Palazzo Leopardi a “lume di candela” nella giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili promossa da Caterpillar Rai Radio 2. Questo il gesto simbolico della famiglia Leopardi nella casa del Poeta di Recanati che ha contribuito a sostenere la campagna di sensibilizzazione, offrendo la possibilità ai visitatori di rivivere la stessa atmosfera, vissuta da Giacomo nel paterno ostello.
“Siamo vicini agli importanti temi di sensibilizzazione promossi da Caterpillar di Rai Radio2 – ha affermato la contessa Olimpia Leopardi discendente del Poeta - un’occasione che ci ha anche offerto la possibilità di apprezzare i luoghi della gioventù cari al Poeta, nella stessa atmosfera in cui lui li ha vissuti.
E’ stato emozionante vivere queste suggestioni nelle stanze che tanto hanno ispirato la poetica del giovane Leopardi. Un’esperienza affascinante con un importante messaggio sociale che, visto l’entusiasmo con cui è stata accolta, contiamo di ripetere presto.”
La suggestiva visita a “lume di candela” si è snodata tra le antiche sale della Biblioteca che hanno visto formarsi il genio del Poeta nel dialogo con i grandi autori degli oltre venti mila volumi presenti. E’ proseguita poi nel piano nobile del palazzo, seguendo il nuovo percorso “Ove abitai fanciullo” che a distanza di 200 anni ha svelato al pubblico per la prima volta gli appartamenti privati di Giacomo Leopardi.
Ad emozionare ancora di più i presenti, lungo l’itinerario, la lettura dei versi de Le ricordanze nei numerosi riferimenti ai luoghi della sua giovinezza all’interno del palazzo: tra le “sale antiche” e le “ampie finestre”; le “dipinte mura” e i “figurati armenti”, la serie di quattro tele raffiguranti animali al pascolo attribuite al pittore Philipp Peter Roos detto Rosa da Tivoli, esposti nella Galleria.
Passando attraverso il silenzio del giardino, nell’eco del quieto rumore delle voci familiari di parenti e servitori, fino ad arrivare alla stanza di Giacomo dove, a lume di candela, tanto ha poetato, osservando dalla sua finestra le “Vaghe stelle dell’Orsa”.
Al Teatro Lauro Rossi di Macerata appuntamento, ieri, con Teatro da sballo, nuova sezione fuori abbonamento della stagione promossa dal Comune di Macerata e dall’Amat e realizzata con il contributo della Regione Marche e del MiC.
Attraverso un racconto della vita e della figura del poeta rock-star Jim Douglas Morrison, Cesare Catà - Philosopher & Performer in ๐๐ผ ๐๐๐ฟ๐ถ๐น๐น๐ผ ๐ฑ๐ฒ๐น๐น๐ฎ ๐ณ๐ฎ๐ฟ๐ณ๐ฎ๐น๐น๐ฎ. ๐ฆ๐๐ผ๐ฟ๐ถ๐ฒ ๐น๐ฒ๐๐๐ฒ๐ฟ๐ฎ๐ฟ๐ถ๐ฒ ๐ฑ๐ถ ๐ฆ๐๐ฒ๐น๐น๐ฒ ๐ฅ๐ผ๐ฐ๐ธ ha proposto un’esplorazione filosofica e culturale dell’antico mito di Dioniso che, in forma post-moderna, ebbe in qualche modo a rivivere nella figura luminosa e maledetta del frontman dei Doors.
Nella lezione-spettacolo, che ha visto la presenza di un attore-narratore e di una cantante-musicista, Ludovica Gasparri piano e voce, si sono alternate letture drammatizzate dei testi di Morrison, canzoni riarrangiate del repertorio dei Doors, e uno storytelling originale in cui la narrazione del mito ellenico si è intrecciato con quella della biografia del poeta e performer americano.
"Cesare Catà ha confermato la sua capacità unica di coinvolgere il pubblico e trasportarlo un giovedì sera di marzo,freddo e triste in uno storytelling originale insieme ad una bravissima e giovane cantante, Ludovica Gasparri, che ha meravigliato tutti per la sua bellissima voce", ha affermato l'assessore alla cultura Katiuscia Cassetta.
Parte l’iniziativa “Storie marchigiane”, a cura dell'associazione culturale “La Torre che Ride” di Potenza Picena, con il patrocinio della Regione, in collaborazione con il Comune di Civitanova – Assessorato alla Cultura e con l’Azienda Speciale Servizi Cultura Turismo e Spettacolo Teatri di Civitanova, finalizzata a valorizzare il patrimonio storico delle Marche rievocando fatti, persone e costumi che ne testimoniano la peculiare identità attraverso lo strumento teatrale.
Sono due le rappresentazioni, entrambe in scena al Teatro Annibal Caro nella parte alta della Città, la prima “L’assedio di Ancona” in programma sabato 12 marzo alle ore 21.15 e l’altra “La notte di San Giovanni” fissata per sabato 26 marzo ore 21.15.
“L’Assedio di Ancona”, di cui Stefano Cosimi cura la regia e con Daniele Gabrielli la sceneggiatura, è uno spettacolo incentrato sulla tentata conquista, nel XII secolo, della città dorica da parte di Federico Barbarossa e della flotta della Repubblica di Venezia. I protagonisti del dramma sono personaggi storici realmente esistiti.
Nella rappresentazione, all’emissario dell’imperatore di Costantinopoli viene lasciato il compito di raccontare la vicenda ad una popolana ricorrendo alla tecnica del flashback. Ingresso ad offerta libera pro Anffas ed accessibile ai possessori di “Green Pass” rafforzato e mascherina FFP2. Per le prenotazioni tel. 338.7467108 in orario 10.00-13.00 e 16.00-19.00.
Ecco la prima voce femminile di Sferisterio Live, la rassegna di musica dal vivo organizzata dall’assessorato agli Eventi del Comune di Macerata, guidato da Riccardo Sacchi, in collaborazione con l’Associazione Sferisterio. A calcare il palcoscenico dell’arena maceratese il 28 agosto, alle 21, sarà infatti Carmen Consoli pronta a riprendersi la scena live e che, da giugno, torna in tour con una serie di attesissimi appuntamenti.
“Un altro nome di eccezione per la rassegna maceratese di musica dal vivo che con le sue proposte si sta facendo spazio, con una propria identità, nel panorama delle offerte canore di qualità – interviene l’assessore Riccardo Sacchi -. Carmen Consoli, un nome dal forte impatto, e la sua musica ben si sposano con Sferisterio Live, una rassegna che ha l’obiettivo di coniugare l’offerta musicale con una valida promozione del territorio”.
Carmen Consoli, dopo aver inanellato un sold out dopo l'altro con la sua ultima tournée teatrale che ha affascinato il pubblico per la sua originale divisione in 3 atti - tipici proprio del teatro - ora arricchisce ciascuno di essi e lo trasforma in un concerto a sé, con nuove atmosfere e nuovi suoni, tra rock, acustico ed elettronica.
Nasce così un meraviglioso viaggio per l'Italia con tre formazioni distinte, in funzione delle location che la ospiteranno: “Volevo fare la rockstar Tour”, “Acustico” e “Femme Fatale”, organizzazione e produzione di Francesco Barbaro per Otr.
Lo Sferisterio ospiterà la formazione principale, quella full band di “Volevo fare la rockstar Tour”, con sette eccezionali musicisti (Antonio Marra alla batteria, Marco Siniscalco al basso, Massimo Roccaforte alle chitarre, Adriano Murania al violino, Emilia Belfiore al violino, Concetta Sapienza al clarinetto e Elena Guerriero al pianoforte).
I biglietti sono disponibili sui circuiti Ticketone www.ticketone.it, Vivaticket www.vivaticket.com e Ciaotickets www.ciaotickets.com (online e punti vendita): platino 69,00 - oro 57,50 - verde 51,75 - blu 46,00 - rosso 40,25 - giallo 34,50 - balconata 28,75 (diritti di prevendita inclusi).
Presentato nella sede della Regione Marche il film "La Ballata dei gusci infranti" girato nelle zone terremotate delle Marche e dal 31 marzo al cinema: un messaggio corale di resilienza. Un film che "non vuol essere di denuncia ma un punto di osservazione sulla realtà".
Il terremoto come spunto per guardare meglio e più profondamente quello che abbiamo attorno. È il filo conduttore della pellicola, di cui è regista la jesina Federica Biondi, prodotta dall'attore marchigiano Simone Riccioni (Linfa Crowd 2.0), che fa parte del cast del film, e da Muvlab.
Tra gli attori anche Caterina Shulha, Paola Lavini, Miloud Mourad Benamara, Barbara Enrichi, con la partecipazione di Lina Sastri, Giorgio Colangeli e Samuele Sbrighi. Racconta quattro storie ambientate ai piedi dei Sibillini, nel cuore dell'Italia. Le vite di quattro ragazzi sconvolte dal sisma del 2016, ciascuno perde qualcosa: la casa, il compagno di una vita, la certezza sul futuro.
"Nella visione della nuova Giunta regionale, - ha sottolineato l'assessore alla Cultura Giorgi Latini, intervenuta alla conferenza stampa di presentazione il cinema - non ha solamente un valore divulgativo dei bellissimi paesaggi marchigiani racchiusi nelle riprese, ma anche sociale. Attraverso il cinema vogliamo far conoscere e apprezzare il nostro territorio, la nostra identità e la forza della comunità marchigiana".
"Come Regione siamo felici di aver sostenuto la produzione di questa pellicola, proiettati a valorizzare le nostre eccellenze e i nostri territori - ha aggiunto - Siamo orientati non solo ad acquisire produzioni cinematografiche da fuori regione, ma vogliamo anche sostenere le produzioni marchigiane. È questa la scelta della Regione che concretizzeremo con la nuova programmazione dei fondi europei".
Latini ha anticipato la possibilità di uno stanziamento "cinque volte superiore alla passata legislatura. Puntiamo a investire, nel prossimo settennio, 16 milioni di euro, con una media di 2 milioni all'anno destinati a sostenere le produzioni cinematografiche attraverso l'emanazione di appositi bandi".
Il film sarà nelle sale cinematografiche dal 31 marzo, la proiezione vedrà una serie di anteprime a partire dal 21 marzo a Roma e dal 22 a Milano. Dal 24 marzo sarà la volta delle Marche, con proiezioni ad Ancona, Jesi, Tolentino, Matelica, Macerata, Fermo, Porto Sant’Elpidio, Fano, Senigallia, Pesaro, Ascoli e Amandola.
Terzo appuntamento con Cassini&Friends, il format innovativo ideato appositamente per il Politeama dove oltre a Dario Cassini, si esibiranno giovani comici e ospiti speciali del panorama cabarettistico nazionale.
Sabato 12 marzo alle ore 21:15 salirà sul palco del Politeama di Tolentino, Gabriele Cirilli, uno dei big della comicità, amatissimo dal pubblico televisivo e teatrale. Insieme a lui un altro big come Dario Cassini e nuovi giovani comici.
Chi non lo conosce? Attore, cabarettista, umorista e uno dei comici più brillanti di Zelig. Diplomatosi all’interno del Laboratorio di Esercitazioni Sceniche di Gigi Proietti, appare per la prima volta in televisione come concorrente ne "Il gioco delle coppie" condotto da Marco Predolin ma il vero e proprio debutto avviene nel programma Seven Show dove interpreta il maestro d’orchestra Mino di Vita.
Il grande successo arriva all’interno del programma comico Zelig dove indossa i panni di Kruska, l’amica di Tatiana da cui nasce il suo tormentone più famoso "Chi è Tatiana?" che dà anche il titolo al libro omonimo, allo spettacolo teatrale e al film del 2001. Successivamente ottiene il suo primo ruolo da protagonista nella pellicola "Un bugiardo in paradiso recitand"o al fianco di Paolo Villaggio.
Partecipa ad alcune fiction televisive e nel 2007 è nel cast dei concorrenti della quarta edizione di "Ballando con le Stelle". Dal 2009 ricopre il ruolo di Dante Piccione nella fiction "Un Medico In Famiglia". Partecipa alla prima edizione di "Tale e quale show" classificandosi al terzo posto dietro Enzo Decaro e la vincitrice Serena Autieri.
Grazie a questa sua partecipazione viene confermato per la seconda edizione del programma dove grazie all’imitazione del rapper coreano PSY ottiene la vittoria della puntata e per via delle sue imitazioni comiche verrà confermato in qualità di ospite in molte stagioni successive fuori gara con delle "Mission Impossible".
Dario Cassini è uno dei grandi della comicità italiana, ha alle spalle una lunga esperienza televisiva nei tre cult-show della tv italiana come Zelig Circus, Le Iene e Colorado. Ha all’attivo oltre venticinque spettacoli scritti e replicati in tutta Italia.
Biglietti a partire da 12 euro disponibili al Botteghino del Politeama, aperto dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 20 e da tre ore prima di ciascun spettacolo, online all’indirizzo http://www.liveticket.it/politeamatolentino.
Tutte le attività del Politeama si svolgono nel rispetto delle normative per il contrasto del Covid-19, l’ingresso è consentito esibendo il Green Pass “rafforzato” e indossando correttamente la mascherina protettiva FFP2. Cassini&Friends è organizzato in collaborazione con Tigamaro e continua ad aprile con Dado.
“Nel teatro la parola è doppiamente glorificata: è scritta, come nelle pagine di Omero, ma è anche pronunciata, come avviene fra due persone al lavoro: non c'è niente di più bello”. Con questa frase di Pier Paolo Pasolini, nel giorno della ricorrenza della sua nascita (5 marzo 1922) Walter Costantini ha aperto la nona serata delle Audizioni live di Musicultura con una copertina sul valore delle parole.
Un affascinante viaggio sul linguaggio attraverso il pensiero di grandi filosofi e poeti della storia, passando attraverso Noam Chomsky, Martin Heidegger, Stefan George, e Ludwig Wittgenstein fino ad arrivare all’era digitale, caratterizzata dall’utilizzo del linguaggio numerico, a scapito della bellezza, con il conseguente depauperamento del vocabolario, usiamo solo l’1% dei 2 milioni di vocaboli a disposizione.
“Le parole sono agenti vivi e attivi, producono stati d’animo e azioni – ha detto Walter Costantini - mai come in questo momento storico l’uso delle parole assume un valore fondamentale nella negoziazione della terribile realtà di guerra che stiamo vivendo. L’augurio è che attraverso la forza delle parole si possa giungere ad una risoluzione vera concreta ed immediata.”
Emit di Lodi ha conquistato il favore del pubblico, grazie agli applausi in teatro e ai like sui social si è aggiudicato la Targa Banca Macerata, consegnata dal Dirigente del Servizio Welfare e Cultura del Comune di Macerata Gianluca Puliti.
Emit all’anagrafe Emanuele Conte, con un set voce e chitarra ha offerto le canzoni poetiche “Vino” e “Mare” un brano intenso e autobiografico che parla dei rapporto con genitori nel corso della vita. Emit scrive canzoni dall’età di 12 anni e ha alle spalle oltre 500 ore di performance dal vivo tra locali, house-concerts e musica di strada durante i viaggi in Europa.
Dal 2018 collabora con Officine Buone, ha vinto diversi premi e tra le numerose esperienze nel 2015 è stato ospite alla BBC Radio Merseyside, a Liverpool, nel 2019 si è esibito allo Stupinigi Sonic Park, in apertura agli Eugenio in Via di Gioia, ed è stato in finale allo Special Stage al teatro Zelig di Milano; nel 2021 è stato ospite del Magna Graecia Film Festival, a Catanzaro
Sul palcoscenico di Musicultura la voce calda e graffiante di Luca Maggiore di Forlì, in una performance elegante e coinvolgente ha proposto i brani “Sei Andrea” scritta per il figlio e “L’odore di noi”. Cantautore, musicista e attore, protagonista di opere quali Notre Dame de Paris di Cocciante, Romeo e Giulietta - Ama e cambia il mondo, Luca Maggiore ha studiato canto, pianoforte classico, jazz e soul.
Debutta con il suo primo singolo nel 2001 e prosegue con la pubblicazione di numerosi altri lavori. Vanta più di vent’anni di carriera alle spalle, è stato corista di Mango, Biagio Antonacci, Marco Masini, Fabio Concato e delle orchestre di Beppe Vessicchio e Pippo Caruso.
“Mango è stato l’artista che mi ha insegnato di più, i suoi consigli durante le cene dopo gli spettacoli mi hanno fatto crescere molto” ha raccontato l’artista che recentemente ha pubblicato tre singoli e sta lavorando al suo prossimo album "Felice di dare"
Da Genova G Pillola, all’anagrafe Guglielmo Perri, si è esibito con “La notte” e “Lo specchio” testi poetici basati su semplicità, verità e ironia su musiche pop e disco dance. Le sue canzoni, istantanee di quotidianità, sono una via di fuga dalle grandi cose del mondo.
G Pillola affonda le sue radici musicali nell’universo rap, nel 2015 si orienta verso il cantautorato pop moderno. Accompagnato dalle produzioni di Blue Jeans, surfa tra le onde della musica Italiana degli anni ’70 e’80, del pop francese e dell’indie rock europeo.
Al suo debutto con canzoni proprie di fronte ad un pubblico giuliettacome, all’anagrafe Illari Giulia classe 1996 di Forlì, ha presentato “Lo fi – love” dedicata alla sorella e “Adele” uscito la settimana scorsa, due brani sinceri, irriverenti e unisex.
Illari Giulia, con un passato alle spalle di diciassette anni di danza e una laurea da giornalista, nel 2021 diventa "giuliettacome" e pubblica i singoli "Vero", "Catcalling" e la sua canzone più recente, "Catcalling- Garrido Remix", per Visory Records con distribuzione Universal Italia.
Sir Jane è lo pseudonimo della cantautrice elettronica bolognese Susanna Regazzi che con la sua band ha proposto “Trigger” l’analisi della radice di un conflitto in un sogno e “Cappellaio matto”. Brani popolati di immagini potenti, seminati di archetipi e messaggi subconsci dove impiega la voce come una ritrovata preghiera per guarire i paesaggi interiori.
Il nome Sir Jane unisce la dualità tra maschile e femminile, le sue canzoni nascono durante anni di malattia in cui trova nella musica un processo onirico, volto a guardarsi dentro con la chiarezza dei sogni lucidi.
Sul palco di Musicultura Ganugi classe 1988 di Prato con “Le zanzare” e “Pezzo quasi bello” dove l’artista crea l'atmosfera esistenziale di una generazione, che nel "quasi", ovvero in bilico, ripone la sua stessa ironica essenza.
L’esilarante esibizione del Maestro Massimo Viganò Fumagalli sull’origine storica delle frasi e dei gesti scaramantici teatrali ha chiuso la penultima serata delle Audizioni Live del Festival.
Oggi, domenica 6 marzo, ultimo giorno di ascolti, alle ore 17 si esibiranno:
Martina Vinci di Genova, Stefania Tasca di Torino, Maestral di Venezia, Apu di Forlì, Tano e l’Ora d’Aria di Bari, Pecci di Milano
Rush finale per le dieci serate di Audizioni Live di Musicultura, al sempre gremito Teatro Lauro Rossi di Macerata. Nel giorno del compleanno di Lucio Dalla, 4 marzo 1943, l’ottava serata delle Audizioni Live di Musicultura ha visto il collegamento con la città di Bologna con la cantautrice Roberta Giallo, tra i giurati del Festival e con il critico musicale Ernesto Assante, impegnati in un omaggio al grande artista bolognese scomparso. Roberta Giallo per l’occasione ha presentato il suo nuovo brano dedicato all’amico e maestro “La città di Lucio Dalla”.
Sofia Rollo di Lecce si è conquistata il premio del pubblico presente a Teatro e sui social, la Targa Banca Macerata consegnata dal Prof. Claudio Pettinari Rettore dell’Università di Camerino, tra i partner culturali di Musicultura insieme all’Università di Macerata e all’Accademia delle belle Arti. “La musica è fondamentale per la formazione dei nostri ragazzi e ragazze - ha affermato il Rettore Pettinari - noi abbiamo il compito di prepararli e di accompagnarli nel futuro che meritano e siamo ben felici che i nostri studenti possano vivere queste esperienze nei laboratori di Musicultura con tanta musica, tanta armonia e tanta gioia.”
Gli studenti delle Università di Camerino e Macerata sono infatti presenti ogni anno a Musicultura nella giuria e nella redazione giornalistica e social del Festival. A Musicultura Sofia Rollo, classe 1999 di Lecce, si è esibita per la prima volta con le sue canzoni di fronte ad un pubblico, offrendo “Da sola” e “Malabene” con uno stile urban pop nato dall’incontro tra una produzione elettronica e la sua timbrica vocale calda e rotonda che rimanda all’universo del soul, il mondo musicale in cui è cresciuta.
Testi dove l’artista indaga su se stessa rapportandosi con gli altri in diverse forme. Salentina trapiantata a Milano, Sofia comincia presto a coltivare il suo talento artistico, a 16 anni approda sul palco televisivo di X-Factor 10. “Un’esperienza importante che mi ha dato molta carica e sicurezza,- ha raccontato l’artista - da qual momento ho pensato seriamente alla musica.”
L’esibizione più applaudita dal pubblico presente al Teatro Lauro Rossi è stata quella offerta dal rapper Themorbelli di Alessandria che con testi ironici e compenetrati nella musica ha proposto “Il giardino dei Finzi Contini” e “Therinascimento” brani ricchi di citazioni storiche, artistiche e letterarie. Rapper, videomaker e storyteller Themorbelli gravita nel mondo dell’arte contemporanea e della musica. Ha pubblicato diversi racconti, un documentario sulla musica di provincia e un romanzo. Con il progetto presentato a Musicultura spalanca le porte a un mondo tutto nuovo.
Da Lucca il cantautore Effemberg nome d’arte di Stefano Pomponi con i brani “Presepe” e “Il Cielo era un corpo coperto” ha proposto un viaggio all’interno dell’animo umano dove racconta la sua visione del mondo, per sensibilizzare e denunciare, nella certezza che i piccoli gesti fanno la differenza. Esordisce nel 2017 con il disco “Elefanti per Cena”, di cui alcuni brani fanno da colonna sonora al film “Ricordi?” di Valerio Mieli. Nel 2019 pubblica l’album "Il cielo era un corpo coperto” e nel 2021 i singoli “Mini Universo”, “Atto di Rivolta” e “Sirene Alate”.
Ritorna a Musicultura Lorenzo Disegni di Roma con le canzoni libere da schemi e preconcetti “Oi mà” e “70” dove le sensibilità e la sincerità dell’artista si riflettono sia nelle melodie che nei testi. Disegni ha da poco pubblicato i suoi primi due singoli “Come ci pare” e “VHS” che precedono l'uscita del disco d’esordio, un album caratterizzato da dieci brani che definisce come “figli dell'amore e della voglia di non ricalcare alcun modello predefinito”.
Valeria Sturba, polistrumentista, cantante e compositrice di Bologna ha presentato “Anti amore” e “Mille” dove evoca richiami alle arti e alla letteratura, in un’immersione sonora sperimentale e minimalista in cui la sua voce funge da strumento.
Da Trieste sul palco del Lauro Rossi Caspio, cantautore “elettronico ed elettrico” come ama definirsi, con “Domani” e “Mai”, un vero e proprio manifesto che descrive la voglia di riscatto della generazione dei trentacinquenni su musiche elettroniche in stile anni 90. La sua storia artistica inizia da adolescente, nel 2019 pubblica “Giorni Vuoti” e nel 2021 il suo ultimo EP “fugit”.
Questa sera sabato 5 marzo si esibiranno:
giuliettacome di Forlì, Sir Jane di Bologna, Luca Maggiore di Forlì, G Pillola di Genova, Ganugi di Prato, Emit di Lodi
Domenica 6 marzo, ultimo giorno di Audizioni live, alle ore 17 saliranno sul palco del Lauro Rossi:
Martina Vinci di Genova, Stefania Tasca di Torino, Maestral di Venezia, Apu di Forlì, Tano e l’Ora d’Aria di Bari, Pecci di Milano
Il violoncellista Luigi Piovano è il solista protagonista del prossimo programma del cartellone sinfonico FORM dal titolo MUSICAINSIEME, realizzato in collaborazione con il Comune di Macerata.
L’Orchestra Filarmonica Marchigiana, diretta in questa occasione proprio dal primo violoncello solista dell’Orchestra di Santa Cecilia, si esibisce martedì 8 marzo al Teatro Lauro Rossi di Macerata con “SAINT-SAËNS E MENDELSSOHN”.
In programma il Concerto per violoncello e orchestra n. 1 in la min., op. 33 di Camille Saint-Saëns, una delle sue opere più rappresentative che gli valse la considerazione di molti per l’originalità e la vivacità d’ispirazione.
Infatti, in questo brano, il compositore francese da una parte mostra il rispetto per le forme classiche, e dall’altra va alla ricerca della libertà creativa, del colore e dell’impasto timbrico, della melodia insolita, dell’interazione con forme ancora più antiche.
A seguire la Sinfonia n. 3 in la min., op. 56 Scozzese di Felix Mendelssohn-Bartholdy, ultimo dei cinque lavori sinfonici del compositore, dalla lunga elaborazione. Un’opera, dedicata alla regina Vittoria, che evoca con grande suggestione paesaggi e sensazioni ora eroiche, ora malinconiche, ora grandiosamente epiche.
Luigi Piovano è indubbiamente uno dei più apprezzati violoncellisti italiani; dal 2012 è direttore musicale dell’Orchestra ICO della Magna Grecia di Taranto e tra i suoi impegni più imminenti, oltre alla serie di concerti con la FORM, ci sono il debutto sul podio dell’Orchestra del Mozarteum di Salisburgo e dell’Orchestra Verdi di Milano e Tosca al Teatro Bellini di Catania.
Biglietti da 15 a 18 euro, per gli studenti 4 euro, in vendita anche online su vivaticket.com. Info biglietteria: tel. 0733-230735, boxoffice@sferisterio.it.
Nella settima serata delle audizioni live di Musicultura 2022 è Vena a conquistare il premio del pubblico Targa Banca Macerata, grazie agli applausi e ai “like” degli utenti collegati in diretta streaming sui social. A consegnare all’artista milanese il trofeo sono stati il Vice Direttore di Banca Macerata Rodolfo Zucchini e l’Assessore agli Eventi del Comune di Macerata Riccardo Sacchi.
“Sono serate bellissime con un’ alta qualità di esibizioni che ogni sera vedono il Teatro Lauro Rossi gremito di appassionati per un totale fino ad oggi che supera le 2000 presenze in sala - ha commentato Sacchi – un grande successo per la tutta la città che ogni giorno accoglie con piacere i numerosi artisti, musicisti e gli accompagnatori al seguito, negli alberghi, nelle piazze e nei negozi del centro.”
Tra le novità di successo di queste audizioni spiccano le applauditissime performance di Massimo Viganò Fumagalli, il talento cantautorale di Valentina Brozzu (Milano) e il sound acoustic progressive dei Popforzombie (Torino).
Gradito ritorno sul palco di Musicultura della voce limpida e potente di Sara Loreni (Parma), mentre a chiudere la serata al Teatro Lauro Rossi sono stati il set acustico di Luigi Friotto (Chieti) e il groove che mescola rock, hip hop e ironia dei Toolbar (Provincia autonoma di Trento).
Questa sera venerdì 4 marzo si esibiranno: Valeria Sturba di Bologna, Sofia Rollo di Lecce, Lorenzo Disegni di Roma, Themorbelli Alessandria, Caspio di Trieste, e Effemberg di Lucca.
Sabato 5 marzo: giuliettacome di Forlì, Sir Jane di Bologna, Luca Maggiore di Forlì, G Pillola di Genova, Ganugi di Prato, Emit di Lodi.
La Sacra Rappresentazione Popolare della Passione di Cristo che si tiene in occasione della Pasqua presso la Contrada Bura a Tolentino, celebra il suo ventennale di attività. Dopo lo stop di due anni dovuto alla pandemia, pur non potendo riprendere in presenza la manifestazione, i componenti dell’associazione hanno deciso di proporre un calendario di appuntamenti che toccheranno il mese di marzo e aprile.
La Passione alla Bura è una storia che si ripete e si rinnova dalla fine degli anni Sessanta quando il parroco Don Primo Minnoni, scelse il teatro per proporre la “sua” Passione ai parrocchiani, poi ripresa dopo un’interruzione di 20 anni nel 2002 dai componenti dell’associazione dedicata alla memoria del parroco.
Una rappresentazione teatrale che va al di là della “Via Crucis” o della “Processione Figurata”, grazie anche ai suggestivi effetti presenti lungo tutto il palcoscenico itinerante in cui i figuranti-narratori danno vita alle scene della Passione di Cristo, mentre gli spettatori percorrono in contemporanea lo stesso tragitto in parallelo. Un connubio tra arte e fede frutto anche di un intenso impegno volontario, portato avanti dagli abitanti della contrada insieme all’apporto del lavoro di professionisti.
“Ricordo ancora quando insieme ad un gruppo di amici, venti anni fa, decidemmo di realizzare la Passione di Cristo alla Bura, riprendendo in mano la tradizione iniziata grazie a Don Primo Minnoni.” Dichiara Giovanni Ciarapica, presidente dell'associazione. “Eravamo pieni di entusiasmo e motivati dalla volontà di far vivere in quelle splendide colline, un momento di arte e fede sia ai figuranti che al pubblico che sarebbe intervenuto. Così è stato in tutti questi anni".
"Sono stati centinaia i figuranti, guidati dalla maestria della nostra regista Ada Borgiani, a vestire i panni, curati dalla costumista Carla Accoramboni, di donne e uomini che hanno accompagnato le ultime ore di vita di Gesù - aggiunge Ciarapica -. Migliaia gli spettatori giunti da ogni parte della regione che si sono lasciati coinvolgere dalla unicità di questa Sacra Rappresentazione, resa speciale anche grazie alle voci, su tutte quella del narratore, Saverio Marconi".
"Abbiamo fatto molta strada, condivisa anche con altre realtà simili alla nostra ritrovate nell’Associazione Europassione per l’Italia. Ora, dopo lo stop dovuto alla pandemia, celebriamo questa ricorrenza, ricordando principalmente tutte le persone che hanno condiviso questo cammino con noi e che purtroppo non ci sono più, come il maestro Aldo Passarini che con generosità e professionalità curò tutto l’aspetto musicale, fulcro fondante della rappresentazione. Mentre ci apprestiamo a cercare un rinnovamento che mantenga vivo lo spirito iniziale, ringrazio a nome dell’Associazione, tutte le persone che sono state al nostro fianco” conclude Ciarapica.
La regia dell’evento, fin dalla sua prima realizzazione, è stata affidata alla regista, autrice e scenografa Ada Borgiani, che ha iniziato il proprio lavoro di scrittura sulla base delle tracce della narrazione evangelica fornita da Don Attilio Feroci, elaborate ed approfondite grazie anche alla stretta collaborazione con l'Agostiniano Padre Franco Monteverde. L’attenta cura di ogni aspetto, ha saputo donare alla rappresentazione una spiritualità senza tempo, consentendo una vera e propria immersione da parte degli spettatori nell’evento artistico-religioso.
“In questo terzo anno in cui permangono gli impedimenti alla realizzazione della Passione della Bura- scrive la Borgiani- i vari appuntamenti organizzati la rievocano e la indagano. La Passione di Cristo alla Bura di Tolentino in questi 20 anni è stata vissuta dalla gente non solo come una sacra rappresentazione ma una esperienza di intima partecipazione. Fare appello dentro di noi a quelle riflessioni può aiutarci a trovare la via e i mezzi per costruire la pace.”
Supportata in tutti questi anni dal sostegno dell’Amministrazione Comunale di Tolentino, la manifestazione nel tempo è cresciuta allacciando anche importanti sinergie nazionali.
“Tolentino qualche anno fa ha fatto una scelta coraggiosa, aderendo alla rete di Europassione per l'Italia, sapendo che ciò avrebbe comportato un maggior impegno per la classe dirigente sia in termini finanziari, di partecipazione e di relazioni.” Parole di Flavio Sialino, Presidente Europassione per l'Italia.
“I risultati di tale scelta non tarderanno ad arrivare, anche se in parte sono già visibili. Ma accanto alla soddisfazione di quanto, meritatamente, ha raggiunto in questi anni, si accompagna l'impegno di proseguire lungo questa strada che ha come fine ultimo quello di promuovere, valorizzare e tramandare alla future generazioni il patrimonio immateriale che ha contribuito a far crescere e valorizzare anche attraverso l'adesione al Progetto UNESCO intrapreso da Europassione per l'Italia" aggiunge Sialino.
Al fine di celebrare nel migliore dei modi questa speciale ricorrenza dei vent’anni, l’associazione Don Primo Minnoni, ha promosso una serie di appuntamenti. Sabato 5 marzo alle ore 12, negli spazi esterni della chiesa della Bura, inaugurazione della mostra itinerante “Venti anni di Passione”.
In 16 totem, accolti per tutto il periodo pasquale nelle 10 chiese agibili della città di Tolentino, si illustreranno i momenti più suggestivi della Sacra Rappresentazione, grazie ad una selezione di scatti fotografici curata da Emanuela Meanti e Mirko Scoccia, sulle foto realizzate in 20 anni da Fabio Palmieri, Luca Bussotto, Fotoclub Diaframmazero, Lucrezia Palmieri e altri collaboratori succeduti nel tempo. Stampa a cura della Gps snc di Mazzaferro Giuseppe & C.
Oltre alla mostra, per gli organizzatori era importante fissare il tempo trascorso, in una narrazione video. “Solo l’amore può ottenere la pace”, è un racconto in cui la giornalista Barbara Olmai, che ha curato le interviste e la regia, ha cercato di portare in luce nei figuranti, negli ispiratori del progetto e nella parte artistica, significati, ricordi ed emozioni, testimonianze che portano alla scoperta di un mondo di grande spiritualità e della volontà di condividere una esperienza unica insieme agli altri.
Le riprese e il montaggio sono di Fabio Palmieri, appassionato videomaker che ha conservato gli archivi delle immagini delle passate edizioni. Il video verrà presentato domenica 13 marzo alle ore 17,30 presso il Politeama di Tolentino, in Corso Garibaldi. Seguirà un incontro con i promotori, le autorità e chi ha contribuito a realizzare la Sacra Rappresentazione nel tempo. Ingresso al Politeama gratuito, fino ad esaurimento posti.
Tutte le attività del Politeama si svolgono nel rispetto delle normative per il contrasto del Covid-19. L’ingresso è consentito esclusivamente ai possessori del Green Pass “rafforzato” e con mascherina FFP2.
Sabato 9 aprile, il sabato che precede la Settimana Santa, in cui tradizionalmente l’associazione metteva in scena la sua Passione, ci sarà uno speciale momento che non mancherà di regalare al pubblico nuove suggestioni. Francesco Venanzoni, in sinergia con la regista Ada Borgiani, grazie a speciali proiezioni e suggestioni musicali, con la collaborazione tecnica di Giordano Corsetti della Pfl Allestimenti, porterà il pubblico a rivivere le emozioni e i sentimenti che hanno attraversato i protagonisti nel corso degli anni. Per consentire al pubblico la visione, la performance verrà ripetuta più volte nel corso della serata.
Il Macerata Opera Festival 2022 è ufficialmente pronto a partire: presentato in conferenza stampa il programma di eventi – tra opera, cinema e repertorio sinfonico – che animerà l’estate marchigiana, dal 19 luglio al 21 agosto. Biglietteria per acquisti singoli e abbonamenti già dal 22 marzo.
Un cartellone di grande spessore, che partirà dalla "Tosca" di Puccini ai "Pagliacci" di Leoncavallo – corredati della partitura originale del "The Circus" di Charlie Chaplin – passando per la "Rapsodia Satanica" di Mascagni, il "Barbiere di Siviglia" di Rossini, fino ai grandi interpreti internazionali della musica classica (come Zubin Metha, Jan Lisiecki e Myung-Whun-Chung), della popular music (Toquinho). Senza dimenticare i giovani interpreti e gli omaggi ai celebri come John Williams (“Star Wars Suite”)
Ad intervenire presso l’Auditorium della Biblioteca “Mozzi Borgetti” sono stati il sindaco Sandro Parcaroli, il sovrintendente Luciano Messi, il nuovo direttore artistico Paolo Pinamonti - accompagnato dalla presenza dell’illustre maestro (e per l’occasione direttore musicale del festival) Donato Renzetti -, e il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli. In collegamento anche l’assessore regionale alla cultura Giorgia Latini.
“Un festival nuovo e polivoco – ha affermato Pinamonti – nel quale vogliamo unire classico e contemporaneo, grazie anche ai giovani musicisti. Sfortunatamente, il dramma dell’Ucraina ci costringe a rinunciare alla presenza del maestro Valerij Abisaloviฤ Gergiev e all’ Orchestra sinfonica del teatro Mariinskij. Sarebbe dovuta essere loro la chiusura della rassegna”.
A far la differenza – come testimoniato anche dalla stessa decisione presa dalla Scala di Milano nei giorni scorsi – è stata la “vicinanza” di Gergiev al presidente russo Putin, di cui non ha voluto condannare la scelta di invadere la nazione ucraina.
“Per me tornare a Macerata è un piacere – ha aggiunto il maestro Renzetti – perché ho un rapporto straordinario con le Marche. Voglio mettere a disposizione il mio ricco bagaglio di esperienza, senza ambizione alcuna: solo per amore della musica, che per me non ha colore politico”.
“Lo Sferisterio rappresenta una delle grandi eccellenze della regione – ha dichiarato Acquaroli – ed è importante quello che stiamo facendo oggi per ottenere un grande riconoscimento sia a livello nazionale, sia internazionale”. Sulla questione Ucraina, invece: “Ci stiamo coordinando con tutte le realtà regionali per l’eventuale accoglienza dei profughi. Nessuno immaginava un dramma del genere alle porte dell’Europa, ma ovviamente noi non possiamo esprimere un’opinione a riguardo”.
L’ultimo messaggio è del sovrintendente Messi. “Da oggi, con il Macerata Opera Festival, rinsaldiamo ed espandiamo la rete di collaborazioni fra istituzioni, mecenate, sponsor, associazioni, che ha reso il nostro Sferisterio un punto di riferimento culturale. Nei prossimi giorni cominceremo, inoltre, a sviluppare anche quelli che saranno i percorsi formativi per i giovani, con il sostegno di scuole e università.
“Abbiamo bisogno del nostro pubblico – ha concluso Messi – che è sempre stato presente anche nei momenti più difficili. Confermateci anche quest’anno la vostra vicinanza e presenza”.
“Musicultura è il luna park dei musicisti, un luogo dove ci incontriamo e ci scambiano idee con il massimo rispetto per l’espressività di ognuno e dove si cresce. Qui tra tanti artisti all’inizio delle loro carriere voglio cantare la canzone che ha consacrato la mia storia". A dirlo è stata Irene Grandi, ospite speciale delle Audizioni live di Musicultura che tra l’entusiasmo dei presenti, sulle note della chitarra acustica di Saverio Lanza, ha aperto la sua esibizione con “La tua ragazza sempre” travolgendo il gremito pubblico di Musicultura con la sua splendida energia contagiosa.
Ha proseguito con un medley di “Un vento senza nome” la sua testimonianza di autrice, scritta con Lanza, un incoraggiamento alle donne che hanno fatto scelte difficili per riprendersi la propria vita e “Stella di Mare”. “Un omaggio sentito a Lucio Dalla che ha sempre avuto tanta sensibilità verso il mondo femminile” ha detto Irene Grandi ricordando il grande cantautore nel giorno del decimo anniversario della sua scomparsa.
Bella, solare, con carisma naturale e voce potente, Irene Grandi ha letteralmente infiammato il pubblico nel finale con due suoi brani cult "Bruci la città" e "Prima di partire per un lungo viaggio" scritta per l’artista fiorentina da Vasco Rossi e Gaetano Curreni.
Ad emozionare i presenti nella quinta serata di Audizioni Live del Festival il messaggio di pace di Lucio Dalla, a dieci anni dalla sua scomparsa, lanciato dallo Sferisterio nel 2006 durante la XVII edizione di Musicultura, per introdurre la sua canzone “Henna” una preghiera laica contro la guerra, ispirata dal conflitto balcanico di quegli anni.
“Basta violenza, basta odio, basta non amore” parole attualissime del compianto cantautore bolognese che hanno aperto la serata con il pensiero sempre vicino al popolo ucraino e l’invito del Festival a sostenere la raccolta fondi con il numero solidale 45525 per far fronte ai bisogni delle popolazioni vittime del conflitto.
Ponente di Palermo si è aggiudicata il Premio del pubblico presente a Teatro e collegato ai social, la Targa Banca Macerata consegnata dal Rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato e dalla responsabile marketing di Banca Macerata Irene Croceri.
Ponente è il cognome di Alessandra, nella sua coinvolgente esibizione ha proposto “Nuvoli bianchi” e “Abballo” pensati e scritti in un palermitano contemporaneo a tratti arcaico ed accademico, nel rispetto della tradizione popolare del canto siciliano.
L’artista più applaudito dal pubblico presente in sala al teatro Lauro Rossi è stato il giovane Filippo Bubbico, musicista, compositore, producer, sound engineer, polistrumentista di Lecce, ha proposto un sound ricco di sfumature, una miscela di musica leggera e colta che sfiora l’anima e accarezza la melodia nei brani “In ognuno di noi” e “Ti ricordi”.
Testi cinici e autoironici quelli proposti da Federico Oliviero in arte Moretti nelle canzoni “Sun Junipero” un’isola caraibica che non esiste dove ogni realtà diventa finzione e ogni finzione diventa realtà e “Antiedipo” un brano che parla di droga e sesso e del desiderio espresso come una mancanza all’interno di una società dei consumi.
Da Modena Moriel, ovverosia Riccardo Moriello con “Non ci ripensi mai” e una canzone lunga “12 km”, brani ricercati che mescolano il lato più solare del pop radiofonico con il lato più cupo dell’elettronica europea, ad unirli il cantautorato italiano più colto da cui Muriel mutua sensibilità e ironia.
Sperimentazione urgenza emotiva e recupero di sonorità del passato, questi gli elementi alla base del progetto presentato da Sandri, il polistrumentista Michele Alessandri di Cesena classe 1996. Per la prima volta accompagnato dalla sua band si è esibito a Musicultura con “Bar Legni” e “Opet” dove canta di bar di periferia e di amici immaginari.
In gara anche Isotta Carapelli in arte Isotta è una cantautrice di Siena classe 1992, ha offerto con il suo stile “romantic dark” i brani “Psicofarmaci” e “Palla Avvelenata” il ricordo di una sofferenza personale legata al bullismo. Isotta si è aggiudicata il Premio Bianca d’Aponte 2021 riservato alle cantautrici e la menzione per la migliore musica. Il suo primo album uscirà ad aprile prossimo.
Il Covid-19 ha fatto emergere le fragilità umane di tutti noi, portando non solo a rinchiuderci nelle nostre case, ma anche nel nostro individualismo. E oggi, nel nostro Paese, rilanciare il senso di comunità dopo due anni così difficili sembra essere prerogativa dell’arte e della cultura, e quindi di chi ha il compito di amministrarle.
Ne è convinta l’assessore alla Cultura di Macerata e – da dicembre 2021 – presidente del Consorzio Marche Katiuscia Cassetta, che al di là degli ostacoli quasi congeniti della “cultura nostrana” non ha smesso di lavorare – con il sostegno della Regione Marche, delle varie associazioni territoriali e collaboratori – e di promuovere l’arte in tutte le sue forme come strumento principe per uscire dalla “pandemia sociale”.
La città di Macerata, in tal senso, può tornare ad essere autentica protagonista nel panorama della cultura non solo regionale, ma anche nazionale. Con l’allentamento delle restrizioni, aumentano gradualmente le iniziative – fra musei, sale espositive, rassegne musicali - che nella prossima stagione primavera-estate promettono di regalare piacere e soddisfazione ad artisti, addetti ai lavori, residenti e turisti. Dalla mostra dedicata a Wladimiro Tulli a Palazzo Ricci al Macerata Opera Festival e Musicultura 2022.
“Il messaggio più importante che mi sento di dare a tutti i marchigiani – dice Cassetta – è lavorare insieme a noi dell'amministrazione comunale e regionale: siate propositivi, faciamo rete, sosteneteci e partecipate in maniera attiva con idee, suggerimenti. Solo così torneremo ad essere una comunità e a restituire alla nostra cultura il suo autentico valore”.
Di seguito, il servizio:
Presentata questa mattina nell’Aula Magna del Comune di Recanati l’XI edizione del prestigioso “Premio Ludovico Alessandrini” per il Cinema di Poesia che quest’anno verrà assegnato alla regista e sceneggiatrice italiana Alice Rohrwacher il 2 aprile prossimo a Recanati. Con l’apertura della rassegna cinematografica dedicata alla giovane regista il prossimo 4 marzo verrà inaugurata la rinnovata sala “Gigli”.
“Siamo lieti di presentare questa nuova importante edizione del Premio Ludovico Alessandrini che, oltre a dare il massimo risalto alle produzioni cinematografiche di grande valore culturale, avvicina i giovani studenti all’arte del cinema coinvolgendoli in una serie di iniziative didattiche preparatorie alla cerimonia finale - ha dichiarato il sindaco Antonio Bravi -. Quest’anno in particolare sarà anche l’occasione per riaprire la sala Gigli e far ripartire una programmazione cinematografica nella nostra città, era un forte desiderio della comunità e una delle azioni previste nel nostro programma elettorale.”
La Sala Gigli tornerà ad essere a disposizione della città, sarà aperta tutto l’anno per le proiezioni di film e per l’organizzazione di eventi con una disponibilità di 100 posti. “Il Premio Alessandrini rappresenta un vero e proprio gioiello nella programmazione culturale recanatese dove ogni anno vengono selezionati i migliori registi del cinema d’autore - ha affermato l’Assessora alla Cultura Rita Soccio -. Un evento sempre atteso anche dai giovani studenti di Recanati che partecipano con entusiasmo ai laboratori di studio organizzati in preparazione all’incontro con il regista premiato. Questo permette di avvicinare i ragazzi al linguaggio del cinema e alle sue tecniche.”
La rassegna recanatese dedicata alla regista ha avuto già un prologo in cui gli studenti sono diventati critici. Due classi delle medie e delle superiori hanno seguito un approfondimento sull'opera della Rohrwacher e, "adottando" ciascuna un suo film, hanno prodotto una recensione che sarà pubblicata nel catalogo del Premio.
“Alice Rohrwacher è una giovane regista toscana molto apprezzata nel mondo del cinema per il suo marcato senso estetico e narrativo che le ha permesso di vincere premi a Cannes e di apparire su molte riviste specializzate - ha spiegato il Presidente del Circolo del Cinema di Recanati Beniamino Gigli -. La regista ha una grande capacità di sintesi, in pochi minuti riesce ad esprimere il suo pensiero in maniera direi eccezionale, ed ha una particolare visione sul mondo della provincia agricola e della sua crisi. Proprio in questi giorni Alice Rohrwacher sta girando il suo primo film “La chimera” e questa estate realizzerà una serie Tv sulle antiche fiabe italiane.”
Nata il 29 dicembre 1981 a Fiesole, da madre italiana e padre tedesco, Alice Rohrwacher esordisce nella regia nel 2006 con "La Fiumara", episodio del documentario collettivo Checosamanca. Nel 2011 gira il suo primo lungometraggio Corpo celeste, presentato nella Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes 2011, e vince il Nastro d'argento al miglior regista esordiente.
Nel 2014 vince il Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes 2014 con "Le meraviglie". Nello stesso anno prende parte al film collettivo 9x10 novanta presentato al Festival di Venezia. Nel 2018 a Cannes il suo ultimo film, Lazzaro felice, ottiene la Palma d’oro per la migliore sceneggiatura.
Il primo appuntamento con le proiezioni aperte al pubblico per conoscere meglio la regista è con "I corti di Alice” mercoledì 2 marzo alle ore 17.30 nella Mediateca Comunale, con repliche il 9 e 16 marzo. La rassegna poi si sposterà alla sala Gigli il 4, 11, 18 e 28 marzo alle ore 21,30.
Il “Premio Ludovico Alessandrini” vedrà il suo apice il 2 aprile nell’Aula Magna del Comune di Recanati, al mattino con un incontro tra la regista e gli studenti e il pomeriggio con l’intervista del critico cinematografico Dario Zonta e la consegna del Premio Alessandrini ad Alice Rohrwacher. Nell’occasione sarà presentato e distribuito gratuitamente il catalogo del Premio dedicato Alice Rohrwacher.
Master Piano Festival si tinge di rosa e continua con una grande pianista di fama internazionale come Sara Costa. In occasione della vicinanza della festa della donna, domenica 6 marzo alle ore 18,00 si esibirà al Politeama di Tolentino in un concerto per pianoforte.
Il programma sarà incentrato sulle grandi compositrici femminili e arricchito da aneddoti, racconti e storie sulla loro vita. Melodie raffinate con particolare attenzione alle musiche di Clara Wieck, una delle più importanti pianiste dell'epoca romantica.
Affermata pianista e una delle migliori e versatili concertiste italiane di nuova generazione, Sara Costa eseguirà anche brani di R. Schumann come la Novelletta op. 99 n. 9 e le Tre Fantasiestücke op.111 e di J. Brahms con Variazioni e Fuga su un tema di Händel op. 24.
Sara Costa calca i palchi internazionali con estro e passione, suonando come solista e camerista. È vincitrice del Global Music Awards con l’album Correspondences, ottenendo ottime recensioni da parte di critici e riviste musicali di tutto il mondo.
Il suo vasto repertorio spazia da Bach a Kurtag, con attenzione ai compositori italiani contemporanei. In Italia è regolarmente ospite nei principali Festival e Istituzioni Concertistiche e all’estero si è esibita in Europa, Cina, Giappone e Israele.
La carismatica musicalità e la devozione di Sara per la musica hanno creato numerose collaborazioni in tutto il mondo con artisti come Pavel Vernikov, Igor Volochine, Alexander Zemtsov e alcuni membri dei Berliner Philarmoniker.
Ha un duo pianistico con Fabiano Casanova, premiato in California, come miglior duo. Il suo interesse per le esperienze sinestetiche in musica ha portato Sara a dar vita ad un'Associazione, insieme ad altri amici, con l'obiettivo di promuovere la musica e la contaminazione tra le arti.
L'Associazione Cluster ha anche lo scopo di promuovere giovani talenti, dando loro la possibilità di esibirsi. È Direttore Artistico, insieme a Fabiano Casanova, della Stagione Concertistica "Il Castello Armonico".
Per questo concerto il Politeama dedica alle donne un biglietto speciale ad 8 euro. Inoltre per avvicinare le nuove generazioni alla musica classica, biglietto ridotto a 3 euro riservato agli studenti Under 18*.
Biglietto intero 10 euro + prevendita in vendita al Botteghino, aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 17 alle ore 20 e da tre ore prima di ciascun spettacolo, online all’indirizzo http://www.liveticket.it/politeamatolentino. *Le riduzioni sono applicabili esclusivamente al Botteghino.
Tutte le attività del Politeama si svolgono nel rispetto delle normative per il contrasto del Covid-19, l’ingresso è consentito esibendo il Green Pass rafforzato” e indossando correttamente la mascherina protettiva FFP2. Master Piano Festival è organizzato grazie alla consulenza artistica di Cinzia Pennesi.
Ad aprire la terza serata delle udizioni live di Musicultura 2022 è stato John Vignola. Dopo una lectio magistralis sui grandi personaggi della musica e i loro manager, il giornalista e critico musicale di Rai Radio1 ha consegnato - assieme all'assessore al turismo di Macerata Riccardo Sacchi, il Premio del pubblico "Targa Bannca Macerata" a Iosonorama, aka Raffaella De Falco.
Fra gli artisti più appaluditi, anche Guido Maria Grillo che ha omaggiato con uno stile personalissimo e ricercato la canzone napoletana, con echi del Mediterraneo, tracce di elettronica e di musica araba nei brani “Chi ci salverà ” e “Tramonto”. A Musicultura anche il cantautore Scuro con i brani “Da un’altra vita” e “Non ci credo”, dalle sonorità incisive e spirito rock, mescolati con elettronica e melodie pop su testi ironici e ricercati
Avorio è invece il nome del collettivo musicale che ha proposto “L’imprevisto” e “Mamma”, canzoni nate con l’intento di riportare l’artigianato artistico italiano tra i vanti dell’era contemporanea. Sonorità pop rock sono quelle offerte da Ciro Zerella con le canzoni “Tutta Bianca” e “Prenderti o perderti”, dove il ruolo dei testi è predominante, mentre al rapper Faax - alias Fabio Cannavale - viene riconosciuto il merito di una grande capacità autorale, dove dinamismo e introspezione incontrare le curve sonore del rap game italiano.
Franz e i pensieri molesti è il nome della band composta da Francesca, Lorenzo, Jacopo, Roberto ed Enrico. I ragazzi si sono esibiti con “Mania” - una canzone sulle “ansie” provocate dai sentimenti - e con “Come la vita”, loro ultimo singolo sul tema dell’imprevedibilità della vita.
Oggi domenica 27 febbraio alle ore 17 si esibiranno: Costanza di Livorno, Anna e l’appartamento di Verona, Matteo Leone di Calasetta (SU) Francesco Forni di Roma, Vito di Palermo e Hurricane di Vicenza
Martedì 1 marzo ore 21 - ospite Irene Grandi si esibiranno: Isotta di Siena, Ponente di Palermo, Sandri di Cesena, Moretti di Milano, Filippo Bubbico di Lecce e Moriel di Modena
"Ero abituato ad andare in giro per il mondo a cercare le notizie per il mio mestiere di giornalista. Finché un giorno le notizie mi sono entrate letteralmente in casa". Così il giornalista e scrittore Gigi Riva, editorialista del gruppo "L'Espresso", presenta il suo nuovo libro "Il più crudele dei mesi".
Riva è legato da una ventennale amicizia al direttore di Picchio News, Guido Picchio. Amicizia grazie alla quale siamo riusciti a intervistare l'autore, che ci ha esposto la genesi della sua ultima pubblicazione.
"Io sono di Nembro, Valle Seriana, provincia di Bergamo, il paese più colpito dalla prima ondata del Covid 19, 188 morti in due mesi - spiega Riva -. Per dare un ordine di grandezza nella Prima guerra mondiale Nembro aveva contato 126 vittime, nella Seconda 98. Si ammalarono ben presto tutti i miei parenti, molti miei amici d'infanzia contrassero il virus in modo grave, molti conoscenti morirono. Una generazione, quella tra i 70 e i 90 anni, spazzata via".
"Tra di loro diversi personaggi che costituivano il panorama umano del paese - continua lo scrittore -. Il presidente del ricovero, il presidente degli artiglieri, il presidente del Motoclub che fu campione del mondo, un vigile urbano, l'ostetrica, l'impiegata dell'anagrafe, il bibliotecario, il factotum del cine-teatro, un medico, due sacerdoti".
"All'inizio ero riottoso all'idea di scrivere un libro su una vicenda che mi toccava nell'intimo - ci confida l'autore -. Sono stati i nembresi a convincermi, volevano ci fosse qualcuno che lasciasse una traccia di memoria di quanto era successo. E io lentamente mi sono reso conto che il mio racconto poteva non riguardare solo Nembro ma essere universale. Nembro come paradigma di cosa avviene in una comunità sconvolta all'improvviso da una catastrofe".
"Ho adottato la tecnica della letteratura del vero - chiarisce Riva -. Cioè tutti fatti verificati e scritti in forma di romanzo". Il libro si intitola “Il più crudele dei mesi” (Mondadori). Il sottotitolo recita: “Storia di 188 vite”. "Sì, vite - ci dice Gigi Riva -. Ho voluto dare un nome e un volto alle persone scomparse, spiegare perché la loro opera è stata importante, un esempio da seguire per le generazioni future. Ma ho raccontato anche la disperazione dei primi momenti, la paura, il timore di essere additati come untori, la lenta organizzazione della resistenza, il lavoro dei volontari. E infine la speranza. È il libro che non avrei mai voluto scrivere ma che sono più contento di avere scritto".
Dopo il rinvio forzato imposto dalla pandemia che aveva interessato uno dei componenti del cast, lunedì prossimo (28 febbraio) torna al Feronia di San Severino Marche la comicità di Lello Arena in “Parenti Serpenti” di Carmine Amoroso. Lo spettacolo, per la regia Luciano Melchionna, vedrà sul palco anche Giorgia Trasselli, Raffaele Ausiello, Marika De Chiara, Andrea de Goyzueta, Carla Ferraro, Luciano Giugliano e Anna Rita Vitolo.
“Il testo – spiega Melchionna - fotografa uno spaccato di vita famigliare sempre assolutamente attuale. Si può far ridere nel raccontarlo e sorridere nell’assistere alle spumeggianti gag ma, allo stesso tempo, non ci si può riflettere sopra senza una profonda amarezza in un’epoca in cui i valori, primo fra tutti il rispetto, stanno pian piano sparendo e l’egoismo sta prendendo decisamente il sopravvento”.
Una tranquilla famiglia di un piccolo paesino vive Natale a casa degli anziani genitori che aspettano tutto l’anno l’atteso momento per rivedere i figli cresciuti e andati a lavorare in altre città. Uno sbarco di figli e parenti affettuosi e premurosi che si riuniscono, ancora una volta, per cercare di spurgare le nevrosi e le stanche dinamiche di coppia di cui sono ormai intrisi.
All’improvviso i genitori, fino ad allora punti di riferimento, esprimono l’esigenza di essere accuditi come hanno fatto anni prima con i figli: uno di loro è destinato a ospitarli e prendersi cura della loro vecchiaia. A chi toccherà? All’improvviso un terremoto segna una crepa nell’immobilità rassegnata di un andamento ormai sempre uguale, una crepa dalla quale un gas mefitico si espanderà e inquinerà l’aria. Sarà la soluzione più spicciola e più crudele a prendere il sopravvento. Verità? Paradosso? Spesso, come talvolta appunto accade, la realtà supera la fantasia.
La riqualificazione dell'ex Mercato delle Erbe, palazzo storico di Macerata, apre ora alla seconda fase del progetto previsto dal Comune: l'impiego degli spazi interni per un hub di ricerca e sperimentazione per le nuove tecnologie, un museo immersivo e persino un'area dedicata al gaming.
"L'edifico completamente restaurato - ha spiegato l'assessore alla cultura e all'istruzione Katiuscia Cassetta - diventerà un vero e proprio punto di raccordo fra arte, cultura e tecnologia. Oltre all'hub di ricerca e approfondimento, avremo anche un museo ispirato al parco archeologico locale: partiremo da Urbs Salvia e arriveremo al sito d Helvia Ricina".
Un polo, dunque, dove si incontreranno realtà aumentata, virtuale, video mapping e altre tecnologie al servizio del patrimonio culturale della città. Nella realizzazione del progetto - in parte finanziato con il bando Iti Innova - sono coinvolte insieme al Comune ben cinque aziende che impiegheranno i loro investimenti: la Rainbow di Iginio Straffi, le Marche, Grottini Lab, Marche Ingegno e Sarc. A sostegno, anche quattro università delle Marche, cui farà da capofila UniMc.
"L'obbiettivo è di essere perfettamente attivi e funzionanti entro la prossima estate - prosegue l'assessore - rendendo accessibile l'offerta non solo ai maceratesi ma anche a tutte le associazioni del territorio e ai visitatori che verranno da fuori. Approfittare del turismo che verrà con la bella stagione ci permetterà di valorizzare al meglio questo progetto, dimostrando quanto Macerata sia al passo con i tempi dal punto di vista tecnologico e culturale".
E per gli amanti dei videogiochi, è già stata annunciato l'allestimento di un'area gaming in uno degli spazi dell'edifico sito in via Armaroli. Anche qui, ricerca e valorizzazione del patrimonio artistico procederanno di pari passo, allo scopo di attrarre un pubblico più giovane.
L'ultima parte dei lavori ha interessato la ristrutturazione delle facciate esterne, compreso l'Autosilo Centro Storico, da parte della Servizi Generali, che già gestisce il parcheggio della struttura