Tornano "I grandi classici dell’economia" di Sergio Ricossa: nuova edizione a cura di Carlo Stagnaro
A trentaquattro anni dalla sua prima pubblicazione (il titolo allora era Cento trame di classici dell’economia), ritorna finalmente in libreria per i tipi di Liberilibri "I grandi classici dell’economia di Sergio Ricossa", in una nuova edizione ampliata curata da Carlo Stagnaro.
Sergio Ricossa è stato uno dei massimi esponenti del liberalismo italiano: professore di Politica economica e finanziaria presso l’Università di Torino, vicepresidente della Mont Pelerin Society e Accademico dei Lincei. Con la sua attività accademica e con quella di pubblicista – come editorialista de «La Stampa» e «il Giornale» – ha tenuto alti i concetti che costituiscono la pietra angolare di una società libera, ovvero “proprietà”, “mercato”, “individualismo”, e persino “borghese”, in anni in cui questi termini erano da mettere all’indice e dimenticare nella pattumiera della storia.
Ma oltre al “liberista selvaggio”, come è stato definito, c’è anche un Ricossa meno ovvio – scrive Stagnaro nella Prefazione –, «il pedagogo che si impegna a spiegare l’economia a un Paese che ne è digiuno». Nasce così questo libro che costituisce una sorta di introduzione alla materia, nella convinzione profonda che anche le persone comuni debbano avere accesso ai principi base dell’economia: i testi capitali della disciplina, a partire dalle radici che affondano nella Grecia classica, vengono qui analizzati, riassunti, criticati, offerti al popolo degli studiosi, degli studenti e dei semplici curiosi in cento brevi recensioni, uno straordinario affresco delle dottrine e delle idee che nel corso dei secoli si sono scontrate dando forma al mondo in cui viviamo.
Carlo Stagnaro, direttore ricerche e studi dell’Istituto Bruno Leoni ed editorialista economico per «Il Foglio», ha arricchito il testo aggiungendo alle cento “trame” che componevano il testo originale trentatré nuove “trame”, integrando e aggiornando il lavoro di Ricossa con economisti che hanno attraversato il Novecento e questi primi decenni degli anni Duemila.
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