La poesia nelle Marche è sempre stata viva. La poesia è come la musica popolare che un po’ si ripete e un po’ si rinnova. La provincia di Macerata ha sempre primeggiato per l’estro poetico e per il canto. Al tempo che fu c’erano i cantori che nelle vie e nelle piazze, ma anche nelle corti e nei palazzi, declamavano a braccio le loro filastrocche e poemetti, in dialetto. Oggi i poeti, perlopiù, si esprimono in taliano corretto, ma la vena è sempre la stessa.
E lo dimostreranno i due poeti treiesi Maurizio Angeletti e Andrea Biondi, durante il “Cenacolo Poetico” organizzato dall’Auser Treia, per il 24 novembre 2018 alle ore 17,00, nella Sala Multimediale di Via Cavour 29 al Centro Storico di Treia. Le poesie e i brani, tratti rispettivamente dai loro libri “Il mio verso libero” e “Le campagne hanno bocche”, saranno declamate dal fine dicitore Stefano Savi e accompagnate dalla chitarra acustica di Roberto Gatta. La professoressa (e scrittrice) Liana Maccari modererà l’incontro coadiuvata dalle relate del poeta (e professore) maceratese Guido Garufi, con liberi interventi ed inviti tra i partecipanti convenuti. Per restare in sintonia con la tradizione novembrina, al termine dell’evento, verrà offerto un brindisi con del buon vino rosso bioregionale.
Dicono gli autori:”Trovare il modo di suscitare interesse con la poesia, nel nostro attuale mondo, che non riesce più a vederla in nessun risvolto del quotidiano, equivale a far dono di occhiali ad un cieco, nella speranza che riacquisti, seppure in parte, quella vista cui da tempo si era rassegnato d’aver perso. Ma come spesso si dice: ‘l’illusione è sempre la più forte delle tentazioni’. Auguriamoci un sussulto, da qualcuno di buona volontà, che rompa il tedio comune e la banale quotidianità” (Andrea Biondi e Maurizio Angeletti).
La manifestazione libera, gratuita ed aperta a tutti, si svolge con il patrocino morale del comune di Treia.
Sarà presente per un saluto il presidente provinciale Auser di Macerata, Antonio Marcucci.
Un omaggio a una generazione di donne e di uomini che hanno attraversato l’inferno armati solo di coraggio, resistenza e amore per la vita a qualunque livello, ad ogni costo e ad ogni condizione pur di vivere. Veri eroi “quotidiani” che affrontano le disgrazie e le tragedie che la vita mette loro davanti continuando a vivere con ostinata convinzione.
E’ questo il significato di “1940”, musical della compagnia amatoriale Teatro in Bilico che i Teatri di Sanseverino propongono per domani al Feronia (sabato 24 novembre) con una doppia programmazione alle ore 10,30, per una “prima” riservata alle scuole, e alle ore 21, per una replica, con ingresso unico intero a 12 euro e ridotto per gli abbonati alla stagione di prosa a 7 euro, aperta comunque a tutti.
Il musical, scritto, diretto e interpretato da Giulia Giontella, è anche un omaggio a certi tempi ormai andati, alla musica, al varietà, alle canzoni immortali così radicate nelle nostre corde vocali. Un omaggio a chi ha costruito un mondo diverso e a chi, purtroppo, non ce l'ha fatta. A chi è riuscito ad affrontare e a superare il peso di un passato così.
La rappresentazione si inserisce in un fine settimana davvero ricco per i Teatri di Sanseverino che sempre per domani (24 novembre), alle ore 17 all’Italia, con ingresso gratuito e in collaborazione con l’Uteam, l’Università della Terza Età dell’Alto Maceratese, propongono anche l’incontro con Alfredo Luzi, che terrà una conferenza sul tema: “I duecento anni dell’Infinito leopardiano”
A chiudere la settimana di eventi, domenica 25 novembre alle ore 16,30, sarà infine la cerimonia di riapertura del museo archeologico comunale “Giuseppe Moretti” di Castello al Monte. All’evento, ad ingresso gratuito, si accompagneranno anche il Concerto di Santa Cecilia dell’Accademia Feronia e una visita guida al museo a cura di Francesco Rapaccioni, direttore dei Teatri di Sanseverino e console del Touring Club Italiano.
Jazz per tutti al Politeama di Tolentino, giovedì 29 novembre alle ore 21,15 nella voce calda e affascinante di Eleonora Bianchini, tra le migliori voci femminili italiane, risuonano i più famosi standard, da George Gershwin a Cole Porter fino ai Beatles. La formazione è quella di un quartetto che vede Eleonora Bianchini alla voce, Marcello Lupoi al pianoforte, Pietro Paris al contrabbasso e Lorenzo Brilli alla batteria.
Un omaggio in jazz ai grandi brani del songbook americano, degli standards jazz e molto altro. Il repertorio prevede standard di grandi autori come George Gershwin, Richard Rodgers, Matt Dennis, Joseph Livingstone, Cole Porter, fino ad arrivare ai Beatles. Il “Lost Verse” viene riportato alla luce riconsegnando a lui l’importanza della sua funzione, impostava la canzone sia liricamente che musicalmente prefigurando ciò di cui si sarebbe narrato e cantato permettendo all’ascoltatore di entrare nel brano in modo fluido e scorrevole.
Eleonora Bianchini, cantante e compositrice perugina, riesce a creare un’atmosfera calda e affascinante attraverso il suono della sua voce; inizia negli Stati Uniti dove si esibisce nei club più di Boston e New York. Nel maggio 2016 è stata eletta dai lettori di “Jazzit”, giornale di jazz italiano, una tra le migliori voci femminili nel jazz classificandosi al quarto posto. Attraverso i lunghi periodi di permanenza all’estero tra Boston, New York, Quito (Ecuador) e Channai (India), Eleonora ha potuto inconrtare e collaborare con grandi artisti tra cui Danilo Perez, Rosa Passos, Eva Ayllon, Oscar Stagnaro, Mark Walker, Jamey Haddad, John Pierce, per citarne alcuni. Marcello Lupoi, grande amante del jazz, principalmente autodidatta, riceve nella sua carriera dei premi e riconoscimenti importanti, ha collaborato inoltre con artisti come Joe Chambers, Pietro Tonolo, Massimo Manzi, Fabio Zeppetella, Mario Raja e molti altri. Pietro Paris, ha collaborato con musicisti di fama internazionale come Gilad Hekselman, Marcus Gilmore, Matt Mitchell e Lage Lund; alcune delle manifestazioni importanti dove partecipa sono Grey Cat Jazz Festival, Gubbio No Borders, Terni in Jazz, Casa del Jazz, Gezziamoci a Matera. Lorenzo Brilli inizia da piccolissimo con il pianoforte e la musica classica per poi dedicarsi alla batteria jazz perfezionandosi con grandi maestri come Louis Sclavis, Greg Hutchinson, Ron Savage, Horacio Hernandez, Giovanni Hidalgo ed altri. Collabora stabilmente con l’ensemble di Ottoni del Conservatorio Morlacchi di Perugia, con l’Orchestra Città Aperta, e con la Banda degli Unisoni.
La rassegna organizzata in collaborazione con Tolentino Jazz, continua giovedì 6 dicembre alle ore 21.15 con Amina Figarova Sextet. Pianista e compositrice originaria dell'Azerbaijan, si è esibita nei più importanti Club come il Blue Note di New York.
I biglietti per il concerto sono disponibili al Botteghino del Politeama, aperto tutti i giorni (escluso sabato e domenica) dalle 17,00 alle 20,00 e da tre ore prima di ciascun spettacolo. Biglietti disponibili anche online all’indirizzo http://www.liveticket.it/politeamatolentino. Il costo del biglietto è di 20 euro+ prevendita. Sottoscrivendo la FRIEND CARD del Politeama è possibile assistere agli spettacoli a prezzo scontato.
Con la mostra Lorenzo Lotto. Il richiamo delle Marche allestita a palazzo Buonaccorsi a Macerata si riapre il caso della tela scomparsa. Una provocazione, voluta dal curatore Enrico Maria Dal Pozzolo, per scuotere le nebbie intorno alla vicenda e gli animi di quanti potrebbero aiutare.
L’ultima opera in esposizione, infatti, è la cornice vuota di legno intagliato e dorato a guazzo della famosa Madonna col Bambino e tre angeli, realizzata da Lotto intorno agli anni trenta del Cinquecento e rubata dalla Chiesa dei minori osservanti di Osimo nella notte tra il 7 e l’8 novembre 1911, lo stesso anno del celeberrimo furto della Gioconda. A differenza del capolavoro leonardesco, il dipinto del pittore veneto non fu mai recuperato, e le ricerche rimangono ancora aperte.
La mostra, promossa dalla Regione Marche con il Comune di Macerata, sottolinea il percorso di ricerca, per certi versi sperimentale, che è stato realizzato, abbinando forza espositiva, supporti multimediali di approfondimento, grandi capolavori, riflessioni e discussione critica.
Oltre al “thriller artistico”, Lorenzo Lotto. Il richiamo delle Marche propone due casi studio. Il primo è relativo alla tela con San Girolamo nello Studio, in passato ben presente nella letteratura scientifica e quindi acquistata, alla fine degli anni Settanta, per i Musei Civici di Bassano del Grappa: un’opera che in seguito fu però al centro di polemiche e di animate discussioni circa la paternità di Lorenzo Lotto e quindi relegata nei depositi museali e per lunghi anni completamente dimenticata. Ora, dopo che nel 2018 il dipinto è stato recuperato dai magazzini del museo e sottoposto ad analisi scientifiche (che hanno dimostrato la compatibilità con le tecniche esecutive lottesche, nonché la presenza di alcuni pentimenti), Dal Pozzolo riapre la discussione, riconoscendo l’alta qualità del dipinto, nonostante le condizioni conservative, e la sua congruità con la fase lauretana del pittore e, infine, valutando il suo essere una “copia libera” da un’incisione di Dürer - artista amato da Lotto fin dalla giovinezza - elemento tutt’altro che contrario alla paternità lottesca.
Il secondo caso è un faccia a faccia tra la bellissima Madonna con il bambino di Crivelli, di proprietà del Museo di Macerata, e la “Madonna” di Lotto, prestata dal Museo Correr di Venezia, di probabile origine marchigiana e incerta datazione (ipotizzata intorno al 1532-1534): un dialogo dunque tra due veneziani che lasciarono la loro terra d’origine per radicarsi entrambi nella regione adriatica, quasi “un’oasi di libertà creativa”.
La mostra è aperta fino al 10 febbraio 2019, orari: martedì – domenica: 10:00 – 18:00; chiuso il lunedì. Il biglietto comprende: l’ingresso alla mostra; la visita di Palazzo Buonaccorsi e dello Sferisterio; CityTour a orari fissi. Prezzo intero 10 euro, previste varie riduzioni, anche per visite guidate per gruppi e scuole. Info www.mostralottomarche.it. Nel sito sono indicati anche gli eventi organizzati dai Comuni “lotteschi” in occasione dell’esposizione.
Un evento per consacrare ufficialmente l'inizio di un nuovo percorso, sicuramente non facile, ma nemmeno impossibile. Questo è quanto si può dire in poche parole sull'apertura dell'Agorà di Macerata di RiGenerazione Italia. L'avventura è stata presentata ieri presso la Biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata.
Molti i giovani presenti, attenti ad ascoltare un discorso che li tocca da vicino, affrontato dal portavoce del gruppo, Alessio Panaggio, il quale, insieme ai suoi collaboratori e al supporto di RiGenarazione ha messo in piedi un progetto nuovo, audace, in una città che ultimamente ne ha viste troppe ed è quindi il caso di cambiare, o forse è meglio usare il termine “sensibilizzare”. Ebbene si, l'obiettivo messo in campo è proprio quello di sensibilizzare la cittadinanza maceratese in merito al tema dell'Immigrazione, un fenomeno troppo spesso frainteso con banalizzazioni e luoghi comuni. Proprio per questo si intende dare spazio ai giovani. “I giovani devono tornare ad essere protagonisti; - ha commentato il capogruppo Alessio Panaggio – noi giovani siamo i meno rappresentati, quindi è necessario farsi sentire con una maggiore partecipazione, con le idee, con i nostri valori.”
Presente all'inaugurazione anche Tommaso Giacchetti, fondatore di RiGenerazione Italia, il quale ha parlato di questo mondo in crescita, delle 150 Agorà nate insieme a quella maceratese, di eventi di formazione e di innovazione. Una realtà che prende forma, si espande, si sviluppa con e per i giovani, figli di un Italia che è il caso di far cambiare e far aprire. “Dietro un movimento forte ci deve essere una motivazione altrettanto forte, – ha dichiarato Giacchetti – per mettere in campo azioni concrete, effettive.” Ed ecco il progetto presentato dall'Agorà Maceratese per l'integrazione dei richiedenti asilo per sensibilizzare, per farli entrare in contatto con i cittadini; due le alternative che saranno sottoposte al Comune: la pulizia delle strade dopo il mercato cittadino del mercoledì oppure la pulizia dei parchi, ovvero Giardini Diaz, Fontescodella e il Sasso d'Italia. Non servono risorse economiche, ma soltanto la volontà e la voglia di collaborare.
All'evento anche Antonio Mastrovincenzo, Presidente del Consiglio Regionale delle Marche. Vicino al progetto e al tema dell'immigrazione, Mastrovincenzo ha descritto ai partecipanti come sia effettivamente la realtà riguardo al tema dell'immigrazione, descritta di solito come un'onda anomala dai mass media. “Serve un grande progetto di sensibilizzazione – ha dichiarato il presidente – e come Consiglio Regionale marchigiano ci siamo interessati molto spesso al tema per crescere come comunità, per vedere l'immigrazione come un arricchimento e non il contrario.”
Ebbene, parte un'esperienza forte, dove si può e si deve lavorare insieme andando avanti, verso un obiettivo comune.
Domenica 25 Novembre, a Civitanova Marche, nel contesto dello splendido Teatro “Annibal Caro”, si terrà il primo appuntamento di “A TEATRO CON MAMMA E PAPA'”, stagione 2018-19 di Teatro per Ragazzi e Famiglie promossa dal Comune di Civitanova Marche, da “Teatri di Civitanova” e da “Proscenio Teatro” per la direzione artistica di Marco Renzi.
Il progetto, giunto alla sua settima edizione, si iscrive nel Circuito Intercomunale TIR-TEATRI IN RETE che vede coinvolti dieci Comuni nelle Province di Ancona, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, la più grande rete di teatro per l'infanzia e la gioventù nella parte sud della Regione Marche.
La stagione civitanovese si apre con una novità assoluta, lo spettacolo “CENERENTOLA IN BIANCO E NERO”, lavoro con attori e pupazzi animati che ha debuttato il 18 Novembre a Savignano sul Panaro (MO). Si tratta di una rilettura molto divertente delle due più celebri e conosciute versioni europee della famosa favola: quella dei Fratelli Grimm e quella di Charles Perrault.
Lo spettacolo racconta fedelmente la vicenda, attraversando i momenti più cari e noti al pubblico di ogni età: ci sarà in scena Cenerentola in carne ed ossa, col suo vestito sporco di cenere e con quello sfavillante con cui si presenta alla festa, ci sarà il Principe, la scarpetta abbandonata e tutto il resto. Non mancheranno, come tradizione della compagnia, pupazzi animati e coinvolgimento diretto del pubblico.
Quella di Cenerentola è storia di mondi magici, di straordinari rapporti con la natura e gli animali, ma è anche storia di una profonda ingiustizia, di riscatto, di prepotenze sconfitte, del bene che trionfa sul male. Tutti, chi prima e chi dopo, abbiamo subito nella nostra vita dei torti, si comincia già a scuola con il triste fenomeno del bullismo, e tutti abbiamo sognato di avere giustizia, questo ci permette un'immediata identificazione con le vicende di Cenerentola, siamo dalla sua parte sin dall'inizio, lo siamo stati per secoli e continueremo ad esserlo ancora.
In scena Mirco Abbruzzetti e Simona Ripari, le musiche originali sono di Marco Pierini e Giuseppe Franchellucci, i costumi di Valentina Ardelli, le scene di Giacomo Pompei e Paolo Figri, le luci di Simone Agostini, il testo e la regia di Marco Renzi.
Visto il forte gradimento e seguito dell'iniziativa, si ricorda e raccomanda di prenotare il posto onde evitare di non poter accedere alla Sala. I numeri da chiamare sono i seguenti: 0734-440348\440361 (lun.ven ore 9\13,30), in altri orari 335 5268147. Ingresso Unico € 6.00
I riconoscimenti artistici per il Maestro Iacomucci non finiscono mai… è di appena un mese fa la notizia che alcune sue opere, appartenenti alla prestigiosa collezione d’arte contemporanea del CESMA Centro Studi Marche di Roma, sono state esposte al Rathaus di Stoccarda, durante un importante evento dal titolo” Uno sguardo sulla cultura delle Marche”.
I riflettori dell’arte per Iacomucci non si sono ancora spenti e, alcuni giorni fa, l’artista urbinate è stato invitato a partecipare, con alcune sue opere, al Premio Marche 2018- Biennale d'Arte Contemporanea: la celebre manifestazione espositiva che, fin dagli anni Cinquanta, si è caratterizzata come una delle più significative nel territorio della Regione Marche e di valenza nazionale.
Il Premio Marche 2018 si propone di valorizzare l'attività degli artisti delle Marche e di accrescere la sensibilità e le conoscenze dei marchigiani nei confronti delle arti figurative e visuali. Il suo scopo è quello, altamente meritorio, di promozione dell'arte contemporanea in Italia al fine d'individuare artisti, anche affermati, e giovani con spiccate qualità tecniche e poetiche.
Con questa edizione 2018, il Premio Marche, torna a essere la celebre Biennale d’Arte Contemporanea, che, per l’occasione, è stata inaugurata nella cornice del bellissimo e imponente Forte Malatesta di Ascoli Piceno e rimarrà aperta fino al 31 gennaio 2019.
Il Premio Marche, da sempre legato alla città di Ancona, in questa speciale occasione diventa itinerante e verte sul tema dell’interpretazione artistica come armonia ed è dedicato agli artisti marchigiani operanti nella regione, siano essi già affermati oppure emergenti, selezionati e, successivamente, invitati dal Comitato Scientifico.
Al tavolo degli organizzatori erano presenti:il Prof. Fabio Mariano, il Prof. Stefano Papetti, il Prof. Stefano Tonti , la dott.ssa Arianna Trifogli e il sindaco di Ascoli Piceno Avv. Guido Castelli.
Numerosa l’affluenza del pubblico, come anche la presenza di tanti artisti provenienti da tutta la Regione, tra i quali anche il Maestro Carlo Iacomucci, con una sua opera, come testimonianza diretta della fertile carriera di artista e di incisore. Personaggio eclettico, Iacomucci nella sua pluriennale carriera artistica, si è cimentato in percorsi e stili differenti che hanno avuto, come denominatore comune, la tematica del segno attraverso i motivi ricorrenti delle gocce o tracce o segni, che rappresentano la sua inconfondibile impronta.
I premi prestigiosi e i molti riconoscimenti ricevuti nel corso della sua carriera, rendono il Maestro Iacomucci, il testimonial ideale per mantenere alto il nome delle Marche non solo in Italia, ma anche fuori dai confini nazionali.
Prossimi appuntamenti per Iacomucci: un’ opera in omaggio alla mostra in onore di Padre Stefano Troiani a Sassoferrato; in seguito, Iacomucci terrà una conferenza sulle tre tecniche dell’incisione a Civitanova Marche, e successivamente a Firenze e Spello.
Iacomucci nasce e studia ad Urbino, vive e opera a Macerata. Info.320.0361833
La Compagnia di Musicultura festeggia a Recanati i dieci anni di intensa attività artistica, al Teatro Persiani, con una retrospettiva dei più acclamati spettacoli dagli oltre 300.000 spettatori della “Storia Cantata” firmati da Piero Cesanelli. Una full immersion di sette spettacoli che si apre domani venerdì 23 novembre con il primo week end dedicato ai ritratti delle figure di grandi artisti, ridisegnate con estro e affetto da Piero Cesanelli. Emozionanti spettacoli di grande musica live che coniugano canzoni, immagini e filmati con l’apporto narrativo di attori in scena.
Si parte domani venerdì 23 novembre alle ore 21 con i ritratti di due grandi artisti: “BRUNO LAUZI, Questo Piccolo Grande Uomo” e “ FABRIZIO DE ANDRÉ, Da Marinella a Princesa. Bruno Lauzi è sempre stato un personaggio inconsueto, definito da molti suoi colleghi “un vero anticonformista”. Il cantautore ha lasciato pagine bellissime nel grande libro della storia della canzone popolare. Lo spettacolo illustra i vari aspetti dell’artista Lauzi: l’interprete, il cantautore e l’autore. In programma le più suggestive canzoni scritte ed interpretate da Lauzi fra cui: La casa nel parco, Se tu sapessi, Genova per noi, Vecchio paese, Giovedì speciale, L’appuntamento, Amore caro amore bello, Almeno tu nell’universo, Il poeta, L’aquila, Ritornerai, Una giornata al mare, On su onda, Piccolo uomo, E penso a te. “ FABRIZIO DE ANDRÉ, Da Marinella a Princesa” è lo spettacolo più intimistico messo in scena da La Compagnia. Piero Cesanelli che ha conosciuto ed avuto come ospite e giurato a Musicultura De André ci disegna un profilo del grande cantautore dove il video racconto, la recitazione e l’esibizione musicale live la fanno da protagonisti. Uno spettacolo in cui diventa facile accedere al mondo di un artista che per tutta una generazione rimane un importante punto di riferimento. Tra le canzoni in scaletta più suggestive di Fabrizio De Andrè: Ho visto Nina volare, La ballata del Michè, Lontano lontano, La ballata dell’amore cieco, Il suonatore Jones, Hotel Supramonte, Blowin in the wind, Khorakhanè, Via della povertà, La canzone di Marinella, Bocca di rosa, Il testamento di Tito, Fiume Sand Creek, Creuza de ma, Don Raffaè, Il pescatore .
Il viaggio prosegue sabato 24 novembre alle ore 21 con lo spettacolo “GABRIELLA FERRI, una voce fuori dal coro”. Gabriella Ferri può essere considerata una delle più grandi interpreti della canzone popolare del nostro paese. In questo spettacolo viene proposta una lettura di tutto il mondo artistico e a volte anche personale dell’artista attraverso i modelli ispirativi, le contaminazioni etniche internazionali, il suo aspetto compositivo e le canzoni scritte da altri autori per la sua voce. Tra le più suggestive canzoni scritte ed interpretate dalla Ferri si potrà ascoltare: Come è bello fa’ l’amore, Vecchia Roma, La società dei magnaccioni, Roma forestiera, Remedios, Cielito lindo, Gracias a vita, Tutti al mare, Il valzer della toppa, Se tu ragazzo mio, Sempre, Ti regalo gli occhi miei, Er barcarolo, Luna rossa, Chitarra romana, Dove sta Zaza’.
A chiudere l’intenso week end musicale, domenica 25 novembre alle ore 17 sarà un tributo alla storia della canzone partenopea: “SCALINATELLA la canzone napoletana dalla Villanella al Rock Blues” Un emozionante viaggio nel panorama della musica napoletana da cui tutti quanti, artisti e fruitori, sono contaminati. Un percorso che sottolinea i mutamenti della scrittura musicale di questo grande popolo di artisti. Dalle villanelle del 1600 si sale alla prima tarantella, per poi proseguire dalla canzone classica al rock blues dei giorni nostri individuando i grandi temi ispiratori: Napoli l’America e la ricerca del lavoro, l’amore, la malavita, l’innocenza perduta. In programma le più suggestive pagine della canzone napoletana fra cui: Michelemmà, Fenesta ca lucive, Te voglio bene assaje, O sole mio, Marechiaro, Mare chiaro mare scuro, Tamurriata nera, Tu vuò fa l’americano, Perché nun ce ne jammo in America, Reginella, Malafemmena, Chella là, Je so pazzo, Na tazzuelella e café, Era di maggio, Canzone appassionata, Passione, Marinariello, ‘A città ‘e Pulecenella, O surdato innamorato.
Domani, venerdì 23 novembre, alle ore 17,30, alla Biblioteca comunale “Silvio Zavatti”, torna la rassegna dedicata alle letture animate per bambini. Per l’appuntamento della settimana è stato scelto il testo: “Questo libro è fuori controllo!” di R. Byrne, adatto all’ascolto di bimbi dai 3 ai 6 anni.
Il ritrovo è presso la Sala “Enrico Cecchetti”, con prenotazione obbligatoria dal lunedì al venerdì ore 9,00-19,00 al numero telefonico: 0733.813837. Il ciclo di racconti si concluderà a dicembre.
L’iniziativa è gratuita ed è patrocinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Civitanova.
www.bibliotecazavatti.com
Domenica 25 novembre, alle ore 17,00, la Scuola di cultura e scrittura poetica “Sibilla Aleramo” inaugurerà il suo quinto anno di attività presso la Biblioteca comunale “Silvio Zavatti” di Civitanova Marche.
La Scuola, patrocinata dal Comune di Civitanova Marche - Assessorato alla crescita culturale e realizzata in collaborazione con Associazione culturale "SibillA" e Biblioteca comunale "Zavatti", è diretta dal professor Umberto Piersanti che in questi anni ha messo a disposizione la sua preziosa esperienza per allargare la conoscenza della poesia, soprattutto quella italiana e contemporanea, poco nota nel nostro Paese, attraverso la pratica diretta dei testi, il dialogo e la frequentazione con poeti e critici.
“La nostra città propone appuntamenti culturali di altissima qualità – ha detto l’assessore Gabellieri – finalizzati a favorire la diffusione della cultura sotto ogni forma. La scuola del professor Piersanti, con i suoi incontri sulla poesia, è un vanto per la nostra città e per l’Amministrazione che si può dire orgogliosa di avere un intellettuale di tale calibro a Civitanova”.
In programma lezioni sugli autori del '900, tenute da Umberto Piersanti, laboratori di scrittura, pubblicazioni agli incontri mensili con addetti ai lavori (poeti, critici, editori, filosofi di fama), con la possibilità anche di affrontare il cinema di poesia.
Sei gli ospiti illustri che arriveranno in città: Danilo Mandolini (9 dicembre), Anna Sartori (20 gennaio), Duccio Demetrio (10 febbraio), Bianca Garavelli (10 marzo), Antonio Riccardi (7 aprile), Feliciano Paoli (28 aprile).
“A Civitanova abbiamo invitato molti poeti italiani di spessore, anche marchigiani - ha spiegato Piersanti –. Anche quest’anno avremo ospiti importanti che ci aiuteranno a leggere e sviluppare una sensibilità a questo genere di testi”.
Le lezioni sono a cadenza settimanale, la domenica pomeriggio alle 17,00, fino a maggio 2019, con ospiti di calibro nazionale una volta al mese.
La scuola è aperta a tutti, conta una media di 40 iscritti, previo versamento di quota di iscrizione.
Info: 3202530653 – lascuoladipoesia@libero.it
Una fuga temporanea per uscire dalla routine stanca e inconsapevole e attingere all’energia vitale del cammino. Oltre il velo che offusca i propri desideri, alla ricerca del senso profondo dell’esistere: l’amicizia, l’amore per la montagna, i suoi paesaggi, la sua gente, i luoghi che si spopolano e i giovani che ritornano. E’ qui che conduce la lettura del libro, edito da Terre di Mezzo: “Appennino atto d’amore. La montagna a cui tutti apparteniamo” di Paolo Piacentini, presidente nazionale della Feder Trek che aprirà la serie di incontri che la sezione del Club Alpino Italiano di San Severino Marche ha deciso di promuovere a chiusura dell’anno escursionistico.
L’appuntamento è per domani (venerdì 23 novembre), a partire dalle ore 21,15, nella sala Aleandri del teatro Feronia, gentilmente messa a disposizione dal Comune di San Severino Marche.
“Appennino atto d’amore” è il diario di un mese di cammino sugli Appennini, da Riomaggiore a Castel Madama, dalla Liguria al Lazio scritto da chi vive l’escursionismo come gesto di impegno civile. Un mese di incontri con giovani che hanno avviato coraggiosamente aziende agricole bio o bed and breakfast, donne e uomini che resistono allo spopolamento e mantengono in vita piccole attività economiche, come trattorie o bar in frazioni abitate da poche persone.
La prefazione del libro è stata scritta da Paolo Rumiz.
Dopo l’incontro con Piacentini le conferenze del Cai settempedano proseguiranno martedì 27 novembre con Claudio Scarponi, fotografo naturalista autore di un racconto per immagini dedicato al Ladakh , nell’estrema punta a nord dell’India, e giovedì 29 novembre con la guida alpina Pasquale Iannetti che illustrerà la sua ricerca dal titolo: “Febbraio 1929 l’ultima ascensione di Mario Cambi e Paolo Emilio Cichetti”, frutto di un’appassionata ricerca su documenti d’epoca. L’ingresso è libero.
Cibo, convivialità e diplomazia della concretezza! Con queste credenziali Tipicità si è presentata a Tirana, di fronte ad una qualificata platea internazionale, in occasione della terza edizione della Settimana della cucina italiana nel mondo.
La tavola diviene “ambasciatore” dell’italian style e sulla sua scia traina fashion, musica, ecodesign, meccanica di precisione e attrattive territoriali. È il “vivere all’italiana”, un nuovo modo di presentare i talenti tricolori, non più come gioielli isolati, ma come un’unica e luminosa parure!
Promosso in tutto il mondo dalla Farnesina, il programma dell’iniziativa ha visto Tipicità protagonista nel “Paese delle aquile”, grazie ad una proficua sinergia con l’Ambasciata Italiana a Tirana e con il Consolato Generale d’Italia a Valona.
Un’operazione a tutto tondo sublimata dalla serata conclusiva organizzata nel cuore nevralgico della capitale albanese e guidata da Marco Ardemagni, noto conduttore di RAI Caterpillar AM. Un vero e proprio “spettacolo del gusto” - ha sottolineato Angelo Serri, direttore di Tipicità - “realizzato grazie al contributo fattivo di tanti imprenditori, dei due Istituti alberghieri di Senigallia e Porto Sant’Elpidio, e dei Comuni di Fermo e Castelfidardo”.
Accolto dall’ambasciatore Alberto Cutillo insieme a Luca Ceriscioli e Gino Sabatini, rispettivamente presidente della Regione Marche e della Camera di Commercio delle Marche, un qualificato pubblico, composto da diplomatici, giornalisti ed importanti imprenditori della comunità internazionale presente a Tirana, i quali hanno partecipato con entusiasmo alla “Taste Marche Experience”, avviando scambi e relazioni proprio in occasione dell’inedito momento conviviale.
Di notevole intensità anche le attività promosse dalla Console Generale, Luana Alita Micheli, nella città di Valona, attraente località rivierasca pronta ad accogliere opportunità di collaborazione con realtà italiane interessate ad investire, ma anche potenziale interessante mercato per wine & food, in considerazione della grande crescita del comparto turistico.
A Berat, città patrimonio Unesco, è stato rinnovato il gemellaggio siglato dodici anni fa con la città di Fermo, rappresentata nella missione in Albania dal Sindaco Paolo Calcinaro.
La portata dell’operazione, che ha visto quale main-partner la compagnia di navigazione Adria Ferries, realtà leader negli scambi tra Italia ed Albania, va quindi ben oltre il settore enogastronomico, coinvolgendo rappresentanti del mondo istituzionale, imprenditoriale, accademico e scolastico.
La missione in Albania fa seguito a quelle recentemente realizzate, a New York e Creta, dal “laboratorio permanente” di Tipicità per favorire l’economia della relazione e la valorizzazione di tutte le valenze che i territori locali sono in grado di esprimere e che saranno in vetrina in occasione del Festival di Tipicità 2019, programmato a Fermo dal 9 all’11 marzo prossimo.
Il Mugellini Festival, organizzato dall’Amministrazione Comunale di Potenza Picena e dell’Associazione Centro Culturale, chiude la sua terza stagione con un evento che sa di promessa per il futuro. Nella restaurata sala dell’Auditorium Scarfiotti, che riapre al pubblico dopo gli interventi di ripristino post-terremoto, il Festival ospita per la prima volta un’orchestra, la Sinfonietta Gigli di Recanati facendo presagire un percorso di crescita per le prossime edizioni. A dirigere la compagine recanatese, nata nel 2005 ma con già alle spalle collaborazioni internazionali (su tutte quella con Andrea Bocelli) sarà il direttore artistico del Festival Lorenzo Di Bella, che si alternerà al pianoforte con la giovanissima Caterina Dionisi. Classe 2000, è vincitrice di primi posti sia solista che in formazioni da camera in importanti concorsi su territorio nazionale; attualmente è iscritta all’Accademia Pianistica delle Marche, dove da tre anni studia con il maestro Di Bella. Durante il concerto sarà conferito il premio Mugellini alla carriera alla soprano Elvidia Ferracuti, amica del Festival sin dalla prima ora. Come ormai tradizione, l’evento è trasmesso in diretta
streaming nella pagina facebook del festival. La serata è realizzata in collaborazione con l’Accademia Pianistica delle Marche e la Civica Scuola di Musica “B. Gigli” di Recanati. Si ringrazia l’Istituto S. Stefano, partner dell’evento. Ingresso libero, info e prenotazioni su www.mugellinifestival.it
Si conclude la seconda edizione della rassegna culturale “Potenza delle Parole” con un ritorno. Sabato 24 novembre alle ore 18,00 alla Sala Boccabianca (sotto la Biblioteca comunale di Potenza Picena, in via Trento), introdotto da Roberto Marconi, Umberto Piersanti presenterà “Anime perse”, una pubblicazione che ha avuto un grande successo di pubblico e di critica. Il libro racconta 18 storie vere, raccolte da Ferruccio Giovanetti nei suoi centri di recupero del Montefeltro e trascritte e interpretate da Piersanti, 18 lampi di vite smarrite che non sempre hanno trovato la pace. È un felice ritorno quello dell'autore urbinate poiché, l’anno scorso, venne a presentare il pluripremiato “Nel folto dei sentieri”.
Ricordiamo tra l’altro di questo autore alcuni titoli della sua folta bibliografia: “L'uomo delle Cesane”; “L'estate dell'altro millennio”; “Olimpo”; “Cupo tempo gentile”(presentato a suo tempo a Potenza Picena); “L'ambigua presenza”; “I luoghi persi” (titolo scelto per il gruppo adulto di lettura della Biblioteca comunale di Potenza Picena), “Nel tempo che precede”; “L'albero delle nebbie”. Piersanti dirige la Scuola di Cultura e Scrittura Poetica “Sibilla Aleramo” di Civitanova Marche. Ricordiamo che “Potenza delle Parole” è organizzato dalla Biblioteca comunale e Accademia dei Calaginosi e patrocinato dal Comune di Potenza Picena. L’ingresso è libero
Riapre domenica prossima 25 novembre il museo archeologico "Giuseppe Moretti" di Castello al Monte a San Severino Marche, chiuso a causa del terremoto del 2016. Il museo, intitolato al noto archeologo settempedano che fu negli anni Trenta e Quaranta soprintendente di Roma e del Lazio, presenta un percorso espositivo che comprende una sezione preistorica, con manufatti litici e fittili della collezione Pascucci, e una sezione Picena, dove sono esposte alcune tombe provenienti dalla Necropoli di Pitino.
In questa sezione sono esposti anche cippi funerari romani e materiali provenienti dall'antica città di Septempeda. Il museo accoglie anche la sezione "La Storia Toccata con Mano" in cui sono fedelmente ricostruiti, per dimensioni e materiali, ambienti di vita e materiali di età picena e romana.
Fonte: ANSA Marche
Domenica 25 novembre alle ore 18.00 la libreria Mondadori Bookstore del CorridoMnia Shopping Park di Corridonia, ospiterà Antonio De Signoribus, autore del libro Fiabe e Leggende delle Marche pubblicato da Newton Compton Editore. Un pomeriggio per approfondire il ruolo educativo delle fiabe e delle leggende della tradizione marchigiana, coordinato dal Dr. Francesco Liberati.
Antonio De Signoribus raccoglie in un volume molti dei testi che discendono dalla tradizione orale, da fonti la cui origine si perde nel passato e ancora oggi sono tramandate attraverso la memoria storica del dialetto. Un volume che vuole testimoniare la profondità e l'esemplarità della narrativa popolare marchigiana.Al termine della presentazione verrà offerta ai partecipanti una degustazione autunnale. Antonio De Signoribus è filosofo, giornalista, scrittore, nonché studioso di cultura orale. I suoi studi sono riconosciuti e apprezzati a livello nazionale.
Per la sua attività letteraria e di studioso ha avuto riconoscimenti e premi.
Antonio De Signoribus propone alchimie di situazioni, di emozioni, di scoperte, che possono ancora oggi incantarci e emozionarci.
I Teatri di Sanseverino, con la collaborazione del cinema San Paolo, portano al cinema Italia domani (giovedì 22 novembre) e dopodomani (venerdì 23 novembre), con spettacolo unico alle ore 21, il film “C’est la vie – Prendila come viene” di Eric Toledano e Olivier Nakache e con Jean-Pierre Bacri, Jean-Paul Rouve, Gilles Lellouche, Vincent Macaigne ed Eye Haidara.
La storia è quella di Max, un wedding planner navigato e logorato, che si ritrova alla vigilia di un matrimonio e di una consegna. L'ultima corvée è un ricevimento di nozze nel giardino di un castello del XVII secolo con sposa vaga, sposo pretenzioso, commensali borghesi e un'équipe fedele quanto incompetente: Julien (valletto melanconico innamorato del “bel parlare”), James (animatore démodé), Guy (fotografo scroccone), Josiane (amante im-paziente di Max), Adèle (delfina irascibile di Max) e Samy (cameriere clandestino) sono alcuni dei membri di una brigata multietnica occupata a rendere indimenticabile il giorno più bello di Pierre ed Héléna. Niente ovviamente andrà come previsto e quelli che dovevano sorvegliare la riuscita dell'evento finiranno, loro malgrado, per boicottarlo.
Il “principio di piacere” è dunque il cuore di un film leggero, risolutamente umoristico e convincente. Se il soggetto (il banchetto di nozze) e il suo sviluppo (i fusibili saltano, il piatto principale si guasta, le suocere incanagliscono) sono convenzionali, il punto di vista è originale e il film si guadagna una sua dimensione come commedia corale. Sottraendosi al regolamento di conti familiari, i registi seguono l'attività frenetica dietro le quinte di una piccola impresa di personaggi mal assortiti e affannati intorno a una cena pomposa che fa emergere progressivamente le tensioni, i non detti e i disaccordi in seno al gruppo.
“Abbiamo scelto questo film – spiega Francesco Rapaccioni, direttore artistico dei Teatri di Sanseverino – perché è un film “leggero” non in senso letterale che consente di guardare la vita da una prospettiva diversa: una storia divertente, dai toni allegri ma mai scontati, a prima vista banali ma invero non tali e con un senso della vita non indifferente. Potremmo addirittura pensare, per accostare a un precedente illustre questa corale folle giornata raccontata dai due registi francesi, alle Nozze di Figaro di Beaumarchais”.
La rassegna cinematografica prosegue con The Post (giovedì 29 e venerdì 30 novembre). Quindi il divertente Io sono tempesta (mercoledì 5 e giovedì 6 dicembre). Il 2018 si chiuderà con il film vincitore di numerosi premi Oscar: Tre manifesti a Ebbing, Missouri (giovedì 13 e venerdì 14 dicembre). A chiudere la rassegna lo splendido film Loving Vincent (giovedì 17 e venerdì 18 gennaio).
Sabato 24 Novembre il teatro “Giuseppe Verdi” di Pollenza ospiterà lo spettacolo "Un'improbabile storia d'amore" di Daniele Segalin a cura della Compagnia "Theatre Degart" di Messina. L'opera tratta di una vedette di cabaret che incontra un simpatico e maldestro personaggio, con cui vive tutte le fasi dell'innamoramento, forse più con i gesti che con le parole. Una storia insolita e bellissima come quella di ogni amore.
L’opera andrà in scena nell'ambito della Rassegna Macerata Teatro - Premio “Angelo Perugini” che in occasione della sua 50° edizione aderisce al progetto “Marche in Vita” della Regione Marche: per l'occasione tutti gli spettacoli in cartellone saranno anticipati in uno dei comuni colpiti dal sisma del 2016. L’iniziativa, a cura di C.T.R. Calabresi Te.Ma Riuniti di Macerata ha incontrato la collaborazione del Comune di Pollenza fissando così a una delle sette tappe che vedranno gli spettacoli della rassegna percorrere il nostro interno e raggiungere con qualche risata anche color che più sono stati segnati dal sisma. Il teatro, come ogni forma d’arte, è capace di unire e sollevare l’animo di chi vi entra in contatto e tanto più lo sarà nell’ambito di questo progetto.
Lo spettacolo avrà inizio alle 21,15. L’ingresso è libero e gratuito.
“La violenza contro le donne è una delle più vergognose violazioni dei diritti umani” (Kofi Atta Annan, Nobel per la pace 2001). Inizia da qui il programma messo a punto dall’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Macerata, in collaborazione con il Consiglio delle donne, la Commissione Pari Opportunità della Regione Marche e la Croce Verde, nella sua doppia veste di onlus e servizi, di Macerata, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne che ricade il 25 novembre e nel 70° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani (1948 – 2018).
“Educare ai sentimenti per fermare la violenza” è il titolo che racchiude una serie di appuntamenti presentati oggi alla stampa dall’assessore alle Pari opportunità Federica Curzi, Lauro Trivellini e Antonio Carafa della Croce Verde, dalla pediatra Mirella Staffolani, dalla presidente del Consiglio delle donne Ninfa Contigiani e da Andrea Fazzini presidente e direttore artistico di Teatro Rebis.
“Sono 7 milioni in questo momento nel mondo le donne vittime di violenza di genere – ha ricordato l’assessore alle Pari opportunità, Federica Curzi -. Dal 2012 ad oggi sono 778 in Italia le donne vittime di violenza. Per il 95% sono madri, sorelle, fidanzate, figlie e mogli dei loro assassini. Omicidi e violenze che crescono in modo esponenziale, nel nostro paese, ogni anno. Con i numeri delle vittime, aumenta anche il degrado culturale, emotivo e affettivo delle persone (uomini e donne). Quello di quest'anno non è un tema scelto tra i tanti possibili in cui declinare la giornata internazionale del 25 novembre. E' invece l'affermazione del cardine su cui fondare l'impegno per l'eliminazione della violenza sulle donne, passare per l'educazione in tutte le forme e i luoghi in cui si esercita. La concomitanza con il 70esimo della Dichiarazione universale dei diritti umani cade ad hoc per affermare quali siano le fonti di una "rigenerazione" dei rapporti tra le persone all'interno di ogni - piccola e grande - comunità”.
Le iniziative prenderanno il via venerdì 23 novembre, alle ore 17.30, nel foyer del Teatro Lauro Rossi con l’incontro Educare ai sentimenti: le istituzioni contro la violenza con la partecipazione di Federica Curzi, assessora comunale alle Pari Opportunità, Ninfa Contigiani, presidente Consiglio delle Donne, Natascia Mattucci, docente del Dipartimento Scienze politiche dell’Università di Macerata, Mery Marziali, presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Marche e Mery Bracalente, attrice dell’associazione culturale Teatro Rebis protagonista la stessa sera, insieme a Giuliano Briscantini, alle 21.15, sempre al Lauro Rossi, della lettura scenica Signorina Else, uno spettacolo a ingresso gratuito per la regia di Andrea Fazzini, scenografia Frediano Brandetti.
“Signorina Else - ha detto Andrea Fazzini – lo vogliamo dedicare a Pamela Mastriopietro. Lo spettacolo dopo aver debuttato due anni fa a Macerata e aver girato l’Italia torna in città al Teatro Lauro Rossi. E’ una lettura scenica tratta dall’opera omonima del 1924 di Arthur Schnitzler, uno dei primi autori a occuparsi in maniera così ‘endoscopica’ e viscerale del tema della violenza sulle donne - una violenza sottile, sociale, patriarcale, una violenza di ‘costume’, strisciante, che vede protagonista un’adolescente schiacciata da responsabilità più grandi della sua età. Meri Bracalente dà voce alle fragilità, alla trasparenza trafitta di una giovane donna vittima di un gioco adulto, che con superficialità e cinismo ne spegne la grazia. Giuliano Bruscantini, con una tessitura vocale spezzata e minimale, farà da contrappunto ipnotico al precipitare degli eventi, dialogando con la voce interiore di Else, con le sue speranze e le sue incrinature. La materialità visionaria di Frediano Brandetti colloca nello spazio l’ingigantirsi delle soglie attraversate da Else”.
”Il titolo sotto cui sono state raggruppate le attività – ha affermato la pediatra Mirella Staffolani - segna l’inizio di un percorso aperto alla comunità per far nascere qualcosa di buono come, ad esempio, migliorare i servizi e il rapportarsi con gli altri, insegnare la validità del corpo. Partiamo dalla prevenzione e dal fare buone pratiche come prevenire la violenza con l’affettività”.
Il 25 novembre alle 10 in via Garibaldi, all’Emiciclo Torri, celebrazione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne con Una panchina per la città, in collaborazione con la Croce Verde che donerà al Comune, come gesto simbolico contro la violenza sulle donne, una panchina dipinta di rosso: “Il progetto è nato da un’idea di tutte le donne che prestano servizio alla Croce Verde - ha detto Lauro Trivellini - e nelle iniziative promosse dal Comune abbiamo trovato le basi giusto per realizzarlo. Per i prossimi anni vorremmo proporre un tavolo di approfondimento al quale far partecipare professionisti qualificati, come medici e psicologi con i quali abbiamo a che fare ogni giorno, che aiutino a capire i segnali da cui nasce la violenza e ad affrontarla”. Seguiranno dimostrazioni di autodifesa con la Scuola Aikido Macerata e Reading contro la violenza sulle donne. L’appello è a tutti i cittadini che potranno partecipare portando letture a tema.
Alle 18 al Duma, in vicolo Tornabuoni, verrà inaugurata la mostra fotografica Donne sospese a cura di Massimo Zanconi. L’esposizione rimarrà aperta fino al 30 novembre, vistabile dalle 18 alle 21, ingresso gratuito. Alle 18.30 seguirà Educare all’affettività intervento di Anna Annessi, psicologa Asur Area Vasta n.3 di Macerata, introdotto dalla pediatra Mirella Staffolani. Al termine a peetivo a cura de “Il contadino”, un’impresa cittadina tutta la famminile.
Infine il 30 novembre, sempre al Duma, alle 18 presentazione del libro di Erika Mariniello e Cristiana Mariani “9 mesi. Diario (semiserio) di una gravidanza” (Giaconi editore) con l’introduzione di Mariella Staffolani.
Infine il contributo alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne del Consiglio delle donne che ha promosso collaborando con l'APM e le farmacie comunali il progetto Sacchetti antiviolenza, un'azione di sostegno e comunicazione dei servizi antiviolenza.
Con l'occasione del 25 novembre, infatti, già a partire da domani, giovedì 22 novembre, le farmacie comunali useranno per la vendita e distribuzione delle medicine dei sacchetti dedicati al 1522, numero nazionale per il contrasto alla violenza di genere. Perché i sacchetti delle farmacie e non un solito volantino o manifesto? “Perché i sacchetti delle farmacie molto di più di qualsiasi altro mezzo di comunicazione – ha affermato la presidente del Consiglio delle donne, Ninfa Contigiani - entrano in tutte le case, potendo arrivare anche nelle case delle donne che magari lì sono segregate, o comunque possono entrare in contatto - per lo più in modo inavvertito dai carnefici - proprio con quelle donne che sono in difficoltà ma abbisognano di un primo segnale dall'esterno, di un primo strumento di aiuto per iniziare un percorso di uscita dalla violenza. Perché il 1522? Perché il numero nazionale è disponibile 24 ore su 24 e sarà poi in grado di guidare il cammino di queste donne, anche indirizzandole verso i servizi locali dedicati. L'ideazione e la realizzazione di questa campagna informativa nasce in seno al Consiglio delle donne ma non sarebbe arrivata a conclusione senza la rete di collaborazioni professionali e generose che ne hanno resa possibile la realizzazione, la fumettista di Camerano Isabella Manfrina che disegnato l'immagine usata per la comunicazione del messaggio di 'accoglienza, aiuto, speranza', la grafica Chiara Crucianelli e la docente Francesca Chiusaroli esperte della comunicazione dell'Università di Macerata in grado, come sempre, di offrire al nostro territorio competenze adeguate e sensibilità, le referenti del Consiglio delle donne in seno al Cda Apm, Simona Giordano che avviò il progetto e Paola Medori che le è succeduta portandolo con noi a termine, infine Barbara Vittori che ne ha ripreso in mano il coordinamento dopo un momento di iniziale stasi. A tutte loro, all’APM e all’Università va il più sentito ringraziamento”.
Info: 0733 256379, www.comune.macerata.it informadonna@comune.macerata.it
Mercoledì 21 novembre 2018 alle ore 11,00, presso la Chiesa “San Giorgio” di Macerata, il Comando Provinciale Carabinieri ha celebrato la ricorrenza della Patrona dell’Arma, la “Virgo Fidelis”, con una S.S. Messa, officiata dal Vescovo S.E. Mons. Nazzareno MARCONI e a cui hanno partecipato le Autorità della Provincia, tra cui il Prefetto, il Questore e il Rettore e tantissimi cittadini accorsi anche per la contestuale celebrazione della Madonna della Salute.
Alla cerimonia hanno partecipato una rappresentanza dei Carabinieri e dei Carabinieri Forestali dei Comandi con sede nella provincia, diversi familiari e i componenti delle Associazioni d’Arma e dell’Associazione Nazionale Carabinieri.
La “Virgo Fidelis” è stata solennemente proclamata Celeste Patrona dell’Arma dal Sommo Pontefice Pio XII, a titolo di altissimo riconoscimento della tradizionale fedeltà dei Carabinieri alle patrie istituzioni e al dovere, per il bene comune.
Nel contesto, come ricordato al termine della SS Messa dal Comandante Provinciale dei Carabinieri di Macerata, Colonnello Michele Roberti, sono stati anche celebrati la “Giornata dell’Orfano” dedicata appunto agli orfani dei Caduti, e il 77° Anniversario della“Battaglia di Culqualber”, quando il 1° Battaglione Carabinieri, mobilitato il 21 novembre del 1941, si sacrificò in una delle ultime e più cruente battaglie in terra d’Africa, scrivendo una delle pagine più gloriose ed eroiche dell’Arma, per la quale venne conferita alla Bandiera la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare.
Il Colonnello Roberti, nel suo discorso, ha ricordato come tutti i Carabinieri devono riconoscersi nell’ultracentenario motto dell’Arma “Nei Secoli Fedeli”, motto che impone fedeltà. Di seguito uno stralcio delle parole del Comandante:
“La Fedelissima è la nostra marcia d’ordinanza, la “Virgo Fidelis” la nostra Patrona. Una fedeltà laica, la nostra, allo Stato e quindi alla sua Costituzione, alle sue leggi, alla sua gente, all’Istituzione dell’Arma dei Carabinieri, alla quale noi apparteniamo e che non appartiene a noi e nella quale per decisione consapevole, comunque motivata abbiamo scelto di servire.
Proprio per questa fedeltà costitutiva, nell’attuale e futura società l’Arma può e deve essere uno scrigno di valori, un riferimento etico per l’intera comunità.
Di questo ognuno di noi, ogni carabiniere, deve essere profondamente convinto.
L’appartenente all’Arma è, e deve essere per tutti, il cittadino esemplare al servizio della Nazione e della collettività per scelta personale, che ogni giorno viene onorata, solo così saremo, appunto, fedeli al nostro motto, solo così saremo degni dell’appellativo di Benemerita che, chi ci ha preceduto, si è guadagnato per l’Arma dei carabinieri, solo così saremo meritevoli della protezione della “Virgo Fidelis” a cui chiediamo di far in modo che ognuno di noi non sia mai l’albero che cade, ma uno dei 110 mila che costituiscono la foresta rigogliosa e forte che cresce ogni giorno, perché nella complessa macchina dell’Arma ciascuno di noi è un elemento importante, necessario per il piu’ efficace funzionamento dell’Istituzione”.