al Turismo e spettacolo, alle Politiche Giovanili, alle Attività Produttive e allo Sviluppo Economico. Con lei in giuria Giada Rapaccini (titolare della palestra Body&Soul), Caterina Tosi (Centro Estetico), Marcella Schiavoni e l’ex preside Maria Del Bianco.
In piazza, a Cingoli, Alice Carpineti, 17 anni studentessa del corso di Turismo all’IIS Matteo Ricci di Macerata, di Civitanova si è classificata prima alla selezione di Miss Blumare 2022, seguita da Gloria Ficiarà, 16 anni di Fermo, terza Giorgia Tiburzi, 16 anni di Monte San Giusto, quarta Francesca Ferrini, 21 anni di Monte Urano e quinta Alessia Settimi, 18 anni di Civitanova.
Per il concorso "Il + Bello d’Italia" il primo posto è andato a Lorenzo Imbriani, 24 anni di Ascoli Piceno, il secondo a Daniele Chiarotti, 26 anni di Cingoli, il terzo a Nicola Danti, 29 anni di Cingoli, il quarto a Emanuele Caselli, 20 anni di Cingoli e il quinto posto a Manuel Fanjul di Civitanova Marche. Per loro ci saranno altre selezioni e sfide che potrebbero portarli alla finale nazionale
Il professor Zygmunt Guido Baranski diventerà cittadino onorario di Matelica. L’esperto di Dante Alighieri, definito a più riprese il più grande dantista vivente, è nato a Nottingham il 13 aprile del 1951 e ha dedicato la sua vita allo studio e alla diffusione della letteratura italiana all’estero dimostrando grande passione e professionalità e onorando le sue origini italiane, per la precisione matelicesi.
Baranski, infatti, è il figlio di Sonia Mariotti, nata e vissuta a Matelica per molti anni. Ancora oggi ha alcuni parenti in città e la volontà dell’amministrazione comunale è quella di mettere in evidenza questo suo legame con Matelica attraverso il conferimento della cittadinanza onoraria.
La proposta è stata portata in consiglio comunale (lo scorso 28 luglio) ed è stata approvata all’unanimità. Il celebre dantista era venuto in visita alla città nel mese di giugno, con il sindaco Massimo Baldini e gli assessori Giovanni Ciccardini e Maria Boccaccini insieme al capogruppo della maggioranza Sauro Falzetti, che lo avevano accolto in Comune, accompagnato dal cugino Emanuele Mariotti, prima di stilare la richiesta di concessione della cittadinanza onoraria.
Lo stesso Baranski si era detto orgoglioso di avere origini matelicesi e onorato di un eventuale riconoscimento di questo tipo. "Sono molto soddisfatto che la proposta abbia ricevuto parere favorevole dall’intero consiglio comunale – spiega l’assessore alla Cultura Ciccardini – Baranski è considerato uno tra i più attenti conoscitori di Dante e della letteratura italiana, non a caso nel 2005 l’allora Presidente della Repubblica Ciampi lo aveva insignito dell’onorificenza di Commendatore. Nelle sue vene scorre sangue matelicese e saremo onorati di poterlo annoverare ufficialmente come nostro concittadino".
Baranski si è laureato in letteratura italiana nel 1973 presso l’Università di Hull. La sua attività è stata l’insegnamento della letteratura italiana, lavorando principalmente su Dante Alighieri con la teoria e la critica letteraria medioevale.
Ha insegnato nelle più prestigiose università della Gran Bretagna e degli Stati Uniti. Ha una produzione letteraria molto ampia, ha pubblicato importanti libri e articoli su riviste specializzate su Dante e sulla letteratura del tempo.
Questa importante attività letteraria lo ha portato a trattare Dante e la letteratura italiana in tantissimi convegni nel mondo. La qualità dei suoi studi e la profonda conoscenza degli argomenti in questione gli ha fatto ottenere importanti riconoscimenti a livello internazionale. Attualmente risiede a Reading.