Novità nei prodotti e nelle tecniche, focus sulla ricostruzione post sisma e formazione. Sono questi gli ingredienti dell’edizione 2019 dell’Expo Edile che questa mattina ha aperto le porte a visitatori e aziende. «La manifestazione fieristica – ha detto ieri in conferenza stampa Irina Berdini, organizzatrice dell’evento – proseguirà fino a domenica con numerosi convegni e tavole rotonde organizzate nell’area convegnistica accanto a quella espositiva in cui 130 aziende provenienti da tutta Italia sono pronte a seguire e consigliare i visitatori che chiederanno informazioni e consigli. All’interno del centro Fiere ci saranno anche gli stand degli Ordini professionali (architetti, geometri, ingegneri e geologi) con propri rappresentanti».
«L’appuntamento con l’Expo Edile per noi è importante perché in attesa di riprendere in mano la ricostruzione, stiamo studiando le soluzioni tecniche con una grande apertura verso nuovi materiali e nuove tecnologie - ha commentato il presidente dell’Ordine degli Architetti, Vittorio Lanciani -. Abbiamo avuto contatti con le ditte presenti, c’è un feedback proprio per capire quali sono i materiali innovativi e per testarli in vista di un loro utilizzo».
«Crediamo che l’Expo Edile sia utile per far conoscere ai tecnici le nuove tecnologie e far capire ai visitatori qual è la qualità e quali vantaggi comporta – ha affermato l’ingegnere Nicola Gobbi, rappresentante dell’Ordine degli ingegneri –. Sarà sicuramente uno strumento utile per tutti per tenere alta l’attenzione sul sisma e per conoscere nuove ditte e nuovi prodotti».
A chiudere gli interventi Luca Ricci consigliere del Collegio dei geometri di Macerata e referente per la Commissione sisma regionale di categoria: «Ad oggi la ricostruzione è ingessata, ci aspettiamo che il commissario inizi a scrivere le ordinanze, deve fare delle scelte, deve incidere, ma chiediamo anche alla politica nazionale di essere presente. C’è stato un impatto sociale enorme, le persone sono in sofferenza, soprattutto le persone anziane».
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