Federico Tisi nelle Marche per l’inaugurazione della sede a Macerata della scuola Tribe Jiu Jitsu. Già campione europeo, oltre che pioniere dalla disciplina del Jiu Jitsu brasiliano in Italia, il maestro ha tenuto uno stage presso la palestra Idylle a Pollenza sabato 22 febbraio. All’interno della struttura, accolto dal maestro Renato Fratini Tisi ha promosso un percorso formativo per insegnare a proteggersi da una aggressione dopo essere finiti a terra. Un incontro molto partecipato al quale hanno preso parte allievi provenienti anche da fuori regione.
Al suo fianco, l’istruttore della scuola maceratese Diego Donzelli, figura di riferimento per Tisi nel territorio: "La mia presenza qui non è soltanto un appuntamento una tantum per un seminario tecnico - ha affermato il campione nato a Suzzara, in provincia di Mantova, nel 1974 -, ma far conoscere il nostro metodo di lavoro e per inaugurare la nostra sede a Macerata con il maestro Donzelli".
"Come lui, tutti i nostri tecnici sono stati preparati in modo puntiglioso direttamente da parte mia - ha aggiunto Tisi - e devono attraversare un percorso formativo importante prima di aprire un loro corso".
Il Tribe Jiu Jitsu nasce nel 1999 a Roma e si è presto diffuso in tutta Italia. Il maestro Tisi oggi vive e insegna a Milano nella sede centrale, tenendo seminari come quello svoltosi all’Idylle nelle accademia più prestigiose al mondo: "Ritengo fondamentale avvicinarsi a zone come queste - ha sottolineato -, come molti bambini ho iniziato con il Judo e confrontandoli possiamo considerare il Jiu Jitsu più inclusivo, in quanto permette di essere praticato anche da persone non più giovanissime o che non solo in forma fisica smagliante. Non esistono differenze di genere ed è adatto per i bambini".
Lo stage ha mostrato, inoltre, come sia importante un addestramento mentale oltre che fisico alla disciplina, nel caso in cui ci si trovi a dover affrontare una situazione di rischio: "Lavoriamo molto su concetti come la distribuzione del peso e la connessione del nostro corpo a quello dell’avversario – ha ribadito Tisi –, impariamo a muoverci in modo ergonomico ed efficiente, per acquisire poi tutta una serie di movimenti che ci permettono di decidere cosa fare con quel controllo".
Nel suo libro "La forza tranquilla", scritto nel 2023, il maestro ha smitizzato molti luoghi comuni sulle arti marziali e sugli sport da combattimento, puntando molto, così come fatto durante il seminario, su una maggiore fiducia in se stessi e sull’essere preparati ad affrontare situazioni durante le quali si sta subendo una violenza: "La forza tranquilla per me è uno status mentale – ha detto Tisi –, ovvero quando attraverso la pratica delle arti marziali riusciamo a confrontarci in modo consapevole con qualcosa di pericoloso, imparando ad affrontare situazioni intense e violente".
"Questa esperienza che maturiamo nel Jiu Jitsu porta a sviluppare una capacità di controllo a livello fisico ed emotivo – ha concluso –, gestendo al meglio situazioni critiche. Abilità poi si riflette nella vita di tutti i giorni, rendendoci persone più equilibrate, tolleranti, rispettose e disciplinate, oltre che in grado di interagire meglio a livello familiare e sociale".
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