La stampa internazionale alla scoperta dei sapori delle Marche rurali
Due dagli Stati Uniti e due dall'Austria ma anche da Polonia, Svizzera, Francia, Germania, Svezia e Paesi Bassi. Sono questi i paesi di provenienza dei dieci giornalisti che nei giorni scorsi hanno visitato l'entroterra della nostra regione. Invitati dai GAL marchigiani all'interno del progetto Marche Custodi del Gusto, promosso dai sei GAL marchigiani, i “travel writer” presenti rappresentano alcune delle più importanti testate nei rispettivi paesi nel campo del turismo, dell'enogastronomia e dei viaggi, tutti affascinati dall'autentico italian style che le Marche ben rappresentano.
Nel loro soggiorno marchigiano di quattro giorni i giornalisti hanno visitato luoghi imperdibili delle aree interne della nostra regione come il centro storico di Urbino e le Grotte di Frasassi, Fabriano, Tolentino, Fermo, Ripatransone e Offida.
Il gruppo della stampa poi ha potuto toccare con mano il bello e il buono delle Marche con le esperienze proposte come la cerca al tartufo, guidati da un tartufaio e il fido cane ad Acqualagna, la degustazione di olii presso l'Azienda Agricola Guerrieri a Terre Roveresche e quella di vino tra i filari delle Cantine Belisario di Matelica o all'Enoteca dei Colli Ripani di Ripatransone, la visita alle “merlettarie” e l'ultima visita con degustazione alle Cantine Storiche di Ciù Ciù a Offida.
Anche pranzi e cene sono stati rigorosamente a km0, dando la possibilità ai giornalisti di gustare i piatti tradizionali delle Marche, accompagnati da vini e birre artigianali del territorio.
“Il progetto Sapori delle Marche Rurali è una occasione straordinaria per far conoscere le Marche delle aree interne -commenta Bruno Capanna, presidente del GAL Montefeltro, capofila del progetto-, quelle collinari e montane che custodiscono tradizioni, saperi e sapori capaci di attirare un pubblico internazionale. Le Marche rurali sono le Marche vere, autentiche perché forgiate da secoli di storia. Dobbiamo essere tutti un po' più orgogliosi delle nostre tradizioni anziché copiare una finta modernità. Io credo che il futuro turistico delle Marche passa anche per il suo entroterra, dove si custodisce la sua vera identità”.
Dopo aver presentato il proprio progetto con il naming Marche Custodi del Gusto nei più importanti contesti internazionali come la Bit di Milano, il Salon Mondial du Tourisme di Parigi, l'ITB di Berlino, l’ITW di Londra, e averlo illustrato alla stampa e ai tour operator a New York, l’ITW di Dubai e l'Arabian Travel Market di Dubai, ora questo press tour vuol fare conoscere le Marche come una Accademia diffusa del Gusto e della Cucina Italiana, seguendo gli ultimi trend del mercato che dicono che il turista cerca sempre più destinazioni di qualità, lontane dal turismo di massa e più attente alla genuinità e all'autenticità delle esperienze proposte.
Questo progetto vuol mostrare il vero sapore delle Marche attraverso itinerari che valorizzano la regione e che raccontano l'altissima qualità di quello che poi arriva in tavola, la sapienza con la quale i produttori trattano le maniere prime, rifacendosi a procedimenti che spesso affondano le loro radici nella storia, e alla biodiversità che regala a ogni latitudine prodotti unici e frutti della terra che rappresentano la base per piatti d'eccellenza.
“In questa fase del progetto stiamo portando le Marche sui palcoscenici internazionali -spiega Flavia Fagotto, project manager-. Abbiamo presentato in particolare le Marche rurali con il naming promozionale “Marche Custodi del Gusto” nelle principali fiere ed eventi di settore, da New York a Londra fino a Dubai, ed il press trip appena concluso va proprio ad integrare la strategia di posizionamento individuata. Sul territorio, invece, abbiamo aggregato servizi, operatori e attività, costruendo itinerari turistici incentrati su eccellenze come olio, tartufo, vino, birra e miele che contengono incontri coi produttori, degustazioni, visite ai luoghi d'origine e di trasformazione, tour immersivi e laboratori”.
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