“Non prendersi mai troppo sul serio, non sentirsi mai capaci, non credere che sentirsi qualcuno significa essere un artista, il giorno che ti senti un artista purtroppo ti rendi conto che è come una malattia e devi accettarla. Se non sei un artista, sei altro e mi auguro che tra voi finalisti di Musicultura ci siano artisti perché ne abbiamo molto bisogno”
Cosi Gianluca Grignani ha esortato i 16 finalisti di Musicultura 2019 nel concerto in anteprima nazionale a Recanati.
Grignani ha raccontato anche il suo grande sogno di poter duettare con Bob Dylan,
anticipando a Musicultura i temi del suo prossimo disco, “sarà qualcosa di nuovo, ho cercato di inserire ciò che manca alla società e alla gente di oggi,- ha dichiarato l’artista - con argomenti che si rifanno ai cantautori on the road americani.” Tra gli applausi scroscianti del gremito pubblico del Teatro Persiani, Gianluca Grignani, accompagnato dalla sua chitarra, ha colpito dritto al cuore al pubblico, appassionandolo, in un crescendo ininterrotto di emozioni, con le sue più belle canzoni: Destinazione paradiso, Solo cielo, Cammina nel sole, Il cielo sopra il 2000, La mia storia tra le dita, Sdraiato su una nuvola e ha chiuso l’esibizione nel trionfo del pubblico, con una versione di Uguali e diversi intervallata dal celebre ritornello Knockin' On Heavens Door di Bob Dylan.
Una grande serata di musica d’autore presentata dal giornalista e critico musicale John Vignola di Rai Radio 1, storico media partner del Festival, che ha visto susseguirsi sul palcoscenico della citta de L’Infinito di Leopardi, le esibizioni live dei 16 artisti finalisti della XXX edizione del Festival Musicultura. A seguire gli artisti, le loro canzoni con i commenti del Direttore Artistico del Festival Piero Cesanelli.
PAOLANTONIO (Catania) - Questa assurda storia
Una canzone felicemente bilanciata, con una strofa discorsiva ed un riff che spicca per l’ariosa apertura melodica, ben valorizzata dall’arrangiamento.
ROBERTO MICHELANGELO GIORDI (Napoli) - Cronache globali degli anni Zero
Un esempio ben riuscito di commistione tra la più nobile tradizione popolare ed un intelligente rinnovamento di sonorità, all’insegna della qualità musicale e della duttilità interpretativa.
GERARDO POZZI (Vittorio Veneto, TV) - Badabum
Una canzone suonata, composta ed interpretata scegliendo la via del minimalismo. Testo criptico-poetico, che muove emozioni profonde.
LUCA BOCCHETTI (Roma) - Furius
Un talking blues romanizzato, con una voce che sottolinea una scelta interpretativa disincantata e moderna, in cui la chitarra acustica la fa da padrona.
ALBERTO NELLI (Pisa) - Elena
La concitazione di un dramma concentrata in una canzone che esclude la retorica e sotto forma di trascinante ballad fa a riflettere sui nefasti fatti della quotidiana realtà.
FRANCESCO LETTIERI (Giugliano, NA) - La mia nuova età
Intimismo emozionante, la canzone concepita come una autoanalisi vestita di poetiche immagini, dove bastano tre note di piano ben suonate per accendere la sensibilità di chi l’ascolta.
NUMA (Sant’Oreste, RM) - Radio Numa
Un testo tagliente e metricamente scolpito, un groove in levare contagioso, una voce che dà senso e prospettiva a ciò che racconta.
LAVINIA MANCUSI (Roma) - Ninù
Esoterico ed evanescente nella strofa il brano si scatena nel ritornello, che assume un andamento gitano. Compatti e partecipati l’arrangiamento e l’esecuzione.
ENZO SAVASTANO ( Benevento) - Le mogli dei cantanti famosi
La prima notizia è che è nato un cantante neomelodico sui generis, che conosce e pratica l’arte dell’ironia; la seconda notizia è che viene a spiegarci cos’è che fanno le mogli dei cantanti famosi.
LUCREZIA (Bologna) - In questa pianura
È bello ascoltare una ragazza che canta una certa provincia italiana con accenti così precisi, intrecciando stati d’animo personali, paesaggi, frammenti di vita di paese.
MARGHERITA PRINCIPI, EMI (Pesaro) - Punto e virgola
Sonorità elettroniche tracciano un orizzonte di spazi dilatati, dove la voce esplora sé stessa e l’inquietudine di non sentirsi a proprio agio, nei propri panni e nel mondo.
LO STRANIERO (Asti) - Quartiere italiano
La cura del suono e della pulsazione ritmica sono il marchio di fabbrica di una band che in presa diretta racconta un quartiere multietnico in pillole di vita quotidiana.
CANE SULLA LUNA (Terni) - Dateci le brioches
Una suggestiva “canzone di protesta”, che trae energie da un testo in bilico tra ermetismo e realismo e da una voce moderna e tagliente, che cammina su una fune tesa.
FRANCESCO SBRACCIA (Teramo) - Tocca a me
Una canzone che coglie l’attimo intenso di uno stato d’animo, la dolcezza di un bisogno di centratura interiore che predispone all’armonia.
NOEMI BRUNO (Cosenza) - Pezzi di passato
Abbiamo una vita sola? Fragilità e caducità sono condanne o compagne di viaggio? Ne parla una giovanissima ragazza in una toccante canzone
FOSCARI (Roma) - Stabile non è
Un “frammento di discorso amoroso”, una pretesa di stabilità da una parte, l’impossibilità di garantirla dall’altra. Sullo sfondo le insidie e le insicurezze del vivere oggi la gioventù.
Le 16 canzoni finaliste saranno raccolte nel CD Compilation “Musicultura 2019” in collaborazione con CNI Compagnia Nuove Indye – HiQU Music, e sarà Rai Radio 1, con la supervisione di Gianmaurizio Foderaro, a farle conoscere al grande pubblico.
La fase successiva del concorso porterà alla selezione degli otto vincitori del Festival, da parte del popolo del web e del prestigioso Comitato di Garanzia di Musicultura, che accederanno alle serate finali di Musicultura per contendersi il titolo di vincitore assoluto e il premio di 20 mila euro, all’Arena Sferisterio di Macerata, dal 20 al 23 del prossimo mese di giugno.
Il ciclo di Incontri sull’arte e dintorni chiude la sessione primaverile con un focus su alcuni dipinti della collezione di Palazzo Buonaccorsi ad oggi rimasti ancora incogniti e che il prof. Riccardo Lattuada ci aiuta a riscattare dall’anonimato per restituirli all’attenzione attraverso un incrocio di storie, di committenze, di passaggi di mano ecc. Un viaggio dunque nel tempo che penetra fin nei depositi della collezione ed è rivolto ai cittadini che hanno a cuore il patrimonio della nostra città che tanto più diventa patrimonio di tutti, come sancito dalla più recente legislazione, quanto più se ne acquista consapevolezza.
Riccardo Lattuada è Professore Ordinario di Storia dell’Arte dell’età moderna nella Università degli Studi della Campania ‘Luigi Vanvitelli’. Dal 2016 è Socio Corrispondente dell’Accademia di Archeologia, Lettere e Belle Arti di Napoli. Ha pubblicato saggi e recensioni su artisti contemporanei e sull’estetica dei Media su ‘Terzo Occhio’ e ‘T.e R.’; su ‘La Repubblica’, ‘Il Mattino’ e ‘Il Messaggero’; sue biografie di vari artisti sono in The Grove Dictionary of Art, London, 1996, e nel Dizionario Biografico degli Italiani. Sue ricerche di storia dell’arte dell’età moderna sono state pubblicate nelle seguenti riviste specializzate: ‘Bollettino d’arte’, ‘Prospettiva’, ‘Storia dell’arte’, ‘The Burlington Magazine’, ‘Napoli Nobilissima’, ‘Dialoghi di Storia dell’Arte’, ‘Valori tattili’. Ha maturato importanti esperienze professionali quale Capo del Reparto Dipinti Antichi di Christie's Italia e successivamente Senior Consultant dell’International Board of the Old Master Pictures Department di Christie’s. Dal 2010 fa parte del Vetting Committee del T.E.F.A.F. (The European Fine Arts Fair, Maastricht), dopo aver fatto parte del Comitato di supervisione della Biennale des Antiquaires (Parigi) e dal 2015 è nel Comitato di supervisione della Biennale Internazionale di Antiquariato di Firenze.
Con oltre 3.000 presenze solo nell’ultima giornata dell’esposizione dedicata al mondo dell’edilizia si è chiusa oggi l’Expo Edile 2019.
In totale sono stati circa 7.000 i visitatori che da venerdì ad oggi hanno affollato il Centro fiere a Villa Potenza di Macerata per aggiornarsi sulle ultime novità in materia edile e partecipare ai convegni (sei in totale) progettati per informare gli esperti del settore e i cittadini (tanti) che stanno ancora facendo i conti con i danni provocati dal terremoto del 2016. Sono state 130 le imprese presenti arrivate da diverse regioni d’Italia, ognuna con propri prodotti e servizi, tra queste: Energia 4.0, specializzata nel settore delle energie rinnovabili, la Steel Building Re leader nelle costruzioni in acciaio leggero e D’Antonio Rappresentanze, un'agenzia con esperienza decennale nel settore della termoidraulica, geotermia e gestione rifiuti.
«Siamo soddisfatti – ha commentato oggi pomeriggio l’organizzatrice della manifestazione, Irina Berdini della Promotion Marketing –, anche quest’anno l’Expo si è rivelato un evento fortemente attrattivo sia per i privati sia per i professionisti. L’obiettivo era quello di creare un luogo di incontro tra chi produce e commercializza materiali per l’edilizia, chi offre servizi innovativi e i consumatori finali: committenti ma anche i professionisti che quotidianamente utilizzano i prodotti che sono stati esposti in questa manifestazione fieristica.
E a giudicare dai numeri, posso dire che l’obiettivo è stato raggiunto». Ma non solo. L’organizzatrice ha voluto porre l’accento anche su un altro aspetto dell’evento, non secondario: «Da due anni – ha aggiunto Berdini – organizziamo all’interno dell’Expo una tavola rotonda con i rappresentanti degli ordini professionali, della Regione, e quest’anno anche con il commissario straordinario, per fare il punto sulla ricostruzione post sisma. Per noi è un modo per contribuire a creare momenti di dialogo che possano incentivare il processo di ripresa di un territorio che è ancora visibilmente segnato dall’evento sismico di quasi tre anni fa». Al terremoto e alle difficoltà vissute oggi dai terremotati è stato dedicato il convegno “Paesi cambiati e comunità resistenti. Fino a quando?” organizzato e presentato oggi pomeriggio dalla giornalista Barbara Olmai. Un convegno appassionato e coinvolgente a cui hanno partecipato in tanti, molti dei quali stanno vivendo in prima persona il dramma della perdita della propria abitazione.
È dunque calato il sipario su una manifestazione dai numeri lusinghieri: circa 130 espositori provenienti da tutta Italia, 21 ore di formazione e confronti, circa 7.000 visitatori complessivi in tre giorni.
Dialogano da oggi in quella che fu la stanza di Annibal Caro, Braque e Chagall attraverso due opere floreali “Le bouquet d’arums” del 1945 e “Les deux bouquets” del 1974. Un dialogo muto tra due giganti del ‘900 che non erano mai stati prima nel “nido sì bello”, dove sono stati condotti dalle insondabili ragioni della storia, grazie ad prestito di persone generose che hanno voluto condividere con la città i loro tesori.
Al taglio del nastro della mostra intitolata <<Risonanze>> sono intervenuti la direttrice della Pinacoteca Enrica Bruni, l’assessore alla Cultura Maika Gabellieri, il professor Stefano Papetti e un numeroso pubblico, curioso di vedere in anteprima le due opere che rimarranno in mostra fino al 12 maggio.
Durante il vernissage è stato ribadito il doveroso ringraziamento ai proprietari dei quadri, che hanno preferito non rivelare le loro identità, all’Assessorato alla Cultura, all’Unitre’ e a tutti coloro che hanno reso possibile questo evento unico per Civitanova.
“Capita che qualche museo, in cerca di clamore, abbia ospitato opere non autentiche – ha spiegato Papetti. Ma questo non è il caso di Civitanova perché i dipinti provengono dalla “Fondation Maeght” e sono originali anche le cornici. Due opere da far invidia che esprimono da un lato la complessità di un secolo e dall’altrp la complessità delle anime di ciascun artista, alla ricerca di una interpretazione della realtà che va dalla razionalità al sogno”.
Particolarmente orgogliosa di questa esposizione, la direttrice Bruni: “Invitiamo tutti a visitare la Pinacoteca e a leggere la nostra già ricca collezione alla luce di questi due nuovo ospiti di eccezione. Le sfide non finiscono mai, e in questi anni Civitanova ha dimostrato di saperle raccogliere e proporre mostre originali e di alta qualità”.
Ingresso libero
Festa grande venerdì 5 aprile, al Nino Caffè in via Roma a Macerata che ha festeggiato i suoi 90 anni di attività nel segno della solidarietà, a favore di Anffas Onlus Macerata.
L'attore guido Marangoni, autore del libro “Anna che sorride alla Pioggia”, edito da Sperling & Kupfer, risultato finalista del Premio Selezione Bancarella 2018 ha allietato la serata dei tantissimi accorsi per spegnere le candeline insieme al titolare Dante.
Era il 1929 quando Enrico, per gli amici Nino, Pettorossi aveva iniziato la sua attività in città. Anni difficili quelli. Con il passare del tempo e dei vari avvenimenti sociali e personali Nino Caffè ha sempre seguito la strada della ristorazione e nel 2005 ha riaperto il locale che porta il nome dell’osteria “Spaccittu”, creata dal capofamiglia negli anni ’40, e poi distrutta dai bombardamenti.
Nino Caffè è un punto di riferimento e di ritrovo per l’intera città di Macerata e la famiglia Pettorossi ha scelto di festeggiare i 90 anni di attività invitando l'artista Marangoni, arrivato per la prima volta a Macerata nel 2017, in occasione dei festeggiamenti per i 50 anni di Anffas Macerata.
A duecento anni dalla sua scrittura, una lezione per segnalare il “come si fa” ma soprattutto cosa non si deve fare all’atto interpretativo di una delle perle più preziose della poesia mondiale. L’Infinito su misura, a duecento anni dalla scrittura dell’idillio di Giacomo Leopardi, è il titolo della lezione in programma sabato 13 aprile, alle 17, nella sala del granaio di Villa Colloredo Mels, Recanati. A condurre la lezione, Maurizio Boldrini, artista da quaranta anni dedito alla traduzione vocale della poesia, una lunga esperienza che lo ha messo e lo mette in contatto con i più grandi poeti italiani e con i più grandi attori depositari dei segreti della recitazione in versi, rendendolo il maggiore custode dell’alchimia del trasformare partiture poetiche nella viva emozione delle sonorità vocali.
Sarà una lezione “tecnica”, necessaria per segnalare il “come si fa” ma soprattutto cosa non si deve fare all’atto interpretativo di una delle perle più preziose della poesia mondiale. È un importante occasione rivolta sia a semplici appassionati della poesia perfetta di Leopardi che a cultori della materia poetica per confrontarsi con i segreti di una delle opere più preziose della scrittura mondiale. Quando poi la sua azione verbale s’incontra con il corpo testuale di Leopardi, egli trasmette essenze inaudite del sommo poeta; memorabili le sue concertazioni recanatesi dal titolo “Un Leopardi/Riverberi”, i recital dei “Canti” effettuati in Italia e all’Estero, fino alla magia di qualche anno fa per le Celebrazioni Leopardiane a Recanati con “Leopardinfinito”.
E’ un caso, ma un caso perfetto, che Giacomo Leopardi bambino si costruì un compagno di giochi, una specie di marionetta, che battezzò proprio col nome di Maurizio. Ora il suo prediletto compagno di giochi ritornerà a Recanati con una lezione dal titolo “L’Infinito su misura” a duecento anni dalla scrittura dell’idillio. Il direttore del Minimo Teatro entrerà nei quindici endecasillabi analizzando la partitura musicale e l’ingegneria compositiva perché attori e semplici lettori possano confrontarsi con la ricchezza delle misure dettate dal poeta.
Maurizio Boldrini. Regista, attore, operatore teatrale nato a Muccia (MC) il 7/11/1958. Laureato in Discipline delle Arti della Musica e dello Spettacolo all’Università di Bologna. Fondatore (1982) e direttore del Minimo Teatro (Macerata), della Scuola di Dizione Lettura e Recitazione e della Prima Scuola di Ingegneria Umanistica. Ha tenuto lezioni presso le Università di Bologna, Macerata, Siena, Istituto del Teatro di Barcellona, Trinity College di Dublino. Ha realizzato spettacoli e laboratori teatrali, documentari, registrazioni poetiche, programmi radiofonici. Tra le sue pubblicazioni: “Il lavoro teatrale”, Nuova Alfa, Bologna 1989; “La voce recitante”, Bulzoni, Roma 1994; “Enciclopedia per l’attore finito”, Bulzoni, Roma 2003; “Manifesto dell’Ingegneria umanistica”, MT, Macerata 2005; “Memorie verbali”, MT, Macerata 2012; “Teatralfilosofia”, Prosperi, Napoli 2013; “Lezione su Carmelo Bene”, MT, Macerata 2018.
Sabato 13 aprile, alle ore 10, il Polo Bibliotecario di Recanati (Biblioteca e Mediateca) sarà intitolato alla poetessa Maria Alinda Bonacci Brunamonti, personalità molto apprezzata dai maggiori letterati del suo tempo. La decisione è stata presa dalla Giunta Comunale il 7 marzo in condivisione con gli studiosi recanatesi, “in vista”, si legge nell’atto deliberativo “di una più incisiva affermazione dei valori sociali e culturali connessi al ruolo e alla funzione di centro di pubblica lettura.” In occasione della cerimonia d'intitolazione presieduta dalle autorità cittadine verrà apposta una targa sulla facciata dell’edificio, mentre nei locali della Biblioteca sarà ospitata la mostra dal titolo “Maria Alinda Bonacci Brunamonti nel fondo librario delle Biblioteche Comunale e Benedettucci” con manoscritti e pubblicazioni della poetessa, a cura di Denis Tanoni. Per l’occasione sarà esposto temporaneamente il ritratto a matita eseguito dai nipoti con dedica autografa.
Seguirà la presentazione nella Sala Conferenze della Biblioteca con interventi di: Donatella Fioretti, UNIMC Università di Macerata; Antonella Maggini, UNIPER Università d’Istruzione Permanente “Don Giovanni Simonetti”; Denis Tanoni, responsabile della Biblioteca Benedettucci e del Museo diocesano di Recanati. Coordinerà l’incontro la giornalista Nikla Cingolani.
Maria Alinda Bonacci Brunamonti è nata a Perugia nel 1841 da Gratiliano Bonacci, originario di Recanati, insegnante al Collegio della Sapienza e da Teresa Tarulli di Matelica, ed è vissuta a Recanati per alcuni anni. Nel 1868 dopo il matrimonio con Pietro Brunamonti, originario di Trevi, ex allievo del padre e professore di diritto all’Università di Perugia, ritorna nel capoluogo umbro. Negli anni trascorsi a Recanati tra le varie opere ricordiamo i Canti Nazionali (1860), versi patriottici e anti-pontifici ispirati ai movimenti risorgimentali e alla repressione pontificia della rivolta di Perugia del 20 giugno 1859. In quell’anno Alinda diede il proprio voto di protesta per il plebiscito del 9 novembre relativo all’annessione delle Marche e dell’Umbria al Piemonte.
Ospiti vip a "La Serra" di Civitanova Marche, il laboratorio di cucina e musica di proprietà di Aldo Ascani. Nella serata del venerdì, che sta catturando consensi strepitosi da ogni parte della regione, sono state ospiti del locale Jacqueline Donna e Maria Grazia Cucinotta.
Lo scorso 30 marzo, invece, Enrico Brignano ha pranzato nel locale assieme alla moglie Flora Canto, attrice e protagonista nello spettacolo del suo nuovo tour. Una visita di cortesia prima del debutto al Pala Prometeo di Ancona, vista l’amicizia che condivide con il proprietario Aldo Ascani e con Nicola Verolini.
I due attori si sono voluti regalare un pò di relax e ricambiare l’invito pervenuto al loro manager Massimiliano Franco.
Sabato 6 Aprile alle 21,15 presso il teatro “Giuseppe Verdi” si terrà l’ultimo spettacolo di prosa A.M.A.T. della Stagione teatrale in corso. Carlo Buccirosso presenterà il suo Colpo di scena ambientato in un classico commissariato di provincia.
Qui il protagonista, il vice questore Eduardo Piscitelli, conduce da sempre il proprio lavoro nel rispetto del più integerrimo rigore, con la consapevolezza di svolgere le mansioni di garante dell’ordine pubblico e difesa della sicurezza del cittadino con la tenacia e la fede di un missionario.
Nell’ufficio del paladino Eduardo, si barcamenano una serie di fidi scudieri nel tentativo di debellare “le barbarie di tutti i santi giorni”, dall’inossidabile ispettore Murolo, ai giovani agenti rampanti Varriale, Di Lauro e Farina, fino all’esperta sovrintendente Signorelli, sono una sorta di cavalieri della tavola rotonda, attorno alla quale si aggirano le insidie quotidiane della delinquenza spicciola.
Il vice questore si vedrà costretto all’inevitabile sacrificio di un capro espiatorio a lui tristemente noto, tale Michele Donnarumma, vittima predestinata, che sconvolgerà la salda religione di Piscitelli.
Solo allora, il paladino Eduardo per la prima volta nella sua vita, cercherà conforto nel tepore degli affetti familiari, trovando così rifugio tra le mura sicure della propria casa di montagna, dove ad attenderlo ci saranno suo padre, un ex colonnello dell’esercito affetto da Alzheimer, la dottoressa Cuccurullo sua neurologa, e Gina la bisbetica badante rumena.
E come nella più classica sceneggiatura thriller, anche i saldi ed integerrimi comandamenti del vice questore Piscitelli vacilleranno di fronte all’imprevedibile colpo di scena finale.
Tra gli interpreti ci saranno Gino Monteleone, Gennaro Silvestro, Peppe Miale, Monica Assante di Tatisso, Elvira Zingone, Giordano Bassetti, Fiorella Zullo, Matteo Tugnoli e Roberta Gesuè.
Si apre domenica 7 aprile, alle 16,30, nella Pinacoteca civica Marco Moretti, la mostra “Risonanze. Braque e Chagall a Civitanova”.
L’esposizione permanente accoglie due maestri universalmente conosciuti e apprezzati: Georges Braque con “Le bouquet d’arums” e Marc Chagall con “Les deux bouquets”, realizzazioni artistiche inconfondibili ricche di suggestione e di incanto, fondamentali testimonianze dello stile, delle sperimentazioni e del processo creativo di Braque e di Chagall.
Un confronto tutt’altro che casuale questo geniale dialogo tra i due giganti francesi e gli apprezzabilissimi artisti del ‘900 italiano presenti nella collezione civitanovese, come De Chirico, Tamburi, Monachesi, Carbonati, Zadkine, che vissero a Parigi respirando l’aria frizzante della sperimentazione e delle avanguardie.
Le opere che vengono proposte in questa eccezionale occasione non sono mai state esposte prima: esse sono date gratuitamente in prestito temporaneo da un privato che vuole rimanere, per ovvie ragioni, anonimo.
Il progetto “Risonanze. Braque e Chagall a Civitanova”, patrocinato dal Comune, sostenuto dell’Assessorato alla Crescita Culturale, curato dalla dott.ssa Enrica Bruni, realizzato in collaborazione con l’UNITRE di Civitanova Marche, lega ancor più la Pinacoteca civica Marco Moretti a Civitanova Classica-Piano Festival, confermando la scelta di puntare su collaborazioni di valore, su originali appuntamenti d’arte, pensati ad hoc per la nostra Città e per il nostro Museo. Eventi di cultura d’alto rango, capaci di valorizzare il patrimonio artistico della Pinacoteca civica e di offrire un’esperienza unica e irripetibile, di respiro internazionale, fonte di diletto, ricerca, studio e analisi, di confronto vitale tra le Arti e le espressioni dell’ingegno.
“Risonanze. Braque e Chagall a Civitanova”.
Inaugurazione domenica 7 aprile 2019, ore 16,30, presso la Pinacoteca civica Marco Moretti, C.so Annibal Caro 24, Civitanova Marche Alta.
Ingresso libero
Un'iniziativa fortemente voluta dalla Regione Marche in collaborazione con il Comune di Firenze, l'associazione San Donato, Confartigianato e Cna Marche. Parteciperanno 52 aziende marchigiane delle zone colpite dal sisma, ci saranno prodotti artigianali, street food, animazione e musica.
Una bella idea, un esperimento pilota che, da una parte serve per rivitalizzare il quartiere della splendida città medicea, dall'altra per aiutare le nostre imprese facendo conoscere magari prodotti che la maggior parte dei fiorentini ignora.
Nei due giorni, sabato e domenica, la Regione Marche sarà presente con un proprio stand per la promozione turistica del territorio e sarà appunto il gruppo folcloristico Li Matti de Montecò ad aprire il tutto con la sua allegria, le danze, gli abiti, le usanze e le musiche della tradizione maceratese. Ad ulteriore conferma della notorietà e della stima nei confronti de Li Matti de Montecò, l'associazione culturale montecosarese venerdì 12 sarà nuovamente itinerante e raggiungerà Teramo per il Festival del Saltarello all'interno della FAT - Fiera Agricoltura Teramo. Li Matti de Montecò sarà uno dei soli 2 gruppi non locali presenti, l'altro saranno i "MaTru Gruppo folkloristico Arte e Tradizioni Popolari" di Amatrice.
Nella serata di Venerdì 5 aprile alle ore 20.45 presso il Salone dell’Ostello di San Ginesio si svolgerà l’evento di premiazione dei cinque finalisti del concorso letterario e fotografico “Gialli Sibillini”, promosso dal Club Virgiliano onlus di Mantova, con il patrocinio dei Comuni di San Ginesio e Gualdo, con lo scopo di portare solidarietà, sostegno, amicizia nei due Comuni fortemente colpiti dal terremoto dell’ottobre 2016, promuovendo al contempo la lettura, la scrittura ed altre espressioni di arte e cultura soprattutto verso le giovani generazioni.
Giunto alla sua seconda edizione, il progetto, ideato da Carla De Albertis e dallo scrittore Emiliano Bezzon, uno tra i più popolari scrittori di libri gialli, ha visto la collaborazione de L’Appennino Camerte, Aster srl, Cles e del Comitato Premio Claudio De Albertis.
Ai partecipanti alla sezione letteraria è stato chiesto di scrivere il finale di un racconto giallo dello scrittore Emiliano Bezzon lasciato appositamente ‘incompiuto’, mentre a coloro che hanno partecipato alla sezione fotografica, è stato chiesto di inviare una fotografia scattata nel territorio dei due Comuni contenente almeno un dettaglio di colore giallo.
Nel corso della serata avverrà la lettura dei testi finalisti e la consegna dei premi ai primi cinque classificati e degli attestati a tutti i partecipanti. Verrà fatta un’intervista allo scrittore Bezzon che darà indicazioni su come si scrive un giallo, su come si svolge un’indagine e sarà presentata la sua raccolta di libri gialli “I delitti della città in giardino”.
La serata sarà infine allietata da interventi artistici da parte degli studenti delle scuole medie di San Ginesio e Gualdo e dal Piccolo Corso di Selifa.
Novità nei prodotti e nelle tecniche, focus sulla ricostruzione post sisma e formazione. Sono questi gli ingredienti dell’edizione 2019 dell’Expo Edile che questa mattina ha aperto le porte a visitatori e aziende. «La manifestazione fieristica – ha detto ieri in conferenza stampa Irina Berdini, organizzatrice dell’evento – proseguirà fino a domenica con numerosi convegni e tavole rotonde organizzate nell’area convegnistica accanto a quella espositiva in cui 130 aziende provenienti da tutta Italia sono pronte a seguire e consigliare i visitatori che chiederanno informazioni e consigli. All’interno del centro Fiere ci saranno anche gli stand degli Ordini professionali (architetti, geometri, ingegneri e geologi) con propri rappresentanti».
«L’appuntamento con l’Expo Edile per noi è importante perché in attesa di riprendere in mano la ricostruzione, stiamo studiando le soluzioni tecniche con una grande apertura verso nuovi materiali e nuove tecnologie - ha commentato il presidente dell’Ordine degli Architetti, Vittorio Lanciani -. Abbiamo avuto contatti con le ditte presenti, c’è un feedback proprio per capire quali sono i materiali innovativi e per testarli in vista di un loro utilizzo».
«Crediamo che l’Expo Edile sia utile per far conoscere ai tecnici le nuove tecnologie e far capire ai visitatori qual è la qualità e quali vantaggi comporta – ha affermato l’ingegnere Nicola Gobbi, rappresentante dell’Ordine degli ingegneri –. Sarà sicuramente uno strumento utile per tutti per tenere alta l’attenzione sul sisma e per conoscere nuove ditte e nuovi prodotti».
A chiudere gli interventi Luca Ricci consigliere del Collegio dei geometri di Macerata e referente per la Commissione sisma regionale di categoria: «Ad oggi la ricostruzione è ingessata, ci aspettiamo che il commissario inizi a scrivere le ordinanze, deve fare delle scelte, deve incidere, ma chiediamo anche alla politica nazionale di essere presente. C’è stato un impatto sociale enorme, le persone sono in sofferenza, soprattutto le persone anziane».
Dopo il successo del primo “Sordi”, torna sul palco del Teatro “Annibal Caro” di Civitanova Marche Alta il nuovo capitolo dello spettacolo con Piero Massimo Macchini nei panni di Cesare Paciotti: appuntamento sabato 6 aprile alle 21.30 con “Sordi 2”, lo special event in cui l'attore fermano interpreta uno dei suoi personaggi più riusciti.
Al grido di “Quando c'hai li sordi, chiami l'ospiti che te pare”, Macchini, nei panni dell'imprenditore Paciotti accoglierà sul palco tantissimi personaggi, e per qualcuno sarà addirittura un debutto.
Esordiente, alla prima esperienza, è Giulia Morici, che gli appassionati del progetto Marche Tube hanno imparato a conoscere come la Provincialotta: “Dopo il successo web con la serie “Amore Grezzo”, l'emozione di stare di fronte ad un pubblico in carne ed ossa è davvero grande.
Non vedo l'ora di salire sul palco dell'Annibal Caro sabato sera e farvi conoscere dal vivo la mia Provincialotta” racconta Morici, che sarà affiancata da un altro “debutto” , per così dire. Carlotta Maggiorana, la Miss Italia in carica, vestirà i panni di Jenny Influenza, personaggio che condurrà una surreale intervista alla Miss Italia interpretata da Piero Massimo Macchini.
Oltre a loro ci saranno anche Kevin Pizzi (Spinello), Niba Massimo Barbini direttamente da Zelig e i Jump_it, gli scatenati ballerini Giacomo Pompei e Luca Seghetti.
Con la promozione dell’Università di Istruzione Permanente Don Giovanni Simonetti e l’Associazione Italo-Argentina Sudeste, sabato 6 aprile alle ore 17, nella Sala Conferenza della Mediateca di Recanati, si terrà la presentazione dell’ultimo libro di Adrian Bravi, “L’idioma di Casilda Moreira” edito da Exòrma. Con l’autore dialogherà la scrittrice Giulia Corsalini.
Adrián N. Bravi, autore di diversi libri, ci parlerà del suo ultimo lavoro: la storia di uno studioso di etnolinguistica che decide di partire dalle Marche per raggiungere Kahualkan, un piccolo villaggio in mezzo alla pampa, alla ricerca degli ultimi parlanti di una lingua che si credeva scomparsa da tempo (l’idioma degli indios günün a künä). I due custodi di quella lingua però, Bartolo e Casilda, non si rivolgono la parola da tanti anni, per via di una lite amorosa che hanno avuto da giovani. Da allora quella lingua se la tengono stretta nella testa. Come fare per impedire che si perda per sempre?
“L’idioma di Casilda Moreira” racconta la storia di un viaggio verso una lingua, più che verso un luogo, anche se il luogo c’è ed è remotissimo.
Il 6 aprile ritorna a Civitanova Marche, dopo l’edizione del 2016, la rassegna CinemAutismo, iniziativa promossa dall’ASP Paolo Ricci, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali, famiglia e infanzia del Comune di Civitanova Marche e dell’Associazione Omphalos “autismo & famiglie” - congiuntamente all’Associazione Museo Nazionale del Cinema di Torino.
L’evento, consiste in una proiezione cinematografica gratuita volta a sensibilizzare il pubblico sul tema dell'autismo.
Il suo obiettivo è quello di dare visibilità all’argomento avvalendosi di un mezzo comunicativo
immediato ed emotivamente coinvolgente quale il cinema e stimolando il dibattito al fine di rendere i disturbi dello spettro autistico meno “invisibili”.
Il titolo proposto quest’anno è Redha – Beautiful Pain (Malesia, 2016, 115′) di Tunku Mona Riza – v.o. sott. it. (che sostituisce l’annunciato “The Black Balloon”) Nel momento in cui scoprono che il loro unico figlio Danial è autistico, Alina e Razlan faticano a confrontarsi con un mondo di cui non sapevano niente. Con le consuetudini che si sbriciolano giorno dopo giorno, la dura realtà di crescere un figlio disabile diventa lentamente una condizione con cui fare i conti ogni giorno.
La proiezione verrà preceduta dal cortometraggio Filippo (ITA, 2018, 3′29”) di Virginia Cedrini. Virginia Cedrini giovane studente marchigiana dello IED Istituto Europeo di Design ed Arti Visive racconta in pochissimi frammenti le quotidianità di Filippo suo fratello autistico, interpretandone le sensazioni, attraverso la tecnica del rotoscope. L’autrice sarà presente nella serata di Civitanova Marche.
Questo sarà lo spunto per presentare SPAZIO SIBLINGS, progetto dell’ASP Paolo Ricci, uno spazio dedicato ai fratelli o sorelle di una persona disabile.
Di seguito il programma della serata pubblica con ingresso libero:
Sabato 6 aprile
– Civitanova Marche Alta (MC)
Ore 20.45
Auditorium San Paolo - Vicolo San Paolo, 2
Intervengono:
· Agostino Basile, Presidente ASP Paolo Ricci
· Barbara Capponi, assessore Comune di Civitanova Marche “Politiche sociali, famiglia e infanzia”
· Gianfilippo Di Benedetto, Associazione Omphalos Autismo & famiglie
· Virginia Cedrini autrice del cortometraggio “Filippo”
· Gloria Filippetti, pedagogista “Spazio Siblings”
In arrivo un altro fine settimana ricco di eventi e appuntamenti a San Severino Marche. Sabato pomeriggio (6 aprile), alle ore 17, viene inaugurata, nella chiesa della Misericordia in piazza Del Popolo, la mostra “Santa Maria del Glorioso. 500 anni di fede”, a cura del Centro culturale “Andrej Tarkovskij”. La mostra, patrocinata dal Comune di San Severino Marche, dall’Arcidiocesi di Camerino – San Severino Marche e dalla Regione Marche, sarà visitabile fino al 2 giugno il sabato e nei giorni festivi dalle ore 18 alle 20. L’esposizione di foto e documenti storici racconta il miracoloso evento della lacrimazione e la devozione per la Vergine che la popolazione settempedana, e non solo, ha sempre avuto in questi secoli.
Domenica (7 aprile) alle ore 16, i Teatri di Sanseverino presentano, per la rassegna “Incontri con l’Autore”, il libro di Tullio Bugari “La Simeide. Una lotta vincente”, Seri Editore. L’iniziativa verrà ospitata nell’ex centrale elettrica Ceci, a borgo Conce, e consentirà anche la visita al museo della produzione dell’elettricità, al museo del territorio e al Mani, il museo virtuale della manifattura. L’ingresso è gratuito.
La Simeide è l’epopea moderna di una fabbrica di operai di periferia. Racconta la meraviglia di una lotta vincente scoprendola dentro la quotidianità dei fatti vissuti in modo intenso e consapevole. Non erano ignari gli operai di ciò che accadeva attorno ma cercavano caparbiamente di esserne protagonisti, negli anni della partecipazione e dei consigli di fabbrica. E per riuscirci, dovevano farlo insieme alla città e comunità di allora, secondo i modi sociali, politici e istituzionali di partecipare, condividere e mobilitarsi. In un periodo in cui le forme sociali e politiche di rappresentanza subivano importanti cambiamenti, tra gli anni Settanta e l'inizio dei Novanta. La Simeide è il racconto dal punto di vista operaio della “vertenza” della Sima di Jesi, dall’emersione della crisi finanziaria nel 1977 a un nuovo assetto proprietario che garantiva la riassunzione di "quasi" tutti gli operai e il proseguimento dell’attività in cui la Sima era leader in Italia e in Europa.
La direzione artistica dei Teatri di Sanseverino comunica, infine, che il previsto spettacolo “Giulietto e Romea” della Compagnia “L’Alternativa”, in programma per sabato 6 aprile al teatro Feronia, è stato rinviato a sabato 11 maggio per esigenze della Compagnia e che il previsto incontro con la scrittrice Loretta Emiri, nella sede associazione La Zattera domenica 7 aprile. è stato rinviato a data da destinarsi per indisponibilità dell’autrice.
Intanto tutto è pronto, sempre a San Severino Marche, per ospitare l’ultima data della stagione di prosa dei Teatri: mercoledì 10 aprile, alle ore 20,45, al teatro Feronia andrà in scena, in abbonamento, “Don Chisciotte” con Alessio Boni, Serra Yilmaz e Marcello Prayer.
Domenica 7 aprile, al Teatro Vaccaj di Tolentino, va in scena I vestiti nuovi dell’imperatore, ultimo appuntamento della rassegna "A teatro con mamma e papà", promossa da Compagnia della Rancia e dal Comune di Tolentino. La favola che ci suggerisce di non fermarsi alle apparenze, è presentata in maniera originale in un connubio di immagini, testo, musica dal Teatro Verde di Roma, compagnia che dal 1986 si dedica interamente al teatro ragazzi, con spettacoli.
I bambini vengono coinvolti nella storia, la musica dal vivo accompagna tutto il racconto che alterna alle parti narrate quelle cantate. Oggetti, figure e parole si muovono insieme alla storia. La fiaba diventa voce, narrazione, musica, figura, moviment e ci suggerisce di non fermarsi alle apparenze.
Un re vanesio e civettuolo pensa unicamente a cosa indossare. Un giorno due imbroglioni lo convincono a comprare un tessuto straordinario per bellezza ed eleganza. Questa stoffa ha una piccola particolarità: la può vedere solo chi è intelligente. Chi non la vede vuol dire che è uno stupido. Con questa scusa i due furfanti fanno finta di tessere tessuti meravigliosi e nessuno, per paura di passare da stupido, osa confessare che non vede niente. Alla fine il re si mostrerà nudo al suo popolo, che loderà le meraviglie di un abito inesistente. Tra tanta gente solo un bambino ha il coraggio (o l’incoscienza) di dire la verità e di urlare a tutti che il re è nudo.
Domenica 7 aprile alle ore 17 ultimo appuntamento con “Tutti a Teatro!”, la rassegna domenicale per ragazzi e famiglie del Teatro delle Logge di Montecosaro. In scena l'esilarante spettacolo "Vacanze Italiane", della compagnia Lagrù Ragazzi: sul palco Oberdan Cesanelli, Stefano Leva e Lorenzo Palmieri.
Tre attori, stanchi dopo una lunga tournée in giro per l’Italia, decidono di andare in vacanza. Una volta arrivati a destinazione si accorgono che i loro bagagli, oltre a mutande e calzini, contengono anche pupazzi, burattini e tutti i loro oggetti di scena che, misteriosamente, prendono vita e li costringono a continuare a raccontare storie.
Inizia così un viaggio in Italia tra racconti tradizionali e storie assolutamente originali, tutte legate dal filo conduttore della comicità e del buon umore, dove il pubblico viaggia con la fantasia su e giù per lo stivale.
Un finale a sorpresa svelerà il mistero coinvolgendo il pubblico in un gioco esilarante.
Subito un tutto esaurito al debutto della nuova commedia della Compagnia Valenti, RENGRAZIÈNNO DDIO! Sabato 30 marzo il teatro era letteralmente colmo, fino al loggione. Ci si aspettava, come è ovvio, una buona risposta del pubblico, ma quella di sabato è andata davvero molto, molto al di là delle attese. Così come è stata ottima la pomeridiana di domenica 31.
Ma quello che più ha sorpreso è stato il quasi incondizionato plauso che l’opera ha raccolto fra gli spettatori. Seguita con attenzione, applaudita moltissimo, gustata in tutte le sue forme, dalle splendide scende di Marco Facciolli, ai meravigliosi costumi di Scilla Sticchi, per finire con la regia di Francesco Facciolli. Un miscuglio artistico molto indovinato, cui ha fatto da spalla anche un testo sbarazzino e leggero alla prima lettura, ma sicuramente profondo e riflessivo ad un’analisi successiva.
Molto bravi anche gli attori, a cominciare da chi ha sostenuto una doppia parte, come Gaetano Tartarelli, Nazareno Epiri e Gianfranco Piccinini; passando per Alice Menichelli e Fabio Macedoni, i due personaggi che avranno la “fortuna” di salire in Paradiso da vivi; per arrivare ad Antonella Macedoni e Virginia Ceccherini, ormai sperimentate nel ruolo di madre e figlia nella vita e sulla scena e finendo con la debuttante Sara Angeletti che si è fatta molto valere nella parte della “strolleca”.
L’appuntamento si sposta ora per sabato 6 aprile alle 21.30 e domenica 7 aprile alle 17.15.
Luci e audio curati da Giorgio Roselli e Tonico Service; trucco di Antonella Macedoni e Scilla Sticchi, foto archivio Nerio Ceccherini ed aiuto regia Lorenzo Macedoni. La commedia si giova del patrocinio del Comune di Treia e del sostegno delle aziende Infissi Design e Oro della Terra.