In questi giorni, su invito del sindaco di Valfornace Massimo Citracca, il Cosmari ha incontrato i bambini e le bambine del centro estivo comunale. Presenti l'assessore Domenico Iori e le educatrici, il capoarea Paolo Domizi ha spiegato ai piccoli le buone pratiche della raccolta differenziata.
I bimbi, seppur in età da scuola materna, si sono dimostrati molto attenti e sensibili ai temi ambientali e hanno fatto molte domande su come poter effettuare correttamente la differenziazione dei rifiuti e hanno avuto tante curiosità sui mezzi utilizzati.
Con l'occasione è stato anche proiettato il nuovo video aziendale che illustra con immagini molto suggestive tutte le attività inerenti la gestione integrata dei rifiuti e l’igiene pubblica, oltre all’impiantistica utilizzato per il recupero dei vari materiali.
Continua con questa iniziativa la sinergia tra Cosmari e il Comune di Valfornace che, dopo gli incontri pubblici riservati alle famiglie, ha voluto coinvolgere i cittadini più piccoli, educandoli sui temi dell’economia circolare e in particolare della raccolta differenziata.
Nuova avventura on the road per i “Temerari” questo è il nome Whatsapp dei vespisti recanatesi che ogni anno, ormai dal lontano 2006, organizzano un tour su due ruote per le strade italiane e anche oltre confine.
Dopo la pausa forzata per un lustro, e gli scorsi anni a causa del Covid-19, come non ricordare, in sella alle due ruote, i percorsi in lungo e in largo delle strade alpine dal Veneto alla Valle d’Aosta, il Centro Italia con i tour dell’Abruzzo e della Toscana, la puntata all’estero in Austria e in Croazia, la costiera amalfitana e lo scorso anno l’Isola d’Elba, questa volta i nostri “Friends On Vespa” hanno puntato verso la Slovenia.
Partiti nei giorni scorsi da Recanati, di buon mattino, dieci i mezzi all’appuntamento equipaggiati da: Gildo, Baiocco, Giancarlo Barelli, Gabriele Fontanelli, Sandro Guardabassi, Domani Lorenzetti , Sandro Magnarelli, Roberto Mazzieri, Valentino Pianaroli, Antonio Tacconi, Valter Tomassoni.
Prima tappa: Venezia “La Serenissima”, la città lagunare, con il suo fascino antico e struggente con le sue 118 isole ed oltre 400 ponti, per la cena ed il pernottamento, e ripartire al mattino con destinazione oltre confine e precisamente a Pirano/Portorose splendida località slovena sul mare, nota per il suo lungo molo e per l’architettura veneziana.
Il terzo giorno direzione Lubiana, la capitale della Slovenia conosciuta tra l’altro per i suoi spazi verdi , dove i “Friends on Vespa” hanno soggiornato due giorni, avendo modo, oltre di visitare la città, di ammirare nei dintorni il lago di Bled, di origine glaciale ed il castello di Predjama suggestiva costruzione, risalente al XIII secolo, in quanto incastonata nella roccia. All’indomani la partenza per il rientro con tappa a Ravenna , visita e pernottamento nella storica città e dopo circa 1.400 km l’arrivo a Recanati.
Mica male per i “temerari, archiviata questa avventura per i “Friends On Vespa”, spenti i motori, hanno subito acceso le loro idee per le nuove mete del 2025, ritrovandosi per un simpatico convivio in un noto ristorante cittadino insieme a famigliari e amici per mostrare foto e video e i racconti del loro tour.
"È con immensa gioia e un pizzico di sano orgoglio che annunciamo, dopo un lungo iter per sottoporre la nostra attività alla verifica dei requisiti di idoneità al regolamento, di aver ricevuto l'ok per l'avvio alla concessione dell'emblema del Parco Nazionale dei Monti Sibillini alla nostra attività agricola". Così Silvia Bonomi, titolare dell'azienda "La Sopravissana dei Sibillini", in un post pubblicato su Facebook.
Il decreto numero 335 del 23 luglio testualmente riconosce che l'azienda agricola "La Sopravissana dei Sibillini" è in possesso dei requisiti per ottenere "la concessione d'uso del logo e della denominazione del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e dell'emblema "oro" del Parco Nazionale dei Monti Sibillini per le aziende che effettuano attività zootecniche e di trasformazione".
"Con queste parole così cariche di significato per il nostro percorso di allevamento, che ricordiamo esser nato esclusivamente dalla nostra volontà di recupero del patrimonio storico di biodiversità della razza ovina sopravissana, annunciamo - scrive Silvia Bonomi che, con il suo compagno Riccardo Benedetti porta avanti una tradizione altrimenti scomparsa - che seguiremo fedelmente le condizioni e il procedimento per il fattivo rilascio dell'emblema, che speriamo di poter presto apporre sulle nostre meravigliose trapunte sopravissane in qualità di prodotto storico, legato alla tradizione del luogo in cui viviamo ed assolutamente rispettoso dell'ambiente grazie ad una certificata gestione ecologica della materia prima: la nostra bellissima e pregiata lana sopravissana".
"Ringraziamo - conclude Silvia Bonomi - naturalmente il Parco Nazionale dei Monti Sibillini per la fiducia e per questa grandissima opportunità di valorizzazione del nostro lavoro".
Dal palco della mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia a quello della rassegna estiva "Una Piazza da Cinema". Serata d’autore "in casa" in arrivo per Giovanni Moschella, attore cinematografico, televisivo e teatrale che vive a San Severino.
La rassegna di cinema sotto le stelle giovedì 1 agosto presenterà "Finalmente l’Alba", del regista Saverio Costanzo, un vertiginoso viaggio nel cuore della Hollywood sul Tevere, tra citazioni e omaggi ai grandi del cinema, dove un’aspirante giovanissima attrice, negli studi di Cinecittà degli anni ’50, vive ore memorabili che segneranno il suo passaggio all’età adulta.
Nel cast figura anche Moschella che al cinema è già stato diretto da Francesco Calogero in diverse produzioni tra cui “Metronotte” con Diego Abatantuono. Inoltre ha preso parte a diverse pellicole: “Il consiglio d’Egitto” con Silvio Orlando, “Io che amo solo te” con Cesare Bocci, “Viola di mare” con Valeria Solarino, Ennio Fantastichini, Maria Grazia Cucinotta, Lucrezia Lante Della Rovere, “Il giovane favoloso” di Mario Martone con Elio Germano.
In tv ha lavorato, tra le altre, alle serie “La voce del sangue” con Giorgio Pasotti, “Salvo D’Acquisto” con Beppe Fiorello, “L’ultima trincea” con Flavio Insinna, Neri Marcorè, Ambra Angiolini, ne “Il commissario Montalbano” con Luca Zingaretti. Alla fine dell’anno festeggerà 40 anni di carriera.
Nel nuovissimo film "Finalmente l’Alba" è al fianco di Willem Dafoe, Lily James, Rebecca Antonaci, Joe Keery, Sofia Panizzi, Rachel Sennott e Alba Rohrwacher. Nato a Messina, Moschella ormai trapiantato nelle Marche da 30 anni vive a San Severino con la moglie Gabriela Eleonori, anche lei attrice e regista.
La rassegna di cinema settempedana proseguirà giovedì 8 agosto con “Pare parecchio Parigi” di Leonardo Pieraccioni con Leonardo Pieraccioni, Chiara Francini, Giulia Bevilacqua, Nino Frassica, Massimo Ceccherini. L’ingresso agli spettacoli è libero.
È estate anche per i nostri amici a quattro zampe. Molte sono le località turistiche che si organizzano, attraverso permessi, per consentire l'accesso agli chalet e alla spiaggia ai cani. A Porto Recanati, poco fuori dal centro della cittadina marittima, c’è una spiaggia adibita proprio a questo servizio, in modo da permettere ai padroni di potersi godere una giornata in riva al mare con il proprio animale.
Questa spiaggia è quella del Pineta Beach, struttura ricettiva che si trova appunto davanti alla storica pineta di Porto Recanati. Il Pineta Beach è gestito da Matteo De Luca e dalla madre Elena Zorzi.
"Questo posto è nato più di dieci anni fa, davanti alla storica pineta. Era una zona trascurata. Non c’era nulla. Noi siamo friulani, e quando siamo venuti qui abbiamo voluto sfruttare le potenzialità di questo posto, un piccolo angolo di natura, lontano dalle dinamiche turistiche. È un posto con molto potenziale, dove anche altri privati potrebbero investire” ci spiega Matteo.
La zona, quindi, attraverso l’iniziativa privata di Elena Zorzi e le migliorie pubbliche degli ultimi anni è stata riqualificata. Da due anni hanno poi deciso di aprire questa "Dog Beach". “Siamo amanti degli animali e ci siamo resi conto che molte persone venivano a camminare in pineta con il loro cane. Tra l’altro qui vicino c’è un’associazione che fa addestramento animali. - continua il titolare - Era una zona già frequentata da questo pubblico, con una richiesta specifica. Poter far vivere la spiaggia ai propri cani”.
"Da Senigallia a Civitanova Marche, non c’era una spiaggia attrezzata per questo tipo di servizio. Ora la sensibilità è più alta - spiega Elena parlando delle caratteristiche del posto -, qui però c'è il vantaggio di essere immersi in un posto magico e naturale, con 140 metri di spiaggia e il parco a due passi. Una situazione perfetta per gli animali. Vogliamo sviluppare sempre di più questo posto con nuovi servizi. Si sta spargendo molto la voce e mi sto impegnando a far conoscere questo posto come la dog beach più bella della riviera”.
Un paradiso quindi per gli animali, con ombrelloni posti a sei metri di distanza per permettere ai cani di non stare ammassati e avere uno spazio vitale, una doccia solo per loro e altri servizi ad hoc. "Sono venuta qui tre anni fa dopo aver girovagato per l’Italia in cerca di un posto così. Il mio cane è la mia famiglia e senza posti del genere non potevo vivermi una vacanza come volevo. Questa soluzione è un colpo di fortuna che ho avuto. Spero che questa idea prenda più piede" ci racconta Sonia, una cliente affezionata. E così in questo spazio nascosto della riviera portorecanatese i cani possono fare i "turisti" in tranquillità, senza risultare di troppo.
Nella giornata di oggi, in occasione della festa di Santa Maria Maddalena, alle ore 11:30 il parroco don Vitantonio Zecchino ha presieduto il rito di benedizione per l’apertura del cantiere di lavoro presso i locali pastorali e la casa canonica della Parrocchia dello Spirito Santo di Tolentino.
L'intervento prevede la riparazione dei danni prodotti dal sisma del centro Italia del 2016 e, parzialmente, lavori di efficientamento energetico. Progettati dall'ingegner Daniele Menghi in collaborazione con l'ingegner Aldo Tuzio e il geometra Endrio Cesca, col coordinamento dell'ufficio sisma della diocesi di Macerata, i lavori saranno eseguiti dalla ditta 2P di Paoloni Enrico e C. srl.
L'intervento è finanziato tramite un'ordinanza del commissario straordinario per la ricostruzione post-sisma del centro Italia 2016. La durata prevista per il completamento dei lavori è di 8 mesi.
Dopo il messaggio dell'amministrazione per cui la corrente sarebbe stata staccata dalle 15:00 alle 23.00, Simone Jualé, il proprietario del bar “Le Logge”, ha deciso di consolare i suoi concittadini con un'iniziativa che è stata particolarmente gradita: ha deciso di offrire i pasticcini a tutti i passanti.
E così, con un vassoio di dolci in mano, si è messo davanti al suo bar in attesa di passanti che, sorpresi e con una certa acquolina, non hanno potuto che accogliere questo gesto di generosità, gustando i vari dolci, tra una chiacchiera e l'altra.
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Gli ex studenti del Liceo Scientifico salesiano San Giuseppe di Macerata si sono ritrovati a 30 anni dal diploma. La location scelta per festeggiare è stata quella del ristorante “Ai due re" di Civitanova Marche.
"Era il lontano 1994, eravamo in 27 e il liceo era la nostra seconda casa, affermano gli ex studenti. Dopo anni, tra mille ricordi di lunghe giornate in aula, di complici sguardi, tensioni preinterrogazioni, gite scolastiche spericolate e uscite di scuola non troppo ‘legali’, ci siamo trovati all’alba dei cinquant’anni, con lo stesso spirito e con immediata empatia. È proprio vero, l’amicizia è come il vino, migliora invecchiando", concludono.
Edizione 2024 del festival Rocksophia che si terrà dal 25 al 28 luglio a Civitanova Marche è dedicata al tema "Muoversi", una celebrazione del movimento che spazia dallo sport alla filosofia, passando per l'arte e la musica.
Nell’anno delle Olimpiadi, Popsophia dedica l’edizione 2024 del festival civitanovese al “rock” nel suo significato letterale, come “scuotimento” che invita l’individuo a muoversi e superare i propri limiti.
E il festival indagherà questo moto dell’animo attraverso diverse chiavi di lettura: da quello del corpo dell’atleta, un “ultracorpo” al confine fra possibilità e superamento del limite, fra perfezione e performance, ma ci sarà spazio anche un’analisi dello sport al tempo dei mass media, tra tifo sui social e sportivi-influencer.
Fino alla filosofia dei giochi nati a Olimpia, ricordando che proprio Platone, il padre della filosofia, prima di essere un pensatore era un atleta e un lottatore che sapeva far muovere i muscoli. E poi ancora il movimento meccanico della macchina che potenzia il corpo, con il mito dell’automobile simbolo di una corsa verso il progresso e la libertà.
Programma - giovedi 25 luglio. Il programma si apre giovedì 25 luglio con un pomeriggio e una serata dedicata all’ “Arte in movimento”. Il vernissage alle 18 con l’inaugurazione della mostra “La quadratura del cerchio”. Un viaggio tra le figure impossibili della geometria – proprio come quella “quadratura del cerchio” che nel gergo colloquiale è diventata sinonimo di un progetto che si è chiuso positivamente – illustrato dal curatore Evio Hermas Ercoli. Il nuovo allestimento di Popsophia sarà visitabile coi visori VR all’interno della galleria virtuale MeGa, a partire da venerdì sera dalle 21 a mezzanotte, su prenotazione. A seguire la storica dell’arte Raffaella Arpiani con un intervento dedicato alla scultura in movimento del Discobolo di Mirone, scelto per la grafica dell’edizione 2024. Il pomeriggio si chiude con il primo degli Sports Awards, i riconoscimenti che il festival tributa alle associazioni sportive locali, con la consegna del premio all’associazione Anthropos di Civitanova che raccoglie campioni sportivi con disabilità che gareggiano nelle diverse discipline agonistiche.
La sera si apre alle 21.15 con Alessandro Carnevale, divulgatore, esperto di cultura visuale e noto anche per essere stato docente della trasmissione “Il Collegio”. A Rocksophia terrà una lezione su “La Formula della Bellezza: La complessità oltre gli algoritmi” affrontando il tema dell’arte e delle nuove frontiere digitali. A seguire Cesare Biasini, direttore editoriale di exibart.com e della trasmissione tv “Stato dell’arte”, che illustrerà il movimento nell’arte contemporanea attraverso nuovi artisti emergenti.
Venerdì 26 luglio – Il festival entra nel vivo affrontando il tema del “Corpo in movimento”. Gli incontri pomeridiani prendono il via alle 18.00 al Lido Cluana con “Raccontare lo Sport” con Ivo Stefano Germano. Il sociologo, attraverso un repertorio di esempi eccellenti, traccerà una storia della cronaca sportiva, dalle Olimpiche di Pindaro ai video virali su TikTok. Alle 18:30 ultras e tifosi non potranno perdere l’intervento del sociologo dell’Università di Salerno Mario Tirino che traccerà una “epica” dello sport attraverso gli eroi dei nostri anni recenti, da Manuel Fangio a Francesco Totti. In chiusura il premio Sports Awards a Cluana Boxe, l’associazione sportiva civitanovese che compie 25 anni.
Il primo dei philoshow serali (ore 21,15 al Varco sul mare) coincide con la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi, l’occasione per realizzare una serata unica di musica e filosofia dedicata all’evento sportivo più longevo della storia. E proprio partendo dall’antica Grecia e dagli insegnamenti platonici, la filosofia si farà “Gymnasium”, per praticare con la stessa serietà sia la lotta che il pensiero. Ad “allenare” gli spettatori, insieme a Lucrezia Ercoli, uno studioso che ha preso alla lettera l’insegnamento platonico, Simone Regazzoni istruttore di Hwa Rang Do e filosofo. Il philoshow “We are The Champions” racconterà, con montaggi cinematografici ed esecuzione live della band Factory, l’immaginario sportivo, dagli inni olimpici di Whitney Houston e Freddy Mercury a film indimenticabili come Momenti di gloria e Invictus.
Sabato 27 luglio è la volta di una giornata per sfatare alcuni stereotipi duri a morire. Si inizia alle 18.00 con un’eroina sportiva indimenticabile, la ciclista Alfonsina Strada, prima e unica donna ad aver partecipato al Giro d’Italia nel 1924. A raccontare la portata rivoluzionaria di quelle pedalate, esattamente cento anni dopo, la scrittrice Simona Baldelli. Alle 18:30 il filosofo e giornalista Giancristiano Desiderio mostrerà come il gioco più amato dagli italiani, il calcio, sia una cosa troppo seria per non essere presa con filosofia. In chiusura il premio Sports Awards sarà consegnato proprio a un’eccellenza della città come la Civitanovese Calcio.
Per il philoshow serale (21.15 Varco sul mare) “Donne e motori. Il mito dell’automobile” arriva a Civitanova la vulcanica Fjona Cakalli, imprenditrice digitale, presentatrice tv, tech influencer. Lo spettacolo filosofico-musicale, ideato da Lucrezia Ercoli con la regia di Riccardo Minnucci, racconterà il viaggio in automobile come metafora dell’esistenza moderna e delle società italiana, da film come Il sorpasso alla Torpedo blu di Paolo Conte. La vendetta delle donne al volante, da Thelma e Louise a Beatrix Kiddo di Kill Bill, diventa il pretesto per raccontare il passato e il futuro del mito delle quattro ruote tra economia ed ecologia.
Domenica 28 luglio. L’ultima giornata di festival è dedicata ai corpi che si muovono a ritmo di musica. Nel pomeriggio torna aRocksophia lo scrittore e saggista Filippo La Porta che illustrerà labellezza difforme delle sculture di Marc Quinn, artista contemporaneo noto per i suoi corpi di marmo simili a quelli della statuaria classica, ma amputati, sformati, deformati. Di corpi che aspirano alla perfezione parlerà alle 18.30 Francesca Marzia Esposito. Un percorso che va da Arnold Schwarzenegger a Carla Fracci, dalla costruzione degli ultracorpi barocchi dei body builder all’aspirazione all’assoluta leggerezza dei corpi filiformi delle ballerine. In chiusura premio Sports Awards al Club Vela Civitanova.
Il festival si chiude alle 21.15 al Varco sul mare con l’ultimo philoshow “Born to run, Filosofia di Bruce Springsteen”. Un finale scoppiettante con un tributo al “Boss”, i grandi classici della sua carriera eseguiti dalla band Factory e commentati da Carlo Massarini che torna a Civitanova per una serata dedicata al più grande del rock. Due ore di musica per scoprire perché siamo “nati per correre”.
Il festival, ideato dall’associazione culturale Popsophia, è realizzato in collaborazione con il comune di Civitanova e con l’Azienda Teatri di Civitanova, con la media partnership di Rai Cultura e TgR Marche.
“Il salame Casserotto di Montecosaro- afferma Flavio Vai, Delegato per la Regione Marche di ONAS, Organizzazione Nazionale Assaggiatori Salumi- è un salume di cui avevo sentito parlare da tempo, riportato nel “Il Buon Paese” di Slow Food 1994 e nelle “Le Marche nel Bicchiere 2013-AIS” di Piergiorgio Angelini, ma che ho avuto modo di conoscere ed assaggiare solamente nel settembre 2024, nella bella cornice di Montecosaro con Adino Fontana professionista e grande appassionato di salumeria. Il nostro lavoro in ONAS è rivolto anche alla riscoperta, valorizzazione e promozione della salumeria storica delle Marche che rischia di perdersi definitivamente. L’incontro con Fontana mi ha confermato che una caratteristica del Salame Casserotto di Montecosaro nella fase di insacco, riportava alla tradizione storica marchigiana".
"Come ONAS MARCHE- prosegue lo stesso- abbiamo tra gli scopi quello di promuovere, far conoscere e valorizzare i salumi e ci siamo impegnati in questi anni sulla salumeria storica marchigiana. In questo contesto abbiamo presentato, fatto conoscere e assaggiare il Casserotto di Montecosaro a TIPICITA’ 2024 di Fermo e alla 1° Rassegna della Salumeria Marchigiana 2024 organizzata da AMAP e dalla Regione Marche all’Abbadia di Fiastra. A fine estate presenteremo alla Regione la pratica per inserire il Salame di Montecosaro tra i PAT Prodotti Agroalimentari Tradizionali delle Marche. sarebbe un giusto riconoscimento per questo interessante salume.
Dal 2021 sono impegnato personalmente in questo lavoro di ricerca, catalogazione e valorizzazione di salumi storici delle Marche, abbiamo fatto inserire nei PAT della Regione Marche la Salsiccia di Senigallia, la Coppa di Pianello Vallesina con il Pecorino e il salame Morsetto di Fiuminata. Lo scorso marzo abbiamo presentato la pratica per l’inserimento della Salsiccia del Fermano e a breve presenteremo la pratica per l’inserimento del Casserotto di Montecosaro. Nel 2025 chiederemo l’inserimento di altri 2 salumi. Questo lavoro lo stiamo portando avanti con il servizio agricoltura della Regione Marche, in particolare con Ferruccio Luciani, che vorrei qui ringraziare per la sua professionalità e disponibilità".
Sull'importanza dei salumi storici e sconosciuti nelle Marche, Flavio Vai ha affermato: " Sono tanti, noi stiamo lavorando solo sui salumi che hanno caratteristiche di unicità anche a livello nazionale. I salumi che le ho elencato hanno tutti caratteristiche di unicità che, nel corso di presentazioni a Convegni, a Tipicità e alla 1° Rassegna sulla Salumeria delle Marche e sulla stampa anche on line, abbiamo avuto modo di far conoscere".
Sul Casserottto di Montecassiano, prosegue il Delegato per la Regione Marche: " Mi rifaccio al racconto di Adino Fontana: il Salame Casserotto prende il nome dalla parte più elevata del centro storico di Montecosaro, un luogo dove vennero edificate delle strutture difensive già prima dell’anno 1000. L’esistenza di una rocca è confermata anche dal ricordo degli anziani del luogo che, fino agli inizi del ‘900, potevano vedere i ruderi dei torrioni collegati fra loro da mura poderose. Il possente manufatto ha ora completamente perduto le sue strutture perimetrali.
Il Salame Casserotto ha una storia di circa 40 anni, iniziata nei primi anni ‘80 del secolo scorso quando Adino Fontana titolare di un piccolo salumificio, ha cominciato a far cucire a mamma Amelia (oggi novantenne ed in perfetta forma), gli involucri di tela di forma rotondeggiante, in sostituzione del tradizionale budello naturale di suino o bovino normalmente utilizzato per l’insacco dei salami. La forma rotondeggiante ricordava quella della parte più’ alta di Montecosaro, da qui il nome di Casserotto".
Ripuliscono le panchine usurate dal tempo, sistemano i giochi per i più piccoli, rimettono a nuovo le staccionate malconce. Sono carichi e motivati i dieci ragazzi di Muccia che stanno prendendo parte a "Ci Sto? Affare Fatica", il progetto coordinato da Csv Marche Ets e finanziato dalla regione Marche.
Da lunedì scorso e fino a venerdì si prenderanno cura dei giardini pubblici del comune maceratese, un luogo di ritrovo e aggregazione per gli abitanti del borgo. I giovani hanno tra i 14 e i 21 anni e hanno deciso di dedicare parte del loro tempo alla riqualificazione di un luogo significativo del territorio in cui vivono. Un territorio fragile che porta ancora i segni del terremoto di otto anni fa e che questi ragazzi, seguiti da volontari adulti e giovani tutor, stanno contribuendo a risollevare.
Un impegno che ieri ha ricevuto il plauso della comunità di Muccia. In mattinata, infatti, si è tenuto un incontro al quale hanno partecipato amministrazione comunale e Csv Marche. Ha parlato di «gesto bellissimo», il presidente Csv Marche, Simone Bucchi, riferendosi all’impegno che i dieci ragazzi stanno dimostrando. «È proprio questo il senso del progetto: far vedere che i giovani si danno da fare, possono fare delle cose utili e interessanti per tutto il resto della comunità e che hanno voglia di fare bene per il loro comune», ha aggiunto Bucchi, per poi ringraziare la Regione che «di anno in anno ci sostiene in maniera sempre più importante» e lo staff del Csv «che segue questi ragazzi in maniera encomiabile».
Il Comune di Muccia è entrato quest’anno per la prima volta nel progetto. Un progetto che sta crescendo sempre più e che, nel 2024, ha visto l’adesione di 2.132 ragazzi e 167 tutor e la partecipazione di oltre 90 Comuni. Di questi, ventidue sono della provincia di Macerata.
«Vedere come questi ragazzi si prendono cura del bene comune e dei luoghi dove stanno crescendo è davvero bello», il commento di Paolo Gobbi, delegato di Macerata del Csv Marche. «È qualcosa che colpisce – ha aggiunto – perché, nel tempo, comunicano anche ad altri ragazzi questa affezione che prosegue anche durante l’anno. È un segno di appartenenza alla propria comunità».
Soddisfatto il sindaco di Muccia, Mario Baroni. «Purtroppo – ha detto – il Comune non riesce più a gestire tutte le situazioni e questi ragazzi che si adoperano per ripristinare e mettere in luce alcuni luoghi del nostro borgo ci danno un grande aiuto. Un gesto importante anche per loro che impegnano il tempo lavorando».
Le Marche – come diceva Leopardi – è una terra di mezzo “dove i venti freddi del Settentrione si rimescolano con quelli caldi del Meridione”. E secondo il poeta anche “gli ingegni sogliono essere maggiori e più svegliati e particolarmente più acuti”. Le zone di mezzo (o di confine) sono le più adatte per la coltivazione dell’olivo e proprio un olio extravergine di oliva marchigiano, conquista il cuore, ma soprattutto, il palato di esperti e appassionati, aggiudicandosi una serie di prestigiosi premi che ne confermano l’eccellenza.
L’olivicoltura marchigiana, in forte crescita in termini di produzione e qualità, si è sempre distinta per la capacità di offrire oli extravergini genuini, ricchi di polifenoli e benefici per la salute talvolta rispondendo alle esigenze sempre più sofisticate e attente dei consumatori.
In questo contesto, spicca il monocultivar di Raggia, varietà originaria delle Marche e tipica della provincia di Ancona, che si fa protagonista al Joop 2024 (Japan Olive Oil Prize), tenutosi a giugno a Tokyo, aggiudicandosi il prestigioso titolo di ‘Best of Country – Italy’ e ottenendo la valutazione più alta tra tutti gli oli partecipanti provenienti da tutto il mondo.
Merito del Frantoio L’Olinda, azienda marchigiana immersa nelle dolci colline di San Marcello, che ha saputo coniugare sapientemente innovazione e artigianalità, creando prodotti, rigorosamente biologici, che portano con sé l’anima delle Marche e il savoir-faire di chi si dedica alla coltivazione delle olive e alla produzione di olio di qualità. Per l’Olinda, la raccolta 2023/2024 è stata ricca di soddisfazioni e di riconoscimenti unici quali l’assegnazione delle Tre Foglie da Gambero Rosso (monovarietale di Orbetana), le Cinque Gocce di Bibenda (monovarietale di Orbetana), il Grande Olio Slow da Slow Food (monovarietale di Mignola), la menzione speciale da parte di Sol D’Oro (al monovarietale di Raggia) allo scorso Vinitaly.
Questo trionfo al Joop 2024 non fa che confermare le straordinarie potenzialità dell’olio extravergine marchigiano, che si pone sulla vetta del mondo enogastronomico come emblema di qualità, tradizione e innovazione. L’olio evo marchigiano è pronto a conquistare nuovi mercati e a far brillare il nome della regione Marche nel panorama internazionale, portando con sé l’orgoglio di una produzione artigianale, autentica e di alta gamma, capace di soddisfare i palati più esigenti e attenti alla salute.
Si è svolto domenica 23 giugno il XXXIII° Trofeo Barracuda, la tradizionale gara di pesca in mare da natante, organizzata dall'Associazione Sportiva Dilettantistica Pesca Sportiva "Barracuda" di Porto Potenza Picena. La competizione che ha visto la partecipazione di 32 pescasportivi e di 16 imbarcazioni, si è svolta, dalle ore 6:00 alle ore 10:30 nel tratto di mare antistante l'abitato portopotentino, entro le sei miglia dalla costa.
L’azione di pesca poteva essere effettuata con l’uso di canne da pesca con o senza mulinello e con l’imbarcazione ancora e/o a scarroccio, a motori spenti "La manifestazione - ha precisato Mauro Spinaci, presidente della Asd Barracuda - ha avuto un successo strepitoso, oltre alla bellissima giornata, è stata pescata una quantità enorme di pesce, mai successo nelle precedenti edizione del Trofeo Barracuda. Infatti sono stati pescati 2475 pesci, di diversa qualità, per un totale di 168,400 chilogrammi di pescato".
Le operazioni di raccolta e pesatura del pescato, da parte dei giudici di gara, sono avvenute presso la sede sociale dell'associazione. La piazza d'onore è toccata all’equipaggio formato da Costantin Mariotti e Andrii Vinichenko che si sono aggiudicati il trofeo. Le premiazioni ufficiali si sono svolte, alla presenza delle autorità, sabato 29 giugno, presso il Ristorante "Blu di Lollo" di Porto Potenza Picena.
Nello splendido scenario dell'azienda agrituristico-venatoria Valle di Fiordimonte, si è svolta sabato 29 giugno la fase eliminatoria regionale a squadre del 56° campionato italiano Sant'Uberto. Una disciplina che sta tornando a riscuotere interesse fra gli appassionati cinofili della Federcaccia provinciale di Macerata.
Sette le squadre partecipanti, provenienti dalle province di Ancona, Ascoli, Fermo e Macerata, per un totale di 28 concorrenti, suddivisi in due batterie. A vigilare, come consueto, i giudici federali Ottaviani e Montevecchi, dalla vicina Emilia Romagna.
Con il punteggio di 206 si è aggiudicata il primo posto la squadra "Ancona/Ascoli" composta da Morbidoni Silvano, Ficerai Massimo, Ficerai Davide e Cariddi Renato mentre al secondo posto, con 199 punti, si è piazzata la squadra "Corridonia 1" composta da Trippetta Fabio, Senesi Leonardo, Coppari Alberto e Lattanzi Antonio. Saranno proprio queste due squadre che rappresenteranno la regione Marche alla finale del campionato italiano, che si terrà il 28 luglio a Castiglion Messer Marino.
Questa mattina il sindaco di Morrovalle Andrea Staffolani ha ricevuto in Comune una delegazione dell'istituto comprensivo Via Piave per omaggiare tre docenti, un’assistente amministrativa e una collaboratrice scolastica che, con la chiusura dell’anno scolastico 2023/2024, hanno raggiunto il traguardo della pensione: si tratta delle insegnanti Nevanda Benedetti (scuola secondaria Luigi Canale), Maria Romagnoli (scuola primaria Via Piave) e Graziella Cardinali (scuola primaria Via Piave), dell’assistente amministrativa Maria Angela Orioli e della collaboratrice scolastica Marisa Petroselli.
"Un ringraziamento a nome mio e di tutta la cittadinanza per il lavoro che avete portato avanti in questi anni - ha sottolineato Staffolani - siete state di esempio per tanti ragazzi, avete messo amore e grande dedizione nello svolgimento del vostro lavoro. Un augurio per il meritato riposo che vi attende da qui in avanti".
L’Amministrazione comunale di Camerino ringrazia e saluta Carlo Di Biagi, capo distaccamento dei vigili del fuoco di Camerino e Visso, che dal primo luglio sarà in pensione.
“Un vero grazie a nome di tutta la comunità a Carlo Di Biagi – dichiara il sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli – Lo ringraziamo per il suo attaccamento alla divisa dei vigili del fuoco e al territorio oltre che per tutto il servizio fino ad oggi svolto. Gli inviamo a nome mio, dell’Amministrazione comunale, e a nome di tutta la comunità e di tutto il territorio, i migliori auguri e di godersi questo momento di pensione, ringraziandolo ancora per l'ottimo lavoro svolto e per la sua disponibilità e umanità che ha sempre dimostrato nel corso degli anni”.
“Sono entrato nel Corpo nazionale di vigili del fuoco nell’agosto 1990 – racconta Carlo Di Biagi, capo distaccamento dei vigili del fuoco di Camerino e Visso – con il corso presso le scuole generali di Roma Capannelle poi sono andato come prima assegnazione al comando di Pavia, dove sono restato in servizio per un anno. Rientrato al comando di Macerata, sono stato per un anno dislocato presso il distaccamento di Civitanova Marche, dove ho vissuto le mie prime esperienze sul campo interventistico.
Nel dicembre 1992 sono rientrato presso la sede di Camerino dopo ho operato sempre come vigile del fuoco, poi negli anni sono diventato caposquadra, caposquadra esperto fino a capo reparto. Dal 2020 sono passato capo distaccamento di Camerino e Visso, dove ho dato il più possibile della mia esperienza nell'ambito lavorativo e ho cercato di passare ai giovani l'esperienza professionale. Ora da capo reparto esperto vado in pensione dal primo luglio. Porterò sempre nel mio cuore i vostri ricordi, di tutto quello che mi ha dato Camerino e le persone della città e del circondario. Soprattutto le due esperienze di terremoto mi hanno insegnato tanto, a dare il massimo alla cittadinanza e a voi tutti che anche oggi vi siete stati con me a festeggiare questa ultima giornata da capo distaccamento. Grazie a tutti”.
"È nato il dolce di Pieve Torina, che mette insieme i prodotti più preziosi del territorio, tartufo, noci, ricotta, miele. Si chiama… Torinetta". È il sindaco Alessandro Gentilucci a presentare la nuova iniziativa del comune dell’alto maceratese sul fronte gastronomico, realizzata in collaborazione con il panificio Fronzi.
"L’ispirazione - prosegue Gentilucci - ci è venuta camminando lungo il sentiero delle acque, in uno scenario di straordinaria bellezza dominato dallo scorrere limpido del torrente. Abbiamo cercato di trasformare tutto questo in gusto".
Ne è nato un dolce al tartufo che domenica è stato presentato al pubblico in occasione della festa del solstizio d’estate. "L’abbiamo realizzato in una modalità che meglio consente di valorizzare gli ingredienti principali", sottolinea Cristina Pascoli, titolare del panificio Fronzi.
"Dopo diverse prove, finalmente abbiamo trovato l’equilibrio giusto". La 'Torinetta' si appresta, dunque, a diventare un nuovo buon motivo per scoprire Pieve Torina e il suo territorio: "Sono certo - conclude il sindaco - che questo dolce ci farà conoscere e apprezzare da tante persone perché dentro c’è la passione, i nostri migliori prodotti, la maestria artigiana ma, soprattutto, tanto cuore pievetorinese".
Un immenso applauso sulle note di "Eye of the Tiger" ha accolto Alessandro Gattafoni nel momento in cui, ancora a bordo del suo kayak, ha toccato il porto di Civitanova Marche dopo avere trascorso 24 ore in mare per stabilire il record di 174 km e 900 metri.
Si è conclusa così la seconda tappa della quarta edizione di 125 Miglia per un Respiro, iniziativa nata da un’idea proprio di Alessandro Gattafoni, ragazzo civitanovese affetto da fibrosi cistica e testimonial della Lega Italiana Fibrosi Cistica (Lifc), che ha per obiettivo far conoscere la malattia ed i benefici dell’attività fisica per i pazienti che ne soffrono.
Il 21 giugno Alessandro ha portato a termine una grande impresa umana e sportiva realizzando il record di 174 km e 900 metri percorsi in 24 ore lungo la costa marchigiana. Il record è stato certificato dalla Federazione Italiana Canoa Kayak dal giudice Volfrano Ramacogi: "Come Federazione non ci risulta che esista un simile record, per questo è stato importante certificarlo. Conosciamo bene Alessandro e non avevamo dubbi sul fatto che avrebbe raggiunto l'obiettivo".
Alessandro ha bene presenti le sfide che i pazienti devono affrontare ogni giorno, infatti spiega: "L’evento nasce per il desiderio di dimostrare a sé stessi e agli altri che nonostante la disabilità e le difficoltà si può comunque emergere, soprattutto nello sport dove la disabilità è ancora vista come uno stigma e un ostacolo ulteriore. Con questa impresa, vorrei trasmettere a tanti ragazzi quanto sia importante per chi come noi ha la fibrosi cistica allenarsi con costanza: è una terapia".
Per lui infatti il kayak è come una metafora: "Sembra uno sport facile che si riduce al salire a bordo e pagaiare, ma in realtà è una disciplina complicatissima, dalle mille sfaccettature. Così come nella vita, richiede passione, tenacia, sacrificio, anche finire contro gli scogli può servire, perché ci insegna a superarli e crescere ancora".
"Questa impresa dà moltissima forza a tutti i pazienti con fibrosi cistica, una malattia invisibile perché non si vede dall’esterno ma c’è ed è molto invadente - dichiara Claudio Natalizi, segretario della Lifc -. Noi ci occupiamo di rendere meno invisibile questa patologia e di aiutare i pazienti a vivere la loro vita nel modo più normale possibile. Le imprese che Alessandro ha portato a termine a partire dal 2021 sono la dimostrazione che la forza di volontà può fare la differenza, ed è stata proprio la sua determinazione a fare sì che sia diventato il nostro testimonial paziente per lo sport".
Dopo la sua incredibile impresa, circondato dall’affetto della sua famiglia, dei suoi amici e delle tante persone che hanno voluto dimostrargli la loro vicinanza, Alessandro con una lettera aperta ha dedicato la sua sfida a tutti i pazienti con fibrosi cistica, ricordando che non è scontato che tutti abbiano la sua stessa possibilità di dimostrare al mondo quanto sono forti: "Penso al tempo che passa, alle 24 ore che sembrano infinite ma a quanto le rimpiangerò il giorno in cui non avrò più la salute di cui godo in questo momento. Allora apprezzerò tutti i minuti di sofferenza in mare perché saranno stati i minuti più lunghi della mia vita trascorsi in buona salute. Tenterò di dimostrare a tutti che le difficoltà si possono superare ma che le circostanze hanno il loro peso, allora il mio obiettivo non sarà il record ma sarà quello di resistere. Porterò tutti con me nella mia piccola imbarcazione, tutti i pazienti, tutti i familiari che soffrono a volte anche più di noi e tutti quelli che ci sostengono senza un legame particolare con la malattia. Sembra una pazzia, l’ennesima sbruffonata di un ragazzo, ormai uomo, che non vuole ammettere di stare male. Ma lasciatemelo fare, sono fatto così, è la mia natura. Alessandro".
Natura sempre più senza barriere a Pian dell’Elmo, meta estiva per tantissimi vacanzieri nell’area della Riserva naturale regionale del monte San Vicino e del monte Canfaito.
L’Unione Montana Potenza Esino Musone, a completamento del percorso per disabili inaugurato nel giugno del 2020, ha installato un nuovo gioco inclusivo, un’altalena fornita dalla ditta Stebo Ambiente, che va così a completare lo spazio riservato per parcheggiare mezzi adibiti al trasporto di chi ha difficoltà motorie dove esiste anche un ristoro con panche, braciere e tavolo in legno.
"A Pian dell’Elmo, nel comune di Apiro, grazie anche al contributo della Regione Marche abbiamo realizzato questo piccolo angolo senza barriere che permette ai disabili di vivere appieno la montagna passando magari qualche ora all’aria aperta in compagnia delle proprie famiglie", sottolinea Matteo Cicconi, presidente dell’ente comunitario.
Maxi schermo in piazza Mazzini per seguire l’Italia agli ottavi di finale degli Europei. Dopo il pareggio di ieri sera con la Croazia, prosegue l’impresa degli Azzurri che, sabato 29 giugno, dalle 18:00, disputeranno il match contro la Svizzera per l’accesso ai quarti di finale degli Europei di calcio 2024. L’amministrazione comunale ha deciso rendere possibile la visione della partita sul maxi schermo collocato in quei giorni in piazza Mazzini per gli appuntamenti del FantaMacerata.
Gli appuntamenti del FantaMacerata, inizialmente previsti negli orari in cui si disputa la partita, subiranno delle variazioni e si svolgeranno al termine del match: nel dettaglio, l’incontro con Giuseppe Palumbo, che presenterà il suo Tex, si terrà al termine della partita (20:30 circa) ma il Maestro sarà già presente dalle 16:30 alle 17:45 presso l’Artist Alley di piazza Mazzini per disegnare e firmare copie.