Memorial "Laura Romagnoli" è sinonimo di amore per la musica. Sabato 24 novembre alle ore 21:15 al teatro Lanzi di Corridonia si ricorderà, con una serata di festa ad ingresso gratuito, la figlia di Pietro e Nelia Calvigioni (ex sindaco di Corridonia e attuale presidente del consiglio comunale), scomparsa in uno sfortunato incidente stradale il 13 agosto del 2006 all'età di ventuno anni. La manifestazione è arrivata alla sua decima edizione e nasce dalla volontà della famiglia di premiare l'impegno di ragazze e ragazzi che parallelamente agli studi ordinari coltivano la passione per la musica attraverso la creazione di una borsa di studio.
Già a sette anni, infatti, Laura suonava il pianoforte e definiva la musica come "un'onda che ti travolge": il suo era un amore totale. A ventuno anni, quando Laura frequentava il secondo anno di Ingegneria Meccanica sostenendo regolarmente gli esami, si preparava anche al suo ottavo anno di studio del pianoforte.
Durante la serata si esibiranno la vincitrice della decima borsa di studio intitolata alla memoria di Laura, la sedicenne Francesca Camilli Meletani, con il brano "Walzer in Si min. op. 69 n.2" di Chopin e il gruppo musicale Giovedì Giallo.
Nasce “Centro per le Famiglie” nella Casa San Silvestro di Civitanova Alta. L’Amministrazione comunale, avvalendosi della collaborazione di diversi organismi del terzo settore operanti in ambito socio-assistenziale ed educativo, ha elaborato un progetto per la realizzazione di un Centro per le famiglie che prevede una serie di iniziative e servizi ad esse rivolte, da realizzare con l'Ambito Territoriale Sociale XIV.
Al fine di consentire sinergie con i servizi già gestiti in collaborazione il "Paolo Ricci" in ambito socio educativo e tenuto conto e di altri già presenti nell'immobile rivolti a bambini e adolescenti presenti nella struttura, si è ritenuto opportuno chiedere la collaborazione dell'asp per la gestione del Centro della Famiglia, corollario delle attività congiuntamente attivate nel settore socio-educativo, funzionale al perseguimento delle finalità istituzionali perseguite dai rispettivi Enti.
"Un grande orgoglio per la nostra Amministrazione comunale un lavoro così corposo e continuo rivolto alle famiglie – ha commentato il sindaco Fabrizio Ciarapica. Lo sguardo a tutto ciò che attiene ad esse è costante ed è un obiettivo trasversale di tutta la giunta: con più sicurezza, più servizi, più opportunità le famiglie avranno nuovi spazi e nuove prospettive per vivere sempre meglio nella nostra città. L'amministrazione sta valorizzando costantemente Civitanova alta e questa opportunità è una occasione straordinaria per una sinergia tra il nostro borgo antico e un servizio nuovo per la cittadinanza".
Il progetto ha ottenuto il finanziamento richiesto pari a € 5.000 dalla Regione Marche e Ambito territoriale.
Il sindaco Ciarapica ha fortemente voluto l’assessorato alla Famiglia, delega assegnata a Barbara Capponi, per dare maggiore sostegno ai nuclei residenti in città. Un lavoro che è stato impostato in sinergia con gli altri assessorati e il contatto quotidiano sia con l'utenza che con le associazioni del territorio.
“A Civitanova mancava questa realtà che è al contempo aggregativa e formativa – ha dichiarato con soddisfazione l’assessore Capponi. Il centro va a completare le molte misure intraprese dallo scorso anno per le famiglie civitanovesi, quali buoni spesa durante il Natale; “A misura di vita” realizzato nell'ambito di "Civitanova Città con l'Infanzia" che ha ospitato una realtà di rilievo nazionale come l'Associazione "La Quercia Millenaria" di Roma. Ricordiamo inoltre i voucher family, per le famiglie numerose che avranno la possibilità di ricevere un aiuto finanziario per il loro sostegno. Puntiamo non solo sul sostegno economico, ma su quello educativo, con proposte di riflessioni sul tema della famiglia attraverso i lavori con le scuole come Un monumento per amico e con promozione di incontri su tematiche educative, della maternità e dell'infanzia. Proseguiremo su questa strada e stiamo già lavorando per garantire sempre nuovi e maggiori iniziative”.
Dal 15 al 18 novembre l’Ecomuseo di Villa Ficana è stato invitato a Paestum per la XXI edizione della Borsa Mediterranea del turismo Archeologico in occasione del ventesimo anniversario dell’iscrizione del sito di Paestum alla lista Unesco dei beni patrimonio dell’umanità.
Un’occasione importante per presentare il progetto “Riabitare la terra”, vincitore del bando Patrimoni Viventi premiato dal Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello, per l’innovativo modello di gestione del patrimonio culturale pubblico insieme a una rete di associazioni del territorio.
Infatti, l’Ecomuseo di Villa Ficana è patrimonio del Comune di Macerata e parte integrante della rete di Macerata Musei, ed è gestito da una rete di associazioni vincitrici di bando pubblico, Gruca Onlus insieme all’associazione culturale Oz e all’Associazione Internazionale Città della Terra Cruda, che ha permesso la nascita dell’Ecomuseo e la sua gestione innovativa.
“Siamo molto orgogliosi dell’Ecomuseo di Villa Ficana perché rappresenta un modello innovativo di recupero del patrimonio culturale in un proficuo rapporto tra pubblico e privato sociale, ed è un esempio di come le comunità salvano il patrimonio che hanno ereditato” sottolinea l’assessore alla Cultura del Comune di Macerata Stefania Monteverde.
La presentazione a Paestum è stata fatta in rappresentanza del Comune da Martina Fermani, coordinatrice dell’Ecomuseo, e da Anna Paola Conti, consulente scientifica per le attività culturali, e ha messo in luce le caratteristiche del lavoro che negli ultimi anni si è svolto nell’ecomuseo. Sono stati sottolineati in particolar modo gli aspetti legati alla valorizzazione culturale sia del sito che della tecnica costruttiva del crudo, e gli stimoli positivi che hanno portato alla rinascita della comunità degli abitanti.
La presentazione ha destato un grande interesse da parte dei curatori della sessione dedicata a “Patrimoni viventi. La partecipazione delle comunità locali”, Alfonso Andria presidente del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali Ravello, Fabio Pollice e Francesco Caruso, consigliere di amministrazione CUEBC, già rappresentante permanente d’Italia presso l’Unesco.
Una preziosa opportunità per stabilire contatti con realtà museali e culturali attive in vari settori e in diverse regioni italiane, che condividono gli stessi fini e valori, allo scopo di intraprendere scambi ed iniziative comuni.
L’Histoire du soldat di Igor Stravinskij è una irresistibile favola in musica, un’opera da camera che ha conquistato il pubblico fin dalla sua prima rappresentazione cento anni fa a Losanna in Svizzera.
La storia del soldato che vende il proprio violino - la sua anima - al Diavolo, e delle vicissitudini che da questo primo evento si scatenano, va oltre la dimensione temporale per nutrirsi della dualità propria del mito fra vita e morte e, forse per questo, può dirsi “la madre di tutte le historiae".
La definisce così Guido Barbieri, critico musicale che cura la drammaturgia e l’adattamento del testo nell’allestimento dell’Histoire du soldat nella prima che va in scena al Teatro Lauro Rossi di Macerata domani, giovedì 22 novembre, alle ore 21 per la stagione dei Concerti di Appassionata. Salgono sul palco maceratese protagonisti di prima grandezza: Moni Ovadia è voce narrante al debutto nel triplice ruolo di Soldato, Diavolo e Narratore, mentre al MACH Ensemble è affidata l’esecuzione della parte musicale.
Attore, regista, musicista e attivista politico, Ovadia è considerato uno dei più prestigiosi e popolari uomini di cultura e artisti della scena italiana. Ha trovato la sua forma espressiva più congeniale in una forma di “teatro musicale” ispirato alla cultura yiddish - che ha contribuito a far conoscere e di cui ha dato una lettura contemporanea – incentrato drammaturgicamente sulla figura del “musicista/attore”. Formatosi nei primi anni Settanta come cantante e musicista folk sotto la guida dell'etnomusicologo Roberto Leydi, ha prodotto nel tempo numerosi dischi di musica ispirata alla musica Klezmer, mediorientale e greca. Nel 1993 si impone all’attenzione del grande pubblico con Oylem Goylem, una creazione di teatro musicale in forma di cabaret, osannato dalla critica e dal pubblico e prosegue negli anni proponendo spettacoli che esprimono la sua visione del mondo e i suoi ideali. Le sue ultime produzioni lo hanno portato a lavorare sulle lingue e i dialetti, dapprima con alcuni spettacoli dedicati all’opera del poeta greco neoellenico Yannis Ritsos, poi in Sicilia, con la regia della tragedia di Eschilo Le Supplici in lingua siciliana e poi con l’interpretazione de Il Casellante di Andrea Camilleri e di Liolà di Luigi Pirandello. È noto anche per il suo impegno politico e civile sempre in prima linea nelle battaglie a sostegno dei diritti e della pace, impegno suggellato da numerosi riconoscimenti. È autore anche di numerosi saggi che riflettono su etica e spiritualità nonché sull’umorismo ebraico.
La parte strumentale dell’Histoire in scena al Lauro Rossi domani, giovedì 22 novembre, è affidata al MACH Ensemble, un’emanazione di MACH Project and Orchestra, Music Art Creativity Hub, del Festival “Musica sull’Acqua” di Colico sul Lago di Como. Questo progetto riunisce musicisti di fama internazionale e giovani talenti provenienti da tutto il mondo e da diverse esperienze musicali e ha lo scopo di sviluppare un approccio consapevole e arricchito al linguaggio musicale, grazie anche all’incontro con artisti figurativi, musicologi e talent coaches. Nato nel 2018 sotto la direzione musicale di Diego Matheuz e la direzione artistica di Francesco Senese, MACH prosegue il suo percorso musicale e artistico con l’Histoire du soldat insieme a Moni Ovadia, per continuare poi nell’estate 2019 con una nuova residenza al Festival “Musica sull’Acqua” di Colico.
Francesco Senese, violino concertante, è elemento di punta dell’Orchestra del festival di Lucerna diretta da Riccardo Chailly e dell’Orchestra Mozart di Bologna fondata da Claudio Abbado. Insieme a lui fanno parte del MACH Ensemble le prime parti di alcune fra le orchestre italiane ed europee più prestigiose: Daniele Carnio al contrabbasso, Anton Dressler al clarinetto, Diego Chenna al fagotto, Vincenzo Paratore al trombone, Marco Braito alla tromba e Antonio Cangiano alle percussioni.
Il nuovo allestimento dell’Histoire du soldat è una produzione Marcheconcerti, realizzata grazie alla collaborazione fra Appassionata e la Società Amici della Musica 'Guido Michelli' Ancona.
Domani alle 10 gli artisti aprono la prova generale agli studenti maceratesi in una speciale matinée realizzata grazie al sostegno di APM e con la collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Macerata.
La stagione 2018-2019 dei Concerti di Appassionata è organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Macerata con la direzione artistica dell'Associazione musicale Appassionata con il contributo del MiBAC, Regione Marche, Società Civile dello Sferisterio-Eredi dei Cento Consorti, APM, Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata, Università degli studi di Macerata, Istituto Confucio, ANMIG. In collaborazione con Marcheconcerti, Consorzio Marche Spettacolo, Accademia di Belle Arti di Macerata, Musica con le Ali, Politeama. Main sponsor è Menghi Shoes.
Biglietti da 5 a 20 euro presso la Biglietteria dei Teatri, piazza Mazzini a Macerata (mart.-sab. 10-13, 17-20, il botteghino del Lauro Rossi è attivo dalle 20 il giorno dello spettacolo), online su Vivaticket.
Agevolazioni per soci Appassionata, possessori Marcheconcerti Card, studenti e accompagnatori. Appassionata è accreditata per App18.
La biblioteca comunale “Silvio Zavatti” e le lettrici volontarie di “Nati per leggere” danno il via domani, alle ore 17,00, all’iniziativa: “Andiamo diritti alle storie”, il ciclo di letture condivise per famiglie e bambini piccoli (fino a sei anni). L'iniziativa, ad ingresso libero, si svolgerà presso la stessa biblioteca di viale Vittorio Veneto – sezione ragazzi.
Anche quest'anno l'Assessorato alla Cultura del Comune di Civitanova Marche, tramite la biblioteca, ha voluto garantire questo progetto gratuito, rivolta ai più piccoli, con l'obiettivo di promuovere la lettura in famiglia sin dalla nascita, una sana abitudine per sviluppare la creatività dei piccoli e avvicinare genitori e bambini tramite la magia del racconto.
Le letture condivise proseguiranno il 20 dicembre.
Venerdì 23 novembre, alle ore 21,00 presso la sala “Cecchetti” della Biblioteca Comunale “Silvio Zavatti” terzo appuntamento de “Il giallo del venerdì”. Luca Pantanetti intervisterà Becky Sharp, avventuriera instancabile della parola scritta, redattrice, copy, traduttrice, critica letteraria, scrittrice misteriosa tradotta oltralpe.
Il suo personaggio, ispirato a Poirot, è una giovane e goffa investigatrice, nipote del celebre protagonista della lunga serie di racconti e romanzi di Agatha Christie.
Per maggiori informazioni: Biblioteca Comunale "Silvio Zavatti", viale Vittorio Veneto, 124, Tel.: 0733813837; fax: 0733776871 - orario: lunedì-venerdì ore 9-19; sabato ore 9-13; email: biblioteca@comune.civitanova.mc.it - sito: bibliotecazavatti.com
La Casa Accoglienza Maceratese onlus, Associazione di volontariato nata con la finalità di offrire ospitalità gratuita ai pazienti, e ai loro familiari, ricoverati presso l'Unità Operativa di Oncologia dell'Ospedale di Macerata, diretta dal dott. Nicola Battelli, nonché presso anche gli altri reparti, organizza, per sabato 24 novembre 2018 alle ore 20,30, una cena di beneficenza presso Villa Colleverde di Montecassiano.
I fondi raccolti serviranno anche per sostenere gli altri progetti attivati, quali la riabilitazione fisica gratuita per la ripresa del tono muscolare dei pazienti trattati, con applicazione della tecnica del linfo-drenaggio nei confronti delle pazienti mastectomizzate, la fornitura gratuita di parrucche alle pazienti sottoposte a chemioterapia e a supportare la U.O. nella utilizzazione di professionisti esterni di varie specializzazioni.
La serata sarà allietata dal gruppo musicale “Mecò ed il clan dei belli dentro”, dal dott, Carlo Sprovieri quale intrattenitore e sarà condotta dalla presentatrice Tiziana Bonifazi.
Nella Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne l’Associazione Infinito Spazio-ISgallery in collaborazione con la Società Operaia di Mutuo Soccorso (SOMS), AltraEco, Yoga Recanati e con il patrocinio del Comune di Recanati, organizza una serie di attività dedicate a sensibilizzare e informare l'opinione pubblica contro questa atroce problematica che riguarda tutti. L’obiettivo è una raccolta fondi per sostenere il lavoro del centro antiviolenza di Recanati per l’attivazione di azioni concrete di sostegno alle donne.Con l’hashtag #altuofianco si dà il via agli eventi di sabato 24 e domenica 25 novembre 2018.Sabato 24 novembre alle ore 18.30 dopo il saluto delle Autorità si svolgerà presso la sede della Società Operaia l’incontro con la dott.ssa Margherita Carlini responsabile dello sportello. Per la raccolta fondi seguirà la “Cena sociale in Rosso” a base di alimenti rossi.Domenica 25 novembre nell’Atrio del Palazzo Comunale in Piazza Giacomo Leopardi dalle Ore 16.00 prenotazione per lezione di Yoga tenuta dall’insegnante Federica Tarducci dell’Associazione Yoga Recanati.
Seguirà il saluto dell’Amministrazione con il Sindaco Francesco Fiordomo, l’Assessora alle Politiche Sociali Tania Paoltroni, l’Assessora alle Culture Rita Soccio, la Delegata alle Pari Opportunità Carlotta Guzzini, Nikla Cingolani per i saluti della SOMS. Intervento della criminologa Margherita Carlini. Letture a cura di Norma Stramucci tratte dal libro “Se mi lasci ti uccido”.Ore 16.30 “Una danza per rinascere” Flash Mob liberamente tratto dal Flauto Magico di Graham Vick con il coinvolgimento di alcune classi dell’Istituto Bonifazi di Recanati grazie alla collaborazione del Dirigente Scolastico Prof. Claudio Bernacchia. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare. Il Flash Mob sarà filmato per realizzare un video come elemento della campagna di sensibilizzazione. Dalle 17.00 alle 18.00 lezione di Yoga nell’Atrio Comunale. Munirsi di tappetino e/o coperte. È consigliabile prenotarsi anticipatamente telefonando al numero 3200391135 o messaggio WhatsApp. Contributo minimo 5,00 euro.Ore 18.00 Aperitivo-degustazione a cura dell’Associazione AltraEco con i prodotti di “Ti porto l’orto”. Contributo minimo 5,00 euro.Il ricavato di tutte le attività (lezioni di Yoga e Aperitivo) sarà devoluto allo Sportello Antiviolenza.Durante tutto il pomeriggio esposizione prodotti della cooperativa “La Ragnatela” e banchetto informativo presieduto dalla dott.ssa Margherita Carlini.
Un'appassionata ricostruzione della vicenda processuale del delitto Garlasco è quella fatta da Gian Luigi Tizzoni, difensore della famiglia di Chiara Poggi, che è intervenuto la scorsa settimana al convegno organizzato dal Rotary Club Civitanova sul tema. Una folta platea ha affollato il centro congressi del Ristorante Orso di Civitanova, con in sala anche la presidente dell'ordine degli avvocati di Macerata Maria Cristina Ottavianoni e l'onorevole Mirella Emiliozzi. Tizzoni ha illustrato le varie tappe del lungo processo che ha portato alla condanna per omicidio di Alberto Stasi, mostrando anche video con la ricostruzione del delitto, l’audio della drammatica telefonata fatta dallo Stasi al 118 e vari atti del processo. E’ inoltre emerso un fatto curioso che collega Civitanova al delitto Garlasco: le suole montate sulle calzature dell’omicida erano state prodotte dal calzaturificio Margom. Tra gli interventi, Gian Gaetano Bellavia, consulente del Procura Generale di Milano, famoso per aver seguito le importanti inchieste sui reati finanziari degli ultimi anni e spesso ospite di Report, a Rai 3. Bellavia ha dato un contributo importante alla risoluzione del caso perché mediante l’analisi delle scritture contabili dell’impresa del padre di Alberto Stasi è riuscito a dimostrare l’esistenza della famosa bicicletta nera condotta dall’assassino di Chiara Poggi. Infine Paolo Reale, anch’egli volto televisivo noto per i suoi interventi alla trasmissione Quarto Grado, ha mostrato l’importanza della consulenza informatica prestata alla difesa di Chiara Poggi. Il convegno è stato aperto e chiuso dall’intervento dal presidente del Rotary Club di Civitanova, l'avvocato Dino Gazzani, che ha osservato come “il tema della ricerca della verità è particolarmente caro ai rotariani che si sono adoperati per l’organizzazione del convegno”.
Start: donne in partenza. Si chiama così il progetto del Consiglio delle donne dedicato a donne e sport che oggi, alla presenza della presidente del Consiglio delle donne Ninfa Contigiani, di quello del Consiglio comunale Luciano Pantanettie dell’assessore allo Sport Alferio Canesin, ha visto assegnare un premio all’ASD Sci Cai di Macerata.
L’attestato è stato consegnato nelle mani della giovane sciatrice Agnese Intermesoli, accompagnata dal presidente Carlo Riccitelli, in rappresentanza della componente femminile del club maceratese.
L’idea di un premio alle associazioni sportive maceratesi, come ha spiegato la Contigiani, nasce dopo il terremoto, con la convinzione che anche chi ha continuato a gareggiare in regione e fuori, anche a livello internazionale, dopo i terribili momenti dell’emergenza del sisma, abbia contribuito a tenere in vista le nostre terre, portandosi dietro una sorta di valore aggiunto, quello di un territorio che resiste e che pensa a ripartire e con esso quello della nostra città.
“In particolare - ha affermato la presidente del Consiglio delle donne, Ninfa Contigiani - al Consiglio delle donne non possono non stare a cuore quelle associazioni che hanno la sezione femminile, che spesso è protagonista e portatrice di risultati. Tanto più che il volontariato sportivo è un vero e proprio perno dello sport italiano mentre nel mondo professionistico si consumano ancora oggi evidenti disparità di trattamento tra donne e uomini, a tutti i livelli e man mano che si sale nei ranghi”.
“Purtroppo – ha detto l’assessore allo Sport Alferio Canesin – la disparità di genere ancora esiste anche nello sport e per superare questa cultura bisogna impegnarsi e partire dal basso. L’iniziativa del Consiglio delle donne è un segnale importante che va in questa direzione e l’augurio è che questo gap diventi sempre più sottile”.
In Italia le atlete guadagnano stipendi e premi minori dei colleghi maschi (un gender gap pay che oscilla tra il 17% e il 30%), non hanno tutela legale per la maternità e non sono nelle condizioni di avere coperture previdenziali per malattie, infortuni, pensione, né TFR. Sono conseguenze della legge n. 91/81, articola 2, che regola il professionismo sportivo, attribuendo lo status di professionisti solo a “gli atleti, gli allenatori, i direttori tecnico-sportivi e i preparatori atletici che esercitano l’attività sportiva a titolo oneroso con carattere di continuità nell’ambito delle discipline regolamentate dal Coni e che conseguono la qualificazione dalle Federazioni sportive nazionali, secondo le norme emanate dalle Federazioni stesse con l’osservanza delle direttive stabilite dal Coni per la distinzione dell’attività dilettantistica da quella professionistica”. Solo che di fatto, queste discipline e relativa regolamentazione sono limitate, per decisione di Federazioni e Coni a calcio, golf, pallacanestro, motociclismo, pugilato e ciclismo, mentre tanti di quelli che vedono un’alta partecipazione femminile non sono riconosciuti come pallavolo, nuoto, basket, atletica leggera, ginnastica, tennis.
“Così, sostenere il volontariato sportivo e al suo interno quello femminile - ha concluso la Contigiani - era e sarà per il Consiglio delle donne naturale, iniziando a rendere almeno merito della presenza femminile nelle associazioni sportive maceratesi e a valorizzarle anche attraverso riconoscimenti come quello che oggi abbiamo assegnato al CAI-Sci di Macerata”.
Donne uccise da uomini, perché sono donne. Questo è il femminicidio. Un massacro, a vedere i numeri. Circa 150 casi all’anno in Italia (157 nel 2012, 179 nel 2013, 152 nel 2014, 141 nel 2015, 145 nel 2016), un totale di circa 600 omicidi negli ultimi quattro anni. Significa che in Italia ogni due giorni (circa) viene uccisa una donna.
Da questi numeri, dalle storie che nascondono, dalla cultura che raccontano è partito il Progetto Nora: un insieme di iniziative che ha lo scopo di sensibilizzare sul tema della violenza sulle donne.
Tutto nasce da un racconto scritto da Amalia Bonagura e trasformato poi dalla stessa autrice in piéce teatrale. Nora è il nome della protagonista della storia, intorno a lei ruota tutta la vicenda, eppure il suo personaggio non è reale. Appare in scena come uno spettro, un’allucinazione, perché Nora è morta, vittima di femminicidio. Lo spettacolo, presentato dal Gruppo della Creta, racconta le 48 ore precedenti all’udienza finale del processo per l’assassinio della donna e attraverso il suo diario vengono ripercorsi i momenti che dalla felicità di un amore pieno e coinvolgente hanno portato alla sua graduale degenerazione: un lato oscuro nascosto nella normalità e nei silenzi. Per paura, soggezione, abitudine, educazione.
Lo spettacolo promosso dal Comune di Tolentino, Commissione consiliare Pari Opportunità - patrocinato dalla Polizia di Stato e dall’associazione Differenza Donna e realizzato in collaborazione con il Centro Psicotecnico della Polizia di Stato e della Facoltà di Psicologia dell’Università Sapienza – andrà in scena sabato 24 novembre alle ore 21.15 al Teatro Nicola Vaccaj, per la regia di Bruno Cariello. Testo e sceneggiatura Amalia Bonagura, interpreti Bruno Cariello, Flavia Germana de Lipsis, Daniela Bracci, Lida Ricci. Scenografia Vanessa Zertanna, luci Marco D’Amelio, Ufficio Stampa Stefania Cioccolani, Graphic design Viola Di Fabio.
Si parte dai silenzi narrati nella storia per dar vita a un dibattito e dar voce a chi in quel silenzio ha trovato la morte.
Come detto, l’azione si svolge nelle 48 ore che precedono l’udienza finale di un processo per omicidio, nel salotto di Guido, avvocato difensore intento a preparare la sua arringa finale ed unico personaggio maschile in scena. Sul palco, oltre a lui, tre generazioni di donne, una nonna, una madre, una figlia, collegate tra loro non da vincoli di sangue, ma dalla storia di una di loro, Nora, e dalla sua morte. La storia di Nora si svela lentamente, dalla felicità di un amore pieno e coinvolgente, alla sua graduale evoluzione che appare alla fine tanto mostruosa e terribile – eppure imprigionata nei falsi vincoli della “normalità” - da suscitare nel personaggio più giovane, Lucia, un forte senso di ribellione per l’incapacità di accettare e giustificare l’inaccettabile e l’ingiustificabile.
Nora vuole coinvolgere tutti nella sua storia e non accetta scuse. Ha ritrovato la voce dopo il silenzio di una vita ed ora vuole raccontare: perché lei era lì, perché sa, perché ha capito, perché il silenzio taccia. Perché non accada più.
L’iniziativa è stata presentata nel corso di una conferenza stampa dal Vicesindaco Silvia Luconi, dal Presidente della Commissione Pari Opportunità Monia Prioretti, dall’assessore alle politiche Sociali Francesco Pio Colosi alla presenza di Maria Pia Branchiesi Assistente Sociale e dirigente dell’Ufficio Servizi Sociali, di Alessandra Giuliani operatrice dello Sportello Antiviolenza di genere del Comune di Tolentino e dal Amal Gad, mamma dell’attrice tolentinate Lida Ricci che è una delle interpreti dello spettacolo “Nora”.
Si ricorda che l’Anci, l’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia per celebrare la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne ha chiesto a tutti i Comuni di esporre le bandiere a mezz’asta in segno di lutto e con l’intento di ricordare le tante vittime del femminicidio. Pertanto il Comune di Tolentino esporre le proprie bandiere a mezz’asta sia sabato 24 che domenica 25 novembre.
In occasione dello spettacolo Nora e della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, l’Enoteca Altrochebacco, in collaborazione con l’Azienda Agricola Sigi, a partire dalle ore 20, organizza un gustoso ed esclusivo aperitivo con specialità enogastronomiche locali che sarà servito nel nuovo ed accogliente Bar del Teatro Vaccaj (prezzo 5 euro).
“Nora”, Teatro Nicola Vaccaj, sabato 24 novembre 2018, alle ore 11 spettacolo riservato alle studentesse e agli studenti delle scuole superiori, alle ore 21.15 aperto al pubblico. Biglietto 5 euro. Prevendita 22 e 23 novembre dalle ore 18 alle ore 20 al botteghino del teatro, sabato 24 dalle ore 18 fino a inizio spettacolo.
Ufficio Stampa: Luca Romagnoli tel. 335.475004
Domenica prossima (25 novembre), alle ore 16,30, la Città di San Severino Marche saluterà, alla presenza del sindaco, Rosa Piermattei, e del cardinale Edoardo Menichelli, la cerimonia di riapertura del museo archeologico “Giuseppe Moretti” di Castello al Monte, chiuso a seguito delle scosse di terremoto di due anni fa.
Interverranno alla cerimonia il professor Roberto Perna dell’Università degli Studi di Macerata e l’archeologo Tommaso Casci Ceccacci della Soprintendenza Archeologica, alle Belle Arti e al Paesaggio delle Marche. A seguire concerto di Santa Cecilia dell’Accademia Feronia e visita guidata alla raccolta a cura di Francesco Rapaccioni.
Ingresso gratuito, la cittadinanza è invitata a partecipare.
Il museo archeologico “Giuseppe Moretti”, intitolato al noto archeologo settempedano che fu negli anni Trenta e Quaranta soprintendente di Roma e del Lazio, presenta un suggestivo percorso espositivo che comprende una sezione preistorica, che raccoglie manufatti litici e fittili della collezione Pascucci, e una sezione Picena, dove sono esposte alcune tombe provenienti dalla Necropoli di Pitino. In questa sezione sono esposti anche cippi funerari romani e materiali provenienti dall'antica città di Septempeda. Il museo accoglie anche la sezione “la Storia Toccata con Mano” in cui sono fedelmente ricostruiti, per dimensioni e materiali, ambienti di vita e materiali di età Picena e Romana. Qui torneranno ad essere attivati laboratori dedicati alle scolaresche e non solo.
Ormai punto di riferimento nel dibattito culturale e nazionale, nelle due giornate di venerdì 16 e sabato 17 novembre, la manifestazione è atterrata al Teatro Lauro Rossi, preso d’assalto da un pubblico proveniente da tutto il territorio, riscuotendo adesioni ben oltre i confini regionali.
Video-conferenze, performance teatrali e spettacoli musicali live in una discussione che ha spaziato dalla questione di genere ai nuovi stati di famiglia, dalle vittime degli intricati meccanismi giudiziari ai veri e propri ostaggi della gogna mediatica.
La legge evolve e ha il passo della storia: così come si modifica la società, il diritto ha il compito di trasformare i sogni in tutele e spetta alla filosofia l'interpretazione delle eterne tensioni umane.
Carlo Nordio, Gaetano Insolera, Giuseppe De Donno, Mario Mori, Beniamino Migliucci, Luigi Stortoni, Giulia Boccassi, Maria Masi e Piero Sansonetti hanno rappresentato la compagine giuridica e forense che si è confrontata con nomi noti nel panorama del giornalismo e della filosofia italiana – Salvatore Patriarca, Tommaso Ariemma, Simone Regazzoni, Adriano Fabris, Andrea Minuz, Angela Azzaro.
Un azzardo culturale e provocatorio: “ospitare relatori d’eccezione come l’ex direttore del Sisde Mario Mori e il colonnello Giuseppe De Donno, già ufficiale del Ros dei Carabinieri, imputati nel processo sulla trattativa Stato-mafia attualmente in corso a Palermo – secondo la direttrice artistica di Popsophia Lucrezia Ercoli - ha permesso di onorare la memoria dei grandi magistrati Falcone e Borsellino attraversando vari punti di rottura del sistema di giustizia italiana, in un dibattito che va dall’ingiuria mediatica alla riforma della prescrizione, dal garantismo alla parità di genere. Tematiche urgenti che hanno scosso lo stato di diritto e che dovevano necessariamente rientrare in un percorso multidisciplinare sotto il segno della cultura di massa.”
Philodiritto è stato organizzato con il Comune di Macerata, l’Ordine degli Avvocati di Macerata, la Camera Penale, il Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Macerata e con il contributo della fondazione Carima; partner speciali l’Unione delle Camere Penali Italiane, il Consiglio Nazionale Forense e il suo quotidiano “Il Dubbio”.
Piano neve comunale, la Protezione civile ha fatto il punto di mezzi e risorse in caso di emergenza nella riunione che si è svolta giovedì 15 novembre presso la Sala della Palazzina tecnologica del Comune di Civitanova Marche. Presenti il coordinatore tecnico Aurelio del Medico e l’assessore alla Protezione civile e Sicurezza Giuseppe Cognigni insieme ai geometri Stefania Ghergo e Stefano Iacopini del Servizio Viabilità e Strade della Delegazione di Civitanova Alta e Capoluogo e Giorgio Procaccini del Servizio Autoparco; il cap. Damiano Micucci e Massimo Pomante per la Polizia Municipale, il luogotenente Bartolomeo Filannino del Comando dei Carabinieri, Stefano Mazzoni della Delegazione marittima, Vincenzo Brancaccio del Comando dei Vigili del Fuoco, Sergio Agostini e Giulia Marsili della direzione Asur 8, e i rappresentanti delle aziende interessate in caso di emergenza neve.
Novità di quest’anno è il nuovo mezzo, un fuoristrada, in dotazione al Corpo di Polizia Municipale e la macchina spargisale/graniglia da installare sull'autocarro in possesso della Delegazione di Civitanova Alta.
Le zone più critiche rimangono Civitanova Alta e l’ospedale cittadino e la zona all’uscita dell’autostrada e della superstrada. “Abbiamo chiesto alle Autorità presenti di mettere a disposizione i loro mezzi in caso di necessità per il trasporto di persone all'Ospedale o altra emergenza – ha riferito Del Medico. In magazzino c’è una prima scorta di sale per fronteggiare la prima emergenza, che sarà poi integrata al momento del bisogno.
L'organizzazione e la collaborazione tra gli Enti interessati e le ditte coinvolte ha funzionato lo scorso anno – ha commentato Del Medico con soddisfazione – e mi auguro di avere la stessa squadra quest’anno”.
Del Medico ha poi sottolineato che, come ogni anno, la zona più importante è quella in entrata ed in uscita dall'autostrada e in caso di chiusura della stessa da parte dell'ANAS, la deviazione dei mezzi pesanti dovrà avvenire nelle seguenti zone stabilite dalla Protezione Civile: parcheggi Zona ind.le A, Palazzetto dello Sport e Stadio Comunale. I mezzi pesanti che escono dall'Autostrada per raggiungere tali parcheggi temporanei devono essere coordinati dalle forze dell'ordine in quanto spesso gli autisti non conoscono le zone.
Il responsabile del Servizio Autoparco ha informato che l’Ente sta provvedendo al cambio pneumatici da estivi ad invernali dei mezzi della Polizia Locale e quelli della Palazzina Tecnologica; altri mezzi sono dotati di catene da neve a bordo.
Sul fronte del personale in organico si registra una atavica carenza, cui si farà fronte con collaborazioni con ditte esterne.
MONTECOSARO – Appuntamento ormai consueto e attesissimo quello di Montecosaro (MC) con Calici d’Arte, la manifestazione organizzata dalla Pro Loco di Montecosaro e dal Centro d’Arte e Cultura Verum, che sabato 24 e domenica 25 si terrà al convento agostiniano del 1200 oggi sede del Comune.
Ed è qui che si apre il regno del vino che traccia un fil rouge d’eccellenza tra le cantine delle province marchigiane, le tante opere d’arte di artisti provenienti dall’Europa e dell’America e la cucina di qualità.
A partire dalle 17.30 il convento agostiniano infatti aprirà i battenti per un viaggio nel mondo del vino made in Marche alla scoperta di etichette uniche e vini da assaggiare e acquistare. I visitatori infatti potranno, muniti di calice, aggirarsi per le postazioni delle varie cantine aderenti e degustare tantissimi vini.
Preziosa collaborazione quella con i sommelier dell’AIS Marche che sabato e domenica alle ore 19, apriranno uno spazio gratuito dedicato alla degustazione guidata. Obbligatoria la prenotazione del posto per poter partecipare al percorso guidato. Si rinnova per il secondo anno poi l’importante collaborazione con Federalberghi Macerata che apre la manifestazione ai ristoratori che potranno assaggiare i vini direttamente dai produttori e magari sceglierli per i propri locali. Ad infittire le collaborazioni di quest’anno, degna di nota è sicuramente quella con l’Istituto Alberghiero di Porto Sant’Elpidio e di Loreto. Nel weekend infatti i ragazzi dei due istituti svolgeranno un servizio di accoglienza, servizio e mescita del vino durante la cena.
Tra degustazioni di vini e piccole stuzzicherie, si potrà poi decidere di fermarsi per un aperitivo presso lo spazio riservato a piano terra dove, seduti comodamente al tavolo, sarà possibile gustare taglieri di salumi e formaggi e altre piccole leccornie, tutte rigorosamente innaffiate da un buon calice di vino.
Spazio riservato a parte è poi quello dedicato alla cena a cura di Simone Scipioni vincitore di Masterchef Italia. Sabato e domenica infatti alle 20.30, solo su prenotazione, sarà possibile cenare con la cucina dell’apprezzatissimo chef di Montecosaro.
La manifestazione anche quest’anno viene realizzata in collaborazione con sponsor e partner, su tutti fondamentale il contributo di Moim Immobiliare e Capital Costruzioni srl senza dimenticare Tre Torri, Varnelli, Passione Caffè e tanti altri.
Info e prenotazioni: 3389238184 e pagina FB della Pro Loco di Montecosaro.
Il Centro Studi Storici Maceratesi organizza il tradizionale Convegno annuale di due giorni che quest’anno raggiunge l’edizione n. 54, senza interruzioni dal lontano 1965. L’appuntamento si terrà nella Sala Eventi del Comune di Appignano nei giorni 24 e 25 novembre prossimi. Il tema del Convegno è: “Andamento del clima e fenomeni meteorologici di rilievo nelle Marche centro-meridionali”. Un’indagine su tale tema, trattato per la prima volta nel Maceratese dal punto di vista storico, è stata suggerita anche dal fatto innegabile che ormai da diversi anni si notano in tutto il mondo segni del clima che cambia, comprese l’Europa e l’Italia. Fenomeni meteorologici nuovi e spesso estremi si stanno intensificando anche nelle regioni mediterranee e perfino nei nostri territori nei quali in passato erano rari, se non sconosciuti. Il Centro Studi si è posto una domanda: ma nei secoli passati nelle nostre zone era accaduto qualcosa di simile? Una indagine in tal senso, anche se circoscritta nello spazio, secondo il Centro Studi, rappresenta una novità di un certo rilievo e di notevole interesse anche scientifico.
Il Centro Studi Storici Maceratesi, che opera ininterrottamente dalla sua fondazione, avvenuta nel lontano 1965, è oggi presieduto dal prof. Alberto Meriggi il quale, all’unisono con il Consiglio Direttivo, ha voluto proporre una novità con il tentativo di tornare alle origini organizzando lo svolgimento del Convegno in uno dei comuni del Maceratese, cosa che era avvenuta dal 1965 al 1998, per poi stabilizzarsi sempre nelle strutture dell’Abbazia di Fiastra, gentilmente messe a disposizione dalla Fondazione Giustiniani-Bandini. L’Abbadia resterà comunque sede del Convegno anche per il futuro in quanto nei comuni si tornerà solo di tanto in tanto a seconda delle disponibilità ad ospitare da parte degli enti locali.
Un’altra interessante novità di questo Convegno consiste nell’aver inserito nel programma tre relazioni “fuori tema”, ma concernenti la storia del comune ospitante, così Mario Buldorini parlerà di un nipote appignanese del papa Pio IX, Roberto Bronzi di demografia storica locale e Jacopo Curi di una questione, localmente molto sentita, riguardante le origini dell’industria del mobile in Appignano.
L’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Osvaldo Messi, oltre a mettere a disposizione i locali e le strutture necessarie, offrirà il pranzo del sabato ai convegnisti presenti, usufruendo della collaborazione della locale Uni Auser. Il programma del Convegno è articolato in 14 relazioni tenute dai maggiori esperti del settore che il panorama culturale marchigiano, e non solo, potesse offrire. Dopo l’introduzione del prof. Meriggi e i saluti delle autorità, i lavori saranno aperti dalla prolusione del prof. Carlo Pongetti, ordinario di Geografia e direttore del Dipartimento di Studi Umanistici nell’Università di Macerata. Si parlerà soprattutto dell’andamento del clima e di fenomeni meteorologici di rilievo nella storia dei nostri territori, ma con uno sguardo attento anche all’attualità. Alcuni relatori, come Raoul Paciaroni, Daniela Casadidio, Luca Barbini, Maurizio Di Marino, Matteo Gentilucci e Carlo Verducci, parleranno di eventi meteorologici particolari e rari e dell’andamento del clima nella storia delle Marche e di alcuni territori come San Severino, Camerino e Macerata. Carlo Vernelli riferirà di avversità climatiche segnalate in un diario del Cinque-Seicento del notaio Mercuri di Macerata, da altri diari locali del Settecento e dell’Ottocento prendono lo spunto le relazioni di Mariella Troscè e Ivano Palmucci. Particolare interesse riveste la relazione di Fernando Pallocchini che riferirà di detti e proverbi popolari, riguardanti il clima, tipici delle nostre zone. Redo Fusari, per la prima volta, presenterà una biografia esaustiva sulla figura e l’opera del prof. Alfredo Murri, fondatore dell’Osservatorio Geofisico di Macerata.
Anche in questa circostanza, come tradizione, il Centro Studi Storici Maceratesi, in una pausa del Convegno, celebrerà l’Assemblea ordinaria annuale dei soci per l’approvazione della relazione del presidente sull’attività svolta, che nel 2018 ha raggiunto un record nel numero degli eventi organizzati, ben nove, sempre con gran concorso di pubblico. Durante lo svolgimento del Convegno la segreteria sarà a disposizione dei partecipanti per ricevere nuove adesioni, rinnovare iscrizioni, distribuire i volumi ultimamente pubblicati.
Domani 21 novembre nuovo appuntamento con l’arte urbana al cinema. Dopo il sold out della prima proiezione con Vedo a colori 2017, docufilm con interviste a pescatori e agli artisti protagonisti dei magnifici murales del molo Est di Civitanova Marche realizzati nei 10 anni di lavori, la rassegna Wall Movie diretta da Giulio Vesprini propone al Cecchetti l’esclusiva di Boom for real, sulla vita artistica di Jean Michel Basquiat, writer e pittore statunitense.
La pellicola racconta come New York ha influenzato il giovane artista e come poi il giovane artista abbia influenzato l’arte di New York, soprattutto nel periodo che va dal 1978 al 1981. Dalle tag sui muri fino all’amicizia di Andy Warhol, tutto questo non si sarebbe realizzato senza avere per sfondo la giungla di grattacieli della grande mela.
Tutto il fermento, anima della città, passava attraverso di lui: politica, hip-hop, punk, così come i movimenti per i diritti civili e le questioni razziali.
Il film è un collage di immagini e di parole raccolte dalla regista Sara Driver da persone che erano vicine al giovane Basquiat. Dopo la pellicola ci sarà l’incontro con il direttore artistico Vesprini e la scrittrice e storica dell’arte Vissia Lucarelli, responsabile della comunicazione social media dei Musei di Fermo, che discuteranno del graffitismo.
La rassegna Wall Movie, sostenuta e prodotta dall’Azienda dei Teatri, chiude il 2018 l’undici e il dodici dicembre con la pellicola dell’anno: The man who stole Banksy, narrato da Iggy Pop, mentre a gennaio 2019 torna con una replica del documentario Vedo a colori 2017.
Il prezzo del biglietto intero è di 5 euro, ridotto 4 (fino a 18 anni, oltre i 65 anni e studenti universitari fino a 24 anni).
Per informazioni è attivo il numero TDiC informa: 351/5715757, dalle 11 alle 23, tutti i giorni ci sarà sempre un operatore a disposizione.
Reduce da un fine settimana veronese che ha portato Il Barbiere di Siviglia ospite a Castel Vecchio,
il Gof si appresta ad inaugurare la stagione invernale 2018/2019.
Alla vigilia dell’anniversario della morte del tenore recanatese Beniamino Gigli (avvenuta il 30 novembre 1957), il 29 novembre alle 21.15 al Teatro Persiani di Recanati, La Tosca aprirà il sipario del Gigli Opera Festival promosso dallo staff di Villa InCanto, condotto dal Maestro Riccardo Serenellicoadiuvato dal Direttore organizzativo Chiarenza Gentili Mattioli con il sostegno e la collaborazione del Comune di Recanati, dell’Assessorato alle Culture e della Civica Scuola di Musica “Beniamino Gigli”.
“Arriviamo a questa nuova edizione del Gof – racconta il Sindaco Francesco Fiordomo – ancora con l’emozione che ha contraddistinto la stagione estiva. Una stagione che ha fatto registrare un record di presenze a Palazzo Venieri consolidando così quella che sta diventando una tradizione per la lirica recanatese attraverso iniziative strutturate che coinvolgono diversi ambiti, tra cui le scuole del territorio, e che non si limitano a celebrare gli anniversari, bensì diventano concreti percorsi di formazione per ricordare e praticare l’opera di Beniamino Gigli”.
L’interesse che il mondo della lirica sta ottenendo, grazie anche alle offerte come quelle promosse del Gof e Villa InCanto, viene confermato anche dall’Assessore alle Culture Rita Soccio che parla del Gigli Opera Festival, arrivato alla terza edizione invernale, come di “un evento nato per celebrare al meglio uno degli illustri figli recanatesi e arrivato fino ai più piccoli, nelle scuole, per far comprendere e amare l’arte del bel canto che ha reso famosa Recanati in tutto il mondo”.
Proprio ai più giovani (dai 5 ai 12 anni) sarà rivolto, anche in questa edizione invernale, il progetto “Operattivamente” nato dalla collaborazione tra l’Università degli studi di Macerata, la casa editrice EUM-Edizioni Universitarie Maceratesi e il giornalista Carlo Scheggia. Il percorso, curato dalla Professoressa Paola Nicolini prevede, nella giornata che precede gli spettacoli, incontri tematici e letture animate incentrati sulle opere messe in scena durante le serate. Nello specifico gli appuntamenti sono previsti per il 28 novembre, l’8 febbraio e il 7 marzo.
Come sperimentato nella stagione estiva, dunque, artisti di fama nazionale e internazionale si esprimeranno al meglio grazie anche all’ensemble musicale, proveniente dalla Civica Scuola di musica “B. Gigli” di Recanati diretta dal professor Ermanno Beccacece, novità apprezzatissima che si esibirà sulle rielaborazioni musicali del Maestro e violinista Luca Mengoni. Come spiega il professor Beccacece “la presenza del “Decimino Gigli” composto da archi e fiati va ad arricchire, dal punto di vista timbrico, l’accompagnamento strumentale aderendo in modo più realistico ed emozionale alla partitura originale”. Il Direttore della Civica Scuola, collaboratore con il Maestro Serenelli attraverso l’Accademia lirica Gigli, racconta come “l’evoluzione del progetto iniziale di Villa InCanto ha potuto varcare le soglie del teatro permettendo alle opere di acquisire ancor meglio una dignità specifica delle messe in scena”.
E come approfondisce il Maestro Riccardo Serenelli “quello che sin dalle origini Villa InCanto e Gof intendono portare avanti, è un’esperienza che riempia lo spazio tra il tradizionale concerto e la grande opera. La nostra programmazione si rivolge sia ai melomani che già apprezzano e conoscono questo mondo, sia al pubblico più inesperto che si affaccia alla scoperta della lirica in modo timido e acerbo, con lo scopo di approcciare un’arte complessa attraverso le nostre rivisitazioni riadattate e rimodulate su tempi e linguaggi meno dilatati e più immediati”.
Oltre ad offrire un nuovo modo di vivere l’opera, il Gof offre occasioni di crescita anche agli artisti stessi e, come spiega Serenelli “si fa promotore del talento dei cantanti prescelti attraverso audizioni in Italia e all’estero offrendo loro un trampolino verso i maggiori teatri, come nel passato faceva il teatro di tradizione”.
Rivolto alla sperimentazione, dunque, il calendario invernale prevede tre date – 29 novembre, 9 febbraio e 8 marzo – e si aprirà con i colpi di scena pucciniani della Tosca: opera in tre atti che porta alla ribalta, attualizzando, lo spirito politico e le vicissitudini in equilibrio tra l’abuso di potere, la politica e lo spirito misericordioso interpretati dai protagonisti Tosca, Scarpia e Cavaradossi. A calcare il palco nella serata inaugurale, Maria Luisa Lattante (Tosca) proveniente dal Premio di Spoleto, Enrico Terrone (Cavaradossi) cantante all’Arena di Verona e il baritono Giulio Boschetti (Scarpia) con Villa InCanto fin dagli esordi e amato e apprezzato dal pubblico recanatese.
A seguire, gli appuntamenti successivi, con Pagliacci e Don Pasquale.
Per info e prenotazioni Teatro Persiani Recanati (dal martedì al sabato dalle 17 alle 19)
071 7579445 o 3492976471
Continuano gli appuntamenti di “Musica in Monastero” organizzati dall'istituto musicale Nelio Biondi di Camerino con la collaborazione delle Sorelle Povere di S.Chiara e il patrocinio del Comune di Camerino.
Dopo il successo del primo incontro che ha visto protagonista il concerto - spettacolo "Il mio Henghel" dedicato al clarinettista Henghel Gualdi lo scorso 9 novembre , giovedì 22 "Musica in Monastero" propone un concerto in occasione della festa di S.Cecilia patrona della musica.
Il clarimbando duo formato da Vincenzo Correnti (clarinetto) e Giacomo Correnti (marimba) con la partecipazione del violin performer di Andrea Esposto proporanno un viaggio musicale affascinante di vari stili musicali partendo da Bach fino alla musica contemporanea.
Il concerto aperto a tutti è stato programmato per le ore 10,00 in modo di permettere la presenza anche delle scuole delle città.
1998-2018: sono solo “venti digit@li” ma per la Polizia Postale e delle Comunicazioni questi anni sono stati ricchi di radicali cambiamenti e, soprattutto, hanno segnato il passaggio dalla tradizionale “Polizia Postale” alla nuova “Polizia delle Comunicazioni”.
Nella splendida cornice del Teatro Lauro Rossi di Macerata, il Compartimento Polizia Postale e Comunicazioni per le Marche, celebrerà domani 20 novembre il ventesimo anniversario dell’istituzione del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni con una manifestazione che, alla presenza delle piu’ alte cariche civili, militari e religiose, offrirà una importante opportunità di riflessione sulle nuove sfide derivanti dalla evoluzione cibernetica del quotidiano. Per l’occasione, il giornalista Vincenzo Varagona modererà una tavola rotonda alla prenderanno parte il Dirigente del Compartimento Polizia Postale e Comunicazioni per le Marche D.ssa Cinzia Grucci, il Prof. Marcello La Matina docente di filosofia della Comunicazione presso l’Università degli studi di Macerata, il dott. Lorenzo Lattanzi presidente A.I.A.R.T., i giovani Angelica Nicole Ricca e Matteo Polimanti in rappresentanza degli studenti del Liceo classico “Leopardi” di Macerata. Durante la festa ci sarà una esibizione del coro dell’Università di Macerata.
Verrà inoltre proiettato un docufilm, prodotto dal regista Stefano Ribaldi, che illustrerà le varie versioni della Polizia Postale e delle Comunicazioni, parallele all’esplosione della moderna digitalizzazione.
Il VII Forum internazionale della Cultura di San Pietroburgo ha riunito 35.000 persone, di cui 13.000 professionisti e manager delle migliori istituzioni culturali di tutto il mondo: paese ospite, insieme al Qatar, l’Italia, presente con una delegazione guidata dal ministro dei beni culturali Alberto Bonisoli. Il Forum – organizzato dal Governo della Federazione Russa, dal Ministero della Cultura russo e dalla città di San Pietroburgo – si è svolto dal 15 al 17 novembre e ha facilitato incontri e scambi fra personalità del teatro, dell’opera e del balletto, registi e musicisti, autorità e imprese, esponenti della comunità scientifica.La manifestazione ha avuto una triplice vocazione: fungere da ampia piattaforma per il business culturale attraendo operatori e specialisti di vari campi; includere molteplici spettacoli per i cittadini e gli ospiti a San Pietroburgo; creare condizioni favorevoli a implementare progetti e a realizzare accordi internazionali di carattere culturale. «È stato un grande onore essere al Forum di San Pietroburgo per presentare il Macerata Opera Festival insieme a migliaia di persone provenienti da tutto il mondo – afferma Barbara Minghetti – riunite per confrontarsi sulle tematiche della cultura, dell'outreach, della salvaguardia del patrimonio, dell’educazione e per accordarsi su future collaborazioni. Il nostro festival ha riscosso grande interesse per la sua capacità di sintesi di tradizione e capacità produttiva tipicamente italiane, rilievo storico dello Sferisterio e volontà di proporre innovazione attraverso regie, coproduzioni e progetti innovativi realizzati con i giovani. Possiamo affermare che abbia avuto inizio un nuovo percorso di maggiore internazionalizzazione del Macerata Opera Festival». Alle parole di Barbara Mighetti, si affiancano quelle del sindaco di Macerata, Romano Carancini: «L’occasione al Global Forum della Cultura di San Pietroburgo, presente anche il ministro Bonisoli, ci ha dato l’opportunità di raccontare insieme al Macerata Opera Festival anche una città che apre il cuore e la mente di chi la incontra, rimanendone affascinato. Cuore e mente attraversati da una fortissima identità di giovani presenti grazie ad una tra le più antiche e prestigiose Università europee che forma verso l’Umanesimo ed una Accademia di Belle Arti che cresce talenti creativi provenienti da tutto il mondo. Macerata come micropolitana capace di competere nel Sistema Italia essendo tra le prime 10 città italiane per valore ambientale e tra le 10 finaliste per l’assegnazione del titolo di Capitale della Cultura Italiana 2020. Sia nella sessione dedicata alle Marche che nella conferenza stampa finale, abbiamo raccontato di Macerata e di altre piccole città marchigiane come di un ecosistema di un’Italia diversa, più umana, più accogliente e comunque piena di opportunità di bellezza, qualità e vita. La grande curiosità, anche in Russia e soprattutto in una capitale culturale come San Pietroburgo, verso Macerata, Senigallia e le Marche per quello che siamo e facciamo, conferma che l’internazionalizzazione è la direzione decisiva per farci crescere. Per questo è stato fondamentale anche il lavoro autorevole del console onorario delle Marche in Russia Marco Ginesi e della sua squadra composta da Renato Barchiesi e Natalia Kovaleva che vogliamo ringraziare».