Nuova attività commerciale a Civitanova Alta: "Wendy beauty lab" è il nome del centro estetico che da ieri è aperto in zona Tranvia, in via Filippo Corridori.
La sfida è della giovane civitanovese Valentina Ercoli (la famiglia è di Santa Maria Apparente) che, dopo diverse esperienze lavorative nel settore della bellezza, ha deciso di mettersi in proprio aprendo un suo negozio nel borgo, dove questo servizio mancava da tempo e dove negli ultimi anni in molti hanno abbassato la serranda.
Ieri all'inaugurazione hanno partecipato tante persone. A portare i saluti per l'amministrazione comunale c'era il vice sindaco Claudio Morresi, che ha sottolineato l'importanza di investimenti di questo tipo, che contribuiscono al rilancio e a dare nuova vitalità alla città Alta e, soprattutto, la gioia e la soddisfazione di una giovane ragazza che realizza il suo sogno.
"In questo luogo diamo la possibilità di vivere la povertà con dignità". Con queste parole l'arcivescovo di Camerino-San Severino Marche-Fabriano, monsignor Francesco Massara, ha preso parte alla festa di comunità con la quale la città di San Severino Marche ha salutato l’apertura dell'emporio diocesano solidale "Umberto Valenti" negli spazi di viale Bigioli messi a disposizione dall'amministrazione locale.
"È il secondo emporio che inauguriamo nella nostra arcidiocesi, oggi mi sento di dire che il bene deve contaminare per fare dell'altro bene. Mi sento poi di ringraziare i tanti volontari perché quando esiste una struttura come questa dietro di essa c’è un sistema che lavora. La chiesa è stata sempre presente per i poveri", ha poi concluso monsignor Massara ringraziando anche per la partecipazione don Marco Pagniello, a capo della Caritas italiana, intervenuto alla cerimonia del taglio del nastro insieme al sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei.
Presenti anche il cardinale Edoardo Menichelli, arcivescovo emerito di Ancona e Osimo, al direttore della Caritas diocesana, don Luigi Verolini, al vicario generale dell'arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche, monsignor Mariano Ascenzo Blanchi, al vicario foraneo, don Aldo Romagnoli, al referente dell’Istituto Croce Bianca, don Donato De Blasi, al direttore della Onlus Pace in Terra, don Aldo Bonaiuto.
Hanno partecipato anche i familiari di Umberto Valenti con la moglie Ivana e i figli Claudio, Michela e Roberta, l'assessore regionale alla sanità, ai servizi sociali e alla famiglia, Filippo Saltamartini; l'assessore regionale all'istruzione e alle pari opportunità, Chiara Biondi; il direttore dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione della Regione Marche, Marco Trovarelli; il dirigente dell’ufficio del Commissario straordinario ricostruzione sisma 2016, Andrea Crocioni; il presidente dell’Unione Montana Potenza Esino Musone, Matteo Cicconi, il coordinatore dell’Ambito Territoriale Sociale 17, Valerio Valeriani; il presidente del consiglio comunale, Sandro Granata, il vice sindaco e assessore comunale all’Istruzione; Vanna Bianconi, i consiglieri comunali Tarcisio Antognozzi e Francesco Borioni; il dirigente scolastico dell'Itts "Divini", Sandro Luciani, il presidente della Croce Rossa Italiana di San Severino Marche, Elena Amici, i rappresentanti della Caritas settempedana.
"Grazie per questo grande giorno a monsignor Massara che ha pensato ai meno fortunati di noi e di cui molto spesso la società si dimentica e ai tanti volontari che in questa struttura andranno ad operare". Così è intervenuto il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, portando il saluto delle istituzioni alla cerimonia.
"È diventata quasi una colpa essere poveri, le persone che lo sono si vergognano e questo è un messaggio molto negativo che offre la nostra società. Questo emporio, invece, ci aiuta ad essere più umani - ha esordito nel proprio intervento l'assessore regionale, Filippo Saltamartini, per sottolineare subito dopo -. Noi abbiamo un imperativo categorico nella nostra Costituzione che recita, all’articolo 3, che è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese".
"Garantire questo principio è un dovere categorico di ogni persona responsabile" ha proseguito Saltamartini ricordando poi l'aiuto che le comunità locali si diedero durante l’emergenza terremoto dividendosi i tanti materiali che arrivarono sul territorio con la solidarietà dell'Italia intera e ringraziando, subito dopo, la Caritas "per quanto ogni giorno fa per risolvere il disagio sociale".
L'emporio diocesano solidale, che sarà gestito dalla Caritas settempedana, è stato intitolato alla memoria di Umberto Valenti, volontario del gruppo settempedano scomparso nel 2016 ma che prese parte alla costituzione del sodalizio, 17 anni fa, nella città di San Severino Marche.
Nato nel 1936, secondo di sette figli, si dedicò alla vita di campagna prima di unirsi in matrimonio con la signora Ivana da cui ebbe poi tre figli. A metà degli anni '60 si trasferì in città e trovò impiego come autista e montatore di mobili presso l’impresa della famiglia Angelucci a lui rimasta molto legata, tanto da essere presente alla cerimonia di inaugurazione dell'emporio.
Una malattia molto aggressiva, purtroppo, lo strappò alla vita. "Il suo era sempre un atteggiamento che favoriva il senso del fare insieme con la capacità di generare unità tra persone e nella comunità". Lo hanno voluto ricordare i volontari prima di ringraziare sua moglie e i suoi figli e, insieme, le titolari dell'azienda Angelucci, Natalia e Ave.
Il sindaco di Pieve Torina e presidente dell'Unione Montana Marca di Camerino Alessandro Gentilucci è diventato papà. All'ospedale di Macerata la sua compagna Sonia ha dato alla luce il piccolo Leone Luigi, sotto la supervisione dell'esperto ginecologo Mauro Pelagalli. Alla coppia vanno le congratulazioni della redazione di Picchio News.
Si è tenuta la scorsa domenica, 8 ottobre, una toccante celebrazione per ricordare i sommergibilisti caduti in mare nel 1943 a bordo del Malachite. Tra questi c’era Dino Buglioni, sottocapo elettricista originario di Castel Santa Maria.
È proprio nel piccolo e meraviglioso borgo, frazione di Castelraimondo, che l’amministrazione comunale cittadina, l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Porto Potenza Picena e il vicesindaco di Potenza Picena Giulio Casciotti, hanno voluto celebrare il ricordo dei sommergibilisti caduti e nello specifico la figura di Buglioni, “un montanaro con la passione per il mare” che ha difeso a costo della vita la sua patria. Appena sedicenne, Buglioni si arruolò nella Regia Marina Militare in qualità di allievo elettricista. Superato il corso di base, fu inviato a bordo di un’unita di superficie dove ottenne la qualifica di sottocapo, finché con l’entrata in guerra dell’Italia nel 1940 viene imbarcato a bordo del sommergibile Malachite.
Nel corso del conflitto il Malachite partecipò a numerose e diversificate missioni nel Mar Mediterraneo, consistenti nel trasporto di truppe e materiali bellici, nel pattugliamento nonché in azioni offensive, fino al giorno del suo affondamento.
Nel febbraio del 1943, di ritorno da una missione in Algeria dove si era recato per sbarcare un gruppo di incursori, il Malachite, che si trovava in prossimità delle coste meridionali della Sardegna in procinto di attraccare presso il porto di Cagliari, fu intercettato da un sommergibile nemico, l’olandese Dolphin per la precisione, che con un siluro riuscì a centrarlo nella zona poppiera e nel giro di un minuto colò a picco. Dei quarantotto membri dell’equipaggio soltanto in tredici riuscirono a mettersi in salvo e tra questi non vi era Dino Buglioni che con il Malachite si inabissò nelle profondità marine senza più fare ritorno nella sua amata Castel Santa Maria, dove oggi una lapide ne ricorda il supremo sacrificio. È proprio lì che domenica, alla presenza dei suoi familiari, è stata deposta una corona d’alloro e letta la preghiera del marinaio.
Per l’amministrazione comunale di Castelraimondo erano presenti il sindaco Patrizio Leonelli, il vicesindaco Roberto Pupilli, l’assessore Elisabetta Torregiani, il presidente del Consiglio Comunale Luigi Bonifazi e il consigliere Renzo Marinelli.
Dopo 28 anni di lavoro al Cosmari, prima con la Slia spa di Roma e poi con Cosmari srl, Mauro Caporalini perito chimico e primo impiegato tecnico-amministrativo in Cosmari sin dall’avvio dell’impianto Tmb nel 1995, dallo scorso 6 ottobre è in pensione.
Caporalini da esperto conoscitore degli impianti, ha guidato nel corso degli anni anche insegnanti e intere classi nelle visite dello stabilimento. Ad una settimana dal pensionamento, oggi Mauro Caporalini ha salutato i colleghi con gratitudine per il percorso lavorativo, ricordando le sfide e i momenti di crescita personale e professionale.
In questo momento particolare, Mauro, ha invitato i colleghi a continuare a rimanere sempre uniti e, con spirito positivo, a credere nel Cosmari e ad affrontare le difficoltà che l'azienda sta incontrando, con la consapevolezza che "la dirigenza sia in passato che in questo momento ha sempre fatto il massimo per l’azienda e per i lavoratori".
A lui sono arrivati i migliori auguri di buon pensionamento da parte di tutti i colleghi, dalla direzione aziendale, dal presidente e dal CdA e i ringraziamenti e la stima per quanto fatto con professionalità e dedizione al lavoro per far crescere e migliorare l’azienda in tutti questi anni di encomiabile servizio.
Anche Pollenza è tra i centri maceratesi scelti dal regista Sergio Rubini per le riprese della miniserie in due puntate, dal titolo "Giacomo Leopardi, vita e amori del Poeta", prodotta da Ibc Movie in collaborazione con Rai Cinema.
La troupe cinematografica ha già fatto il sopralluogo e scelto gli interni di Palazzo Ricci Petrocchini (Sec. XVI) e in particolare le sale, bellamente affrescate, per girare alcune scene del film che racconta la vicenda umana del Poeta dell'Infinito a partire dalla propria infanzia.
La scelta appare quanto mai felice, in quanto all’interno del Palazzo, recentemente restaurato e riportato all'antico splendore, si respira un tepore antico e una atmosfera vibrante di storia, di arte e di cultura per i personaggi che vi hanno soggiornato: i marchesi Ricci, Clotilde d’Azeglio, il compositore Gaetano Coronaro, suo figlio Massimo poeta, il pittore Fabio Failla, il cui albero genealogico per via materna comprende avi illustri come Massimo d’Azeglio, Alessandro Manzoni e il grande scienziato e missionario padre Matteo Ricci.
Si tramanda che anche Giacomo fanciullo abbia frequentato Palazzo Ricci Petrocchini, quando in autunno i Leopardi da Recanati si trasferivano a Pollenza nel palazzo di famiglia di via Roma, ora sede del Museo civico e della Pinacoteca, per seguire le operazioni della vendemmia. Questa ideale rentrée appare di buon auspicio per le riprese del film, in programma lunedì e martedì prossimi, che vuole essere un omaggio al Poeta e alla terra dell’armonia e dell’infinito che ha ispirato i suoi celebri Canti.
“Nel massimo periodo di promozione di Recanati nei grandi film nazionali ed internazionali grazie al costante impegno della nostra Amministrazione, nel saper attirare, senza costi, le grandi produzioni cinematografiche, con soddisfazione oggi festeggiamo anche la ripartenza della programmazione cinematografica in città nella rinnovata Sala Gigli dell’ex Multisala Sabbatini- Così il sindaco Antonio Bravi ha annunciato in conferenza stampa la ripartenza del cinema sul grande schermo della sala Gigli a Recanati.
“Il recupero e il rilancio della sala comunale Gigli era un traguardo importante che ci eravamo prefissati fin dall’inizio nel nostro programma elettorale, un percorso non facile alla fine del quale necessitava anche del contributo di professionalità specializzate per la nuova programmazione. Ha aggiunto il sindaco - Ringrazio Beniamino Gigli operatore esperto del settore per la disponibilità dimostrata e per l’impegno e la passione che da sempre dedica al mondo del cinema nella nostra città.”
Dal 20 ottobre si torna al cinema a Recanati con una programmazione stabile di film in uscita, a cura della dell’Associazione Circolo del Cinema Recanati presieduta da Beniamino Gigli.
“Recanati oggi si riappropria di uno spazio importante per il cinema e per altri usi pubblici e di una programmazione cinematografica strutturale grazie all’apporto della consigliera Roberta Sforza e di Beniamino Gigli. - Ha affermato l’assessora alle Culture Rita Soccio – Nella città della cultura non avere uno spazio dedicato al cinema era una mancanza assolutamente da risolvere, oggi riconsegniamo ai nostri concittadini quanto promesso, invitandoli a godersi il nuovo cinema. E ciò avviene proprio alla vigilia della nuova produzione cinematografica diretta da Sergio Rubini che girerà in questi giorni in città. Produzioni che alloggiano a Recanati con molti operatori per medi e lunghi periodi e che oltre a promuovere la città a livello culturale e turistico portano un indotto economico all’intero territorio”.
“È stato un percorso difficile che ha richiesto impegno e dedizione per gli intricati problemi da risolvere, ben noti alla cittadinanza, ma siamo riusciti con successo nell’obiettivo prefissato di restituire a tutta la comunità la preziosa occasione di tornare a vivere il grande schermo insieme – Ha spiegato Roberta Sforza consigliera delegata alla funzionalizzazione e rilancio delle sale cinematografiche - Anche se è importante ricordare che in questi anni a Recanati non sono mai mancate le manifestazioni dedicate al cinema, sia le rassegne cinematografiche sia il prestigioso Premio Internazionale Ludovico Alessandrini per il cinema di Poesia, grazie al lavoro di Beniamino Gigli presidente del Circolo del cinema che oggi più che mai si mette al servizio della città con l’impegno di nuova programmazione cinematografica".
“Il Circolo del cinema compie in questi giorni 46 anni di attività a Recanati, un lungo periodo in cui molte cose sono cambiate nel mondo del cinema; mi preme innanzitutto ringraziare l’Amministrazione comunale per la fiducia e per l’impegno profuso nel finanziare le numerose rassegne cinematografiche che abbiamo realizzato nel tempo. – Ha detto Beniamino Gigli –Il Circolo del Cinema e un’associazione senza scopo di lucro per cui gestiremo la programmazione cinematografica della Sala Gigli con la collaborazione della società Alfa Studio di Stefano Carella con cui lavoriamo e condividiamo i successi da anni. È dibattito attuale nel mondo del cinema lo scontro con le grandi piattaforme cinematografiche che ci vorrebbero dentro casa a vedere i loro film, con la prima programmazione stabile ci auspichiamo che la Sala Gigli possa reggersi economicamente con la propria attività”.
Si torna al cinema venerdì 20 ottobre alle ore 21 con la serie “Nuovi registi crescono” con il docu- film “Spadò il danzatore nudo” scritto e diretto da Riccardo De Angelis e Romeo Marconi, ad ingresso gratuito.
La programmazione cinematografica della sala Gigli proseguirà con i nuovi film in uscita ogni sabato con due proiezioni, una al pomeriggio e una alla sera. La domenica le proiezioni saranno tre: la prima nel primo pomeriggio dedicata ai ragazzi e alle famiglie e poi a seguire il secondo pomeriggio e la sera. A metà settimana sono previste le proiezioni gratuite di film d’autore e retrospettive.
La sala Gigli è oggi fruibile per numerose attività collaterali, ben attrezzata dal punto di vista impiantistico e collegata con l’esterno, rappresenta pertanto un’ulteriore risorsa per la città, sono in fase di pianificazione le collaborazioni con le scuole per realizzare proiezioni o cicli di proiezioni dedicate e con enti e associazioni per proiezioni, spettacoli e altre iniziative.
Non si spezza il filo che tiene legata la provincia di Macerata con lo Zecchino d'Oro. Dopo il successo di Anita Bartolomei due anni fa, nell'edizione 2023 della storica kermesse canora dedicata ai più piccoli, sarà il morrovallese Piero Romitelli a rappresentare Macerata sul palco con il brano inedito dal titolo "Ci pensa mamma", di cui è autore di musiche e testo (insieme a Gerardo Pulli, Edoardo Castroni ed Edoardo Ruzzi)
"La mia fonte d’ispirazione sono state le mie due figlie di quattro anni", dice Piero ai nostri microfoni, "voglio essere il loro orgoglio". Il titolo del brano, carico di significato, ricorda quanto le mamme siano fondamentali e, come afferma Romitelli: "Questa canzone è un inno a tutte loro".
Il singolo, che già è disponibile su tutti i digital stores e piattaforme online, verrà presentato sul palco dell'Antoniano di Bologna il primo o il due dicembre, ancora non è stato stabilito; certo è che la finale prevista per il pomeriggio di domenica 3 dicembre, vedrà trionfare una canzone sola fra tutte le 14 in gara. Canzoni già capaci di vincere la concorrenza di più di 350 brani presentati agli autori dello storico programma al momento delle selezioni.
"Ci pensa mamma" sarà interpretata dalla piccola Greta, 9 anni di Genova. Piero si è detto emozionatissimo per questa nuova esperienza e, volgendo uno sguardo ai progetti futuri, ha anticipato: "Continuerà sicuramente la collaborazione fra me e Raf, ma per adesso voglio solo godermi questo fantastico momento con le mie figlie e la mia famiglia".
Dopo la partecipazione ad Amici nel lontano 2005, e l'apparizione a Sanremo giovani con i Pquadro nel 2007, Piero Romitelli ha trasformato la sua carriera nel campo musicale, passando da cantante a compositore di testi per grandi nomi, alcuni fra tutti Max Gazzè, Loredana Bertè, Emma Marrone, Dear Jack, Il Volo. Una carriera da autore che parte nel 2010, quando scrisse il testo “Di sogni ed illusioni” per Francesco Renga.
Lo stile per Tombolini è da sempre legato all'universo sportivo con cui condivide quei valori fondamentali - di rispetto, di dedizione, di forza di volontà e di profonda motivazione etica - che sono l'attributo fondamentale dell'essenza dell'uomo contemporaneo.
Non è un caso che il brand marchigiano abbia, nel corso del tempo, intrecciato il suo dna con quello degli atleti e degli sportivi delle più svariate discipline fino a creare Tmb, che ne fosse l'ideale corollario estetico. Una proposta nata all'insegna di un’eleganza in movimento, capace di guardare ai trend urbani senza prescindere dalla comodità d’uso grazie alla morbidezza e al comfort dei modelli proposti - caratteristica chiave della visione stilistica di Tombolini- che permettono di adattarsi a ogni fisicità.
Una filosofia riassunta nella recente campagna adv di Tmb per la Fw 23 che ha come protagonisti gli young talent del domani, Dennis Curatolo, Giacomo Stabile, Enoch Owusu e Jacopo Martini. Sono stati i giovani campioni, infatti, a indossare per l’occasione le creazioni della proposta invernale della linea caratterizzate da un tailoring identitario e sartoriale capace di fare la differenza.
E non solo sui campi da gioco. In primo piano texture superleggere e confortevoli - tra cui il nuovissimo tessuto running-che esplorano un’ampia palette di colori, accanto all’immancabile t-way abbinato ai pantaloni con coulisse ed elastico sul fondo, che sbuca da sotto le giacche o che nasconde comode t-shirt.
Un'altra, importante espressione del dna sportivo di Tombolini, svelato da collaborazioni e partnership importanti, a cominciare dal suo ruolo di official fashion partner dell'As Roma per tre stagioni consecutive fino ad arrivare a quelle più recenti. Speciali ambassador della TMB sono stati infatti Alessandro Pajola, playmaker della Virtus Bologna e della Nazionale italiana, ed Eleonora e Matilde Villa, le due giovanissimi promesse azzurre della pallacanestro.
Senza dimenticare il link con i Calcianti, moderni gladiatori di una tradizione fiorentina unica nel suo genere, spesso visti con indosso i modelli del brand, e il campione olimpico di pattinaggio artistico su ghiaccio Matteo Guarise a cui Tombolini ha affidato, in passato, l’interpretazione della sua campagna adv.
Successo per la Pink parade a Castelraimondo. La carica delle trecento partecipanti in rosa ha colorato la domenica mattina di risate edallegria nel segno della solidarietà e della prevenzione, per partecipare alla raccolta fondi a favore della ricerca sui tumori femminili, portata avanti dalla fondazione Veronesi.
Impeccabile l'organizzazione del Castelraimondo basket. La Pink parade, alla quale hanno partecipato non solo bambine, donne e ragazze, ma anche numerosi esponenti del sesso maschile, è partita dal cuore di Castelraimondo, da piazza Dante attraversando i principali quartieri per un piacevole percorso pedonale baciato dal sole.
La carovana "pink" ha concluso il giro, dopo aver ammirato gli scorci di Castelraimondo da differenti punti di vista, ritrovandosi di nuovo in piazza Dante, dove ad attenderla c'era Simone Bargiacchi, in arte Antonio Lo Cascio che ha prestato il suo volto e la sua proverbiale ironia alla manifestazione, svolgendo un'azione di sensibilizzazione sull'importanza della ricerca e della prevenzione.
C'è stato spazio anche per la testimonianza di alcune donne partecipanti, dando così l'occasione di riflettere, se pur in un clima spensierato, sull'importanza della diagnosi precoce, degli screening ed in generale sul prendersi cura della propria salute.
Tra le partecipanti anche l'assessore ai servizi sociali Ilenia Cittadini, che al termine dell'evento ha così ringraziato tutti coloro che hanno partecipato sui social: "Fondamentale arrivare a quante più donne possibili, le passeggiate di questa mattina ci ricordano che dobbiamo tutti promuovere una consapevolezza e una medicina di genere. Le neoplasie al seno e al collo dell'utero esistono, ma la diagnosi precoce, la prevenzione ci da lo strumento per combattere".
"La prevenzione verso gli organi che permettono riproduzione e allattamento, che rappresentano il cuore della femminilità e garantiscono la vita - conclude l'assessore -. Grazie a tutte le persone presenti e grazie a chi ha organizzato e permesso la realizzazione di questa presiosa iniziativa Castelraimondo Basket".
Una scommessa vincente che parte dal piccolo borgo di Petriolo. Accade che 50 anni fa due giovani ragazzi hanno deciso di fondare la loro azienda metallurgica, specializzandosi nella carpenteria metallica, fabbricando infissi in alluminio e acciaio.
Nel 1973, Ermanno Contigiani e Ivo Saltari hanno fondato la SCS Srl, impresa che ad oggi può contare sul lavoro di ben 14 dipendenti. In mezzo secolo la loro professionalità li ha portati a diventare un vero e proprio punto di riferimento nel settore.
“Per il cinquantesimo compleanno era d’obbligo fare una grande festa” dice Mara Contigiani, figlia di Ermanno che continua “due veri lavoratori come loro, se la meritavano”.
Quella di sabato 7 ottobre è stata una giornata piena di divertimento e sorprese, grazie al comico e attore, Piero Massimo Macchini, e il suo show, la bellissima musica del Concertino Burro e Salvia e Dj NOOZ. Erano presenti più di 300 persone fra dipendenti, ex dipendenti, fornitori, amici e conoscenti.
Sono intervenuti il sindaco di Petriolo, Matteo Santinelli, il presidente della sezione Metalmeccanici Confindustria e vicepresidente Confindustria Macerata, Giovanni Faggiolati e il presidente ANCE Carlo Resparambia.
Alla SCS una targa in dono, sia dal Comune di Petriolo, che da Confindustria Macerata oltre a uno speciale riconoscimento dai dipendenti dell’impresa.
Non sono mancati gadget di ringraziamento ai presenti, area giochi con gonfiabili per bambini e l’impeccabile servizio gastronomico di Righetto.
La città di San Severino Marche ha salutato l’ingresso nell’esclusivo club dei centenari di un altro arzillo nonnino: Giacomo Rossi, classe 1923, domenica scorsa ha infatti raggiunto l’ambito traguardo del secolo di vita.
Alla festa per i suoi 100 anni, organizzata dalla sua famiglia, si è unito anche il sindaco, Rosa Piermattei, che ha donato al longevo e brillante concittadino una pergamena ricordo.
Chiamato in guerra dall’esercito dei Savoia dal 1943 al 1945, il signor Rossi venne fatto prigioniero prima dai tedeschi e poi dai russi. Dopo varie peripezie riuscì però finalmente a tornare dalla sua famiglia che viveva nella frazione di Palazzata.
Negli anni 60 con la moglie Ines, da cui è rimasto vedovo tempo fa, decise di andare a lavorare a Milano per dare un futuro migliore ai figli, Elio e Sara. Il suo vecchio mestiere di sarto, infatti, in quegli anni iniziava a non essere più richiesto e il signor Giacomo preferì così divenire maggiordomo presso alcune benestanti famiglie del nord. In seguito tornò alla sua amata San Severino Marche dove acquistò due case: una nel rione Uvaiolo, la sua abitazione è uno degli edifici simbolo crollati sotto le scosse di terremoto del 2016 e che ora è in attesa di essere ricostruito, e una dove attualmente vive, nel rione Mazzini.
Il signor Giacomo trascorre le sue giornate attorniato dall’affetto dei propri cari: oltre ai figli a fargli compagnia ci sono, infatti, ben sei nipoti: Ettore di 9 anni, Ginevra di 7 anni, Lavinia di 4 anni, Ludovica di 12 anni, Lavinia di 6 anni e Leo di appena 11 mesi.
L'amministrazione comunale di Corridonia con la collaborazione del centro sociale monsignor Raffaele Vita, domenica 8 ottobre, hanno festeggiato i nonni ed i novantenni.
L'assessore Gemma Acciarresi, insieme al gruppo Scout e Focolarini, hanno organizzato una caccia al tesoro nel centro storico, i nonni con i genitori e nipotini hanno cercato il tesoro per le vie della città.
Lo hanno trovato al centro sociale monsignor Raffaele Vita. Il tesoro erano "i nonni". Ad attenderli c'erano i novantenni residenti a Corridonia accompagnati dai familiari.
Una festa con canti , stornelli e musica Folcloristica del gruppo PetrioMia e merenda per tutti finale grandi e piccini. Il vicesindaco, Nelia Calvigioni, insieme alla presidente del Centro Sociale, Antonella Garbuglia, hanno consegnato ai presenti una pergamena ricordo.
A Corridonia sono 37 i cittadini residenti nati nel 1933, ai novantenni che non sono potuti essere presenti all'iniziativa verrà inviata a casa la pergamena.
Oggi, 8 ottobre, ricorre la giornata internazionale sulla dislessia, una neurodiversità che interessa circa il 10% della popolazione mondiale. A sostegno della campagna di sensibilizzazione “Unidos por la Dislexia” anche il Comune di Caldarola si colora di turchese.
Negli ultimi anni l’impatto della campagna in favore della conoscenza della dislessia è stato eccezionale, un gran numero di Consigli Comunali, Parlamenti, Assemblee Nazionali e altre istituzioni in tutto il mondo si sono colorati in segno di solidarietà con questa iniziativa.
Non poteva essere da meno l’amministrazione comunale di Caldarola, sempre molto sensibile nei confronti di iniziative di tale importanza, in questi giorni pertanto sarà possibile ammirare la facciata della sede comunale illuminata di un brillante color turchese.
In pochi sanno che in Europa esistono le 'Banche del Tempo'; una realtà dal nome evocativo e meritevole di approfondimento presente anche nella città di Macerata.
Per quanto riguarda la sua origine, questa affonda le radici nel territorio della Gran Bretagna degli anni '80 dove nacque un movimento di piccole comunità che decisero di scambiarsi tempo, saperi e beni senza usare il denaro. Questa comunità no-profit risponde al nome di Lets, acronimo di Local Exchange Trading System e si è formata come reazione alla crisi sociale ed economica provocata dalle politiche neoliberiste, che hanno ridotto i servizi pubblici con conseguente aumento della povertà.
Un sistema che non è solo soluzione di emergenza, ma anche proposta di un’economia “alternativa”, imperniata sul principio di solidarietà e risocializzazione.
Successivamente, l’idea dei Lets si diffonde in altri paesi come la Francia, dove prende il nome di Sel, acronimo di Système d’Echange Local. Da questi sistemi francesi, che si connotano per un carattere meno politico dei Lets, è derivato il modello delle Banche del Tempo.
In Italia il primo progetto finalizzato a creare una Banca del Tempo nasce a Parma, nel 1992, per iniziativa di un dirigente sindacale, ma la prima vera Banca del tempo nasce a Sant'Arcangelo di Romagna, nel 1995.
Per saperne di più abbiamo intervistato Anna Capitani, la presidente di questa realtà maceratese che ha lavorato presso l’Università degli studi di Macerata e che ha dedicato la propria vita a scrivere raccolte in versi che hanno ottenuto importanti riconoscimenti letterari.
Ci ha spiegato com’è nata la Banca del Tempo a Macerata, mettendo in luce il principio su cui si regge che, in questo caso, coincide anche con la finalità: "Quando, con il vice presidente Alberto Rossi, all’incirca nel 2009, abbiamo fondato la Banca del Tempo lo abbiamo fatto con l’intento del mutuo soccorso, dell’aiuto. L’aspetto più importante della vita è proprio l’aiuto reciproco che ognuno di noi può ricevere e dare. Questa è la regola fondamentale della vita, che ne sostanzia la sua totalità. Allontanandosi da tutto questo non esiste più niente".
Entrando più nel merito del suo funzionamento, delle attività e servizi offerti, va detto che queste banche sono organizzate allo stesso modo degli istituti di credito con la differenza che le transazioni si basano sullo scambio del tempo, non su quello del denaro.
In sintesi chi aderisce, specifica quali attività e/o servizi intende svolgere e apre un proprio conto corrente dove anziché gli euro, si depositano le ore che si hanno a disposizione.
In questo modo dunque c’è un reciproco aiuto tra i soci; ad esempio chi ha offerto un servizio con un tot di ore, a sua volta, riceverà un corrispettivo credito temporale da spendere in base al servizio di cui ha bisogno. Tuttavia, non è necessario restituirlo univocamente alla persona che lo ha fornito: è la banca a gestire la circolazione attività-ore.
Ad esempio, "Giada" (nome di fantasia, ndr) apre un conto di x ore offrendosi come insegnante d’inglese. A questo punto la banca mette in contatto Giada con Carlo, altro socio, che ha bisogno di migliorare il suo inglese. E la signora Giada come recupera le ore messe a disposizione?
In base alla sua necessità, per esempio qualcuno che le poti le piante del suo giardino, la banca contatterà un socio disponibile a compiere questo servizio. Va specificato che "possono subentrare - spiega Anna Capitani - anche i familiari della persona per ricambiare lo scambio” e che il servizio offerto può essere “indipendente rispetto al ruolo, al mestiere che la persona riveste nella vita sociale e lavorativa”.
Nella fattispecie, per quanto concerne le attività svolte nel territorio di Macerata, la Banca del Tempo ha collaborato per un importante periodo, quando come referente ai servizi sociali c’era Brunetta Formica, con il Comune di Macerata sia in ambito sociale sia in quello culturale.
Per quanto riguarda quest’ultimo si è distinta per molte attività, tra cui l’organizzazione di eventi gravitanti attorno allo Sferisterio, all’opera lirica, alla lettura di poesie per un pubblico di bambini dai 0 ai 12 anni presso la Biblioteca Mozzi Borgetti, riscuotendo un notevole successo.
Inoltre, prestando particolare attenzione e sensibilità alla componente demografica del territorio, che vede una popolazione a maggioranza anziana, per circa cinque anni la banca ha fornito uno 'scambio' al comune di Macerata accompagnando gli anziani alle terme di Sarnano e di Tolentino. A bordo di ogni pullman vi erano due associati che seguivano le persone quando dovevano fare le cure dando così assistenza.
Tra le altre attività si possono citare i convegni organizzati nel difficile periodo pandemico, con gli interventi di medici, psicologi, avvocati, sui pericoli, non solo di salute, ma anche a livello psicologico, morale e alimentare in quel lungo e sofferto periodo. La presidente ci ha parlato anche di un progetto, svolto in collaborazione con la Regione Marche, in cui la Banca del tempo di Macerata ha avviato una collaborazione come partner con l’Ircr, all’epoca presieduto da Giuliano Centioni che diede una preziosa testimonianza sulla vita delle persone sole e anziane.
La società esiste dove esistono gli scambi e gli scambi che avvengono nella Banca del Tempo sono scambi dove la dimensione temporale si libera della visione standardizzata e si libra in direzione di un tempo ritrovato nell'altro, in sé stessi.
Nuovi spazi per l’oratorio della cattedrale di Santa Maria. Sono stati inaugurati venerdì 6 ottobre i ristrutturati locali che ospiteranno l’oratorio di Santa Maria in vicolo Parrocchia.
All’interno diverse stanze con ambienti per lo svago e giochi (tra cui un ping pong donato dal Comune). I lavori sono stati resi possibili grazie alla generosità dell’azienda Halley di Giovanni Ciccolini.
Le attività saranno portate avanti dagli educatori Rita Boarelli e Roberto Ubaldi che hanno dedicato il loro tempo libero a questo progetto. All’inaugurazione erano presenti il vescovo Massara, i parroci don Lorenzo e don Francesco, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Massimo Baldini, i tanti ragazzi che usufruiranno di questi nuovi spazi e le loro famiglie.
Dopo le congratulazioni in via "telematica", sono arrivate anche quelle "di persona". Il matelicese Yuri Falzetti, eletto recentemente campione del mondo al World Bodypainting Festival che si svolge tutti gli anni a Klagenfurt in Austria, è stato infatti ricevuto in Comune dal vicesindaco Denis Cingolani, che si è complimentato con lui a nome di tutta l’amministrazione comunale.
A Yuri è stato consegnato anche un riconoscimento simbolico per aver portato in alto il nome di Matelica nel mondo, in quanto la disciplina del bodypainting è una vera e propria arte seguita in tantissime nazioni. Falzetti si è classificato primo nella “Open category”, con 132 punti, finendo sul gradino più alto del podio davanti a Kim Jinra (119 punti) dalla Corea del Sud e Rausch Katrin (112 punti) dalla Germania.
"Un grande risultato che ci rende molto orgogliosi – ha detto Cingolani –. Conoscevamo bene le doti artistiche di Yuri e finalmente è arrivato il giusto riconoscimento dopo tanti di impegno e sacrificio per portare avanti questa sua passione. A lui vanno i nostri più vivi complimenti, sperando che possa ripetersi ancora in futuro portando la sua arte sempre più in giro per il mondo".
Fiori d'arancio per Maura Nardi ed Emanuele Loati - un tempo Mauro e Adriana prima del cambio di genere - che stamani si sono sposati a Recanati, dove risiedono.
Un anno fa il coming out, adesso il fatidico sì davanti a una settantina tra amici e parenti che hanno preso parte alla cerimonia, a Villa Anton, officiata in forma civile da Francesco Fiordomo, già sindaco e attuale assessore della città di Giacomo Leopardi.
Maura, 41 anni recanatese, affetta da cecità, è un'impiegata del Comune, oltre che voce storica di un'emittente radiofonica locale; Emanuele, 36enne originario della Romania, lavora nella mensa di una casa di riposo.
Si erano conosciuti quattro anni fa su un gruppo transgender di Facebook, quando il loro percorso di transizione sessuale era già stato avviato da tempo. Da allora non si sono mai più lasciati, hanno ottenuto il riconoscimento legale del cambio di genere e oggi hanno sancito la loro unione con il matrimonio.
Felicitazioni alla coppia è stata espressa anche dal sindaco di Recanati Antonio Bravi: “I migliori auguri alla nostra dipendente comunale Maura e a Emanuele, oggi sposi, che coronano con la scelta del matrimonio un lungo percorso, che li ha fatti incontrare e poi decidere di condividere più fortemente la loro vita".
Galeotto fu Overtime. Ai margini della serata di apertura del festival nazionale del giornalismo, del racconto e dell’etica sportiva - oramai un must della vita culturale della città - che ha visto come grande protagonista Zdeněk Zeman, non è sfuggito l’avvicinamento tra il sindaco di 'oggi' e quello di 'ieri', Sandro Parcaroli e Romano Carancini. Sorrisi, pacche sulle spalle e quei visi che quasi vanno a intersecarsi e a diventar tutt’uno come ritratto dallo scatto della macchina fotografica di Guido Picchio, a cui non sono sfuggite le inattese confidenzialità.
Un’immagine che si fa icona e rappresentazione del sentimento di delusione che cova sempre più, sotterraneo, in parte della cittadinanza maceratese verso la politica cittadina tutta. Da più parti, infatti, rimbalzano echi di insoddisfazione di chi credeva in un deciso cambio di rotta rispetto alle precedenti amministrazioni e, invece, sotto la gestione Parcaroli si è ritrovato a riscontrare elementi di continuità con quanto portato avanti dall'amministrazione Carancini.
I parallelismi affiorano anche per quanto riguarda la gestione dei rapporti politici all’interno della Giunta e della maggioranza. I moti di scontento e le conflittualità presenti all’interno della squadra di assessori di Parcaroli (ultimo dei quali il caso Iommi) vanno riportati a una responsabilità del sindaco. Non dissimile a quella che è ascrivibile a Romano Carancini che, per lungo tempo, ha subito l’influenza di Stefania Monteverde durante il proprio mandato decennale. Il paragone tra i due, ora, ha trovato anche un'immagine simbolo.
"Una bellissima notizia, Melissa Agliottone, vincitrice di The Voice Kids 2022, e la finalista Ranya Moufidi rappresenteranno l'Italia al Junior Eurovision Song Contest che si svolgerà a Nizza. Un palcoscenico internazionale, ma soprattutto un traguardo prestigioso per un talento straordinario. Buona fortuna Melissa, Civitanova è con te!".
A scriverlo è il sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica, dopo l'ufficialità della partecipazione della giovane cantante alla rassegna canora continentale con un brano ancora da svelare, la cui direzione artistica è curata dal cantautore Franco Fasano. Il Junior Eurovision è un modo per dare spazio a giovanissimi talenti di tutta Europa e di far conoscere, con canzoni e coreografie, la ricchezza delle tradizioni artistiche e musicali dei paesi europei.
Con "Heroes", lo slogan di questa edizione, il Junior Eurovision Song Contest 2023 vedrà quest’anno la partecipazione, oltre all’Italia, di Albania, Armenia, Estonia, Francia, Georgia, Germania, Irlanda, Macedonia del Nord, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Spagna e Ucraina. L'appuntamento è per domenica 26 novembre, con la finale che sarà mostrata in diretta dal pomeriggio su Rai 2 e RaiPlay. A commentare la manifestazione sarà il conduttore Mario Acampa insieme ad altri ospiti.