Nella mattinata di sabato, centinaia di migliaia di fan si sono trovati incollati ai loro computer, sperando di accaparrarsi un biglietto per uno dei 17 concerti del tour degli Oasis tra Regno Unito e Irlanda nell'estate del 2025. Quella della celebre band britannica è sicuramente una delle reunion tra le più commentate e attese della storia del rock, con Liam e Noel Gallagher che torneranno a suonare insieme a 15 anni dall’ultima volta.
Per riuscire ad assicurarsi un posto, i fan hanno dovuto collegarsi al sito di Ticketmaster all’ora stabilita: le 9 italiane per i concerti in Irlanda e le 10 per quelli nel Regno Unito. La vendita si è protratta fino alle 20, con molti che hanno vissuto un’esperienza di acquisto lunga e stressante, fatta di ore trascorse virtualmente in fila. Altri invece sono stati più fortunati, riuscendo a ottenere il biglietto con un solo clic. Pochi giorni prima della vendita ufficiale, i Gallagher avevano infatti annunciato una grande lotteria (pre-sale), in cui i vincitori avrebbero avuto accesso alla prevendita, a patto di rispondere a domande sulla storia della band.
Tra i fortunati vincitori della lotteria c’era anche Federico Puglielli, musicista di Falconara conosciuto come Dj Puje, che da qualche tempo ha intrapreso anche un progetto solista in chiave rock e folk. Grande appassionato di musica e super fan degli Oasis, Federico non poteva lasciarsi sfuggire l’opportunità di partecipare alla prevendita. E siccome la fortuna aiuta gli audaci, è riuscito ad assicurarsi il tanto desiderato biglietto.
In un’intervista, Federico ci ha raccontato la sua esperienza d’acquisto: “Acquistare il biglietto è stato relativamente facile. Sono stato molto fortunato, in quanto selezionato per la prevendita. Mi sono messo in coda per gli spettacoli di Londra e Manchester. L'importante era prenderne uno, poco cambiava la location. Il procedimento è stato lineare e facile”. Federico ha condiviso l’entusiasmo e l’ansia vissuti fino alla conferma: “Fino a che non ho ricevuto la mail di conferma non ho voluto cantare vittoria. Anche quando sono stato selezionato per la pre-sale, le probabilità erano aumentate, ma la richiesta era senza precedenti”.
Quando ha realizzato di aver ottenuto il biglietto, la sua reazione è stata di pura gioia: “Ho iniziato a saltare! E a scrivere ‘OASIS’ per messaggio a varie persone che conosco. Mi hanno risposto ridendo, perché non lo avevo detto a nessuno. A dirla tutta ci ho messo un po’ per realizzare che ci andrò davvero”.
Come detto, Federico è fan degli Oasis da tempo, avendo vissuto l’ultimo periodo della band prima dello scioglimento: “La musica assume un valore enorme quando diventa un ricordo, in questo caso una leggenda. Quindi la reunion è un evento straordinario, un sogno che si realizza. Sono felice anche per loro, i Gallagher, che si siano riavvicinati. Sarà la prima volta che li vedrò insieme dal vivo; prima ho visto solo Noel”.
Quando gli è stato chiesto del costo dei biglietti, Federico ha ammesso che il prezzo era alto, ma giustificabile: “Ormai i costi sono lievitati per tutti. Considerando l’evento epocale, il prezzo più alto della media ci sta. Ho speso 151 sterline per il parterre, vicino al limite massimo che mi ero posto. L’importante sarà evitare il bagarinaggio spudorato”.
Liam e Noel Gallagher si erano separati 15 anni fa in seguito all’ennesimo litigio prima di un concerto. Federico si è cautelato anche in caso di una nuova clamorosa spaccatura. “Se dovesse succedere ci rimarrei molto male per il concerto, ma per ogni evenienza ho fatto l’assicurazione per l’annullamento. Speriamo di non doverla usare per niente al mondo!”.
Alla domanda su quale canzone non veda l’ora di ascoltare dal vivo, ha risposto senza esitazione: “Tante, troppe. Però impazzirò per Supersonic e Live Forever”.
E se gli proponessero uno scambio? Una cosa è certa: Federico non cederebbe mai il suo biglietto per nulla al mondo: “Il countdown è partito e io non vedo l’ora che sia il 3 agosto per urlare a squarciagola le canzoni della mia band preferita”.
(Oasis, profilo ufficiale Facebook)
Dopo il primo posto conquistato in Brasile nel 2022, l’Italia e le Marche tornano a volare sul tetto del mondo. Dal 3 al 10 agosto, l'aeroporto di Manston, nel Kent in Inghilterra, infatti, è stato il palcoscenico del primo Campionato Mondiale Endurance di Paramotore, un evento che ha visto la partecipazione di nove nazioni e oltre 80 piloti, suddivisi tra la classe con decollo a piedi e quella trike.
Nonostante le difficili condizioni atmosferiche e una competizione serrata, l'Italia ha dimostrato ancora una volta la sua eccellenza in questo sport, conquistando un meritatissimo secondo posto con Pasquale Biondo, equipaggiato con un Moster185 EFI della Vittorazi Motors, celebre azienda marchigiana leader nella produzione di motori per paramotore.
Sul gradino più alto del podio è salito il francese Romain Mauban. Ma c’è un po’ di Italia e un po’ di Marche anche nel trionfo francese, poiché Mauban ha volato con un Moster185 EFI Vittorazi, lo stesso motore utilizzato dal quarto classificato, il tedesco Benedikt Bos.
Il campionato ha introdotto un format innovativo, che ha permesso ai piloti di scegliere autonomamente quando svolgere le prove di navigazione, economia e precisione, sfruttando una finestra di 5-8 ore in base alle condizioni meteo e alle loro preferenze.
Per il pilota azzurro, il siciliano Pasquale Biondo, il secondo posto in un campionato con un format completamente nuovo ha un sapore particolarmente dolce. "Dopo il trionfo in Brasile, tornare sul podio è stato bellissimo. Il nuovo format, che dà priorità alle task di navigazione, ha rappresentato una sfida significativa. Sono molto soddisfatto del secondo posto, soprattutto perché era un format nuovo per me che solitamente prediligo le task di precisione. La tecnologia EFI del Moster185 Vittorazi ha giocato un ruolo cruciale perché, consumando poco carburante, mi ha permesso di volare per 5 ore consecutive e, grazie al display, di pianificare al meglio la mia navigazione".
Grande emozione anche per il francese Romain Mauban, fresco campione del mondo, che ha voluto sottolineare quanto il supporto tecnico italiano sia stato determinante per la sua vittoria: "Vincere un campionato del mondo è una sensazione unica! Dietro questa vittoria c’è tutto il mio impegno in questo fantastico sport e un motore italiano in grado di offrire prestazioni straordinarie".
Matteo Orazi, general manager di Vittorazi Motors, ha sottolineato l’eccezionale reattività dell’Italia nell’adattarsi al nuovo format Endurance, nonostante una tradizione consolidata nel format Classic.
"L’Italia, abituata a eccellere nel format Classic, ha dimostrato una straordinaria capacità di adattamento. Nell’ultimo anno, abbiamo lavorato intensamente per allenare i nostri piloti al nuovo format Endurance, consapevoli delle sfide che questo avrebbe comportato. A giugno scorso, a Castiglion del Lago, si è svolto il primo Campionato Italiano Endurance, frutto di confronti con i nostri amici inglesi, che praticano questo format da anni. Questo risultato è la prova della nostra prontezza a reagire ai cambiamenti e a portare a casa risultati eccellenti, grazie alla determinazione e alla capacità di innovare".
Il prossimo appuntamento imperdibile sarà il 5 e 6 ottobre a Fermo, all'Aviosuperficie del Fermano di San Marco alle Paludi, per la seconda edizione del Campionato Nazionale di Accuracy. Organizzato dall'Aero Club d'Italia e dall'Aero Club di Ancona, questo evento si terrà nuovamente nelle Marche, confermando la regione, già sede di eccellenze come la Vittorazi Motors e la Fly Products, come centro nevralgico del paramotore. Una occasione per vedere in volo i migliori piloti del mondo in una competizione che esalterà precisione e abilità, offrendo a tutti uno spettacolo indimenticabile. L’ingresso libero.
Ogni anno, il 31 agosto, la città di Macerata si anima per onorare San Giuliano, il santo patrono noto per la sua ospitalità e protezione. Tradizionale è la processione, che attraversa le vie della città, un momento di grande devozione e partecipazione popolare ed è proprio durante questa processione che i cacciatori di Macerata assumono un ruolo centrale, poiché sono loro a portare la statua del Santo.
“Questo gesto simbolico non solo rappresenta un atto di fede, ma anche un tributo alla tradizione e alla storia della città, nonché una forma di integrazione tra mondo venatorio e società”, si legge in una nota di Federcaccia Macerata .
“La presenza dei cacciatori nella processione è un segno di continuità e di legame con il passato, essi incarnano i valori di comunità e solidarietà - sottolinea il presidente della Federcaccia di Macerata Virginio Micozzi - ricordando a tutti l’importanza di mantenere vive le tradizioni che definiscono le proprie identità”.
“Molto sentiti anche i ringraziamenti del vicepresidente provinciale di Federcaccia Macerata Michele Merola, per l'impegno e la dedizione che i Cacciatori dimostrano in questo tipo di attività”.
Sarà presente anche il Maestro Andrea Bocelli alla cerimonia di inaugurazione dell’ABF HUB Educativo 0-11 a Sforzacosta che si terrà lunedì 23 settembre. L’intervento Lotto B del progetto, realizzato dalla Andrea Bocelli Foundation in collaborazione con il comune di Macerata, ha visto la ristrutturazione della scuola primaria "G. Natali" e del giardino circostante ed è stato realizzato in 150 giorni: si tratta del secondo step dell’ampio progetto iniziato lo scorso anno con la costruzione del Polo per l’Infanzia 0-6 inaugurato lo scorso 22 novembre.
L'Abf nell’ambito del suo impegno per la ricostruzione nelle zone colpite dal sisma del 2016, ha scelto Macerata e la frazione di Sforzacosta per la realizzazione, in tempi record, dell’ABF Hub Educativo 0-11, un’opera di riqualificazione e rigenerazione urbana che darà vita alla rinnovata scuola.
A presenziare alla cerimonia di inaugurazione e al taglio del nastro dell’Abf Hub Educativo 0-11, come avvenuto anche per le scuole di Sarnano, Muccia e Camerino, ci sarà il fondatore, il Maestro Andrea Bocelli, insieme alla moglie Veronica Berti e ai vertici Abf.
La cerimonia di inaugurazione avrà inizio alle ore 18:00, negli spazi pubblici adiacenti la sede della nuova scuola in via Natali - Sforzacosta, e prevede un ricco programma di intrattenimento e attività pensate per grandi e piccoli. Non mancheranno tanti ospiti amici della Fondazione che insieme ad autorità e donatori, condivideranno con la comunità questo importante traguardo. La cerimonia è aperta al pubblico ed è possibile registrarsi gratuitamente per accedere all’area dell’evento al seguente link: clicca qui.
La città di Macerata, in virtù dell’importanza dell’opera della Andrea Bocelli Foundation, ha deciso di conferire la cittadinanza onoraria ad Andrea Bocelli; la cerimonia si svolgerà in occasione dell’inaugurazione della nuova scuola.
Tra le motivazioni ci sono "l’inestimabile contributo offerto alla diffusione nel mondo della cultura e della musica italiana; lo straordinario talento e le assolute qualità artistiche che Andrea Bocelli esprime e che ne hanno connotato il percorso umano e professionale e gli hanno consentito di ottenere riconoscimenti e premi ai più alti livelli internazionali e, infine, la generosa vicinanza che ha dimostrato alla città di Macerata, attraverso l’impegno della Fondazione che porta il suo nome, profuso con dedizione e professionalità, nella realizzazione del nuovo polo scolastico".
"Accolgo con gioia tale alto riconoscimento che mi onora e che idealmente condivido con l’intero team della fondazione che porta il mio nome - ha dichiarato il Maestro Bocelli -. Grato e commosso per le pregnanti motivazioni espresse nella mozione d’assegnazione, desidero sottolineare il forte legame che io e mia moglie percepiamo con la vostra regione, con la vostra provincia e la vostra città in particolare: Macerata, luogo d’arte e di cultura, centro dalle importanti tradizioni musicali e sede di un festival cui lego tanti preziosi ricordi".
Il conferimento della cittadinanza onoraria, massimo riconoscimento che la comunità maceratese può assegnare al grande artista, alla sua generosità e al suo impegno civile, si traduce in un solido legame che unirà indissolubilmente Andrea Bocelli alla città, anche in nome dell’altissimo valore della sua carriera artistica che rappresenta per Macerata, città della lirica, un ulteriore motivo di orgoglio e prestigio.
Prima di tornare a Forte dei Marmi, il campione del mondo di arti marziali, Bruno Danovaro, ha visitato Civitanova Marche. Si è mostrato sorridente al ristorante, dopo due mesi in barca ospite di amici,in giro per la penisola, tra mare, incontri e decisioni da prendere.
Il campione, che tornerà a combattere in autunno in Costa Azzurra a Villeneuve Loubet nella specialità di karate full contact stile kyokushinkay all around, sembra ormai deciso. Convinto dagli sponsor e dal suo staff medico, si è concesso una parentesi nelle prove di forza.
Il campione negli anni Novanta costruì una vera fortuna stabilendo vari records mondiali ufficiali nella pesistica pro, fu ricevuto da due Presidenti Usa Clinton e Bush jr, essendo il primo italiano a vincere tutto in uno sport americano pro. Inoltre i suoi records vennero trasmessi in esclusiva tramite l'emittente televisiva americana CNN in tutto il mondo.
Una curiosità che identifica il campione: ha voluto visitare Torre di Porta Sant'Angelo e via XX settembre, location dove anni fa hanno girato "Un Poliziotto Scomodo", interpretato dall'attore Maurizio Merli, di cui il campione è da sempre un grande estimatore. Ma ora Danovaro si gode Civitanova Marche, e, domani mattina alle 5, sarà come sempre a correre come ogni giorno della sua straordinaria vita.
Macerata è in festa per San Giuliano, il suo patrono. La città si è svegliata ieri tra colori, suoni e profumi che annunciano una giornata all'insegna della tradizione e della comunità. La Pro Loco, ancora una volta, ha lavorato con grande impegno per offrire alla cittadinanza un weekend all’insegna delle celebrazioni.
Leonardo, il cuoco della Pro Loco Macerata, racconta i preparativi con grande entusiasmo: “Ci siamo organizzati nel migliore dei modi. Abbiamo preparato un buon numero di papere arrosto, oltre che nel sugo,” ci spiega mentre sorride tra i fornelli. La papera è il piatto simbolo di San Giuliano, una tradizione che si rinnova ogni anno, ricordando i tempi in cui, subito dopo la trebbiatura, le papere erano cucinate con il nuovo raccolto di patate e abbinate agli gnocchi freschi. "Per questo c’è la storica tradizione degli gnocchi con il sugo della papera", aggiunge.
Il menù della festa, anche quest’anno, è un omaggio ai sapori locali. Oltre alla papera arrosto, saranno serviti stinco di maiale, olive e creme all’ascolana prodotte artigianalmente da un’azienda agricola della Val d’Aso. “Abbiamo cercato di valorizzare i prodotti locali, quelli della nostra ruralità,” sottolinea Leonardo, con un occhio sempre attento a soddisfare i gusti di tutti: "Fra gnocchi e tagliatelle, dovremmo preparare circa 1.500 porzioni".
La giornata si concluderà in grande stile con lo Z-Chalet Tour, un evento che promette di animare piazza della Libertà con musica e tanto divertimento. "Vi aspettiamo per la serata finale," invita Antonella, una delle organizzatrici della Pro Loco. "Ci saranno tanti giovani pronti a scatenarsi e a portare energia in città".
La festa di San Giuliano è un momento di grande partecipazione per la comunità maceratese. Antonella esprime la soddisfazione degli organizzatori: "Ringraziamo il Comune di Macerata che ci permette di organizzare questa festa e un grazie speciale al presidente della Pro Loco Luciano Cartechini. Vi aspettiamo tutti in piazza".
Ha unito l'etica sportiva all’esperienza acquisita proprio nel mondo dello sport, dalla gestione dei tempi all’ambito comunicativo relazionale. Cristiana Monina è una velista e manager d’azienda originaria di Civitanova Marche ma con uno spirito cosmopolita, figlio della sua passione di una vita, il mare.
Dopo la carriera sportiva ha deciso di utilizzare la sua esperienza per essere di supporto a team aziendali e sportivi, soprattutto nell’ambito del team building, della gestione dei tempi di lavoro e dell’organizzazione. Con la sua azienda, la Monina Corporate Sailing, organizza eventi, corsi di formazione, meeting aziendali e esperienze di vela per collegare quel modo di fare, rigoroso ma libero, al mondo aziendale.
L’abbiamo intervistata per chiedergli delle sue esperienze e per parlare un po’ di America's Cup, che inizia oggi, giovedì 29 agosto, con la prima fase, la Louis Vuitton Cup, e che la vede impegnata come fornitore del team francese Orient Express Racing Team.
Come sei entrata nel mondo della vela?
"Sono cresciuta a Civitanova e al circolo velico di Civitanova. Tutta la mia famiglia abita lì e la mia carriera è iniziata in quel mare. Sono molto legata a quel Club Vela. Ho iniziato a 9 anni. È un circolo che ha sfornato tantissimi velisti di alto livello. Sono ormai più di 40 anni che vado per mare. Ho iniziato con l'Optimist, il 420, poi sono passata al Laser, con il quale ho vinto un campionato europeo femminile. Sono cresciuta poi sempre di più di classe e categoria. Ho fatto varie esperienze di match race, di regate in altura fino ad arrivare a due traversate oceaniche".
Quando si è trasformata la tua attività da sportiva a comunicativo-gestionale?
"Quando sono stata scelta come testimonial della Tim, ho vissuto dall’interno grandi eventi. Da lì l’idea di fondare questa società, Monina Corporate Sailing e di organizzare attività aziendali e di comunicazione nel mondo della vela. Ho iniziato nel 2007 le prime attività comunicative. Mentre facevo le campagne olimpiche pensavo a come poter mettere a disposizione di team aziendali e professionisti la mia esperienza. Un’esperienza che avevo acquisito non solo nello sport ma anche nella gestione di tempi e spazi e nell’organizzazione di una stagione sportiva. Come si può immaginare in tanti anni di regate ci sono stati tanti successi ma anche tante sconfitte. Sconfitte anche nel cercare uno sponsor o nel comunicare un messaggio, nell’interagire con la squadra, nel preparare una stagione, nella logistica. È un mix vasto di conoscenze che è applicabile sia a livello sportivo che aziendale. Ho cercato di creare la metafora tra vela, mondo sportivo e azienda. Sono un po’ uscita dal solo corpo di sportiva e attraverso esperienze di coaching e di formazione, ho appreso come un mondo può essere di supporto all’altro".
Hai parlato di campagne olimpiche, raccontaci questa esperienza.
"Ho vinto le selezioni italiane per le olimpiadi. Questo ti dà accesso alla campagna olimpica. Sono varie gare preliminari di accesso all’Olimpiade che si svolgono durante gli anni precedenti in giro per il mondo. Per otto anni ho partecipato a questi eventi, ragionando su come gestire le forze e programmare un susseguirsi di gare così importanti. Nella mia categoria accedevano 14 nazioni. Purtroppo non sono riuscita ad accedere alla fase finale. Ma è stata comunque un’esperienza enorme. Non è facile gestire un percorso del genere. Convivere con la "sconfitta" di non essere arrivata alle Olimpiadi all’ultimo gradino, per me è stata una grande fonte di insegnamento, perché ho fatto molti errori e ho capito come dosare le forze, ho capito soprattutto che bisogna chiedere aiuto e lavorare di squadra".
Arriviamo all’America’s Cup. L’impegno di Monina Corporate Sailing nell’evento qual è?
"Come Monina Corporate Sailing, abbiamo due compiti. Siamo fornitori del team francese, l’Orient Express Racing Team, di un grande catamarano per ospitare fino a 75 persone al giorno. Quindi tutte le loro aziende e tutti i loro sponsor saliranno sul catamarano che gli abbiamo fornito per seguire le regate da vicino. In più abbiamo altre barche che ospitano i gruppi aziendali che vogliono vedere le gare. È un modo unico per fortificare le relazioni con i propri dipendenti e clienti e vivere da vicino questa grande metafora tra il mondo dello sport e l’azienda, perché l’America’s Cup è innovazione, progettazione e raggiungimento dell’obiettivo attraverso l’adattamento e il cambiamento".
Tornando ad indossare le lenti sportive, un tuo commento sulle regate preliminari e su questa 37esima America’s Cup.
"Noi che abbiamo una certa età, siamo abituati a vedere delle barche più lente e tradizionali. Facciamo ancora spesso fatica ad abituarci a questo nuovo mondo velico. Anche gli equipaggi si sono adattati per seguire questa innovazione. Prima erano formati da 17 persone, ora solo 8, di cui solo 4 velisti, gli altri sono ciclisti o canoisti. Il lavoro per creare un equipaggio competitivo e diverso. Se prima cercavi il miglior timoniere e il miglior prodiere, ora tutto è legato alla velocità. Questa è davvero la formula uno del mondo della vela".
Questo nuovo modo di intendere la vela può allontanare o avvicinare più persone al mondo della vela?
"Credo che sia una competizione che segue anche le generazioni. Ci una suddivisione, c’è chi ama la velocità e chi ama l’avventura. La generazione di giovani d’oggi predilige la velocità. È molto coinvolgente vedere queste barche che sfrecciano e volano a 50 nodi. Ovviamente la velocità non è tutto. Queste sono barche che rischiano costantemente di rompersi. Infatti i nuovi timonieri devono essere bravi a capire quali sono i loro limiti".
Una figura che ha saputo quindi ampliare e adattare il suo bagaglio esperienziale ad un nuovo contesto, senza abbandonare la sua passione per il mare e per la vela.
Nelle giornate del 26, 27 e 28 agosto si sono tenute le giornate conclusive del Campus Allenamente, finanziato dalla Fondazione Girolamo Colonna e organizzato dal Centro Clinico Pedagogico Victor di Corridonia grazie al lavoro della dottoressa Ludovica Laurini.
Il progetto che si trova alla sua undicesima edizione, ha avuto il suo cuore nella settimana dall'8 al 12 luglio. Durante questa settimana 15 bambini dai 6 ai 13 anni con difficoltà riconducibili a disprassia e dislessia si sono esercitati e divertiti ad affrontare proposte di neuroattivazione e stimolazione cognitiva volte a rendere più efficaci le proprie prestazioni scolastiche e le funzioni esecutive e sequenziali che vengono esercitate ogni giorno.
I bambini dalle 9:30 alle 16:00 hanno affrontato proposte motorie, ludiche e pedagogiche nella sede del Centro Sportivo Green Planet, inoltre hanno anche avuto la possibilità di approcciarsi con delle proposte di Pet Reading, cioè momenti di lettura assistita con i cani che tendono ad abbassare le emozioni negative legate alla lettura ad alta voce.
Nelle giornate dal 26 al 28 agosto i bambini si sono trovati presso i locali del Centro Victor di Corridonia dalle 9:00 alle 12:00 per rinfrescare e esercitare nuovamente le stesse funzioni allenate a luglio, con lo scopo di affrontare l’inizio della scuola in modo più attento e reattivo.
Il progetto, giunto ormai alla sua undicesima edizione, rientra nelle storiche collaborazioni della Fondazione Girolamo Colonna che accoglie la proposta ogni anno mostrandosi vicino alle famiglie con bambini che incontrano questo genere di difficoltà.
La fondazione si è fatta vivamente partecipe al campus l’8 luglio in occasione di un incontro tra i rappresentanti della Fondazione Girolamo Colonna e le famiglie dei bambini partecipanti al progetto, in tale occasione forte si è sentita l’assenza di Nicola Colonna, venuto a mancare improvvisamente ad agosto 2023.
Infatti Nicola Colonna nelle dieci edizioni precedenti del campus aveva sempre avuto un’accortezza speciale per le famiglie dei bambini che partecipavano al campus e ha sempre fortemente sostenuto il progetto con affetto e attenzione.
Nell’incontro di quest’anno purtroppo la mancanza della sua presenza ha risuonato nei genitori e negli organizzatori del progetto, ma la partecipazione all’incontro del figlio Filippo Colonna, in rappresentanza del direttivo della fondazione Colonna, e del dottor Gianni Giuli e del dottor Pierfrancesco Gentilucci, per il comitato tecnico scientifico, ha sottolineato la continuità collaborativa della fondazione e, nello specifico, i tre rappresentanti, nel ricordare Nicola, hanno ribadito di voler continuare ad appoggiare il progetto.
Un festival per riscoprire il territorio e rinforzare i legami. Venerdì 30 e sabato 31 agosto torna "ULtimo Kilometro", la rassegna dedicata al turismo lento che si svolgerà nella splendida cornice dei prati di San Vicino in località Pian dell’Elmo. L’evento, alla sua seconda edizione, è un viaggio di scoperta e un invito a vivere la natura con lentezza e consapevolezza.
Lo start dell’iniziativa, come sempre, verrà accolto nel territorio settempedano con una passeggiata lungo i sentieri della terza tappa del Cammino dei Forti. Dai prati di San Vicino si arriverà ad Elcito attraverso un percorso che intreccia storia e natura, unendo i partecipanti in un abbraccio simbolico con il paesaggio.
Si proseguirà poi per l’Elmo camping e una serata insieme alla blogger Nadia Stacchiotti di "Racconti di Marche" e Luca Tombesi che fa parte di Igers Macerata. In programma una cena con i prodotti del territorio per concludere con una piccola escursione "Star Trekking" con Alessandra Vitanzi guida esperta di Aigae.
La cerimonia d'inaugurazione del festival si aprirà alle ore 9:30 con gli interventi delle autorità locali e la presentazione del progetto "ULtimo Kilometro". Subito dopo, prenderà il via la giornata ricca di appuntamenti, una giornata interamente dedicata alla riscoperta del territorio attraverso attività che ne valorizzano l'autenticità ovvero incontri dedicati ai cammini con Francesco Senatore, referente di Feder Trek e del Cammino Terre Mutate, e Ruben Marucci, co-fondatore dell’Alta Via delle Marche e del Cammino "Anello della Val di Fiastra".
Saranno condivise storie e aneddoti su cammini che raccontano il cuore più vero delle Marche. Poi appuntamenti di folklore con il gruppo teatrale "L’Alternativa" che delizierà la giornata con spettacoli all’aperto in dialetto marchigiano, per rivivere insieme le storie e le leggende che hanno plasmato l’identità del territorio e laboratori per bambini con Claudia Antonelli e il suo Drum Circle, un laboratorio di percussioni per immergersi nel ritmo della natura e sentirsi parte di una comunità e laboratori, sempre per bambini, con l’associazioone Luci e Pietre e la pittura creativa nella natura.
Altre attività per bambini anche con Marco Pelagalli e "La Torre degli Smeducci" dedicate agli scacchi. Cecilia Guerri condurrà un workshop sulle tecniche di sopravvivenza e bushcraft, per scoprire i segreti della vita nei boschi e apprendere le competenze essenziali dell’escursionismo sostenibile. Nel pomeriggio, a partire dalle ore 16, escursione con l’Occhio Nascosto dei Sibillini e la realtà dei ragazzi di Jake Jam: un viaggio a passo lento nei sentieri nascosti, per scoprire la natura più autentica e intatta delle Marche nel ricordo di un caro amico.
Infine Claudia Antonelli e Paolo Roganti guideranno un’esperienza di meditazione mindfulness e immersione nella natura, un percorso di scoperta interiore che favorisce il benessere e la connessione con l'ambiente circostante. Il festival si chiuderà con un concerto della Prode Società Merende al tramonto che unirà pane, vino e popular punk, per celebrare insieme la bellezza del territorio e la gioia di condividerlo.
Ospiti della due giorni i migliori rappresentanti del territorio: Nadia Stacchiotti di Racconti di Marche, Luca Tombesi di Igers Macerata e Riparti dai Sibillini, Deborah Iannacci di TrippaAdvisor.
Per tutta la giornata del 31 agosto ci saranno stand di artigianato con i ragazzi di Artisan, artigiani del legno, Campagna Magna con prodotti tipici del territorio, C&E Italian Distillery con i loro distalliti.
Un settempedano alla "corte" della prestigiosa Harvard University. Nelle prossime settimane il giovanissimo Leonardo Scoccia, 24 anni con in tasca una laurea magistrale in Molecular Biology and Genetics ottenuta con il voto di 110 e lode ed encomio della commissione, volerà negli Stati Uniti d’America dopo aver vinto, unico studente proveniente da università europee, un concorso per il dottorato di ricerca.
"In bozza al lupo Leo", è l’augurio dell’assessore alla cultura e vicesindaco della città di San Severino Marche, la professoressa Vanna Bianconi, che lo ricorda a scuola come "un talento che già guardava avanti".
"Il mio viaggio - sottolinea nel suo profilo Linkedin il giovane settempedano - è stato pieno di esperienze incredibili e di persone stimolanti che mi hanno spinto a fare sempre meglio e a crescere come persona e come studente. Il mio percorso accademico è iniziato nel 2019 quando mi sono iscritto al corso di biotecnologie presso l’Università degli Studi di Pavia. Durante questo periodo, ho avuto l’onore di ricevere una borsa di studio presso il Collegio Ghislieri e IUSS – Scuola Universitaria Superiore Pavia. Gli studenti e gli amici incredibilmente talentuosi che ho incontrato lì l’hanno fatta sentire come una seconda casa e mi hanno ispirato a puntare alle stelle e a sforzarmi sempre di essere la versione migliore di me stesso".
"Ho mosso i primi passi nella scienza durante il mio secondo anno - scrive Scoccia -. Dopo aver assistito a una conferenza del dottor Fabrizio d’Adda di Fagagna, ho deciso di candidarmi per una posizione di studente nel suo laboratorio a Ifom. Da allora, la dottoressa d’Adda di Fagagna è stata un mentore inestimabile, accogliendomi in un ambiente internazionale dove ho trascorso la maggior parte dei due anni imparando il ragionamento scientifico e le numerose sfide delle scienze sperimentali. Dopo la laurea nel 2022 in Biotecnologie, con 110 e lode, ho conseguito la Laurea magistrale in Biologia molecolare e genetica presso l’Università degli Studi di Pavia".
"Qui, ho intrapreso un nuovo viaggio scientifico presso Cnr-Igm, Istituto di Genetica molecolare “Luigi Luca Cavalli Sforza” nel laboratorio del dottor Emmanuele Crespan - ricorda il giovane settempedano -. Questa esperienza mi ha aiutato a sviluppare appieno le mie capacità sperimentali in biochimica e biologia molecolare e ha davvero potenziato la mia passione per la scienza. La scorsa estate, grazie alla Fondazione Armenise-Harvard, ho avuto l’opportunità di trascorrere alcuni mesi al Harvard Medical School nel laboratorio del professor Joseph Loparo. Lavorando con il mio mentore e amico dottor Brandon Case, ho applicato molte delle competenze che ho accumulato nel corso degli anni in un ambiente incredibilmente stimolante e solidale".
Grande merito va, ovviamente, alla famiglia Scoccia che non ha mai smesso di fare il tifo per Leonardo. Ad essa si unisce tutta la comunità settempedana orgogliosa di averlo nella sua "migliore gioventù".
L'Associazione Culturale Le Casette aggiunge un nuovo tassello storico alla città di Macerata. Nel proseguire la propria ormai ventennale attività di tutela e di promozione dello storico ex Borgo San Giovanni Battista, ora Corso Cairoli, organizza per martedì 3 settembre, in occasione della Festa delle Casette, un evento attraverso il quale intende lasciare una ulteriore testimonianza di due luoghi ormai scomparsi da tempo, ma che sono stati molto importanti e significativi per la vita sociale e culturale della Città di Macerata.
Infatti, verranno posizionati, facendone dono alla cittadinanza, due totem: il primo in via Marchetti (angolo via Ariani), dove sorgeva l'ex Cinema Cairoli, a ricordo del Teatro Marchetti-Piccinini; il secondo in piazza Nazario Sauro a ricordo dell'Orto Botanico, situato nella zona retrostante il caffè ora denominato Totò, ma fino a poco tempo fa noto come lo caffè de lo Ricciu. Nei due totem vengono riprodotte le foto dei due luoghi e sinteticamente riportate le relative notizie storiche, anche in lingua inglese.
"Al fine di inserire più precisamente i due totem nel loro periodo storico di riferimento - dichiara il presidente dell'Associazione Culturale Le Casette Pierluigi Pianesi -, abbiamo ritenuto opportuno affidare al professor Hermas Evio Ercoli, di cui sono ben note oltre che le capacità oratorie, le conoscenze storiche e culturali, la narrazione del periodo noto come Belle Époque nella nostra Città. L’incontro è in programma martedì 3 settembre, alle ore 16:30, nella sala Cesanelli dello Sferisterio".
Al termine della conferenza si procederà allo svelamento dei due totem, prima in piazza Nazario Sauro e successivamente in via Marchetti. Interverranno, oltre al presidente Pierluigi Pianesi e al professor Hermas Evio Ercoli, il sindaco Sandro Parcaroli, l’assessore al turismo Riccardo Sacchi e il presidente della Fondazione Carima Francesco Sabatucci Frisciotti Stendardi. L'incontro è a ingresso libero e la Cittadinanza è invitata a partecipare.
Si è rinnovata domenica scorsa l’iniziativa della gita in barca al largo delle spiagge civitanovesi, nata nel 2018 come momento di festa finale della colonia estiva marina inclusiva, realizzata dall'assessorato alle politiche sociali del comune di Civitanova Marche. La gita è stata organizzata in collaborazione con gli amici e soci del pontile la Marina asd, che hanno messo a disposizione le loro imbarcazioni per un momento di divertimento a misura di tutti, la Guardia costiera e la cooperativa il Faro.
Tutti i diportisti come di consueto hanno dato la loro disponibilità e la comitiva marittima si è diretta al largo nella mattinata soleggiata, una data che causa maltempo era stata rinviata causando qualche assenza. Ai ragazzi e ai propri cari è stata offerta una ricca colazione prima di assaporare l’indimenticabile momento della traversata.
"Ringrazio gli amici de 'La Marina' e la Guardia costiera, insieme al Faro, per il lavoro di squadra che ogni anno ci permette di salutare l'estate con un momento di condivisione, amicizia e divertimento - ha detto l’assessore ai servizi sociali e famiglia Barbara Capponi -. La nostra città gode del dono prezioso del mare, e la dimensione di libertà di questa giornata in barca è un fattore naturale aggregativo e potente. Sono importanti queste iniziative che coinvolgono la comunità tutta e le istituzioni, di cui tutti noi siamo grati ed entusiasti".
I soci della Marina asd hanno sottolineato l’importanza di aver reso questo progetto un appuntamento fisso dell’estate, perché esso rappresenta sicuramente uno dei momenti più belli di condivisione e comunità che dà la possibilità di vivere un’esperienza insolita, dove il mare è di tutti e tutti possono vivere l’emozione di conoscerlo più da vicino in barca. L'appuntamento è al prossimo anno.
Mermaid Magic, la nuovissima serie italiana ideata e prodotta dal pluripremiato genio visionario di Iginio Straffi, debutta al primo posto della categoria Serie TV Kids. Partita su Netflix il 22 agosto, sta appassionando adulti e bambini in tutto il mondo tanto da essere la più vista in oltre 50 paesi, tra cui Gran Bretagna, Francia e Germania, Stati Uniti, Canada, Australia e Nuova Zelanda, Messico e Brasile, ma anche Singapore, Sudafrica e Turchia.
Un successo davvero planetario ma di fatto tutto italiano, che riconferma orgogliosamente la straordinaria creatività e qualità dell’animazione made in Italy, sempre in grado di interpretare i sogni del pubblico e attenta a valori e messaggi positivi, in questo caso quello ecologico.
Mermaid Magic affronta infatti problematiche attuali che affliggono il nostro pianeta, come la tutela dell’ambiente e la salvaguardia degli oceani, senza perdere di vista la magia, elemento che contraddistingue tutte le produzioni Rainbow.
La Serie - che racconta le avventure dell'impavida principessa Merlinda e le sue amiche sirene guerriere Sasha e Nerissa per combattere il malvagio pirata Barbarossa - catapulta adulti e bambini nell’universo sottomarino attraverso immagini mozzafiato di altissima qualità.
"Per tre anni ci siamo impegnati a fondo in un lavoro dove la Rainbow ha espresso al massimo la professionalità dei propri creativi. Questo grazie anche ad un grande investimento in termini finanziari che ci ha permesso di raggiungere la qualità auspicata per questa serie davvero molto ricca. Ora abbiamo la soddisfazione di veder confermata la nostra credibilità internazionale che con il passare degli anni si è sempre più consolidata" commenta Iginio Straffi, fondatore e presidente di Rainbow.
"Ho sempre creduto e puntato sulla creatività italiana nella produzione di cartoni animati. Mermaid Magic ci sta confermando che la via italiana dell' animazione può essere competitiva con i primi della classe a livello mondiale", conclude Straffi.
Visita istituzionale a Palazzo Sforza del sindaco di Oravita, Costel Ursu, una città della Romania ubicata nel distretto Caras Severin, accompagnato dalla consigliera Maria Carla Carje e dall'ingegnere rumeno Cristian Flaviu Hernea. Ad accoglierli il vice sindaco Claudio Morresi ed i consiglieri comunali Paola Fontana e Nicolò Renzi, che ha fatto da trait d’union.
L’incontro è stato occasione per conoscersi, scambiare idee e soprattutto per raccontare le potenzialità delle rispettive città da un punto di vista culturale, turistico ed economico.
La delegazione ha poi visitato Civitanova, dal centro al lungomare fino alla città alta partecipando anche ad alcuni eventi in programma, e si è detta colpita dalla vivacità della cittadina rivierasca. Il cordiale incontro si è concluso con la tradizionale foto sotto al gonfalone della città di Civitanova.
C’è anche un ragazzo di Macerata tra i pretendenti al titolo di "Mister Italia 2024". Marco Moretti, 34 anni, alto 1.87, operatore di sala gioco con l’hobby per la palestra, la letteratura ed il cinema, è infatti tra i 90 prefinalisti nazionali del concorso considerato la vera e propria versione maschile di "Miss Italia".
Il ragazzo marchigiano sarà impegnato mercoledì 28 agosto a Giulianova dove, in piazza del Mare alle ore 21.30, è in programma la prefinale nazionale cui partecipano una novantina di ragazzi selezionati in tutta la Penisola dai responsabili casting Simona Barchetti e Antonio Lambiase.
Soltanto quaranta di questi accederanno poi alla finalissima di Pescara, dove sarà eletto il successore del milanese Pierluigi Mastropasqua, vincitore dell’edizione 2023. Organizzato da patron Claudio Marastoni, nel corso degli anni il concorso di Mister Italia è stato trampolino di lancio per personaggi del calibro, tra gli altri, di Raffaello Balzo, Paolo Crivellin, Luciano Punzo, Luca Vetrone, Luca Onestini e tanti altri.
Grande festa a Cesolo di San Severino Marche per i 100 anni di Luigia Galloppa, un traguardo straordinario che è stato celebrato con affetto e riconoscenza da tutta la comunità. Nata il 21 agosto 1924 a Chigiano, a soli 7 anni d’età, una volta rimasta orfana di padre, si era trasferita a San Paolo di Jesi dove è rimasta fino all’età di 21 anni, quando ha coronato il suo sogno d’amore sposandosi con Valentino Sampaolesi.
Luigia ha vissuto una vita intensa e piena di amore per la famiglia e il lavoro. La giornata di festa organizzata per il centenario è stata arricchita dalla presenza del primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, che ha voluto onorare l'importante ricorrenza.
Luigia Galloppa, madre di cinque figlie - Marietta, Luciana, Gina, Silvia e Patrizia, con cui vive attualmente - è una figura centrale nella sua numerosa famiglia. Con 10 nipoti e 14 pronipoti, è un esempio di saggezza e vitalità. Il più grande dei pronipoti ha 32 anni, mentre la più piccola ne ha solo 6. Nonostante l'età, Luigia è ancora molto lucida, si diletta nella lettura e nel cucito, attività che continua a svolgere a mano con una maestria ineguagliabile, avendo abbandonato la macchina da cucire.
Il legame di Luigia con la sua terra è profondo. Dopo essere cresciuta a Chigiano e aver vissuto a Bagno di Pitino, dove ha trascorso circa quarant'anni lavorando nei campi insieme al marito, si è trasferita a Cesolo. Vedova da circa vent'anni, Luigia è rimasta una donna attiva e devota. Fa parte della Confraternita della Madonna Addolorata di Cesolo, di cui è lo spirito guida e la più anziana.
Durante tutta la sua vita, Luigia è stata una grande lavoratrice: ha cresciuto figli e nipoti, gestito la casa, preparato pasta fatta a mano e si è occupata degli animali da cortile. Anche oggi, a 100 anni, non rinuncia a seguire la televisione e a fare qualche passeggiata, e conserva una memoria vivida del passato, che condivide con affetto con nipoti e pronipoti.
La celebrazione del centenario di Luigia Galloppa è stata un momento di grande emozione, un riconoscimento di una vita dedicata alla famiglia, al lavoro e alla comunità.
Emanuele Santarelli ha conquistato la vetta del Kilimangiaro. Il 28enne scalatore fermano, infatti, lo scorso 16 agosto, è riuscito nell'impresa di raggiungere Uhuru Peak che, con i suoi 5.859 metri, è considerata la vetta del massiccio montuoso più alto del continente africano e tra le sette vette più importanti e imponenti del pianeta.
L'impresa di Santarelli è nata dall'idea di andare a trovare la sorella che lavora in Tasmania. Un tour in terra d'Africa nel quale il fermano ha inserito anche la scalata al Kilimangiaro. Per lui, appassionato di scalate, si trattava della prima esperienza sopra i 5mila metri.
Tanta preparazione fisica e psicologica prima di indossare scarponi e corde per poi dare inizio all'avventura che lo avrebbe portato sul tetto d'Africa. Un'impresa nel corso della quale non sono mancati gli imprevisti: nel corso della scalata, a cui si è unita anche la sorella, i due gruppi alla partenza, il quarto giorno (la scalata doveva durare sette giorni, oltre ai due conteggiati per la discesa) sono stati costretti a dividersi per problemi di salute, legati all'altitudine, di una scalatrice. Santarelli, però, ha continuato il suo cammino in verticale.
Dopo aver fatto l'ultima sosta a 4.700 metri insieme a una guida, nella notte tra il quarto e il quinto giorno è ripartito verso la cima, raggiunta all'alba del quinto giorno, il 16 agosto. Una brevissima sosta in vetta, solo un paio di minuti perché lì le temperature si aggirano sui -10 gradi e l'ossigeno è scarsissimo. Giusto il tempo per le foto di rito ed è iniziata la discesa nel corso della quale i due gruppi di scalatori si sono riuniti.
Aver conquistato il Kilimangiaro, per Santarelli, non è certo un punto di arrivo: ora il giovane punta a superare quota 6mila metri.
Venerdì 23 agosto a Recanati e a Porto Recanati saranno presenti le telecamere del popolare programma di Rai Uno "Unomattina Estate" con ben quattro collegamenti in diretta.
"Possiamo solamente anticiparvi che si parlerà di Giacomo Leopardi, del nostro mare e di un prodotto enogastronomico perfetto per ogni stagione", sottolinea in una nota il sindaco di Porto Recanati, Andrea Michelini.
"Non mancherà inoltre un accenno alla prossima messa in posa delle scogliere nel litorale di Scossicci con una delle dirette dedicate a questa problematica - aggiunge il primo cittadino -. Per la nostra città si tratta dunque di poter fruire tramite il seguitissimo programma Rai di una vetrina con un grande pubblico che potrà mostrare le bellezze del nostro territorio e del nostro mare con uno specifico angolo dedicato alle nostre peculiarità culinarie".
Ad incontrare i vari ospiti della puntata sarà Massimo Tosi, inviato del programma condotto da Alessandro Greco e Greta Mauro, in onda su Rai Uno dalle 9:00 alle 11:30.
Una vincita da sogno quella realizzata ieri alla Tabaccheria Mogetta di Sforzacosta. Un fortunato cliente ha acquistato il "biglietto d'oro", un gratta e vinci da 10 euro, della tipologia "Nuovo 50X", aggiudicandosi ben 2 milioni di euro. È il massimo del premio previsto da questa tipologia di gioco, una possibilità che capita una volta ogni 8.880.000 biglietti stando al calcolo delle probabilità.
"Lo abbiamo scoperto ieri, eravamo increduli anche noi" spiega Giordano Giacobazzi, co-titolare della tabaccheria. "Una vincita da due milioni di euro non ci era mai capitata", aggiunge Roberta Mogetta.
Abbiamo ascoltato qualche passante, per capire cosa avrebbero fatto con tale somma: "Penso che alla fine ti trovi male a vincere una cifra del genere" ci ha raccontato un cliente fidelizzato del negozio.
"L'ho letto ieri sera su Facebook. credo che una parte li avrei tenuti per me, il resto li davo a chi aveva bisogno" ci dice invece una signora. Un signore invece, scherzando, ci confessa: "Io ci avrei rifatto casa, ma non me la fanno fare perche ha più di 200 anni".
Tempo di olimpiadi e, anche in cantina, arrivano le meritate medaglie: così la Casa Vinicola Accattoli di Montefano si è aggiudicata, con ben due etichette, il premio The Wine Hunter Award 2024, riconoscimento assegnato da una giuria nazionale di esperti impegnati in oltre 6.500 assaggi.
Gradino più alto del podio, con medaglia d’oro, all’Amphorae “Il Novilunio” (annata 2022), tra le nuove etichette edite dalla cantina. "Si tratta - spiega Anastasia Accattoli - di un bianco realizzato con uve Ribona, tipiche delle nostre colline. La particolarità è che la macerazione fermentativa avviene in anfora, con successivo affinamento in legno per circa 12 mesi".
Un vino, dunque, che viene "da lontano". Altro premio al Ribona Colli Maceratesi (annata 2023), anche questo classificato con bollino di eccellenza produttiva. La premiazione ufficiale è prevista il prossimo 8 novembre alla 33° edizione del Merano Wine Festival. Nel frattempo la cantina si prepara ai prossimi “appuntamenti”
"In questo momento – conclude Anastasia Accattoli - ci prepariamo alla vendemmia e al vino nuovo. L’entrata in azienda di mio figlio Riccardo, ha indubbiamente portato nuova linfa alla nostra attività. Sono tante le novità che abbiamo sperimentato e tante quelle che arriveranno. Non ci fermiamo. I riconoscimenti che abbiamo ricevuto non sono un punto di arrivo, ma uno straordinario punto di partenza per fare ancora meglio".