Il 13 dicembre scorso, un gruppo di montecosaresi nati nel 1959 ha festeggiato l'ingresso nei 65 anni con un evento che ha fatto rivivere ricordi e momenti di vita passati. Oltre quaranta partecipanti si sono ritrovati alla pizzeria "Il Mulino" di Montecosaro per celebrare questo traguardo con una serata all'insegna dell'allegria e della nostalgia.
La tradizione di incontrarsi per celebrare insieme gli anni che passano risale al 1999, quando i montecosaresi del '59 si ritrovarono per festeggiare i 40 anni con una gita a San Marino. Dieci anni dopo, nel 2009, per i 50 anni la destinazione fu Ravenna. Nel 2019, però, non ci fu una gita, ma una cena speciale al ristorante Due Cigni di Montecosaro Scalo. Quest'anno, per i 65 anni, la scelta è ricaduta su una serata conviviale che ha coinvolto amici e familiari in un tripudio di risate, ricordi e discorsi divertenti, in particolare quelli del celebre Vito, che ha curato l'organizzazione dell'evento.
Un momento particolarmente gustoso della serata è stato il taglio di due enormi maritozzi farciti di Nutella, in forma dei numeri 6 e 5, che rappresentavano non solo gli anni appena compiuti, ma anche l'anno di nascita dei partecipanti. Un simpatico gioco che ha reso l'evento ancora più memorabile, con un dettaglio particolare: i maritozzi, letti al contrario, formavano un 5 e un 9, un tributo all'anno di nascita, il 1959.
A chiusura della serata, è stato consegnato a ogni partecipante un attestato di partecipazione personalizzato, che recitava: "Nati nel 1959. Attestato di partecipazione alla pizzata di Santa Lucia dei 65enni montecosaresi, rilasciato a... Montecosaro lì 13/12/2024. Con il patrocinio della Casa di Riposo Antonio Gatti di Montecosaro". Un simbolico riconoscimento per una serata che ha saputo mescolare ilarità, emozioni e un pizzico di nostalgia.
Il ritrovo ha rappresentato non solo un’occasione per festeggiare, ma anche per recuperare storie e ricordi legati alla vita di paese e alle esperienze condivise da chi, nel lontano 1959, ha iniziato a scrivere la propria storia. Un evento che ha creato nuovi legami, rafforzato l’amicizia e contribuito a rendere ogni anno che passa ancora più speciale
Torna il format "Teenagers" al Much More di Matelica. Dedicato alle nuove generazioni, l'evento questa volta vedrà come ospiti i due noti tiktokers con milioni di followers Andrea Fratino e Rebecca Parziale. Volti molto noti ai più giovani (entrambi diventati famosi dopo aver partecipato rispettivamente ai programmi televisi "La Caserma" e "Il Collegio"), i due special guest arriveranno a Matelica per la serata di sabato 21 dicembre, con inizio dalle ore 22.30 (per i biglietti in prevendita: leggi qui ).
Per il format Teenagers la discoteca sarà suddivisa in due sale, una dedicata ai minorenni con bar analcolico e una dedicata ai maggiorenni con normale cocktail bar. Si tratta di un evento molto atteso ogni anno, in quanto solitamente al Much More arrivano ospiti molto famosi sui social network: nelle passate edizioni infatti protagonisti influencer del calibro di Alessia Lanza, Gaia Bianchi, Simone Berlini, Florin Vitan e Davide Moccia.
Come sempre il Much More mette a disposizione anche un servizio discobus con partenza e ritorno da Macerata, Tolentino, San Severino Marche, Castelraimondo, Camerino, Fabriano e Cerreto D'Esi. Il format Teenagers nasce con lo scopo di avvicinare consapevolmente al mondo della discoteca le nuove generazioni, con diverse iniziative mirate al divertimento sano e sicuro (come ad esempio l’orario di ingresso anticipato, il bar analcolico o lo stesso servizio discobus con controllore).
Una festa di fine anno speciale per gli Arcieri del Medio Chienti. L'associazione di Belforte del Chienti, domenica scorsa, ha riunito i suoi atleti e tesserati per un momento conviviale che ha permesso al gruppo di congratularsi con gli sportivi che nel 2024 si sono distinti nelle competizioni, ma anche di guardare al futuro e ai prossimi impegni. Alla festa ha partecipato anche l’amministrazione comunale, rappresentata dal vicesindaco Mariella Migliorelli, dall’assessore Claudio Cipollari e dal consigliere Carlo Santini.
La realtà sportiva - che grazie al suo impegno tiene accesi i riflettori sul paese - è stata omaggiata dal Comune con una targa, simbolo di riconoscenza per il lavoro che svolge ogni anno anche nell’organizzazione di eventi che portano a Belforte atleti da ogni parte d’Italia e non solo.
È stata poi l’occasione per presentare il nuovo logo dell’associazione, presieduta da Marco Feliziani, e annunciare che sarà Belforte del Chienti a ospitare nel 2026 i XXIV Campionati italiani di società.
«Un evento - commentano gli amministratori - che porterà in paese centinaia di atleti, accompagnati da sostenitori e famiglie. Una sfida importante per il nostro territorio che si farà trovare pronto per l’accoglienza». Il momento conviviale si è concluso con le premiazioni dei tanti atleti che si sono distinti in gare regionali e nazionali, a partire dai tesserati giovanissimi.
Nei giorni scorsi, il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi ha partecipato, in Vaticano, alla cerimonia per la nomina dei nuovi cardinali. Tra i Porporati anche Monsignor Rolandas Makrickas che era stato nominato arcivescovo di Tolentino e che aveva legato il suo nome alla comunità tolentinate, officiando anche un solenne pontificale in occasione della Festa del Perdono di San Nicola.
Nella Basilica di San Pietro, infatti, Papa Francesco ha presieduto il Concistoro ordinario pubblico, il decimo del suo pontificato. Con questo Concistoro e la creazione dei 21 nuovi cardinali il Collegio cardinalizio risulta così costituito da 253 cardinali, di cui 140 elettori in un futuro Conclave e 113 non elettori.
Il Consiglio comunale aveva conferito all'Arcivescovo monsignor Rolandas Makrickas la cittadinanza onoraria e quindi il sindaco, terminato il Concistoro, ha incontrato il nuovo Cardinale per portare il saluto della città e consegnare una pergamena.
"Porgo le mie più sincere congratulazioni, a nome di tutta l'amministrazione comunale e di tutta la comunità di Tolentino - ha detto il sindaco Sclavi - all'arcivescovo Monsignor Rolandas Makrickas per la prestigiosa nomina a Cardinale. Una designazione improntata sui più alti valori di fede cristiana di cui il nostro Arcivescovo si è fatto portatore nel corso del suo percorso spirituale, oltre che di profonde e attente relazioni istituzionali e sociali".
"Tutti i tolentinati sono convinti della bontà della scelta di Papa Francesco che ha voluto esaltare le doti umane di un uomo chiamato a ricoprire un incarico importante all’interno della Chiesa, sempre pronto a seguire la sua missione. Una nomina - ha concluso il sindaco - che dà lustro anche al nostro territorio e a tutta la nostra comunità che con deferenza augura buon lavoro".
Mercoledì 18 dicembre, data che celebra il secondo anniversario della Consacrazione della Cattedrale, nella chiesa dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista di Macerata, alle ore 18:30, verrà celebrata una Messa solenne, presieduta dal vescovo Nazzareno Marconi.
All’interno della celebrazione eucaristica verrà eseguito il rito dell’Accensione delle 12 Croci apostoliche sulle pareti del tempio. Le 12 candele, affisse sulle lesene che scandiscono il perimetro della chiesa, che ripetono nell'Anniversario il rito della Consacrazione, simboleggiano i 12 Apostoli, sui quali è edificata la Chiesa.
"Celebrare l’Anniversario della Consacrazione del tempio è, in qualche modo, riflettere sull’unità della Chiesa particolare di Macerata con la Chiesa universale e sul Romano Pontefice che tutte le presiede nella carità", sottolinea monsignor Marconi.
Dopo gli avi di Lionel Messi, uno dei più grandi giocatori del mondo di sempre, la città di San Severino Marche può annoverare ora tra i suoi "figli" anche il bisnonno del presidente dell'Argentina, Javier Milei.
È l'ultima scoperta, anticipata dalla giornalista Giselda Curzi dell’agenzia Adnkronos, sulle cui tracce si è messo a lavorare il giornalista, poeta e sociologo della emigrazione di Camerano, Fiorenzo Santini.
Dopo aver trovato che la famiglia Cuccittini, trisnonni materni di Messi, era settempedana, Santini ha scoperto, trovando conferma anche nell’ufficio Anagrafe del Comune, che il bisnonno del presidente Milei, Rufino Bracaglioli, era nato a San Severino Marche il 28 settembre 1899. Suo padre si chiama Francesco, sua mamma Caterina Capodimonte.
"Rufino Bracaglioli emigrò in Argentina, a Buenos Aires, il 6 dicembre 1914 partendo da Genova con la nave Regina Elena. Si sposò poi con la coetanea Nazzarena Antonini il 16 marzo 1921, anche lei di padre settempedano. Ebbero due figlie ed una, Elia Matilde Bracaglioli, sposò Nicolas Mariano Lucich Bosikovic. Questi sono i genitori di Alicia Lujian Lucich, mamma di Javier Milei di origini jugoslave mentre i nonni paterni di Milei erano calabresi. Rufino Bracaglioli è morto in Argentina, a Villa Nugueta, il 26 marzo 1983".
Il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha commentato: "Siamo profondamente orgogliosi di apprendere che il nostro concittadino, Rufino Bracaglioli, è antenato del presidente argentino Javier Milei. Questa notizia sottolinea l’importanza delle radici settempedane nel mondo e rafforza i legami culturali e storici tra la nostra comunità e l’Argentina. È un onore sapere che San Severino Marche ha contribuito, attraverso i suoi figli emigrati, alla storia di altre nazioni. Ci auguriamo che questa scoperta possa favorire ulteriori scambi culturali e consolidare l’amicizia tra i nostri popoli”.
Il presidente argentino Javier Milei ha recentemente ricevuto la cittadinanza italiana dal premier Giorgia Meloni, in virtù delle sue origini italiane. In un precedente viaggio in Italia, Milei aveva detto di sentirsi "italiano al 75 per cento" proprio per via dei suoi nonni, nati nel nostro Paese.
"Siamo stanchi di una gestione che non ascolta, stanchi di una politica che sembra ignorare le vere esigenze della nostra comunità. Siamo i primi a volere una Tolentino viva, accogliente e prospera, ma l’amara realtà è che, da troppo tempo, chi ha il compito di amministrare questa città sembra più interessato a curare le proprie mire politiche piuttosto che risolvere i problemi reali di chi ogni giorno alza la serranda e fa vivere il centro". È quanto scrivono in una lettera aperta rivolta all'amministrazione comunale di Tolentino i commercianti del centro storico.
Nella missiva viene criticato in maniera evidente l'operato dell'attuale Giunta Sclavi: "Si è presentata come 'pronta all’ascolto', capace di risolvere anche le problematiche più piccole, ma in realtà, ha dimostrato una totale assenza di competenza, praticità e attenzione. Le difficoltà derivanti dal sisma, da cui molti commercianti sono ancora oggi penalizzati, sono state ignorate".
"A differenza di altre città terremotate, a Tolentino, grazie a un’ordinanza dell’allora sindaco, fu consentito ai commercianti di proseguire la loro attività anche in presenza dell’inagibilità dei palazzi su cui essa insisteva - ricordano nella lettera i commercianti -. Con questa scelta si evitò la delocalizzazione dei negozi e la desertificazione del centro storico. Tuttavia, con l'avvio della ricostruzione pesante post-sisma, molti negozi saranno costretti a lasciare gli immobili oggetto di ristrutturazione. In una situazione così delicata, ci aspettavamo una convocazione da parte dell’amministrazione per discutere piani e soluzioni. Invece, nessuna informazione, zero strategie, zero programmazione".
"Le nostre richieste sono rimaste inascoltate finché, grazie all'intervento della consigliera di minoranza Silvia Luconi, siamo riusciti a incontrare il commissario Castelli che, pur ammettendo un vuoto normativo, ha preso a cuore la causa delle attività commerciali del centro storico - si legge ancora nella lettera -. In quell'occasione, dopo essere stati redarguiti per l’iniziativa presa, ci fu garantito che il sindaco e l’assessore di competenza, su monito del commissario, avrebbero preso in carico la problematica".
L'attacco dei commercianti diviene ancor più frontale riguardo l'organizzazione degli eventi natalizi: "Quest'anno Tolentino ha toccato il fondo. Mai, e sottolineiamo mai, si era vista una gestione così povera e disorganizzata. Ci hanno convocato a novembre, con l'idea che avremmo potuto collaborare, ma l'amara realtà è che non c’era neppure un progetto chiaro. Abbiamo visto un consigliere fare disegnini su un foglio bianco per le luminarie natalizie, senza nessuna visione complessiva, senza un’idea di città che vogliamo promuovere. È stata la dimostrazione di quanto sia distante questa amministrazione dalla realtà".
"Quest’anno sono stati spesi oltre 75.000 euro per il Natale, ma ci chiediamo: come sono stati spesi questi soldi? A guardare il risultato non si riesce a comprendere quale fosse il progetto, ammesso che ne esistesse uno. Gli eventi sono assenti, lontani da quelli che, qualche anno fa, facevano venire le famiglie da tutta la provincia a Tolentino per ammirare la Casa del Grinch, la Casa dei Balocchi e la Casa di Babbo Natale - proseguono i commercianti -. Quest'anno, invece, i bambini sono stati costretti a fare attività all'aperto, seduti per terra in mezzo alla piazza, senza alcuna protezione dal freddo, in un’ambientazione che non è riuscita a creare la magia del Natale".
"Abbiamo chiesto, come in passato, che ci venisse messo a disposizione un locale dove poter organizzare eventi per attrarre persone, ma la risposta è stata che non c'erano soldi - si aggiunge nella lettera -. Eppure, quei soldi sono stati spesi per iniziative che non hanno coinvolto nessuno, scelte fatte senza nemmeno ascoltare i commercianti che da sempre hanno contribuito all'organizzazione delle festività. Come al solito, la città è stata gestita senza un piano condiviso, senza coinvolgere chi vive e lavora quotidianamente nel centro storico".
I commercianti evidenziano una "situazione economica sempre più difficile". "Con la riduzione del flusso di persone nel centro storico e la totale mancanza di eventi che possano attirare visitatori, la crisi è ormai evidente - scrivono -. Così non si può andare avanti. È impensabile continuare a gestire la città in questo modo, ignorando chi ogni giorno fatica per tenere vivo il tessuto commerciale".
"Nonostante tutto, noi commercianti siamo qui, resistiamo, e continuiamo a offrire qualità, bellezza e professionalità nei nostri negozi, ogni giorno. Saremo sempre pronti ad accogliere i clienti che vogliono tornare a visitare una città che, nonostante tutto, rimane viva e in continua ricostruzione - concludono nella lettera -. Tolentino ha bisogno di essere valorizzata, e visto che il sindaco e la sua giunta non sembrano essere in grado di farlo, lo faremo noi. Accendiamo i riflettori sulla nostra città, perché è ora di smettere di girarsi dall'altra parte. Non serve molto, basta solo volerlo fare, e saperlo fare".
Un prologo in grande stile. Aspettando la due giorni del Presepe Vivente, in programma il 26 dicembre e il 1° gennaio, ieri in centro storico è andata in scena la versione realizzata dai bambini delle scuole dell’infanzia morrovallesi, con il coordinamento della Pro Loco Morrovalle.
Hanno partecipato i circa 140 bambini dei plessi di Morrovalle e Trodica e la risposta da parte della cittadinanza è andata oltre le più rosee aspettative, con migliaia di persone a girare nei vicoli del borgo antico allestito di tutto punto per l’occasione. I bambini sono entrati nella parte con grande bravura, vestendo i panni dei mestieri della tradizione.
«Un ringraziamento speciale a nome di tutta l’amministrazione comunale ai bambini e alle insegnanti che hanno realizzato tutti i costumi e che insieme alla Pro Loco hanno coordinato il tutto con grande senso di comunità», sottolineano il sindaco Andrea Staffolani e l’assessore al turismo Desiréè Lupi.
Ora scatta il conto alla rovescia verso il Presepe Vivente "dei grandi", che tornerà nel giorno di Santo Stefano con l’edizione numero 25: anche quest'anno sono attese migliaia di persone e uno spettacolo che sa valorizzare scorci e tradizioni del borgo Bandiera Arancione.
Le luminarie natalizie sono tornate ad illuminare le vie principali, la piazza e il corso di Passo di Treia, portando avanti una tradizione ripresa negli ultimi anni grazie all'aiuto e del comitato e di tanti residenti.
Per l'occasione, il Comitato organizzativo ha voluto ringraziare i commercianti e la popolazione passotreiese per le donazioni elargite, la realizzazione e l'allestimento delle luminarie nelle vie più significative della frazione.
Un particolare ringraziamento è andato all'amministrazione comunale della Città di Treia per il patrocinio ed il relativo contributo messi a disposizione della comunità locale. L'iniziativa è stata resa possibile grazie all'eccezionale impegno e alla meticolosa pianificazione di Pierluigi Sbergami, Maurizio Biagetti e di tutti i membri del comitato organizzativo. Il comitato auspica che l'iniziativa possa continuare anche nei prossimi anni e riscuotere il solito successo e la grande ammirazione.
Camilla Ruffini, cantautrice di Macerata, chiude il 2024 con il suo nuovo singolo "Come Eva". Il brano racconta tutte quelle volte in cui, come Eva, abbiamo commesso un errore. E tutte quelle volte in cui, come Eva, ci siamo lasciati sopraffare dal senso di colpa e dalla vergogna.
Ma “Come Eva" offre una nuova chiave di lettura: l’errore non è una debolezza, bensì un’opportunità di riscatto. Un punto di partenza che può trasformarsi nella rinascita p iù bella.
Il singolo è stato prodotto interamente a Macerata: dalla produzione curata da Andrea Mei presso il Potemkin Studio per Astralmusic, alla registrazione del videoclip realizzato da Letroteproduction,fino alla partecipazione del chitarrista Nazzareno Zacconi.
La pubblicazione di Come Eva segna solo l’inizio di una serie di eventi e spettacoli che la giovane cantautrice ha in serbo per chiudere in bellezza il 2024 e inaugurare un 2025 ricco di musica enuove sorprese.
Ieri, un gruppo di ex studenti della 5 B, diplomati nel luglio 1965, si è riunito per celebrare il 60° anniversario della loro maturità.
I partecipanti all'incontro sono stati Baldassarri Mario, Fagiani Francesco, Sgattoni Paolo, Coccia Norberto, Valentini Andrea, Biagetti Giammario, Pica Alessandro, Quintini Liana, Vanna Masini, Festa Antonietta e Quintili Andrea.
L'incontro si è svolto presso il ristorante "Da Rosa", che ha ospitato i membri della vecchia classe. Il gruppo ha voluto così ricordare gli anni trascorsi tra i banchi di scuola, allestendo una bacheca con le foto dell'epoca, che ha suscitato ricordi e sorrisi tra i partecipanti.
Il ritrovo è stato un'occasione speciale per riaffermare legami di vecchia data, ripercorrere insieme la storia scolastica e celebrare il traguardo di 60 anni dal diploma.
Anche in questo periodo natalizio Li Matti de Montecò si sono recati all'ospedale Salesi di Ancona per portare una ventata di allegria ed ottimismo. Come già fatto l'anno scorso e nel 2019 (nel mezzo la pandemia aveva reso impossibile l'iniziativa) l'associazione di Montecosaro si è "sostituita" a Babbo Natale facendo gli auguri di buone feste, felice anno nuovo e di immediata guarigione ai piccoli pazienti.
Accompagnati dai volontari delle Patronesse Salesi, i membri del gruppo folk di Montecosaro si sono esibiti nei canti popolari in tre reparti: Psichiatria infantile, Pediatria e Oncoematologia. Inoltre hanno consegnato dei regali speciali, in quanto fatti dagli alunni delle scuole di Potenza Picena, Morrovalle e Montecosaro che nei mesi scorsi hanno preso parte ai progetti realizzati dall'associazione presieduta da Claudio Scocco.
Tra i doni vi erano giocattoli, libri, pelouche, più i libri "Un salto nel folklore" e "Giochi senza tempo e senza corrente" e i cd musicali realizzati proprio da Li Matti de Montecò. L'ammirevole gesto conferma la sensibilità del gruppo folk verso il mondo dei bambini e le tematiche sociali. L'ennesima riprova consiste nel fatto che Li Matti de Montecò hanno appena aderito all'ultima campagna di Natale di Telethon per sostenere la ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare.
L'associazione ha ricevuto tanti cuori di cioccolato, una dolce novità di quest’anno realizzata in esclusiva da Caffarel (ogni confezione contiene 15 praline senza glutine, disponibili sia al latte che fondente) e mercoledì 18 dicembre, in occasione della tradizionale festicciola con i tesserati presso la sede sociale, verranno messe in vendita queste scatole di cioccolatini. Quanto verrà ricavato sarà devoluto, tramite la Federazione italiana tradizioni popolari, proprio a Telethon.
In occasione delle festività, l'amministrazione comunale di Mogliano, guidata dal sindaco Fabrizio Luchetti, ha pensato di realizzare un albero nella centrale Piazza Garibaldi, con l'intento di voler unire al simbolo delle festività una delle più antiche attività artigianali locali: l'intreccio.
Alto 8 metri, con diametro di 370 cm, è intrecciato a mano in midollino tondo e piatto, totalmente naturale, sorretto da 26 telai in ferro zincato modellati a mano. Per realizzare l'albero "a spirale" in forma conica, sono stati necessari circa 40 kg di materiale intrecciato, per un totale approssimativo di 180 ore lavorative nell'arco di tempo di un mese.
Nel telaio, commissionato ad un fabbro, è stato applicato l'intreccio incastonato nelle parti vuote della spirale, alternandosi in tal modo alle spirali di luce. Il risultato è stato giudicato molto originale e di straordinario impatto visivo.
Da non sottovalutare il fattore "ecologico" dell'albero "intrecciato" non essendo stato abbattuto nessun albero. Coinvolta nella realizzazione l'associazione Carteca, interessatasi per chiamare a raccolta tutti gli artigiani ed ex artigiani del territorio. L'albero sarà visibile fino al 6 gennaio.
Un Teatro della Fortuna a Fano gremito ed entusiasta ha ospitato quest’oggi la 20° edizione della Giornata delle Marche, l'evento nato per celebrare l’identità e l’eccellenza della comunità marchigiana in Italia e nel mondo. L’iniziativa ha avuto come tema "Le Marche protagoniste", sottolineando il saper fare, l’attaccamento alla tradizione, la creatività, la resilienza e l’orgoglio che caratterizzano gli abitanti di questa regione.
Tre figure di spicco del mondo della televisione e dello sport sono state al centro dell’evento, ricevendo i tradizionali riconoscimenti. Il Picchio d’oro, deciso dalla apposita Commissione consiliare istituita per legge e composta da 5 consiglieri regionali nominati dal Consiglio, è andato a Benedetta Rossi, la food blogger più famosa e amata d’Italia.
Il Premio del Presidente è stato invece assegnato all’allenatore Simone Vagnozzi che negli ultimi anni ha contribuito alla fenomenale ascesa del tennista Jannik Sinner attualmente numero 1 al mondo e alla giovanissima e talentuosa tennista a Elisabetta Cocciaretto, già Prima Ambasciatrice della diplomazia dello Sport.
Dopo i saluti del sindaco di Fano Luca Serfilippi, del presidente del Consiglio regionale Dino Latini e l’intervento di un rappresentante delle Associazioni dei Marchigiani nel mondo Franco Nicoletti è stato proiettato il video “Un anno di Marche” che ha ripercorso i traguardi raggiunti dalla Regione in questi ultimi 12 mesi.
Poi a salire sul palco per un’intervista con la giornalista Silvia Sacchi è stato il presidente della Regione Francesco Acquaroli che ha approfondito e commentato i temi del video. "Oggi è una giornata importante - ha detto - che vuole ricostruire un senso di appartenenza a questa comunità, riscoprirne l’orgoglio, celebrare i successi e allo stesso tempo dare delle prospettive di sviluppo, attraverso le sfide che ci riserva il futuro, accompagnati dalla consapevolezza che con il lavoro e l’impegno tanti risultati possono essere raggiunti. Gli ospiti di oggi, coloro che premiamo lo possono testimoniare. Attraverso l'impegno e il talento di figure come Benedetta Rossi, Simone Vagnozzi ed Elisabetta Cocciaretto e tutti gli atleti olimpici, le Marche si confermano una terra di eccellenze, capace di coniugare tradizione e innovazione, locale e globale, passato e futuro."
"Essere ambasciatrice delle Marche – ha dichiarato Benedetta Rossi - è un onore e una responsabilità che accolgo con grande entusiasmo. Attraverso i miei occhi e le mie esperienze, mi impegno a raccontare la bellezza della mia terra in modo autentico e genuino. Il mio desiderio è continuare a rappresentare al meglio la nostra regione, condividendo sui social la sua unicità, i suoi valori e tutto ciò che la rende speciale. La mia passione nasce dai ricordi d'infanzia, quando osservavo le mie nonne preparare piatti deliziosi con amore e dedizione".
Alla domanda su quale piatto rappresenti meglio le Marche, Benedetta Rossi ha risposto: "È impossibile sceglierne uno solo: la nostra cucina è un viaggio di sapori e i piatti della tradizione come i vincisgrassi, le olive all'ascolana, la pizza ripiena e il fristingo, tutti perfetti per celebrare le feste con calore". E rispetto all’utensile che simboleggia la regione: "Le mani, che siano sporche di farina, di terra o di mastice, le mani raccontano chi siamo e la nostra forza più grande: il saper fare".
"Sono molto legato alle Marche – ha detto Vagnozzi, in collegamento da Dubai - e tornare qui nel 2015 è stata una scelta felice: è una terra splendida, dove si vive bene e in tranquillità. Abbiamo luoghi straordinari, un’ospitalità unica e una mentalità pratica che ci porta a eccellere in tanti ambiti. Io dico sempre: dobbiamo essere orgogliosi della nostra marchigianità e continuare a fare quello che sappiamo fare così bene".
Alla domanda del conduttore sul rapporto tra Marche, tennis e cibo ha risposto: "Se dovessi tradurre tutto questo in metafore sportive, direi che le palline sarebbero le olive all’ascolana e la racchetta il ciauscolo. Perché anche nello sport, come nella vita, noi marchigiani sappiamo mescolare autenticità e qualità in modo unico". Parlando di Sinner ha sottolineato: “È stata una stagione incredibile, davvero pazzesca: tantissime vittorie e, onestamente, nessuno si aspettava tutto questo. Numero uno al mondo, due Slam, tre Master 1000. Ora siamo a Dubai per preparare la prossima stagione e puntare a fare ancora meglio".
"Sono una marchigiana doc - ha detto Elisabetta Cocciaretto - e le Marche rappresentano una parte fondamentale della mia vita. Mi alleno qui, sono cresciuta qui, la mia famiglia è marchigiana, e persino il mio allenatore ha scelto di prendere la residenza nelle Marche. Inoltre, è qui che sto frequentando l'università. Tornare a casa e sentire tutto l'affetto e il sostegno delle persone che hanno seguito le mie partite, anzi, le nostre partite, è un motivo di orgoglio immenso. La caratteristica più importante dei marchigiani è la cocciutaggine".
"Credo sia fondamentale offrire ai giovani nuovi modelli di ispirazione. Anch'io, da bambina, guardavo in tv altre giocatrici, traendo forza e motivazione dai loro successi - ha aggiunto Cocciaretto -. Avere un esempio, un punto di riferimento, è importantissimo per crescere e sognare in grande. In questo momento mi sto preparando per l'Australian Open e per un altro torneo prima di affrontare l'intera stagione 2025. Sollevare la Billie Jean King Cup è stato un sogno che si è realizzato. Sono cresciuta guardando altre tenniste italiane e internazionali vincere questo trofeo, e salire sul podio è stata, per me, una delle emozioni più grandi della mia vita".
In sala anche una rappresentanza della delegazione marchigiana Coni e Cip (Comitato italiano Paralimpico) che ha partecipato ai Giochi Olimpici di Parigi, la più numerosa di sempre. In sala erano presenti: Milena Baldassarri, Sofia Raffaeli, Assunta Legnante, Claudia Mancinelli, Lorenzo Casali, Mario Macchiati, Carlo Macchini, Giorgio Farroni, Michele Massa, Michele Ragni, Maurizio Zamponi. Tutti i componenti, atleti, tecnici e accompagnatori hanno ricevuto un riconoscimento speciale per il loro impegno sportivo. L’invito alla Giornata delle Marche era stato loro rivolto dal presidente Acquaroli già questa estate in occasione della conferenza stampa prima della partenza per i Giochi di Parigi. Un saluto video è arrivato anche da Gianmarco Tamberi e da Tommaso Marini che nonostante gli impegni hanno voluto essere presenti.
La polizia di Stato di Macerata contribuisce all'Albero di Natale in piazza: "Esserci sempre".
Anche quest’anno, la polizia di Stato della Questura di Macerata ha scelto di partecipare attivamente all’allestimento delle decorazioni natalizie, contribuendo all’albero di Natale in piazza. Un gesto simbolico che rafforza il legame tra le forze dell'ordine e la comunità locale, con il messaggio "Esserci Sempre" che risuona forte e chiaro.
Il messaggio di solidarietà e vicinanza è stato trasmesso attraverso l’allestimento delle decorazioni, realizzate con i colori della polizia di Stato, un omaggio alla sicurezza e alla protezione quotidiana che le forze dell'ordine garantiscono alla cittadinanza.
"L’augurio che la oolizia di Stato rivolge a tutti i cittadini è di un sereno Natale, ricordando che la loro presenza non è solo un supporto nei momenti di necessità, ma anche un costante punto di riferimento, anche durante le festività. La speranza è che il Natale porti serenità e che la vicinanza della polizia possa essere fonte di conforto per tutti".
"L'albero, con le sue luci brillanti e i suoi addobbi, rappresenta non solo un simbolo di festa, ma anche un segno tangibile della costante protezione e cura che la polizia di Stato offre alla comunità di Macerata, ogni giorno dell’anno".
Quest'anno la raccolta delle olive ha visto quantitativi record e una produzione di olio con numeri altrettanto importanti. Ce lo conferma anche l'Associazione Coroncina, che da anni si occupa di preservare e tutelare la varietà pregiata di oliva, autoctona delle zone dei cinque comuni di Caldarola, Belforte del Chienti, Serrapetrona, Cessapalombo e Camporotondo di Fiastrone.
"Dopo un 2023 che è stato pari a zero, quest'anno la quantità è stata elevata. Abbiamo raccolto circa settanta quintali di olive e abbiamo prodotto circa 1600 bottiglie di Coroncinus. Altissima anche la qualità, testata attraverso controlli. È davvero un'annata speciale" ha spiegato il presidente dell'associazione Livio Giovenali, proprietario dell'omonimo frantoio di famiglia a Tolentino.
Giovenali, anche campione italiano di potatura degli ulivi, ci spiega l'intento dell'Associazione Coroncina: "Siamo nati per valorizzare l'olio derivato dall'oliva della varietà coroncina, tipica dei cinque comuni citati. La fascia geografica più evidente in cui cresce è quella sopra il lago di Caccamo e sotto Pievefavera".
"L'associazione inizialmente si occupava dell'ambito comunicativo, cercando di divulgare l'importanza di questa varietà ai produttori della zona, insegnando le pratiche corrette di coltivazione delle piante di coroncina. Dal 2017 sono il presidente di questa associazione e negli ultimi anni abbiamo dato una spinta ulteriore. Alla divulgazione abbiamo allegato un'attività simile a quella di un consorzio di tutela - spiega Giovenali - Abbiamo riunito una decina di produttori, che nell'anno sono seguiti da un agronomo, per raccogliere e curare nel modo giusto le piante". Poi tutti insieme si produce l'olio chiamato Coroncinus".
"Da un impegno iniziale di comunicazione e valorizzazione del prodotto si è passati a una tutela vera e propria - prosegue Giovenali -. Siamo riusciti a riunire piccoli produttori, che da soli non sarebbero riusciti a garantire standard elevati come quelli attuali. Solo chi rispetta il disciplinare e aderisce all'associazione può produrre il Coroncinus e utilizzare la nostra etichetta registrata".
L'olio Coroncinus ha caratteristiche particolari, con proprietà organolettiche uniche: "Nella regione Marche ci sono 23 varietà tipiche di oliva e la coroncina è una delle varietà più pregiate. L'olio ha un fruttato e un'intensità medio intensa. Ha sentori di erba tagliata e spicca questo profumo e questo sapore di carciofo e di foglia di carciofo".
"È un processo che ci riporta anche un po' indietro nel tempo alle esperienze collettive contadine come quella della mietitura e appunto della raccolta delle olive, non dimenticando però l'aspetto qualitativo dell'olio che ne deriva. La molitura viene fatta insieme da tutti i produttori al frantoio Giovenali, si crea quindi una comunità e una rete di conoscenze tra produttori", conclude Giovenali.
Giovedì 12 dicembre, alle ore 21:15, la Fototeca comunale Paolo Domenella, gestita dalla "Percorsi Visivi aps", organizza una visita guidata presso la sede di vicolo Sforza 6, a Civitanova Marche.
La dottoressa Francesca Iacopini, esperta archivista, condurrà questo primo incontro per mettere in luce perché è importante mantenere vivo un archivio storico della città. Un archivio di immagini non è solo una raccolta di ricordi del passato, ma è il cuore pulsante della memoria di una città, un patrimonio culturale che racconta il suo evolversi nel tempo.
Per valorizzare questo tesoro unico, viene organizzata questa serata dedicata alla scoperta di come questo patrimonio viene composto, gestito e conservato. Un’occasione preziosa per comprendere il valore di un archivio che non tutte le città hanno la fortuna di possedere, ma che ogni comunità dovrebbe custodire con orgoglio.
Per il terzo anno consecutivo la città di San Severino Marche tenterà di conquistare la vittoria del contest, promosso da Dubbing Marche, dedicato al "Miglior albero di Natale". L’iniziativa coinvolge in questo caso i Comuni marchigiani con oltre 10mila abitanti in una competizione volta a decretare il miglior albero natalizio della regione tramite votazione pubblica online. Si tratta di una simpatica sfida che si propone di valorizzare il territorio regionale, durante le festività, puntando su cultura, turismo e tradizioni attraverso la visibilità offerta dal concorso.
La partecipazione al contest entra nel vivo proprio in questi giorni ma la festa in città si è già animata con la straordinaria cerimonia di accensione delle luci del grande abete posto al centro della bellissima piazza Del Popolo e delle luminarie lungo le vie e le altre piazze.
Quest’anno per abbellire l’ovale simbolo della Città di San Severino Marche è stato scelto un sempreverde proveniente dalla zona del quartiere San Paolo, destinato purtroppo ad essere abbattuto per ragioni di sicurezza. Un bellissimo esemplare della famiglia delle pinaceae, alto circa 12 metri, che di notte si illumina grazie a circa 35mila luci led a bassissimo consumo.
La grande festa dell’accensione delle luci, animata da tanti bambini delle scuole settempedane che hanno cantato canzoni natalizie, ha richiamato centinaia e centinaia di persone per una apertura con il botto delle iniziative pensate dall’Amministrazione locale per le prossime festività.
Tornando al concorso di Dubbing Marche gli alberi di Natale dei Comuni partecipanti saranno sottoposti a una votazione pubblica attraverso una piattaforma online. L’albero che riceverà il maggior numero di voti sarà proclamato vincitore, portando prestigio e visibilità al proprio territorio.
Il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, invita cittadini e visitatori a partecipare attivamente al voto, sostenendo la candidatura con un voto. Basterà andare, dalla mezzanotte di oggi e per i prossimi 15 giorni, sul sito www.dubbingmarche.it oppure sulle pagine Instagram o Facebook di Dubbing Marche e scegliere l’albero della Città di San Severino Marche mettendo un like.
Sarà Massimo Ranieri, dopo Gianni Nannini e Diodato, la terza star di Sferisterio Live 2025, la rassegna di musica dal vivo organizzata dal Comune di Macerata in collaborazione con l’Associazione Sferisterio. L’artista napoletano sarà in arena il 23 agosto, alle 21, con "Tutti i sogni ancora in volo" il nuovo show live ideato e scritto da Edoardo Falcone e Massimo Ranieri.
Dopo il successo del varietà serale "Tutti i sogni ancora in volo", andato in onda a fine maggio in due prime serate su Raiuno, e dopo la fiction Mediaset "La voce che hai dentro", torna Massimo Ranieri con un’altra straordinaria avventura live, tra canto, recitazione, brani celebri, sketch divertenti e racconti inediti.
Tra le tante canzoni ci sarà anche il brano vincitore del Premio della Critica a Sanremo 2022, "Lettera di là dal mare". Con un nuovo allestimento scenografico, si ascolteranno dal vivo anche bellissimi inediti scritti per Ranieri da alcuni grandi cantautori italiani tra i quali: Pino Donaggio, Ivano Fossati, Bruno Lauzi, Giuliano Sangiorgi e molti altri, canzoni che fanno parte del suo nuovo Album, che ha lo stesso titolo dello spettacolo, uscito lo scorso anno e che porta la firma della produzione musicale dell’artista internazionale Gino Vannelli.
Anche questa volta ci sarà un Massimo al 100% che offrirà al suo pubblico tutto il meglio del suo repertorio più amato e prestigioso. Lo spettacolo, con l’organizzazione generale del noto producer Marco De Antoniis e per il concerto maceratese della Best Eventi (info 085 9047726, www.besteventi.it), si vestirà di una nuova veste scenografica e una big band di musicisti inedita dove possiamo trovare al pianoforte Seby Burgio, alle tastiere e voce Giovanna Perna, al basso Pierpaolo Ranieri, alla batteria Luca Trolli, percussioni di Arnaldo Vacca, alle chitarre Andrea Pistilli e Tony Puja, violino e voce Valentina Pinto, sax Max Filosi, voce e sax Cristiana Polegri.
Biglietti in vendita da oggi sul circuito TicketOne www.ticketone.it (online e punti vendita) e biglietteria dello Sferisterio. I prezzi dei biglietti (diritti di prevendita inclusi) sono: Platino: 100,00 euro, Oro: 85,00, Verde: 70,00, Blu: 65,00, Rosso: 57,50, Giallo: 52,00 e balconata in piedi: 40,00.
Il Teatro di Treia si trasformerà nel palcoscenico di un magico mondo incantato con lo spettacolo "Cenerentola", domenica 15 dicembre, alle ore 17. Una storia di sogni e magia: Cenerentola, con il suo coraggio e la sua dolcezza ricorderà agli spettatori che ogni sogno può diventare realtà.
Un’occasione unica per grandi e piccini di immergersi in una fiaba senza tempo, tra incantesimi, risate e tante emozioni in uno dei racconti più amati di tutti i tempi. Lo spettacolo promette di coinvolgere tutta la famiglia in un pomeriggio ricco di emozioni, magia e divertimento, all’interno della rassegna "Domeniche da Favola", che renderà ancora più speciale il clima delle festività natalizie.
Info e prenotazioni: tonicoservoce@gmail.com oppure 3392304624 (ore 15-20). Prevendita online su www.liveticket.it/tonicoservice.