Riprende la festa del Sacro Cuore a Tolentino organizzata dalla Confraternita detta dei Sacconi, dalla Parrocchia dei Cappuccini e dal Comitato del Centro Storico. Venerdì 8 giugno torna, infatti, la festa del Sacro Cuore nell'omonima chiesa in via Corridoni, restaurata dal Governo Ungherese e riaperta il 9 dicembre 2017.
Alle ore 18.30 sarà celebrata la Santa Messa da Mons. Németh László, Presidente della Fondazione di Santo Stefano Re d'Ungheria e Coordinatore nazionale degli ungheresi in Italia. Il soprano Anna Maria Mazza Paoloni eseguirà scelte musiche. All’Organo ottocentesco restaurato il M° Luca Migliorelli.
Previsto anche l'arrivo di alcune Confraternite dei paesi terremotati limitrofi. Alle ore 21 Santa Messa Cantata celebrata da Mons. Andrea Leonesi, Vicario Generale della Diocesi. La Schola Cantorum "Santa Cecilia" di Corridonia, diretta dal Maestro Alessandro Pucci, eseguirà la Messa composta da Charles Gounod in Do Maggiore un capolavoro di musica "ceciliana".
Saranno eseguiti anche alcuni mottetti di musica polifonica classica. Al termine della Messa, il Vicario Generale saluterà tutte le confraternite intervenute donando loro un ricordo della festa ripristinata.
Cristiana del Vecchio e Leide Riccardi come coordinatrici e poi Silvia, Simona, Tania, Giannina, Severino, Nadia, Marisa, Franca, Tiziana, Delia, Gabriella, Sofia, Franco, Matteo, Vincenzo, Silvio, Denise, Sabrina, Ilaria, Marianna, Aurora, per un lungo mese sono stati impegnati tutte le sere a preparare le basi per l’infiorata artisticain occasione della festa religiosa del Corpus Domini di domenica 3 giugno.
La notte tra sabato e domenica, le vie e le piazze del centro storico si sono popolate da tanti cittadini e non solo di Camporotondo. Hanno partecipato, infatti, anche 18 studenti e professori provenienti da diverse Università della Virginia, Kentucky, Pennsylvania, California, Tennessee, Michigan, North Carolina e Ohio, in USA, ospiti del Comune per una Scuola Estiva di Geologia, in collaborazione con Unicam e lo spin off Geomore.
Una partecipazione coinvolgente e gioiosa, a cui hanno contribuito anche le mamme e i bambini dell’Associazione “Camporotondo il Paese Rotondo”, che ha permesso di far vivere agli ospiti stranieri una esperienza diretta della tradizione popolare italiana che ricorderanno con entusiasmo per tutta la loro vita.
Grande soddisfazione da parte del Parroco Antonio Votta e del Sindaco Emanuele Tondi e di tutta l’Amministrazione comunale, che ringraziano di cuore tutti coloro che hanno permesso di vivere questo momento incantato, dove la tradizione popolare, la fede, l’arte e la natura s’incontrano piacevolmente disegnando pitture con i fiori nelle strade e le piazze del Paese.
A cinquant’anni dal 1968, periodo storico che, a livello mondiale, viene preso a simbolo di una rivoluzione politica, sociale e culturale, il Teatro Piermarini di Matelica ospita, in anteprima nazionale, il progetto di Cristiano De André che si sviluppa a partire dal celebre disco del padre Fabrizio “Storia di un impiegato”.
L’artista e la sua band saranno di casa nella terra del Verdicchio dal 24 al 28 giugno, giorno in cui debutteranno alle ore 21 sullo splendido palcoscenico dell’ottocentesco teatro cittadino. Cristiano De André rilegge quello che viene considerato l’unico concept album sugli anni di piombo, un omaggio al padre e agli anni caldi della “lotta dura senza paura” ma più di tutto una riflessione scottante e sempre più attuale sul tema delle diseguaglianze e dell’arroganza del potere.
"Siamo onoratissimi di poter ospitare la preparazione e la partenza del tour nazionale di Cristiano De André – spiega con evidente soddisfazione l’Assessore alla Cultura Cinzia Pennesi – Si tratta di un concerto di grande fascino non solo per via dello spessore artistico di Cristiano e per il prezioso omaggio al padre Fabrizio, ma anche per gli aspetti culturali e valoriali che tale progetto attiva rievocando uno dei periodi più densi di ideali e di impegno".
Alle canzoni del disco, tutte collegate tra loro, Cristiano e Stefano Melone (alla produzione artistica) hanno dato una nuova vita musicale che sarà portata in scena anche grazie alla regia di Jacopo Spirei, tra proiezioni e ambientazioni di palco. Una vera e propria opera rock con un suono elettronico calibrato sui momenti psicologici del protagonista della storia, dall’iniziale clima di sfida dettata dall’introduzione sui giorni del maggio francese sino al fallito attentato e al carcere.
E Cristiano De André, assieme alla sua band composta da Osvaldo Di Dio, Davide Pezzin, Davide ‘Danzi’ e Stefano Melone, sarà a Matelica, luogo che ogni anno dà paternità ad un grande evento, basti ricordare lo scorso anno con Ron, per provare e lavorare a quello spettacolo che poi partirà per i più importanti teatri dello stivale.
Una mostra crepuscolare e introspettiva e che ha saputo emozionare coloro che l’hanno visitata. A Recanati, nel museo civico di Villa Colloredo Mels, dopo la recente proroga di due mesi, domenica 3 giugno si è conclusa l’esposizione “Solo, senza fidel governo et molto inquieto de la mente. Lorenzo Lotto dialoga con Giacomo Leopardi” a cura di Vittorio Sgarbi, mostra che ha messo in rapporto due anime inquiete e di grande sensibilità e che da dicembre ha appassionato oltre 15mila visitatori. L’evento espositivo ha riscontrato grande interesse proprio perché rivela due uomini che hanno vissuto in modo travagliato la loro epoca e che hanno saputo raccontarla nel profondo. Un successo, quello della mostra, provato dai numeri: 15.400 visitatori, oltre 1.200 alunni hanno partecipato ai laboratori didattici visitando le opere esposte e quasi 3mila partecipanti alle visite guidate tematiche nel circuito dei musei civici. Soddisfazione per i risultati raggiunti anche dall’Amministrazione comunale di Recanati. “Un’operazione culturale dai grandi contenuti – ha commentato il primo cittadino di Recanati Francesco Fiordomo - che ha riscosso un enorme successo proprio per la sua originalità e il messaggio profondo che veicola. Con la mostra a cura di Vittorio Sgarbi, un evento che per Recanati ha rappresentato un’importante occasione di valorizzazione e promozione del territorio, abbiamo iniziato il percorso educativo, culturale e di aggregazione che ci condurrà alle celebrazioni per il bicentenario dalla scrittura e dalla pubblicazione della lirica più suggestiva di Giacomo Leopardi: L’Infinito. Un progetto che fa leva sulla forte identità legata all’arte, alla poesia e alla musica della città leopardiana, attraverso un viaggio tra mostre ed eventi di valore culturale”. Infatti, prossimamente, prenderà il via “Recanati verso l’Infinito”, un ricco programma di eventi e mostre progettate da Sistema Museo, società che gestisce i musei civici, che animeranno Recanati in occasione dei 200 anni dalla stesura del celebre manoscritto. Al percorso della mostra “Lorenzo Lotto dialoga con Giacomo Leopardi” a Villa Colloredo Mels è stata collegata l’esposizione straordinaria di documenti, manoscritti e cimeli del poeta, unici e significativi, la cui selezione e cura scientifica è affidata alla professoressa Laura Melosi e al dottor Lorenzo Abbate della cattedra leopardiana dell’Università degli studi di Macerata. Una vera e propria riscoperta del patrimonio leopardiano che torna dopo molti anni a disposizione di tutta la cittadinanza, dei turisti e degli studiosi. Nel museo civico ancora nei prossimi mesi troveremo esposte, ad esempio, dalle carte relative alla pubblicazione della prima edizione dello Zibaldone e una commovente lettera spedita da Firenze da Giacomo al padre. Gli istituti scolastici non solo delle Marche provenienti da tutta Italia hanno apprezzato l’immaginario dialogo di Sgarbi e le proposte didattiche ad esso collegate. Quattro le offerte didattiche collegate all’esposizione a Villa Colloredo Mel, differenziate in base all’età dei partecipanti. “La mostra “Lorenzo Lotto dialoga con Giacomo Leopardi” – ha detto l’assessore comunale alle Politiche culturali Rita Soccio - è stato un successo sia dal punto di vista qualitativo delle opere esposte, che quantitativo nei numeri dei visitatori. Mi piace ricordare che, tra i visitatori che hanno visto e apprezzato la mostra, molte sono state le scolaresche di tutto il territorio e non solo, questo a dimostrazione che il percorso leopardiano si può prolungare fino a Villa Colloredo. L’intento sarà infatti di lasciare la sezione leopardiana in mostra permanente. Questa nuova offerta culturale-museale, frutto di una stretta collaborazione tra Comune e la Società Sistema Museo, risulta ancora una volta vincente”. Un viaggio nella cultura che ha indagato l’inquietudine sotto diversi aspetti, come durante la presentazione del libro di Mauro Zanchi “In principio sarà il sole. Il coro simbolico di Lorenzo Lotto” dedicato alla simbologia lottesca o durante il recente incontro “La forza e la poesia dell’inquietudine. Mogol racconta”. Tanti gli eventi collaterali organizzati in questi mesi da Sistema Museo che hanno ruotato intorno alla mostra e che hanno registrato il tutto esaurito, confermando Recanati come meta culturale. Oltre ai tour esperienziali Lorenzo Lotto e Giacomo Leopardi Experience, che hanno visto i visitatori impegnati in una visita guidata per le vie della città e per la mostra, anche gli appuntamenti con “Lotto Marzo”, in occasione della Festa delle donne con la partecipazione della storica dell’arte Marta Paraventi, “Lotto alle 8 colazione d’artista”. Senza dimenticare gli originali eventi in occasione di San Valentino “Cuori inquieti. Eros e sentimento nelle vite e nelle opere di Giacomo Leopardi e Lorenzo Lotto” e “Baci al museo”. A questi eventi si vanno ad aggiungere la Notte dei Musei a Recanati, dove Villa Colloredo Mels, il Museo Beniamino Gigli, la Torre del Borgo hanno aperto le porte dalle 21 fino a tarda notte e il più recente evento conclusivo “Lotto, Leopardi, Sgarbi” che ha visto il noto critico d’arte illustrare ad oltre 250 persone il suo dialogo immaginario tra Lotto e Leopardi nella splendida cornice del Parco del Colle dell’Infinito. Un successo della mostra determinata anche dall'utilizzo del biglietto unico che, oltre all'esposizione “Lorenzo Lotto dialoga con Giacomo Leopardi”, ha permesso di visitare il Museo dell’Emigrazione Marchigiana, il Museo “Beniamino Gigli” e la Torre del Borgo.La mostra è stata promossa dalla Regione Marche e dal Comune di Recanati, con il contributo della Camera di Commercio di Macerata, Università degli Studi di Macerata e Centro Nazionale Studi Leopardiani e organizzata in collaborazione con Spazio Cultura.
Questa mattina, in Piazza San Pietro, Papa Francesco ha benedetto la Fiaccola per la Pace del 40° Pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto.
A salutare il Santo Padre sul sagrato della Basilica Vaticana, al termine dell’Udienza Generale, è stato Mons. Giancarlo Vecerrica, ideatore del cammino e Vescovo Emerito della Diocesi di Fabriano-Matelica, mentre Mons. Nazzareno Marconi, Vescovo della Diocesi di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia, non è potuto essere presente, essendo impegnato sempre a Roma con i Vescovi della ricostruzione post terremoto con la commissaria Paola De Micheli.
Sua Santità ha poi salutato personalmente il gruppo di venti atleti della Fiaccola, accompagnato dalla tedofora Laura Pietrella ed una delegazione di volontari del Pellegrinaggio presenti a Roma per l’occasione.
Mons. Vecerrica ha detto: «Grazie della Sua vicinanza Santo Padre. Stiamo imparando da Lei a coinvolgerci con i giovani». E il Papa di rimando: “Questo è proprio bello… Ora aspettatemi sabato con la mia telefonata”. Sua Santità ha ricevuto il kit del pellegrino, ha innalzato la Fiaccola per la benedizione ed ha alzato l’indice come segno di consenso ad un gesto che sente sempre più familiare e vicino.
Nel frattempo gli atleti della Fiaccola erano già pronti ad iniziare il cammino verso lo stadio Helvia Recina di Macerata, il cui arrivo è previsto per sabato 9 giugno, con la tradizionale accensione del braciere che darà inizio alla Santa Messa, dopo un percorso di circa 300 chilometri.
Anche quest’anno la Fiaccola per la Pace incontrerà le popolazioni del Centro Italia colpite dai terremoti dell’agosto e dell’ottobre 2016, che tante vittime, crolli e crisi hanno provocato nei territori di Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche.
Era già accaduto nel 1998, quando la Fiaccola si fermò ad Assisi, Foligno, Colfiorito, Serravalle del Chienti, dopo il terremoto del settembre 1997, ed ancora a L’Aquila, negli anni 2009 e 2010.
Il percorso della Fiaccola di quest’anno – ci anticipano Paolo Cesanelli e Tonino Pedano responsabili per il Comitato Pellegrinaggio della Fiaccola della Pace – raggiungerà come prima tappa il Monastero delle Trappiste di Vitorchiano: «Ci riuniremo tutti in preghiera con le monache, ricordando le vittime dei terremoti e affidando alla Madonna tutte le famiglie che vivono nel dolore, perché la speranza alberghi nei loro cuori».
Dopo la tradizionale tappa di mercoledì 6 a Terni, il giorno successivo la Fiaccola entrerà nel cuore delle zone del sisma, con la tappa centrale di giovedì 7 ad Amatrice. I podisti della Fiaccola verranno accolti dal parroco don Savino D’Amelio, che celebrerà per loro la Santa Messa.
Venerdì 8 giugno alle ore 7 ci sarà la benedizione della Fiaccola al monastero benedettino di Norciasi attraverserà il versante umbro-marchigiano del terremoto, passando per Preci, Pieve Torina, Camerino, con arrivo a San Severino Marche.
Sabato 9 giugno, infine, la Fiaccola riprenderà l’abituale percorso con la tappa intermedia di Osimo, alle ore 11.45 presso la Basilica di San Giuseppe da Copertino, con l’accoglienza della comunità francescana per giungere allo stadio di Macerata, dove si accenderà il tradizionale tripode, prima della Santa Messa celebrata da S.Em. Card. Beniamino Stella.
«Tutta la carovana dei podisti della Fiaccola – conclude Cesanelli – (35 persone tra podisti provenienti da varie regioni d’Italia, in particolare umbri, marchigiani, laziali e pugliesi) con al seguito un camper e due pulmini, sarà come di consueto scortata da agenti della Polizia Stradale per tutti i 300 km del percorso».
L'Asd Moda&Motori organizza sabato 9 giugno, per il 15° anno, un defilè di moda, per la presentazione della collezione primavera-estate.
Alle ore 21,30 si terrà il defilè di moda con la partecipazione di splendide modelle/i, abituè delle passerelle, appuntamento giusto connubio tra moda, bellezza e simpatia avrà luogo in piazza Cesare Battisti nel centro storico di Macerata, con tanti gadget in omaggio a quanti interverranno.
L’evento si avvarrà di boutique, show room e negozi presenti nella provincia di Macerata e non solo, i quali presenteranno: per l’abbigliamento AModo Macerata - Ottica Pietroni Macerata - Calzature Menghi Shoes Loreto - Sandra biancheria intima Piediripa di Macerata – Maglieria Coco tricot zona ind.le Corridonia – Atelier sposa Gabriella Trodica di Morrovalle - Calzature Le Claritae zona ind.le Corridonia - Abbigliamento Mariette Macerata, in collaborazione con Estetica Il profilo Macerata - Parrucchieria Matt hair couture Macerata, Studio fotografico Germano Carnevali di Corridonia – Fiori Santinelli di Macerata.
L'invito a partecipare è rivolto a chi ama ….la moda, la bellezza, il divertimento, e soprattutto Macerata...sotto le stelle!
Un ringraziamento particolare va ai piccoli e grandi sponsor che hanno permesso la realizzazione di tutto ciò, per vivere insieme questo sabato. Si ringrazia inoltre il centro storico di Macerata, la Provincia e il Comune per la collaborazione.
Per prenotazioni si possono contattare il Caffè Venanzetti, il Ristobar Digusto Italiano e Hab House. In caso di maltempo la sfilata si svolgerà nella Galleria Scipione.
A tre anni di distanza da “Flores”, disco acclamato dalla critica tra i migliori del 2015, il "Pittore Elementare" della canzone italiana attinge ad una nuova tavolozza di colori esotici e tropical mediterranei portando a piena maturazione le sue intuizioni melodiche e affinando la sua scrittura che però rimane volutamente semplice ed essenziale. Dalle atmosfere calypso dei "Demoni" al tango di "Riva", dalla ballata folk "Un Giorno Splendido" al soul pop del primo singolo estratto "La vita nuova”, Iacampo cerca da sempre di semplificare la complessità dei linguaggi dei nostri tempi, praticandoli tutti e mischiandoli in un frullato vitaminico e universale, fluido ed elegante. L’album è l’ultimo capitolo di una trilogia dove i titoli compongono la frase tra il portoghese e il latino : “Valetudo, Flores et Fructus”. Vale tutto, vale sempre, vale metterci il cuore: sia quando i fiori del destino attirano e fanno muovere le cose senza che noi possiamo decidere nulla, sia quando arriva il frutto del nostro lavoro e delle nostre scelte consapevoli.E Iacampo ci mette il cuore in ogni caso, come una causa che produce il suo effetto.Musicalmente eclettico “Fructus” suona diverso dal resto delle produzioni italiane.Il suono si è arricchito di nuovi elementi caratteristici tra i quali spiccano su tutti i campionamenti e i suoni di Gui Amabis, artista e produttore brasiliano che ha lavorato a braccetto con Iacampo durante tutta la produzione del disco. Suoni misteriosi, metropolitani e naturali si mischiano solcando il confine tra la civiltà e il selvaggio, quel punto in cui la città si espande nel deserto e la foresta ruba metri quadrati al cemento. Tanto c'è la voce di Iacampo che ci riporta sempre ad una dimensione familiare, ad un rifugio per l’anima.
Firmato l’accordo fra il CAI e l’Associazione Arena Sferisterio affinché il pubblico del MOF possa sostenere il progetto di recupero della Madonna della Cona, edicola posta a 1.496mt all’ingresso della piana di Castelluccio, nel comune di Castelsantangelo sul Nera (MC)Da tanti anni l’Associazione Arena Sferisterio adotta una causa sociale o un progetto di raccolta fondi da affiancare al Macerata Opera Festival con l’obiettivo di sensibilizzare i propri spettatori verso un tema o una realtà affine al Festival.Così negli anni sono stati raccolti fondi per Action Aid (L’opera è donna, 2014), la Lega del Filo d’Oro (Nutrire l’Anima, 2015), Medici Senza Frontiere (Mediterraneo, 2016) e Anfass (Oriente, 2017). Quest’anno, grazie alla segnalazione del Comune di Macerata, il Charity partner è il Club Alpino Italiano che, attraverso la Sezione di Macerata, si impegnerà nella ricostruzione di una edicola nel Comune di Castelsantangelo sul Nera (MC), denominata Madonna della Cona, purtroppo crollata con il terremoto del 2016. L’edicola è posta a 1.496mt di quota all’ingresso della Piana di Castelluccio, e ha un grande valore simbolico per gli escursionisti: un progetto assolutamente in linea con il tema del Festival #verdesperanza. Marco Ceccarani entra nei dettagli del progetto: «In questo luogo meraviglioso, da centinaia di anni, ogni 2 di luglio, si celebra la Festa della Madonna della Cona, istituita per ricordare la pace sancita nel 1522 tra gli abitanti di Castelluccio (allora Castel Monte Precino) e quelli della Villa di Gualdo” (frazione di Castelsantangelo sul Nera), in seguito ad una guerra scoppiata per dispute territoriali sui pascoli. Inoltre il luogo è da sempre ritrovo degli escursionisti per i trekking e le uscite scialpinistiche nelle incantevoli montagne circostanti. Con l’avvio del progetto di ricostruzione si vuole quindi celebrare la rinascita e la volontà di ripresa e di unione delle popolazioni dell’area, a seguito del sisma che ha colpito la zona, e ridare agli escursionisti amanti del luogo il familiare punto di riferimento». Saranno quindi i volontari stessi – in una serie di spazi all’interno dello Sferisterio – a incontrare il pubblico in teatro per 17 serate, a raccontare le caratteristiche del progetto in corso e a sensibilizzare verso la raccolta di fondi. Lo stesso accadrà durante la Notte dell’Opera del 2 agosto, con banchetti informativi e iniziative specifiche.L’ultima recita del Festival, il 12 agosto, in scena Il flauto magico di Mozart, sarà dedicata al CAI: a chi acquisterà i biglietti per questa data sarà richiesto un contributo aggiuntivo di 2 euro per la raccolta fondi. Alla serata verranno invitati tutti i soci CAI che potranno usufruire della convenzione CAI con lo sconto del 20%. Al termine dello spettacolo, una opportunità esclusiva per solo 200 spettatori che hanno assistito all’opera: sarà possibile – con il proprio kit di sacco a pelo o tenda – dormire sul palco dello Sferisterio, sotto le stelle. L’accordo prevede anche una serie di facilitazioni per i volontari del CAI: ad esempio I volontari che verranno a Macerata per raccontare il loro progetto al pubblico entreranno gratis alle opere in programma allo Sferisterio, mentre familiari e amici avranno uno sconto del 20% sul costo del biglietto. L’edicola della Madonna della Cona, a Forca di Gualdo in Comune di Castelsantangelo sul Nera (MC), è stata gravemente danneggiata dal terremoto del 2016; costruita nel XVII secolo, si trova a circa 1.496mt sul valico che unisce Castelsantangelo sul Nera a Castelluccio di Norcia, strada un tempo percorsa dai numerosissimi escursionisti. La tradizione vuole che la costruzione di questo luogo di culto sia riferita alla vittoria di Visso nella battaglia contro Norcia nel 1522 che segnò la conquista del piano a ridosso di Castelluccio. Ogni prima domenica di luglio vi si tiene una festa di ringraziamento molto sentita dalle popolazioni di Castelluccio e di Castelsantangelo sul Nera che una volta segnava la fine della transumanza. A seguito del terremoto è caduto il tetto della chiesa lasciando miracolosamente intatta la parte alta dell’altare con la piccola statua della Madonna con il corpo del Cristo crocifisso che è stata recuperata e messa in salvo. Nell’unico teatro all’aperto dotato di palchi, l’ottocentesco Sferisterio di Macerata costruito come stadio per il gioco della palla al bracciale, da oltre cinquant’anni si svolge una stagione d’opera che ha visto alternarsi le più grandi voci del Novecento, da Gigli a Del Monaco, da Pavarotti a Montserrat Caballé, Corelli, Carreras e Domingo. L’originale spazio scenico, dotato di un’acustica strabiliante, ha accolto negli anni importanti registi che hanno segnato la storia della rappresentazione teatrale contemporanea, da Ken Russel a Pier Luigi Pizzi, da Hugo de Hana al duo Ricci&Forte.Nel 2018, durante quattro intense settimane fra concerti, danza, attività per bambini, incontri e aperitivi in cantina, insieme alla ormai storica “Traviata degli specchi” firmata da Svoboda-Brockhaus, andranno in scena Il flauto magico e L’elisir d’amore firmate rispettivamente da due fra i registi più acclamati di oggi, Graham Vick e Damiano Michieletto. In scena, fra gli altri interpreti, Luca Salsi, John Osborn, Alex Esposito, Mariangela Sicilia e Salome Jicia.Inoltre ci saranno una serie di concerti crossover con Max Gazzè, Vinicio Capossela, Elio e Francesco Micheli e una serata di danza con l’étoile Eleonora Abbagnato.Il flauto magico, Wolfgang Amadeus Mozart (20 e 29 luglio / 4 e 12 agosto – Arena Sferisterio)L’elisir d’amore, Gaetano Donizetti (21 e 27 luglio / 5 e 10 agosto – Arena Sferisterio) perLa traviata, Giuseppe Verdi (22 e 28 luglio / 3 e 11 agosto – Arena Sferisterio)www.sferisterio.it
Lo spettacolo rientra nel progetto “Lo Sferisterio a scuola” sostenuto da TreValli. Per la prima volta i ragazzi non vedenti seguiranno l’opera grazie alle audio descrizioni create da loro stessi durante il progetto di accessibilità promosso dall’Università di Macerata, dal MOF e da UICI MarcheMercoledì 6 giugno, Teatro Lauro Rossi, ore 11.00 e ore 18.00. Arriva al Teatro Lauro Rossi Carmen. La stella del circo di Siviglia, spettacolo prodotto da AsLiCo per il progetto Opera Domani che porta la lirica e i suoi linguaggi in classe e in famiglia per creare il pubblico di domani. La doppia recita di mercoledì 6 giugno (alle ore 11.00 e alle ore 18.00) rientra all’interno del progetto “Lo Sferisterio a scuola” realizzato grazie al fondamentale contributo di TreValli Cooperlat, Children Partner dello Sferisterio. Lo spettacolo è stato preceduto da due incontri di preparazione avvenuti con gli insegnanti il 13 marzo e il 17 aprile scorsi all’Asilo Ricci, durante i quali si è affrontata la comprensione dell’opera, dei suoi personaggi, e soprattutto sono stati imparati i cori e le melodie delle arie più celebri da cantare durante lo spettacolo, per “viaggiare” meglio nel fantastico mondo di Carmen. La messa in scena di "Carmen. La stella del circo di Siviglia" è stata anche l’occasione – per la prima volta in Italia e a livello internazionale – di creare un momento di integrazione e confronto fra bambini e ragazzi non vedenti e i loro coetanei vedenti: l'Università di Macerata e il team accessibilità del Macerata Opera Festival, in collaborazione con l'Unione Italiana dei Ciechi e Ipovedenti (UICI), coordinamento regionale delle Marche del Festival, ha sviluppato un progetto per rendere un titolo operistico accessibile per i ragazzi non vedenti e al tempo stesso garantire a questi ultimi la fruizione totale e inclusiva dello spettacolo. Durante i due laboratori del 26 maggio scorso, condotti da Elena Di Giovanni, professore associato di traduzione inglese dell’Università di Macerata e coordinatrice del team accessibilità del Macerata Opera Festival, i ragazzi hanno creato l'audio descrizione che accompagnerà lo spettacolo e la registrazione delle descrizioni stesse, così da permettere al giovane pubblico di partecipare alla recita pomeridiana. Azzurra Steri, giovane pianista e direttore d’orchestra, sarà alla testa dell’“Orchestra 1813” e di un cast di cantanti scelto da AsLiCo; la regia dello spettacolo è di Andrea Bernard, artista già molto attivo sulla scena internazionale, che firma le scene insieme ad Alberto Beltrame, coi costumi di Elena Beccaro.Un’opera come Carmen offre al percorso formativo di Opera Domani – giunto alla XXII edizione – l’opportunità di trattare, attraverso l’arte, un tema sensibile quale la violenza e le sue conseguenze, a maggior ragione con un pubblico di bambini e ragazzi in formazione. La scelta di mantenere l’originalità dell’opera sia nella musica che nella storia avviene nel rispetto della sensibilità di un pubblico giovane. «Carmen è una storia di amore e libertà – afferma Bernard nelle note di regia – e il tema della libertà mi ha spinto ad ambientare l’opera in un circo, in particolare il Circo Siviglia, per non perdere quel clima spagnolo che contraddistingue la vicenda e la musica, dove però non ci sono animali, anche il toro sarà solo un toro meccanico, ma andrà inteso come luogo nel quale ciascuno ha diritto di scoprire e coltivare le proprie capacità, qualunque esse siano».ga
Ancora una volta, nonostante le difficoltà di normative sempre più stringenti ed onerose, che impongono sacrifici crescenti, riparte a San Severino il Palio dei Castelli in onore del Patrono, giunto alla 39^ edizione, la 31^ agonistica, per l’organizzazione dell’Associazione Palio presieduta da Graziella Sparvoli.
La principale novità di quest’anno è il ritorno delle feste medievali al Castello di Elcito, lo scorso anno sospese per problemi legati al post sisma. “Luci ed ombre dell’era di mezzo” si vivranno in coda, da venerdì 22 a domenica 24 giugno, dopo l’assegnazione del Palio dei grandi (campione uscente contrada di Taccoli, al primo sigillo della sua storia lo scorso anno) e dei Bambini (nel 2017 svettò Villa di Cesolo). Il primo appuntamento sarà già quello clou. Venerdì 8 giugno, con le scuole cittadine di ogni ordine e grado chiuse perché appunto è la festa del Patrono, si parte alle 7.00 del mattino con la sveglia alla città a suon di tamburini.
Alle 11.00 messa solenne per San Severino nella basilica di San Lorenzo in Doliolo con la benedizione degli stendardi e l’offerta dei ceri. Alle 21.00 l’evento fortemente atteso da tutta la cittadinanza: il corteo storico che lo scorso anno toccò quota 1.400 figuranti, con partenza dallo stadio comunale ed arrivo nella centralissima piazza del Popolo. Il giorno seguente, sabato 9 giugno, dalle 21.00, il via all’agonismo baby con “Bambini nel Medioevo”. I piccoli dei quattro rioni partecipanti: Contrada Taccoli, Villa di Cesolo, Rione di Contro e Castello di Colleluce, si sfideranno in una serie di giochi che si concluderanno, dopo la Disfida di archi e balestre di domenica 10 giugno alle 17.30 al chiostro di San Domenico, il sabato successivo, nella finale assoluta. Mercoledì 13 giugno, dalle 21.00, in piazza del Popolo, i primi giochi e le eliminatorie della Corsa delle Torri e del Tiro alla Fune dei grandi. Sabato 16 giugno la finalissima per i piccini ed i grandi, con spettacolo pirotecnico a base musicale alla mezzanotte, dopo la proclamazione dei vincitori di ambo le classifiche. Sarà un bel vedere.
Impressionismo e astrattismo - Le due anime di Martine Goeyens Con il Patrocinio del Comune di Recanati, la Fondazione Di Paolo, che opera da oltre 40 anni nella promozione e valorizzazione dell'arte, ha organizzato una personale dell’artista Martine Goeyens. Nata in Belgio, ma cresciuta artisticamente in Italia, Goeyens ha assimilato dalle Marche, sua terra di adozione, il senso del colore e della luce. I suoi paesaggi, il suo mare in burrasca, le sue albe in rosa fanno parte del suo patrimonio di emozioni trasposto sempre nelle sue opere. Sono questi i tratti indistinguibili della sua espressione artistica che fanno inequivocabilmente di ogni sua creazione un “Martine Goeyens”. All’impressionismo che segna la sua nascita artistica Goeyens alterna opere astratte in cui però è sempre possibile riconoscere nel misto armonico di luce, colori e natura il segno inconfondibile della sua arte. Per favorire l’ingresso a chi lavora, la mostra sarà aperta dalle 18.30 alle 21.00
A Recanati sono 181 i bambini invitati a partecipare alla festa del “Dono del libro ai nuovi nati”, che si svolgerà principalmente il 9 giugno e in altre date dello stesso mese, in ventotto comuni aderenti al protocollo regionale Nati per Leggere, per donare ai nuovi nati del 2017 e dei primi mesi del 2018 un libro scelto con cura: un buon libro per incominciare bene, perché le storie nutrono l’immaginazione e fanno volare.L’iniziativa vedrà la partecipazione degli amministratori, bibliotecari, pediatri e lettori volontari. Una manifestazione resa possibile grazie al finanziamento della Regione Marche sul progetto “Nati per Leggere - Nati per la musica” tramite protocollo sottoscritto con i cinque Comuni capoluogo marchigiani nel 2017, che hanno curato il coordinamento dell'iniziativa in ogni provincia. Sarà consegnato ai nuovi nati il libro “Guarda che faccia!” appositamente selezionato dalla Regione Marche, come simbolico invito a fare della lettura ai propri piccoli un momento centrale della relazione affettiva e della vita familiare.Il "Dono del libro ai nuovi nati" è stato presentato a Macerata nella Biblioteca Mozzi Borgetti, dall’assessore alla Cultura Stefania Monteverde, dalla pediatra Lucia Tubaldi dell’Associazione Culturale Pediatri, dagli assessori dei Comuni di Pollenza Mariangela Lanzi, di San Severino Vanna Bianconi, di Montecassiano Cinzia Paolucci, dalle direttrici della biblioteca Filelfica di Tolentino Laura Mocchegiani e della Biblioteca di Macerata Alessandra Sfrappini, dalla consigliera della Biblioteca di Civitanova Laura Marinelli, dalla rappresentante del Comune di Apiro Tania Primucci e di Recanati Rita Soccio la quale ha affermato che si tratta di un’iniziativa paragonabile ad un grande evento: leggere ai bambini e leggere a voce alta è un passaggio fondamentale per la crescita dei più piccoli. Il contatto con il libro, la prensione, l’affinare di alcuni sensi come quello tattile e visivo, contribuiscono allo sviluppo armonico del bambino.
A Recanati la cerimonia di consegna avverrà sabato 9 alle ore 10,00 presso la Biblioteca Comunale.
Termina il progetto “Educazione al Patrimonio Culturale – Conoscenza del territorio”, presente nel POF dal 2012 e rivolto a 700 alunni circa, dai cinque ai quattordici anni, dell’Istituto “E. Paladini” di Treia, ideato e promosso dall’attuale Assessore alla Cultura Edi Castellani. I bambini sono stati coinvolti in numerose attività esperienziali e interdisciplinari e laboratori di didattica museale sui vari temi relativi alla conoscenza del territorio e del suo grande patrimonio culturale, archeologico, letterario, paesaggistico, con particolare attenzione anche alle tradizioni storico-sportive. Il progetto è improntato anche sull’attenzione alla “diversità”, tenendo presente il multiculturalismo che caratterizza le scuole, dal momento che a partecipare vi sono molti bambini di diverse nazionalità. L’obiettivo del progetto è la promozione di buone pratiche, per responsabilizzare e accrescere nei giovani alunni il senso di appartenenza al territorio e alla sua storia, ampliando anche le loro conoscenze.
Uno degli interessanti percorsi promossi è quello del “Teatro nel Museo”, rivolto alle classi quinte. Un progetto che vede una parte propedeutica e teorica a scuola e un’altra didattica e pratica all’interno del Museo Archeologico, che si conclude con una giornata di visita al Museo, dove i bambini vestono i panni di mini-guide accompagnando i visitatori alla scoperta del Museo Archeologico, narrando le storie delle civiltà del passato e le numerose contaminazioni culturali avvenute nel tempo. La rappresentazione teatrale dei bambini non è realizzata soltanto in lingua italiana, ma per alcune parti, anche in francese e spagnolo, nelle lingue originarie di alcune famiglie dei bambini che partecipano al percorso, dal momento che, nelle classi, sono presenti bambini di altre nazionalità. Dunque, un percorso propedeutico per far scoprire ai giovani cittadini la storia della città, e delle diverse civiltà, favorendo l’integrazione culturale. Hanno vestito i panni di mini-guide in varie occasioni anche gli alunni della scuola secondaria, rappresentati da Margherita Bartoloni, Anita Carlini, Marta Fermani e Serena Caciorgna, che hanno guidato un gruppo di turisti e in un’altra occasione alunni della loro scuola, alla scoperta delle bellezze e della storia di Treia, in un itinerario che si estendeva lungo l’intero asse della città. Le giovani guide hanno esposto con sicurezza e in modo dettagliato le varie vicende storiche del borgo, dei suoi monumenti, dal Medioevo al Novecento. Si sono svolti con successo anche i laboratori sulla casa di terra rurale di Treia che ha visto la collaborazione di alcune associazioni come Auser Treia e il Museo della Tela. In particolare i bambini, presso l’Aula Didattica Multimediale del Museo Archeologico di Treia si sono messi all’opera nell’arte della tessitura con telai a pioli, laboratori didattici condotti con dedizione da Maria Giovanna Varagona. In gruppi, i bambini si sono cimentati nella realizzazione di piccoli tappeti dai mille colori e materiali, personalizzandoli e trasformando un semplice filo in un capolavoro da portare a casa come ricordo e da condividere con la famiglia. I bambini si sono cimentati anche nella realizzazione di numerosi disegni, dando libero sfogo alla loro creatività. Hanno colorato disegni sul tema della Casa di Terra, della tessitura e della filatura. I bellissimi lavori, serviranno a comporre, attraverso un storytelling per immagini, un gioco didattico che sarà utilizzato per approfondire le conoscenze dei bimbi sui temi, imparando divertendosi!
Grande successo sabato 2 giugno per la II° edizione della “Cena dei vicini”. 150 commensali hanno cenato sotto le stelle nella suggestiva piazza del tetro Vaccaj a Tolentino, condividendo cibo, amicizia e solidarietà.Alcuni residenti della zona Cappuccini hanno dato vita a una serata dello stare insieme in un momento importante di condivisione e di scambio; giovani, anziani e famiglie hanno trascorso la serata cenando, parlando e avendo un contatto diretto tra di loro che con la velocità della vita di oggi molte volte si limitano a scambiarsi un semplice “ciao”. I cittadini volenterosi Gionata Del Pupo, Fabio Montemarani, Gionata Lippi, Michele Pisicchio, Diego Aloisi, Luigino Luconi, Michele Fabiani, Roberto Cingolani, Michele Maccioni, Marco Salvatori, Wolfando Del Pupo hanno ideato e organizzato questo evento.
La cena è stata anche un momento di solidarietà dove grazie ad una raccolta fondi i partecipanti hanno contribuito e raggiunto la somma di circa 300 euro. Ricordiamo che lo scorso anno la somma raccolta fu devoluta per la realizzazione dei lavori presso l'oratorio don Bosco, spazio di aggregazione per tutti i giovani del quartiere.Quest'anno la somma raccolta sarà utilizzata per coprire le spese della realizzazione del primo murales nel centro storico della città.
Sabato 23 giugno in occasione della festa "Notte bianca del sorriso. Notte del solstizio d'estate", a partire dal primo pomeriggio "Jam di graffiti arte urbana in via Gramsci" gli artisti di strada realizzeranno un murales in un luogo diventato simbolo delle ferite del terremoto in via Gramsci, adiacente alla chiesa SS. Crocifisso.
Il Comune di Sarnano, in attesa della messa in sicurezza della Biblioteca Comunale, aprirà dall’11 giugno al 23 luglio un punto di prestito, che sarà attivo ogni lunedì dalle 15.45 alle 18.15, presso i locali dell’ex Circolo Cittadino. Durante tale orario sarà possibile usufruire del prestito librario per adulti e ragazzi inoltre, dalle 17.00 alle 18.00, verranno effettuate letture animate per le fasce d’età 3-6 anni e 7-10 anni e che vedranno il coinvolgimento anche delle realtà culturali sarnanesi.
L’iniziativa, volta a riannodare il legame tra la Biblioteca comunale di Sarnano e la sua utenza, principalmente quella giovanile, che si è interrotto a causa degli eventi sismici dell’ottobre 2016, è resa possibile grazie alla presenza di una tirocinante dell’Università degli Studi di Firenze, la dott.ssa Stefania Segatori che da anni si occupa di promozione della lettura in diverse biblioteche del territorio marchigiano. Il programma dettagliato delle letture sarà disponibile a breve sul sito istituzionale del Comune di Sarnano.
"Donne dei Sibillini - Bellezza e dignità del territorio" è il titolo dell'evento che si terrà domenica 10 giugno, dalle 10:30 alle 18, a Pintura di Bolognola. Organizzato dal Comune, dalla Proloco, dall'associazione Progetto Re-Cycle e dal gruppo "Un aiuto concreto per i Sibillini", con il patrocinio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, vuole essere "un evento in cui raccontare la bellezza e la dignità del territorio attraverso la voce delle donne che stanno resistendo sui Monti Sibillini dopo il sisma", spiega Francesca Pedanesi, ideatrice dell'iniziativa e membro di "Un aiuto concreto per i Sibillini".
Hanno aderito donne provenienti da tutto il territorio, sia umbro sia marchigiano, "racconteranno l'appartenenza alla loro terra e l'amore che diviene forza inarrestabile davanti a qualsiasi difficoltà - aggiunge Pedanesi -. Saranno intervistate da Concita De Gregorio che vogliamo ringraziare per aver accettato il nostro invito".
(Fonte Ansa)
La più grande festa dedicata all’acqua, l’unica, nel suo genere in Italia. Sabato 9 giugno, dalle 18 alle 24, al Varco sul Mare di Civitanova Marche (in caso di pioggia la manifestazione si terrà domenica 10 giugno), Aato3 Macerata con il patrocinio del comune e della società Atac Civitanova spa, organizza la seconda edizione di “AcquaDay”, una giornata di divertimento per grandi e piccoli, ma anche un'occasione per sensibilizzare i cittadini ad un uso corretto di questa preziosa risorsa "che, dai Monti Sibillini, arriva limpida e pulita nelle nostre case. L’acqua – ha detto Francesco Fiordomo, Presidente Aato3 Macerata in conferenza stampa affiancato Da Maika Gabellieri, assessore alla Cultura e al Turismo di Civitanova e da Massimo Principi Direttore Aato 3 - non va sprecata; purtroppo la disponibilità di tale risorsa sta lentamente diminuendo, per cui occorre adottare comportamenti virtuosi e responsabili, al fine di preservarla anche per le generazioni future. Per questo ho il piacere di condividere con tutti voi una giornata di festa, che vuole associare al divertimento alcuni spunti di riflessione su un tema tanto importante e che mi sta particolarmente a cuore".
Con AcquaDay, Aato3 chiude un lungo viaggio informativo e formativo che ha coinvolto moltissimi istituti scolastici ricadenti nell’ambito territoriale. Grazie al progetto ‘Io Amo l’Acqua’, migliaia di studenti sono divenuti promotori diretti di un utilizzo corretto della risorsa idrica. “Sono più di 10 anni che l’AAto 3 di Macerata organizza progetti di comunicazione sul territorio volti a valorizzare una delle risorse più preziose che disponiamo. Abbiamo osservato come gli studenti, adulti del futuro, sono coloro che risultano più ricettivi a modificare le proprie abitudini di consumo in modo virtuoso assistendo inoltre ad un processo “bottom-up” (sono i figli che educano i genitori ad adottare comportamenti responsabili per il risparmio idrico”. In questi anni sono stati coinvolti più di 100.000 studenti, un traguardo storico! La gioia e l’attenzione dei ragazzi ci motiva a proseguire in questo percorso comunicativo grazie al quale, dati alla mano, ha contribuito a ridurre sensibilmente i consumi idrici nel nostro territorio.
Durante la manifestazione che inizierà alle ore 18.00, i giovani e meno giovani potranno divertirsi con i giochi gonfiabili, animazione itinerante, con baby dance, bolle giganti, i giochi di legno del Ludobus e molto altro!
Alle ore 21.00 è prevista la premiazione delle scuole vincitrici del concorso “Un fumetto per l’AAto” alle ore 21:00
Alle 21.30, tutti gli ospiti potranno assistere al meraviglioso spettacolo delle fontane danzanti: 40 minuti di magia dove l’acqua, che danzerà a ritmo di musica sarà la protagonista assoluta. Lo spettacolo verrà replicato alle ore 22.30.
Durante la manifestazione snack gratuiti (zucchero filato e pop-corn) a tutti i partecipanti, depliant informativi ed un simpatico braccialetto omaggio per tutti i piccoli ospiti.
Durante la manifestazione saranno presenti due punti di ristoro mobili provenienti dai paesi del cratere. Ingresso gratuito.
L’acqua distribuita dagli acquedotti nell’AAto 3 è di ottima qualità e non esiste nessuna ragione per non berla. Bere acqua del rubinetto significa
Durante la festa AAto 3 consegnerà a tutti i presenti un utile regalo: il frangigetto aeratore, un semplice dispositivo di facilissima installazione in grado di ridurre la quantità di acqua che fuoriesce dai rubinetti dei lavandini di casa. Il Frangigetto è costituito da una serie di reti sovrapposte e da canalizzazioni tali per cui, durante il passaggio, l’acqua si miscela all’aria: il getto, così, appare soffice e regolare.
L’utilizzo di questo dispositivo permette di ridurre il volume d'acqua consumato, in quanto la miscelazione con l'aria aumenta il volume del fluido in uscita. La riduzione di quantità di acqua non è avvertita, proprio perché questa miscelazione aumenta la forza del getto pur riducendo la quantità di acqua. Applicando il frangigetto al rubinetto e alla doccia possiamo ridurre il consumo di acqua fino al 60% contribuendo a salvaguardare la nostra risorsa più preziosa!
Domenica 3 giugno ha avuto luogo la 63aedizione della Sagra delle Ciliegie e la 14a Fiera dell'Agroalimentare, in un'unica parola "La Maggiolata", che si è svolta a Raiano, in provincia dell'Aquila. Una manifestazione tra le più antiche del Centro Italia, che affonda le proprie radici nella migliore tradizione culturale folkloristica dell’Abruzzo e, che ha saputo sempre rinnovarsi e proporre qualcosa di nuovo: la "Notte Rossa Ciliegia", giunta alla quarta edizione, il concorso "Balconi Fioriti Rosso Ciliegia" che consente di vedere abbellito Raiano; il concorso "Cherry selfie" e, per ultimo, il concorso "Cherry Story".
La mattina dalle ore 10.30 il gruppo folkloristico "li matti de Montecò" ha sfilato durante la 14esima Fiera dell'Agoalimentare per le vie del centro storico di Raiano e poi nel pomeriggio ha portato allegria con la musica tradizionale alla sfilata folkloristica dei carri allegorici.
La festa è durata da venerdi 1 giugno a domenica 3 giugno.
I massimi esperti italiani e internazionali di pedagogia e neurofisiologia si danno appuntamento a Macerata, dal 7 al 9 giugno presso la splendida location dell’ Abbadia di Fiastra di Tolentino, in occasione del III Convegno internazionale su "Disprassia a scuola…. E dopo?", organizzato dall’ Associazione "La mano tesa Onlus" e dal "Centro Studi Itard" con il patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio della provincia di Macerata e della Regione Marche.
La tre giornate di lavori, incentrati sulle disorganizzazioni neuronali in età evolutiva e sulla loro espressività in ambito scolastico, relazionale, e di salute sarà presieduta dal prof. Piero Crispiani e dal dott. Antonio Parisi
"Dopo le due riuscitissime precedenti edizioni, hanno risposto con piacere al nostro invito relatori e ricercatori di spessore nazionale e internazionale, quali la dott. Mary Mountstephen, la dott.Rekha Suvarna, la dott. Cristina Panisi e, non ultimo, il "nostro orgoglio maceratese", il dott. Diego Biagio Scheggia, - dice la presidente dell’ Associazione la Mano tesa Onlus, Silvia Dalloro - quest’anno abbiamo beneficiato della competente collaborazione del prof. Crispiani, responsabile del Centro studi Itard, che ci ha permesso di garantire la copertura del bonus Miur ai docenti, e ha aumentato il valore scientifico del convegno".
All’apertura dei lavori parteciperanno rappresentanti delle istituzioni, tra cui l’ assessore regionale, Angelo Sciapichetti, il sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, la presidente della Fondazione Cassa di risparmio della provincia di Macerata e della Croce Rossa Italiana di Macerata, Rosaria Del Balzo Ruiti e Maria Teresa Baglione rappresentante dell’ Ufficio scolastico regionale. Durante l’evento, i relatori definiranno lo stato dell’arte con l’aiuto delle più attuali evidenze scientifiche, attraverso lezioni magistrali e workshop.
Come da tradizione, non mancherà anche in questa edizione del congresso una giornata aperta a tutti, giovedì 7 giugno alle ore 16, "Fuoriconvegno" in cui si tratteranno temi di interesse educativo come l’ effetto dell’ uso del tablet in età precoce sul sistema visivo; ci saranno confronti con genitori di persone autistiche diventate adulte e un arricchimento con l’arte: la mostra di pittura dell’ artista Lorenzo Ludi, tetraparetico fin dalla nascita, vincitore del premio internazionale SpoletoArtFestival. Le opere del giovane artista saranno esposte dando occasione di confronto con esperti di arte e di scienze cognitive e relazionali, per riflettere sul tema del linguaggio dell’ arte.
L’evento scientifico si svolgerà l’ 8 giugno dalle 14.30 e il 9 giugno fino alle 17.30.
Una serie di appuntamenti a Macerata e nei comuni del territorio maceratese per far conoscere a tutti, non solo ai genitori dei più piccoli, il valore della lettura fin dalla più tenera età. E’ la festa del Dono del libro ai nuovi nati, che si svolgerà a giugno in ventotto comuni aderenti al protocollo regionale Nati per Leggere, per donare ai nuovi nati del 2017 e dei primi mesi del 2018 un libro scelto con cura: un buon libro per incominciare bene, perché le storie nutrono l’immaginazione e fanno volare.
L’iniziativa si svolgerà, principalmente il 9 giugno e in altre date dello stesso mese, con un evento che vedrà la partecipazione degli amministratori, bibliotecari, pediatri e lettori volontari. Una manifestazione resa possibile grazie al finanziamento della Regione Marche sul progetto “Nati per Leggere - Nati per la musica” tramite protocollo sottoscritto con i cinque Comuni capoluogo marchigiani nel 2017, che hanno curato il coordinamento dell'iniziativa in ogni provincia.
Il Dono del libro ai nuovi nati è stata presentata stamattina a Macerata nella Biblioteca Mozzi Borgetti, dall’assessore alla Cultura Stefania Monteverde, dalla pediatra Lucia Tubaldi dell’Associazione Culturale Pediatri, dagli assessori dei Comuni di Pollenza Mariangela Lanzi, di San Severino Vania Bianconi, di Montecassiano Cinzia Paolucci, di Recanati Rita Soccio, dalle direttrici della biblioteca Filelfa di Tolentino Laura Bocchegiani e della Biblioteca di Macerata Alessandra Sfrappini, dalla consigliera della Biblioteca di Civitanova Laura Marinelli, dalla rappresentante del Comune di Apiro Tania Primucci che hanno presentato ciascuno le iniziativa nei rispettivi comuni.
“La festa del dono del libro ai nuovi nati è un grande evento. Segna un passaggio importante di visione culturale e civile perché dimostra che Comuni e le istituzioni investono in cultura per la crescita sana e forte dei bambini e delle famiglie. – ha affermato l'assessore alla cultura Stefania Monteverde.- Siamo legati dalla rete della Marca Maceratese per lo sviluppo del distretto turistico, ma ancora più forte è la rete Nati per leggere che ci impegna tutti ad avere cura della crescita dei bambini con i libri. Un progetto bello e ambizioso che continueremo a coltivare con la nostra rete Leggere è familiare, tutti insieme famiglie, istituzioni, pediatri, biblioteche. Buona crescita ai bambini e alle bambine e benvenuti al mondo!"
Il 9 giugno, dunque, l’evento si svolgerà con orari diversi nei Comuni di Apiro, Appignano, Camporotondo di Fiastrone, Cingoli, Civitanova Marche, Corridonia, Loro Piceno, Macerata, Matelica Mogliano Monte san Martino, Montelupone, Morrovalle, Pievetorina, Pollenza, Porto Recanati, Potenza Picena, Recanati, Sarnano, Tolentino, Urbisaglia, Valfornace e Visso. Il 10 giugno sarà la volta del comune di San Severino e Petriolo, il 15 giugno Montefano, il 16 giugno Montecassiano. A Macerata sono 385 i nati tra 2017 e 2018 invitati a partecipare alla cerimonia di consegna sabato 9 giugno alle 10.30 alla Biblioteca comunale Mozzi Borgetti.
La Regione Marche ha dunque promosso a livello regionale il progetto “Nati per Leggere e Nati per la Musica” - proposto dall’AIB/Marche, l’Associazione italiana biblioteche che insieme all’ACP è fondatrice del progetto - impegnando la somma complessiva di € 100.000 a favore dei cinque Comuni capoluogo di provincia per la fornitura di materiali librari e divulgativi di NpL da distribuire tramite i comuni e numerose e diverse sedi coinvolte nell’attuazione della promozione della lettura.
Sono stati acquistati grazie a questi fondi, cura della Biblioteca comunale Mozzi – Borgetti del Comune di Macerata, 3045 libri, i kit dei libri per le biblioteche e punti lettura NpL, nonchè i kit per i pediatri, materiali informativi e libri per gli ambulatori. L’attività di distribuzione proseguirà con le sedi ospedaliere e con i centri vaccinali. La giornata dedicata al dono del libro è inserita all’interno di tale programma. Sarà consegnato ai nuovi nati il libro “Guarda che faccia!” appositamente selezionato dalla Regione Marche, come simbolico invito a fare della lettura ai propri piccoli un momento centrale della relazione affettiva e della vita familiare.
Il progetto Nati per Leggere nasce dall’alleanza fra bibliotecari e pediatri per promuovere la lettura ai bambini nella fascia 0/6. Evidenze scientifiche provano come una piacevole relazione con i libri e l’ascolto di storie lette e raccontate come un “atto d’amore” da un adulto, in particolare dal genitore, strutturino nel bambino, fin da piccolissimo, un precoce sviluppo del linguaggio dotandolo delle competenze necessarie alla comprensione verbale e alle relazioni sociali. Nel territorio maceratese le esperienze di Nati per Leggere si svolgono ormai da parecchi anni e hanno trovato nel protocollo d’intesa provinciale “Leggere è familiare”, promosso dal Comune di Macerata dal 2012 e rinnovato nel 2017, un momento di ampia collaborazione fra le istituzioni.
Consapevole del valore sociale, inclusivo e formativo dell’azione messa in campo da Nati per Leggere e con l’intento di rendere strutturale l’offerta che esso rappresenta per le famiglie e per i servizi per la prima infanzia, il Comune di Macerata ha dato impulso diretto all’elaborazione e all’attuazione di un vero progetto territoriale, con formazione dei volontari, interventi nelle biblioteche, nei nidi comunali, nei parchi, nelle case famiglia e nei corsi pre-parto. La creazione di questa rete, che fa capo alla Biblioteca Mozzi Borgetti e coordinata dalla formatrice Elena Carrano, con la costante collaborazione della pediatra Lucia Tubaldi membro dell’associazione Culturale Pediatri e dei volontari lettori guidati da Cinzia Bonifazi, ha portato anche ad ottenere il premio nazionale al Salone del Libro del 2016.