Sabato 13 la cerimonia d'Intitolazione del Polo Bibliotecario di Recanati a Maria Alinda Bonacci Brunamonti
Sabato 13 aprile, alle ore 10, il Polo Bibliotecario di Recanati (Biblioteca e Mediateca) sarà intitolato alla poetessa Maria Alinda Bonacci Brunamonti, personalità molto apprezzata dai maggiori letterati del suo tempo. La decisione è stata presa dalla Giunta Comunale il 7 marzo in condivisione con gli studiosi recanatesi, “in vista”, si legge nell’atto deliberativo “di una più incisiva affermazione dei valori sociali e culturali connessi al ruolo e alla funzione di centro di pubblica lettura.” In occasione della cerimonia d'intitolazione presieduta dalle autorità cittadine verrà apposta una targa sulla facciata dell’edificio, mentre nei locali della Biblioteca sarà ospitata la mostra dal titolo “Maria Alinda Bonacci Brunamonti nel fondo librario delle Biblioteche Comunale e Benedettucci” con manoscritti e pubblicazioni della poetessa, a cura di Denis Tanoni. Per l’occasione sarà esposto temporaneamente il ritratto a matita eseguito dai nipoti con dedica autografa.
Seguirà la presentazione nella Sala Conferenze della Biblioteca con interventi di: Donatella Fioretti, UNIMC Università di Macerata; Antonella Maggini, UNIPER Università d’Istruzione Permanente “Don Giovanni Simonetti”; Denis Tanoni, responsabile della Biblioteca Benedettucci e del Museo diocesano di Recanati. Coordinerà l’incontro la giornalista Nikla Cingolani.
Maria Alinda Bonacci Brunamonti è nata a Perugia nel 1841 da Gratiliano Bonacci, originario di Recanati, insegnante al Collegio della Sapienza e da Teresa Tarulli di Matelica, ed è vissuta a Recanati per alcuni anni. Nel 1868 dopo il matrimonio con Pietro Brunamonti, originario di Trevi, ex allievo del padre e professore di diritto all’Università di Perugia, ritorna nel capoluogo umbro. Negli anni trascorsi a Recanati tra le varie opere ricordiamo i Canti Nazionali (1860), versi patriottici e anti-pontifici ispirati ai movimenti risorgimentali e alla repressione pontificia della rivolta di Perugia del 20 giugno 1859. In quell’anno Alinda diede il proprio voto di protesta per il plebiscito del 9 novembre relativo all’annessione delle Marche e dell’Umbria al Piemonte.
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