La dea bendata bacia Macerata: vincita di 2 milioni di euro alla Tabaccheria Mogetta di Sforzacosta. Un fortunato cliente è riuscito a indovinare la combinazione vincente del Gratta e Vinci "Nuovo 50X", acquistando un biglietto a soli 10 euro. Si tratta del massimo del premio previsto, una possibilità che capita una volta ogni 8.880.000 biglietti stando al calcolo delle probabilità.
La notizia non è passata inosservata e si è sparsa subito in città dopo che la stessa tabaccheria ha diffuso via social una foto con il biglietto vincente. Resta ignota, al momento, l'identità del fortunato vincitore a cui la vita è cambiata nel volgere di pochi secondi.
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Comunità settempedana in festa per i 90 anni di fra Gabriele Carloni, punto di riferimento dell'Ofs, l’Ordine francescano secolare, e colonna portante e custode del convento dei frati cappuccini di Colpersito.
I confratelli, alla presenza dei familiari e degli amici, hanno organizzato un momento di convivialità in refettorio subito dopo la santa messa domenicale presieduta per l’occasione da fra Sergio Lorenzini, settempedano e ministro provinciale dei Frati minori cappuccini delle Marche.
Ai festeggiamenti si è unito il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che ha portato un saluto e presentato un augurio a nome dell’intera amministrazione e dei cittadini tutti.
La città di San Severino Marche sarà protagonista della puntata di “Borghi d’Italia” che andrà in onda su Tv2000 (canale 28 del digitale terrestre oppure 157 di Sky) sabato 17 agosto, alle ore 12.15 circa, e in replica domenica 18 agosto, alle ore 06.20 e alle ore 12.15. La puntata andrà in onda anche nella versione radio domenica 18 agosto, alle ore 14, su Radio InBlu e, alle ore 17, su Radio Vaticana Italia.
Si tratta della 27esima puntata della 15esima serie di “Borghi d’Italia”, realizzata con la collaborazione del Touring Club Italiano – Bandiere Arancioni, che porterà il pubblico di Tv2000, Radio InBlu e Radio Vaticana Italia, alla scoperta di San Severino Marche e del suo meraviglioso territorio.
Nel corso del programma le telecamere incontreranno la sindaca, Rosa Piermattei, e la vice nonchè assessore comunale alla Cultura, Vanna Bianconi, poi don Aldo Romagnoli, parroco della concattedrale, e altri protagonisti.
La puntata sarà impreziosita dalla testimonianza del cardinale Edoardo Menichelli, nativo di San Severino Marche. Nel corso del programma Tv2000 visiterà anche la parte più antica di San Severino Marche, il Castello al Monte, proseguendo con il centro storico, le chiese di San Giuseppe e San Lorenzo in Doliolo, il santuario di Santa Maria dei Lumi, il pregevole museo dell’Arte Recuperata MaREC e l’affascinante borgo di Elcito, conosciuto come il piccolo Tibet delle Marche. Non mancheranno i gustosi piatti della tradizione locale serviti da Paolo Severini del ristorante Due Torri e altre curiosità. Dopo la messa in onda sarà possibile rivedere la puntata scaricando l’app Play 2000.
Le radici sono quella dell’antica Montesanto, dove è nata la sua passione per il video, mentre le esperienze professionali lo conducono oggi, con soddisfazione, da una parte all’altra del globo: Gianluca Grandinetti, regista e filmmaker potentino, classe 1991, racconta le importanti collaborazioni che hanno caratterizzato l’ultimo periodo.
Tra queste la firma del video di presentazione del kit gara away del Milan, realizzata da Puma per la stagione calcistica 2024/2025, con la casa di produzione NSS Factory. Il lancio è avvenuto ufficialmente a New York nei giorni scorsi:
"Un progetto che ha molto valore per me - racconta -. Ho avuto libertà espressiva ed abbiamo persino girato in pellicola. Ho immaginato i giocatori, con indosso la nuova divisa ufficiale, all’interno di un contesto museale. Un’esperienza nuova, considerato che sono sempre stato abituato a lavorare con attori, cantanti e modelli".
Con un valore aggiunto: "Mi sono divertito tanto. Amo il calcio. Era la mia missione da bambino. In più sono di fede rossonera. Pensare che il mio video verrà trasmesso a San Siro prima di ogni partita della prossima stagione mi emoziona. Ringrazio le tante persone che hanno lavorato alla produzione".
Un’opportunità, quella con il Milan, che va ad aggiungersi alle altre prestigiose collaborazioni: "Ho avuto la possibilità di curare un progetto reportagistico del recente tour di Laura Pausini - racconta ancora Grandinetti -. Siamo stati in viaggio per diverse date, tra aeroporti, hotel e palchi. Un’artista e un’anima davvero straordinaria, molto attenta ad ogni aspetto della sua performance".
E proprio l’esperienza con la Pausini va ad aggiungersi agli altri progetti in ambito musicale che caratterizzano la carriera del regista: su tutte le collaborazioni con Fabri Fibra, Marracash, Tiziano Ferro, Planet Funk, Negramaro e Maneskin. Potenza Picena resta, per Grandinetti, il luogo del ritorno: "I voli presi quest’anno sono già tantissimi. Ma quello che mi riporta a casa è unico. Sono qui in questi giorni per ricaricare le batterie. Poi si riparte".
Le Rsa sono luoghi che accolgono gli anziani e, con cura e pazienza, li accudiscono nel migliore dei modi. La storia di due Rsa della provincia di Macerata è particolare. Infatti, la casa di riposo di Mogliano e la casa di riposo Pacifico Bonfranceschi di Loro Piceno, si trovano in realtà nel comune di Urbisaglia.
"Stavo cercando una Rsa per mia suocera. Purtroppo, è stata colpita dal terzo ictus. Il 6 agosto sono capitato per caso qui a Maestà di Urbisaglia, e sono entrato in contatto con Gianfranco L’Abbate, che è addetto alla distribuzione di medicinali nella Rsa di Mogliano - ci ha spiegato Dario Gasparini, un lettore che ci ha segnalato questa storia -. Sono rimasto colpito dall’ambiente e dai servizi offerti agli ospiti della struttura, dall’ordine e dalla cura offerta dagli assistenti".
Le sedi Rsa di Mogliano e Loro Piceno, in seguito al sisma che ha colpito le Marche nel 2016, hanno subito danni e sono state dichiarate inagibili. Per questo entrambe le strutture si sono trasferite in uno stabile di Maestà di Urbisaglia. Ce lo racconta Gianfranco L’Abbate, infermiere della Rsa di Mogliano: "La struttura originale di Mogliano si trovava nell’ex convento Santa Colomba, mentre quella di Loro Piceno si trovava nel centro storico. Col problema del terremoto sono risultate lesionate e quindi non era più possibile rimanere in quelle sedi. Io sono arrivato nel 2021, in piena emergenza covid, e sono ormai tre anni che sono qui. Entrambe le strutture sono gestite dall’Ircr di Macerata ma poi ognuna ha una gestione separata".
“La proprietaria dello stabile dove entrambe le Rsa sono situate è di Dalila Forti, che continua ad investire per migliorare l’edificio. Durante il covid abbiamo avuto alcuni problemi nella gestione degli spazi comuni - spiega L’Abbate rispetto alla proprietà del luogo -. È stato quindi costruito un secondo ascensore per permettere una gestione dei pazienti in maniera separata durante i momenti di pandemia. Il parcheggio è stato trasformato in un bellissimo giardino. In questi posti servono anche e soprattutto spazi di svago e di convivialità”.
Conclude poi sui servizi offerti: "Abbiamo dei medici interni, ma ci rapportiamo anche con i medici degli ospiti per capire come curare e accudire al meglio i pazienti. Abbiamo quindi uno scambio continuo e una buona collaborazione con i medici. Poi ovviamente c’è la cucina interna e il piano in cui gli ospiti dormono o riposano". Due strutture quindi che, nonostante le difficoltà affrontate con il terremoto e il covid, hanno sempre portato avanti con massima serietà il lavoro di cura.
Il 4 agosto scorso si è conclusa, con successo, la seconda edizione del circuito di prove cinofile organizzato dalle aziende faunistico venatorie di Serrapetrona e Caldarola, in collaborazione con la Sezione Federcaccia di Camerino, su starne senza abbattimento.
La manifestazione, nata con l’intento di avvicinare gradualmente gli appassionati a questo tipo di prove, è stata caratterizzata da un regolamento che differisce da altre tipologie, come ad esempio lo sgancio in coppia ed a scorrimento e, considerando che si sono presentati ben 160 cani in gara, sembra abbia sortito l’effetto sperato.
I campi gara sono stati individuati nei territori dell’Azienda Faunistica di Serrapetrona, della Zona Addestramento Cani Permanente di Morro di Camerino, gestita dal Gruppo Cinofilo Camerte e dell’Azienda Faunistica Le Raje di Caldarola, in quest’ultima è stata disputata la tappa finale, che è stata integrata con i Memorial intitolati ad appassionati cacciatori come Primo Salvi, Antonio Filoni e Gianluca Seghetti. La premiazione finale è stata svolta presso il ristorante Da Lorè al Caccamo di Serrapetrona, seguita dalla consueta cena.
"Non è mancata la presenza di ladies e giovani appassionati cinofili, fattore che risulta un motivo aggiunto per continuare a portare avanti questo tipo di attività, sinonimo di amicizia e spirito di gruppo. Impeccabili sono state le prestazioni dei giudici di gara, ai quali è sempre doveroso un enorme ringraziamento, considerando l’impegno profuso in condizioni climatiche non sempre favorevoli", sottolineano gli organizzatori.
La seconda edizione del Trofeo Montagne Maceratesi è stata vinta da Luciano Gabrielli, con la sua Setter Inglese Fiona, che ha accumulato 50 punti.
Giudici e vincitori delle singole tappe del circuito sono i seguenti:
1^ tappa – Serrapetrona:
Giudici: Scarpecci Simone – Zeppa Roberto
Vincitore 1^ batteria: Marozzi Adriano con Elfo; Vincitore 2^ batteria: Paciarotti Enrico con Bart
2^ tappa – Morro di Camerino:
Giudici: Settimio Rossetti – Stefano Falcionelli
Vincitore 1^ batteria: Gabrielli Luciano con Fiona; Vincitore 2^ batteria: Palmucci Michele con Beckam
3^ tappa – Caldarola:
Giudici: Pierangelo Pierini – Paride Galassi
Vincitore 1^ batteria: Salvi Matteo con Gemma della Guarentigia; Vincitore 2^ batteria: Sbarbati Mauro con Como
Vincitore Memorial Salvi-Filoni: Sbarbati Mauro con Como
Vincitore Memorial Seghetti: Zamparini Lorenzo con Ania
Giunta alla quarta edizione, "Estate in quartiere 7×7" ha superato per numero di iscrizioni le richieste dell'anno precedente, confermando un trend d'interesse dell'iniziativa da parte delle famiglie della città di Macerata.
Sono stati oltre 200 i bambini, le bambine e gli adolescenti tra i 6 e i 14 anni che hanno preso parte al progetto, completamente gratuito e dedicato alle famiglie, promosso dall'assessorato alle politiche sociali e pari opportunità che ha visto la realizzazione di sette centri estivi, uno a settimana, che hanno coinvolto altrettanti quartieri e frazioni di Macerata.
"Estate in quartiere 7x7 rappresenta, per bambini e ragazzi, un'esperienza importante durante il periodo estivo perché non parliamo solo di attività di intrattenimento e divertimento ma di veri e propri laboratori con specifiche finalità educative", ha commentato il vice sindaco e assessore alle politiche sociali e pari opportunità Francesca D'Alessandro.
"Tra gli obiettivi c'è poi quello di responsabilizzare i ragazzi dai 14 ai 19 anni che, in qualità di gruppo tutor, hanno coadiuvato gli educatori professionisti nelle attività dedicate ai bambini secondo l'ottica della Peer to Peer e lo stesso è avvenuto con i minori stranieri non accompagnati. Estate in quartiere 7x7 è stato in grado di coinvolgere i ragazzi e farli sentire parte della comunità, un segnale di grande valore pedagogico ed educativo e di vera integrazione per tutti", ha concluso D'Alessandro.
Il progetto, infatti, è stato portato avanti da un gruppo di giovani tutor, con l’inserimento di volontari, che hanno affiancato e supportato gli educatori professionali nello svolgimento delle attività sviluppando la Peer Education che prevede la trasmissione di conoscenze ed esperienze tra i membri di un gruppo di pari.
A supportare gli educatori nella realizzazione delle attività, in queste settimane, c’è stata la costante presenza di 8 volontari del Servizio Civile Universale e dei minori stranieri non accompagnati che hanno svolto attività improntate all'integrazione e alla responsabilizzazione, supportati sempre da un educatore professionale.
Tra le varie attività svolte, il laboratorio di nuoto è stata la novità di quest’anno; nella giornata del giovedì, i partecipanti hanno svolto le attività presso la piscina "la Filarmonica". Tra le attività anche il laboratorio sulla comunicazione incentrato sul tema delle emozioni; i ragazzi, divisi in più gruppi, dopo aver scelto diverse tipologie di emozioni, hanno creato delle scene utilizzando materiali come carta, legno, corde e palloni.
Ultimata la preparazione, sono state effettuate le singole riprese e, successivamente, sarà pubblicato un video contenente tutte le scene realizzate all’interno del laboratorio. In occasione della festa finale, che si è svolta il 25 luglio ai Giardini Diaz, sono stati consegnati gadget a tutti i partecipanti delle 7 settimane e un attestato di partecipazione ai giovani volontari Tutor che hanno preso parte al progetto.
Il progetto, promosso dal Comune, è stato realizzato grazie alla collaborazione della cooperativa sociale "Il Faro", l’Associazione Glatad Onlus, la Cooperativa Sociale Pars Onlus, la Scuola Civica di Musica Stefano Scodanibbio, il Centro Nuoto Macerata. Hanno supportato il progetto la Diocesi di Macerata (Parrocchia Buon Pastore, Parrocchia Madonna della Pace, Parrocchia Santissimo Crocifisso, Parrocchia Sacramento, Parrocchia San Vincenzo Maria Strambi), la parrocchia del Santissimo Sacramento, la SVS Croce Verde Macerata, la S.S. Maceratese, la Bocciofila di Sforzacosta e Sforzacosta Calcio A.S.
Nella suggestiva cornice delle colline marchigiane, da un piccolo comune chiamato Campiglione, in provincia di Fermo, emerge una storia di ambizione e innovazione che promette di connettere l'Italia e la Cina attraverso la cultura, il turismo e l’economia. Francesca Ferrini, una giovane donna che ha saputo trasformare la sua passione in un'opportunità straordinaria, si sta facendo strada nel cuore del mercato cinese, pronta a portare la bellezza e l'autenticità delle Marche al pubblico asiatico.
Dopo aver completato i suoi studi all’Università Politecnica delle Marche, Francesca ha accolto l'invito di visitare la Cina e ha abbracciato con entusiasmo la sfida di esplorare un mondo così diverso e affascinante. La sua avventura cinese è iniziata con l'apertura di un account su Douyin, l'equivalente cinese di TikTok, dove in meno di un anno ha accumulato oltre 100 mila follower. Il successo di Francesca sui social media ha attirato l’attenzione di numerosi imprenditori cinesi, desiderosi di scoprire e investire nelle Marche, una regione italiana ancora poco conosciuta ma ricca di potenzialità turistiche e produttive.
Il progetto promosso dal Gruppo Panda di Pechino è ambizioso: creare un ponte tra le Marche e la Cina che valorizzi il turismo e l’export dei prodotti marchigiani. Al centro di questo progetto c'è Francesca Ferrini, scelta come testimonial delle Marche in Cina. Questa iniziativa promette di rivoluzionare la percezione delle Marche in Asia, promuovendo i suoi prodotti tipici, le sue bellezze naturali e le sue tradizioni culturali. L’ufficio che verrà aperto a Pechino, per Francesca Ferrini, servirà come base operativa per la promozione del territorio marchigiano.
Durante il suo soggiorno in Cina, Francesca ha avuto l'opportunità di esplorare diverse città, visitare enormi centri commerciali e partecipare a meeting con imprenditori cinesi interessati alle Marche. Queste esperienze l'hanno colpita profondamente, soprattutto per la rapidità con cui la tecnologia si è integrata nella vita quotidiana cinese. "La velocità e l’altissimo sviluppo tecnologico sono sorprendenti," racconta Francesca, "dai pagamenti digitali ai servizi di consegna, tutto è incredibilmente comodo e veloce. Mi trovo bene qui in Cina, e sto apprezzando l'efficienza dei servizi pubblici, la sicurezza nelle città e la ricchezza culturale."
Il mese di settembre potrebbe segnare un nuovo capitolo per Francesca e per le Marche. Il Gruppo Panda, insieme a Francesca, ha in progetto di lanciare l'operazione Marche, una pianificazione che prevede un significativo investimento da parte degli imprenditori cinesi. Questo rappresenta un'importante occasione per la regione, che potrà beneficiare di una maggiore visibilità internazionale e di nuove opportunità di sviluppo economico e turistico.
Francesca Ferrini non è solo un’ambasciatrice delle Marche, ma anche un simbolo di come le differenze culturali possano diventare un punto di forza. "Questa esperienza in Cina non solo mi sta arricchendo professionalmente," sottolinea Francesca, "ma mi sta anche dando la possibilità di creare un ponte culturale tra la mia regione e questo meraviglioso Paese." Attraverso il suo canale su Douyin, Francesca sta costruendo un dialogo aperto e autentico con la Cina, creando connessioni significative che spera possano durare nel tempo.
Con le sue colline pittoresche, i borghi medievali, le spiagge incontaminate e una tradizione culinaria ineguagliabile, le Marche rappresentano una destinazione unica per i turisti di tutto il mondo. Grazie all’impegno di Francesca Ferrini e al progetto del Gruppo Panda, questa affascinante regione italiana ha ora l’opportunità di conquistare un nuovo pubblico internazionale e di mostrarsi al mondo in tutta la sua bellezza e autenticità.
La storia di Francesca Ferrini è un esempio luminoso di come le passioni personali possano trasformarsi in ponti culturali che uniscono paesi e popoli, seguendo il tradizionale collegamento con la cine che luoghi marchigiani come Macerata hanno.
Nel pomeriggio di venerdì 2 agosto si è tenuta un’importante iniziativa di beneficenza che ha coinvolto la pizzeria "Kata" di Matelica. L’evento "Pizza e solidarietà" ha riscosso un bel successo che si è concluso con ben 800 euro raccolti a favore del progetto "Una vacanza indimenticabile" per persone con Alzheimer.
All’iniziativa ha partecipato anche l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Denis Cingolani: "Ringraziamo la famiglia Pecchia della pizzeria da Kata e l’associazione Afam Alzheimer Uniti Marche che da anni si prende cura dei nostri cari che purtroppo sono colpiti da questa lenta e complicata malattia. Fare del bene porta sempre benr, quindi donate!». Si può ancora partecipare alla raccolta fondi sul sito www.unavacanzaindimenticabile.com.
Montelago Celtic Festival è entrato nel vivo della sua 21ª memorabile edizione. Aspettando la notte celtica, il Festival folk an plein air più grande d’Italia è sold out da mercoledì, primo dei 4 giorni di festa a Serravalle di Chienti, quando tra gli altri si sono esibiti gli epici Blind Guardian, la potente band tedesca che dagli anni ‘80 sprigiona sui palchi più prestigiosi del mondo un power metal evocativo e lirico, capace di travolgere anche il main stage.
In migliaia sui verdi prati dell’altopiano di Colfiorito - i 10 ettari dell’area camping più colorati e vivi che mai - per godere a pieno di ogni momento di questo lungo e appassionato weekend estivo, tra musica, danze, concerti e jam session, fra attività outdoor, sport, workshop, rievocazione, conferenze e spettacoli.
È il Festival sempre più inclusivo e partecipato, orgogliosamente green, grazie alla certificazione “Ecoevents”, che testimonia una grande attenzione anche ai temi etici più attuali, promuovendo con decisione la sostenibilità ambientale.
Attraverso la decennale collaborazione con gli operatori di Stammibene del Dipartimento dipendenze patologiche dell'Ast e le forze dell'ordine si rinnova l’impegno costante anche alla promozione della salute giovanile per contrastare l’abuso di alcol e l’utilizzo di sostanze stupefacenti. Risuonano i corni, si accendono i falò, il sogno folk di una notte di mezza estate continua.
La corrente trascina nei pressi della riva un grande tronco di 3 metri, una giovane turista si tuffa in mare ed evita spiacevoli conseguenze. È quanto avvenuto questa mattina, intorno alle 12:30, nell'area balneabile dello stabilimento Amneris, a Porto Recanati.
Il tronco, di circa 3 metri, è stato avvistato mentre galleggiava verso la riva dove nuotavano alcune persone, tra cui dei bambini. Prontamente, la turista romana Giulia Rainaldi, di 21 anni, si è tuffata per rimuovere il pericolo. Una volta giunta a riva è stata assistita dai bagnini degli stabilimenti 'Amneris' e 'Annito e Figli' per rimuovere il ceppo dell'acqua e collocarlo in sicurezza.
Traguardo raggiunto per i tre giovani volontari che alla fine del mese di luglio hanno terminato l’anno di servizio civile prestando la loro opera nel progetto organizzato dalla Unpli Marche. I ragazzi sono stati sentitamente ringraziati, per l’impegno e il contributo innovativo apportato nelle rispettive attività, dall’amministrazione comunale treiese, dal presidente dell'Associazione Pro Treia Francesco Pucciarelli e da tutti i membri del direttivo.
I volontari sono stati impegnati nel progetto "Viaggio nel gusto della cultura marchigiana", un itinerario enogastronomico attraverso i sapori autentici delle Marche. Un percorso tra le delizie culinarie che passa anche attraverso la cultura, le tradizioni e la valorizzazione dei paesaggi incantevoli della regione Marche.
Un'esperienza assolutamente positiva, che ha trovato il perfetto connubio tra l’attività di volontariato al servizio del territorio, tipica della Pro Loco e lo svolgimento di un impiego dalla grandissima utilità sociale.
Nel corso di questa bella esperienza, i tre volontari, Ylenia Barbatelli, Francesco Gigli e Samuele Paparelli hanno dato un fulgido esempio di disponibilità, gentilezza e positività. Grazie al loro prezioso supporto moltissimi turisti hanno potuto apprezzare le bellezze e i tesori della Città di Treia, borgo medievale noto per la sua storia e per il gioco del pallone con il bracciale.
Il servizio civile rappresenta un’occasione per i giovani dai 18 ai 29 anni che possono dedicare un anno della loro vita nel mettersi a disposizione per l’intera collettività. La Pro Loco Treia ha già dato il benvenuto ai tre nuovi volontari Sofia Raponi, Marco Baldassarre e Riccardo Caracini, già operativi e disponibili nel portare avanti il nuovo progetto per l’anno 2024-2025.
Claudio Tombolini, uno dei fondatori di ORAstudio, è stato eletto nuovo segretario del Chapter Marche di Green Building Council Italia. Succede ad Andrea Valentini, segretario uscente, ed avrà come vice Marco Mancini di Alma Restauri.
Nel suo mandato, Claudio Tombolini svilupperà nel territorio la diffusione delle innovazioni promosse da Gbc Italia tra imprenditori e istituzioni, oltre a promuovere localmente le iniziative volte alla valorizzazione dei temi fondanti dell'associazione.
"Questo incarico in Green Building Council Italia è importante e gratificante per me e per ORAstudio, perché sposa perfettamente la nostra mission: creare e progettare nella direzione del recupero e della rigenerazione urbana, in modo da preservare i caratteri identitari di un luogo", afferma Claudio Tombolini.
La testimonianza più forte di questo approccio è Interno Marche, il nuovo hotel di Tolentino di cui ORAstudio ha curato il progetto architettonico e di interior design, che ha ottenuto una doppia certificazione livello Platino, sia per quanto concerne LEED v4 for Hospitality (primo Hotel in Italia e terzo nel mondo), che per quanto riguarda Gbc Historic Building (primo edificio in assoluto al mondo).
"Essere parte della più grande organizzazione internazionale attiva per il mercato delle costruzioni sostenibili è un riconoscimento ma soprattutto uno stimolo affinché il nostro settore vada sempre di più verso criteri di progettazione e realizzazione di edifici salubri, energeticamente efficienti e a impatto ambientale contenuto", conclude Claudio Tombolini.
Nei giorni scorsi il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi ha raccolto l’invito della Fondazione Padre Matteo Ricci ed ha accolto in città un gruppo di studenti cinesi laureandi in architettura. La delegazione è giunta a Tolentino su interessamento del presidente della Fondazione Dario Grandoni e dell'Università Politecnica delle Marche.
La Fondazione Internazionale Padre Matteo Ricci è stata costituita nel 2003 con lo scopo di promuovere e sostenere le relazioni internazionali, gli scambi sociali, religiosi, linguistici e culturali con l’Est asiatico e specialmente con la Cina, nell'ambito dell'opera missionaria di Padre Matteo Ricci.
I giovani studenti hanno visitato il centro storico di Tolentino, apprezzandone le peculiarità costruttive medievali e hanno potuto conoscere i monumenti più importanti tra cui il complesso monumentale della Basilica di San Nicola con il suo trecentesco ciclo di affreschi "Cappellone".
Grazie al tour organizzato dal sindaco Sclavi hanno potuto toccare con mano l'evolversi storico dell’urbanistica in un centro storico come quello di Tolentino, traendo molti spunti per le loro tesi, in corso di elaborazione in vista della loro discussione di laurea in architettura.
La mattinata si è conclusa presso il nuovo Hotel Interno Marche dove hanno potuto ammirare la bellezza di tanti oggetti di design made in Italy e la qualità dei manufatti realizzati dai maestri artigiani nelle grandi aziende di Tolentino, in un binomio di grande particolarità stilistica.
"In particolare - ha evidenziato il Sindaco Sclavi - i nostri ospiti, in poche centinaia di metri hanno potuto apprezzare direttamente e non su un tablet o uno smarthphone, la bellezza di una cattedrale, il profumo di un viale alberato di tigli, gli edifici di inizio ‘900 e la straordinaria trasformazione di un antico opificio in boutique hotel con oltre 400 oggetti di arredamento di grandi architetti e designer".
La delegazione cinese è rimasta favorevolmente colpita da questo breve ma intenso interscambio culturale che ha consentito loro di valutare direttamente, dal punto di vista urbanistico, l’antico concetto di centro storico che è mutato, nei secoli, in base ai cambiamenti sociali ed economici che hanno interessato le nostre città che hanno cambiato la propria immagine e distribuzione degli spazi.
Un incontro cha ha rafforzato i rapporti di reciproca conoscenza tra due realtà che seppur diverse sanno sempre scambiarsi esperienze positive che vanno ad arricchire il bagaglio culturale e professionale di chi le sa vivere. In particolare gli ospiti hanno apprezzato Interno Marche che si presenta proprio con un luogo simbolo del migliore design italiano e non solo.
Mirco Ciavattini e Civitanova Marche nel libro Viaggiare, raccontare, curiosare e divagare di Eno Santecchia.
Un libro che affronta il mare, i suoi posti, le sue storie e le persone che lo abitano. Un libro che in qualche pagina racconta anche della storia di Civitanova Marche, raccontata dagli occhi di Mirco Ciavattini, titolare dello chalet Il Veneziano.
“Lo scrittore è un amico di un mio cliente storico. Un giorno ha voluto fare questa conversazione con me. Il tema era lo sviluppo turistico della città. Dopo un anno, ha scritto questo libro in cui in qualche pagina riporta la mia visione” spiega Ciavattini.
“Gli ho raccontato l’evoluzione della città di Civitanova Marche, che io ho vissuto anche da editore del giornale La Citta Nuova. L’intento di questo di questo giornale era quello della ricomposizione del tessuto sociale. -continua poi raccontando il suo apporto al libro - Civitanova da sempre ha vissuto due realtà. Una realtà è quella storica civitanovese, composta da pescatori, lavoratori ferroviari, commercianti e contadini, soprattutto nella città alta. Nel 1967 quando è stato inaugurato il piano di edilizia economica e popolare, la città è raddoppiata, passando da 20000 a 40000 abitanti. Questi nuovi cittadini venivano o dall’entroterra maceratese o dalle campagne del fermano”.
Conclude poi ricordando l’intento del giornale da lui edito, La Città Nuova: “Non c’è stata mai una vera ricomposizione di queste due realtà. Il tentativo del mio giornale, La Città Nova, era quello sa una parte di far conoscere a queste nuove genti, he oramai erano cittadini di fatto dopo trent’anni, la realtà civitanovese come si era sviluppata dall’inizio del secolo ad oggi. Dall’altra parte rendere edotti gli abitanti storici di questa nuova anima che andava a sommarsi alla nuova realtà. Questa storia è confluita in questo bel libro di viaggi e racconti del mare. È stato un grade piacere portare la mia visione in questa sommatoria di racconti e di esperienze, anche sociopolitiche dello sviluppo delle realtà locali”.
Storie di borghi e luoghi e delle loro evoluzioni sociali e politiche, attraverso gli occhi di chi quelle storie le ha vissute e raccontate.
Il presidente del Consiglio regionale Dino Latini ha ricevuto a Palazzo delle Marche Claudio Tombolini e Cristiana Antonini, due dei progettisti che hanno curato la realizzazione di "Interno Marche", l'hotel di Tolentino, inaugurato lo scorso 20 giugno, nato dalla completa riqualificazione di Villa Gabrielli, storico opificio della Nazareno Gabrielli.
"Un simbolo di ricostruzione di alta qualità - ha affermato il presidente Latini - frutto di un progetto illuminato e rispettoso del patrimonio storico, architettonico, sociale ed economico di un territorio. Quello che oggi è possibile ammirare come esempio di design - ha aggiunto il presidente Latini - è il risultato di un attento lavoro che ha saputo coniugare egregiamente la ricostruzione post terremoto ad una ricostruzione maggiormente connessa alla storia e al tessuto sociale”.
Interno Marche è, in sostanza, una sorta di casa museo del design che rende omaggio all’estro e alla creatività italiana, ma con una decisa impronta di marchigianità che emerge ad ogni angolo delle trenta stanze dedicate a maestri e correnti dell’architettura. "Questo - ha concluso Latini - è il motivo del nostro doveroso riconoscimento a chi ha saputo recuperare e restituire alla collettività un luogo simbolo di Tolentino e delle Marche".
Dopo le importanti donazioni ricevute dal comune di Macerata in occasione delle mostre dedicate a Sante Monachesi e a Luigi Bartolini allestite presso i musei civici di Palazzo Buonaccorsi negli anni 2023 e 2024, l'amministrazione comunale ha ricevuto oggi, nella sala consiliare, coloro che hanno scelto di far dono al comune di Macerata di opere d’arte e di documentazione storica, contribuendo così ad arricchire il già corposo patrimonio artistico-culturale cittadino.
Nel corso della cerimonia, particolarmente apprezzata dai presenti, l'assessore alla cultura Katiuscia Cassetta e l'assessore Silvano Iommi, hanno omaggiato i donatori Alessandro Fogo, vincitore della VI edizione del Premio Pannaggi/Nuova Generazione; gli eredi dell’artista maceratese Sirio Reali recentemente scomparso; la famiglia Cacciamani; il maestro urbinate Carlo Iacomucci che, nella città di Macerata, ha a lungo lavorato riscuotendo successi e riconoscimenti; la Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata; Lucio Del Gobbo e Viviana Pianesi, consegnando loro una simbolica pergamena di ringraziamento per la generosità e il vivo interesse mostrato verso il patrimonio culturale della città di Macerata.
Oggetto delle donazioni sono opere di varia natura tra le quali troviamo una scultura in bronzo, opera di Ermenegildo Pannocchia, dedicata al comandante dei carabinieri di Macerata, il maggiore Pasquale Infelisi e donata dalla Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata.
Numerose e pregevoli opere di Carlo Iacomucci donate dallo stesso artista; dipinti su tela come le opere di Sirio Reali Acqua 22 e il ritratto di Lida Cacciamani di Cesare Perruzzi, donate rispettivamente dagli eredi Reali e Cacciamani; un olio su lino realizzato dal vincitore della VI edizione del Premio Pannaggi, Alessandro Fogo dal titolo Ritratto di Madonna Nera con omaggio al Crivelli e, infine, numerosi documenti storici donati da Lucio del Gobbo e Viviana Pianesi, fondamentali per la ricostruzione del contesto artistico maceratese novecentesco che potrà essere quindi oggetto di studi futuri.
"È con profonda riconoscenza che abbiamo il piacere di ringraziare, a nome dell’Amministrazione comunale e di tutta la città, coloro che hanno deciso di compiere un gesto prezioso e generoso, come la donazione di opere d’arte, che rappresenta un arricchimento non solo per il nostro patrimonio culturale cittadino ma anche nel rapporto tra istituzioni e artisti - hanno detto il sindaco Sandro Parcaroli e l’assessore Katiuscia Cassetta -. Ci auguriamo che queste donazioni possano rappresentare un esempio per tanti altri e nuovo e importante punto di riferimento storico e culturale per i visitatori, per i cittadini e per le giovani generazioni".
Giornata di volontariato organizzata dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini al lago di Pilato per salvare il Chirocefalo del Marchesoni. È quanto organizzato dall'ente lo scorso 26 luglio, con l'obiettivo di allestire una delimitazione lungo l’intero perimetro del bacino che, a causa delle scarsissime precipitazioni nevoso dell’ultimo inverno, in questi giorni si è completamente prosciugato, mettendo a rischio la riproduzione del chirocefalo del Marchesoni, il piccolo crostaceo rossiccio che in tutto il mondo vive solo nelle acque di questo bacino.
All’attività hanno preso parte i tecnici del Parco, alcune guide del Parco, il nucleo dei carabinieri forestali di Montemonaco, dieci volontari del CAI Marche e Umbria, i ricercatori dell’Università di Perugia e due muli, addetti al trasporto del materiale lungo il percorso impervio e impegnativo che da Castelluccio conduce al piccolo bacino di origine glaciale, situato a 1940 metri di quota.
Il monitoraggio condotto dal Parco tramite l’Università di Perugia sin dal 2018 ha evidenziato che il lago di Pilato sta assumendo nel corso del tempo un crescente carattere di temporaneità, soprattutto successivamente al 2016.
Il progressivo innalzamento delle temperature e le scarse precipitazioni nevose invernali sembrano rappresentare fattori chiave negli eventi di precoce prosciugamento del lago, a cui contribuirebbero anche fenomeni di aumento della permeabilità del suolo conseguenti agli eventi simici del 2016/2017, come ipotizzato dal rapporto Ispradel luglio 2020.
Nel corso dei millenni il chirocefalo del Marchesoni ha comunque evoluto una strategia riproduttiva che gli consente di sopravvivere in condizioni ambientali estreme e instabili; il suo ciclo biologico è molto rapido e le uova, denominate “cisti”, possono resistere per oltre un anno in uno stato di quiescenza tra la ghiaia anche in assenza di acqua; tuttavia, il ripetersi per più anni consecutivi di condizioni di siccità precoce, potrebbero mettere a rischio la sopravvivenza della specie.
Inoltre, le sue uova risultano particolarmente vulnerabili a danni meccanici come quelli causati dal calpestio sulla ghiaia in cui sono deposte. Per questo motivo, le misure di conservazione del Parco non consentono l’avvicinamento al lago oltre la linea di massimo livello, ora chiaramente indicata dalla delimitazione, la quale è stata allestita a mano, per una lunghezza di circa 800 metri, con paletti bianchi alti 90 centimetri, e un solo filo molto resistente; si tratta di un intervento "leggero", facilmente rimovibile e che non altera in alcun modo lo straordinario contesto paesaggistico circostante, in quanto visibile solo dalle sue immediate vicinanze.
"Ora confidiamo nella sensibilità e responsabilità degli escursionisti che si recano al lago di Pilato, luogo simbolo dei Sibillini", dichiara il direttore del Parco, Maria Laura Talamè, "affinché contribuiscano alla sopravvivenza del chirocefalo del Marchesoni mediante il rigoroso rispetto delle misure di conservazione".
"Intendo ringraziare tutti coloro che hanno preso parte a questa giornata di volontariato e in particolare il Cai Marche e Umbria, nonché il Comune di Montemonaco, con cui è stata concordata l’iniziativa", dichiara il presidente del Parco, Andrea Spaterna, sottolineando che "l’intervento, realizzato in urgenza e con costi molto bassi, riveste una rilevante importanza per la salvaguardia di uno dei più preziosi gioielli biologici dell’area protetta".
Di nuovo insieme a 58 anni dal diploma. Si sono dati appuntamento lunedì 29 luglio, presso il ristorante "Duilia" di Sant'Angelo in Pontano gli ex studenti dell'istituto "Gentili" di San Ginesio. L'occasione, come consueto, è stata quella del "ritorno a casa" di Gianna Baldassarri, residente in Australia dal lontano 1967.
Altri ex compagni di classe sono arrivati da altri comuni marchigiani e anche da Milano. "Sebbene inizino, purtroppo, ad aumentare le assenze di chi non c'è più o di chi non può essere presente a causa degli acciacchi dell'età, cerchiamo sempre di rinnovare periodicamente questa buona abitudine", sottolineano gli organizzatori.
Nel corso della cena conviviale sono stati ripercorsi episodi ed avvenimenti lontani (con un pizzico di nostalgia) e più recenti, chiacchierate che hanno all'improvviso azzerato l'indice anagrafico. All'evento erano presenti Gianni Baldassarri, Alfonso Peretti, Andrea Scorolli, Benedetto Zamponi, Gabriele Pazzarelli, Giannina Salvucci, Blandina Tirabasso, Nadia Blasi, Giuseppe Mancinelli. Ospiti Giorgio Sancricca (ex preside) e Mario Baldassarri (professore e musicista).
Inaugurate questa mattina le due aree cani attrezzate sulla spiaggia libera di Civitanova, una a sud tra lo stabilimento Flamingo e la concessione numero 5 bis (Surf Club) e l’altra a nord tra lo stabilimento Aloha e Ippocampo. Presenti il sindaco Fabrizio Ciarapica insieme alla sua Perla, l’assessore Roberta Belletti con Lulu’ e gli amici a quattro zampe dell’associazione Cluana Dog, oresieduta da Andrea Arbuatti.
"Siamo contenti di offrire un ulteriore servizio a cittadini e turisti particolarmente richiesto - ha detto il sindaco - per la prima volta, anche Civitanova, si dota di aree, sulla spiaggia libera, per i nostri amici a quattro zampe e questo è sicuramente un ulteriore passo verso una città che vuole essere sempre più accogliente. E’ un servizio sperimentale al quale saranno apportate delle migliorie a partire dal prossimo anno".
"Si tratta di un altro passo in avanti per una delle località turistiche più importanti delle Marche - dichiara l’assessore Roberta Belletti -. Un servizio con il quale confermiamo l’attenzione nei confronti di tutto coloro che desiderano vivere anche la spiaggia libera in compagnia dei loro cani nel rispetto delle regole. Ricordo che a Civitanova ci sono anche molti stabilimenti balneari che già offrono questa opportunità".
Le due aree sono sempre aperte e accessibili durante la giornata, sono dotate di recinzione avente un'altezza pari a un metro, di un punto acqua e doccia e di una zona per l’ombreggiamento. Inoltre è attivo uno specifico servizio di pulizia e controllo quotidiano.
All’ingresso è apposto un cartello con su scritte le regole per l’utilizzo: è consentito l'accesso esclusivamente ai cani identificabili mediante microchip o altro documento idoneo ai sensi della normativa vigente in materia; il proprietario o il detentore deve munirsi di idonea copertura assicurativa per danni a terzi relativa al cane e di certificazione sanitaria in corso di validità (vaccinazioni, esame parassitologico negativo etc..); è obbligatorio l'utilizzo del guinzaglio di lunghezza massima pari a un metro e mezzo nelle aree attrezzate comuni.
Inoltre è vietata sempre la balneazione per i cani, fatta eccezione per i cani-guida per i non vedenti ed i cani in possesso di brevetto per il soccorso in acqua riconosciuto dall'Ente Nazionale Cinofilia Italiana (ENCI); il proprietario o il detentore del cane devono avere al seguito un idoneo sistema per la raccolta degli escrementi che, in nessun caso, devono essere lasciati sulla spiaggia; è vietato l'accesso dei cani in altre aree della spiaggia libera fuori dalla delimitazione dell'area attrezzata.