Marche, anche i grandi brand sfruttano il Covid. Protagonista, stavolta, una ditta non nuova a slogan irriverenti (spesso di dubbio gusto), vale a dire "Taffo" l'impresa funebre che recentemente ha aperto una propria sede ad Ancona.
In un momento storico difficile come quello che stiamo ancora attraversando, scontrarsi con le leggi di mercato diventa una pura questione di punti di vista. Molti, infatti, sono i brand commerciali che in Italia hanno sfruttato a loro modo l'eccezionalità del dramma Covid-19 per operare una ripartenza economica o riconfermare il proprio ruolo, a seconda dei settori di appartenenza. Anche nelle Marche, in questo senso, sembra aver preso piede nelle ultime settimane una manovra di comunicazione sempre più legata ai temi di interesse nazionale, in primis l'emergenza sanitaria.
Basti pensare all'episodio avvenuto a Pesaro ad inizio novembre, quando la cittadinanza si è svegliata una mattina sotto l'ombra di veri e propri manifesti pubblicitari con tanto di slogan no vax firmati dal gruppo cittadiniliberipesaro.org: “Obbedisci perché finisca, ma è perché obbedisci che non finirà mai”. Un'affissione nel pieno rispetto delle regole, a detta dell'azienda Ica che l'ha autorizzata e per la quale la posizione volontariamente prescelta rimane su un piano neutrale, senza discriminazione alcuna.
Quasi in contemparanea, sui social è apparso un nuovo, esilarante slogan pubblicitario ad opera del rinomato servizio di onoranze funebri, Taffo Funeral Services: "Non vaccinatevi. Siamo pronti anche ad un'epidemia". Una frase che, per sponsorizzare dalla propria sede di Ancona l'attività aperta in tutta la regione Marche, vuole deliberatamante provocare e sollevare polemiche. Un po' come, del resto, è sempre accaduto da parte del noto brand rispetto a tutto ciò che in Italia fa notizia. Si pensi all'occasione colta subito dopo l'affossamento del ddl Zan avvenuto lo scorso 27 ottobre, e per il quale lo schieramento è stato netto, attraverso il messaggio di condoglianze: "Ddl Zan. Ne danno il triste annuncio la comunità Lgbtqi+ e le persone di buon senso tutte".
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