L’idea di realizzare un gattile nell’area adiacente al Rifugio del cane, in contrada Colombo di Tolentino, sta prendendo forma grazie a un progetto ambizioso e innovativo presentato l’altra sera. Durante la serata organizzata dal Rotary Tolentino, al ristorante Chiaroscuro di Belforte del Chienti, è stato illustrato uno studio di fattibilità per la costruzione e gestione di un gattile e di un’oasi felina, concepiti per servire i comuni dell’Unione montana Monti Azzurri di San Ginesio e potenzialmente estendibili ad altre realtà del territorio maceratese.
Il progetto, redatto gratuitamente dall’architetto Giuseppe Bocci, presidente del Rotary Club Tolentino, prevede una struttura moderna e multifunzionale, suddivisa in diverse aree: ricovero, cura e sterilizzazione dei gatti randagi; gestione delle colonie feline, coordinamento con volontari e censimento dei gatti; cat sitting con spazi attrezzati per il soggiorno temporaneo di gatti domestici; ambulatorio veterinario con area per la tumulazione e cremazione dei gatti defunti; zona commerciale e telematica per la vendita di accessori, cibo e servizi di igiene.
Per la gestione della struttura, si propone la creazione di una società mista pubblico-privata, in grado di garantire un equilibrio tra supporto istituzionale e sostenibilità economica. L’Unione montana e i comuni partecipanti potrebbero rappresentare la componente pubblica, mentre associazioni animaliste come l’Enpa e privati interessati costituirebbero la componente privata.
L’incontro, nel corso del quale è stato affrontato il problema dei gatti randagi, ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti istituzionali, tra cui il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi. "Abbiamo il terreno - ha detto - e dei container messi a disposizione dal comune di Caldarola per partire con un primo servizio di sterilizzazione dei gatti e per continuare con la gestione della parte sanitaria in modo da soddisfare le esigenze del territorio".
Presenti anche Alberto Tibaldi, direttore dipartimento prevenzione Ast Macerata, il presidente dell’Unione Montana Giampiero Feliciotti e diversi amministratori locali. C’erano Giuseppe Fabbroni, primo cittadino di Caldarola e altri sindaci, di Loro Piceno Robertino Paoloni, di Cessapalombo Giuseppina Feliciotti, di Colmurano Mirko Mari, il vice sindaco di Camporotondo di Fiastrone Leonardo Roselli, l’assessore di Sarnano Alessandro Bruschi.
Tutti hanno sottolineato l’urgenza di affrontare il problema della gestione dei gatti randagi e della sterilizzazione nei propri comprensori. In collegamento telefonico, Carla Rocchi, presidente nazionale dell’Enpa, ha espresso il suo sostegno: "Mi auguro che dai vostri lavori possa emergere una collaborazione efficace per il bene della comunità".
L’iniziativa parte con i terreni già disponibili e l’utilizzo di container messi a disposizione dal comune di Caldarola, utili per attivare un primo servizio di sterilizzazione. Il progetto rappresenta una risposta concreta a una necessità diffusa, con il potenziale di diventare un modello per la gestione del benessere felino a livello provinciale e oltre.
L’incontro è stato condotto da Annarita Ortolani, socio del Rotary Tolentino e volontaria animalista. Hanno partecipato, inoltre, Elga Angelini, Sonia Pennesi, volontarie animaliste insieme a Cristina Pesci. Presente, infine, Marta Pacioni, veterinario Ast Macerata. All’inizio dell’incontro c’è stata la cerimonia di ingresso del nuovo socio del Rotary Tolentino, il geologo Lorena Tarini di Pollenza.
Commenti