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Macerata - L'Opera Festival 2022 parte, ma senza il filo-russo Gergiev. “Il dramma dell’Ucraina colpisce la nostra cultura” (FOTO)

Macerata - L'Opera Festival 2022 parte, ma senza il filo-russo Gergiev. “Il dramma dell’Ucraina colpisce la nostra cultura” (FOTO)

Il Macerata Opera Festival 2022 è ufficialmente pronto a partire: presentato in conferenza stampa il programma di eventi – tra opera, cinema e repertorio sinfonico – che animerà l’estate marchigiana, dal 19 luglio al 21 agosto. Biglietteria per acquisti singoli e abbonamenti già dal 22 marzo.

Un cartellone di grande spessore, che partirà dalla "Tosca" di Puccini ai "Pagliacci" di Leoncavallo – corredati della partitura originale del "The Circus" di Charlie Chaplin – passando per la "Rapsodia Satanica" di Mascagni, il "Barbiere di Siviglia" di Rossini, fino ai grandi interpreti internazionali della musica classica (come Zubin Metha, Jan Lisiecki e Myung-Whun-Chung), della popular music (Toquinho). Senza dimenticare i giovani interpreti e gli omaggi ai celebri come John Williams (“Star Wars Suite”)

Ad intervenire presso l’Auditorium della Biblioteca “Mozzi Borgetti” sono stati il sindaco Sandro Parcaroli, il sovrintendente Luciano Messi, il nuovo direttore artistico Paolo Pinamonti - accompagnato dalla presenza dell’illustre maestro (e per l’occasione direttore musicale del festival) Donato Renzetti -, e il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli. In collegamento anche l’assessore regionale alla cultura Giorgia Latini.

“Un festival nuovo e polivoco – ha affermato Pinamonti – nel quale vogliamo unire classico e contemporaneo, grazie anche ai giovani musicisti. Sfortunatamente, il dramma dell’Ucraina ci costringe a rinunciare alla presenza del maestro Valerij Abisalovič Gergiev e all’ Orchestra sinfonica del teatro Mariinskij. Sarebbe dovuta essere loro la chiusura della rassegna”.

A far la differenza – come testimoniato anche dalla stessa decisione presa dalla Scala di Milano nei giorni scorsi – è stata la “vicinanza” di Gergiev al presidente russo Putin, di cui non ha voluto condannare la scelta di invadere la nazione ucraina.

“Per me tornare a Macerata è un piacere – ha aggiunto il maestro Renzetti – perché ho un rapporto straordinario con le Marche. Voglio mettere a disposizione il mio ricco bagaglio di esperienza, senza ambizione alcuna: solo per amore della musica, che per me non ha colore politico”.

“Lo Sferisterio rappresenta una delle grandi eccellenze della regione – ha dichiarato Acquaroli – ed è importante quello che stiamo facendo oggi per ottenere un grande riconoscimento sia a livello nazionale, sia internazionale”. Sulla questione Ucraina, invece: “Ci stiamo coordinando con tutte le realtà regionali per l’eventuale accoglienza dei profughi. Nessuno immaginava un dramma del genere alle porte dell’Europa, ma ovviamente noi non possiamo esprimere un’opinione a riguardo”.

L’ultimo messaggio è del sovrintendente Messi. “Da oggi, con il Macerata Opera Festival, rinsaldiamo ed espandiamo la rete di collaborazioni fra istituzioni, mecenate, sponsor, associazioni, che ha reso il nostro Sferisterio un punto di riferimento culturale. Nei prossimi giorni cominceremo, inoltre, a sviluppare anche quelli che saranno i percorsi formativi per i giovani, con il sostegno di scuole e università.

“Abbiamo bisogno del nostro pubblico – ha concluso Messi – che è sempre stato presente anche nei momenti più difficili. Confermateci anche quest’anno la vostra vicinanza e presenza”.

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