Cultura

San Severino Blues: il soul jazz di James & Black a Matelica Jazz&Wine

San Severino Blues: il soul jazz di James & Black a Matelica Jazz&Wine

Dopo il successo di Neil Zaza sabato scorso, prosegue Matelica Jazz&Wine festival, l’annuale appuntamento primaverile di musica live al Teatro Piermarini organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Matelica e l’AMAT in collaborazione con San Severino Blues. Sabato 17 marzo arriva il soul jazz delle straordinarie voci della coppia statunitense James & Black.   Il soul di questa coppia statunitense in bianco e nero ci aveva già entusiasmato al concerto di Gagliole nell’estate 2016, lasciando un segno indelebile per la loro bravura dal vivo. James & Black ora tornano a presentare l’ultimo album “This Time”, uscito nel 2017. Bruce James, pianista e cantante, è un artista immerso nel meglio della tradizione musicale popolare afroamericana: la sua voce può ricordare Joe Cocker, Dr. John, Otis Redding, Van Morrison o Tom Waits, pur rimanendo fedele a se stessa. Bella Black con la sua voce potente e profonda, strappata al gospel, e il suo eclettico mix di generi musicali tra cui R&B e soul, spiazza con la sua classe e la sua passionalità. Come da copione, entrambi iniziano a suonare e cantare gospel in chiesa, ma, se per Bella come afroamericana era più naturale, Bruce James come arriva alla padronanza di R&B, soul e jazz con una tale autenticità? "Crescendo, ho avuto un padre bianco e un padre nero." spiega. Suo padre biologico caucasico era un predicatore in una piccola chiesa multietnica in Houston, Texas. Il suo padrino, Jerry Martin, era il migliore amico suo padre e il leader del gruppo musicale della chiesa che infiammava i fedeli con il suo gospel. Il duo si è formato ad Austin, le loro radici musicali affondano nel gospel e nel southern soul del Texas, di New Orleans e di Memphis, ma senza nostalgie del passato, anzi con lo sguardo rivolto anche all’elettronica e al moderno hip hop, tant’è che autodefiniscono la loro musica “Guerrilla Soul” e spesso nei club includono nella band un dj. L’album di debutto “Dirt for the Flowers” è uscito negli USA nel 2012, anno durante il quale si sono stabiliti in Europa dove, da allora, tengono 150 concerti l’anno soprattutto in Belgio, Olanda, Germania, Italia, Spagna e Francia. Hanno aperto eventi e festival con artisti del calibro di Gregory Porter, Candy Dulfer, New Yorkers, The Slackers, Sister Sledge, Bobby Rush, Lennie Williams. In Europa hanno pubblicato l’album di studio "How Long is Now" e due cd dal vivo: “N9”, registrato nell’omonimo club belga e “Live at La Caphelle”, il famoso club parigino. James & Black sono un originale e affascinante mix di soul, New Orleans, rhythm’n’blues, jazz al servizio di due voci straordinarie e dal vivo si accompagnano con tre bravissimi musicisti italiani. Bruce James tastiere/voce Bella Black voce Max Benassi chitarra Andrea Taravelli basso/moog Matteo Monti batteria      

14/03/2018 11:40
È tutto pronto per la 14esima edizione della "Passione" sabato 24 marzo allo Stadio della Vittoria di Macerata

È tutto pronto per la 14esima edizione della "Passione" sabato 24 marzo allo Stadio della Vittoria di Macerata

È tutto pronto per la 14esima edizione della "Passione", che avrà luogo sabato 24 marzo 2018 allo Stadio della Vittoria di Macerata. Organizzata dalla Parrocchia Santa Croce sotto la guida del regista Giovanni Gentili, ideatore della sacra rappresentazione nel 2005 in occasione dei festeggiamenti per i 500 anni dalla costruzione della Chiesa e, da allora, messa in scena ogni anno in stretta collaborazione con il parroco don Alberto Forconi. L'evento negli anni è cresciuto in qualità ed oggi conta della partecipazione di un centinaio di figuranti. Le scene accuratamente rappresentate raccontano i momenti cruciali che precedono la morte e la resurrezione di Gesù. Anche quest'anno le scene si svolgeranno all'interno del Campo dei Pini che farà da scenario all'ingresso a Gerusalemme, l'ultima cena, l'arresto e il processo da parte del sinedrio e di Ponzio Pilato. Per la Via Crucis la cornice sarà quella di via Martiri della Libertà, fino al raggiungimento della scalinata della Chiesa di Santa Croce che per l'occasione si trasformerà nel Golgota. Tanti i dettagli che impreziosiscono la Passione di Macerata, dal vero asino che accompagna Gesù all'inizio della rappresentazione, offerto dall'azienda agraria treiese di Marco Staffolani, ai vestiti confezionati a mano dalle volontarie della parrocchia sotto la guida di Antonietta Pierluigi; le scenografie e l'organizzazione generale sono curate da Massimo Ascenzi, mentre gli effetti sonori e le musiche accuratamente selezionate da Fabio Bernetti. Quest’anno il personaggio di Gesù sarà interpretato da Giacomo Ascenzi e Maria sarà impersonata da Chiara Marangoni. In questa edizione la narrazione è stata rivista e attentamente eseguita da un gruppo di lettori volontari della Parrocchia di Santa Croce guidati dal regista Maurizio Boldrini, che interpreta anche la voce di Gesù, riuscendo con la loro interpretazione a trasportare nel racconto di quei significativi momenti chi vi partecipa permettendo così di vivere un  momento ricco anche di riflessione. Appuntamento quindi per il 24 marzo alle ore 21 con la Passione per vivere ed iniziare al meglio la Settimana Santa.

14/03/2018 11:33
Recanati, una domenica per conoscere Beniamino Gigli

Recanati, una domenica per conoscere Beniamino Gigli

Che cos’è Gigli experience? Una giornata all’insegna della musica, dell’arte e della gastronomia locale. Un’esperienza multisensoriale per vivere Recanati attraverso la magia della musica di Beniamino Gigli, un percorso a tappe fatto di pillole biografiche, aneddoti sulla vita dell’artista e il buon cibo. Il tour esperienziale, organizzato dalla società Sistema Museo e grazie alla collaborazione di Villa Incanto e Spazio Cultura, è fissato per domenica 18 marzo. La visita guidata inizierà da piazza Giacomo Leopardi, per poi visitare il Teatro Persiani e le sale del museo dedicato al tenore recanatese, dove il Maestro Riccardo Serenelli eseguirà le più famose arie e brani tratti dal repertorio di Beniamino Gigli. Per concludere la mattinata in bellezza, all’Ufficio Iat Tipico.tips degusteremo prodotti tipici e vini doc. Programma Ore 10,00 Ritrovo presso Villa Colloredo Mels Ore 10,15 Visita guidata Cattedrale di San Flaviano Ore 11,00 Visita Piazza Giacomo Leopardi Ore 11,15 Visita Teatro Giuseppe Persiani Ore 11,45 Visita Museo Beniamino Gigli Ore 12,00 Spettacolo musicale a cura di Villa Incanto con il maestro Riccardo Serenelli presso Museo Beniamino Gigli Ore 13,00 Aperitivo con prodotti tipici e vini doc presso Iat-Tipico.tips Costo 22,00 euro a persona – Possessori della Recanati Card euro 20,00  La quota comprende: Visita guidata dei punti d’interesse con guida turistica abilitata Ingresso al Museo Beniamino Gigli Spettacolo musicale a cura di Villa Incanto con il maestro Riccardo Serenelli Biglietto d’ingresso al circuito museale cittadino Recanati Musei (Mostra“Solo, senza fidel governo et molto inquieto de la mente. Lorenzo Lotto dialoga con Giacomo Leopardi”a cura di Vittorio Sgarbi, Museo emigrazione marchigiana, Torre del Borgo, Museo Beniamino Gigli) Aperitivo con prodotti tipici e vini doc presso lo Iat-Tipico.tips.    

14/03/2018 11:10
Camerino, Giovanni Lindo Ferretti sabato 17 marzo con "Terre in moto"

Camerino, Giovanni Lindo Ferretti sabato 17 marzo con "Terre in moto"

Giovanni Lindo Ferretti sarà in scena sabato 17 marzo all’Auditorium Benedetto XIII con «Terre in Moto. Recital per voce e violino». L’appuntamento, fuori abbonamento nel cartellone realizzato da Comune e AMAT, rientra nel progetto AbitiAMO le Marche nell’ambito di “Marche inVita. Lo Spettacolo dal Vivo per la rinascita dal sisma” proposto e realizzato da AMAT e CMS Consorzio Marche Spettacolo per l’Accordo di Programma fra MiBACT e Regione Marche e nell’ambito della rassegna musicale “Klang. Altri Suoni, altri Spazi”. Fondatore di gruppi storici del rock italiano degli anni ‘80 e ‘90 fra cui CCCP, C.S.I. e P.G.R., Giovanni Lindo Ferretti incontra il pubblico camerte in questo intenso recital, accompagnato dal violino di Ezio Bonicelli, dove le parole, dense di storia lunga secoli, sono recitate, salmodiate e cantate. Una riflessione personale sulla vita, sull’Appennino, sulla montagna, sulla sua gente, su un’Italia appenninica – la nostra – che sta frantumando tra polvere e macerie il suo patrimonio storico e culturale e sta disperdendo le sue genti. Ma che ai borghi e ai paesi ha indissolubilmente legato la propria esistenza. Anche nella fatica quotidiana. «Sono le persone ad essere essenziali – scrive Ferretti – tutto il resto si ricostruisce. Per quel che si può, come si riesce.  Sul mio ritorno a casa sui monti ho ridisegnato la mia quotidianità, il mio sguardo sulle cose, il mio operare privato e pubblico. Qui, sull’Appennino settentrionale, tutto come sempre. Stabile. Quando penso male: si sta tra il moribondo e un trapasso già avvenuto ma non comunicato. Quando penso bene penso il rispetto per i morti e la gioia di guardare i bimbi crescere. Qui nemmeno l’eco di un tremolio, in superficie. Dentro, nel cuore nell’anima, l’eco si fa strada e si diffonde contagioso tra il non volerci pensare e la speranza di farla franca. Abitiamo una linea di frontiera del tempo che era lo spazio di una civiltà. È la nostra piccola patria. Facciamo argine all’abbandono puntellando qua e là le esigenze dell’abitare inventando economie marginali, di sussistenza. Sopravvivere è già un risultato dignitoso, non scontato. Ci gratifica il paesaggio: la combinazione di geografia e di storia, una ricchezza culturale ed artistica che non ha eguali. Anche dove non c’è niente da vedere, da visitare, se ne percepisce la presenza. È un legame che non si crea di propria volontà, la volontà poi serve ma non basta. È un legame che ci possiede e si scopre, riscopre, si accetta – languida catena, generazione su generazione – qualcosa di indefinibile ma concreto nel sentire e materico nel fare che non vuole e non può essere ridotto alla custodia di un museo a cielo aperto. Almeno non ancora».  Biglietti di posto unico numerato a 5 euro, in vendita alla biglietteria dell’Auditorium aperta il giorno precedente lo spettacolo dalle 17 alle 19 e il  giorno di spettacolo dalle ore 18 in poi.

14/03/2018 09:16
Il Cinema Italia di Macerata compie un anno di vita dalla sua riapertura

Il Cinema Italia di Macerata compie un anno di vita dalla sua riapertura

Il Cinema Italia di Macerata compie un anno di vita dalla sua riapertura. Nella bella e accogliente sala del centro storico, di proprietà della Provincia di Macerata, le luci sono state riaccese a marzo del 2017 grazie alla Società Multimovie Srl della famiglia Perugini che ha provveduto alla sistemazione degli arredi e all’acquisto di strumentazioni all’avanguardia. I fratelli Monica e Marcello Perugini hanno così continuato l’attività del padre Walter che da più di mezzo secolo era stato impegnato nella gestione dei cinema maceratesi tra cui, appunto, l’Italia. "In questo anno di duro lavoro - spiega l’amministratore della società, Monica Perugini - abbiamo cercato di riavvicinare al cinema i residenti del capoluogo praticando una programmazione di fine settimana che potesse soddisfare soprattutto le famiglie e poi i singoli". Numerose le proposte di film culturali, specie sull’arte (Caravaggio, Hitler contro Picasso e gli Altri, Manifesto, etc), realizzate in collaborazioni con gli Amici di Palazzo Buonaccorsi, introdotti dalla professoressa Paola Ballesi. Stretto anche il rapporto con l’Università di Macerata per le rassegne di film in lingua inglese dal titolo Do you speak English, con biglietto a due euro, di film in lingua araba con decenti sempre dell’Università. Sotto il marchio di Fermentocreativo sono stati proposti film che hanno visto in prima fila soprattutto studenti superiori e universitari. Le ricorrenze istituzionali, come la Giornata della memoria, sono state celebrate con film riguardanti il sistema concentrazionario nazista, la shoa e il razzismo, presentati da docenti universitari come, ad esempio, il professor Claudio Gaetani. In occasione di particolari feste tradizionali (Natale, Pasqua, etc) sono state stipulate convenzioni (titolo Posto Unico) con numerosi commercianti onde favorire e ampliare la frequentazione del centro storico. Nuove convenzioni sono in via di definizione con gli esercenti di Macerata centro.      

13/03/2018 17:38
L’Infinito di Leopardi protagonista al Cairo grazie alla Fondazione Claudi di Serrapetrona e al CeSMa di Roma

L’Infinito di Leopardi protagonista al Cairo grazie alla Fondazione Claudi di Serrapetrona e al CeSMa di Roma

Un evento straordinario, in programma sabato 17 e domenica 18 marzo al Cairo in Egitto, vede protagoniste le Marche e, in particolare, la poesia di Giacomo Leopardi. Grazie alla Fondazione Claudi di Serrapetrona e al Ce.S.Ma. (Centro Studi Marche) di Roma, che collaborano alla realizzazione del progetto “Infinito 200”, nato da un’idea del poeta Davide Rondoni e del Centro di Poesia contemporanea dell’università di Bologna, iniziano le celebrazioni per i 200 anni dalla scrittura e pubblicazione della celebre poesia di Giacomo Leopardi (2019). Si tratta di un’iniziativa originale perché celebra l’anniversario non di una persona o di un evento, ma di una poesia, forse la più nota poesia al mondo, assieme ad alcuni passi della Commedia di Dante e sicuramente la più nota della storia e della lingua italiana. Una poesia che ha detto e dice qualcosa a tutti: un bene "immateriale" che ha mosso e continua a muovere ancor oggi milioni di pensieri, emozioni, inquietudini, visioni, pensiero filosofico, energia esistenziale. Lo scorso 8 marzo a Roma si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del progetto, che vede la partecipazione anche del Pio sodalizio dei Piceni e dell’Accademia mondiale della poesia di Verona e il patrocinio del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo. L’idea è quella di pensare a una "festa", fatta di molti appuntamenti, curati da vari soggetti, in Italia e all'estero. Uno sciame di occasioni create da persone che vogliono festeggiare questa poesia: una festa "open", rispetto alla quale i soggetti promotori fanno da avvio e da collante (letture, studi, musica, rappresentazioni teatrali, edizioni new media, ritrovi creativi giovanili bizzarri, mostre, experience, traduzioni, concorsi, percorsi on trekking). A queste si aggiungeranno le occasioni di taglio più scientifico e istituzionale promosse dal Centro Studi Leopardiani di Recanati. Il presidente della Fondazione Claudi e del “Cesma”, il professor Massimo Ciambotti, sottolinea la forte valenza del primo evento in programma questo fine settimana al Cairo. Invitati dal direttore dell’Istituto italiano di Cultura del Cairo, il marchigiano Paolo Sabbatini, il presidente Ciambotti, la direttrice del Ce.S.Ma. Pina Gentili e Davide Rondoni parteciperanno a due appuntamenti straordinari. Sabato 17 marzo, ci saranno la lettura e il commento da parte di Davide Rondoni della poesia festeggiata (con la traduzione in arabo) nel quartiere popolare del Moqattam con la comunità dei copti Zabalin (i raccoglitori di immondizia). Sarà disponibile per questa occasione un libro di poesie stampato a cura della comunità degli Zabalin, comprendente anche la versione originale dell’Infinito e la sua traduzione in arabo. Domenica 18 marzo, presso la sede italianistica dell’università di Helwan, si tiene l’evento letterario “Italia culture Mediterraneo - Infinito Mediterraneo”, in collaborazione con l’Istituto Cervantes del Cairo. Dopo i saluti del direttore Sabbatini e del prof. Ciambotti, verrà presentata la poesia L’Infinito da parte di Rondoni e della poetessa spagnola Violeta Medina. In serata è previsto al Geek Campus del Cairo un concerto mediterraneo di Eugenio Bennato. Il progetto “Infinito 200” prevede poi altri due grandi avvenimenti. Il 12 aprile verrà inaugurata a Roma, presso il Complesso museale di San Salvatore in Lauro, sede del Pio sodalizio dei Piceni, la mostra dei manoscritti leopardiani conservati a Visso, con un convegno sempre incentrato sulla poesia di Leopardi. Il 29 maggio, nell'Universitäts Bibliothek di Stoccarda, si terrà un incontro letterario sulla poesia L’Infinito, in collaborazione l’Istituto italiano di Cultura di Stoccarda, il Consiglio dei marchigiani nel mondo e l’Ameg (Associazione marchigiani emigrati in Germania) e le relazioni di un’esperta di Studi leopardiani come la professoressa Franca Ianowk e del poeta Davide Rondoni.   Nelle foto: 1)il professor Massimo Ciambotti, presidente della Fondazione Claudi e del “Cesma” 2)il poeta Davide Rondoni    

13/03/2018 15:23
Macerata Opera Festival 2018: il 14 marzo la presentazione-spettacolo al Lauro Rossi

Macerata Opera Festival 2018: il 14 marzo la presentazione-spettacolo al Lauro Rossi

Mancano poche ore ormai alla presentazione del programma ufficiale del programma del Macerata Opera Festival 2018 #verdesperanza costruito in questi mesi dal sovrintendente Luciano Messi, dalla direttrice artistica Barbara Minghetti e dal direttore musicale Francesco Lanzillotta. Appuntamento per tutti mercoledì 14 marzo alle ore 21 al Teatro Lauro Rossi di Macerata per una serata in cui, delineando i contenuti del prossimo festival, non mancheranno gli ospiti, i contributi video specifici e tante sorprese.È una serata a ingresso gratuito con possibilità ancora di prenotazione su www.sferisterio.it e in biglietteria (posti non numerati assegnati in base all’ordine di arrivo in teatro). Una anticipazione: dopo l’annuncio della data maceratese del concerto di Max Gazzè, l’Associazione Arena Sferisterio rende nota anche la data del concerto di Vinicio Capossela che si esibirà allo Sferisterio il 24 luglio con un nuovo progetto al fianco dell’Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini.I dettagli durante la serata di mercoledì 14 marzo.

13/03/2018 12:10
Treia, venerdì va in scena “Finche’ giudice non ci separi”

Treia, venerdì va in scena “Finche’ giudice non ci separi”

“Finche’ giudice non ci separi”: una commedia sul filo dell’ironia per un cast d’eccezione  Venerdì 16 marzo, alle ore 21.15, andrà in scena al Teatro Comunale di Treia, la commedia “Finché giudice non ci separi” con la regia di Augusto Fornari.   Una divertente vicenda che tratta il delicato tema della separazione, con un pizzico di ironia. La trama, molto avvincente, racconta la storia di Mauro, Paolo, Roberto e Massimo, quattro amici, tutti separati. Massimo ha appena tentato di suicidarsi subito dopo la separazione. Il giudice gli ha tolto tutto: la casa, la figlia e lo ha costretto a versare un cospicuo assegno mensile alla moglie. Con il poco che gli rimane si può permettere, solo, uno squallido appartamento di 35 mq. I tre amici gli stanno vicino per rincuorarlo e controllare che non abbia di nuovo cattive intenzioni. Ognuno di essi gli consiglia come affrontare la separazione, questa nuova situazione e come ritornare a vivere una vita normale. Proprio quando i tre sembrano essere riusciti a compiere qualche passo in avanti per ristabilire l’equilibrio psicologico del loro amico, un’avvenente vicina di casa suona alla porta e sconvolge “l’equilibrio” che Massimo stava tentando di recuperare. Un cast d’eccezione: Luca Angeletti, Augusto Fornari, Toni Fornari e Simone Montedoro (il famoso Capitano Giulio Tommasi della serie televisiva “Don Matteo”), impersonano i quattro amici, interpretando le difficoltà a cui ciascuno di essi è sottoposto. Il precario equilibrio del gruppo, stravolto dalla presenza inaspettata della vicina di casa, interpretata da Laura Ruocco, costringe tutti a fermarsi a riflettere. Attraverso i sensi di colpa, le arrabbiature, la disperazione, l'ironia e il sarcasmo dei brillanti protagonisti, lo spettatore si ritroverà all’interno di un vortice di emozioni e colpi di scena, tutti da scoprire! Per info e prenotazioni: 339/2304624 Prevendita www.liveticket.it/tonicoservice  

13/03/2018 12:00
Macerata, alla Mozzi Borgetti si parla di separazione. Sabato il primo evento: "Aiuto! Mamma e Papà si separano"

Macerata, alla Mozzi Borgetti si parla di separazione. Sabato il primo evento: "Aiuto! Mamma e Papà si separano"

Sabato 17 marzo dalle ore 10.30 alle ore 12.00 presso la Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti a Macerata, si terrà il primo dei tre incontri di DOPO L'AMORE sul tema della separazione. Nel primo appuntamento "Aiuto! Mamma e Papà si separano", l'Avvocato Nicoletta Corneli e la Psicoterapeuta Federica Rubicondo tratteranno in chiave psicologico legale le modalità per vivere al meglio la crisi, la fine del rapporto di coppia e le trasformazioni familiari.    Si parlerà di vissuti emotivi, dei pensieri e delle reazioni dei bambini e degli adolescenti alle prese con la separazione dei genitori. Le prospettive, gli strumenti e le scelte possibili.  La partecipazione è libera e aperta a tutti; è previsto, su richiesta, il rilascio di un attesto di partecipazione e per gli avvocati un credito formativo. Per ulteriori informazioni contatta dopolamore@gmail.com o visita la pagina facebook DOPO L'AMORE 

13/03/2018 11:46
Macerata, concluse le audizioni per Musicultura 2019

Macerata, concluse le audizioni per Musicultura 2019

  Si chiude il sipario delle audizioni live della 29esima edizione del Festival Musicultura. Dopo le esibizioni di Ginevra di Marco, Mirkoeilcane e Mimmo Locasciulli, quattro settimane di ascolti, 60 proposte in concorso, 180 nuove canzonie il sold out tutte le sere, Musicultura chiude con successo la prima parte del viaggio nella musica d’autore. Il palcoscenico della Filarmonica di Macerata si è tinto di rosa nella serata di sabato10 marzo e ha visto protagoniste della gara due cantautrici: Fabiana Martone di Napoli, a cui è andato il favore della giuria conquistando il “Premio Antonello Ieffi Energie Rinnovabili” per la migliore esibizione, e Glosie di Ascoli Piceno che ha stregato il pubblico presente aggiudicandosi il “Premio Gradimento del Pubblico Centro Val Di Chienti”. Fabiana Martone, cantante e compositrice napoletana, non nuova al pubblico di Musicultura di quest’anno, si  era già esibita con le Sesè Mamà, con le quali aveva conquistato pubblico e giuria. Conta all’attivo 4 lavori discografici ed è coproduttrice di un nuovo progetto che realizza brani per colonne sonore di produzioni Rai. Contestualmente lavora alle preproduzioni del suo disco da solista con i musicisti Bruno Tomasello e Luigi Esposito. In napoletano la Martone ha cantat,o in “Era solo ajere”, un amore finito, ormai innocuo,la tristezza di qualcosa che non brucia più. L’inadeguatezza è invece il centro de “L’albero di carnevale”, mentre è “Memorandum” a chiuderela sua intensa e vibrante esibizione. L’ascolana Glosie, all’anagrafe Gloria Collecchia, classe 1992, ha studiato al Conservatorio di Pescara dove ha intrapresoun percorso accademico di alta formazione in canto Jazz. Nel 2017, oltre a partecipare al concorso per autori ‘Genova per voi’, vince una borsa di studio presso la scuola di scrittura di Mogol. La giovane ed eclettica artista di Ascoli Piceno oltre al jazz abbraccia altri generi, come l’elettro pop. Canta oggi qualcosa che ancora si discosta dalla musica precedentemente sperimentata. I brani che ha proposto al Festival e che hanno conquistato il pubblico, principalmente scritti al piano, sono “Senza una scusa”, “Quel buon vino”, “Respiri sospesi”. Un’altra Gloria, sul bollente palcoscenico della serata, Gloria Galassi, di Cesena, accompagnata dal violino e chitarra delle sue compagne di viaggio. Gloria ha studiato canto con il metodo Voice Evolution System, mirato a una formazione artistica completa. Un “Trittico della malinconia” definisce Gloria le canzoni poposte: “In un campo di grano”, “Tre gocce di limone”, “Pesoforma”. Franz pseudonimo di Francesco Riva, è diplomato in Composizione al Conservatorio di Milano e in batteria all’Accademia di Musica Moderna,compone colonne sonore per la tv. Scrive i pezzi e canta nei 7marzo, gruppo con cui pubblica l’album “Vorrei rinascere in un Lama”. “Franz” è il suo progetto solista, unione di cantautorato e musica per film, entro l’anno l’uscitadel primo disco omonimo. Sul palco di Musicultura si presenta con una vera e propria orchestra, con la quale esegue “Fred Astaire”, “La canzone popolare”, “Fides e Ratio”. Brani scritti a pianoforte e voce, pensando però più in grande: “ogni canzone, per essere espressa al meglio, deve essere orchestrata”.  Suggestioni dark proposte dalla potente voce camaleontica di Alberto Nemo di Rovigo, musicista, cantante e compositore, comincia il suo percorso artistico con esibizioni durante le cerimonie funebrie dal 2011 al 2015 attraversa l’Europa suonando in chiese, castelli e teatri. Nel 2016 pubblica su Bandcamp il suo primo album, “6×0”, realizzato con la tecnica del tape reverse e fonda, con Andrea Liuzza la Dimora Records. Con una voce capace di pathos estremo, i suoi brani, “Antropomorphos”, “Ancora”, “Futuro Semplice..” hanno guidato il pubblico di Musiculturain una dimensione altra, immersa nel buio ma ricca di sfolgoranti bagliori Da Reggio Calabria la coinvolgente energia deiMarvanza sul palco del Festival, gruppo affermato nella scena reggae sia italiana che internazionale.“A Sessualità”primo brano segue“Non so se sai”, chedenuncia la piaga dello sfruttamento del lavoro minorile. Chiudono con “Terra mia”, un inno alla loro Calabria “terra bellissima ma molto difficile”. Il fiorentino Giulio Wilson, cantautore e polistrumentista, finalistaal Festival di Castrocaro, accompagnato dalla sua band ha proposto a Musicultura il brano “Parole”.Pasolini dicechel’arte nasce quando c’è un problema, Giulio Wilson condivide questa idea nella canzone “Ho qualche problema”e chiude con “Mia bella ciao” dove accosta le speranze del passato alle contraddizioni del mondo odierno. Nel giorno di chiusura delle audizioni live di domenica 11 marzo a conquistare il “Premio Antonello Ieffi Energie Rinnovabili” per la migliore esibizione, è stato Numa, all’anagrafe Lorenzo Pompili, di Roma. Numa ha studiato chitarra, canto e tastiera,nel 2014 ha unito i suoi amici di sempre, nella band “The Hand” oscillando tra folk e rock, lo stesso gruppo che a Musicultura lo accompagna nel progetto da solista. Lo pseudonimo Numa è un richiamo al Re Numa Pompilio nato nel suo stesso giorno. Lorenzo racconta, nelle canzoni proposte al festival, la vita della provincia dove è cresciuto, come in “Domenica”, il giorno più brutto della settimana, quello più monotono; “Radio Numa” nasce da una “notte tossica”, dice Numa anche se di “sostanze stupefacenti” ci sono solo ginseng e pasticche per la tosse; ha concluso l’esibizione con “Il viaggio”. Dritte al cuore del pubblico sono arrivate le canzoni di Riccardo Degiorgi che si è aggiudicato il “Premio Gradimento del Pubblico Centro Val Di Chienti”. Il cantautore salentino ha proposto: “Ni manca lu curaggiu”, “Tamburrieddhu” e “Intru alla luna”, brani che mescolano sonorità rock a suggestioni etniche. Dalla sua musica emerge l’attaccamento alla terra d’origine – l’artista è di Surbo, in provincia di Lecce -, la pizzica si fonde così al rock, su testi in dialetto salentino, la lingua con cui si sente più a suo agio. Applauditissimo sul palco di Musicultura anche Francesco Mircoli, di Porto San Giorgio. Mircoli fonda il suo primo gruppo nel 1985, I cavalli torti. Nel trambusto degli anni universitari prendono vita le prime canzoni dell’album “Psicofarmaci”. Si trasferisce a Milano e nel 2012 vince il concorso del mensile “Max”, promosso Massimo Poggini. Finalista per due anni al Premio De André,è in produzione il suo nuovo lavoro “Vita, morte e… Mircoli”, un cocktail di rockpop d’autore ed elettrofunky”. Al festival accompagnato dalla sua bandpropone i brani “Carolina Bruno Vidal”, “Delusione num 300” e “Dov’è Luca!” canzoni ciniche e cariche di emotività che manifestano l’inquietudine vissuta nel quotidiano. Tra gli altri artisti che si sono esibiti il duo elettro pop sannita Le Vacanze, formato da Giuseppe Fuccio e Giovanni Preziosa, ha vinto il Farci Sentire Contest 2017 e pubblicato l’ep “LeVacanze”. Giuseppe Fuccio e Giovanni Preziosa hanno proposto al festival brani ispirati da momentidi realtà concreta e quotidiana “La festa dei Blue Jeans”, “Settembre fun club” e “Il centro commerciale”. Da Tempio Pausania, Daniela Pes, laureata in canto jazz al conservatorio di Sassari, sperimenta accanto al jazz nuove sonorità, soprattutto folk ed elettroniche, che coniuga con la musica della sua terra. Il progetto musicale presentato a Musicultura vede protagonista un concittadino, con cui condivide il cognome, don Gavino Pes, sacerdote gallurese e poeta della seconda meta del ‘700; Le canzoni di Pes, musicano la lingua sarda, pressoché immutata dai giorni di Gavino ai nostri e ha proposto: “A tempu de arrà”, “Be’ po’ammatti cà sai”, “Ca milla dia dì”. A chiudere le audizioni live di Musicultura 2018 La scala Shepard, band romana formatesi tra i vicoli di Trastevere, caratterizzata da un mix tra pop italo mediterraneo e rock inglese. Già al loro secondo lavoro in studio, hanno offerto al pubblico e alla giuria canzoni cariche di ironia surreale: “Non ti fidare mai di un artista”, che tratteggia con auto ironia i vizi di chi d’arte vive, “Su a Berlino” e “ Cattivo”. Sedici saranno i finalisti che usciranno dalle audizioni live che potranno essere ascoltati in concerto in anteprima nazionale il prossimo 21 aprile al Teatro Persiani di Recanati. Radio1 Rai, partner ufficiale di Musicultura, le farà conoscere al grande pubblico e ilprestigioso Comitato Artistico di Garanzia e il popolo di Facebookdecreterà insieme alla giuria del Festival gli otto vincitori finali che si sfideranno a giugno sul palcoscenico dell’Arena Sferisterio di Macerata dove al vincitore assoluto andrà il Premio UBI – Banca del valore di 20.000 euro.            

12/03/2018 16:57
Il progetto #trasformamicometumivuoi fa tappa a San Severino

Il progetto #trasformamicometumivuoi fa tappa a San Severino

Il progetto “Trasformami #cometumivuoi”, iniziativa della Regione Marche nata per raccogliere proposte e idee legate all’animazione del territorio, fa tappa a San Severino Marche. Domenica prossima,18 marzo, la città ospiterà una delle quattro camminate dell’edizione 2018. Il ritrovo è in piazza del Popolo per un tour che proseguirà per via Salimbeni, via della Galetta fino alla Torre degli Smeducci di Castello al Monte. Al termine del giro in centro ci sarà un break per pranzo. A seguire workshop di murales con Nicola Alessandrini, artista diplomato all'accademia di Belle Arti di Macerata nel 2002 e che da anni porta avanti un'attività di disegnatore e muralista, proponendo le sue opere in giro per tutta Italia e tutta Europa. https://nicolaalessandrini.wordpress.com/ L’iniziativa è promossa con il patrocinio del Comune di San Severino Marche e dell’Unione Montana Alte Valli del Potenza, Esino e Musone. Per info: 3665902512.

12/03/2018 15:50
Tolentino, il musical di Gianni Nocenzi al Politeama con il Rotary Club

Tolentino, il musical di Gianni Nocenzi al Politeama con il Rotary Club

Tutto ha inizio con un “Salvadanaio” pieno di strane, insolite note. È il 1972 quando un giovanissimo Gianni Nocenzi forma con suo fratello Vittorio il Banco del Mutuo Soccorso, band mitica del Progressive Rock Italiano e Internazionale. Dopo essere rimasto nel gruppo fino all’85, e dopo 15 album e centinaia di concerti in Italia ed Europa, Nocenzi pubblica da solista “Empusa” (1988 - Virgin Records) per poi allontanarsi dalla discografia, non prima, però, di aver lasciato come atto conclusivo “Soft Songs” (1993 - Virgin Records), con la partecipazione di Sarah Jane Morris e di Andrea Parodi dei Tazenda. Il brano strumentale “Al principio dell’Arcobaleno – part two”, punto d’incontro di Occidente e Oriente, si avvale invece della straordinaria collaborazione del pianista e compositore giapponese Ryuichi Sakamoto. Gli anni successivi, Gianni li dedica allo studio e alla ricerca delle nuove tecnologie applicate al fare musica, che lo portano a girare il mondo collaborando con l’azienda nipponica Akai Professional. “Miniature” è il titolo del nuovo album che marca il sorprendente ritorno da molto tempo atteso e sperato dai suoi numerosi e fedeli estimatori. Questa nuova opera ben rappresenta la sintesi del recente percorso compositivo del musicista romano. Per quanto possa sembrare strano, data la sua carriera e la ricerca spesso votata all’elettronica, “Miniature” è il primo disco in cui Nocenzi suona esclusivamente il pianoforte acustico esprimendo appieno la sua “summa” compositiva e interpretativa. Registrato con una serie di avanzate tecnologie che danno al suono dello strumento una nuova dimensione e all’ascolto inedite suggestioni, “Miniature” include 6 brani, intensi e coinvolgenti, incisi in presa diretta: Cammino di pietra, Terra Nova, Ritorni, Farfalle, Engelhart, Ninnananna di Cosmo. Pianista iconico della scena contemporanea, Gianni Nocenzi metterà a disposizione la sua arte per la raccolta fondi del progetto Fenice in collaborazione con il Rotary Club, Giovedì 15 marzo, alle 21, al Politeama di Tolentino. All’evento parteciperà il maestro Lallo Pascucci.    

12/03/2018 15:47
Civitanova, Giobbe Covatta unisce con un sorriso tre associazioni

Civitanova, Giobbe Covatta unisce con un sorriso tre associazioni

Si svolgerà domani, martedì 13 marzo, al teatro Rossini di Civitanova la prima edizione di “Uniti da un sorriso”. Le tre associazioni Gaia, Novissi e Le Filippide del Fermano fanno squadra per la raccolta di fondi da destinare a progetti benefici per lo sport, la cura dei bambini malati e una casa famiglia in Africa, e puntano sull'attore comico Giobbe Covatta che ha dato la sua disponibilità con lo spettacolo “La Divina Commediola”. Sul palco, insieme al comico, si alterneranno giovani talenti locali scelti da Diego Quaranta del Club della Musica, a cui si deve la regia della serata presentata da Wais Ripa e Andrea Rossi. In conferenza stampa Fabio Stortini ha spiegato come è nata l'idea della manifestazione, patrocinata dal Comune di Civitanova grazie all'interessamento del sindaco Fabrizio Ciarapica. Francesco Curtosi, presidente Le Filippide, ha presentato gli obiettivi dell'associazione che rappresenta, che si occupa di organizzare allenamenti e gare sportive di ragazzi autistici che ricevono enormi benefici dalla pratica agonistica. Con i fondi si acquisterà un pullman per il trasporto. Filippo Marilungo, presidente del progetto Gaia nato a novembre dall'esperienza di genitori di bambini ricoverati al Salesi, spera di raccogliere fondi da destinare alla ricerca di cure per le leucemie infantili, e altre terribili malattie. L'associazione conta sul sostegno di circa trenta famiglia. Giancarlo Giulietti dell'associazione Novissi ha spiegato l'obiettivo di costruire una casa famiglia in Okola, Camerun, dove ci sono tante ragazze madre abbandonate dai loro uomini. Inizio spettacolo ore 21,30 – I biglietti sono in prevendita nei Teatri di Civitanova e circuito LiveTicket.

12/03/2018 14:57
Macerata, la stagione di prosa va avanti con “Rosalyn” con Alessandra Faiella e Marina Massironi

Macerata, la stagione di prosa va avanti con “Rosalyn” con Alessandra Faiella e Marina Massironi

La stagione di prosa organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Macerata in collaborazione con l’Amat, porta in scena giovedì 15 e venerdì 16 marzo, alle 21, al Teatro Lauro Rossi, Rosalyn di Edoardo Erba, spettacolo che incrocia commedia nera e giallo psicologico, diretto da Serena Sinigaglia con Alessandra Faiella e Marina Massironi nelle vesti delle protagoniste. Nel corso della presentazione del suo libro a Toronto in Canada, Esther, scrittrice americana, conosce Rosalyn, la donna delle pulizie della sala conferenze. Il libro che Esther presenta insegna a liberare la vera natura del sé, e Rosalyn ne è ammirata e sconvolta. Vuole leggerlo subito e si offre, il giorno dopo, di portare la scrittrice a vedere la città. Dopo la visita ritroviamo le due in un prato in periferia. Qui Rosalyn rivela a Esther la storia del suo amore clandestino per un uomo sposato bugiardo e perverso, che le fa continue violenze fisiche e psicologiche. La sera prima, quando lei è tornata in ritardo dal lavoro per aver seguito la conferenza della scrittrice, l’uomo infuriato l’ha picchiata e ferita. Esther sbotta: un uomo del genere è da ammazzare. Infatti – dice Rosalyn – è nel bagagliaio. Questo il folgorante avvio della nuova commedia noir di Edoardo Erba. Avvincente, ricco di colpi di scena, sostenuto da una scrittura incalzante, Rosalyn è il ritratto della solitudine e dell’isolamento delle persone nella società americana contemporanea. Uno spaccato su quel grumo di violenza compressa e segreta pronta a esplodere, per mandare in frantumi le nostre fragili vite. Rosalyn è un rebus che vive e che pulsa sul palcoscenico e che la platea è chiamata a risolvere. Una prova di intelligenza, per chi il rebus ha preso in carico di pensarlo e metterlo in scena, con la dovuta cura. Per quanto riguardal’appuntamento con Gente di teatro, il progetto di formazione del pubblico, che oltre all’approfondimento rivolto agli studenti con Scuola di platea,è pervenerdì 16 marzo alle ore 18 alla sala Castiglioni della Biblioteca comunale Mozzi Borgetti. Gente di teatro prevede una serie di incontri dedicati a tutti coloro che amano il teatro e vogliono superare quella che Garboli definiva la “gioia effimera di una sera” per approfondire la conoscenza dialogando con le stesse compagnie in scena al Lauro Rossi.   Info e biglietti: Biglietteria dei Teatri 0733 230735, www.comune.macerata.it .  

12/03/2018 14:34
Recanati, ultimo appuntamento con Elio Pecora: un altro successo

Recanati, ultimo appuntamento con Elio Pecora: un altro successo

Versus, la rassegna organizzata dall’associazione Lo Specchio in collaborazione con il Circolo di Lettura e Conversazione di Recanati e patrocinata dall’amministrazione comunale, in particolare dall’assessore alla cultura Rita Soccio, è terminata domenica 11 marzo con Elio Pecora, una delle figure contemporanee più importanti del panorama letterario. L’incontro, diretto come sempre da Piergiorgio Viti, ha visto il grande poeta, saggista, letterato, sfidare “Lo spessore dell’ombra”. A portare il saluto dell'amministrazione comunale, il vicesindaco Antonio Bravi. Per la sua ultima raccolta poetica “Rifrazioni”, Pecora si è ispirato a un verso di Iosif Brodskij come riportato nella prefazione. Le ombre di cui parla sono tracce invisibili, ma ben impresse nella memoria, di persone con cui ha passato momenti incancellabili della sua esistenza. Davanti al folto pubblico racconta molto della sua vita, soprattutto di quel clima romano di fine anni Sessanta quando con artisti, poeti, scrittori e cineasti si ritrovava a definire le tendenze culturali da seguire. “Si discuteva, si litigava, poi il giorno dopo ci si rivedeva e si iniziava da capo”. Un’atmosfera di cui non si vede più nemmeno l’ombra. Una Roma che non c’è più e rivive nel racconto di episodi condivisi con Alda Merini, Elsa Morante, Alberto Moravia, Juan Rodolfo Wilcock, Laura Betti, Dario Bellezza, Pier Paolo Pasolini e molti altri. Le sue parole danno forma ad alcune vicende molto intime come l’amicizia con Amelia Rosselli e il ricordo della casa di via del Corallo, con la finestra della cucina a strapiombo sul cortiletto, dove la poetessa ha scelto di affacciarsi per l’ultima volta; le telefonate nel cuore della notte di Sandro Penna che, insonne, parla al suo amico confidandogli la sua disperazione mentre si affida all’optalidon per mitigare la sua sofferenza. Elio Pecora sarà il primo ad accorgersi della morte di Penna, preoccupato di non aver ricevuto l’ennesima telefonata. Sarà lui ad occuparsi del riordino della vasta documentazione dello scrittore, dai diari alla corrispondenza con Moravia, per stilare la cronologia dell’opera letteraria. Dal pubblico lo scrittore Adrian Bravi chiede del suo rapporto con Juan Rodolfo Wilcock, il poeta e critico che Pecora definisce “affilato” per la sua penna a volte impietosa. E’ riconoscente a Wilcock per averlo scoperto quando, giunto a Roma da Napoli, lavora alla Libreria Bocca di Piazza di Spagna, e si rammarica per la scarsa considerazione verso questo intellettuale, così come nel giorno della sua scomparsa che, per una infelice coincidenza, fu lo stesso del rapimento di Moro.Non sono mancati i riferimenti a Leopardi, considerato un anticipatore, il più alto e intimo riferimento nella prima adolescenza. Se per Leopardi la vita umana non è che il “sogno di un’ombra” e il nulla dell’uomo, per Elio Pecora l’ombra, pur definendo l’assenza di qualcuno, non è meno concreta e suggestiva della luce. Nelle sue Rifrazioni sembra quasi che il bagliore della poesia attraversi l’essenza del poeta, in relazione ad un altro poeta, mentre il flusso di parole viene deviato, generando un arcobaleno di umanità. Si chiude quindi Versus con un grande successo e nel frattempo L’associazione Lo Specchio vi invita a due nuovi appuntamenti con la poesia e la musica a Porto Recanati con “I concerti della domenica” presso la Pinacoteca Moroni, Castello Svevo di Porto Recanati. Il 22 aprile sarà ospite la poetessa performer Rosaria Lo Russo, il 20 maggio uno dei più grandi poeti del mondo, tra i padri della beat generation: Jack Hirschman.    

12/03/2018 14:30
Il comitato "Vita di Paese", la solidarietà compie un anno

Il comitato "Vita di Paese", la solidarietà compie un anno

Il comitato " Vita di Paese" , nato su idea del giornalista Luca Pagliari e della  terremotata di Visso Alessandra Antonini, compie un anno di vita. Vita di Paese è un progetto nato per aiutare chi è stato colpito dal sisma, ma anche per promuovere il territorio dei Sibillini. Tra i progetti realizzati il Bar sister coffee di Visso dove inizianeranno a breve i lavori, ripristino azienda agricola "Pastorello di Cupi" grazie a Confindustria Ancona che ha dato un aiuto economico di 70mila euro mentre il comitato Vita di Paese ne ha dati 3000, una pedana per disabili presso centro sociale di Montecavallo, contributo di 400 euro per l'acquisto di materiale sanitario per le veterinarie di Ussita, due container per attività social precisamente a Località Castelsantamaria e  Località Brondoleto di Castelraimondo, acquisto abbigliamento per il soccorso alpino di Macerata, contributo di 30mial euro per Museo Filigrana di Pioraco tramite Confindustria Ancona e acquisti mangimi per varie azienda agricole del cratere Durante la cena, per festeggiare un anno di anniversario di "Vita di Paese, tenuitasi presso l'Istituto Alberghiero "Panzini" di Senigallia sono stati raccolti 4184 euro per aiutare l'istituto Filelfo di Tolentino, visto che i suoi  alunni sono ancora costretti a svolgere le attività scolastiche in un capannone industriale.  Il comitato "Vita di Paese" provvede pure alla diffusione del docufilm intitolato "Generazione 6.5", un format giornalistico teatrale che non parla esclusivamente  di terremoto come fenomeno geologico, ma di persone. Racconta il percorso di Alessandra Antonini che in 120 secondi ha perso tutto ciò che possedeva: una casa, un paese, una comunità. Nonostante tutto Alessandra è ripartita, certamente è ripartita con fatica, ma ha ricominciato aiutando in primis il suo paese, combattendo incubi e burocrazia. Tutto ciò si è realizzato utilizzando il web per fare squadra e per dimostrare che le potenzialità positive della rete sono illimitate. Una storia di speranza e di ottimismo che aiuta a riflettere su molti aspetti delle nostre vite. (Giovanni Maria Pontieri)

12/03/2018 12:13
Civitanova, per i Martedì dell'Arte  “Storia, estetica e curiosità delle opere in cartellone allo Sferisterio 2° op.”

Civitanova, per i Martedì dell'Arte “Storia, estetica e curiosità delle opere in cartellone allo Sferisterio 2° op.”

Domani, martedì 13 marzo, sarà il professor  Mauro Mandozzi a tenere la lezione su “Storia, estetica e curiosità delle opere in cartellone allo Sferisterio 2° op.”, nell'ambito della rassegna “I Martedì dell'Arte” patrocinata dall'assessorato alla Cultura del Comune di Civitanova e ideata dall'artista Anna Donati dell'associazione Arte. Il corso avrà inizio alle 18, nella sala del consiglio comunale, a ingresso libero.  

12/03/2018 12:01
"A teatro con mamma e papà", va in scena Zeus e il fuoco degli dei

"A teatro con mamma e papà", va in scena Zeus e il fuoco degli dei

Torna la rassegna A teatro con mamma e papà, promossa da Compagnia della Rancia e Comune di Tolentino. Domenica 18 marzo, alle 17, al Teatro Don Bosco, la Compagnia Teatro Verde di Roma, che dal 1986 si dedica interamente al teatro ragazzi, con spettacoli originali che si avvalgono di una tecnica mista (attori, burattini, pupazzi, clownerie, giocolerie, ombre, proiezioni…) prediligendo la musica, i colori e la fantasia, presenta Zeus e il fuoco degli Dei, spettacolo vincitore del “Premio Città di Padova 2013”. La tragedia-commedia di Prometeo viene raccontata con un piglio ironico ma mai parodistico, in cui si percepisce l’audacia degli uomini e la prepotenza degli dei, incarnati in Zeus capriccioso quanto potente, invincibile quanto vendicativo. Le uniche armi a disposizione di Prometeo e degli uomini sono il coraggio e l’ironia. Basteranno? Come ogni tragedia che si rispetti, anche qui troveremo un coro: le tre Arpie ci accompagneranno per tutta la narrazione, confondendo il coro tragico con quello musicale... Tra le incredibili scene e i coloratissimi costumi di Santuzza Calì, gli attori interpretano un esercito di personaggi, sdoppiandosi, alle volte triplicandosi in una giostra di cambi vorticosi e inattesi, per poi alla fine, al momento degli applausi, sorprendere il pubblico rivelando che in realtà erano solo in due!   domenica 18 marzo 2018, ore 17 - Teatro Don Bosco Compagnia Teatro Verde di Roma ZEUS E IL FUOCO DEGLI DEI di Luisa Matta e Anna Pavignano con Giovanni Bussi, Andrea Calabretta regia Armando Traverso Genere: teatro d’attore – pupazzi – ombra - burattini Età consigliata:dai 5 ai 105 anni Biglietti:Intero € 8,00 | Under18/Over65 €5,00 Prenotazioni 340 7028078 Nei giorni di rappresentazione, il botteghino del Teatro Don Bosco sarà aperto a partire dalle 15.30 per la vendita dei biglietti.  

12/03/2018 11:52
Macerata, nuovo incontro con gli Amici di Palazzo Buonaccorsi

Macerata, nuovo incontro con gli Amici di Palazzo Buonaccorsi

Continua il ciclo di conferenze sull'arte e dintorni organizzate dall’associazione Amici di Palazzo Buonaccorsi e delle Istituzioni culturali del territorio con il quinto incontro insieme al professor Roberto Cresti su Modelli di pittura contemporanea previsto per giovedì 15 marzo alle 17,30  presso la sala Castiglioni della biblioteca comunale "Mozzi Borgetti" di Macerata. Il professor Roberto Cresti, che insegna storia dell'arte contemporanea presso il Dipartimento di Studi Umanistici della Università di Macerata, ci farà scoprire come nell'arte contemporanea sono presenti valenze antropologiche che intersecano il piano della storia. La conferenza sarà dedicata all'esame delle opere di quattro artisti della seconda metà del Novecento, Georg Baselitz, Friedensreich Hundertwasser, Peter Doig e Jonas Burgert (alcuni dei quali in piena attività), che, dalla fine della Seconda guerra mondiale, rivelano il passaggio dal concetto di "resistenza" a ogni tipo di distruzione a quello di "autoprogettazione" nel mondo globalizzato."    

12/03/2018 11:03
Recanati, grande successo per lo spettacolo "Oltre il muro. Video e racconti dal carcere"

Recanati, grande successo per lo spettacolo "Oltre il muro. Video e racconti dal carcere"

Grande partecipazione per l’evento/spettacolo di sabato 10 marzo proposto dall’Associazione Whats Art all’ex granaio di Villa Colloredo Mels di Recanati, “Oltre il muro. Video e racconti dal carcere”, frutto di un progetto teatrale realizzato dall’Associazione romana Per Ananke a Rebibbia. Un pubblico eterogeneo e attento ha assistito al racconto, fatto dalla regista e attrice Francesca Tricarico, del suo tentativo di portare su un palcoscenico un gruppo di detenute della sezione di Alta Sicurezza. Un percorso iniziato nel 2013, costellato all’inizio da pregiudizi, diffidenze e paure ma trasformatosi in un occasione di riscatto sociale, in grado allo stesso tempo di gettare una luce sulle dinamiche del carcere e di trasformare delle donne semplici, condannate ad anni di reclusione, in una compagnia di attrici professioniste, “Le Donne del Muro Alto”. Un’operazione realizzata da Francesca Tricarico e le sue collaboratrici senza paternalismo, senza illudere né sfruttare le detenute e senza la pretesa di voler dare risposte definitive a tutte le problematiche del carcere. E mentre offriva a queste donne l’occasione di gridare al mondo “fuori” il loro ambiguo rapporto con la libertà, di cui hanno bisogno ma di cui allo stesso tempo hanno paura, la stessa regista ha sperimentato la potenza del teatro in carcere, dove la voglia di raccontarsi, diviene un’impellenza. Un teatro che scuote l’anima degli attori e degli spettatori. Si è cercato con la serata di ieri di gettare un ponte tra due realtà, quella dei “liberi” e quella dei “carcerati”, che camminano parallele, il più delle volte senza mai incontrarsi veramente. Documentazioni video si sono alternate a pezzi recitati da Francesca con l’accompagnamento musicale della chitarra lira di Eleonora Vulpiani, tratti dal primo lavoro teatrale fatto con le detenute sul IV canto dell’Eneide. Quella proposta è una delle possibili declinazioni del concetto di arte come terapia, che Whats Art promuove e su cui ha costruito il Recanati Art Festival, in programma il 13 e il 14 luglio. La serata è stata preceduta da un incontro al Liceo Classico G. Leopardi di Recanati in cui la regista ha potuto condividere anche con gli studenti la sue esperienza. Il tutto è stato realizzato grazie al patrocinio del Comune di Recanati e alla collaborazione di Sistema Museo.

11/03/2018 18:26
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