Macerata, tornano le giornate del Fai: alla Mozzi Borgetti una mostra sul baco da seta
Mostra alla Biblioteca Mozzi Borgetti organizzata dai giovani del FAI: il Baco da Seta a Macerata. Tornano le Giornate FAI di Primavera questo fine settimana. Il 26 ed il 27 marzo in più di trenta località delle Marche sarà possibile visitare 64 beni di rilevanza storica e artistica aperti al pubblico dal Fondo Ambiente Italiano.
A Macerata l'apertura riguarderà la Biblioteca Mozzi Borgetti, nelle cui sale antiche verrà allestita una mostra sulla produzione del baco da seta a cura dei giovani del FAI di Macerata, mentre in provincia è possibile visitare il borgo medievale di Montecassiano.
La mostra sul baco da seta, che sarà visitabile nel weekend dalle 10 alle 17 circa ed è accessibile con prenotazione sul sito del FAI, consisterà in un percorso nelle sale antiche della biblioteca, da cui sono stati recuperati trattati, manuali e illustrazioni, anche rari e di rilevanza internazionale, a partire dal '600 fino ad arrivare al secolo scorso, che riguardano il baco da seta relativamente alla coltivazione, alla vendita, alle patologie e ai metodi di impiego. L'attività di commercio e produzione del baco era difatti molto fiorente a Macerata ed in altre città marchigiane, tanto che importanti notabili del territorio avevano iniziato ad imprendere nel settore.
È il caso di Luigi Pianesi, personaggio risorgimentale di spicco, membro dell'Accademia dei Catenati e Rettore dell'Università maceratese, che nell'ultima parte della sua vita aprirà una filanda. In questo caso è stato il suo discendente, il dottor Pierluigi Pianesi, a fornire materiale ed informazioni sul suo avo per integrare la mostra.
L'esposizione proseguirà con le raffigurazioni di scene di vendita e produzione prese dagli archivi fotografici Balelli, con la Loggia del Grano, oggi sede universitaria in corso di restauro, che era centro del commercio dei gelsi. I giovani del Fondo Ambiente Italiano svilupperanno infine la parte scientifica e tecnica del mondo del baco da seta, con una spiegazione finale riguardo i processi evolutivi del baco, della sua lavorazione e del suo prodotto.
Tommaso Lorenzini e Martina Lombardelli, coordinatori del gruppo giovani, evidenziano come: «L'apertura di Macerata nasce grazie alla volontà della città di avere un FAI attivo e presente, ringraziamo infatti il Comune e la biblioteca per il patrocinio e per l'aiuto fornitoci.
La delegazione di Macerata si sta ristrutturando dopo la fine della pandemia e ci sarà presto un nuovo evento che ne decreterà la ripresa totale delle attività, nel frattempo è importante continuare ad essere attivi, in ottica di valorizzare il territorio e ampliare l'afflusso turistico, come giovani, che si sono impegnati moltissimo, ma anche come intera delegazione: alla Mozzi Borgetti così come a Montecassiano vari membri del FAI Macerata presteranno infatti servizio come volontari e saranno presenti alle visite».
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