Domani (domenica 23 febbraio) in occasione della Giornata internazionale della guida turistica, istituita dalla World Federation of Tourist Guide Associations nel 1990 e promossa in Italia dall'Associazione Nazionale Guide Turistiche, il gruppo "Guide delle Marche", affiliate ad Angt e Federagit/Confesercenti, organizza il tour: “Il passar delle ore. Orologi e campanili di San Severino Marche”.
Con partenza alle ore 15,30 e alle ore 16,30 dalla sede della Pro Loco, in piazza del Popolo, sarà possibile prendere parte a una passeggiata che metterà in risalto il patrimonio storico e culturale locale, con particolare attenzione ai campanili e agli orologi che scandiscono il tempo della comunità.
Il percorso prevede una visita all'House Museum - Clocks and Scientific Instruments, una casa museo situata in una palazzina liberty dei primi del '900. Questo museo ospita una rara collezione privata di orologi, strumenti scientifici, mappe antiche di navigazione e mappamondi, frutto della passione di due collezionisti settempedani. Un'opportunità imperdibile per immergersi nella storia e nella scienza attraverso oggetti di inestimabile valore.
La partecipazione è gratuita e aperta a tutti. È consigliata la prenotazione tramite WhatsApp al numero 338 8007012.
Nuovo appuntamento con i Martedì dell’Arte, ormai tradizionale rassegna curata dall’Associazione Arte, con il Comune e l’Azienda Teatri. Martedì 25 febbraio torna la professoressa Paola Ballesi che terrà una lectio su Tamara de Lempicka. Questa lezione è alle 18, con ingresso libero, in Sala consiliare.
Il calendario di quest’edizione vede salire in cattedra ospiti di altissimo profilo. Sono: Stefano Papetti, Roberto Mancini, Mauro Perugini, Yuri Marano, Andrea Baffoni, Michele Fofi, Giorgio Valentini, Maria Letizia Papiri, Paola Ballesi, Roberto Cresti.
Anche quest’anno la presenza agli appuntamenti verrà riconosciuta dal Mur come corsi formativi, al termine dei quali sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
Il NoSound Fest di Servigliano aggiunge un altro nome di peso alla sua line-up 2025. A far compagnia ai già annunciati Tananai, Afterhours, Lazza e Capo Plaza sarà Fabri Fibra. Dopo un’assenza di oltre due anni dai live, il rapper marchigiano è pronto a tornare sul palco con il suo Festival Tour 2025, e tra le tappe annunciate spicca proprio quella dell'11 luglio al Parco della Pace di Servigliano.
L’attesa per il ritorno di Fabri Fibra era altissima, soprattutto dopo l’uscita del suo ultimo singolo "In Italia 2024", pubblicato quasi un anno fa. Con una carriera costellata di successi, da "Tradimento" a "Caos", il rapper ha segnato generazioni con i suoi testi diretti e incisivi, diventando una delle voci più autorevoli dell'hip hop italiano.
I biglietti per l'evento saranno disponibili dalle ore 17:00 sulle principali piattaforme di ticketing, tra cui TicketOne, Ticketmaster, TicketSms e Ciaotickets, sia online che nei punti vendita autorizzati.
Con l’aggiunta di Fabri Fibra, il NoSound Fest 2025 si conferma uno degli appuntamenti musicali più attesi dell’estate, pronto a regalare al pubblico una serata di grande musica e adrenalina.
Shakespeare e Pirandello, due dei più grandi autori della storia al centro dello spettacolo che vede protagonista Giorgio Pasotti. Sabato 22 febbraio alle ore 21,15 va in scena al Politeama di Tolentino Io, Shakespeare e Pirandello. Attraverso le opere di questi due autori, sempre attuali, Giorgio Pasotti accompagnerà il pubblico in un viaggio nella letteratura e nel teatro, ricreando atmosfere intramontabili.
La grande produzione di Shakespeare e Pirandello è unica nel delineare i momenti storici importanti dell’umanità, in questa occasione affrontati con un lessico semplice e ricco sfumature che inevitabilmente affascinano le varie generazioni di spettatori.
La prima parte dello spettacolo è un omaggio al più grande drammaturgo del mondo, William Shakespeare. Si parte dal “discorso di Marcantonio”, tratto da “Giulio Cesare”, fino al più celebre monologo del teatro, “l’Essere o non essere di Amleto”. La seconda, invece, ha come leit-motiv alcuni dei personaggi di Luigi Pirandello, da “L’uomo dal fiore in bocca” ai ritratti dell’Italia del tempo firmati dallo scrittore italiano vincitore del Premio Nobel per la Letteratura. Il tutto impreziosito dalle musiche originali composte da Davide Cavuti.
Giorgio Pasotti è una star del cinema italiano e tra i volti più amati. Raggiunge la popolarità prima con la serie televisiva Distretto di Polizia, poi i film L’ultimo bacio e Baciami ancora di Gabriele Muccino. Successivamente interpreta Stefano nel film Premio Oscar La grande bellezza, con la regia di Paolo Sorrentino. È tra i protagonisti di Sapore di te, regia di Carlo Vanzina.
Sempre per Vanzina interpreta in Un matrimonio da favola, un omosessuale che cerca di nascondere la propria sessualità agli amici che rincontra dopo 20 anni. Sempre al cinema lo vediamo in Volevo solo dormirle addosso (2004), Dopo mezzanotte (2004), Quale amore (2005), L'aria salata (2005), Le rose del deserto (2006), Voce del verbo amore (2007). Per la tv invece, prenderà parte al film Un anno a primavera (2005), E poi c'è Filippo (2006), Due mamme di troppo (2009), David Copperfield (2009), La scelta di Laura (2009). Tra le altre fiction La Compagnia del Cigno (2019), Il silenzio dell'acqua (2019), Mina Settembre con Serena Rossi (2021), Lea con Anna Valle (2022), Elf Me (2023).
Biglietti 30 euro in vendita al Botteghino del Politeama, aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 17,00 alle ore 20,00 e da tre ore prima di ciascun spettacolo, online all’indirizzo https://www.politeama.org/biglietti/
Nuovo appuntamento con i Martedì dell’Arte, ormai tradizionale rassegna curata dall’Associazione Arte, con il Comune e l’Azienda Teatri. Martedì 18 febbraio arriva la professoressa Paola Ballesi su Artemisia Gentileschi. Questa lezione si terrà alle 18, con ingresso libero, in Sala consiliare.
Il calendario di quest’edizione vede salire in cattedra ospiti di altissimo profilo. Sono: Stefano Papetti, Roberto Mancini, Mauro Perugini, Yuri Marano, Andrea Baffoni, Michele Fofi, Giorgio Valentini, Maria Letizia Papiri, Paola Ballesi, Roberto Cresti.
Anche quest’anno la presenza agli appuntamenti verrà riconosciuta dal Mur come corsi formativi, al termine dei quali sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
La FORM porta al Teatro Lauro Rossi di Macerata un concerto per le famiglie. Sabato 15 febbraio, alle ore 17, va in scena Natura in Musica con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana diretta da Jacopo Rivani e con la partecipazione di Teresa-Maria Federici, autrice dei testi, come voce narrante.
La fantastica storia proposta nel family concert parla di Eirenè, un’eterea creatura musicale, bellissima fanciulla che vive in un luogo sospeso su una nuvola nel Regno dell’Aria e che sogna di riappacificare nel segno dell’armonia universale i quattro elementi di cui è formato il mondo: Aria, Terra, Acqua e Fuoco, al momento dispersi nel caos della dissonanza dopo una furiosa battaglia scatenata dall’intolleranza verso le reciproche differenze che li ha scagliati l’uno contro l’altro.
Un’avvincente fiaba, con aspetti anche istruttivi, raccontata con le parole scritte e recitate da Maria Teresa Federici e con celebri musiche di Pëtr Il'ič Čajkovskij, Ludwig van Beethoven, Bedřich Smetana, Camille Saint-Saëns, Claude Debussy, Manuel De Falla e Karl Jenkins suonate dalla FORM sotto la direzione di Rivani, per riunire grandi e piccini in un caloroso abbraccio sonoro nella speranza di un mondo di pace e serenità.
Il concerto è fuori abbonamento, biglietto unico a 5 euro acquistabile in biglietteria oppure online su vivaticket.com. Biglietteria di piazza Mazzini, tel. 0733 230735.
Il prossimo appuntamento della stagione sinfonica è sabato 1 marzo, sempre al Teatro Lauro Rossi, alle ore 21: Brahms-Mozart con la direzione di Maurizio Colasanti; al violino Yume Zamponi (Primo Premio Concorso Postacchini 2024).
Dopo il suo primato sublime dei Canti di Leopardi e Campana, Maurizio Boldrini ritorna alla Sala dell' ex cinema di Penna San Giovanni per proporre la "Lezione su Carmelo Bene", in programma per sabato 15 alle ore 21.00. Il direttore del Minimo Teatro tratterà dell'opera di Carmelo Bene allo scopo di condurre gli spettatori dentro alcune tecniche formidabili che hanno rivoluzionato le prassi teatrali.
Con il supporto di materiali audiovisivi e dimostrazioni dal vivo sono visitate alcune stazioni operative che aprono al nuovo orizzonte dell'Ingegneria Umanistica. Boldrini tra l'altro ha sintetizzato la sua lezione in un libricino che è la prima coraggiosa e competente endoscopia del fare di Carmelo Bene. Niente celebrazione quindi ma analisi del fare. L' iniziativa si svolge nell' ambito della rassegna Monti Azzurri a teatro organizzata dall' Unione Montana dei Sibillini per avvicinare i giovani all'arte e alla poesia. L' ingresso è gratuito per la generazione Z e addirittura ci sono premi in denaro per quei giovani che saranno i più assidui frequentatori.
Ultimi giorni per partecipare al bando del Servizio Civile Universale con il progetto di Musicultura, il celebre Festival della canzone popolare e d’autore arrivato alla sua XXXVI edizione. C’è tempo fino al prossimo 18 febbraio per candidarsi a vivere un’esperienza in prima persona nella grande macchina organizzativa di Musicultura.
Il progetto del Festival offre infatti a ragazze e ragazzi con età inferiore ai 29 anni l’opportunità di fare un’esperienza professionale nel mondo della musica, della produzione e della promozione culturale, entrando per un anno nell’organizzazione di una delle più importanti realtà italiane dello spettacolo dal vivo.
Il Bando, promosso dal dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale del governo, ha una durata di 12 mesi e prevede per i volontari un assegno mensile di 507,30 euro.
Lo svolgimento del Servizio Civile Universale non è incompatibile con altre attività lavorative e prevede il riconoscimento di crediti formativi da spendere nel corso degli studi e la valutazione dell’anno svolto nei pubblici concorsi.
Il progetto di Musicultura, nello specifico, prevede per i volontari attività relative alla produzione artistica, alla comunicazione, alla gestione dei social media e del sito web, oltreché all’accoglienza, al coordinamento logistico e alla segreteria organizzativa del Festival. I posti a disposizione sono in totale quattro, divisi equamente fra le sedi dell’Associazione Musicultura presenti a Macerata e a Recanati. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito: www.musicultura.it e al telefono allo 071.7574320
Tre registi marchigiani tra i finalisti della XX edizione di Cortinametraggio, uno dei più importanti festival cinematografici in Italia dedicati ai cortometraggi, fondato e presieduto da Maddalena Mayneri, in collaborazione con Giusi Gallotto di Nuove Reti. Il festival, patrocinato anche da Fondazione Marche Cultura - Marche Film Commission, si terrà nella splendida cornice di Cortina d'Ampezzo dal 17 al 23 marzo 2025.
Tra i venti titoli finalisti selezionati quest’anno, ben tre portano la firma di autori marchigiani: "Superbi" di Nikola Brunelli, prodotto da Nie Wiem e con protagonista Giorgio Colangeli; "Majoneze" di Giulia Grandinetti, già presentato in anteprima mondiale alla 79esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, sezione Orizzonti, e prodotto da Lupin Film, London Production Studios e Close Film; "Il taglio di Jonas" di Rosario Capozzolo, prodotto da L’arte nel Cuore Onlus, Raya Visual Art, Fondazione Allianz Umana Mente.
"La selezione di questi registi dimostra ancora una volta la ricchezza e la vitalità della nostra scena cinematografica, capace di esprimere storie uniche e innovative. – Ha dichiarato Andrea Agostini, presidente di Fondazione Marche Cultura – Film Commission – Continueremo a lavorare instancabilmente per creare sempre più opportunità e risorse per i nostri artisti, affinché possano esprimere la loro creatività e contribuire al panorama cinematografico italiano e internazionale. Congratulazioni ai nostri registi per questo successo e un grande augurio per la finale!".
A questo si aggiungerà un evento speciale: a chiudere la XX edizione di CortinaMetraggio sarà la proiezione del cortometraggio d’animazione “Il burattino e la balena” del regista jesino Roberto Catani, prodotto da Withstand Film con il sostegno di Regione Marche, Fondazione Marche Cultura e Marche Film Commission. Il corto, inoltre, è appena reduce dalla vittoria del premio SACD Award for Best French-Speaking Animation al Festival Internazionale del Cortometraggio di Clermont-Ferrand, il secondo più grande in Francia dopo Cannes. Le sinossi dei corti marchigiani in concorso a Cortinametraggio
"Superbi" del falconarese Nikola Brunelli, già tra i creatori del progetto web Ware En Valse, racconta di Fulvio, un vecchio maestro delle olive ascolane, titolare di una storico locale nel centro di Ascoli. Negli ultimi tempi Fulvio, si trova a dover rivaleggiare con Ismail, italiano di seconda generazione che ha da poco aperto un negozio di olive fritte che in poco tempo è diventato uno dei locali più popolari della città. Fulvio farà di tutto per ostacolare l'ascesa del rivale, fino a che non si renderà conto di aver trovato in Ismail il degno erede della sua attività. Una storia sul conflitto generazionale e culturale, dove tradizione e innovazione si scontrano fino a trasformarsi in reciproca accettazione.
"Majoneze" di Giulia Grandinetti, nata a Macerata e classe 1989, è una storia di ribellione contro l’oppressione familiare e sociale, un viaggio in bianco e nero in un villaggio nel cuore montuoso dell’Albania. Qui Elyria vive con la sua famiglia seguendo le rigide regole imposte dal padre, nascondendo la sua rabbia con l'obbedienza. Un forte desiderio di ribellione cresce in lei giorno dopo giorno e la porterà a compiere un amaro ma necessario atto di rivoluzione.
"Il taglio di Jonas" di Rosario Capozzolo, regista originario di Recanati, parla di Jonas, un ragazzo disabile che si deve preparare a un incontro speciale e per questo motivo decide di andare in un salone di bellezza di Roma per tagliarsi i capelli. Lo accoglie Patty, la proprietaria, per un taglio che segnerà la vita di entrambi.
Il 22 e 23 marzo Milano ospiterà per la prima volta la mostra fotografica interattiva "Pictures of You", un progetto innovativo che porta la firma del fotografo marchigiano Henry Ruggeri e dell'impresa creativa Rebel House. L'esposizione, che si terrà presso PARCO, in via Ambrogio Binda 30, è realizzata in collaborazione con l'Associazione Culturale Cattarte e con il patrocinio della Fondazione Marche Cultura.
La mostra è composta da oltre 50 fotografie scattate da Henry Ruggeri, che ha immortalato artisti iconici come Pearl Jam, Foo Fighters, Rolling Stones, Ramones, Madonna e molti altri. Originario di Potenza Picena, Ruggeri, fotografo ufficiale di Virgin Radio e da anni punto di riferimento per la fotografia live, ha attraversato la scena musicale internazionale documentando momenti storici e ritratti di leggende del rock. Le sue immagini, che raccontano storie di passione e musica, sono il cuore pulsante di "Pictures of You", offrendo al pubblico una visione intima di alcuni dei più grandi nomi della musica.
Una delle novità assolute di questa mostra è l'uso della tecnologia, grazie all'app Notaway®. Inquadrando le fotografie con il proprio smartphone, i visitatori avranno l'opportunità di accedere a contenuti esclusivi in realtà aumentata, tra cui contributi video curati dal celebre giornalista musicale Massimo Cotto, che ha dedicato la sua carriera a raccontare la musica in modo unico. La voce di Cotto guiderà gli spettatori attraverso aneddoti e curiosità sugli artisti ritratti nelle fotografie, rendendo ogni immagine ancora più coinvolgente.
Il progetto è anche un omaggio alla figura di Massimo Cotto, recentemente scomparso, ma ancora vivo nel cuore degli appassionati di musica. La moglie di Cotto, Chiara Buratti, ha collaborato alla realizzazione del progetto per celebrare il suo straordinario contributo alla scena musicale internazionale. Ruggeri ricorda con affetto il legame speciale che li univa e l'idea di dare vita a un progetto che potesse celebrare insieme la musica e la tecnologia, mantenendo viva la memoria del collega.
Oltre all'esposizione fotografica, "Pictures of You" sarà arricchita da eventi collaterali come incontri con artisti e giornalisti, showcase musicali, talk e workshop interattivi. Un'occasione unica per approfondire la cultura musicale e lo storytelling legato al mondo del rock. Il progetto sarà inoltre accompagnato da un libro interattivo edito da Gallucci Editore, che raccoglie ben 120 fotografie di Ruggeri e contenuti esclusivi.
Il direttore creativo di Rebel House, Mattia Priori, ha sottolineato l'importanza di questo progetto che unisce due espressioni di grande talento, come Ruggeri e Cotto, e che porta avanti l'opera di un uomo che ha lasciato un segno profondo nella comunità musicale italiana. Andrea Agostini, presidente della Fondazione Marche Cultura, ha definito "Pictures of You" un'opportunità straordinaria per intraprendere un viaggio immersivo nella storia della musica, guidati dalla voce di Massimo Cotto.
Henry Ruggeri, con una carriera che lo ha portato a fotografare i più grandi nomi della musica mondiale, tra cui U2, Rolling Stones, AC/DC, e tanti altri, ha realizzato più di 50 mostre in Italia e all'estero. Rebel House, con sede a Fano, continua a innovare nel settore culturale, creando eventi che celebrano la musica e la cultura in modo originale e coinvolgente.
"Pictures of You" è dunque un progetto che celebra la musica, l'arte e la tecnologia, offrendo ai visitatori un'esperienza unica che mescola memoria e innovazione. Un'occasione imperdibile per gli amanti della musica e della fotografia, e un omaggio a una delle voci più importanti della cultura musicale italiana.
Filosofarte incassa un altro successo. Il convegno, dal titolo “Il cambiamento politico e finanziario con il ritorno di Trump: la rivoluzione quantistica”, che si è tenuto al ristorante Petè di Civitanova, ha suscitato grande interesse, attirando oltre 300 persone.
L’evento ha visto la partecipazione di due relatori d’eccezione: il dottor Gianmarco Landi, analista finanziario ed esperto di geopolitica, e Alessandro Sieni, naturopata, insegnante di kinesiologia dell’inconscio e bioenergetica. Il dibattito si è concentrato sugli sconvolgimenti economici, finanziari, geopolitici e spirituali in corso, con uno sguardo ottimista verso un futuro di pace, prosperità e benessere.
“Siamo orgogliosi di supportare Filosfarte, una rassegna culturale nata qui a Civitanova grazie al consigliere comunale Crocetti - ha detto il Sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica che ha aperto la serata con i suoi saluti istituzionali - .È un'iniziativa che stimola il confronto su temi di grande rilevanza e promuove una cultura del dibattito e della riflessione. Sostenerla significa favorire la crescita culturale e intellettuale della nostra comunità.”
A introdurre la serata è stato il consigliere comunale Gianluca Crocetti, fondatore del progetto Filosofarte, che ha espresso soddisfazione per il grande successo della rassegna: “Ogni evento di Filosofarte continua a superare le aspettative, con un pubblico sempre più numeroso e appassionato. La nostra missione è stimolare la riflessione e il dibattito, mettendo insieme diverse discipline per un confronto che arricchisca tutti". La rassegna Filosofarte continua a crescere, promettendo altri appuntamenti stimolanti in futuro.
È da oggi online su tutte le piattaforme digitali il nuovo lavoro discografico dei Capabrò, edito da AstralMusic. "Educazione cinica" è un album che offre uno sguardo lucido e disincantato sul mondo. L'ultimo lavoro discografico della band marchigiana è anche un po' un flusso di coscienza che ripercorre le tappe di crescita dell’individuo attraverso le asperità della vita.
Non mancano, infatti, brani più intimistici - che si occupano della crescita interiore dell’individuo - ma si affrontano anche tematiche molto più concrete e pragmatiche (come ad esempio il cambiamento climatico, il sovrappopolamento del Pianeta e l’abuso e l’uso sconsiderato dei social network).
I Capabrò affrontano i vari argomenti con la loro tipica vena ironica che, però, in quest’album (che possiamo definire quello della "maturità artistica" del gruppo) è molto stemperata da uno sferzante taglio critico e cinico sugli spaccati della quotidianità.
La band ha presentato in anteprima esclusiva il disco in formazione acustica (chitarra, contrabbasso, cajon) nelle case dei fan sparsi per tutto lo Stivale. Questo particolare format ha preso il nome di "Home Tour" e si è concluso proprio ieri, domenica 2 febbraio, a Belforte del Chienti dopo due mesi e più di dieci date.
Durante lo svolgimento del tour i fan che hanno partecipato ai concerti, hanno prestato alla band i primi piani dei loro volti che sono finiti direttamente in un grande collage a formare la copertina del disco in uscita. Un album che è pronto a stupire: passaggi diretti e sfrontati misti a momenti decisamente più intimistici e riflessivi si alternano nello scorrere delle dieci tracce che vanno a comporre il disco.
Una giornata importante per la comunità di Sarnano: 15 opere d'arte, restaurate dopo il sisma del 2016, tornano finalmente a casa. La consegna ufficiale avverrà domani, venerdì 31 gennaio, alle 11 nelle sale della Pinacoteca (in allestimento) alla presenza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata. Interverranno l'architetto Giovanni Issini, il dottor Pierluigi Moriconi, il responsabile del laboratorio di restauro e deposito presso la Mole Vanvitelliana e i restauratori dell'Icr.
Le opere saranno ospitate nella rinnovata Pinacoteca Comunale, situata nel cuore del centro storico, presso l'ex Convento di Santa Chiara. L’edificio, gravemente danneggiato dal sisma, è stato oggetto di un importante intervento di miglioramento sismico e funzionale, finanziato a livello regionale e concluso a dicembre 2024. I lavori hanno incluso la sostituzione del tetto, il consolidamento delle murature e il miglioramento degli impianti.
A Sarnano sono 18 le opere messe in salvo. Tra quelle riconsegnate spiccano quattro dipinti di Vincenzo Pagani che compongono il Polittico del Compianto e una preziosa tela di Pietro Procaccini, San Francesco delinea lo stemma del comune di Sarnano nella figura di un Serafino. Un'opera particolarmente significativa in occasione degli 800 anni dal Cantico delle Creature. I dipinti verranno collocati negli ambienti recentemente recuperati della Pinacoteca, in attesa di poter allestire la nuova collezione e renderla fruibile al pubblico.
"Siamo felici di riavere qui a Sarnano questo patrimonio inestimabile di opere, che dopo anni di restauro tornano nella disponibilità di questa comunità - dichiara il sindaco di Sarnano, Fabio Fantegrossi -. Torneranno a casa 15 delle 18 opere che erano state trasferite a seguito del sisma presso la Mole Vanvitelliana e che ci vengono restituite in questa nuova sede museale recentemente restaurata. Non resta che procedere ad un nuovo allestimento delle opere, per poi permetter a tutti di accedere a questa nuova Pinacoteca: una nuova bella pagina della ricostruzione e per il rilancio di questi territori".
"Il rientro in sede di queste opere rappresenta un momento molto importante per il nostro territorio e per la nostra Comunità - commenta Cristina Tartabini, vicesindaco e assessore alla Cultura del comune di Sarnano -. Oggi è un punto di ripartenza e di rinascita dopo le ferite del sisma e il segnale forte che si sta ritornando alla quotidianità e alla vitalità che caratterizza il nostro borgo e la comunità sarnanese che può finalmente riabbracciare veri e propri capolavori di grande valore storico e artistico".
"Le opere saranno collocate all'interno della nuova sede museale che è stata ristrutturata con i fondi sisma ancora in fase di allestimento e non può mancare un doveroso ringraziamento al commissario straordinario Guido Castelli per l'impegno e la vicinanza sempre mostrati verso la nostra Sarnano. Stiamo lavorando intensamente per donare a tutta la comunità ed ai tanti visitatori che frequentano Sarnano un luogo accogliente ed adeguato e per valorizzare al meglio questo nostro prezioso patrimonio storico-culturale che va attentamente preservato", conclude Tartabini.
La restituzione delle opere segna un ulteriore passo verso la completa ripresa del territorio sarnanese, restituendo alla comunità e ai visitatori un patrimonio di inestimabile valore storico e artistico.
Esce domani in libreria "Fede, ultima speranza", il nuovo libro di Andrea Angeli, uno degli italiani più a lungo impegnati in missioni di pace. Angeli, nato a Macerata nel ‘56 questa volta, a differenza dei quattro precedenti, non narra intrepidi comandanti, ambasciatori superstar, caporali coraggiosi o marescialli eroi ma, come recita il sottotitolo, "storie di religiosi in aree di conflitto", vicende il più delle volte poco conosciute.
Non è, né pretende di essere, una rassegna completa di chi ha fatto del bene in nome del proprio credo. L’autore racconta i rappresentanti religiosi - cattolici e ortodossi, ma anche rabbini e imam - incontrali lungo il cammino, dal Cile di Pinochet alle guerre nei Balcani, dalla cattolicissima Timor Est all’'Afghanistan musulmano al 100%, passando per Cambogia e Medio Oriente.
Non mancano riferimenti marchigiani, dai ricorrenti appelli per la pace dell’annuale pellegrinaggio di monsignor Vecerrica all'onnipresente madonnina di Loreto che i militari dell’Arma azzurra portano anche in ogni base all’estero. E poi la storia di Giuseppe Moretti, illustre barnabita recanatese per vent’anni unica avanguardia cristiana a Kabul.
Nella prefazione il presidente della Cei e cardinal vicario di Giovanni Paolo II, Camilllo Ruini, ricorda come l’autore in trent’anni di attività abbia aiutato tanti religiosi a svolgere la propria missione.
Significative anche le recensioni in 4a di copertina: Paolo Rumiz plaude ai preti come quelli citati che fermano le guerre piuttosto che a quelli che benedicono i cannoni, Tiziana Ferrario loda i tanti religiosi rimasti al proprio posto in ogni circostanza mentre l’ammiraglio a quattro stelle James Foggo, comandante Nato Sud Europa, lo definisce "a must read", un libro che deve essere letto. Come i precedenti anche questo volume è pubblicato dalla Rubbettino.
"È stato un sabato speciale per Pieve Torina quello appena trascorso perché ha segnato la riapertura di uno spazio tra i più amati dai pievetorinesi e non solo, un luogo di memorie condivise, di antiche tradizioni e valori: il Museo della Nostra Terra". Racconta così il sindaco Alessandro Gentilucci l’emozione di aver potuto riaprire al pubblico un ambiente museale di assoluto prestigio reso ancor più interessante grazie alle innovazioni tecnologiche.
"Abbiamo messo insieme il passato con il futuro rendendo disponibile una fruizione di tipo classico, con le visite guidate alla raccolta delle varie collezioni, e una fruizione originale e altamente innovativa: una sala immersiva per la visione di filmati d’epoca e la possibilità dell’utilizzo di visori digitali per la realtà aumentata, due novità che renderanno l’esperienza della visita al Museo indimenticabile", ha sottolineato Gentilucci.
Alla cerimonia inaugurale, nel pomeriggio, hanno preso parte in tanti. Tra le autorità presenti il commissario straordinario per il sisma Guido Castelli, il sottosegretario alle finanze, Lucia Albano, l'assessore regionale alla cultura, Chiara Biondi, l'arcivescovo di Camerino, monsignor Francesco Massara, il rettore dell’Università di Camerino, professor Graziano Leoni.
Tanti anche i sindaci del territorio intervenuti e i tecnici che hanno seguito il progetto di recupero del Museo e la realizzazione delle infrastrutture tecnologiche. Emozionante il ricordo con cui il sindaco Gentilucci ha voluto omaggiare l'ideatore del Museo, Fernando Mattioni, purtroppo impossibilitato a partecipare, scoprendo una targa a lui intitolata: "È grazie al Maestro Mattioni - ha concluso Gentilucci - se oggi possiamo osservare tutto questo e immaginare cosa poteva essere la vita dei nostri concittadini uno o due secoli fa: un pezzo di Storia popolare e contadina che continua a vivere e ad essere d’insegnamento per le generazioni future".
Il prossimo programma della stagione sinfonica dell'Orchestra Filarmonica Marchigiana è un omaggio al mondo del cinema, più particolarmente al premio Oscar Nino Rota.
Ricordato soprattutto per le musiche da film create per alcuni fra i principali registi del secondo dopoguerra, fra cui Fellini (La strada, La dolce vita), Visconti (Il gattopardo) e Coppola (Il padrino e Il padrino - Parte Seconda), oltre che esser stato compositore tra i più influenti e prolifici della storia del cinema, ebbe una lunga e fertile carriera componendo anche per il teatro e la sala da concerto.
Per questo omaggio a Nino Rota, la Form viene diretta da Roberto Molinelli, musicista versatile ed eclettico, unanimemente apprezzato, da oltre 20 anni, in campo nazionale ed internazionale, per la sua capacità di creare, comporre e realizzare progetti di ogni genere musicale, dal classico, al jazz, al pop, al rock cercando di costruire un dialogo tra generi e stili diversi.
A lui l'Orchestra Filarmonica Marchigiana ha commissionato un’opera per trombone e orchestra che pertanto sarà eseguita in questa occasione per la prima volta in assoluto, da Enzo Turriziani, trombone solista dei Wiener Philharmoniker, una delle più importanti e conosciute orchestre al mondo.
Appuntamento lunedì 27 gennaio al Teatro Feronia di San Severino Marche, alle ore 20:45. La serata inizia con il Concerto per archi, composto nel 1964, opera che nella sua armonia sembra quasi suggerire personaggi e immagini del grande schermo; segue il Concerto per trombone e orchestra che Rota compose nel 1966, dedicandolo a Bruno Ferrari; brano considerato uno dei concerti per trombone più importanti del repertorio classico.
Ancora Turriziani con la prima esecuzione assoluta dell’opera di Molinelli: Ecos de Tierra Latina. La chiusura è un viaggio tra le meravigliose colonne sonore dedicate al mondo cinematografico - elaborate ed orchestrate per l’occasione dallo stesso Molinelli - che colpiscono per eleganza e limpidezza, per una forza evocativa che illumina l'animo dei personaggi e amplifica l'immaginazione del regista: Romeo e Giulietta – “Ai giochi addio”: Nino Rota Suite: La strada - Il padrino - Parte Seconda - Amarcord - I Clowns - 8½.
Biglietti da 5 a 15 euro, info: 0733 634369.
Prosegue la diciottesima edizione dei Martedì dell’Arte, ormai tradizionale rassegna curata dall’Associazione Arte, con il Comune di Civitanova Marche e l’Azienda Teatri. Le lezioni sono in sala consiliare, alle ore 18 con ingresso libero.
Martedì 28 gennaio il professor Stefano Papetti parlerà della Casa museo Licini di Monte Vidon Corrado. La casa dell’Anima.
Il calendario di quest’edizione vede salire in cattedra ospiti di altissimo profilo. Sono: Stefano Papetti, Roberto Mancini, Mauro Perugini, Yuri Marano, Andrea Baffoni, Michele Fofi, Giorgio Valentini, Maria Letizia Papiri, Paola Ballesi, Roberto Cresti.
Anche quest’anno la presenza agli appuntamenti verrà riconosciuta dal Mur come corsi formativi, al termine dei quali sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
Due marchigiani sul podio del Ciak d’oro 2024, l’unico premio del panorama cinematografico assegnato dal pubblico, nella categoria Miglior esordio alla regia: Gianluca Santoni di Monte Urano, Fermo, secondo classificato per il film “Io e il secco”, e Damiano Giacomelli di Tolentino terzo classificato per il film “Castelrotto”.
"La Fondazione Marche Cultura -Film Commission esprime grande entusiasmo per il riconoscimento ottenuto dai registi marchigiani al Ciak d’oro 2024. – Hanno commentato Andrea Agostini Presidente di Fondazione Marche Cultura e Francesco Gesualdi direttore della Marche Film Commission - Il successo di Gianluca Santoni e Damiano Giacomelli testimonia la vitalità, la creatività e la professionalità della nostra Regione nel panorama cinematografico nazionale. Continueremo con forza a supportare e promuovere il talento locale e i nostri territori, contribuendo così alla crescita dell'industria cinematografica nelle Marche ".
Gianluca Santoni ha conquistato il secondo posto del podio grazie ai voti del grande pubblico per la regia del film “Io e il secco”: la storia di Denni, 10 anni, con la missione di salvare sua madre dalla violenza del padre. Denni assolda il Secco, lo crede un superkiller, ma il Secco di criminale ha solo lo sguardo. Attraverso il loro incontro, i due affronteranno insieme il senso di essere uomini e la paura e il mistero che unisce e separa padri e figli.
“Il risultato raggiunto con il Ciak D’oro è un'occasione per far conoscere il nostro film a nuovi spettatori. – Ha detto Gianluca Santoni - Abbiamo partecipato con lo stesso spirito con cui io e il cast stiamo viaggiando da ormai 9 mesi per incontrare il pubblico nelle proiezioni in Italia e all'estero. Nel corso di questo tour abbiamo partecipato a molti festival, vincendo fin ora 24 premi, tra cui il premio Sguardo sul futuro alla miglior regia di Alice nella città, il premio come miglior sceneggiatura del Riviera Film Festival. Ci sono poi moltissimi premi del pubblico, di cui siamo veramente felici, perché attestano le emozioni che il nostro film è capace di far vivere a chi lo guarda. Infatti, più che del secondo posto, quello che mi ha emozionato di questo Ciak d’oro è sentire il calore del nostro pubblico, che si è attivato con passione per sostenerci e farci raggiungere questo risultato. A tutte queste persone io sono infintamente grato”.
Damiano Giacomelli si è aggiudicato il terzo posto della classifica per la regia del film “Castelrotto” interamente girato sull'appennino marchigiano, precisamente a Torchiaro, una frazione di Ponzano di Fermo, a Macerata, a Tolentino e a Ponte d’Arli di Acquasanta Terme. Il film narra di Ottone un pensionato, ex cronista e maestro elementare di Castelrotto, paesino situato negli Appennini. La routine quotidiana e monotona del paese viene sconvolta da un crimine misterioso. Ottone decide di approfittare dell'occasione per portare a termine una sua vendetta personale contro le persone che gli hanno rovinato la vita. Il suo piano è semplice: riprendere in mano la penna da cronista e manipolare la narrativa di questo misfatto per far ricadere le accuse sulle vittime designate.
“Sono molto contento della comunità che si è creata intorno al film e che anche in questa occasione ci ha sostenuti fino all’ultimo. – Ha affermato Damiano Giacomelli - Iniziative come i Ciak d’Oro sono importanti per dare maggiore visibilità al film e aiutarlo a raggiungere il suo pubblico. Per quanto riguarda il rapporto con il territorio in cui abbiamo girato, ci tengo a ribadire che tutti i capireparto attivi nelle riprese e gran parte del cast e della troupe risiedono nelle Marche. Per questo, tra le altre cose, considero questo film anche un contributo importante allo sviluppo del comparto in questa regione".
Il sipario del suggestivo teatro “Nicola degli Angeli” è pronto ad alzarsi per una nuova, imperdibile stagione teatrale che unisce risate, emozioni e grandi interpreti. Grazie alla collaborazione tra il Comune di Montelupone e la Pro Loco, il cartellone propone cinque appuntamenti di altissimo livello, capaci di incantare il pubblico con spettacoli che spaziano dalla commedia brillante al dramma, dalla poesia alla celebrazione del grande cinema.
A inaugurare la stagione, il 9 febbraio alle 17, sarà l'irresistibile comicità di Leonardo Manera con "Homo Modernus", uno spettacolo che fotografa con ironia le contraddizioni della nostra quotidianità. A seguire, il 23 febbraio alle 17, il Doppiatore Marchigiano porterà in scena "Ridi Poeta", un omaggio al dialetto e alla poesia marchigiana arricchito da momenti di pura comicità.
La stagione continua domenica 9 marzo, alle 21.15, con il fascino di Pamela Prati, protagonista di "Senza Respiro", un giallo a tinte noir tra ironia e colpi di scena, diretto da Francesco Branchetti. Un’avvincente trama che tiene il pubblico con il fiato sospeso, tra realtà e immaginazione, fino a un finale inaspettato.
Il palcoscenico del “Nicola degli Angeli” si illuminerà ancora venerdì 21 marzo, alle 21.15, con la magia di Shakespeare e la sua commedia più brillante, "Molto rumore per nulla". Con un cast d’eccezione, tra cui Lorenzo Marziali e Stefano Tosoni, lo spettacolo offre un vortice di equivoci, passioni e comicità, trasportando gli spettatori in un mondo dove amicizia e amore si intrecciano tra ritmo e poesia.
A chiudere questa straordinaria stagione sarà giovedì 3 aprile, alle 21.15, Ornella Muti con "Racconti di cinema". Un viaggio emozionante nella sua prestigiosa carriera artistica, arricchito da aneddoti, segreti e ricordi di una vita dedicata al grande schermo. L’attrice sarà accompagnata da Espedito e Marta De Marino, per una serata che celebra l’arte e la cultura cinematografica.
«La stagione teatrale 2025 del teatro ‘Nicola degli Angeli’ si presenta come un vero fiore all’occhiello della nostra programmazione culturale. Siamo orgogliosi di offrire ai cittadini e a coloro che ne avranno piacere un cartellone di grande qualità, capace di unire divertimento e riflessione, leggerezza e profondità. Il teatro è il luogo dove le emozioni prendono vita e dove la comunità si incontra per condividere cultura e bellezza» commenta il sindaco Rolando Pecora che aggiunge: «La principale novità di quest’anno è il teatro per ragazzi: un’originale proposta di circo-teatro in quanto espressione avvincente e contemporanea che cattura piccoli e non con storie poetiche, comicità e numeri magici»
Oltre alla stagione per adulti, la programmazione si arricchisce con una rassegna dedicata alle famiglie, la domenica pomeriggio, dal titolo Il Bianconiglio, che vedrà andare in scena tre spettacoli con centinaia di repliche in tutto il mondo.
La rassegna partirà il 2 marzo con Alice e il Mago, uno spettacolo di magia, giocoleria e ventriloquismo. Si prosegue il 23 marzo con Gustavo la vita, storia di un clown virtuoso e dolcissimo che, con ironia mette in luce i fragili equilibri dell’animo umano e si chiude con il 6 aprile con Savoir-faire, spettacolo di clown contemporaneo e visual comedy, un esilarante viaggio tra follia, comicità, equilibrismo e le note di una fisarmonica innamorata.
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Il “Sistema dei teatri condominiali all’italiana nell’Italia centrale fra XVIII e XIX secolo” è ufficialmente candidato per l’iscrizione nella Lista del Patrimonio mondiale UNESCO. La decisione è stata presa durante una riunione interministeriale, in attesa del rinnovo degli organi della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO.
“Un grande risultato frutto di un enorme lavoro portato avanti in questi anni, per il quale ringrazio tutti coloro che si sono adoperati, principalmente gli uffici regionali, il Ministero della Cultura e il Ministero per gli Affari Esteri – ha commentato il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli. – Voglio ringraziare anche Giorgia Latini, già assessore regionale alla Cultura, che ha avviato questo dossier, e l'assessore Chiara Biondi per aver portato avanti il lavoro. Parte così la corsa per Parigi, dove la candidatura sarà sottoposta all’esame degli organismi consultivi del Comitato del Patrimonio Mondiale e poi, nel 2026, alla valutazione finale. I teatri all’italiana, di cui il centro Italia, con le Marche capofila, possono vantare una densità unica ed esempi di eccezionale valore architettonico e culturale, rappresentano una testimonianza del genio italiano racchiusa in luoghi meravigliosi che sono il cuore pulsante delle nostre comunità. Un altro grande risultato per il nostro territorio, ora lavoreremo per l'obiettivo finale”.
La candidatura è stata promossa dalla Regione Marche, coordinata dal Servizio UNESCO con l’assistenza degli uffici territoriali del Ministero della Cultura e il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, insieme alla Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’UNESCO. Si compone di diciotto teatri distribuiti in tre regioni (Marche, Emilia-Romagna e Umbria) e coinvolge 18 comuni.
Le Marche sono protagoniste assolute di questa candidatura, con ben 14 teatri rappresentati. Tra questi, spiccano cinque gioielli della provincia di Macerata, la più rappresentata: il Teatro Lauro Rossi di Macerata, il Teatro Vaccaj di Tolentino, il Teatro Feronia di San Severino Marche, il Teatro Persiani di Recanati e il Teatro Mugellini di Potenza Picena. Questi luoghi non solo rappresentano un patrimonio architettonico e culturale di straordinaria importanza, ma testimoniano anche il profondo legame delle comunità locali con l’arte e la tradizione teatrale.
A completare il quadro marchigiano ci sono i teatri di Ascoli Piceno, Offida, Fermo, Porto San Giorgio, Urbania, Pesaro, Fano, Fabriano e Jesi. A questi si aggiungono Bagnacavallo e Sant’Agata Feltria in Emilia-Romagna, e Spoleto ed Amelia in Umbria.
L’assessore alla Cultura delle Marche, Chiara Biondi, ha sottolineato l’importanza di questo risultato: “Siamo di fronte a un traguardo straordinario, che riconosce il valore unico e irripetibile del nostro patrimonio culturale. Ora ci aspetta una fase cruciale, in cui continueremo a lavorare con determinazione e visione mantenendo viva la speranza che questo patrimonio possa ottenere il riconoscimento che merita, come simbolo universale della nostra cultura. Anche da parte mia, infine, i ringraziamenti al presidente Acquaroli, all’onorevole Giorgia Latini, al Ministero della Cultura, al Ministero degli Affari Esteri, agli uffici UNESCO del MIC, agli uffici regionali, alla Fondazione Links e a tutti coloro che hanno lavorato con impegno e dedizione per raggiungere questo primo, importantissimo risultato”.
La provincia di Macerata, con i suoi teatri di rara bellezza e storia, si conferma come un territorio ricco di eccellenza culturale e di bellezza. La candidatura a Patrimonio mondiale UNESCO rappresenta un passo fondamentale per la valorizzazione di questi luoghi e per promuovere il ruolo centrale delle Marche come cuore pulsante della tradizione teatrale italiana.