A fuoco gli ombrelloni in paglia dello spazio esterno del pub Hook, sul lungomare Sergio Piermanni di Civitanova Marche. L'allarme è stato lanciato nel pomeriggio, poco dopo le 19:00, dal titolare del locale.
Ad innescare l'incendio il macchinario utilizzato per svolgere alcuni lavori all'interno del pub birreria. La squadra del locale distaccamento dei vigili del fuoco, giunta prontamente sul posto con due autobotti, ha spento l’incendio in breve tempo e messo in sicurezza l’area dell’intervento.
Non si registrano feriti né intossicati. Limitati anche i danni causati dalle fiamme per via del tempestivo intervento dei vigili del fuoco.
Danneggia le auto in sosta: denunciato un giovane. Il 18 maggio scorso, intorno alle ore 06:00 del mattino, il personale del commissariato è intervenuto su segnalazione di un residente, a Civitanova Marche, in via Cesare Battisti, in quanto un soggetto era stato visto danneggiare le auto in sosta per poi dileguarsi tra le vie limitrofe
Il fatto, che aveva ingenerato grande allarme nei residenti, ha visto nei giorni seguenti un’accurata indagine da parte dei poliziotti del Commissariato di polizia. Gli agenti, dopo avere acquisito le denunce dei cittadini, tramite celere indagine hanno identificato l’autore degli atti vandalici.
Lo stesso, un ragazzo di giovane età maggiorenne, nordafricano con cittadinanza italiana, residente nel Comune di Civitanova Marche, è stato denunciato all’autorità in quanto autore dei danneggiamenti.
Si intrufola all'interno di un convoglio per il trasporto merci alla stazione di Civitanova e, da ubriaco, rifiuta di fornire la propria identità ai poliziotti. Un uomo è stato fermato questa notte dagli operatori del locale commissariato: si tratta di un cittadino romeno, residente all’estero, e già gravato da diversi precedenti per reati contro il patrimonio.
A lanciare l'allarme è stato il personale di Ferrovie dello Stato, che ha notato la presenza dell'uomo su un treno merci che stava percorrendo la linea adriatica. Il soggetto, in evidente stato di alterazione psicofisica dovuta all’abuso di alcol, si è mostrato sin da subito scontroso e reticente.
Ha rifiutato di declinare le proprie generalità e, brandendo il proprio zaino, ha rotto una bottiglia di vetro posta nelle sue vicinanze. Una volta accompagnato all’interno degli uffici del commissariato, ha mantenuto una condotta non collaborativa, ma è stato - in ogni caso - identificato e denunciato per il reato di resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto d’indicazioni sulla propria identità personale.
(Foto di repertorio)
Il 21 maggio scorso i carabinieri della Stazione di San Ginesio hanno denunciato un sessantunenne proveniente dal Fermano per il reato di furto.
Già il 7, il 13 e il 18 maggio l’uomo si era presentato nell’esercizio commerciale e aveva acquistato delle bottiglie di birra; in tutte e tre le circostanze però aveva occultato sotto il giubbetto delle bottiglie di liquore che non aveva pagato alla cassa. A seguito denunce sporte dal titolare dell’esercizio commerciale, i carabinieri hanno visionato le telecamere del negozio, e quelle della videosorveglianza comunale, risalendo all’identità del responsabile.
Il 21 scorso, in seguito segnalazione al 112 della presenza del soggetto nello stesso supermercato, i militari si sono recati sul posto e lo hanno intercettato mentre stava per allontanarsi a bordo dell’auto. Nella circostanza l’uomo è stato trovato in possesso di 21 bottiglie di liquore, di cui 6, del valore di circa 100 euro, sottratte nel negozio di San Ginesio.
La refurtiva sequestrata sarà restituita agli aventi diritto mentre il sessantunenne, gravato da precedenti di polizia per reati dello stesso tipo, dovrà rispondere dei furti commessi;
Oltre alla denuncia alla procura della Repubblica di Macerata, i militari hanno inoltrato proposta al questore per l’irrogazione della misura di prevenzione del divieto di ritorno nel comune.
Nella mattinata di giovedì (23 maggio), gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Macerata hanno arrestato in flagranza di reato un uomo, di origini tunisine, per furto aggravato avvenuto all’interno di un negozio di abbigliamento di Corridonia.
L’operazione è partita dalla denuncia del titolare che qualche tempo fa aveva subìto il furto di altri capi di abbigliamento, immortalato dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza, i poliziotti sin da subito si sono attivati per risalire all’identità del presunto autore.
In seguito alla segnalazione del titolare della presenza dello stesso soggetto all’interno del suo locale, nella giornata di ieri i poliziotti si sono recati immediatamente sul posto e hanno rintracciato il soggetto che era appena uscito dal negozio e aveva sottratto altra merce, per un valore di circa 500€.
Inoltre lo stesso uomo aveva poi mostrato un documento palesemente falso, pertanto è stato accompagnato in questura per gli accertamenti sulla sua identità. Da questi è emerso che a suo carico gravavano numerosi precedenti reati per il patrimonio e fabbricazione di documenti falsi.
L’uomo è stato posto in arresto per furto aggravato e possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, a disposizione dell’autorità competente ed è stato collocato ai domiciliari, su disposizione del pm di turno.
Stante la sua posizione di irregolarità sul territorio nazionale, all’esito dell’udienza di convalida, previo nulla osta dell’autorità giudiziaria, verrà posto a disposizione dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Macerata per l’espulsione dal territorio nazionale.
Non risponde da giorni: uomo trovato morto in casa. La vittima è Hideaki Kawano, 72enne di origini giapponesi, ex docente dell'Accademia Belle Arti di Macerata, artista, grafico e stimato designer.
Il tragico rinvenimento è stato fatto, intorno alle 20: 30 di oggi, da vigili del fuoco e 118 nell'abitazione dove l'uomo viveva in via Mozzi, nel capoluogo di provincia. Il 72enne era riverso sul tavolo della cucina, ormai senza vita.
Stando a una prima ricostruzione, l'ex docente sarebbe stato stroncato da un malore. Nell'abitazione, infatti, non sono stati trovati segni che lascino presumere una morte violenta.
Per ricostruire quanto accaduto e svolgere gli accertamenti necessari è intervenuta la polizia, unitamente ai colleghi della Scientifica. Dallo stato del corpo, il designer sarebbe deceduto da giorni.
Cpitani d’impresa che siglano accordi con una stretta di mano e basano tutto sulla fiducia, sulla serietà, sulla visione di benessere dell’azienda legato al benessere del territorio. Annibale Beani, spentosi a 90 anni, era proprio così. Comunanza piange uno degli ultimi capitani d’impresa delle Marche.
A 18 anni, perso il papà, Annibale aveva fondato con il fratello l’azienda attiva nell’edilizia. Nel 1953 l’iscrizione alla Camera di Commercio. Il lavoro aumenta, l’azienda cresce. E poi tanti aneddoti: Annibale è stato visto siglare il prezzo sulla sabbia, a testimoniare l’elevata fiducia reciproca con il cliente. Ha gestito l’azienda come una grande famiglia, dialogando a tu per tu con i suoi collaboratori. Persona perbene, ha aiutato tanta gente in silenzio e senza clamori.
Come in silenzio e solo con i familiari, nell’agosto scorso, era stato festeggiato per i suoi 90 anni. Illuminato e innovatore. Negli anni ’50 acquisto il primo escavatore meccanico della provincia, a seguire ogni mezzo meccanico di nuova generazione (autobetoniera, motorgrader) era solito introdurlo senza indugi nel suo piano di sviluppo. Nel 1966 la decisione di restare da solo alla guida dell’azienda e da lì in avanti una crescita continua.
E ne ha fatta di strada Annibale Beani, eseguendo lavori per il pubblico e privati in tutto il centro Italia. Sguardo profondo, apparentemente schivo, ma dal cuore molto generoso. Fino alla fine dei suoi giorni è rimasto alla guida dell’azienda, consigliando la sua unica figlia Nadia, che ne ha preso il testimone, su ogni tipo di intervento, appalto, investimento. Guida sicura, attenta a coloro che per svariati motivi si aprivano con lui per un problema o un consiglio. Per Comunanza, ma anche per l’Ascolano e il Fermano, si chiude una pagina di storia. La storia di un uomo e imprenditore che ha dedicato oltre 70 anni della propria vita al lavoro. Le esequie si sono svolte oggi, giovedì 23 maggio, nella Chiesa di Santa Caterina a Comunanza.
Nel primo pomeriggio di oggi un furgone frigorifero ha preso fuoco nella zona industriale di Montegranaro.
Sul posto sono intervenute le squadre dei vigili del fuoco di Fermo e Civitanova Marche, che hanno provveduto a spegnere le fiamme utilizzando liquido schiumogeno. In seguito, è stato messo in sicurezza l'automezzo. Non si segnalano persone coinvolte. Sul posto anche la polizia locale.
Sabato prossimo, 25 maggio, a Valfornace si terrà la consegna del “Premio Salvi”, concorso promosso e ideato da Laura Salvi con la collaborazione del Comune di Valfornace e della Pro Pieve al quale hanno partecipato gli alunni dell’Istituto Comprensivo “Monsignor Luigi Paoletti”, di cui fanno parte le scuole dell’Infanzia, primarie e secondarie di primo grado dei Comuni di Valfornace, Pieve Torina, Fiastra, Bolognola, Castelsantangelo, Ussita, Visso, Montecavallo e Muccia.
Tre le categorie del premio, giunto alla seconda edizione: la categoria Infanzia, la categoria primaria e la categoria secondaria di primo grado. L’edizione di quest’anno affronta il tema: “Raccontiamo il nostro paese: nuove prospettive di comunità attraverso gli sport tradizionali”.
La manifestazione conclusiva, in programma per la mattinata di sabato, vedrà svolgersi diverse gare sportive alla presenza dei rappresentanti federali, dei giudici e dei tecnici della Figest, la Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali, che ha portato nelle scuole lezioni pratiche di alcune delle proprie discipline, tra cui ruzzola, tiro alla fune, freccette, birilli, piastrelle e tiro con l’arco, grazie alla collaborazione del docente di Scienze motorie, professor Valentino Epifani.
L’evento si svolgerà presso gli impianti sportivi del Comune di Valfornace, che patrocina l’iniziativa, e sarà arricchito dall’esibizione del coro dell’Istituto comprensivo “monsignor Luigi Paoletti”, diretto dal professore Alessandro Pucci.
“L’edizione 2024 del Premio Salvi, intende promuovere il valore dello sport, della tradizione e della comunità nei paesi del nostro entroterra gravemente colpiti dagli effetti del terremoto del 2016. Attraverso lo sport, e i giochi tradizionali in particolare, si è inteso promuovere la riscoperta di valori e tradizioni proprie del territorio”, spiega il sindaco Massimo Citracca.
Tra le attività proposte durante l’anno anche un incontro in classe con Giuseppe Godino, psicoterapeuta e psicologo dello sport. Questo il programma della giornata conclusiva: alle ore 8.30 accoglienza dei partecipanti e preparazione delle postazioni di gara, alle ore 9.00 apertura della manifestazione con l’esecuzione dell’Inno nazionale.
Seguiranno le gare e la premiazione dei vincitori alla presenza delle autorità locali e della dirigente scolastica, Teresa Lapiccirella. La manifestazione terminerà con l’esecuzione dell’Inno europeo e un piccolo momento conviviale offerto da Monti Azzurri Tipicità prodotti tipici alimentari di Fabio Capitani.
Scontro tra due furgoni e un'autovettura: una donna finisce in ospedale. L'incidente si è verificato nel pomeriggio, intorno alle 18:00, in via Cameranense, ad Ancona, non distante dallo stadio del Conero. Ancora in corso di accertamento l'esatta dinamica di quanto avvenuto, al vaglio degli agenti della polizia locale.
Ad avere la peggio è stata la conducente dell'autoveicolo, che ha subito un ribaltamento a seguito dell'impatto. La donna, una 77enne, è stata estratta dall'abitacolo dai vigili del fuoco che l'hanno poi affidata alle cure del personale del 118. È stata trasferita per accertamenti all'ospedale Torrette di Ancona: si trova in gravi condizioni. Il tratto in cui si è verificato il sinistro è rimasto chiuso al traffico per circa un'ora, sino al completamento della messa in sicurezza.
Un suv della Maserati prende fuoco mentre è in marcia, il conducente riesce ad accostare in tempo e a mettersi in salvo. I vigili del fuoco sono intervenuti nel pomeriggio, poco dopo le 19:00, lungo la superstrada, all'altezza dello svincolo di Civitanova Marche, in direzione Foligno. Il mezzo era alimentato a gasolio.
L'uomo alla guida è riuscito a scendere dall'abitacolo in tempo, stoppando il mezzo in corsia di emergenza e chiamando i soccorsi. La squadra del distaccamento di Civitanova Marche dei vigili del fuoco, prontamente giunta sul posto, ha spento le fiamme utilizzando liquido schiumogeno e messo in sicurezza l’intera zona dell’intervento. Sul posto le forze dell’ordine per i rilievi del caso. Non risultano feriti o intossicati.
Scontro tra scooter e furgone: uomo di 63 anni soccorso in eliambulanza. È il bilancio di un incidente avvenuto, intorno alle 12, all’intersezione tra via Cecchetti e via San Marone a Civitanova Marche. A causa dell'impatto lo scooterista è stato sbalzato a terra. Lanciato l’allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118.
L'uomo in sella al due ruote, dopo le prime cure del caso, è stato trasportato tramite elisoccorso in codice rosso all'ospedale regionale di Torrette, ad Ancona. A ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente saranno le forze dell'ordine.
“Ho appreso con sorpresa seppur in serenità questa comunicazione, per il semplice fatto che sono orgoglioso di aver affrontato con i miei colleghi amministratori, con i consiglieri, con i responsabili di settore del Comune, e con il direttore generale del Comune stesso, situazioni difficilissime generatesi e acuitesi dopo il gravissimo sisma del 2016 che, comunque, ci hanno visto affrontarle con i giusti criteri e nel rispetto delle normative vigenti”. Così l’ex primo cittadino di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, dopo la chiusura dell’indagine che lo vede indagato di abuso d'ufficio per la gestione dell’area container in via Colombo (leggi qui).
“Tutto ciò che abbiamo svolto in tal senso, era comunque a conoscenza della Protezione Civile nazionale che a suo tempo aveva condiviso con noi tutti processi necessari, autorizzandoci per la costruzione dell’area emergenziale in via Colombo”.
“In conclusione – prosegue - ho dato incarico al mio avvocato, Olindo Dionisi, di provvedere a tutte le fasi propedeutiche al reperimento dei documenti componenti il fascicolo di questa indagine, dopodiché faremo quanto di nostra spettanza per dimostrare la correttezza del nostro operato”.
“Chiudo dichiarando due cose per me molto importanti: la prima è che sono orgoglioso di aver svolto, nel rispetto delle normative vigenti, il mio incarico di sindaco a supporto dei bisognosi e dei più deboli che non ce l’avrebbero mai fatta a superare la tragedia post sisma, la seconda è che ho fiducia piena nella magistratura che dovrà esaminare i nostri atti difensivi”.
Ospitati nei container, ma non erano terremotati: indagato l’ex sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi. Secondo gli inquirenti, dal 2017 al 2022, avrebbe permesso a diverse persone che non avevano titolo di alloggiare nei moduli per gli sfollati.
Conclusa un’indagine dei carabinieri, partita Il 12 gennaio dello scorso anno, quando militari sono intervenuti presso il villaggio container di via Colombo a Tolentino, ove erano state segnalate possibili tensioni tra il personale addetto alla vigilanza dell’area e alcuni cittadini stranieri ospiti della struttura, che erano stati invitati dall’Amministrazione Comunale a lasciare senza ritardo i moduli abitativi occupati (leggi qui per saperne di più) .
Le iniziative di carattere informativo, condotte da militari del dipendente Norm, hanno consentito in prima battuta di accertare che i giovani stranieri erano tutti dipendenti di un’azienda del posto e che gli stessi erano stati autorizzati ad alloggiare presso la struttura di proprietà del Comune e attrezzata a seguito del sisma del 2016, in forza di un non meglio definito accordo di natura economica tra comune e azienda.
La singolare circostanza che aveva visto soggetti non terremotati tra gli ospiti del villaggio container, aveva reso quindi necessario il compimento di una serie di approfondimenti investigativi, effettuati attraverso acquisizioni testimoniali e documentali; ciò ha permesso di verificare che dal 2017 al 2022 vi erano state assegnazioni a numerose persone, ammesse a fruire dei servizi della struttura senza il titolo previsto dalla norma.
Nel novembre del 2022 è emerso, infatti, che il Dipartimento della Protezione Civile avrebbe provveduto alla liquidazione dei costi sostenuti dall’Amministrazione Comunale di Tolentino per i soli soggetti titolati e cioè quelli che a seguito del sisma del 2016 avevano perso la propria abitazione, per cui quanto speso per i non aventi titolo, sarebbe dovuto essere imputato al bilancio comunale.
È stato quindi accertato dai militari che, ai fini delle assegnazioni ai soggetti “non terremotati”, non erano state stilate graduatorie di merito né seguite procedure formali. Al termine di una approfondita analisi della documentazione acquisita e posta al vaglio dell’autorità giudiziaria, la Procura della Repubblica di Macerata ha emesso il l’avviso di conclusione delle indagini preliminari e informazione di garanzia nei confronti del sindaco in carica all’epoca dei fatti, Giuseppe Pezzanesi appunto, per il reato di abuso di ufficio, in violazione delle norme sisma e delle varie ordinanze di Protezione Civile nel tempo intervenute.
Nell’esercizio delle proprie funzioni, senza alcun atto dispositivo approvato, aveva consentito, dal 2017 al 2022, l’accesso e la permanenza nell’area container di via Colombo destinata ai soli cittadini terremotati a persone diverse e quindi non aventi titolo, cagionando un danno economico di rilevante entità alla pubblica amministrazione per un importo quantificato in 902.840 euro, dei quali 134.000 circa per le spese del vitto - imputate senza delibera di Giunta e/o atto di indirizzo, al capitolo di bilancio riservato alle politiche di agevolazione della casa ed emergenza sociale -.
Nell’avviso di garanzia all’indagato, notificato dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile il 15 maggio 2024, è stato indicato un ulteriore capo d’imputazione in relazione alla medesima violazione, per aver autorizzato l’accesso all’area di 14 dipendenti di un’azienda locale, nessuno dei quali avente titolo alla concessione del beneficio, con un danno per la pubblica amministrazione quantificato in 47.518 euro.
L’indagato potrà presentare le proprie difese nelle prossime fasi del procedimento.
Rino Barillari, "The king of paparazzi", aggredito a Roma dal celebre attore francese Gerard Depardieu. È successo nel primo pomeriggio di martedì 21 maggio all’interno dell’Harry’s Bar in Via Veneto, "la strada della Dolce Vita".
Barillari, amico fraterno del nostro direttore e fotoreporter Guido Picchio, era intento a fotografare Depardieu in compagnia di una bellissima donna, quando quest’ultima gli si è avventata addosso come una furia, colpendolo con diversi calci. A quel punto è stata la volta di Depardieu, che ha sferrato una serie di pugni al fotoreporter, scaraventandolo a terra.
"Mi fa male la testa. Mica ho più 15 anni, ne ho 79", ha dichiarato al Messaggero in seguito al fattaccio Barillari, che nel frattempo è stato trasferito in ospedale per essere sottoposto alle cure del caso. "La guera è guera" recita il suo famoso motto. Non appena ristabilito, "The King" ha infatti già fatto sapere di voler denunciare Depardieu ai carabinieri.
Macerata piange Pio Serafini, storico barista de "La Sportiva" e tifosissimo della Maceratese, venuto a mancare all’età di 69 anni. Un personaggio conosciuto e amato da tutti, sia dalle vecchie che dalle nuove generazioni.
Oltre alla sua attività dietro il bancone, Pio era noto per la sua partecipazione attiva ai pranzi organizzati dalla Curva Just, dove la passione per il calcio e l’amore per la Maceratese univano centinaia di tifosi. La società biancorossa lo ha salutato con questo post sulle proprie pagine social.
Tre denunce e un arresto sono stati operati dai carabinieri della Compagnia di Macerata nei giorni scorsi. Nel corso della sera dello scorso 14 maggio, infatti, un borsone sospetto abbandonato da diverse ore nel centro cittadino ha avuto come conseguenza la denuncia in stato di libertà di un mediatore culturale di 59 anni di origini marocchine.
Quando l’equipaggio del nucleo radiomobile, su segnalazione di un cittadino, è intervenuto per controllare il borsone, l'uomo, in preda ai fumi dell’alcool, ha iniziato ad inveire contro di loro, offendendoli e rifiutando di fornire le proprie generalità, opponendo anche resistenza quando i carabinieri si sono visti costretti ad accompagnarlo in caserma per poterlo compiutamente identificare.
Dopo diverso tempo, quando la "sbronza" è stata quasi smaltita, il 59enne è diventato più collaborativo, fornendo le proprie generalità ed esibendo i propri documenti di riconoscimento. Al termine delle procedure, è stato denunciato per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, nonché per il rifiuto di indicare le proprie generalità.
Dopo lo "spettacolo" inscenato lungo una delle principali strade cittadine, i carabinieri non potevano esimersi dal contestare allo straniero l’ubriachezza molesta, violazione che prevede il pagamento di una sanzione amministrativa pari a 102 euro.
Un altro controllo operato sempre dai militari della nucleo radiomobile la notte del 19 maggio scorso, in via Martiri della Resistenza, ha portato alla denuncia di 40enne di origini peruviane, per il rifiuto di fornire le proprie generalità.
Anche in questo caso l’uomo, in evidente stato di alterazione psico-fisica dovuta allo smodato uso di alcolici, ha rifiutato di fornire un suo documento di identità, situazione che però è migliorata presso gli uffici della caserma dove lo straniero è stato condotto per essere generalizzato. Al termine delle procedure di identificazione il 40enne è stato denunciato all'autorità giudiziaria per essersi rifiutato di fornire indicazioni sulla propria identità e gli è stata contestata la violazione amministrativa prevista dall’articolo 688 del codice penale (ubriachezza molesta).
MONTE SAN GIUSTO - Il controllo effettuato, invece, dai carabinieri della stazione di Monte San Giusto, nel corso della giornata di sabato scorso, ha consentito di rintracciare un cittadino rumeno, residente nella provincia di Potenza, con diversi precedenti contro il patrimonio. Per questo motivo il 47enne è attualmente gravato da un foglio di via obbligatorio con divieto di fare ritorno nel comune di Monte San Giusto, divieto al quale, con ogni evidenza, ha deciso di non ottemperare. L'uomo è stato quindi immediatamente denunciato all'autorità giudiziaria e successivamente allontanato dalla città.
CORRIDONIA - L’arresto eseguito dai carabinieri della stazione di Corridonia risale, invece, al pomeriggio di venerdì 18 maggio: a seguito dell’ordinanza di sospensione dell’affidamento in prova ai servizi sociali con conseguente carcerazione, emessa dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Roma, gli uomini dell’Arma hanno tratto in arresto un 46enne, gravato da precedenti di polizia.
L’uomo, originario della provincia di Frosinone, dovendo espiare la pena inflittagli dalla Corte di Appello di Roma il cui termine è previsto per il mese di novembre 2027, è stato preso in custodia dai carabinieri di Corridonia e tradotto presso la Casa Circondariale di Fermo.
Infine, sono stati segnalati dai carabinieri della locale stazione alla Prefettura di Macerata per uso non terapeutico di sostanza stupefacente tre giovani trovati in possesso di 3 grammi di hashish nei pressi degli impianti sportivi di Cingoli.
Quattro patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza, in un caso il conducente è stato anche protagonista di un incidente: è il bilancio dei controlli messi in campo durante la settimana appena trascorsa dai carabinieri della Compagnia di Macerata.
MACERATA - Il primo ad incappare nei controlli in merito alla sicurezza stradale è stato un 45enne di origini nigeriane, residente nel capoluogo. I militari del nucleo radiomobile lo hanno fermato nella notte di domenica 12 maggio, mentre girava per le strade del centro alla guida della sua Seat Ibiza. Sottoposto all’accertamento con l’etilometro, è risultato positivo con un tasso alcolemico pari a 0,78 grammi/litro, di poco superiore al limite consentito: all'uomo è stata contestata la violazione amministrativa con il contestuale ritiro della patente di guida.
Diversa sorte, poco dopo, è toccata ad un 49enne di Porto Sant’Elpidio. La velocità e l’andatura insicura di una Fiat Punto che stava percorrendo la strada provinciale 78 in direzione Tolentino ha attirato l’attenzione della pattuglia del radiomobile che solo dopo diversi chilometri è riuscita a fermare il mezzo, sottoponendo il conducente ai dovuti controlli.
L’uomo, già gravato da precedenti di polizia, è risultato positivo con tasso alcolico pari a 1,19 grammi/litro. Per lui è immediatamente scattato il ritiro del documento di guida e la denuncia all'autorità giudiziaria alla quale dovrà rispondere anche del porto abusivo di un tirapugni in metallo rinvenuto nell’auto.
La notte di venerdì17 maggio, "sfortunata" per tradizione popolare, lo è stata effettivamente per un 27enne residente in provincia, sorpreso da una pattuglia del nucleo radiomobile mentre percorreva alla guida di una Golf questo Corso Cavour. Il controllo alcolemico al quale il giovane è stato sottoposto, ha evidenziato un tasso pari a 0,8 g/l e pertanto, anche per lui, è scattato il ritiro del documento di guida e la denuncia alla Procura della Repubblica.
MONTEFANO - Un incidente stradale rilevato dai carabinieri della stazione di Montefano è stata la conseguenza che ha portato al ritiro della patente ad un giovane di Montecassiano. La sera di domenica scorsa, i militari della locale stazione sono intervenuti per l’investimento di un operaio di 58 anni che camminava lungo il ciglio di via Berlinguer.
Soccorso dai medici del 118, l’uomo è stato trasportato in prognosi riservata ma non in pericolo di vita all'ospedale di Macerata. Per l’investitore, invece, sono scattate le procedure previste dalla legge in caso di incidente stradale e quindi è stato sottoposto al controllo con l’etilometro in dotazione alla pattuglia del Nucleo Radiomobile di Macerata. Il risultato è non ha lasciato appello con un tasso alcolemico pari a 2,11 g/l, più del quadruplo del valore consentito. Immediato è stato il ritiro della sua patente di guida per guida in stato di ebbrezza, con la conseguente denuncia all’autorità giudiziaria, alla quale dovrà rispondere anche delle lesioni stradali aggravate riportate dal 58enne.
Si è spento, all'età di 80 anni, Giovanni Serpilli, nato ad Ancona e residente a Recanati. Una vita impegnata nel sindacato, iniziata a fine degli anni ‘70 a difesa dei lavoratori della sanità.
Figura di spicco del sindacato marchigiano, Serpilli è stato ai vertici della Cisl di Ancona dal 1993 al 2000 e successivamente, dal 2000 al 2008, ha ricoperto la carica di segretario generale della Cisl Marche. Dopo una lunga carriera al servizio dei lavoratori, ha concluso il suo percorso sindacale nella Fnp Cisl Marche, la categoria dei pensionati della Cisl, dove ha ricoperto vari incarichi dal 2011 al 2021.
"Siamo tutti addolorati per la perdita di Giovanni, persona autentica e di grande acume e di profonda integrità morale, con un immenso amore e rispetto per la Cisl - ricorda Marco Ferracuti, segretario generale della Cisl Marche -. Si è contraddistinto per la tutela di un sistema sanitario pubblico inclusivo e sempre più vicino ai bisogni dei cittadini. Un esempio per tutti noi e per l’intera organizzazione".
I funerali si svolgeranno giovedì 23 maggio alle ore 10:00 presso la Chiesa Santa Maria di Montemorello, in piazza Sabato del Villaggio a Recanati. È stata allestita la camera ardente, aperta dalle ore 8:00 alle ore 12:00 e dalle ore 14:30 alle ore 19:30, presso la Casa Funeraria Bamo a Recanati, in via Cupa Madonna di Varano.
Rapinato con la scusa della vendita di un'auto: individuato anche il terzo complice. Il fatto è avvenuto a San Severino Marche, in viale Bigioli, all'interno di un parcheggio nei pressi della locale scuola media, in corrispondenza con l'orario di uscita degli alunni, intorno alle 16:00 del 18 dicembre scorso (leggi qui).
Vittima un commerciante di autovetture residente fuori provincia, attirato con l'inganno a San Severino da una donna, che aveva espresso l'intenzione di vendergli la propria vettura. Quando è arrivato sul posto concordato, individuata la finta venditrice a bordo del mezzo in trattativa, l'uomo è sceso dall'auto e le si è avvicinato.
Qui è stato repentinamente raggiunto e aggredito da due uomini, di cui uno armato di coltello e l'altro di una mazza tipo baseball; i due, con i volti parzialmente coperti da occhiali da sole e copricapi, lo avevano dapprima minacciato, dicendogli che gli avrebbero tagliato le mani se non avesse dato loro i soldi; poi gli hanno strappato di dosso il giubbotto con all'interno il portafoglio con la somma di 3000 euro necessaria all'acquisto del veicolo, i documenti e il telefono cellulare.
Il tutto è avvenuto alla presenza della complice, rimasta sul posto; la vittima poi, nel divincolarsi, è riuscita a scappare, cadendo a terra. Nella circostanza si è procurata contusioni ed escoriazioni agli arti inferiori con prognosi di 10 giorni.
I carabinieri della stazione di San Severino Marche, con la collaborazione dei militari del nucleo operativo di Tolentino, hanno subito avviato un'attività investigativa finalizzata a raccogliere elementi utili per individuare gli autori della rapina. La testimonianza della vittima e di altre due persone informate sui fatti, nonché l'immediata acquisizione delle immagini registrate dalle numerose telecamere del sistema di videosorveglianza comunali, prontamente fornite dalla polizia locale, hanno permesso di stabilire in maniera precisa luoghi e tempi della commissione del reato.
Dapprima sono stati individuati due dei responsabili, ovvero un uomo e una donna del posto, sottoposti a misura i giorni scorsi. I carabinieri sono poi riusciti a risalire all'identità del terzo indagato, un cittadino straniero domiciliato a Macerata che, intorno alle 13:00 del giorno della rapina, si trovava già a San Severino Marche in compagnia del complice, con il quale si era intrattenuto per pranzo all'interno di un centro commerciale.
Le ulteriori analisi dei contatti telefonici e le immagini della videosorveglianza del locale hanno portato a individuare l'utenza telefonica in uso allo stesso e la sua immagine, consentendone l'identificazione in collaborazione con i militari della Compagnia di Macerata. Dai riscontri acquisiti è emerso che già nella tarda mattinata del 18 dicembre, con la propria auto, il cittadino settempedano era partito per andare a prendere il complice.
Successivamente alla consumazione del reato l'auto si è allontanata verso Macerata, per riaccompagnare il complice a casa, con un tragitto compatibile sia con le immagini acquisite da vari circuiti di videosorveglianza, sia con la localizzazione dei telefoni in uso agli indagati.
La Procura della Repubblica di Macerata ha quindi richiesto e ottenuto la misura cautelare degli arresti domiciliari anche nei confronti del terzo indagato,un 38enne già noto alle forze dell'ordine. L'indagato potrà esporre le proprie difese nelle prossime fasi del procedimento.