Il 30 novembre scorso, nella Biblioteca “Silvio Zavatti”di Civitanova Marche, si è svolta, con grande affluenza di pubblico, la presentazione del libro “Gustosissimo– Favole , ricette, emozioni da impastare”. Scritto da Claudia Brattini e Carolina D’Angelo, con le illustrazioni di Valeria Colonnella. Edito da Giaconi Editore.
Un titolo che contiene in sé una promessa altamente mantenuta, perché questo scritto non è solo un ricettario, ma un’opera unica che unisce favole, sapori ed emozioni. La cucina diventa il luogo del cuore, dove poter condividere sentimenti e trasmettere tradizioni.
Preparare un piatto diventa l’occasione per riunire la famiglia, per poter impastare insieme, ridere, leggere favole e trasmettere valori che dureranno per sempre; un’esperienza unica che nutre corpo e anima. Un vero e proprio viaggio culinario e fantastico accompagnato da preziose illustrazioni che evocano tale dimensione fiabesca.
Alla base di questo lavoro c’è l’alchimia di tre donne marchigiane che, mescolando sapientemente gli ingredienti dei loro personali talenti, sono riuscite a creare un progetto originale e di valore. Sette favole per sette emozioni condite da ricette veramente speciali.
Claudia Brattini è una farmacista esperta in nutrizione e chimica degli alimenti, giornalista e medical writer; da sempre appassionata di cucina e fondatrice di un blog dal nome Pentole e Poesie.
L'autrice con questo libro invita a rimettere la cucina al centro della vita familiare, per ricreare un luogo d’incontro sicuro, il focolare dove potersi ritrovare e confrontare; sostenitrice di una sana alimentazione e della riduzione dello spreco, propone ricette che possono essere modificate di volta in volta, in base alle disponibilità del momento in frigo.
Carolina D’Angelo, scrittrice per bambini e ragazzi, attraverso le sue storie aiuta con delicatezza i piccoli lettori a dare voce alle loro emozioni. La protagonista si chiama Bianca, perché il bianco racchiude in sé tutti i colori delle emozioni. Valeria Colonnella, illustratrice per l’editoria e creativa è riuscita a donare colore alle pagine, con immagini che incantano grandi e piccoli.
“Gustosissimo” è anche un libro personalizzabile, perché ogni testo può diventare un’opera unica con uno spazio dedicato agli appunti in cui poter annotare i propri pensieri o le ricette che desideriamo tramandare alle generazioni future.
Un mondo tutto da scoprire quello di Sergio Assisi che torna a teatro e si racconta in chiave del tutto ironica. Domenica 8 dicembre alle ore 18:00 sarà protagonista al Politeama di Tolentino con la sua nuova commedia dal titolo "Mi dimetto da uomo", insieme a lui sul palco Giuseppe Cantore.
Sergio Assisi è attore di cinema, televisione e teatro, tra i suoi successi: "Guardiani delle nuvole", "Capri", "Elisa di Rivombrosa 2", "Il commissario Nardone", "L’Allieva 3", sarà protagonista della nuova serie "Gloria" al fianco di Sabrina Ferilli e Massimo Ghini.
In un mondo che ha perso ogni punto di riferimento, Sergio Assisi, spaesato come tutti noi, parla a cuore aperto, spaziando fra narrazione e satira di costume e abbatte fin da subito la quarta parete per lanciarsi alla ricerca delle risposte di cui ognuno di noi avrebbe bisogno. Come un giullare, Sergio scherza, racconta e riflette, ora cinico ora conciliante, in un flusso affabulatorio irresistibile.
Analizza insieme al pubblico abitudini, speranze, sogni e miserie. Tenta di aggrapparsi alla bellezza, all’amore, alla poesia, come fossero rami di un albero che si protende verso le stelle, ma l’egoismo, la grettezza e gli umani limiti, lo risucchiano verso il basso e lo costringono a domandarsi: "Dovrei forse dimettermi dall’essere uomo?".
E mentre cerca delle risposte, un’entità irrompe sul palco nei momenti meno opportuni. Uno spiritello buffo, irriverente, impietoso, che corregge, puntualizza, svela, rivendica, irride, incarna concetti ed idee, e cosa peggiore di tutte, inchioda Sergio alla amara verità.
Alla fine di questa brillante analisi, forse farà pace con il suo demone, forse torneranno ad essere una sola entità o forse, giunti ad un bivio, si separeranno. È sempre difficile dirlo. Quel che certamente accade ogni sera è che si ride, ci si commuove o per lo meno si riflette nel riconoscersi membri di questa immensa e sconclusionata tribù che chiamiamo "umanità".
Uno spettacolo diretto da Sergio Assisi e scritto da lui insieme a Simone Repetto, una produzione Nicola Canonico per la Good Mood in collaborazione con Quisquilie Production. Biglietti da 30 euro in vendita al Botteghino del Politeama, aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 17:00 alle ore 20:00 e da tre ore prima di ciascun spettacolo, online all’indirizzo https://www.politeama.org/biglietti/.
Serata da applausi alla cerimonia di apertura della collettiva d’arte “Il Tempo”, esposizione di pitture e sculture, animata anche da poesie e performance dal vivo, allestita all’interno dello House Museum ''Clocks and Scientific Instruments'' di via XX Settembre, nuovo museo dell'orologio e strumenti scientifici voluto dall’ex antiquario Gianmario Massi e dalla moglie, Anna Maria Rossolini.
L’evento, curato da Shura Oyarce Yuzzelli, è stato inaugurato dal sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e dall’arcivescovo emerito di Ancona-Osimo, il cardinale settempedano Edoardo Menichelli, con la presenza, tra gli altri, del vice sindaco e assessore alla Cultura del Comune, Vanna Bianconi, del presidente del Rotary Club Tolentino e architetto, Giuseppe Bocci, e di numerosi visitatori.
La mostra, che resterà aperta fino all’11 gennaio 2025, intende celebrare il tema del tempo, attraverso le opere di numerosi artisti e poeti contemporanei. ''In questa mostra - spiega l’architetto Shura Oyarce Yuzzelli, che ha curato personalmente l’allestimento - ogni artista ci comunica con la propria tecnica ed il proprio stile una personale visione del concetto di tempo, che, come diceva Salvador Dalì, è la dimensione delirante e surrealista per eccellenza''.
A dare la propria visione del tempo alla cerimonia di apertura è stata anche una bellissima lectio del professor Paolo Gobbi dell’Accademia di Belle Arti di Macerata. “Il tempo” è un concetto che ci accomuna tutti: scandisce le nostre vite, guida i nostri ricordi, nutre le nostre speranze per il futuro.
''Questa esposizione ci invita a scoprire che il tempo è anche fluido, ricco di significati che vanno oltre la sua misurazione oggettiva – ha spiegato a margine della cerimonia di apertura della mostra il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, per poi sottolineare – Il tempo è un tema trattato nella filosofia, nella scienza, ma soprattutto nell’arte, che riesce a dare forma e colore a ciò che spesso sfugge alle parole''.
Tante le opere esposte di numerosi artisti provenienti da diverse regioni d'Italia e dal Perù, tra cui Massimo Bernabè, Silla Maria Campanini, Alberto Cespi, Leonardo Corneli, Silvio Craia, Maria Teresa Cristini, Adriano Crocenzi, Anna Donati, Paolo Gobbi, Giuliano Grittini, Lucy Jochamowitz, Shura Oyarce Yuzzelli, Ornella Ricca, Alberto Rossi, Giulio Sfrappini e Jesùs Salinas.
In mostra anche uno dei capolavori di Juan Salazar Orsi, artista peruviano scomparso di recente. Tra i contributi anche quelli del Gruppo Earth dell'Abruzzo, che unisce artisti come Alfredo Celli, Giancarlo Costanzo e Fabrizio Mariani. Al vernissage applausi per la poetessa fermana Jessica Vesprini e per l’attore portoghese Luis Marreiros e la loro strepitosa performance.
L’evento è patrocinato dal Comune di San Severino Marche dall’Ambasciata del Perù in Italia, dalla Pro Loco settempedana, dall'Università della Terza Età dell’Alto Maceratese e dal Rotary Club.
Si è svolta ieri sera, 1 dicembre, presso il ristorante Officina di Civitanova Marche, la presentazione del libro “Non cielo dicono - Fuori dal tunnel del complottismo c’è un sole bellissimo”, scritto da Silvia Perticarà, speaker radiofonica e presentatrice di talento. Il volume, edito dalla casa editrice Giaconi, affronta un tema di grande attualità: il passaggio da una visione complottista della realtà a un approccio razionale e critico per contrastare la disinformazione dilagante sui social media.
L’evento ha registrato una partecipazione straordinaria, con una sala gremita di pubblico. L’autrice, con la sua esperienza e il suo stile coinvolgente, ha saputo guidare i presenti in un dialogo attivo e stimolante, condividendo riflessioni profonde e spunti di grande interesse.
La serata, organizzata nell’ambito della rassegna culturale Filosofarte e patrocinata dal Comune di Civitanova Marche, ha visto la partecipazione di importanti figure istituzionali e culturali: Gianluca Crocetti, consigliere comunale e ideatore di Filosofarte e Pierpaolo Borroni, consigliere regionale, che hanno sottolineato il valore di occasioni come questa per sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza del pensiero critico.
A rendere l’evento ancora più speciale è stata la presenza di Giammarco Marzialetti, testimonial di Let’s Marche, che ha esposto due prestigiose Ferrari: la Ferrari Purosangue e la Ferrari da corsa con cui si è classificato secondo al Campionato Mondiale Ferrari Challenge e terzo in quello Italiano.
La serata si è conclusa con una cena a base di pesce, organizzata dal ristorante Officina, che ha saputo deliziare i presenti con piatti raffinati e di altissima qualità, accompagnati dai pregiati vini gentilmente offerti dalla Cantina Muròla.
L’autrice Silvia Perticarà, con la sua opera edita da Giaconi, ha dimostrato ancora una volta la forza delle parole per affrontare temi cruciali della nostra società, trasmettendo un messaggio di speranza e razionalità.
“Sono lieto di aver ospitato, nell’ambito della rassegna Filosofarte a Civitanova presso il ristorante Officina Bistro’, la scrittrice Silvia Perticará con il suo libro edito da Giaconi” – ha dichiarato il consigliere Gianluca Crocetti, intervenuto in rappresentanza dell’amministrazione comunale su delega del Sindaco Fabrizio Ciarapica. È stato un incontro stimolante e ricco di contenuti, durante il quale Silvia ha affrontato con grande sensibilità e intelligenza il tema del periodo storico segnato dal Covid, che ha lasciato ferite profonde e rivelato tutta la nostra fragilità. La pandemia di COVID-19, causata da un virus sconosciuto e diffuso rapidamente a causa della mobilità globale, ha sconvolto il sistema socio-economico mondiale e le nostre vite. Oggi, la sfida per superare questa crisi è abbandonare vecchi schemi di conoscenza e individuare nuove soluzioni. Mi ritengo molto soddisfatto per il successo dell’evento e per l’entusiasmo e l’interesse con cui la comunità civitanovese ha partecipato".
“È stato un piacere partecipare alla presentazione del libro scritto dalla civitanovese Silvia Perticará – ha detto il consigliere regionale Pierpaolo Borroni - un’opera che incarna lo spirito d’iniziativa e la creatività dei nostri concittadini. È stato un momento significativo di riflessione su quel periodo complesso e folle che è stato il Covid. Civitanova può oggi essere orgogliosa di una delle sue figlie, che con profondità e intelligenza ha saputo offrire un contributo prezioso al dibattito".
Inaugurata sabato pomeriggio all’Istituto Confucio dell’Università di Macerata, nella storica Villa Lauri, la mostra "Presente Cinese: Espressioni nell’Arte Contemporanea".
Fino al 28 febbraio sarà possibile ammirare opere di artisti cinesi di fama internazionale, tra cui Xu De Qi, Song Yongping, Zhang Hong Mei, Luo Zhi Yi e Qian Wu, che esplorano temi come globalizzazione, tradizione e modernità.
"Un’occasione unica per esplorare l'arte contemporanea cinese, specchio delle trasformazioni della società, capace di mescolare passato, presente e futuro attraverso opere che spaziano tra pittura, scultura e multimedialità", ha spiegato Claudio Calò, titolare della Madeinartgallery di Milano, intervenuto all’inaugurazione insieme a Giorgio Trentin, direttore dell’Istituto Confucio, Maurizio Fava, curatore della mostra e titolare della galleria Feu!Lab, Katuscia Cassetta, assessore alla Cultura del Comune di Macerata, Marco Meccarelli, storico dell’arte cinese, Mauro Luminari di Creative Project, che ha curato la comunicazione visiva della mostra.
L’esposizione, visitabile liberamente dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 20, offre una narrazione tematica distribuita nei saloni della villa, che evidenzia contrasti e riflessioni su questioni sociali, spirituali e culturali.
Marco Meccarelli, docente di storia dell’arte cinese a Unimc, ha analizzato l'evoluzione dell'arte contemporanea cinese, segnata dalla fine dell'era maoista nel 1979, quando l'arte inizia a liberarsi dal controllo statale. Negli anni '80, l'apertura politica favorisce la sperimentazione, ma gli eventi del 1989 riportano l'arte a una dimensione più introspettiva. Con il tempo, movimenti come il Pop Politico e la 798 Art Zone dimostrano il crescente ruolo dell'arte come strumento culturale e politico.
Maurizio Fava ha sottolineato, invece, l'ascesa della Cina come protagonista nel mercato globale dell’arte, seconda nel mondo solo agli Stati Uniti. L’arte cinese è diventata un potente strumento di soft power, capace di rafforzare l’immagine del Paese all’estero attraverso la promozione culturale e il dialogo globale.
L’arte riflette le trasformazioni sociali e politiche della Cina, passando da una realtà economica emergente a una forza culturale influente. "Questa esposizione - ha rimarcato Fava - è un’occasione unica per avvicinarsi a una Cina in evoluzione, capace di ispirare e stupire attraverso le sue espressioni artistiche".
L’evento celebra, dunque, il dialogo tra Oriente e Occidente, inserendosi nel solco della tradizione di Padre Matteo Ricci, maceratese simbolo dell’unione tra le culture.
Proseguono le lezioni dei Martedì dell’Arte, ormai tradizionale rassegna curata dall’Associazione Arte, con il Comune di Civitanova Marche e l’Azienda Teatri.
Martedì 3 dicembre, il prof Andrea Baffoni parlerà del museo regionale della ceramica di Deruta. Questa lezione si terrà alle 18, con ingresso libero, in Sala consiliare.
Il calendario di quest’edizione vede salire in cattedra ospiti di altissimo profilo. Sono: Stefano Papetti, Roberto Mancini, Mauro Perugini, Yuri Marano, Andrea Baffoni, Michele Fofi, Giorgio Valentini, Maria Letizia Papiri, Paola Ballesi, Roberto Cresti.
Anche quest’anno la presenza agli appuntamenti verrà riconosciuta dal Miur come corsi formativi, al termine dei quali sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
Il documentario su Don Oreste Benzi: un viaggio tra visione e realizzazione. Il 2024 segna l'inizio di un anno speciale per ricordare Don Oreste Benzi, il sacerdote romagnolo che ha cambiato la vita a migliaia di persone, portando alla luce temi cruciali come la disabilità, la prostituzione schiavizzata e la povertà. Il suo sogno, quello di costruire una società più giusta e inclusiva, prende forma nel documentario che racconta la sua straordinaria vita, in anteprima assoluta al Bellaria Film Festival l’11 maggio 2024, e che sarà poi distribuito nelle sale cinematografiche italiane.
Realizzato dal regista Kristian Gianfreda, il documentario segue il cammino visionario di Don Benzi, partito dagli anni ’70, quando in pochi credevano nella sua missione. Con l’aiuto di un gruppo di volontari “sgangherati”, il sacerdote avvia una serie di progetti e apre case di accoglienza in Italia e nel mondo, affrontando critiche, difficoltà e l'incredulità di media e politica. Un tema centrale del documentario è la lotta di Don Oreste contro la prostituzione schiavizzata, un problema che riuscì a far emergere negli anni ’90, nonostante l’indifferenza e l’ipocrisia del tempo.
Il film, che cattura l’essenza del suo impegno per le persone più fragili, troverà una visibilità ancora maggiore in occasione del Centenario della nascita di Don Oreste (1925-2025). In questo contesto, la proiezione del documentario non solo avverrà nelle sale italiane, ma sarà presentato anche in luoghi istituzionali prestigiosi come Montecitorio, il Senato e il Vaticano, dove il messaggio di Don Oreste risuonerà forte e chiaro. La sua causa di beatificazione, infatti, ha reso il documentario un appuntamento culturale di grande rilevanza per la Chiesa, le istituzioni e i tanti movimenti di volontariato che lui stesso ha ispirato.
L'uscita del documentario avviene in un clima favorevole, con la collaborazione dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata dallo stesso Don Oreste. Grazie alla sua rete capillare di case di accoglienza in tutta Italia, il film avrà una distribuzione che si estenderà in tutta la penisola, con il supporto di realtà come Agesci, Azione Cattolica, Focolari e Comunione e Liberazione. Questo modello di distribuzione è simile a quello che ha portato al successo il precedente film “Solo cose belle” (2019), che ha conquistato il pubblico e ottenuto riconoscimenti internazionali.
Don Oreste Benzi, con il suo sguardo bonario, gli occhiali vintage e l'accento romagnolo, si presenta come un uomo semplice, ma capace di trasformare la vita di chi gli stava intorno. Un po’ come Forrest Gump, ma con una missione ben chiara: affrontare le ingiustizie sociali. La sua opera, ancora viva oggi nell’Associazione Papa Giovanni XXIII, continua a portare avanti il suo messaggio, con 2.000 persone che quotidianamente si impegnano in un lavoro di accoglienza e solidarietà verso le categorie più vulnerabili della nostra società.
Una delle prime proiezioni del documentario si terrà, per quanto riguarda la provincia di Macerata, a Tolentino al Cinema Giometti l'11 e il 12 dicembre alle ore 21. Mentre il 19 gennaio (sempre alle ore 21) verrà proiettato a Matelica (cinema Giometti).
L'evento offre alla comunità locale un'opportunità unica per scoprire la storia di questo prete “rivoluzionario”, la cui vita è stata un esempio di dedizione e passione per il prossimo. Un’occasione da non perdere, per riscoprire l'importanza di un messaggio che, ancora oggi, continua a ispirare tanti giovani e adulti in tutta Italia.
Torna a gennaio 2025 "Presente liberale", la quarta edizione del festival nazionale del libero pensiero, promosso dall’Amministrazione comunale di Macerata e dall’assessorato al Turismo e Eventi in collaborazione con la casa editrice Liberilibri.
Dopo il felice debutto del 2022 con Nicola Porro, lo stimolante dibattito con Francesco Borgonovo, Camillo Langone e Giovanni Sallusti del 2023, e l’inedita occasione di confronto con Daniele Capezzone dell’estate 2024, l’11 gennaio prossimo nuovo appuntamento al Teatro Lauro Rossi con un altro ospite d’eccezione: Giuseppe Cruciani, giornalista e noto conduttore della trasmissione “La zanzara” dai microfoni di Radio24.
Cruciani sarà il protagonista di un evento dal titolo “Siamo tutti censurati. Perché è necessario oggi essere politicamente scorretti”, durante il quale, intervistato dal direttore editoriale di Liberilibri Michele Silenzi, presenterà il suo ultimo libro Via Crux. Contro il politicamente corretto.
L’incontro, coerentemente con le tematiche affrontate nelle edizioni precedenti, si incentrerà sul tema della censura del libero pensiero e del linguaggio nei media e nell’editoria. L’evento avrà come main sponsor il Centrale di Aldo Zippilli, realtà consolidata della ristorazione e dell’accoglienza nel centro storico di Macerata.
San Ginesio, il 30 novembre alle ore 17:00, presso l’Auditorium di Sant’Agostino, verrà presentata l'opera lignea policroma restaurata, raffigurante "Sant’Andrea e la battaglia fra ginesini e fermani", conosciuta come "Battaglia della Fornarina". L'opera, attribuita a Nicola Ulisse da Siena e datata 1463, rappresenta il simbolo dell'identità ginesina, proprio perché racconta la storica battaglia, avvenuta nel 1377, in cui San Ginesio riuscì a preservare la propria indipendenza da Fermo, grazie all'intuizione di una fornaia che avverò dell'assedio imminente delle truppe fermane.
Il restauro è stato eseguito all'interno di un laboratorio "trasparente", appositamente allestito nell'Auditorium in cui è conservata l’opera. Durante l'intero periodo del restauro, il pubblico ha avuto la possibilità di assistere alle diverse fasi dei lavori, seguendo passo dopo passo il meticoloso lavoro dei restauratori. Il restauro, finanziato dalla Fondazione Carima, è stato affidato alla ditta ARTè di Milko Morichetti di Mogliano, in collaborazione con l'Istituto di Restauro delle Marche (I.R.M.) dell'Accademia di Belle Arti di Macerata e la sezione di Diagnostica dei Beni Culturali della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam, e si è concluso in questi giorni.
I lavori svolti nell'arco di quattro mesi verranno raccontati durante la conferenza di presentazione dell'opera restaurata e le persone presenti potranno ammirarla da vicino ed osservare i particolari ricchi di peculiarità botaniche, architettoniche, di costumi, corazze e armamenti, prima che venga riposizionata nel suo altare originale. Durante gli studi effettuati sull'opera, sono emerse molte novità curiose riguardano la sua composizione, che verranno condivise con il pubblico. I restauratori faranno anche scoprire i materiali e le tecniche artistiche utilizzate dall'artista per la sua realizzazione.
La conferenza sarà anche l’occasione per parlare della vicenda storica che ha portato alla realizzazione dell'opera con la professoressa Pepe Ragoni e del contesto storico-artistico con Pierluigi Moriconi della Soprintendenza delle Marche e lo storico dell’arte Stefano Papetti.
Alla conferenza interverranno anche, il rettore di Unicam, Graziano Leoni, il direttore di Abamc, Piergiorgio Capparucci, il direttore Gianni Fermanelli della Fondazione Carima, la docente Unicam, Graziella Roselli, il restauratore Milko Moricheƫti e la coordinatrice di Irm Francesca Aloisio.
Il prossimo 2 dicembre vedrà l’avvio della nuova stagione dei caffè filosofici targati NiceBar. Si comincia alla grande con il professor Francesco Giacchetta che presenterà una disamina filosofico-politica sul concetto di "Democrazia".
Si tratta di un caffè filosofico e dunque la libera partecipazione del pubblico al dibattito, con osservazioni e domande, è più che gradita. L’incontro si svolgerà a Macerata, in via Gramsci 30, nella Biblioteca della Società Filarmonico Drammatica e avrà inizio alle ore 21:15.
Le novità di quest’anno sono due: la prima è lo stretto legame con la contemporanea rassegna della Scuola Popolare di Filosofia incentrata sul rapporto tra cinema e filosofia e la seconda è l’ispirazione alle opere d’arte che l’umanità ha prodotto nella storia.
E dunque il primo incontro, seguendo questo doppio legame, è ispirato sia al film "Il nome della rosa", sia ad un ciclo di affreschi del pittore Ambrogio Lorenzetti, vissuto a Siena fra il 1290 e il 1348. Si tratta delle "Allegorie del buono e cattivo governo e dei loro effetti in città e in campagna". L'ingresso è libero
Sabato 30 novembre, alle 18.30, presso la palazzina sud del Lido Cluana, si inaugura la mostra fotografica "Attimi d'estate", un progetto artistico unico ideato per la Fototeca comunale “Paolo Domenella” da Enrico Maria Lattanzi, direttore artistico di Percorsi Visivi.
La mostra presenta i lavori di sei giovani talenti dell'Accademia di Belle Arti di Macerata: Nicole Paolorossi, Elisa Cerolini, Dania Ferretti, Rebecca Vitali, Alessandra Biagiola e Francesco Tartari. Attraverso sguardi freschi e originali, questi studenti interpretano l'estate civitanovese, catturando aspetti inusuali e sorprendenti della vita cittadina e dei suoi momenti balneari. Ogni autore propone una prospettiva personale, dando vita a un mosaico di visioni autentiche che raccontano uno spaccato unico e affascinante della vita al mare. L'iniziativa rappresenta inoltre un momento importante per presentare la nuova gestione della Fototeca Comunale di Civitanova Marche, affidata da luglio a Percorsi Visivi APS, che ha raccolto l'eredità del gruppo fotoamatori cittadino.
Come spiega lo stesso Lattanzi, “l'obiettivo è rispettare lo spirito innovatore che ha sempre contraddistinto la Fototeca e il suo storico direttore Paolo Domenella. Per questo motivo, si è scelto di inaugurare con una mostra realizzata da giovani per i giovani, sottolineando la volontà di essere specchio del presente e portavoce di visioni contemporanee destinate a diventare le storie di domani”.
“Siamo lieti di ospitare nella palazzina Liberty questa originale mostra a cura della Fototeca comunale intitolata a Paolo Domenella – ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica. Si tratta della prima uscita pubblica per la Fototeca, dopo un periodo in cui si è lavorato internamente alla sua riorganizzazione di cui si occupa Percorsi Visivi APS. Questa esposizione è un evento nuovo, caratterizzato da un linguaggio fresco, che coinvolge il mondo giovanile e che è stato ben anticipato dalla comunicazione social, con interviste ai ragazzi che saranno i veri protagonisti del vernissage”.
L'evento espositivo sarà impreziosito da un dj set e da un momento di degustazione enogastronomica curato da Mescola Eat and Drink. L'ingresso è libero. La mostra sarà visitabile sabato 30 novembre in occasione del vernissage dalle 18.30 e domenica 1 dicembre con orario continuato dalle 10.00 alle 20.00.
Il nuovo appuntamento del Master Piano Festival sarà in compagnia di un acclamato e giovanissimo trio che propone un concerto di facile ascolto dove si uniscono l’intensità del pianoforte, la dolcezza del violino e la forza espressiva del violoncello. Domenica 1° dicembre alle ore 18,00 si esibirà al Politeama di Tolentino il Morgen Piano Trio, formato da Nicola Marvulli al violino, Camilla Patria al violoncello e Tiziana Columbro al pianoforte.
Il Morgen Piano Trio esplorerà diversi stili ed epoche passando dal genio musicale di L.V. Beethoven al padre della sinfonia e del classicismo viennese come F.J. Haydn fino ad arrivare alle composizioni più contemporanee di L. Bernstein, autore delle musiche di West Side Story. Il programma prevede: Trio in La maggiore Hob. XV 18) di F.J. Haydn; Trio in La minore di L. Bernstein e Trio in Si bemolle maggiore op. 11 di L.v. Beethoven.
Apprezzato dal pubblico e dalla critica, il Morgen Piano Trio nasce nel 2020 ed ha già al suo attivo numerose esecuzioni in prestigiose sedi in Italia e all’estero, tra cui il Musikverein di Vienna, in Spagna l’Ateneo Musical de Burgos, l’Ateneo Musical Mirandés, la Sociedad Filarmonica Castellana, in Italia l’Unione Musicale di Torino, l’Accademia Filarmonica di Messina, l’Emilia Romagna Festival, la Fondazione Franco Michele Napolitano di Napoli, il Festival Caelium Classica contemporanea di Ceglie Messapica, l’Università degli Studi di Padova, la Camerata Musicale Salentina di Lecce, il festival Camogli in Musica, l’Associazione Musicale Sergio Gaggia di Cividale del Friuli (UD), l’Associazione M.U.N. Music Notes in Pesaro, il Festival della bassa atesina di Cortaccia (BZ), l’Associazione Conoscere la Musica di Bologna. Nel 2022 l’ensemble è stato semifinalista nell’ambito della XXI edizione del concorso Premio Trio di Trieste. Il trio si è perfezionato con il Maestro Antonio Valentino presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino e con il Trio di Parma e il Maestro Pierpaolo Maurizzi nell’ambito del Master annuale di Alto Perfezionamento in Musica da Camera del Conservatorio “A. Boito” di Parma, concludendo nel 2023 con 110 Lode e Menzione. Ogni componente è attivo come camerista e solista sul panorama nazionale e internazionale.
Biglietti 12 euro in vendita al Botteghino del Politeama, aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 17,00 alle ore 20,00 e da tre ore prima di ciascun spettacolo, online all’indirizzo https://www.politeama.org/biglietti/
La stagione 2024-2025 del Politeama è sostenuta dalla Regione Marche e organizzata con il contributo di Simonelli Group, Estra Prometeo, BCC Recanati e Colmurano e Gruppo Medico Fisiomed.
Gianluca Papadia, caporedattore del sito letterario sevenblog.it, scrittore e drammaturgo di Pozzuoli (Na), è il vincitore della X edizione biennale del Premio Colsalvatico “L’umorismo, un modo di guardare la realtà”, dedicato ai racconti inediti. Il suo racconto, Contromano sull'ottovolante, che attinge a spunti autobiografici, esplora le manie, piccole e grandi, che sopravvivono anche oltre il fenomeno del bradisismo, dimostrando come l'umorismo possa essere una base solida per affrontare anche le difficoltà più gravi della vita.
Nel 2020 Papadia aveva già vinto il Premio Massimo Troisi per la miglior scrittura comica, e aveva ricevuto una segnalazione di merito nella IX edizione del Premio Colsalvatico nel 2022. Durante la cerimonia, che si è svolta il 23 novembre al Politeama di Tolentino, il riconoscimento gli è stato consegnato da Alberto Cola, vincitore della IX edizione, che è stato anche membro della Giuria tecnica dell'attuale edizione.
A seguire, sono stati premiati gli altri finalisti: il secondo premio è andato a Fabiano Pirozzi di Tortoreto (Te) per il suo racconto Il soliloquio stellare di Messere Baldassarre, mentre Francesco Petrucci di Verona ha ricevuto il terzo premio per Il bonus. Il vicesindaco di Tolentino, Alessia Pupo, ha premiato Petrucci, mentre Leonardo Roselli, vicesindaco di Camporotondo di Fiastrone (paese natale di Tullio Colsalvatico), ha consegnato il premio a Stefano Bigliardi per Il trionfo del Quidopro, che, pur essendo all'estero in Marocco, ha salutato il pubblico tramite un collegamento video. Infine, il presidente del Circolo Culturale “Tullio Colsalvatico”, Franco Maiolati, ha conferito il riconoscimento a Alberto Valli di Merate (LC) per Non si fan nozze con i funghi secchi.
Il presidente della Giuria, Gianfranco Lauretano, ha sottolineato l'alto livello qualitativo dei racconti pervenuti, 40 in totale, e ha evidenziato come tutti i partecipanti abbiano saputo trattare l'umorismo con grande maestria, evitando il riso come derisione e restituendo una visione più profonda della realtà. A giudizio unanime della giuria tecnica, composta anche da Fabrizio Altieri, Fulvio Fulvi, Samanta Casali e Solidea Vitali, il Premio Colsalvatico continua a mantenere la sua vocazione di celebrare l'umorismo come forma di riflessione e comprensione della realtà.
La serata è stata arricchita dalla lettura di brani dei racconti premiati da parte dei membri dell'Associazione culturale Libera...mente e del Laboratorio artistico Bura, con la regia di Genny Ceresani, che ha interpretato magistralmente Due a offrire di Tullio Colsalvatico. L'evento ha visto anche un contributo musicale di Tommaso Foresi, Emanuele Petteruti e Alessandro Roganti, e ha avuto uno scopo benefico, sostenendo la Campagna Tende dell'AVSI “Educazione è speranza”.
Il Circolo Culturale “Tullio Colsalvatico” ringrazia quanti hanno contribuito alla realizzazione dell'evento, tra cui il Comune di Tolentino, il Comune di Camporotondo di Fiastrone, l'Unione Montana dei Monti Azzurri, e le aziende Systematica, SimonelliGroup ed ITICI.
Lo scorso luglio, in occasione delle celebrazione per l'ottantesimo anniversario della liberazione dall'occupazione fascista prima e nazi-fascista poi, a San Severino Marche è stato presentato il Museo Diffuso della Resistenza – Trekking urbano.
Il progetto nato da una felice intuizione della locale sezione ANPI, intitolata al Capitano Salvatore Valerio M.O.V.M., e supportato dal Sindacato Pensionate SPI CGIL e dalla CGIL di Macerata.
L'idea è quella di valorizzare, attraverso passeggiate accessibili a tutti, i molteplici vicoli e palazzi del centro storico che dal settembre del 1943 al luglio del 1944 sono stati silenti spettatori della valorosa storia partigiana di liberazione e che ha portato la città nell'aprile del 2022 ad essere insignita come Medaglia d'oro al merito civile per aver "Durante il periodo bellico partecipò alla lotta partigiana, ospitando e sfamando centinaia di sfollati".
Fu teatro di uccisioni, di numerose fucilazioni e di rastrellamenti ad opera delle truppe tedesche e a danno della popolazione. Esempio di estremo sacrificio e di virtù civiche. 1943/1945" (fonte https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/373214).
In un percorso condiviso tra ANPI e SPI territoriali, nella mattinata di oggi 24 novembre, si è dato il via alla prova generale di questa passeggiata nella storia. Testimonials dell'iniziativa Francesco Rocchetti, Presidente Provinciale ANPI Macerata e Romina Maccari, Segretaria Generale SPI CGIL Macerata. Un nutrito gruppo di persone, che lungo il percorso ha attirato a se altri curiosi, guidati da Donella Bellabarba, presidentessa ANPI San Severino, insieme a Alberta Ricottini dell'associazione il Sognalibro si è mosso dal Cine-Teatro Italia, già sede della gioventù fascista, fino ad arrivare a ridosso del convento di San Pacifico per ritornare nella suggestiva cornice di Piazza del Popolo sotto alla terrazza del Palazzo Comunale da cui il partigiano Mario Depangher, tenne il suo primo discorso a una San Severino finalmente libera.
"Come SPI abbiamo fin da subito aderito con orgoglio all'idea del museo diffuso- dichiara Romina Maccari- L'unire alla se pur importante lettura dei fatti un'esperienza sensoriale come quella offerta dalla passeggiata rafforza attraverso il contatto diretto una memoria che diventa oggi essenziale conservare e tramandare". "La campagna revisionistica propria di una determinata compagine politica - continua Francesco Rocchetti - sta affinando la sua tecnica. Non si contrasta più la Resistenza apertamente, ma la si minimizza relegandola a un ruolo secondario e quasi ininfluente rispetto alle forze alleate in cui era invece parte attiva e prezioso supporto."
E' stato scelto il 24 novembre per promuovere e ricordare la Resistenza non a caso. Questa giornata precede infatti sia la giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, 25 novembre, sia lo sciopero generale nazionale proclamato da CGIL e UIL per il 29 p.v. configurandosi idealmente come preludio e volano per promuovere non solo il museo (per maggiori info anpi.sanseverino.cvs@gmail.com), ma anche per il presidio organizzato dal Forum Donne CGIL e il Coordinamento Donne SPI CGIL a Macerata nella mattinata di lunedì e per l'adesione allo sciopero e la partecipazione alla manifestazione che si terrà a Fabriano, città scelta per dare supporto ai lavoratori della storica cartiera e della Beko, ex Whirpool.
Taglio del nastro sabato in pinacoteca civica Marco Moretti per la mostra "Tullio Crali. Futur Sport", una selezione di opere dagli anni ’30 agli anni ’60 che hanno per soggetto delle discipline sportive enunciate in termini futuristi.
L’esposizione rinnova la collaborazione tra la pinacoteca cittadina e la famiglia Crali, tanto che per l’inaugurazione era presente Anna Bartolozzi Crali, nuora del Maestro.
Il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica, assieme al suo vice Claudio Morresi, ha spiegato quanto la mostra sia un’occasione di riflessione sul rapporto "tra creatività, dinamismo e i valori universali dello sport. Questa esposizione ci dà l’opportunità di accendere un riflettore sulla visione di Crali per lo sport, rappresentato non solo come forza e competizione ma anche come spinta e vigore verso il futuro. Un grazie alla famiglia Crali che ci mette a disposizione queste opere per un anno".
Anche la presidente dei Teatri di Civitanova Maria Luce Centioni, con Paolo Giannoni (consigliere del cda), ha voluto ringraziare la famiglia Crali "per la scoperta di un nuovo percorso meraviglioso ed eclettico".
Anna Bartolozzi Crali ha sottolineato il piacere di condividere una nuova esposizione con la pinacoteca Moretti, ricordando come "nell’anno delle Olimpiadi ci è sembrato interessante con la direttrice Enrica Bruni selezionare opere di Tullio Crali dedicate allo sport".
La direttrice Bruni ha proseguito: "Per Marinetti lo sport doveva rappresentare una delle tante sfaccettature del futurismo, visto il suo essere dinamico e il suo porre al centro l’atleta che supera il suo limite e batte ogni record. In questa mostra ci sono temi diversi e tecniche diverse, partendo dai lottatori dipinti da un Crali giovanissimo, nel 1927. Sono undici opere che raccontano una storia e che siamo sicuri piacerà ai nostri ospiti, che troveranno una corrispondenza anche con il futurista Tulli, con l’esposizione a lui dedicata sempre in pinacoteca e inaugurata nei mesi scorsi".
La permanente sarà visitabile nel corso del 2025 e verranno organizzate diverse lectio, partendo dal primo dicembre in occasione dell’iniziativa Domenica al Museo e proseguendo poi l’8 dicembre.
Proseguono le lezioni dei "Martedì dell’Arte", ormai tradizionale rassegna curata dall’Associazione Arte, con il Comune e l’Azienda Teatri. Martedì 25 novembre, il prof Stefano Papetti parlerà de “Il museo dell'arte salvata dal terremoto a San Severino Marche”. Questa lezione si terrà alle 18, con ingresso libero, al teatro Rossini.
Il calendario di quest’edizione vede salire in cattedra ospiti di altissimo profilo. Sono: Stefano Papetti, Roberto Mancini, Mauro Perugini, Yuri Marano, Andrea Baffoni, Michele Fofi, Giorgio Valentini, Maria Letizia Papiri, Paola Ballesi, Roberto Cresti.
Anche quest’anno la presenza agli appuntamenti verrà riconosciuta dal Miur come corsi formativi, al termine dei quali sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
Un evento esclusivo, che riporta alla luce uno dei più intriganti misteri delle Marche, si terrà venerdì 29 novembre alle 17:30 presso la Bottega del Libro di Macerata, in corso della Repubblica. L’occasione è la presentazione del libro Il giallo dei Sibillini. Il mistero della baronessa Rothschild: una svolta a 44 anni dalla morte? Un'inchiesta che ripercorre gli eventi legati alla morte della baronessa Rothschild, una figura misteriosa la cui tragica fine ha affascinato e coinvolto investigatori e appassionati di cronaca nera per decenni.
L'evento, organizzato nell'ambito della rassegna Marche d'Autore – I misteri marchigiani, si annuncia ricco di spunti e interventi da parte di una squadra di esperti che, a vario titolo, sono stati coinvolti nell'indagine e nella riscoperta del caso.
Tra i partecipanti al dibattito, ci saranno il giornalista Giancarlo Trapanese (già redattore capo di Rai 3), il collega Daniele Pallotta (giornalista del Corriere Adriatico), l’avvocato Giuseppe De Rosa, direttore della rivista Orizzonti della Marca di Camerino, la giornalista e imprenditrice Francesca Macina. Interverranno anche il colonello Salvatore Forte (già comandante dei carabinieri di Camerino), Maurizio Verdenelli (già inviato speciale de Il Messaggero), e Giorgio Iacobone (già dirigente della Squadra Mobile di Macerata e questore).
Un aspetto particolare della serata è la presenza virtuale di Francesca Macina e Salvatore Forte, coniugi e amici stretti del magistrato che indagò sul caso e che, purtroppo, è venuto a mancare prima di poter completare il lavoro che avrebbe dovuto portare alla luce la verità sulla morte della baronessa Rothschild. Forte, infatti, è stato uno degli investigatori chiave, tra l’altro l’autore del famoso avvistamento dell'auto abbandonata della baronessa nella neve, un elemento che rappresentò una svolta nelle indagini. Macina, invece, avrebbe dovuto scrivere un libro insieme al magistrato sul caso, prima della sua scomparsa.
Il libro ripercorre le fasi del mistero legato alla morte della baronessa, deceduta nel 1980 in circostanze misteriose sui monti Sibillini, una tragedia che ha sollevato numerosi interrogativi, mai completamente risolti. A distanza di più di quattro decenni, nuove piste e nuovi elementi potrebbero finalmente restituire un volto più chiaro alla vicenda.
Marche d'Autore – I misteri marchigiani, curata da David Miliozzi e Jonathan Arpetti, è una rassegna che esplora i casi più affascinanti e misteriosi della regione, con un focus particolare sulle indagini e i colpi di scena che hanno segnato la storia recente e passata delle Marche.
L’evento alla Bottega del Libro di Macerata rappresenta quindi un'opportunità unica per riscoprire un mistero che, pur avendo una lunga storia alle spalle, continua a suscitare domande e interesse. L’incontro sarà anche un’occasione per riflettere sul ruolo dell'informazione, della giustizia e della memoria collettiva nel far luce su vicende rimaste sospese nel tempo. L’evento è a ingresso libero.
"Cattive notizie per il cinema a Recanati. La Sala Gigli non riaprirà in tempi brevi e soprattutto non riaprirà con l’affidamento al Circolo del Cinema Recanati". Ad annunciarlo è il presidente del circolo, Beniamino Gigli, attraverso una nota in cui sottolinea il suo dispiacere e quello della "ditta Alfastudio di Stefano Carella, che è stata l’anima tecnico-economica della gestione".
"Dopo la scadenza del nostro contratto di comodato d’uso per la gestione della Sala Gigli - spiega Gigli -, l'amministrazione comunale ci ha comunicato che occorrevano dei lavori di sistemazione dell’impianto elettrico, per cui non si sarebbe potuto stipulare un eventuale nuovo contratto fino a lavori terminati. Passata l’estate, visto che i tempi si prolungavano e che, per chiunque avesse gestito la sala, la stagione invernale - primaverile sarebbe stata comunque compromessa, in data 31 ottobre scorso abbiamo fatto una richiesta ufficiale al sindaco per un eventuale rinnovo del contratto di comodato d’Uso fino all’estate 2026".
Richiesta a cui ha risposto l'assessore alla Cultura Ettore Pelati che nella sua comunicazione ha indicato come il Comune non abbia fornito "in nessuna occasione, alcuna indicazione sulle tempistiche degli interventi che necessita la sala 'Gigli"' per la sua messa a norma" e che "quando i suddetti lavori, saranno completati, si provvederà tramite un regolare bando, ad individuare, per la sala in questione, il soggetto idoneo alla sua gestione con l'obiettivo di esercitare una vera e propria attività di cinema".
"Ringraziamo tutti gli spettatori che ci hanno sostenuto con la loro assidua presenza e ci auguriamo che i problemi connessi con la riapertura della sala vengano risolti al più presto, così da non privare di nuovo Recanati di un servizio essenziale per la cultura e la socializzazione dei cittadini", conclude il presidente del circolo del Cinema Recanati, Beniamino Gigli.
Dal 20 novembre al 19 dicembre 2024, l’Istituto Italiano di Cultura di Stoccarda ospita, presso gli spazi espositivi del Rathaus, la mostra personale “Genesis – Der Augenblick” di Tonino Maurizi, curata dalla professoressa Paola Ballesi e dalla dottoressa Francesca Maurizi. L’esposizione è promossa e organizzata dall’IIC di Stoccarda in collaborazione con il CeSMa (Centro Studi Marche), diretto dalla dott.sa Pina Gentili e il Municipio di Stoccarda. L’evento ha il patrocinio del Consiglio dei Marchigiani all’Estero e della Provincia di Macerata.
Il titolo esemplifica il lungo percorso di ricerca dell’artista che fa della sua arte il sensore più raffinato e sottile per cogliere e rendere immediatamente visibili gli avvenimenti individuali e collettivi, dai più intimi e nascosti ai più sconvolgenti, come guerre e migrazioni che sconquassano il mondo e ci rendono meno umani.
Tonino Maurizi (Montecosaro 1940)
Pittore, scultore, designer, ebanista, frequenta l’Istituto delle Belle Arti di Macerata insieme a Dante Ferretti, Valeriano Trubbiani, Francesco Bonanotte, Giorgio Cegna, Guido e Carlo Bruzzesi, Danilo Bergamo. La bottega d’arte del padre diventa una fucina dove creare le prime sculture in legno. Oggetti pieni di movimento che rispecchiano il suo sentire e che sono ben accolti dai vari mercanti d’arte di Milano e Roma. A Milano la frequentazione dell’Accademia di Brera permette all’artista di fare varie sperimentazioni, ma, è l’incontro con Ivo Pannaggi che trasforma la vita di Tonino Maurizi, portandolo lontano dal suo Paese, verso la Germania e la Svezia, dove viene a contatto con gli ideali del Bauhaus che applica al suo lavoro e lo conduce a sconfinare nella scenografia, nel design di interni, nella progettazione e nella moda.
È di questo periodo l’esperienza con la casa di moda Dior a Parigi, dove fa incontrare il mondo effimero del fashion con il rigore della funzionalità della forma. Le molteplici e varie esperienze giovanili arricchite dal fermento di idee maturate dalla conoscenza dei grandi maestri del ’900 porteranno Tonino Maurizi a fare della falegnameria del padre un’azienda-officina in cui poter pensare, disegnare, progettare e realizzare questo nuovo modo di sentire tradotto anche in un nuovo modo di abitare, creando mobili, oggetti, sculture e tele dalle linee pulite, essenziali, piene di colore.
Da circa un ventennio, accanto all’impegno aziendale, ha ripreso a svolgere un’intensa attività espositiva in Italia e soprattutto all’estero (Cina, India, Emirati Arabi, Malesia, Indonesia, Giappone, Francia, Spagna, Germania, Libano, USA, Bangladesh, Bosnia ed Erzegovina, Israele, Singapore, Palestina, Messico, Thailandia, Serbia) riscuotendo grandi riconoscimenti di pubblico e di critica per la sua arte indomita e premonitrice, immediata e profonda nel leggere i sussulti dell’umanità.
Proseguono con successo le lezioni dei Martedì dell’Arte, la rinomata rassegna curata dall’Associazione Arte in collaborazione con il Comune e l’Azienda Teatri.
Le lezioni, che si tengono presso l’Aula consiliare di Palazzo Sforza (sopra il Teatro Rossini), sono un appuntamento imperdibile per gli appassionati d’arte. Ogni martedì alle ore 18, con ingresso libero, il pubblico ha l’opportunità di immergersi in un viaggio culturale di altissimo livello.
Il prossimo incontro, previsto per martedì 19 novembre, vedrà protagonista il prof. Stefano Papetti con una lezione dal titolo “La Pinacoteca di Ascoli. Il fasto barocco”. Un’occasione unica per scoprire i tesori artistici del barocco ascolano attraverso le parole di uno dei massimi esperti del settore.
Il calendario di quest’edizione è ricco di ospiti illustri, tra cui Stefano Papetti, Roberto Mancini, Mauro Perugini, Yuri Marano, Andrea Baffoni, Michele Fofi, Giorgio Valentini, Maria Letizia Papiri, Paola Ballesi e Roberto Cresti. Ciascuno di loro porterà la propria esperienza e conoscenza, offrendo al pubblico una panoramica completa e approfondita su vari aspetti dell’arte.
Anche quest’anno, la partecipazione agli appuntamenti sarà riconosciuta dal Miur come corsi formativi, con il rilascio di un attestato di partecipazione al termine del ciclo di lezioni. Un valore aggiunto per tutti coloro che desiderano arricchire il proprio bagaglio culturale e professionale.