Cultura

"Va' Sentiero, uno sguardo lungo 8mila km", la mostra in 100 scatti arriva all'Abbadia di Fiastra

"Va' Sentiero, uno sguardo lungo 8mila km", la mostra in 100 scatti arriva all'Abbadia di Fiastra

Prosegue all'Abbadia di Fiastra la settima tappa della mostra fotografica "Va' Sentiero | Uno sguardo lungo 8.000 km", curata da Rica Cerbarano, Sara Furlanetto e Yuri Basilicò e promossa dalla Fondazione Cassa di risparmio della provincia di Macerata in collaborazione con la Fondazione Giustiniani Bandini e Meridiana Experience. Il percorso espositivo, che propone circa 100 scatti della fotografa Sara Furlanetto e un video del videomaker Andrea Buonopane, ha il duplice obiettivo di raccontare la spedizione di un gruppo di giovani volontari lungo il Sentiero Italia e di porre l’attenzione sullo stato di salute delle montagne italiane. Da un lato quindi la bellezza e la potenza dell’immagine fotografica che, come afferma la curatrice Rica Cerbarano, "ha un ruolo importante nella rappresentazione del mondo a lei contemporaneo e nella descrizione della società che le muta intorno", e dall’altro la restituzione di un’indagine puntuale sulle Terre Alte del nostro Paese, da considerare non come mero luogo ludico bensì come serbatoi culturali di inestimabile valore. Tra il 2019 e il 2021, il giovane team dell’Associazione Va’ Sentiero ha percorso a piedi i 7.887 km del Sentiero Italia, il trekking più lungo del mondo, animati dalla volontà di dare risposte ad alcuni interrogativi. Come stanno le nostre montagne? Chi ci vive? Quali tesori conservano e quali criticità le affliggono? Il risultato di questa straordinaria avventura è stato un altrettanto straordinario lavoro di documentazione, che ha prodotto una quantità incredibile di informazioni e dati confluiti in diversi tipi di output. In primis il sito www.vasentiero.org che raccoglie, per ciascuna tappa del Sentiero Italia mappe, tracce gpx, informazioni culturali, tecniche e logistiche, oltre a centinaia di foto, video e articoli. La mostra fotografica ovviamente, ma anche il libro edito da Rizzoli "Va’ Sentiero. In cammino per le Terre Alte d’Italia", una moderna guida a 25 itinerari tratti dal Sentiero Italia, che ha recentemente ricevuto lo storico premio Itas dedicato alla letteratura di montagna. Ma non finisce qui, perché sta prendendo forma anche il film della spedizione grazie ad un premio economico che l’Associazione ha ottenuto dalla Fondazione Italia Patria della Bellezza. Il grande interesse nazionale e internazionale che sta riscuotendo il progetto Va’ Sentiero, vincitore nel 2022 del Grand Prix for Sustainability and Climate Action agli European Heritage Awards di Europa Nostra, è correlabile al suo grandissimo valore. Se infatti i ragazzi del team hanno trovato le risposte alle domande che li hanno guidati lungo il Sentiero Italia, contemporaneamente hanno sollevato nuovi interrogativi e lanciato spunti su cui riflettere, relativi a temi cruciali per il futuro dei territori che hanno attraversato e del nostro Paese. Gli effetti del parossismo climatico, ad esempio, di cui siamo vittime e responsabili assieme, che in montagna sono ancora più evidenti, o dell’abbandono delle aree interne da parte di chi le abita e se ne prende cura, generando perdita di biodiversità, dissesto idrogeologico e squilibrio ambientale. Tuttavia la spedizione ha riscontrato anche un timido cambio di rotta: un ritorno alla montagna soprattutto da parte di giovani desiderosi di sperimentare nuovi modelli di vita, di lavoro e di interazione con l’ambiente senza consumarlo. Insomma la strada fisica è stata lunga e lo sarà anche quella verso una piena riscoperta e valorizzazione di questa parte d’Italia fuori dai grandi circuiti e depredata dalle sirene dell’industrializzazione, tuttavia depositaria di un enorme patrimonio naturale, culturale e di tradizioni su cui costruire il proprio domani. I giovani volontari di Va' Sentiero ci insegnano che c’è ancora un senso di prospettiva e di comunità per le Terre Alte italiane e ci invitano a metterci in cammino, perché camminare è un atto di rivoluzione come diceva negli anni Ottanta il "papà" del Sentiero Italia Riccardo Carnovalini.

16/05/2024 16:40
A Mogliano un sabato tra poesia e arte: torna "Notte al Museo"

A Mogliano un sabato tra poesia e arte: torna "Notte al Museo"

Anche quest’anno il Comune di Mogliano ha aderito alla XVI edizione del Grand Tour dei Musei promosso dalla Regione Marche. L’emozionante iniziativa mira a far conoscere i luoghi d’arte anche dei piccoli borghi marchigiani con una serie di manifestazioni di vario genere e visite guidate. Nelle scorse edizioni, nel piazzale Boninfanti (antistante il Museo di  Arte Sacra), si sono esibiti talentuosi giovani artisti con performances poetico-musicali: anche quest' anno, in occasione della Giornata Internazionale dei Musei, sabato 18 maggio alle ore 21.30, sempre all'ingresso del Museo, si potrà assistere ad un evento eccezionale: "Il cammino delle alchimie" con la poetessa Laura Cesetti ed accompagnamento musicale dei musicisti Michaela Ombrosi e Roberto Gatta. Seguirà "Notte al Museo", una visita guidata illustrata dall'assessore alla cultura Simone Settembri. Ingresso gratuito.

15/05/2024 19:07
Arriva "Maskamarke": terza edizione del festival teatrale sulla commedia dell'arte

Arriva "Maskamarke": terza edizione del festival teatrale sulla commedia dell'arte

Dodici piazze per altrettanti spettacoli (il calendario è in via di definizione) ed un laboratorio musicale nel fine settimana. Da sabato 3 agosto a domenica 11 Maskamarke percorrerà, sostando, tutto il territorio dell’Unione Montana Potenza Esino Musone, che si prepara ad ospitare il terzo festival teatrale sulla commedia dell’arte. L’iniziativa, annunciata nella sede dell’ente comunitario, è organizzata dalla compagnia teatrale Fabiano Valenti e si avvale della direzione artistica di Francesco Facciolli e del sostegno della Regione Marche, oltre al parziale contributo dei comuni coinvolti, e verrà presto presentata alla stampa. “Con questa proposta unica e straordinaria il nostro territorio fa rete e accoglie con il sorriso spettacoli e serate nei dodici Comuni dell’Unione valorizzando le ricchezze dei nostri borghi che sono pieni di bellezza e carichi di storia, arte e cultura e che, anche per l’estate, sono pronti a scommettere sul turismo, una risorsa vera per la nostra economia" spiega Matteo Cicconi, presidente dell'Unione Montana Potenza Esino Musone. "Con ferme volontà e convinzione abbiamo riproposto per il terzo anno una manifestazione che ha saputo conquistarsi la fiducia e la stima, nel tempo, aggregando sempre un numero di spettatori crescente, attento e partecipativo. Conoscenza del territorio anche con spettacoli dedicati ai ragazzi e laboratori di contenuto artistico fanno di Maskamarke un veicolo formidabile per la conoscenza e la scoperta del nostro entroterra" dichiara Renzo Marinelli, consigliere regionale.  Con spettacoli gratuiti, che permetteranno di vivere intere giornate andando alla scoperta del medio-alto maceratese, il cartellone di "Maskamarke" offrirà grande divertimento, teatrale e turistico, non escludendo l’enogastronomia ed i percorsi artistico-naturalistici, in stretta sinergia con i comuni ed i loro enti di promozione. Arriverà anche una compagnia dalla Spagna, mentre il fine settimana proporrà, a Castelraimondo, un laboratorio musicale: "Il suono della Commedia" tamburelli e voce, dalle immagini di Callot alla prassi esecutiva sul tamburo all’italiana. Il percorso prevede l’apprendimento di alcune tecniche tradizionali rapportate all’iconografia della Commedia dell’Arte tra ‘500 e ‘600. Si ricorda che tutti gli appuntamenti della rassegna "MaskaMarke" sono gratuiti e coinvolgeranno nell’organizzazione tutti i comuni dell’Unione Montana Potenza Esino Musone: Apiro, Cingoli, Castelraimondo, Esanatoglia, Fiuminata, Gagliole, Matelica, Pioraco, Poggio San Vicino, San Severino Marche, Sefro e Treia.   

15/05/2024 19:00
" Il manifesto di un eretico", in libreria i saggi sull'indicibile di Brendan O’Neill

" Il manifesto di un eretico", in libreria i saggi sull'indicibile di Brendan O’Neill

Esce oggi in tutte le librerie Il manifesto di un eretico. Saggi sull’indicibile di Brendan O’Neill, in cui il noto giornalista inglese, dalla sua prospettiva libertaria, rifà il punto sulla questione dell’eresia con “gloriosa intemperanza”. «Un libro insolito e inquietante» lo definisce Michele Silenzi nella prefazione, «in estrema sintesi, una galleria di mostri generati dal sonno della ragione». In nove capitoli – i “saggi sull’indicibile” del sottotitolo – (Il pene di lei; La caccia alle streghe; Il Covid come metafora; Islamocensura; La vergogna bianca; L’amore che non osa dire il suo nome; Viva l’odio; Gli impostori; Le parole feriscono), il caporedattore politico della rivista londinese «Spiked» passa in rassegna quelli che ritiene i temi centrali del nostro tempo, fornendo un’immagine drammatica dello spazio culturale e mentale della contemporaneità e ponendoci molte cruciali domande. Una donna può avere un pene? L’ideologia gender sta stravolgendo la relazione tra linguaggio e realtà biologica, cercando di rimodulare la realtà attraverso una neolingua. L’Occidente sarà per sempre macchiato dal razzismo? È in corso una spaventosa riattualizzazione del concetto di razza in chiave di politiche identitarie anti-maschio-bianco, e per timore dell’accusa di “razzismo” non siamo più capaci di difendere i valori della ragione occidentale, soprattutto la libertà della donna, di fronte alle ideologie islamiste. Moriremo presto tutti a causa del cambiamento climatico? L’esistenza umana dovrebbe essere sottoposta a una Nuova Inquisizione per questa forma di peccato originale del XXI secolo; persino il Covid diventa la metafora della nostra colpevolezza nei confronti di una Natura che si ribella e ci punisce, e per la cui salvaguardia dovremmo essere pronti a rinunciare alla nostra libertà. Ma per l’establishment liberal europeo e anglosassone, la risposta a tutte queste domande è “sì”, e chiunque non sia d’accordo viene bollato come transfobo, razzista, negazionista. Le nuove élites governative e tecnocratiche stanno imponendo idee bizzarre, irragionevoli ed estreme, mentre nelle accademie, in teoria i luoghi per eccellenza del pensiero libero, trionfa un’ideologia repressiva che bandisce ogni forma di pensiero difforme. Brendan O’Neill, Il manifesto di un eretico. Saggi sull’indicibile, prefazione di Michele Silenzi, Liberilibri 2024, collana Altrove, pagg. XIV-168, euro 16.00, ISBN 979-12-80447-41-8

15/05/2024 17:34
"Mattei forever. Di verità si può morire", alla biblioteca di San Severino la presentazione del libro

"Mattei forever. Di verità si può morire", alla biblioteca di San Severino la presentazione del libro

Domani pomeriggio (mercoledì 15 maggio), a partire dalle ore 17, la biblioteca comunale “Francesco Antolisei” di San Severino Marche ospita, per la rassegna “Un caffè con l’autore”, la presentazione del libro di Maurizio Verdenelli, Otello Lupacchini, Cesare Bernabei “Mattei forever. Di verità si può morire”. Quarta pubblicazione dedicata a Mattei per Maurizio Verdenelli, giornalista che ha lavorato per il Corriere della Sera, La Nazione e il Messaggero di cui è stato inviato speciale per i grandi eventi dell’Italia centrale, l’opera è stata scritta a tre mani con Cesare Bernabei, alto dirigente dell’Unione Europea e figlio di uno dei più grandi collaboratori del fondatore dell’Eni, e Otello Lupacchini, ex magistrato titolare di clamorose inchieste giudiziarie su Brigate Rosse, Banda della Magliana e caso Calvi. Conducono l’incontro Lucio Biagioni, Guido Garufi e Fabrizio Grandinetti. L’ingresso è libero. Il libro racconta una storia passata ma sempre attuale: quella dell’imprenditore Enrico Mattei. Sotto la sua presidenza, l'Eni negoziò rilevanti concessioni petrolifere in Medio Oriente e un importante accordo commerciale con l'Unione Sovietica. Queste iniziative contribuirono a rompere l'oligopolio delle Sette Sorelle, che allora dominavano l'industria petrolifera mondiale. Mattei introdusse inoltre il principio per il quale i Paesi proprietari delle riserve dovevano ricevere il 75% dei profitti derivanti dallo sfruttamento dei giacimenti. Morì nel 1962 in un incidente aereo nei pressi di Bascapè. Le indagini sulla morte sono durate anni e si sono sempre scontrate con gravi depistaggi.  

14/05/2024 16:36
Civitanova, un viaggio emotivo nel rapporto padre-figlia: Lucy Ribichini presenta il suo libro al Lido Cluana

Civitanova, un viaggio emotivo nel rapporto padre-figlia: Lucy Ribichini presenta il suo libro al Lido Cluana

Mercoledì 15 maggio, alle ore 17:30, presso la palazzina sud del Lido Cluana, si svolgerà la presentazione del libro "Eyes in the mirror are closer than they appear" di Lucy Ribichini. La scrittrice civitanovese sarà presente all’incontro con il pubblico organizzato dalla Biblioteca comunale “Silvio Zavatti” e dall’Assessorato alla Cultura della Città di Civitanova Marche. Il libro parla del difficile rapporto tra padre e figlia: “una pena – scrive l’autrice - che abbraccia una speranza su un bordo instabile, un dialogo in crescendo stretto tra le quattro mura di una stanza d’ospedale, l’evasione affidata ai soli ricordi e ai nuovi inizi. Figlia e padre si rincorrono, si pensano lontani, accusano, si giustificano. Su un palcoscenico scarno ed essenziale, i due protagonisti alternano le loro voci. Di tanto in tanto l’occhio punta la luce su personaggi e comparse di questa intima vicenda familiare. Una storia, la storia di una famiglia, la storia di tutti”. L’autrice Lucy Ribichini è nata a Civitanova Marche nel 1982. Dopo il diploma all’Istituto Tecnico Commerciale, il sogno di Giornalismo a Bologna scivola in fondo al cassetto. Si trasferisce un anno a Monaco di Baviera e torna nelle Marche per lavorare come assistente di direzione in un calzaturificio di Montegranaro, un lavoro dinamico affiancato da tanti interessi: musica, piscina, cinema, teatro, escursioni sui Monti Sibillini. La lettura, la passione più grande che condivide con la figlia è sempre stata la chiave per conoscere, fantasticare, per interpretare gli altri e svelarsi a sé stessa. La scrittura nasce in anni recenti: eventi e sensazioni hanno decantato a lungo prima di prendere la via della parola scritta.

14/05/2024 10:50
Appignano, "Smitch in Blu Ray Feat": un concerto per aiutare i piccoli pazienti affetti da sindrome di Pandas

Appignano, "Smitch in Blu Ray Feat": un concerto per aiutare i piccoli pazienti affetti da sindrome di Pandas

La band marchigiana Smitch in Blu Ray, in collaborazione con l'associazione Pans Pandas ed il comune di Appignano, presenterà sabato 18 maggio alle ore 21:00 al Teatro Gasparrini di Appignano un concerto di brani inediti, tratti dall'ultimo disco "L'eco della nostra infanzia" ed il precedente Ep "Equatour", completamente nuovo e ripensato grazie alla collaborazione di sei artisti marchigiani che rivestiranno a turno i brani in scaletta con le loro peculiarità vocali, musicali, attoriali. Gli artisti che hanno aderito all'iniziativa sono Sebastiano Pagliuca, Ferretti, And the bear, Stritti, Elena Rocchetti, JBeat. L'entrata è ad offerta libera da devolvere all'associazione Pans Pandas. La sindrome di Pandas è una patologia rara che compromette la normale funzione neurologica del cervello e provoca l'insorgenza di disturbi psichiatrici, per esempio tic, disturbo ossessivo-compulsivo, ansia, depressione, Adhd, allucinazioni. Si manifesta soprattutto tra bambini ed adolescenti.  L'evento partirà già dalle 17:00 con la proiezione del primo documentario italiano dedicato alla Sindrome di Pandas, intitolato "Piccole vite sospese: la sindrome Pandas tra evidenze scientifiche e storie personali". Ospite Cinthia Caruso, autrice del libro da cui è stato tratto il film. A seguire una tavola rotonda dove interverranno medici specializzati in malattie rare provenienti da tutta Italia.  "Da un po' di mesi a questa parte ci siamo posti un quesito importante, 'Come possiamo valorizzare il lavoro artistico che noi e tanti altri offriamo alla comunità?'. Sembrerebbe una domanda anche abbastanza egoistica nella sua filantropia, ma porsela è di fondamentale importanza - spiega Simone O'Meara, frontman degli Smitch in Blu Ray -. Da questa riflessione ci siamo subito accorti che il motivo dietro la domanda stessa e la sua provenienza, aveva come incipit una mancanza, la mancanza di una coesione e di un ambiente di condivisione".  "Tutto questo ha risvegliato in noi il dovere morale di unire coloro che si trovano nel nostro stesso ambito, quello musicale, cercando di creare una team di artisti che volesse valorizzare quel sottosuolo marchigiano ancora privo della giusta vitalità per emergere", aggiunge Simone.  "Grazie ad Alessandro Battiato siamo stati informati su di una patologia sfortunatamente sconosciuta, per quanto diffusa, a gran parte della popolazione marchigiana, la sindrome di Pans/ Pandas - racconta ancora il frontman degli Smitch in Blu Ray -. Gli invisibili in questo caso sono sottogruppo di bambini e adolescenti che improvvisamente sviluppano un'insorgenza acuta di disturbo ossessivo compulsivo (DOC) e/o tic, talvolta a seguito di un'infezione da streptococco di gruppo A. Alessandro, essendone gestore, ha aperto le porte del teatro di Appignano per accogliere un evento di sensibilizzazione e raccolta fondi per la patologia". "Per noi è un onore partecipare attivamente a questa iniziativa e coinvolgere più persone possibili per sensibilizzare quella comunità che raramente viene trascinata a perlustrare un sottobosco popolato di bambini ed artisti invisibili", conclude Simone.   

10/05/2024 19:10
Macerata, visita alla Torre dell'Orologio al tramonto e di sera: giorni e orari

Macerata, visita alla Torre dell'Orologio al tramonto e di sera: giorni e orari

La Torre civica di Macerata, appena rinnovata grazie al suggestivo allestimento multimediale, apre eccezionalmente le sue porte ai visitatori anche all’ora del tramonto e di notte. Notturni in torre è la nuova iniziativa proposta dal concessionario L’Orologio Società Cooperativa – Business Unit Sistema Museo per rendere la visita della Torre civica ancora più coinvolgente grazie alla possibilità di affacciarsi dalla terrazza panoramica durante il calare del sole.  Sabato 18 maggio, in occasione della Notte dei Musei (quando saranno aperti in notturna anche i musei civici di Palazzo Buonaccorsi e l’Arena Sferisterio), venerdì 24 e 31 maggio e tutti i venerdì di giugno la Torre sarà infatti visitabile fino alle 23.00 (con ultimo ingresso alle ore 22.30). Un’occasione davvero unica per scoprire la storia di uno dei monumenti simbolo di Macerata e per ammirare la città e il circondario dall’alto anche con una luce insolita. La Torre Civica si presenta oggi al pubblico completamente rinnovata grazie al nuovo allestimento museale multimediale che permette una fruizione ancora più immersiva e coinvolgente. Il nuovo percorso parte dalla storia del meccanismo dell’antico orologio astronomico, racconta le vicende costruttive della torre, mostra la bellezza e la ricchezza del centro storico cittadino e arriva fino alla terrazza panoramica, con una vista che spazia dal mare Adriatico fino ai monti Sibillini. L'intervento di riallestimento ha riguardato inoltre anche la realizzazione di un nuovo progetto illuminotecnico di cui è possibile godere a pieno soprattutto in orario serale. Orari di apertura Torre civica:  Maggio: dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 18.30 (sabato 18 maggio e venerdì 24 e 31 maggio fino alle 23.00); giugno: dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00 (tutti i venerdì fino alle 23.00); luglio - settembre: dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00. Ultimo ingresso: 30 minuti prima della chiusura.  

08/05/2024 17:01
"Il cronista che amava Camerino", un libro in ricordo di Luigi Avi

"Il cronista che amava Camerino", un libro in ricordo di Luigi Avi

 'Il cronista che amava Camerino. Luigi Avi e quella redazione/scuola del Messaggero'. È il titolo del libro/pamphlet-autori vari, Ilari editore- che viene presentato domani dalle ore 16.30, nell'aula consiliare del Comune di Camerino nel ricordo del giornalista esattamente a 25 anni dalla sua scomparsa. L'esempio di Luigi Avi non è venuto meno nella memoria collettiva e storica della sua citta' nonostante i non pochi anni che ci separano da quel 7 maggio 1999, quando lui improvvisamente ci lascio' alla vigilia della Festa che aveva contribuito a far (ri)nascere. Lui amava Camerino e ne era riamato. 'Gigetto' per tutti ed ugualmente per tutti il professor Luigi Avi. Già perche' il popolarissimo corrispondente del 'Messaggero' ha rappresentato un ventaglio di ruoli, ognuno allo stesso livello: eccellente. Fu Gigetto, imprenditore, insegnante di molte generazioni di camerinesi, consulente tecnico del Tribunale, allenatore di calcio, cronista (in questo 'inventore' delle testate giornalistiche dei centri diversi dal capoluogo di provincia, metodo poi adottato da tutti i giornali maceratesi e marchigiani). Avi, soprattutto, fu meraviglioso padre di famiglia. E da giovane attaccante talentuoso del Camerino Calcio ed ufficiale di complemento dell'esercito. Di lui parleranno dopo i saluti del sindaco Roberto Lucarelli, Giorgio Bottacchiari, Giuseppe De Rosa, Franco Elisei, Guido Garufi, Giuseppe Losito, Venanzo Ronchetti, Maurizio Verdenelli. Da Treviso: Francesca Macina e Salvatore Forte. Coordina Donatella Pazzelli. Letture di Maurizio Angrletti. Sarà inoltre trasmesso un inedito video su Luigi Avi curato da Genesio Medori.

06/05/2024 10:47
Macerata Racconta, Canfora al Cinema Italia fa sold-out ma in tanti restano fuori. Ora il gran finale

Macerata Racconta, Canfora al Cinema Italia fa sold-out ma in tanti restano fuori. Ora il gran finale

Battute finali per Macerata Racconta, il festival letterario che domani, domenica 5 maggio, chiuderà i battenti presentando gli ultimi ospiti della 14^ edizione dedicata al tema “Gli errori”. Venerdì, intanto, è stato il giorno soprattutto di Luciano Canfora. Il filologo classico e saggista di fama internazionale è intervenuto nella sala del Cinema Italia, introdotto dalla scrittrice Loredana Lipperini, sul tema “un errore ignorare il passato”. «Dall’antico al contemporaneo, la storia è piena di errori e incomprensioni che hanno segnato epoche e forgiato ideologie, eppure troppo spesso li ignoriamo e continuiamo a ripeterli». L’evento, come prevedibile è andato sold-out. Il luogo scelto, e il fatto che non fosse necessaria la prenotazione per accedere alla conferenza, ha creato qualche disagio agli spettatori. Infatti all’esterno del Cinema Italia già dalle 20:30 (l’inizio dell’intervento era previsto per le 21:15) si è creata una lunga fila e in molti, vista la limitata capienza del locale, non sono riusciti a entrare. Un errore organizzativo su cui riflettere per le prossime edizioni in modo da evitare episodi analoghi e permettere a tutti gli interessati di godere di eventi di così grande richiamo, magari aprendo alla possibilità di assicurarsi un posto su prenotazione. Diritto riservato soltanto al personale docente in occasione dell'evento che ha visto Canfora come protagonista. Nel frattempo, Il calendario degli appuntamenti prenderà il via domani alle 12, alla Galleria degli Antichi forni dove Loredana Lipperini presenterà al pubblico Valeria Parrella - scrittrice italiana che ha esordito nel 2003 con una raccolta di sei racconti intitolati “Mosca più balena” edita dalla casa editrice Minimum Fax con la quale ha vinto il Premio Campiello Opera Prima - e il suo ultimo lavoro “Piccoli miracoli e altri tradimenti”. Libro dove Valeria Parrella torna alla forma breve che l’ha vista esordire e di cui è amatissima maestra.“Stavo pensando qualcosa tipo ‘il parquet fa più lanugine del pavimento di mattonelle’ e invece dissi: ‘Ti amo’ “. “La misura del racconto è un piccolo miracolo, un luogo della letteratura dove ‘piccolo’ non diminuisce la quantità del miracolo ma la rende esatta. In questo libro di racconti, scritto da una lettrice di racconti, poi, ci sono altri piccoli miracoli, storie inventate e raccolte all’incrocio tra l’umano e il divino, in quel punto della strada, cioè, in cui le storie quotidiane appaiono eroiche, quelle eroiche sono naturali e il destino non è altro che una delle possibili variazioni del caso. Lì, a guardare bene, c’è un pantheon in attesa di essere colto: nelle città, nei bar, sulla spiaggia, tra le lenzuola e durante una partita di tennis. A svelare l’intersezione basta un tradimento, subìto o inferto, da sé e dall’altro; tradisce chi non riesce o non vuole aderire alle circostanze. Qui nessuno sta dove dovrebbe stare” (Valeria Parrella). Tradimenti che sono essi stessi miracoli, occasioni per fermarci un momento e cogliere l’opportunità di sfuggire a noi stessi oppure di esserlo più che mai, perché nessun modello narrativo come il racconto è in grado di regalarci illuminazioni, e nessuno ci riesce come Valeria Parrella. Attenzione puntata anche sull’incontro fissato per le 18.30 al Teatro della Filarmonica con Vera Gheno -  punto di riferimento per un corretto uso del linguaggio specialmente nel web è una sociolinguista e autrice italiana, specializzata in comunicazione digitale -  che nel corso dell’incontro, valido come formazione per insegnanti ed educatori e come credito formativo per avvocati, presenterà “Grammamanti”. Le parole sono centrali nelle nostre vite e dischiudono infinite opportunità. Per questo dovremmo instaurare con loro una vera e propria relazione amorosa, sana, libera, matura. Perché le parole ci permettono di vivere meglio e ci danno la possibilità di cambiare il mondo. Chi può definirsi grammamante? Chi ama la lingua in modo non violento, la studia e così comprende di doverla lasciare libera di mutare a seconda delle evoluzioni della società, cioè degli usi che le persone ne fanno ogni giorno parlando. Essere grammarnazi significa difendere la lingua chiudendosi dentro a una fortezza di certezze tanto monolitiche quanto quasi sempre esili; chi decide di abbracciare la filosofia grammamante, invece, non ha paura di abbandonare il linguapiattismo, ossia la convinzione che le parole che usiamo siano sacre, immobili e immutabili. Perché per fortuna, malgrado la volontà violenta di chi le vorrebbe sempre uguali a loro stesse, le parole cambiano: alcune si modificano, altre muoiono, ma altre ancora, nel contempo, nascono. E tutto questo dipende da noi parlanti: non c’è nessuna Accademia che possa davvero prescrivere gli usi che possiamo farne; siamo noi a deciderlo e permettere il cambiamento. È tempo di smettere di essere grammarnazi e tornare ad amare la nostra lingua, apprezzandola per quello che davvero è: uno strumento potentissimo per conoscere sé stessi e costruire la società migliore che vorremmo. Nel pomeriggio, alle 17, sempre agli Antichi forni Francesco Rapaccioni introdurrà Giulia Corsalini e il suo libro “La condizione della memoria”. Una vita che affiora da un ricordo portando con sé i suoi drammi sepolti e la promessa che tutto ciò che è esistito e dimenticato può esserci un giorno restituito. Sempre alle 17, alla Bottega del Libro, attività per bambini e bambine, età 6 anni, “Storie tutte sbagliate. Giochiamo a inventare storie strampalate”. Alle 17.30 al cine teatro Italia torna la Dozzina del Premio Strega 2024, tour ufficiale, unica tappa nelle Marche, incontro con i 12 candidati della LXXVIII edizione del più importante premio letterario italiano. parteciperanno dunque Sonia Aggio, Adrian Bravi, Paolo di Paolo, Donatella Di Pietrantonio, Tommaso Giartosio, Antonella Lattanzi, Valentina Mira, Melissa Panarello, Daniele Rielli, Raffaella Romagnolo, Chiara Valerio e Dario Voltolini. Per Macerata Racconta gran finale con Alessandro Bergonzoni che alle 21.15 al Cinema Italia sarà protagonista di “Sviste Abagli e Strafalconi: quali differenze?” (L’errorismo nel mondo contemporaneo), “una delle menti più sorprendenti e originali del teatro italiano in una lectio inedita sull’errore”. Alessandro Bergonzoni: poliedrico artista, autore e attore teatrale. Sperimentatore linguistico ed esploratore del comico, è una delle menti più originali dello spettacolo italiano. Ha scritto e interpretato 15 spettacoli, con i quali ha vinto i principali premi italiani, tra cui il Premio UBU nel 2009. Da anni scrive per «il Venerdì di Repubblica» e «Robinson» la rubrica Aprimi Cielo. Dal 2005 espone in gallerie e musei italiani la sua produzione artistica, creando anche performance site-specific. Tra i suoi libri ricordiamo: Le Balene restino sedute (Palma D’Oro 1990 a Bordighera), Opplero. Storia di un salto, pubblicato nel 1999 poi divenuto uno spettacolo dal titolo Grilli, cicalle ed altri erorri. Tra gli altri suoi libri ricordiamo Non ardo dal desiderio di diventare uomo finchè posso essere anche donna bambino animale o cosa (2005); Bastasse grondare (2009) e la raccolta poetica L’amorte (2014). Al percorso artistico unisce un interesse profondo per i temi legati al coma, alla malattia e al mondo carcerario. Al cinema ha partecipato al Pinocchio di Roberto Benigni e al Quijote di Mimmo Paladino. Ha collaborato con Radio2 e Radio3 Rai e con le principali testate giornalistiche.  

04/05/2024 16:18
Teatri storici marchigiani patrimonio dell'Unesco, in corsa anche il Vaccaj di Tolentino

Teatri storici marchigiani patrimonio dell'Unesco, in corsa anche il Vaccaj di Tolentino

Il 'Nicola Vaccaj' di Tolentino in piena corsa per entrare nella... 'Champions' Unesco dei teatri marchigiani. Ci sono tuttavia soltanto 20 posti rispetto ai 62 richiesti originariamente dalla Regione e occorre 'sgomitare'. "Il nostro teatro rinato splendidamente dalle ceneri, ha tutte le carte in regola per ottenere il pass nel circuito Unesco e stiamo lavorando attivamente per questo" , ci dice il sindaco Mauro Sclavi, un passato attoriale e un futuro di autore con il testo 'Roba da matti'' sul palcoscenico a sipario abbassato dopo gli applausi meritati (Vaccaj sold out) dai Magnifici Sette. Cinque donne, due uomini, tutti mattatori del saggio finale del corso del Centro teatrale Sangallo diretto da Saverio Marconi. Un piccolo capolavoro alla Agatha Christie o alla Dario Argento, la piece scritta e sceneggiata dalla brillante 'scolaresca' del maestro Saverio - che sabato prossimo mette in scena a S.Angelo in Pontano la goldoniana 'Locandiera' in vista di Bologna. In una clinica 'per matti' in epoca ante Basaglia, la notte di Natale  si tinge di 'profondo rosso'. La paziente Stella, bene interpretata da Ilenia Porfiri, viene uccisa con una coltellata al cuore nell'arco di un fulmineo black out durante una tombolata insieme con tutte le altre pazienti. Il mistero in attesa della Polizia bloccata dalla neve, si rivela attraverso pillole rosa (Clozanin alias Delirycum da cui il titolo della piece) 'intercettate' in tempo dai due psichiatri mentre stanno per essere somministrate dalla infermiera. 'Mente' quest'ultpima dell'assassinio del quale sono partecipi tutte le pazienti, concertato per coprire un altro delitto. Cui stava indagando la vittima agente dell'Antidroga, introdottasi nella clinica come 'malata'. Delirycum ossia delirium con in mezzo la C del Clozanin (vedi Clozapina). Tuttavia cos'e' il delirio, la follia se non la radice stessa della poesia? È  la 'fabula', la morale finale del saggio del Centro teatrale Sangallo.  Che continuera' -ha annunciato Ada Borgiani, direttrice organizzativa- con altri saggi riservati ai vari corsi istituiti per chi ama -e sono molti!- il teatro nella citta' di San Nicola. Eccellente la prova attoriale (seppure il genere femminile abbia superato quello maschile) degli 'studenti' di Marconi: Claudio Baratto, Gabriela Giammarini, Orietta Orpianesi, Nicola Pascolini, Sara Perasole, Elena Santucci, Emma Selimi,  Stefania Sincini e la sopracitata Ilenia Porfiri. Filmati di Antonio De Luca. Con Ada Borgiani hanno collaborato Vittoria Gamardella ed Emma Ray Rieti. Alla messinscena ha collaborato la Compagnia della Rancia, cifra araldica del teatro 'made in' Tolentino.

29/04/2024 13:50
Civitanova, due marchigiani al centro della Lectura Dantis sul V Canto del Purgatorio

Civitanova, due marchigiani al centro della Lectura Dantis sul V Canto del Purgatorio

Due marchigiani saranno protagonisti della lectura dantis che venerdì prossimo, alle 21.15, presso la sala consiliare del comune, verrà proposta dall’Associazione dantesca civitanovese. Si tratta di Jacopo del Cassero, originario di Fano, e Bonconte di Montefeltro, figlio di Guido da Montefeltro, signore di Urbino. I due sono ricordati da Dante nel canto V del Purgatorio, fra coloro che, morti di morte violenta, si pentirono in extremis. Jacopo, di parte guelfa, venne assassinato dai sicari di Azzo VIII d’Este, signore di Ferrara, mentre cercava di raggiungere Venezia per una missione diplomatica. Bonconte, ghibellino, morì nel 1289 nella battaglia di Campaldino, fra fiorentini e aretini, nella quale, sul fronte opposto, combatteva Jacopo del Cassero. Il corpo di Bonconte non fu mai trovato e questo permette a Dante di affrontare il conflitto della perpetua lotta fra il Bene e il Male, fra l’angelo della misericordia che porta Bonconte in Purgatorio e il demonio della perdizione che, vistosi privato dell’anima del ghibellino, fa scempio del suo corpo. Pochi versi e Bonconte è consegnato all’eternità. Ha scritto Borges a proposito dei personaggi danteschi: «Un romanzo contemporaneo richiede cinquecento o seicento pagine per farci conoscere qualcuno, ammesso che lo si conosca. A Dante basta solo un momento. E in quel solo momento il personaggio è definito per sempre». Il canto V verrà introdotto dal dottor Francesco Sagripanti, dell’Associazione dantesca civitanovese. Seguirà la conversazione con i presenti.

29/04/2024 13:34
"Quelli de Passo Cammurà", la generazione '50/60 si riunisce: "Eravamo felici e lo sapevamo"

"Quelli de Passo Cammurà", la generazione '50/60 si riunisce: "Eravamo felici e lo sapevamo"

"Chissà che fine avrà fatto quella persona, compagna di scorribande pomeridiane, con cui ho trascorso gran parte della mia adolescenza?" Questa è la domanda che ha spinto Gianfranco Cosimi, originario di Passo Colmurano, a organizzare domenica 28 aprile un pranzo al ristorante L’Antico Approdo di Passo Ripe San Ginesio, gestito dalla famiglia Innamorati, anche loro di Passo Colmurano, per ritrovare tutti i suoi amici e per farli ritrovare tra loro. Qualcuno si è perso di vista, qualcuno è rimasto in zona… con il tempo le strade si dividono e si ha sempre poco tempo per scambiare due parole. "Eravamo quelli “de Passo Cammurà”- ricordano i presenti al pranzo- noi ragazzi degli anni '50/60 abbiamo tanti ricordi: i pomeriggi a giocare al campetto, a nascondino nell’ampio spazio della fornace, la pesca sportiva nel fiume Fiastra con la rete a sacco (si pescava qualche pesce e poi lo si ributtava subito in acqua) e quello che per noi era il top del divertimento era la “chiusa”, una sorta di vasca per deviare l’acqua del fiume verso i campi coltivati, quella era per noi una piscina olimpionica al centro di un’isola caraibica. Eravamo così, felici e lo sapevamo". Così Gianfranco Cosimi ha creato il gruppo whatsapp ed ha inserito tutti quelli che si ricordava e tramite un passa parola nel giro di qualche giorno ha ricevuto 120 adesioni al pranzo; hanno aderito anche i ragazzi degli anni 70/80 e qualcuno nato negli anni 40. In altre parole faceva piacere a tutti ritrovarsi e aggiornarsi.Un incontro che ha lasciato spazio all’emozione di ricordare e rivivere insieme tutti quei momenti come se fosse passato solo un istante. Qualcuno ha voluto riportare alla memoria quei momenti portandosi delle foto e le risate non sono mancate. Molti e sentiti sono stati i pensieri che hanno costellato questa giornata: “Grazie per la giornata veramente memorabile”, “È stata una grande opportunità per stare insieme e abbiamo sentito che la nostra amicizia è sempre viva e rafforzata”. “Abbiamo passato una fantastica giornata insieme e spero che si rifarà presto”. “Quando la riorganizzeremo una giornata così? è stato tutto piacevole che merita di essere rifatto tutto da capo”. È stato incredibile rivedersi dopo così tanto tempo. In uno scenario di abbracci e strette di mano, non sono mancati momenti di commozione nel ricordare gli amici che prematuramente ci hanno lasciato, un pensiero è andato anche a loro". Gianfranco Cosimi ha poi ringraziato tutti per aver partecipato a questa esperienza, contribuendo al successo dell'incontro, con la promessa di non far passare altri 40 anni.  

29/04/2024 11:10
Macerata, le opere del maestro Calisti in palestra: la nuova frontiera del fitness secondo Lume

Macerata, le opere del maestro Calisti in palestra: la nuova frontiera del fitness secondo Lume

Gli effetti delle arti sulla salute e sul benessere sono stati scientificamente dimostrati. La ricerca su questo tema si è notevolmente intensificata negli ultimi due decenni.  Nel novembre 2019 l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha presentato a Helsinki il più grande studio mai effettuato su tale rapporto intitolato "What is the evidence of the role of the arts in improving heath and well being?".  In termini di prevenzione lo studio ha indagato la funzione dell'arte nella promozione di stili di vita salutari incrementando il benessere fisico e mentale nell'arco della vita.  "Lume è da sempre attenta e attiva nel cercare e trovare le vie meno inflazionate e più innovative che conducano al benessere psico-fisico, ed è per questo che abbiamo fortemente voluto la collaborazione con il maestro Calisti", sottolinea Mario Lumi, il titolare di Lume Fitness Club.  "Naturalmente viene da sé che poter ospitare le opere del Maestro è per noi motivo di vanto ed orgoglio - aggiunge Lumi -. I colori caldi e vivi delle sue meravigliose opere daranno un motivo in più per frequentare i nostri ambienti, ispirando in modo diverso e creativo non solo in ambito di esercizio fisico ma anche nel trovare ispirazione e motivazione in ambito personale".  "L'inclusione delle opere del Maestro nel design del nostro centro non è solo un ornamento, ma un passo avanti verso una visione più integrata del benessere, dove l'arte diventa un catalizzatore per la salute fisica e mentale. È così che intendiamo ridefinire l'esperienza del fitness, rendendolo un vero percorso verso il benessere complessivo, sempre attenti alle evoluzioni del settore e alle esigenze dei nostri utenti", conclude Lumi.         

25/04/2024 18:40
Macerata, "Mattei Forever" presentato alla Sala Castiglioni fra storie, testimonianze e verità

Macerata, "Mattei Forever" presentato alla Sala Castiglioni fra storie, testimonianze e verità

Si è tenuta presso la Sala Castiglioni la presentazione del libro “Mattei Forever, di verità si può morire”, scritto dal giornalista Maurizio Verdenelli, dal magistrato Otello Lupacchini e Cesare Bernabei, dirigente U. E, nel libro sono inseriti diversi testi d’autori. All’evento erano presenti diversi testimoni: Emanuele Tacconi inviato dell’O.N.U., che si è collegato da Gaza City, Lucio Biagioni, scrittore, Sebastiano Gubinelli, testimone della tragedia e Ivano Tacconi, entrambi dipendenti ENI in pensione, Maurizio Angeletti, scrittore e poeta. L’evento è stato molto partecipato, rappresentando un tuffo nella storia con testimoni che hanno raccontato aneddoti di vita, basati su rapporti diretti con Mattei, rispolverato emozioni; sono stati visionati video e fotografie. Non è potuto essere presente, per un imprevisto, lo scrittore e magistrato Otello Lupacchini, ex procuratore generale, titolare d’inchieste sulle Brigate Rosse e sul caso Calvi. Il libro si presenta come un documentario, con fotografie, testimonianze, scritti, un libro che coinvolge e appassiona il lettore rendendolo partecipe. All’evento è intervenuta la consigliera di parità Deborah Pantana, che ha ricordato le lotte fatte in consiglio comunale negli anni precedenti con Tacconi, inoltre ha ringraziato la consigliera De Padova per la sua determinazione e forza di volontà nel continuare a proporre eventi e il suo ruolo politico. Sabrina De Padova, del gruppo misto di centro destra, ha tenuto ad organizzare questo evento sia perché il libro è stato presentato in diverse città tranne che a Macerata, e sia per le tematiche importanti che vengono sviluppate. Il libro è stato proposto insieme al collega, scrittore classico Guido Garufi, che durante l’evento ha posto alcune domande a Verdenelli riguardo la verità sulla morte di Mattei. Ricco di emozioni è stato il collegamento da Gaza City con Emanuele Tacconi, inviato dell’ONU, che ha espresso la sua gratitudine a Mattei per l’eredità che ha lasciato. Nel suo nome la sua famiglia ha vissuto e lavorato. Lucio Biagioni ha illustrato il villaggio dell’ENI fortemente voluto da Mattei nel Cadore, improntato sul rispetto dell’ambiente e precorrendo i concetti di ecosostenibilità. Interessante è stato l’intervento di Sebastiano Gubinelli, già lavoratore presso la sezione aerea dell’ENI, che è stato testimone diretto della tragedia che ha coinvolto l’imprenditore, avendo visionato direttamente i resti del velivolo. Ivano Tacconi ha raccontato della sua esperienza lavorativa con L’ENI, che gli ha permesso di vivere diverse realtà in varie parti d’Italia e del mondo La De Padova, a conclusione dell’evento ha affermato che Mattei, da grande altruista qual era, probabilmente avrebbe avuto da lottare instancabilmente nell’affrontare la società in cui ci troviamo, una società, caratterizzata da forte individualismo e da apparenze a scapito di valori morali di più alto lignaggio.

25/04/2024 16:07
Camerino, riapre il museo Venanzina Pennesi: ecco gli orari dal 25 aprile al 25 agosto

Camerino, riapre il museo Venanzina Pennesi: ecco gli orari dal 25 aprile al 25 agosto

Da giovedì 25 aprile sarà di nuovo aperto al pubblico, e con ingresso gratuito, il museo "Venanzina Pennesi" presso l'omonimo edificio a Camerino, in via Macario Muzio 6. Le opere esposte sono visitabili il sabato dalle ore 16:00 alle 19:00, la domenica e i giorni festivi dalle ore 10:00 alle 13:00 al mattino e dalle ore 16:00 alle 19:00 nel pomeriggio. Il museo resterà aperto fino all'ultimo weekend di agosto (25 agosto), grazie alla collaborazione e alla messa a disposizione dei locali da parte dell’Arcidiocesi di Camerino. Ulteriori informazioni sul sito del Comune e dell’Arcidiocesi. "Invito tutti a visitare il nostro museo Venanzina Pennesi - ricorda l’assessore alla Cultura, Antonella Nalli - che è ricco di storia, di opere significative non solo per il comune di Camerino ma anche per l'intero territorio. Il museo ospiterà anche degli eventi nel corso della stagione estiva che saranno annunciati successivamente. Rinnovo dunque l’invito a visitare il museo e a partecipare agli eventi, perché nonostante le difficoltà l'amministrazione comunale ha investito molto nel Venanzina Pennesi per permettere di ammirare le splendide opere ai cittadini e a tutti i turisti che visiteranno la città".

24/04/2024 20:00
"Tolerance Poster Show”, la mostra internazionale di manifesti sbarca a Civitanova

"Tolerance Poster Show”, la mostra internazionale di manifesti sbarca a Civitanova

"Tolerance Poster Show” fa tappa a  Civitanova Marche. Dal 29 aprile al 3 maggio la mostra itinerante di manifesti da tutto il mondo, promossa dall’artista Mirko Ilić, animerà il Varco sul mare. Anno dopo anno un consistente numero di artisti internazionali ha illustrato la parola “tolleranza” nella rispettiva lingua d’origine, contribuendo a formare l’attuale collezione di manifesti del progetto Tolerance. Dal 2017 sono state organizzate più di 150 mostre in 40 paesi differenti, raggiungendo oltre 400.000 persone in tutto il mondo. Tra i tanti: Alain Le Quernec, Alex Jordan, Anette Lenz, Armando Milani, Baumann+Baumann, Bob Gill, Bonnie Siegler, Brad Holland, Cyan, Christoph Niemann, David Hillman, David Plunkert, David Tartakover, Ed Fella, Fons Hickmann, Gunter Rambow, Istvan Orosz, Italo Lupi, Jessica Hische, Joost Swarte, Kari Piippo, Lech Majewski, Leonardo Sonnoli, Lo Siento, Manuel Estrada, Max Kisman, Milton Glaser, Niklaus Troxler, Paula Scher, Reza Abedini, Seymour Chwast, Uwe Loesch, Michel Bouvet, Saki Mafundikwa, Péter Pócs, R.O. Blechman, Vincent Perrottet. “Grazie a questa mostra il nome di Civitanova Marche sta circolando in tutti i siti di grafica del mondo”, ha detto Enrico Lattanzi, direttore del Museo Magma e organizzatore insieme all’amministrazione comunale della mostra. L’inaugurazione è in programma lunedì 29 alle ore 19.    

24/04/2024 17:09
Civitanova, alla Pinacoteca "Moretti" un nuovo percorso dedicato ad Arnoldo Ciarrocchi

Civitanova, alla Pinacoteca "Moretti" un nuovo percorso dedicato ad Arnoldo Ciarrocchi

Verrà inaugurato venerdì 26 aprile, alle ore 12 alla Pinacoteca civica Marco Moretti di Civitanova Alta, il nuovo percorso museale della Sala Ciarrocchi. Nello spazio vengono infatti annualmente organizzate esposizione d’arte a tema dedicate al maestro civitanovese, per esaltare la prolifica carriera di uno dei più apprezzati incisori del ’900, stimato pittore definito il cantore del paesaggio marchigiano. “Questo nuovo percorso museale che si inaugurerà il 26 aprile - sottolinea il direttore della Pinacoteca Enrica Bruni - porta al godimento del pubblico opere che sono parte stabile dell’esposizione e oli e acqueforti che sono beni artistici che impreziosiscono il patrimonio della pinacoteca. Opere a moltissimi sconosciute che abbiamo voluto proporre e valorizzare, con una serie di lectio programmate che illustreranno i temi cari al Maestro: il ritratto e il paesaggio”. Per l’occasione, è stato anche creato un percorso tattile a rilievo e in scala dell’opera Paesaggio di Civitanova del 1963, per garantirne una migliore fruizione. Ricordiamo, inoltre, che la Pinacoteca civica Marco Moretti sarà aperta al pubblico anche dal 25 al 28 aprile, dalle 17 alle 20.30 e il ponte del 1° maggio, sempre dalle 17 alle 20.30

24/04/2024 11:00
Taglio del nastro per la mostra "Va' Sentiero, uno sguardo lungo 8.000 km" all'Abbadia di Fiastra

Taglio del nastro per la mostra "Va' Sentiero, uno sguardo lungo 8.000 km" all'Abbadia di Fiastra

È stata inaugurata oggi pomeriggio all’Abbadia di Fiastra, presso l’ex ospizio dei pellegrini, la mostra fotografica “Va’ Sentiero | Uno sguardo lungo 8.000 km”, curata da Rica Cerbarano, Sara Furlanetto e Yuri Basilicò e promossa dalla Fondazione Cassa di risparmio della provincia di Macerata in collaborazione con la Fondazione Giustiniani Bandini e Meridiana Experience. Forse non tutti sanno che il nostro Paese è percorso dal trekking più lungo del mondo: si tratta del Sentiero Italia, che per circa 8.000 chilometri cavalca ininterrottamente le dorsali montuose italiane dal Friuli Venezia Giulia alla Sardegna, come un lunghissimo balcone affacciato sulle Terre Alte italiane. Un progetto pionieristico nato tra gli anni ‘80 e ‘90, ma rimasto dormiente fino a pochi anni fa. Nel 2017 un gruppo di ragazzi accomunati dalla passione per la montagna ne ha scoperto l’esistenza e ha deciso di progettare una spedizione a piedi per documentarlo e promuoverlo; nel 2019 il Club Alpino Italiano ha lanciato un progetto nazionale di ripristino del tracciato. Tra il 2019 e il 2021, grazie al sostegno di istituzioni e privati, il team di giovani volontari dell’Associazione Va’ Sentiero è riuscito nell’impresa titanica di completarlo e in tre tappe ha percorso a piedi 7.887 km. L’esperienza è stata condivisa in tempo reale sui canali social di Va’ Sentiero che, parallelamente, ha documentato lo stato di salute delle montagne italiane e ha raccontato la resilienza delle piccole comunità che le abitano. La mostra, attraverso i suggestivi scatti della fotografa Sara Furlanetto, restituisce una porzione dell’incredibile esperienza vissuta dal team dell’associazione Va’ Sentiero, giunta alla ribalta della cronaca nazionale, approfondendo alcuni dei temi che sono emersi lungo il cammino, quali l’ambiente naturale, l’antropizzazione e l'identità di confine, lo stato di abbandono e l’impatto umano. "C’è il paesaggio, dunque, con i suoi mutamenti di forma e colore – spiega Rica Cerbarano – ma soprattutto ci sono le persone, i volti e le storie di chi nei territori montani ci è nato e non li ha mai abbandonati, oppure di chi vi è tornato dopo anni di vita altrove e, ancora, quelli di giovani che intravedono nelle aree interne la possibilità di concepire un’umanità che interagisce con la natura, contribuendo a un arricchimento culturale e a un riassetto degli equilibri degli ecosistemi montani". "La spedizione di Va’ Sentiero non è stata quindi solo un’avventura fatta di salite e discese, incontri e scoperte, momenti di difficoltà e grandi gioie, bensì l’occasione per parlare di una parte d’Italia rimasta fuori dai grandi circuiti, dove paesaggi di rara bellezza e luoghi che vantano una cultura popolare ricca di tradizioni convivono con l’isolamento, lo spopolamento e la decadenza". "Quando nel 2019 Yuri Basilicò ha bussato alla porta della nostra Fondazione per presentarci il progetto che stava realizzando con i suoi compagni – dichiara il presidente Francesco Sabatucci Frisciotti Stendardi – abbiamo deciso di sostenerlo in un’ottica di attenzione nei confronti dell’entroterra maceratese, un territorio caratterizzato da un grande patrimonio naturalistico e culturale che purtroppo è afflitto da tante criticità, come spesso accade per le aree marginali del nostro Paese. Oggi inauguriamo la mostra che narra questa spedizione con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità locale sui temi della tutela ambientale e dello sviluppo sostenibile, che da qualche tempo sono al centro della nostra azione istituzionale". "Valorizzare il Sentiero Italia, infatti, significa accendere un faro sui territori che attraversa e promuovere montagne, valli e piccoli borghi, generando ricadute economiche che possono contribuire a rilanciarli, coniugandole con il rispetto per l’ambiente e per le popolazioni locali". In tal senso è strategico il puntuale lavoro di documentazione realizzato dall’associazione Va’ Sentiero, confluito nel sito www.vasentiero.org e disponibile gratuitamente sia in italiano che in inglese; esso raccoglie, per ciascuna tappa del Sentiero Italia mappe, tracce gpx, informazioni culturali, tecniche e logistiche, oltre a centinaia di foto, video e articoli. "Dopo aver ricevuto il supporto della Fondazione Carima durante la spedizione sul Sentiero Italia – concludono Sara Furlanetto e Yuri Basilicò, co-fondatori dell’Associazione Va’ Sentiero – siamo stati davvero felici dell'invito a portare la nostra mostra fotografica presso l'Abbadia di Fiastra, una location di grande bellezza e prestigio, di fermento culturale e turistico. Ci auguriamo che la nostra testimonianza possa stimolare il pubblico a scoprire con approccio lento e attento le Terre Alte, facendo lo zaino e mettendosi in cammino per toccare quella vastità e prenderne coscienza". La spedizione ha dato vita anche al libro edito da Rizzoli “Va’ Sentiero - In cammino per le Terre Alte d’Italia”, una moderna guida a 25 itinerari tratti dal Sentiero Italia, e presto diventerà anche un film, grazie ad un premio economico che l’Associazione ha ottenuto dalla Fondazione Italia Patria della Bellezza. Oltre alle circa 100 foto di Sara Furlanetto, il percorso espositivo è arricchito da un emozionante video realizzato da Andrea Buonopane, videomaker della spedizione Va’ Sentiero. La mostra sarà visitabile gratuitamente tutti i giorni fino al 16 giugno.    

23/04/2024 18:56
Il romanzo Neve di Gionata Arpetti e David Miliozzi arriva al Salone del libro di Torino

Il romanzo Neve di Gionata Arpetti e David Miliozzi arriva al Salone del libro di Torino

Gli scrittori Gionata Arpetti e David Miliozzi saranno presenti al Salone del libro di Torino 2024, con il loro ultimo romanzo, Neve, per Poderosa Edizioni, e saranno introdotti dal presidente di Fondazione Marche Cultura Andrea Agostini. Dopo l’enorme successo del film di Simone Riccioni, il film marchigiano che è diventato un vero e proprio caso al botteghino, è arrivato nelle librerie questo commovente romanzo di formazione. Neve è una ragazzina di 11 anni che attraversa un momento di profondo dolore e presa dallo smarrimento si chiude in sé stessa. Grazie all’amore di sua madre e delle persone che le stanno vicino riesce a superare le difficoltà della sua vita e a rinascere ancora più forte. Una storia ambientata nella provincia italiana con tanti protagonisti che restano nel cuore: Leonardo Morino, un attore in crisi in cerca del successo, Carlo, un uomo veramente originale e Marta, una mamma che mette l’amore della figlia al centro della sua sfortunata esistenza. Neve è un romanzo fantastico: nella celebre saga di Harry Potter c’è il binario 9 e ¾, da dove partono i treni che ci portano nella scuola di Hogwarts; in questa emozionante storia scoprirete il capitolo 18,5, una porta misteriosa che farà magicamente entrare il lettore nel fantastico mondo della scrittura. Il libro è arricchito dalle splendide illustrazioni di Andrea Galanti.

23/04/2024 18:17
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