Due comunità in festa per il dono del sacerdozio di Don Sergio Fraticelli. Dopo la veglia di preghiera alla Chiesa di San Francesco per ricordare il 25° anniversario dell’ordinazione sacerdotale, la scorsa domenica - presso il campetto della Parrocchia di Santa Maria SS Addolorata - si è svolta la Santa Messa di Ringraziamento e la relativa festa in segno di amicizia e fraternità.
Festanti le due comunità, come si conviene in questi casi, all’operato, alla persona e al sacerdote Don Sergio, visibilmente emozionato. Presenti alla cerimonia i familiari, i bambini ed i ragazzi scortati da catechiste e animatori, gli amici d’infanzia, dal dottor Gabriele Garbuglia a Roberto Ottaviani (tra l’altro ex sindaco di Recanati), i parrocchiani di Tolentino dove ha svolto gran parte del suo ministero sacerdotale, alcuni rappresentanti della Comunità Papa Giovanni XXIII° e del locale Convento dei Frati Cappuccini e dell’Unitalsi.
Ad allietare e accompagnare l’intera cerimonia il sempre e trainante coro delle due comunità parrocchiali. "Ringraziate con me il Padre che nel Battesimo ci innesta nel Sacerdozio di Cristo suo Figlio - ha detto Don Sergio nell’omelia - perché il culto gradito al Padre è la nostra offerta libera a Lui. In questi 25 anni la cosa più bella è la coscienza di servire a questa vocazione di tutto il popolo sacerdotale dei battezzati”.
Don Sergio ha anche ricordato varie figure che lo hanno accompagnato, da monsignor Luigi Conti al vescovo Tarcisio Carboni a Don Giovanni Latini che ha festeggiato proprio in questi giorni i 67 anni di sacerdozio, agli incontri con Papa Giovanni Paolo II° e Madre Teresa di Calcutta quando era a Roma. Il ricordo è andato anche ai suoi genitori, alle sorelle e ai parenti presenti, oltre a tutti i parrocchiani delle due comunità.
Proprio i parrocchiani hanno donato a don Sergio una pergamena con una preghiera di Santa Teresina di Gesù Bambino oltre ad un’icona della Madonna della Tenerezza di scuola greca dipinta a mano a cui Don Sergio è molto devoto, l’Unitalsi un quadro d’argento di S.Giovanni Paolo II°, mentre i familiari un quadro collage con tutte le tappe più significative della sua vita. Le immancabili foto di rito e un apericena all’aperto hanno concluso la festa del Giubileo.
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