Dai banchi di scuola a Passo Treia fino alla cima dal Monte Bianco: la storia di Riccardo e Luca
Alle ore 8:15 di lunedì 9 agosto i due scalatori, Riccardo Gasparrini e Luca Frascarelli, hanno toccato la vetta del Monte Bianco a 4810 metri.
Riccardo Gasparrini e Luca Frascarelli, entrambi classe 1992, sono legati da una lunga amicizia iniziata tra i banchi della scuola elementare "Arcobaleno" di Passo di Treia (ai tempi scuola elementare "Corso Garibaldi") e dalla passione per l'alpinismo.
I due amici hanno iniziato a frequentare l'ambiente alpinistico a partire dall'anno 2015 con le prime vie ferrate al Gran Sasso e successivamente alle Dolomiti. Nel 2016 è stata la volta del primo corso speleologico ufficiale.
La prima impresa di coppia è arrivata l'8 luglio 2018 con il raggiungimento della Capanna Margherita (il rifugio più alto d'Europa) che si trova sulla Punta Gnifetti a 4556 metri del massiccio del Monte Rosa.
Il duo è giunto domenica a La Visaille (quota 1700 metri) e subito si è spostato alla volta del Rifugio Gonella che è stato raggiunto all'altezza dei 3071 metri dopo aver risalito tutto il Ghiacciaio del Miage (il più grande ghiacciaio nero o debris covered glacier delle Alpi).
Dopo qualche ora di meritato riposo e la tradizionale "colazione di mezzanotte", alla una in punto la spedizione è ripartita in piena notte armata di torce frontali ed ha affrontato la risalita dell'immenso Ghiacciaio del Dôme che si contraddistingue per la presenza di enormi crepacci.
Per neve e rocce si segue questa cresta fino alla sua sommità, nota come Piton des Italiens (4003 metri), sull'affilata cresta nevosa spartiacque che dal Col de Bionnassay sale verso il Monte Bianco. Superata la spalla ai 4154 metri al culmine del contrafforte roccioso meridionale si giunge sull'ampia cupola nevosa del Dôme du Goûter (4304 metri) che porta successivamente alla sella del Col du Dôme (4240 metri) dove è possibile incontrare le tracce che salgono dai rifugi del Gouter e dei Grands Mulets.
Le avversità metereologiche sono sopraggiunte alle ore 5:30 del 9 agosto sul ripido pendio che conduce al Rifugio Vallot (4362 metri). Il forte vento che soffiava ad oltre 80 chilometri orari e la temperatura esterna scesa a -15 gradi centigradi ha fatto sì che i due coraggiosi scalatori passotreiesi stessero per andare in ipotermia. Ma nonostante tutto i due amici hanno raggiunto il rifugio integri e dopo un'ora di riposo, ai raggi del primo sole dell'alba, sono ripartiti alla volta della vetta.
Lungo la cresta più ripida e stretta si toccano le due sommità nevose della Grande Bosse (4513 metri) e della Petite Bosse (4547 m) che sono state oltrepassate con non poche difficoltà causate dalle continue raffiche.
A 4677 metri sono state costeggiate le rocce della Tournette e lungo la cresta più aerea e sottile si arriva alla vetta del Monte Bianco. Alle ore 8:15 di lunedì 9 agosto si è concretizzata la difficoltosa escursione che ha visto protagonisti i due giovani alpinisti.
Per il ritorno è stato seguito lo stesso itinerario di salita ed i due scalatori sono così potuti tornare al Rifugio Gonella dove li ha attesi un'altra notte di pernottamento prima del rientro.
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