Cultura

Civitanova Marche, torna il dibattito filosofico con ''La filosofia in città''

Civitanova Marche, torna il dibattito filosofico con ''La filosofia in città''

Dopo l’apertura dedicata alle sfide del futuro, la rassegna “La Filosofia in città”, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Civitanova Marche con la consulenza scientifica della Società filosofica italiana, torna venerdì nella Sala del Consiglio comunale, alle ore 17 (ingresso gratuito), per affrontare il tema: “Dipende anche da noi la vita sulla terra? Che fare per darle un futuro?”. A condurre il dibattito ci saranno le professoresse Bianca Maria Ventura e Silvia Gaetani. Il ciclo di conferenze si conclude il 10 giugno 2022, con un dibattito su: “Verso quali prospettive future si muove l’organizzazione del nostro lavoro?” con Silvia Gaetani e Renato Scatragli. “Immaginare il futuro” è un ciclo di incontri aperti a tutta la cittadinanza ed è valido ai fini dell’aggiornamento docenti. “La formula degli incontri è, ancora una volta, quella della pratica filosofica, una forma di comunicazione molto coinvolgente'' come evidenziato dalla prof.ssa Bianca Maria Ventura, presidente della Società Filosofica Italiana sez. di Ancona e vice presidente nazionale SFI. ''Infatti - aggiunge Ventura -  non prevede una relazione esperta da parte di chi parla ad un pubblico che ascolta, ma una riflessione condivisa intorno ad un problema di rilevanza “vitale” che ciascuno – non solo gli addetti ai lavori – in qualche misura ritrova dentro di sé. Le grandi questioni della filosofia, difatti, sono le stesse questioni che uomini e donne affrontano ogni giorno nel loro vivere quotidiano”.    

31/05/2022 11:00
Il programma Rai 'Linea Verde' nel Maceratese: alla scoperta di tradizioni e prodotti tipici locali

Il programma Rai 'Linea Verde' nel Maceratese: alla scoperta di tradizioni e prodotti tipici locali

È andata in onda ieri la puntata del programma Tv di Rai 1 “Linea Verde” tutta dedicata alle Marche e in particolare al Maceratese; i presentatori Beppe Convertini e Giuseppe Calabrese hanno viaggiato tra i territori della provincia mostrando prodotti e materie prime locali. L'avventura è iniziata dal suggestivo borgo di Treia, dove gente del posto ha spiegato ai telespettatori l'antico gioco del pallone col bracciale ancora praticato; non poteva mancare come seconda tappa una dimostrazione della produzione del ciauscolo marchigiano, che i presentatori hanno potuto degustare nelle aziende di Belforte del Chienti. Spazio anche alla spiritualità, Convertini e Calabrese sono andanti a visitare il 'Tibet delle Marche', il piccolissimo comune di 7 abitanti Elcito, meta amata per la sua pace e la sua natura anche dai buddisti, che arrivano qui diretti verso la faggeta di Canfaito. Osimo, Montalto e Crispiero sono stati invece i borghi visitati dai presentatori per la produzione di una materia prima fondamentale per le Marche: il grano. Alla scoperta dell'agricoltura marchigiana, da antichi mulini in disuso fino alla storia di Nazareno Strampelli, l'agronomo di Crispiero di Castelraimondo che riusciva a seminare e far crescere il cereale anche con freddo e intemperie grazie ad accurati studi. Il tour è proseguito nelle campagne di Macerata, dove aziende agricole coltivano frutta antica come giuggiole e visciole per produrre poi ottime confetture; il percorso non poteva non terminare sulla balconata dello Sferisterio, dove Convertini e Calabrese accompagnati da due cuoche hanno scoperto la differeneza tra i piatti tipici “princisgrassi” e “vincisgrassi”.

30/05/2022 10:37
Penna San Giovanni, arriva "Viva Falcone" al Festival Storie: Antonio Lovascio protagonista assoluto

Penna San Giovanni, arriva "Viva Falcone" al Festival Storie: Antonio Lovascio protagonista assoluto

“Viva Falcone”: il Festival Storie propone lo spettacolo dedicato alla strage di Capaci. Nella Sala Polifunzionale (ex cinema) di Penna San Giovanni, sabato 28 maggio (ore 21.30), l’attore e regista Antonio Lovascio sarà il protagonista assoluto. Partendo da una storia autobiografica, il racconto del monologo “Viva Falcone” passa attraverso la carne di Salvatore San Filippo, vero e proprio eteronimo di Antonio Lovascio. Salvatore narra il viaggio in Sicilia, con ironia, attraverso ricordi e azioni che lo porteranno a trasformarsi continuamente, ad entrare e uscire da molteplici personaggi e da diverse situazioni. Salvatore si trasforma nel ragazzo delle granite il cui grido sembra un antico canto arabo, in un pupo siciliano che recita versi della Gerusalemme Liberata, nel boss Michele Greco che minaccia subdolamente Giovanni Falcone. Con lui si attraversa la suggestiva processione dei Cassari e si approda al drammatico momento della strage di Capaci per concludere senza concludere il viaggio, lasciando aperto ogni dialogo, ogni confronto sulla Sicilia, sulla vita. Il Festival Storie, diretto da Manu Latini, mette in rete otto borghi (Belmonte Piceno, Montappone, Montefalcone Appennino, Santa Vittoria in Matenano, Servigliano, Monte San Martino, Penna San Giovanni e Sant’Angelo in Pontano), la Regione Marche, le Province di Fermo e Macerata, le Unioni Montane dei Monti Azzurri e dei Sibillini, i Sistemi turistici Marca Maceratese e Marca Fermana, la Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata, la Fondazione Carifermo, la Bcc Banca del Piceno, il Rotary Club Alto Fermano Sibillini. Antonio Lovascio, laureato in Lettere Moderne, svolge la professione di attore, regista e drammaturgo. Si è formato e ha lavorato con diversi artisti tra i quali Dario Fo, Franca Rame, Lino Capolicchio, Saverio Marconi, Giorgio Barberio Corsetti, Francesco Niccolini, Eugenio Allegri, Dacia Maraini. Nel 2016 proprio con “Viva Falcone” ha vinto il premio nazionale di drammaturgia “Riviera dei monologhi”.  

28/05/2022 10:28
Macerata, Dante Ferretti in visita al liceo artistico: "Ragazzi inseguite i vostri sogni"

Macerata, Dante Ferretti in visita al liceo artistico: "Ragazzi inseguite i vostri sogni"

Dante Ferretti – La fabbrica dei sogni è il primo progetto triennale (2022/2024) dedicato al Maestro e ideato dal Liceo Artistico di Macerata, la stessa scuola da lui frequentata quando era un giovane studente della Scuola di Arte e Mestieri. Un progetto aperto, che nasce dalla collaborazione con  la Fondazione Carima e l’Università Politecnica delle Marche. “Che piacere vedervi” sorride il Maestro. “Ragazzi inseguite i vostri sogni. Sempre. Questa è stata la mia scuola ed è davvero emozionante essere qui”. A proposito del progetto che lo ha visto protagonista con i suoi bozzetti: “Avete proprio fatto una bella cosa. L’ho detto tante volte, sono a disposizione, anche per il museo”. Il progetto è curato dal professor David Miliozzi e dalla professoressa Lucia Indellicati, insieme al professor Marco Baldi dell’Università Politecnica delle Marche, e vede la collaborazione di molti docenti della scuola, tra cui il professor Marco Bozzi, il professor Jacopo Caggiano, la professoressa Cristiana Torresi, la professoressa Valentina Baldelli, la professoressa Mariangela Malvaso, la professoressa Lucia Spagnuolo, la professoressa Paola Ruffini, la professoressa Giulia Compagnucci, il professor Adriano Sandroni, il professor Loris Frenquelli e la professor Paola Consolati. “Ringraziamo di cuore il Maestro per questa visita. Una gioia grandissima per tutti noi” afferma il dirigente scolastico Claudio Mengoni. “In attesa di quello reale, vogliamo dedicargli uno dei primi Musei virtuali delle Marche. Presto istituiremo il comitato scientifico del Premio Dante Ferretti, rivolto a tutti i giovani che si sono distinti nell’ambito creativo”. L’opera di Dante Ferretti nasce qui, tra i nostri paesaggi, ed è di ispirazione ovunque. “Studiare l’arte di Dante Ferretti significa avvicinarsi a un artista che rappresenta il meglio del Made in Italy nel mondo” dicono il professor David Miliozzi e la professoressa Lucia Indellicati. “Un artista strepitoso, un campione di umiltà, generosità e genialità, che si mette a disposizione dei giovani per condividere le sue enormi competenze. La Fabbrica dei sogni è solo il primo passo verso il progetto del Museo, un progetto che rilancerebbe un intero territorio, un modo innovativo per raccontare e valorizzare la bellezza della nostra terra, quel saper fare che ci rende attraenti da sempre”. "L’arte e la cultura trovano sempre maggiori punti di incontro con la tecnologia digitale. Sono moltiplicate le possibilità di realizzazione e di fruizione delle opere d’arte”, conclude il professor Marco Baldi, “Strumenti nuovi come i token non fungibili (nft) basati sulla tecnologia blockchain permettono di trasportare l’unicità di un capolavoro anche nel mondo digitale, creando innumerevoli nuove opportunità”. Una mattinata di festa e di incontro con uno dei più grandi artisti della storia del Cinema, un momento indimenticabile per tutti i presenti. Dante Ferretti, tre premi Oscar, ha ricordato la sua lunga collaborazione con Pierpaolo Pasolini (da Il Vangelo secondo Matteo a Salò, il suo ultimo film) di cui ha recentemente inaugurato, a cent’anni dalla nascita, la mostra Conoscenza carnale, i film di Pierpaolo Pasolini, organizzata a Los Angeles dall’Academy Museum in collaborazione con Cinecittà,.

27/05/2022 09:23
Recanati, al 'Villaggio delle Ginestre' la presentazione del libro 'La buona notizia' di Giorgio Terrucidoro

Recanati, al 'Villaggio delle Ginestre' la presentazione del libro 'La buona notizia' di Giorgio Terrucidoro

"Ho difficoltà a sintetizzare, vista la loro molteplicità, i sentimenti che provo dentro di me data l'imminenza della seconda presentazione del mio libro ‘La buona notizia’. Provo a farlo servendomi di tre parole: responsabilità, gratitudine, profezia". Così l'autore, Giorgio Terrucidoro, racconta la vigilia dell’evento che si svolgerà sabato 28 Maggio, alle 17.30, presso l'Istituto Figlie Santa Maria della Divina Provvidenza “Villaggio delle Ginestre” (Via Nazario Sauro, 44 Recanati). "Il primo sentimento che avverto nitidamente è la responsabilità - spiega Terrucidoro -. Per comprendere pienamente questo primo sentimento è necessario soffermare brevemente la nostra attenzione sulla tematica centrale, il filo conduttore, di questa presentazione: disabilità e gioia". Un connubio possibile o una mera utopia? "Io sono disabile, affetto sin dalla nascita da una tetraparesi spastica, quindi confrontarmi pubbllicamente con il quesito sopra citato mi tocca sul vivo, direttamente e personalmente, elevando così notevolmente la responsabilità, appunto, in merito al mio intervento". "Il secondo sentimento, unito strettamente al primo, è la gratitudine nei riguardi delle persone che hanno reso possibile questo evento che si svolgerà", aggiunge Terrucidoro. "Penso, in primis, alla direttrice dell'Istituto: Suor Barbara Brunalli. La direttrice ha accettato immediatamente la mia proposta. Ho avvertito subito, da parte sua, disponibilità e fiducia in me e, soprattutto, nel libro".  "La seconda persona alla quale voglio dire grazie è il dottor Fabio Corvatta per l'amicizia e la stima che sempre mi dimostra - dice l'autore -. Conosco Fabio da molto tempo, circa un quarantennio, ho avuto modo di frequentarlo in diversi momenti storici e con compiti differenti. Consigliere comunale, presidente della Cooperativa “Terra e Vita”, sindaco della nostra amatissima Recanati. Sono veramente felice, non nascondo una punta di emozione ed orgoglio, che abbia accettato di condividere con me, in qualità di direttore sanitario del 'Villaggio delle Ginestre', la presentazione del mio secondo libro". "Rivolgo, inoltre, un sentito ringrazimento a Don Mario Menghini. Attualmente, per ragioni di età, svolge il Suo Ministero Sacerdotale nel 'Villaggio delle Ginestre', celebrando la S. Messa che quotidianamente anima e sostiene la vita dell'Istituto stesso e si relaziona costantemente con persone disabili", ricorda Terruccidoro. Infine, la natura profetica dell'evento come auspicio. "Spero vivamente che questa presentazione sia l'inizio di un nuovo approccio, autenticamente evangelico, sia del disabile nei confronti della propria menomazione che, più in generale, delle persone normodotate che vivono, per qualsiasi ragione, con le persone disabili" conclude Terrucidoro. L'ingresso all'evento, causa covid, è consentito in base alle normative vigenti.    

26/05/2022 10:10
Macerata, scompare il conte Flavio Buonaccorsi. Era l'ultimo discendente della storica famiglia

Macerata, scompare il conte Flavio Buonaccorsi. Era l'ultimo discendente della storica famiglia

Si è spento ieri, 23 maggio 2022, alle ore 17 Flavio Buonaccorsi, figlio del conte Americo e ultimo discendente della storica famiglia presente nella provincia – tra Macerata, Potenza Picena e Civitanova – sin dal 1200. Nato 1929 presso il Palazzo di via Don Giovanni Minzoni (MC), viene ricordato dalla comunità come una persona retta e morale, distinta e riservata, dedita alla famiglia, progressista e custode di una memoria storica contrassegnata anche dall’esistenza di ben due cardinali – fra questi Bonaccorso Buonaccorsi (1620-1678, a lui si deve il portico del Santuario della Madonna di San Luca a Bologna). Sposò nel 1961 Anna Maria Arcangeli, da cui ebbe i figli Domitilla e Lorenzo. Resta “memorabile” il mancato invito da parte dell’ex amministrazione comunale di Romano Carancini in occasione dell’inaugurazione dei Musei Civici, il 21 marzo 2014. Un fatto grave secondo molti, ma che non turbò l’eleganza e la dignità del già conte Castel San Pietro in Sabina, patrizio romano, nobile di Macerata e Civitacastellana e coscritto romano Sono attesi per domani 25 maggio (ore 17) i funerali a Pollenza, per rendere l’ultimo omaggio a Flavio Buonaccorsi.

24/05/2022 13:05
Civitanova all’Opera entra nel vivo con "Cavalleria rusticana"

Civitanova all’Opera entra nel vivo con "Cavalleria rusticana"

Cavalleria rusticana ha appena festeggiato 132 anni. Era infatti il 17 maggio del 1890 quando l’Opera, prima fatica di Pietro Mascagni, andò in scena al teatro Costanzi di Roma, segnando un immediato successo che si propaga fino ai giorni nostri. Tanto che Cavalleria rusticana, tratta dall’omonima novella di Verga, è riconosciuta come una delle più importanti Opere veriste di tutti i tempi. Questa maestosità verrà fedelmente riproposta durante Civitanova all’Opera, la Stagione Lirica civitanovese, che presenterà Cavalleria rusticana sabato 28 maggio al teatro Rossini (inizio ore 21.15). È possibile acquistare i biglietti per Cavalleria rusticana, per Il Barbiere di Siviglia (in programma l’11 giugno) e per l’abbonamento alle due opere oltre che online (QUI) anche direttamente alla biglietteria al teatro Rossini, da mercoledì 25 a sabato 28 maggio tutti i giorni dalle 18 alle 20. “In quest’edizione torniamo finalmente a mettere in scena rappresentazioni di qualità - le parole del Maestro Alfredo Sorichetti, direttore artistico della rassegna - e, grazie ad un cast di altissimo livello, faremo rivivere l’emozione di una storia intramontabile come Cavalleria rusticana. Civitanova all’Opera è nata nel 2018 proprio per riportare in città l’opera lirica, che mancava da quasi cinquant’anni, e siamo orgogliosi di continuare a lavorare su produzioni originali, realizzate in esclusiva per il nostro pubblico”. La serata avrà un’appendice con l’esecuzione in prima assoluta per orchestra dell’Adagio op. 4 del compositore civitanovese Gilfredo Cattolica: del resto, il 2022 della rassegna è dedicata al ricordo di questo straordinario compositore: “Vogliamo - ammette Sorichetti - dare il nostro apporto nel riportare all’attenzione una figura di caratura come Gilfredo Cattolica, purtroppo spesso poco conosciuta ai più in città”. Da segnalare un messaggio di forte speranza per la pace. I due personaggi comprimari di Lola e Lucia sono stati affidati a due artiste che stanno vivendo direttamente, seppur da parti opposte, la tragedia della guerra: sono la russa Aleksandra Meteleva e l’ucraina Diana Ziabchenko.  

24/05/2022 09:30
"Criminali si diventa", il film 'Made in Marche' premiato a Cannes. Trovellesi: "Vittoria incredibile"

"Criminali si diventa", il film 'Made in Marche' premiato a Cannes. Trovellesi: "Vittoria incredibile"

“Criminali si diventa”, l'action comedy diretta da Luca Trovellesi Cesana e Alessandro Tarabelli è una produzione cinematografica tutta 'Made in Marche' che ha saputo dare risalto alla regione e ottenere premi degni di nota. Il film marchigiano ha avuto riconoscimenti in Italia e all'estero: presentato al Festival di Venezia, ha vinto il premio della Sezione Lungometraggi al 75° Festival del Cinema di Salerno e la categoria Best Foreign Film del Cannes World Film Festival 2022, superando i confini nazionali e arrivando quindi in Francia. “La vittoria a Cannes è stata una notizia inaspettata, – ha affermato il regista Trovellesi Cesana – ci hanno contattati e poi spedito la targa. Per noi è stata una sorpresa e al contempo un traguardo importante poiché il film non era nato per il mercato, ma per tornare a credere nel settore del cinema, dopo anni difficili di restrizioni per il Covid.” Non è stato semplice avviare la produzione di un film in un periodo di pandemia: “L'idea di girare la nostra commedia nelle Marche è stata anche una conseguenza, dopo il lockdown abbiamo deciso di soffermarci in questa regione poiché i decreti non ci permettevano di spostarci”, ha puntualizzato Trovellesi. Nasce così l'idea di basare la trama su un fatto di cronaca marchigiano, il furto di un'opera di Raffaello. Nella notte tra il 5 e il 6 febbraio del 1975, sono stati rubati dal Palazzo Ducale di Urbino tre famosi dipinti: "La Flagellazione", "La Madonna di Senigallia" di Piero Della Francesca e appunto "La Muta" di Raffaello. “Ho già realizzato nel 2020 un documentario su quel furto, ma per il film lo abbiamo pensato come se fosse avvenuto oggi, - ha spiegato il regista - aggiungendo poi la volontà di coinvolgere nel progetto colleghi e amici marchigiani; a eccezione degli attori di punta, il cast è tutto regionale. Da qui una pellicola 'Made in Marche' a 360°.” La commedia rappresenta un’importante occasione di promozione per i territori in cui è ambientata: i campi base sono stati Fermo, Fano e Civitanova Alta. Tra le numerosissime recensioni ricevute, tanti sono stati i commenti riguardo i luoghi scoperti con la visione di “Criminali si diventa”, che dà valore a quella definita da uno spettatore come una “parte bellissima d'Italia”. “Io amo la mia terra, sono di Civitanova, Alessandro Tarabelli è di Filottrano e ho sempre desiderato fare un film qui. Dal punto di vista professionale è stato fantastico, abbiamo coinvolto anche studenti e stagisti”, continua Trovellesi. “Questo è stato il nostro primo film, siamo più che soddisfatti – puntualizza infine il regista – Abbiamo sempre lavorato a documentari e docufiction; ora abbiamo in progetto un paio di nuove pellicole ambientate probabilmente all'estero, ma niente spoiler!”

22/05/2022 12:00
Marche "regione dei teatri" al Salone di Torino: ospite dello stand Pino Insegno

Marche "regione dei teatri" al Salone di Torino: ospite dello stand Pino Insegno

Un colpo d’occhio bellissimo e accattivante accoglie i visitatori del Salone del libro, in corso di svolgimento al Lingotto di Torino. Subito si imbattono nello stand istituzionale delle Marche, sviluppato a teatro: per la logistica scelta, abbraccia le persone che entrano. “Importantissimo essere qua, subito visibili da tutti i visitatori che entrano". "Il primo stand che viene visto è quello delle Marche – rimarca l’assessore alla Cultura Giorgia Latini - Questo stand l’abbiamo fortemente voluto per dare un’identità alla nostra regione. Siamo la regione dei teatri e non casualmente siamo riusciti a entrare nella tentative list della candidatura Unesco come regione dei teatri e stiamo lavorando al dossier”.  I teatri marchigiani, ha evidenziato Pino Insegno, ospite dello stand regionale per la presentazione del Festival Marchestorie 2022, “rappresentano un patrimonio internazionale importante. Nelle Marche ho trovato persone che vogliono lavorare assieme, attraverso un percorso integrato, per dare maggiore forza alla regione”.  L’assessore Latini ha quindi rimarcato come “i teatri fanno parte della nostra identità. Abbiamo più teatri di tutta l’Italia del sud, rispetto al numero degli abitanti e al numero dei comuni. Significa che i teatri fanno parte della nostra identità, che sono da sempre un punto di riferimento della comunità. Quindi stiamo lavorando per fare ritornare il teatro al centro delle politiche di crescita regionali. Ci tenevamo che lo stand avesse come sfondo e come scenografia il teatro proprio per dare questo messaggio al resto de paese”.  Un filo conduttore, tra cultura e turismo, lega la partecipazione della Regione al Salone del libro, con un ricco programma di eventi presentati nello stand. “Turismo e cultura rappresentano un binomio perfetto che ci consente di conseguire risultati importanti, come abbiamo visto con la vittoria di Pesaro come capitale della cultura e con Ascoli Piceno tra le top ten – ha detto Latini - C’è un grande fermento culturale nei nostri territori. Lo abbiamo visto anche con le candidature dei piccoli comuni, dei borghi, ai grandi progetti finanziati dai bandi ministeriali. Ben 83 sindaci hanno presentato dei progetti culturali di rilancio di questi territori. Significa che si inizia a credere che la cultura possa rilanciare veramente la nostra regione, sotto il profilo turistico e attrattivo. Siamo felici che ci sia questo coinvolgimento dal basso. A Torino abbiamo presentato anche il risultato ottenuto dal Comune di Montalto delle Marche che, dopo le audizioni al Ministero, è stato riconosciuto anche come uno dei primi comuni con migliore progettualità a livello nazionale”.  Affrontando i temi dell’editoria, l’assessore ha ricordato che Torino “rappresenta una vetrina importante per il settore. Non tutte le Regioni sono presenti, la Marche sì, a sottolineare la vicinanza al comparto. A breve usciranno bandi per sostenere i nostri editori. Sono interlocutori fondamentali della nostra visione politica e culturale di rilancio delle Marche. Attraverso i nostri editori, possiamo far conoscere sempre più il nostro territorio”.

21/05/2022 19:20
Civitanova al Salone di Torino: il libro "Una città da favola" accessibile a tutti

Civitanova al Salone di Torino: il libro "Una città da favola" accessibile a tutti

La città di Civitanova Marche è stata invitata dalla ‘Gemma Edizioni’ al Salone Internazionale del libro di Torino, a presentare, presso la sala Viola, il proprio progetto pilota di fiabe accessibili. L'Assessorato all'infanzia e alla famiglia ha infatti voluto ampliare il progetto "Una città da favola" rendendo accessibili con la LIS (lingua dei Segni) e la comunicazione aumentativa (CAA) le fiabe scritte dai bambini e ragazzi civitanovesi pubblicate. È stata dunque legata l'iniziativa editoriale del volume cartaceo, che ha visto protagonisti come scrittori e illustratori i piccoli alunni delle città, con "Bookbox Civitanova", altra progettualità dell'Assessorato all'interno di "Civitanova Città con l'infanzia", mirata all'inclusione dei ragazzi con disabilità e già attiva da circa tre anni in sinergia con l’associazione Anffas locale.  L'Anffas quindi ha realizzato 5 brevi video, di cui uno è stato proiettato a Torino, in cui in ogni filmato la storia viene, contemporaneamente, letta a voce, interpretata in lingua dei segni e trascritta con la comunicazione aumentativa. In tal modo, con l'unica modalità del video le fiabe sono accessibili nello stesso momento a bambini normodotati, sordi e a tutti coloro che hanno difficoltà nella lettura e comprensione del testo.   La comunicazione aumentativa nella fattispecie è utile anche per bambini con autismo e sindrome di Dravet. Nel pomeriggio dello scorso 19 maggio, l'iniziativa è stata presentata a Torino, dall’assessore Barbara Capponi e dal rappresentante Anffas Simone Forani, a una platea di amministratori e rappresentanti istituzionali provenienti da tutta Italia, scuole, alunni, imprenditoria, associazioni. Quanto presentato ha riscosso molto consenso e il plauso ottenuto è stato unanime, tanto da motivare diversi interlocutori a chiedere i contatti sia per avere accesso ai video che per avere informazioni sul progetto, in modo da poterlo replicare altrove. "Una grande soddisfazione, per tutta la città, che Civitanova possa da essere esempio e stimolo per una cultura sull'infanzia e sull'accessibilità in modo concreto, con un progetto pilota realizzato lavorando in rete – hanno dichiarato Barbara Capponi e Simone Forani - L'idea stessa di poter con un unico strumento coinvolgere tanti bambini con abilità diverse ci ha stimolato a ottenere un prodotto che potrà essere utile davvero a molti piccoli, e ci ha messo in contatto con molte realtà, creando quegli scambi virtuosi tanto importanti per la mentalità di tutti".  

21/05/2022 17:23
“Il Bilico”, Il nuovo libro della scrittrice maceratese Letizia Evangelisti

“Il Bilico”, Il nuovo libro della scrittrice maceratese Letizia Evangelisti

Il nuovo lavoro della scrittrice maceratese Letizia Evangelisti, intitolato "Il Bilico" rappresenta un viaggio nelle varie situazioni dell'anima; il testo è pubblicato dalla Casa Editrice Robin di Torino e in esso, talvolta, la poesia si intreccia con la creatività dei disegni, realizzati dall'architetto Paolo Evangelisti, pittore, critico d'Arte, docente di Disegno e Storia dell’Arte. L'autrice, laureata in Filosofia e in Lettere Moderne, svolge attività didattica e di ricerca, ed ha già pubblicato per la Deputazione di Storia Patria per le Marche studi su: L'Oratorio del Settecento, La Filodrammatica del Casino, Il Politeama Marchetti ed Il Teatro di Prosa a Macerata. Inoltre, ha scritto "Auschwitz e il New Humanism - Il Canto di Ulisse delle vittime della ferocia nazista", con cui ha vinto il "Premio Mario Soldati" 2010, per la critica, seguito dal volume "Lodz- lo sguardo tragico degli Innocenti", con cui è risultata tra le vincitrici del "Premio Letterario Internazionale Nabokov" 2020, partecipando anche come relatrice al progetto del Miur "Insegnare la Shoah".  Oltre alla passione per la ricerca storico-artistica, i suoi interessi l’hanno condotta ad esplorare il mondo della poesia; infatti, troviamo alcune sue poesie all'interno dell'Enciclopedia di poesia italiana contemporanea della Fondazione Mario Luzi e ora presenta il suo nuovo lavoro, che ha il fine di rappresentare quel senso di incertezza, di sospensione, di precarietà, in cui l’uomo si colloca quotidianamente, nel perenne tentativo di dare una giustificazione alla propria esistenza.   Nel libro, la poesia talora incontra l'arte, creando vere e proprie “occasioni”, grazie ai dipinti realizzati da Paolo Evangelisti, che diventano un apparato iconografico fondamentale, per delineare questa “peregrinatio” nelle varie sfaccettature dell'essenza spirituale, considerata nella cultura classica come “ànemos”, un soffio vitale. Ecco, allora, emergere quel gioco di vicendevoli ispirazioni, con cui, ad esempio, la luce solare della poesia “Il sole m’illumina”, che fa percepire il buio interiore della precarietà, si avvicina all’immagine dell’opera “Illuminazioni”, realizzata dal fratello dell’autrice, il quale ha saputo ben rappresentare tale “situatione”, con i contrasti cromatici e le sue linee fluide.  Allo stesso modo, è stato creato “un trait d’union” tra la poesia che dà il titolo alla raccolta e l’opera pittorica, in cui viene evidenziata la coscienza dell’insicurezza, nel gioco volumetrico di poliedri, sospesi in un sistema precario di equilibri, che mostrano all’interno le tante facce della varia umanità. Il lavoro della scrittrice maceratese, quindi, si presenta come un percorso artistico, dominato non solo dal recupero della memoria, personale e collettiva, ma anche dalla sperimentazione sinestesica; come accade, ad esempio, nel legame che si instaura tra la poesia “Pennellate di parole” e il dipinto “Giochi verbali”, in cui si assiste ad una sorta di associazione cromatico-linguistica di grande interesse.    

21/05/2022 12:55
A Macerata uno dei più antichi circoli letterari d'Italia con Torquato Tasso e l'Accademia dei Catenati

A Macerata uno dei più antichi circoli letterari d'Italia con Torquato Tasso e l'Accademia dei Catenati

A Macerata è stato fondato uno dei più antichi circoli letterari d'Italia: l'Accademia dei Catenati. Da Giovanni Crescimbeni a Maria Montessori fino a Torquato Tasso, tanti i nomi celebri che hanno iscritto il proprio nome nella storia - non solo letteraria - della città marchigiana. Bisogna fare un salto al 1574, anno in cui un gruppo di letterati si raccolse intorno al professore universitario Gerolamo Zoppio con lo scopo di studiare e discutere sull'arte, la scienza, le lettere. Come detto, nomi celebri entrarono a far parte della congrega. Dal poeta e critico letterario maceratese, Giovanni Crescimbeni, alla rivoluzionaria pedagogista marchigiana che ha dato il nome al suo metodo educativo, Maria Montessori. Non ultimo Torquato Tasso, celebre scrittore di Sorrento che si aggregò all'Accademia dei Catenati nel 1574. Numerose le motivazioni che spinsero il poeta all'Accademia e alla città di Macerata: tra queste, uno zio Catenate, un amico di Morrovalle che lo liberò dall'ospedale di Sant'Anna e un altro zio vescovo di Macerata che si prese cura di suo padre orfano. Furono proprio la stima e la fiducia riservate da Tasso nei confronti dell'Accademia a spingerlo a una revisione speciale. L'autore campano decise infatti di sottoporre la sua "Gerusalemme Liberata" ai Catenati ancor prima della pubblicazione a stampa. Un atto dovuto e voluto, con il bisogno di un esame esterno schietto e approfondito da parte del circolo letterario.  Ma il suo scritto non ebbe subito gran fortuna: fu infatti criticato dall'Accademia della Crusca. Entrarono allora in gioco i Catenati di Macerata, evocati da Tasso in suo favore e che mostrarono continuo sostegno e ammirazione al poeta, anche quando le polemiche da parte della Crusca continuavano ad essere alimentate.  Tra gli altri segni del passaggio del celebre scrittore di Sorrento in terra maceratese, anche alcuni documenti che dimostrano un soggiorno di Tasso a Macerata nel 1587. A riprova una lettera scritta da Orazio Capponi, fiorentino e ai tempi Vice Governatore della Marca, che lo accolse e ospitò nella città. Capponi era la persona a cui Tasso aveva inviato una lunga lettera undici anni prima nella quale riassumeva dattegliatamente in anteprima il tema della "Gerusalemme Liberata".    

20/05/2022 11:00
Cvitanova, omaggio ad Alceste Lucentini con la mostra "Alcheologia Fenomenica”

Cvitanova, omaggio ad Alceste Lucentini con la mostra "Alcheologia Fenomenica”

Si apre sabato 21 maggio, alle ore 18,00, la mostra collettiva di arti visive dal titolo “Alcheologia Fenomenica”, omaggio al maestro Alceste Lucentini, scomparso improvvisamente nel mese di gennaio. L’evento dedicato al pittore e critico d’arte fermano, è organizzato nella sede dell’associazione artistica e culturale “Deva Ars - Art, Culture & Development” in via Porta Zoppa a Civitanova Marche Alta. Il programma si compone di quattro esposizioni, di cui la prima, inerente l’elemento del “Fuoco” e quindi del “Rosso”, ricalcando lo stesso spirito con il quale Alceste Lucentini sapeva trasformare idee e possibilità in realtà, coinvolgendo colleghi e collaboratori. In esposizione le opere di Lucentini e di Sandro Bartolacci, Claudio Fazzini, Claudio Pantana e Denise Recchi. Testo critico, Serena Pochi. Gli artisti sono stati ricevuti ieri nella sala Giunta del Comune, dal sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica. “Alcheologia”, neologismo coniato appositamente per questa mostra, designa la ricerca nel passato storico dell’alchimia in una prospettiva d’arte moderna: il fil rouge di questa mostra è proprio il rosso, cioè il colore del fuoco, il primo degli elementi. Il colore rosso non passa mai inosservato. Da sempre nell’arte ricopre un ruolo determinante pur avendo assunto significati molto differenti nelle diverse epoche. È il colore dell’amore e della passione, della rivoluzione e della rabbia, del sacrificio religioso e del martirio. È energia e vitalità che esplode, senza timore di invadere lo spazio intorno e gli altri colori. È uno strumento potente sulla tavolozza dell’artista che attira l’attenzione e colpisce la visione. Il rosso sopravvive tra antichità e contemporaneo arrivando fino all’astrattismo, senza perdere di intensità. Tutte le opere esposte nella mostra sono caratterizzate dal rosso, come colore predominante, ciascuna secondo il linguaggio stilistico proprio di ogni autore. L’esposizione rimarrà aperta fino al 4 giugno 2022 Orari: tutti i giorni dal 22 maggio al 4 giugno compreso dalle 14:00 alle 20:00. La mattina su appuntamento mandando una mail a: deva.ars@hotmail.com o telefonando al 340 5643677. Ingresso libero Gli artisti Sandro Bartolacci - Il rosso è un elemento presente nelle opere dell’artista in maniera “determinante”. È base delle geometrie pittoriche, distingue aree e volumi, struttura la materia. Contraddistingue il centro focale, la linea d’orizzonte. Bartolacci fa del colore rosso il suo punto di forza: attraverso esso raggiunge, in modo nitido e forte, l’equilibrio dei rapporti fra linee, colori e superfici. Claudio Fazzini - In molte opere di Claudio Fazzini il rosso rappresenta il soggetto: talvolta come elemento isolato, talvolta in contrapposizione ad altri colori, talvolta sullo sfondo ma pur sempre in maniera preponderante. Il rosso del Fazzini vive sempre di vita propria: assume tonalità monocrome e diverse densità, si sfrangia nei contorni e degrada attraverso delicati passaggi verso altre tonalità. Claudio Pantana - Nelle opere plastico-pittoriche di Pantana, il rosso diventa materia pura: sbalzato dal piano per raggiungere l’osservatore sotto forma di oggetto ben definito (piuma o neon) oppure in maniera caotica come insieme informe di materiali e sfumature. Il rosso dell’architetto è caosmosi: il reale che può semplicisticamente definirsi irrazionale o caotico così come razionale e ordinato. Denise Recchi - La pittrice Denise Recchi rappresenta nelle sue tele il realismo del rosso, in tutte le sue gradazioni, sfumature, intrecci di luci e ombre ma è soprattutto nelle opere recenti, tendenti alle forme geometriche e astratte, che il rosso si trasforma in colore intenso e accecante. Lo stile dell’artista muta radicalmente dal reale all’astratto catturando, in maniera totale, l’interesse dello spettatore.

19/05/2022 15:33
Civitanova, nuova mostra sull'artista maceratese Wladimiro Tulli a cent'anni dalla sua nascita

Civitanova, nuova mostra sull'artista maceratese Wladimiro Tulli a cent'anni dalla sua nascita

Civitanova Marche celebra l'arte maceratese con la mostra "Wladimiro Tulli. Cavalcare i sogni" a cent’anni dalla nascita dell'artista e quasi vent’anni dalla sua morte. La rassegna, esposta nell’Auditorium Sant’Agostino di Civitanova Alta dal 28 maggio al 28 agosto, vede collaborare il Comune di Civitanova con quello di Macerata, di Recanati, con la Fondazione Carima, la Regione Marche e infine con la figlia di Wladimiro, Carla Tulli e il fratello del Maestro, Piero Alberto.  Curata da Enrica Bruni, direttrice della Pinacoteca civica Marco Moretti e da Stefano Papetti, direttore dei Musei Comunali di Ascoli Piceno, l'esposizione di Civitanova prevede in concomitanza l’apertura  straordinaria della Pinacoteca che recentemente ha inaugurato una nuova stagione e un nuovo percorso lungo il quale, accanto alle opere permanenti e le recenti acquisizioni, si potrà ammirare il dipinto di Tulli "Arcobaleno spezzato". “Civitanova accoglie le opere più rappresentative dell’ultimo periodo della produzione di Tulli - ha spiegato la Bruni. - In mostra si potranno ammirare 21 grandi tele e 11 ceramiche che coprono un arco temporale di dieci anni e che si chiude con 'Il navigatore solitario innamorato' del 2001. Con la figlia del Maestro, Carla Tulli, abbiamo selezionato per Civitanova quei lavori che raccontano tutta l’esperienze innovativa dell'artista". Le aperture della mostra, della Pinacoteca civica e del teatro Annibal Caro saranno il sabato e la domenica dalle 17.30 alle 20.30 nel mese di giugno; dalle 20 alle 24 nei mesi di luglio e agosto. L’ingresso sarà gratuito e così anche le visite guidate, prenotabili online. Si potrà acquistare il catalogo generale, pubblicato con la casa editrice Quodlibet, curato da Paola Ballesi e Carla Tulli.    

19/05/2022 12:50
Musicultura, annunciati i primi super ospiti delle serate finali: dai Litfiba a Grignani, ecco i nomi

Musicultura, annunciati i primi super ospiti delle serate finali: dai Litfiba a Grignani, ecco i nomi

La XXXIII edizione di Musicultura si prepara a vivere la sua fase conclusiva dal 20 al 25 giugno a Macerata. In attesa di conoscere il cartellone de “La Controra”, Musicultura annuncia oggi i primi graditi ospiti che, assieme ai vincitori del concorso, saranno protagonisti delle due serate finali di spettacolo, il 24 e 25 giugno, allo Sferisterio, la suggestiva arena neoclassica, simbolo di Macerata  e delle Marche. La prima delle due serate, il 24 giugno, vedrà sul palco le testimonianze artistiche di Litfiba, Ditonellapiaga, DakhaBrakha, Violons Barbares e le esibizioni degli otto artisti vincitori del concorso. Il 25 giugno si susseguiranno le performance di Manuel Agnelli, Silvana Estrada, Gianluca Grignani, Pilar, Emiliana Torrini & The Colorist Orchestra, nell’unica apparizione italiana dell’artista islandese nel 2022 e quelle dei quattro artisti in concorso più votati dal pubblico dello Sferisterio la sera prima. Tutti i set saranno appositamente pensati per l’occasione, in linea con la formula di un festival che offre agli artisti ospiti un clima di libertà espressiva svincolato da logiche strettamente commerciali. "Ci piace che al festival il coinvolgimento dei più bravi e noti artisti italiani possa convivere non solo con le idee e le sensibilità dei giovani artisti in concorso, ma anche con proposte internazionali di assoluto valore ed ancora da noi poco conosciute - ha affermato il direttore artistico Ezio Nannipieri -. È questo il caso di Silvana Estrada, giovanissima e talentuosa artista messicana, o dei Violons Barbares, un trio mongolo-bulgaro-francese che nel live sprigiona una forza inaudita. "Per non parlare degli ucraini DakhaBrakha - prosegue Nannipieri -: li inseguivamo da anni, ci aveva colpito la loro capacità di tracciare sintesi formidabili tra la ricchissima, meravigliosa tradizione musicale del loro Paese e la modernità; averli sul palco di Musicultura, ora che una guerra devasta la loro terra, assume un significato emotivo davvero particolare".  Nelle prossime settimane si conosceranno i nomi degli otto vincitori del concorso con cui Musicultura dal 1990 tutela la dimensione artistica della forma canzone e contribuisce a scoprire e valorizzare nuovi giovani, meritevoli talenti. Dopo i due concerti di presentazione dei finalisti, trasmessi in diretta da Rai Radio 1, la radio ufficiale del festival, il 3 e 4 maggio scorso dal Teatro Persiani di Recanati, i brani degli artisti sono in queste settimane protagonisti sempre su Rai Radio 1 per la diffusione al grande pubblico.

19/05/2022 11:35
Passeggiate nella storia a Pieve Torina

Passeggiate nella storia a Pieve Torina

«Pieve Torina ha una storia antica, che affonda le sue origini ben prima dei Romani, con popolazioni picene e umbre che l’hanno abitata sin dai primordi per la sua posizione di confine. Dai recenti reperti archeologici romani e preromani emersi durante i lavori di costruzione del palazzetto dello sport abbiamo preso spunto per dar vita al progetto "Pieve Torina: percorsi di storia", una proposta di escursionismo innovativo accompagnato da racconti sul passato del nostro paese». Il sindaco Alessandro Gentilucci presenta questa nuova iniziativa che prevede la realizzazione di quattro passeggiate adatte a persone di tutte le età nel periodo maggio/ottobre. Il primo appuntamento, fissato per la mattina di domenica 22 maggio, sarà dedicato alla storia della mezzadria e del "Museo della nostra terra". Matteo Petracci, guida ambientale e storico del territorio, condurrà i percorsi e il racconto. «Questo progetto punta a sviluppare un turismo naturalistico e culturale legato alla valorizzazione delle unicità presenti a Pieve Torina e nei suoi borghi» sottolinea Gentilucci. «L’obiettivo è duplice: contribuire al potenziamento dell’aspetto divulgativo e di conoscenza del territorio e favorire una proposta turistica di qualità. Dopo la mezzadria parleremo della presenza longobarda, di quella romana e picena sino agli insediamenti preistorici. Un viaggio indietro nel tempo per scoprire i passaggi cruciali del passato di Pieve Torina». La partecipazione è gratuita e la prenotazione obbligatoria (per informazioni scrivere a girastorieraccontiincammino@gmail.com). Agli iscritti verranno successivamente comunicati orario e punto di ritrovo, oltre ad alcune semplici indicazioni da seguire per godere in tranquillità la passeggiata.

18/05/2022 17:33
Macerata, la ‘Lirica’ piange la scomparsa di Silvia Baleani. È stata moglie del direttore Renzetti

Macerata, la ‘Lirica’ piange la scomparsa di Silvia Baleani. È stata moglie del direttore Renzetti

Lutto nel mondo della musica lirica: scompare la soprano e voce significativa del panorama operistico del secondo Novecento di origine argentina Silvia Baleani, moglie del neo-direttore musicale del Macerata Opera Festival Donato Renzetti. L’artista era stata sul palcoscenico maceratese nel 1994 come Musetta nella "Bohème" di Giacomo Puccini. «A pochi giorni dalla scomparsa di Teresa Berganza - ha dichiarato il direttore artistico Paolo Pinamonti, in rappresentanza anche di tutta l’Associazione Arena Sferisterio – è venuta a mancare un’altra grande interprete mozartiana, rossiniana e del repertorio belcantista. Interprete raffinata e curiosa, dotata di una voce dal colore molto bello: ci restano della sua attività le numerose registrazioni discografiche anche di repertori meno usuali e, in chi l’ha conosciuta, il ricordo della gentilezza, della dolcezza e dell’enorme generosità del tratto» Silvia Baleani aveva studiato presso l’«Instituto Superior de Arte del Teatro Colon» di Buenos Aires dove aveva debuttato nel 1964; negli anni ’70 aveva attuato sui maggiori palcoscenici di tutta Europa, dal Covent Garden ("Faust" 1974) a Vienna, da Parigi a Lyon sino alla Scala di Milano ("Boris Godunov" 1980 e "Il re pastore"). Dopo aver conosciuto il direttore d’orchestra Donato Renzetti – a cui rimase legata tutta la vita - in occasione delle rappresentazioni de “Il signor Bruschino” di Rossini a Bologna nel 1977, la sua carriera si sviluppò soprattutto nei maggiori teatri italiani dal Teatro Regio di Torino alla Fenice di Venezia, dal Comunale di Bologna, al Massimo di Palermo.

18/05/2022 12:42
San Severino, inaugurato il nuovo Caffè letterario all'interno della biblioteca

San Severino, inaugurato il nuovo Caffè letterario all'interno della biblioteca

Uno spazio per tutti, e aperto a tutti, dove potersi incontrare per leggere un libro, semplicemente per socializzare e distrarsi, per assistere a una presentazione o per scambiare anche solo una parola. All’interno della biblioteca comunale “Francesco Antolisei”, in occasione della Notte dei Musei, è stato ufficialmente inaugurato il nuovo Caffè letterario. Nato dalla volontà dell’Amministrazione comunale di dare vita a un luogo dove promuovere la lettura quale buona pratica di vita, ma anche dall’idea di stimolare la socialità all’interno della comunità; il progetto è stato portato avanti con decisione e caparbietà dal vice sindaco e assessore comunale alla Cultura, Vanna Bianconi, con la collaborazione di Shura Oyarce Yuzzelli, che ne ha curato l’allestimento, del personale della biblioteca, dei membri della Commissione comunale Biblioteca e dell’Ufficio cultura oltre che del tecnico Gianni Straini. Il Caffè letterario intende  essere un luogo moderno e dinamico dove si potrà leggere un libro in tutta comodità, proprio come se si stesse a casa, sorseggiando magari un buon caffè. Essendo di stimolo alla  lettura, esercizio che apre la mente, fa ragionare, amplia il lessico e consente di sviluppare la fantasia e non solo; questa proposta, già diffusa in molti paesi, consentirà sicuramente a chi lo vorrà di crescere culturalmente, avvicinando a esperienze e pensieri diversi ma anche al rispetto per l’altro diverso. Uno spazio aperto a tutti e adatto a tutti, dove i libri presenti sono gli ultimi usciti in commercio ma dove si possono anche consultare i libri di tutta la biblioteca comunale, compresi i preziosissimi volumi del fondo antico. La biblioteca “Francesco Antolisei” conserva qualcosa come 37mila volumi  che vanno dalla fine del XIV ai giorni nostri. Nel Caffè letterario non mancano la musica in filo diffusione, una connessione wi-fi libera, un computer per eventuali ricerche e una stampante. Lo spazio che accoglie la novità è stato impreziosito da un murales raffigurante dei visi, metafora del pensiero, della conoscenza e del senso di comunità. Una piccola opera d’arte che raffigura in maniera metaforica l’intento che ha il Caffè letterario. Al taglio del nastro che ha inaugurato la bella sala era presente anche il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei. L’evento è stato salutato da una performance musicale del maestro Luca Verdicchio e da alcune letture.  

18/05/2022 10:40
“Storie d’Appenino”: ciclo d'incontri a Belforte del Chienti

“Storie d’Appenino”: ciclo d'incontri a Belforte del Chienti

“Storie d’Appenino” è il nuovo ciclo di incontri proposti dalla Biblioteca comunale “Mario Ciocchetti” di Belforte del Chienti in collaborazione con l’Occhio nascosto dei Sibillini. Quattro incontri per conoscere la storia, la natura e l’ambiente del nostro Appennino. Il via venerdì 20 con Paolo Forconi Zoologo e Filmmaker che parlerà di come la convivenza con i grandi predatori, nelle nostre campagne, sia oggi possibile. Con Jacopo Angelini del WWF Marche, venerdì 27, si farà un viaggio indietro nel tempo per scoprire come storia e ambiente hanno modellato nei secoli il territorio in cui oggi viviamo. A giugno, venerdì 10, uno dei più grandi conoscitori dei Monti Sibillini, Gianluca Carradorini, guiderà gli interessati alla scoperta delle nostre meravigliose montagne appenniniche e come affrontarle in tutta sicurezza. Domenica 12 giugno, in compagnia del circolo giovanile Uno Nessuno Centomila di Belforte, il progetto “Clean It Up” che porterà i partecipanti per le vie del paese per una passeggiata incentrata sulla raccolta dei rifiuti.  

17/05/2022 17:49
Civitanova, le scuole tornano a teatro con lo spettacolo "Punto e Punta"

Civitanova, le scuole tornano a teatro con lo spettacolo "Punto e Punta"

Dopo due anni di assenza dovuti alla pandemia, tornano a teatro le scuole di Civitanova Marche. Grazie ad un'iniziativa dell'Assessorato ai Servizi Educativi FormativI, nell'ambito del progetto “Civitanova Città con l'Infanzia”, il 18 e 19 Maggio, alle 10:30, oltre 600 bambini potranno assistere ad uno spettacolo dal vivo presso il Teatro Rossini. Per loro sarà un'occasione importante per venire in contatto con quella straordinaria macchina di racconti che è il teatro, antica certamente ma non certo vecchia. Per molti, anzi moltissimi, di loro sarà la prima magica volta per un evento che resterà a lungo nella loro memoria. Lo slogan di questa ripartenza è: "Al cinema si vede grande, in televisione si vede piccolo, al teatro si vede vero".  Moltissime le adesioni pervenute, tanto da convincere l'organizzazione a spostare gli spettacoli, inizialmente previsti al Teatro Cecchetti, al più capiente Teatro Rossini. In scena la compagnia “Proscenio Teatro Ragazzi”, la stessa che promuove, sempre in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, la fortunata stagione domenicale invernale “A Teatro con Mamma e Papa'”, al Teatro “Annibal Caro” di Civitanova Marche, una rassegna seguitissima che ha fatto sempre registrare un grandissimo afflusso di famiglie. "Finalmente celebriamo come Assessorato momenti di ripartenza importanti, in cui i piccoli riprendono le attività necessarie alla loro crescita sociale e al loro sviluppo – ha dichiarato l’Assessore Capponi -. Nel pieno spirito di Civitanova città con l'infanzia, abbiamo con entusiasmo voluto sostenere questa iniziativa".   

17/05/2022 14:14
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