Fermata all'alt si mostra fin troppo agitata, i carabinieri "scovano" droga nella sua borsetta: arrestata una donna ultracinquantenne italiana. È quanto avvenuto nei giorni scorsi in occasione dei controlli posti in essere dai militari del nucleo operativo e radiomobile di Tolentino in viale Bruno Buozzi.
La donna era al volante di un'auto di grossa cilindrata e, sin da subito, ha manifestato un'estrema e immotivata agitazione. I carabinieri hanno, quindi, optato per un'ispezione più approfondita da cui è emerso come la donna nascondesse all'interno della borsetta due involucri ricoperti di nastro adesivo marrone contenenti due "sassi" di cocaina del peso di 10 grammi ciascuno.
Con la successiva perquisizione nella sua abitazione, i militari hanno poi trovato e posto sotto sequestro una sacca contenente un vaso in vetro con all'interno custoditi ulteriori 3,5 grammi di cocaina, due bilancini di precisione e una busta di creatina in polvere utilizzata per il taglio dello stupefacente, oltre a ritagli in plastica per il confezionamento.
Rinvenuti anche i resti di altri involucri di colore marrone, aperti e vuoti, del tutto simili a quelli contenenti cocaina e già posti in sequestro. L'arresto della donna è stato convalidato in mattinata: per lei è stato disposto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Nella mattinata di ieri, 5 agosto, gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche hanno arrestato un 36enne di origini tunisine, destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata. L’uomo era rientrato illegalmente in Italia dopo essere stato espulso e aveva fornito false generalità. Con numerosi precedenti per reati legati allo spaccio di stupefacenti e contro la persona, l’uomo aveva fornito alle forze dell’ordine ben 10 nominativi diversi nel corso del tempo.
Grazie a una rapida indagine, l’uomo è stato rintracciato in un’abitazione di Civitanova Marche, dove si trovavano anche altri due individui, tra cui una ragazza nota ai poliziotti per la sua vicinanza al mondo della droga. L’arresto è avvenuto senza resistenza e l’uomo è stato trasferito al carcere di Fermo, dove dovrà scontare una pena di 1 anno, 11 mesi e 13 giorni di reclusione.
La relazione sentimentale finisce e lui pubblica sui social le foto intime con la ex che, però, trova il coraggio di segnalare l'accaduto. E così un 41enne è stato denunciato dai carabinieri. A Porto Sant'Elpidio, i militari dell'Arma, a seguito di una denuncia presentata da una donna residente in città, hanno deferito all'autorità giudiziaria un fermano per diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti (il cosiddetto "revenge porn").
L'uomo, al termine di una relazione sentimentale, ha diffuso attraverso i canali social, immagini di incontri intimi con la ex fidanzata. La donna, però, ha deciso di denunciare l'accaduto facendo scattare le indagini dei carabinieri concluse con la denuncia del 41enne all'autorità giudiziaria. Un fenomeno, purtroppo, molto diffuso e deplorevole, quello del "revenge porn" e contro il quale le forze dell'ordine invitano a denunciare qualsiasi tipo di sopruso.
Ben 23 patenti di guida ritirate a conducenti sorpresi alla guida sotto effetto di alcol. Il triste refrain del sabato sera si è ripetuto anche nel primo weekend di agosto, a seguito di servizi specifici svolti dalle pattuglie della sezione di Macerata della polizia stradale a Civitanova Marche.
Dei 23 automobilisti che hanno dovuto dire addio alla patente, 12 erano uomini di età compresa tra 18 e i 27 anni, 7 oltre i 28 anni; due patenti di guida sono state ritirate a due ragazze under 24, mentre altri due titoli di guida sono stati ritirati a donne di oltre 28 anni.
Complessivamente sono state decurtati, in una sola notte, 240 punti ed elevate 27 sanzioni al codice della strada. In un caso è anche scattato il sequestro di un veicolo in quanto il conducente aveva assunto un quantitativo di alcol tre volte superiore a quello consentito.
Perdono l'orientamento e smarriscono il sentiero: notte di preoccupazione per una coppia di escursionisti. Il fatto è avvenuto in località Bocchetta della Scurosa, al confine tra i comuni di Sefro e Serravalle di Chienti.
I due compagni di gita, non riuscendo più a trovare il sentiero a causa dell'avanzare del buio, hanno così lanciato l'allarme al 112. Alla loro ricerca sono partiti i vigili del fuoco e due squadre della stazione di Macerata del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.
Proprio i tecnici del Soccorso Alpino hanno rintracciato la coppia accompagnandola al punto di partenza della loro gita. Le persone, in buono stato di salute, sono state condotte al Rifugio Valle Scurosa, dove avevano lasciato l’automobile.
Questa mattina, domenica 4 agosto, una donna ha accusato un malore mentre si trovava in mare a Pesaro. Nonostante l'intervento tempestivo di un bagnino, che l'ha recuperata e portata a riva, i tentativi di rianimazione effettuati sulla spiaggia sono risultati vani. Anche l'intervento successivo dei sanitari del 118 non ha potuto evitare la tragedia: la donna è deceduta sul posto.
La Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Pesaro è intervenuta prontamente per eseguire gli accertamenti di rito. Sul posto era presente una pattuglia di terra, impegnata nell'operazione "Mare e Laghi Sicuri 2024", che ha provveduto a informare l'autorità giudiziaria.
Dopo giorni di apprensione per la popolazione di Mogliano, i Carabinieri della Compagnia di Macerata hanno finalmente posto fine alla serie di incendi dolosi che hanno colpito il territorio negli ultimi giorni di luglio. Le indagini hanno infatti portato all'arresto di un uomo ritenuto responsabile dei roghi.
Il primo episodio risale alla sera del 27 luglio, quando i Carabinieri di Mogliano sono stati chiamati ad intervenire in Contrada Casale, lungo la SP 61 “Loro-Macina”, per un incendio che si era sviluppato dalle sterpaglie lungo il ciglio della strada. Le fiamme, alimentate dalla vegetazione secca, si sono propagate rapidamente, interessando un’area con piante di medio fusto. Gli stessi carabinieri, armati dell’estintore di bordo della loro autovettura di servizio, hanno tentato di contenere le fiamme in attesa dell’arrivo dei Vigili del Fuoco.
La sera successiva, il 28 luglio, altri due incendi si sono sviluppati a Mogliano su due differenti appezzamenti di terreno coltivati ad ulivi, situati in Contrada Giardino e Contrada San Pietro. Le fiamme hanno interessato un’area di circa 300 mq, e solo il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco ha evitato che gli incendi si estendessero ulteriormente. La circolazione lungo la SP 61 è stata temporaneamente sospesa per garantire la sicurezza stradale, venendo ripristinata solo al termine delle operazioni di spegnimento.
Sin dall'inizio è stato chiaro che gli incendi non erano accidentali. Le indagini, condotte con attenzione dai carabinieri di Mogliano, hanno permesso di escludere ipotesi di autocombustione o di mozziconi di sigaretta gettati imprudentemente. L’analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza e una serie di riscontri investigativi hanno permesso di identificare un sospetto: un 30enne residente nella zona, già noto alle forze dell’ordine per fatti analoghi e attualmente indagato anche per una serie di incendi a Monte San Giusto.
Le prove raccolte dai Carabinieri di Mogliano, in collaborazione con l’Autorità Giudiziaria, hanno portato il GIP presso il Tribunale di Macerata, su richiesta della Procura della Repubblica, a firmare un’ordinanza di arresto. Sabato pomeriggio, i Carabinieri della Compagnia di Macerata hanno eseguito l’ordinanza, arrestando F.Q., di 30 anni, e ponendolo agli arresti domiciliari con dispositivo elettronico di controllo. L’uomo, che secondo le indagini avrebbe agito da solo e senza un motivo apparente, dovrà ora rispondere del reato di incendio boschivo, un crimine per il quale rischia fino a dieci anni di carcere.
Un motociclista è rimasto vittima di un incidente accaduto a Meschia, mentre praticava enduro. Per soccorrerlo è stato necessario l'intervento degli uomini della stazione di Ascoli Piceno del soccorso alpino e speleologico Marche.
Le squadre del soccorso alpino, una volta individuata la posizione dell'infortunato, hanno provveduto a stabilizzarlo ed imbarellarlo. Successivamente lo hanno trasportato con la tecnica della "barella portantina" fino all'ambulanza del 118. Nel territorio regionale sono presenti medici, infermieri e tecnici formati dalla scuola nazionale medici del soccorso alpino e speleologico.
La formazione specialistica dei sanitari e dei tecnici ha consentito lo sviluppo di un soccorso che permette di giungere sull'infortunato e prestare le prime cure, utilizzando presidi sanitari, quali barelle e zaini allestiti, in grado di supportare il personale e di trovare le soluzioni ai differenti problemi che presenta la gestione di un infortunato in ambiente impervio.
Quattro denunciati e 51 segnalati per stupefacenti: è il bilancio dei controlli effettuati dai carabinieri della Compagnia di Camerino, con l’ausilio del nucleo cinofili, durante il Montelago Celtic Festival.
Ad essere deferite per spaccio sono state quattro persone, mentre i restanti 51 giovani - di cui 4 minorenni - sono stati segnalati alle autorità amministrative in qualità di consumatori di stupefacenti.
In totale i militari dell'Arma, nelle fasi di filtraggio, hanno identificato centinaia di persone e sequestrato complessivamente 278 spinelli, 340 grammi di marijuana, 134 di hashish, 2 di cocaina, 4 di speed, 4 di ketamina e 5 di Mdma.
La manifestazione, che ha visto impegnati circa 100 carabinieri alternatisi sul posto unitamente ad altre forze di polizia, si è conclusa senza problematiche di rilievo.
A Civitanova Marche, i carabinieri hanno identificato e denunciato il pirata della strada che, la notte dell’8 luglio, ha investito un ragazzo di 16 anni a bordo del suo scooter, lasciandolo esanime al suolo e fuggendo senza prestare soccorso. L’incidente è avvenuto in via Principe di Piemonte. Il giovane, soccorso da alcuni passanti e dal 118, è stato trasportato in elisoccorso all’ospedale Torrette, dove gli è stata diagnosticata la frattura del femore sinistro e un trauma facciale, con una prognosi di 60 giorni.
L’investitrice è una donna di 36 anni, incensurata, residente ad Ascoli Piceno. La sua identificazione è stata possibile grazie a serrate indagini, che hanno analizzato alcune parti dell’auto rimaste sull’asfalto dopo l’urto, risalendo così al modello del veicolo, una Jeep Renegade. Inoltre, l’analisi dei sistemi di videosorveglianza ha permesso di ricostruire il percorso dell’auto dopo la fuga. Fondamentale è stato il supporto dei carabinieri di Ascoli Piceno, che hanno collaborato con i colleghi di Civitanova Marche per individuare il luogo dove il veicolo era stato nascosto. Si è scoperto che la donna aveva già fatto riparare l’auto per eliminare ogni traccia dell’incidente.
La donna è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Macerata per omissione di soccorso e lesioni personali aggravate dalla fuga. L’auto è stata sequestrata. Anche un’amica che si trovava con lei in auto al momento dell’incidente è stata denunciata per favoreggiamento personale. Le accuse sono provvisorie e la responsabilità penale dell'arresto sarà accertata solo all'esito del giudizio
Un’auto perde il controllo, si ribalta più volte e finisce in una scarpata: una donna di 50 anni è stata trasportata in eliambulanza a Torrette.
L’incidente è avvenuto intorno alle 19:30 in contrada Immacolata, sulla strada che collega Passo San Ginesio a Sant’Angelo in Pontano.
La dinamica dell’incidente è ancora in fase di accertamento, ma secondo le prime ricostruzioni, la conducente avrebbe perso il controllo del veicolo senza coinvolgere altri mezzi.
L’auto, prima di finire fuori dalla carreggiata, si è ribaltata più volte per poi finire in un fossato di quasi due metri. Sul posto sono giunti prontamente i soccorsi prestando le prime cure e ritenendo poi opportuno il trasferimento in eliambulanza della ferita all'ospedale Torrette di Ancona, con codice rosso.
Perde il controllo dell'auto e si schianta contro una recinzione: era al volante sotto effetto di droga e senza patente. Scatta la denuncia dei carabinieri dell'aliquota radiomobile di Tolentino nei confronti di una donna di 45 anni, residente fuori provincia.
La conducente, lo scorso 17 luglio, era fuoriuscita dalla sede stradale con la sua auto, a San Severino Marche, finendo la propria corsa contro una recinzione. A seguito dell'impatto ha riportato lesioni piuttosto gravi che hanno richiesto il trasporto all'ospedale regionale Torrette di Ancona. Qui, su richiesta dei militari, è stata sottoposta ad accertamenti urgenti per verificare la positività a stupefacenti o alcol.
Gli esiti delle analisi hanno attestato la positività ad oppiacei e cocaina. È emerso, inoltre, che la donna si era posta alla guida pur essendo priva del titolo di guida perché revocato dal 2004.
Tamponano l'auto di una donna incinta e si danno alla fuga: denunciati tre operai edili. È l'esito di un'operazione condotta dai carabinieri dell'aliquota radiomobile di Tolentino.
L'incidente risale al 18 ottobre dello scorso anno quando, alle 18:00 circa, in contrada San Diego, a Tolentino, i militari della pattuglia dedicata al pronto intervento hanno rilevato quanto avvenuto in prossimità dello svincolo "Tolentino Ovest" della SS77 della 'Val di Chienti'. .
Dagli accertamenti effettuati è emerso come la donna, alla guida della propria auto e in avanzato stato di gravidanza, fosse stata tamponata da una vettura. Gli uomini che erano a bordo, a seguito dell’impatto, sono scesi di corsa dal mezzo scappando a piedi per i campi. La donna è, invece, stata trasportata all’ospedale di Macerata per le cure del caso venendo poi dimessa con 30 giorni di prognosi.
L'auto dei fuggitivi è stata abbandonata sul posto. Il veicolo è risultato sprovvisto di assicurazione ed è stato sottoposto a sequestro per la successiva confisca. Il proprietario ha dichiarato ai militari di aver lasciato l'auto in vendita con sospensione dell’assicurazione presso un'officina di un paese limitrofo.
La verifica delle immagini di videosorveglianza prelevate a Tolentino e nei pressi dell’officina hanno permesso di appurare che il titolare dell’esercizio aveva consegnato la vettura a dei clienti di origine straniera. L'analisi dei dati del traffico telefonico e di cella ha permesso di identificarli: si tratta di tre cittadini egiziani, impiegati nell'edilizia. Due sono residenti a Milano, il terzo a Matelica. I tre uomini dovranno rispondere di omissione di soccorso e fuga a seguito di sinistro stradale, mentre il titolare dell’officina è indagato per favoreggiamento personale.
Macerata, mai come in questo periodo, è interessata da cantieri edilizi finalizzati alla riqualificazione, alla rigenerazione urbana e alla ricostruzione post sisma. A vigilare sulla situazione, anche dal punto di vista della logistica della circolazione stradale e della mobilità, è il comando della polizia locale chiamato per competenza a far fronte a circostanze "inusuali".
"Attualmente le concessioni edilizie attive sul territorio comunale sono 123 di cui 35 in centro storico - afferma il comandante Danilo Doria -. Le richieste, rispetto allo scorso anno, sono aumentate del 25% e a confermare il dato statistico è il numero di quelle rilasciate dall’ufficio mobilità e sicurezza urbana che al 31 luglio risultano essere state 380 contro le 305 accordate nel 2023".
"Le concessioni equivalgono ad altrettanti cantieri aperti inevitabilmente corrispondenti a situazioni cui gli agenti della polizia locale sono chiamati a far fronte per trovare soluzioni alternative, ad esempio, alla consueta circolazione stradale, alle aree di sosta, anche per i residenti, ma anche per chi proviene da fuori città per lavoro o per assistere agi eventi culturali in atto, vedi il Macerata Opera Festival e a breve anche per Sferisterio Live", puntualizza Doria.
"Si tratta di un lavoro costante, in continua evoluzione dovuto alle richieste che arrivano, chiaramente non programmabili - commenta l’assessore alla sicurezza, Paolo Renna -. Comunque prendendone atto si trova sempre una soluzione grazie alla professionalità della polizia locale e dell'ufficio tecnico".
"Tutti interventi che determineranno forti cambiamenti finalizzati a consegnare ai cittadini una città migliore - prosegue Doria -. Mi riferisco, ad esempio, ai lavori che si stanno realizzando in via Pantaleoni, in piazza XXV Aprile relativi alla stazione ferroviaria, alla fine di via Roma per la costruzione del sottopasso e al rifacimento della pavimentazione in piazza Vittorio Veneto. Tutti grandi cantieri che hanno comportato cambiamenti notevoli ma che, grazie anche alla comprensione e alla collaborazione dei cittadini, dopo i primi giustificabili momenti di disagi, ora sono entrati a far parte della ‘normalità’”.
"Data l’attuale situazione, in vista della festa del patrono San Giuliano, si stanno approntando sia il piano della viabilità sia quello inerente alla sicurezza in modo da garantire il regolare svolgimento della manifestazione a tutela dei cittadini, dei residenti e di coloro che raggiungeranno la città provenienti da fuori comune. Tanti cantieri in contemporanea - conclude il comandante della polizia locale - che significano lavoro in più, anche per via dei controlli e dei monitoraggi che vengono effettuati sulle aree di lavoro, per gli agenti che sono impegnati anche nell’attività di routine propria del Comando per garantire tutela, sicurezza e il rispetto delle regole".
Era latinante da un mese: i carabinieri del nucleo operativo lo hanno arrestato a Civitanova Marche nella mattinata del primo agosto. Si tratta di un 36enne italiano, già noto alle forze dell’ordine.
Dall’inizio del mese di luglio si era reso irreperibile sottraendosi alla giustizia, poiché destinatario di un ordine di carcerazione per reati in materia di stupefacenti, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata.
I carabinieri lo hanno individuato dopo una serie di pedinamenti e appostamenti, riuscendo ad individuare il luogo dove si nascondeva: un b&b nella periferia nord di Civitanova Marche. L’irruzione è avvenuta alle prime luci dell’alba, cogliendo di sorpresa l’uomo.
Al momento dell’arresto il fuggitivo era da solo e non ha opposto resistenza, mostrandosi sorpreso per l'arrivo dei carabinieri, da cui non si aspettava di essere seguito. Il b&b dove l’uomo aveva trovato rifugio è risultato abusivo, in quanto privo di qualsivoglia autorizzazione. I responsabili sono stati segnalati alle competenti autorità amministrative.
Sono in corso indagini ed approfondimenti dei carabinieri, per ricostruire il periodo di latitanza dell’uomo, e scoprire non solo da quanto tempo si nascondesse nella cittadina rivierasca ma, anche, si vi siano persone che possano averlo aiutato nella sua fuga. Dopo l’arresto, l’uomo è stato associato alla casa circondariale di Fermo, dove dovrà scontare una pena definitiva di quattro anni.
Scontro frontale tra un furgone e un'auto: feriti moglie e marito, interviene l'elisoccorso. È quanto avvenuto nel pomeriggio, intorno alle 17:30, lungo la strada provinciale 361, "Septempedana", che collega San Severino Marche alla frazione di Taccoli.
Ancora da ricostruire l'esatta dinamica di quanto avvenuto, ai rilievi procedono i carabinieri della Compagnia di Tolentino. Sul posto sono giunti immediatamente i sanitari del 118. Ad avere la peggio è stato il conducente dell'auto, una Fiat Panda vecchio modello, estratto dalle lamiere dai vigili del fuoco e poi consegnato alle cure mediche.
A seguito dei traumi riportati nell'impatto, è stato richiesto il supporto dell'eliambulanza: il paziente è stato trasferito d'urgenza all'ospedale Torrette di Ancona. Al nosocomio dorico è stata trasferita anche l'altra occupante della vettura, la moglie dell'uomo. Si sono registrate inevitabili ripercussioni al traffico.
I finanzieri della tenenza di Porto Recanati hanno scoperto una società che opera nel settore della stampa digitale che avrebbe percepito un finanziamento dello Stato per 850mila euro, secondo l'accusa, senza averne diritto, ottenuto usufruendo delle agevolazioni previste dal "Decreto Liquidità" nell'ambito del Pnrr: denaro che sarebbe stato destinato per finalità diverse da quelle previste dalla legge.
Circostanze per le quali è stato denunciato il legale rappresentante della ditta per malversazione di erogazioni pubbliche. La società, recanatese, è stata oggetto di un controllo mirato delle Fiamme Gialle che hanno accertato come, in particolare, il denaro sia stato utilizzato per l'acquisto di beni strumentali all'attività d'impresa e ottenuto usufruendo delle agevolazioni previste dal Decreto Liquidità.
Una volta installato ed entrato in funzione, però, il bene acquistato sarebbe stato ceduto a un'altra società, riconducibile allo stesso rappresentante legale dell'impresa controllata; tutto ciò, secondo l'accusa, senza aver effettuato, in concomitanza della vendita, le previste comunicazioni al Medio Credito Centrale e all'istituto di credito interessato.
L'operazione avrebbe permesso al cedente di compensare pregressi debiti di natura commerciale, precedentemente maturati nei confronti dell'acquirente, per 211.400 euro. Le condotte dell'imprenditore sono state segnalate alla Procura di Macerata con richiesta di sanzioni di natura interdittiva per responsabilità amministrativa da reato degli enti e di sequestro preventivo finalizzato alla confisca del profitto del reato.
Si è spento oggi nelle prime ore del pomeriggio, dopo una lunga malattia, Luigi Ricci; ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo dell’arte e della cultura, dedicando la sua vita alla pittura decorativa, al disegno industriale e alla fotografia.
A ricordarlo Pina Gentili, direttrice del Centro Studi Marche: "Luigi Ricci è stato un mio compagno di lavoro per quasi 20 anni grazie alla conoscenza del nostro presidente del Centro studi Marche, il dottor Franco Moschini, presidente della Poltrona Frau. I primi incontri avvenivano proprio in Frau in occasione della stesura di libri destinati alla trattazione dei marchigiani più noti, premiati in Campidoglio. In un secondo momento, facemmo un premio, il Golden Media Marche rivolto ai giornalisti marchigiani e Luigi aveva fatto una ricerca accuratissima sui personaggi scelti, aveva preparato un documentario da proiettare prima di iniziare a chiamarli e leggere il loro curriculum. Per ben 10 anni abbiamo fatto questo premio. Poi, abbiamo continuato con le mostre perché Franco Moschini ebbe l'idea per cui gli artisti premiati potevano donare un'opera al Centro Studi Marche; da qui nacque un preziosissimo e geniale catalogo, curato da Luigi, che raccoglieva tutte le opere donate.
Luigi ha fatto parte di tutta una compagnia di personaggi intellettuali importanti, interessanti: oggi siamo qua con queste persone che ci lasciano e noi restiamo con il cuore addolorato. Un grande e profondo pensiero a lui e alla sua signora Valeria"
Verso la fine degli anni Cinquanta ha studiato pittura decorativa all’Istituto d’arte di Macerata, sotto la guida degli artisti Nino Ricci, Zoren e Umberto Peschi. La sua passione per l’arte lo ha portato a Venezia nel 1962, dove ha frequentato il Corso superiore di disegno industriale, apprendendo la tecnica del disegno dall’architetto Carlo Scarpa. Nel 1966, Ricci ha aderito al Centro cultura fotografia Milano-Fermo, perfezionando con Luigi Crocenzi la ricerca su linguaggio ed espressività delle immagini. Durante questo periodo, ha realizzato numerose opere audiovisive su temi sociali, dimostrando un profondo impegno verso le questioni di rilevanza sociale.
Dal 2002 al 2008, Luigi ha condiviso la sua vasta conoscenza e passione per l’arte insegnando presso l’Università degli studi di Macerata. Nel 2011, ha cofondato l’Associazione culturale Casale delle Noci, insieme a Franco Moschini, con l’obiettivo di promuovere le attività artigianali del territorio marchigiano.
E' stato anche una figura di spicco nel campo editoriale, progettando copertine di collane editoriali, realizzando volumi fotografici, periodici e poster. La sua competenza si estendeva anche alla fotografia industriale, alle comunicazioni visive e all’immagine aziendale.
La sua eredità artistica e culturale continuerà a vivere attraverso le sue opere e l’impatto che ha avuto su studenti, colleghi e amici. Luigi Ricci sarà ricordato con affetto e ammirazione da tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo.
Le più sentite condoglianze dal direttore Guido Picchio e dalla Redazione
Un latitante di 34 anni di origini francesi è stato arrestato in Belgio dai carabinieri di Fermo, grazie alla cooperazione internazionale tra le forze di polizia. L'uomo era ricercato dal novembre del 2022 per scontare una pena residua di 4 anni dopo essere stato condannato per spaccio di droga nelle province di Fermo e Macerata.
L'arresto del 34enne è avvenuto grazie alla collaborazione tra la polizia belga e il servizio per la cooperazione internazionale di polizia della Criminalpol. I carabinieri di Fermo hanno svolto un ruolo cruciale nell'operazione, coordinando gli sforzi con le autorità belghe per assicurare che il latitante fosse catturato e consegnato alla giustizia italiana.
Il mandato di arresto europeo, emesso il 30 novembre 2022, pendeva sul pregiudicato a causa di una condanna che includeva una pena residua di 4 anni, 4 mesi e 14 giorni di reclusione. La sentenza era stata emessa per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti, con attività criminale svolta a Porto Sant'Elpidio, Civitanova Marche e Potenza Picena tra il 2018 e il 2022.
La Prefettura di Macerata ha reso noto il calendario delle postazioni degli autovelox che saranno installati lungo la superstrada nel mese di agosto 2024. Sul sito internet dell'ente, nell'apposita sezione dedicata, è possibile consultare l'elenco delle postazioni attive giorno per giorno. Un elenco che verrà aggiornato mensilmente. Da sottolineare come il calendario faccia riferimento agli autovelox gestiti sia dalla polizia stradale di Macerata che dalle polizie locali dei singoli comuni.
IL CALENDARIO COMPLETO DI AGOSTO 2024
Si inizia già il primo agosto, con un'attivazione all'interno del territorio comunale di Corridonia dalle 13 alle 19, in direzione monti, si prosegue il giorno successivo, 2 agosto, con Tolentino, 8-13, direzione mare. I giorni successivi, 3 e 4 agosto, la polizia stradale sarà presente a Macerata, dalle 8 alle 14, in direzione monti. Lunedì 5 agosto autovelox di nuovo a Tolentino, in direzione monti, dalle 13 alle 19. Prosegue a Macerata una tre giorni 6,7,8 agosto dalle ore 8 alla 14 in direzione monti, mentre per la direzione opposta (mare) i giorni coinvolti sono martedì 6 e mercoledì 7 agosto dalle 8 alle 14. Venerdì 9, in direzione monti, l'autovelox sarà a Corridonia dalle 13 alle 19.
Ancora la Polizia Stradale a Macerata; sabato 10 in direzione monti dalle 8 alle 14, mentre domenica 11 in entrambe le direzioni sempre dalle 8 alle 14.
Lunedì 12 agosto dalle ore 13 alle 19 in direzione monti a Corridonia. Successivamente, martedì 13 e mercoledì 14 agosto a Macerata i rilevatori di velocità saranno presenti in entrambe le direzioni dalle 8 alle 14.
Il 15 a Camerino in direzione mare dalle 8 alle 13 e a Tolentino, direzione monti, sempre allo stesso orario. Il 16 agosto nel capoluogo maceratese ancora controlli della velocità dalle 8 alle 14.
Il 17 è ancora il turno di Camerino dalle 8 alle 13 sempre in direzione mare. Dopodiché la Polizia Stradale intensificherà ulteriormente i controlli su Macerata per quattro giorni consecutivi: domenica 18, in entrambe le direzioni, dalle ore 8 alle ore 14 e lunedì 19 solamente in direzione mare dalle 8 alle 14. Martedì 20 stesso orario del giorno precedente ma in direzione monti. Mercoledì 21 dalle 8 alle 14 in entrambe le direzioni. Il 22 gli autovelox saranno collocati sia a Corridonia che a Tolentino, in entrambe le direzioni, dalle 13 alle 19. Venerdì 23 a Camerino, direzione mare, dalle 13 alle 19. Il giorno successivo si replica nuovamente a Camerino, sempre direzione mare, ma questa volta dalle ore 8 alle 13 e sul tratto Belforte-Caldarola dalle ore 13 alle 19, direzione monti. Il 25 tocca nuovamente a Macerata in entrambe le direzioni, dalle ore 8 alle 14.
Lunedì 26 agosto si torna sull'asse Belforte- Caldarola in direzione monti dalle 8 alle 13 e a Tolentino stesso orario ma in direzione mare. Martedì 27 agosto è il turno di Camerino dalle 13 alle 19 in direzione mare. Dopo una breve pausa dal capoluogo di provincia, la Polizia Stradale torna due giorni a Macerata, 28 e 29 agosto in entrambe le direzioni dalle 8 alle 14.
Infine, per quanto riguarda gli ultimi due giorni del mese, il 30 agosto i rilevatori di velocità verranno posizionati a Corridonia dalle 8 alle 13 in direzione monti e sul tratto Caldarola-Belforte dalle 13 alle 19 verso i monti. A fare da chiudifila del mese, ancora il tratto Belforte-Caldarola, in direzione monti, dalle 8 alle 13.
Nel dettaglio, ecco l'elenco completo delle attivazioni con il relativo chilometraggio: