Ritenuto responsabile della vendita di 900 dosi di hashish, anche a minorenni, per un guadagno di circa 7 mila euro: ai domiciliari un giovane pusher tolentinate.
I FATTI - Tutto è partito nel novembre dello scorso anno quando i carabinieri della Compagnia di Tolentino hanno notato e seguito una minicar, il cui conducente, a fari spenti, aveva effettuato degli spostamenti sospetti nel centro della città per poi parcheggiare nei pressi di un vicolo, facendo salire a bordo un altro giovane.
Stante l'atteggiamento sospetto dei ragazzi, i militari hanno deciso di approfondire quanto stava avvenendo. È emerso così che il giovane alla guida custodiva in un borsellino posto nel cofano dell'auto, due barattolini contenenti undici dosi di hashish già suddivise e confezionate per lo spaccio.
È, quindi, scattata la perquisizione a casa del ragazzo che ha portato al sequestro di un panetto da 30 grammi, sempre di hashish, di un bilancino di precisione e di un coltello per il taglio delle dosi. Materiale che era stato nascosto tra gli abiti nella stanza del ragazzo.
Su queste basi è stata avviata un’attività d’indagine finalizzata a ricostruire i canali di spaccio del ragazzo. I rilievi hanno consentito di dimostrare numerose vendite a giovani di Tolentino negli ultimi mesi del 2023. Nelle conversazioni i clienti concordavano il luogo della consegna e il numero di dosi, usando espressioni convenzionali (pizzette, paste al cioccolato) o più esplicite (una pana), oppure mandavano un messaggio con indicato il numero corrispondente al prezzo di acquisto (40 a significare 40 euro per 4 grammi di hashish).
Da tali conversazioni e dai riscontri acquisiti è emerso, quale dato probatorio chiaro, che l’indagato aveva costante disponibilità di hashish in panetti, oltre a marijuana, con una fiorente e costante attività di propaganda e successiva cessione verso numerosi clienti, anche minorenni.
I militari hanno così presentato al Pubblico Ministero gli elementi probatori raccolti e relativi alle vendite di circa 900 dosi di hashish, con un guadagno di circa 7000 euro.
Ieri il giudice per le indagini preliminari, in accoglimento della richiesta del pubblico ministero titolare delle indagini, ha emesso l’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari con il dispositivo di controllo del braccialetto elettronico, subito eseguita dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile. La misura prevede il divieto di incontro e colloquio con soggetti non conviventi, stante il pericolo di reiterazione del reato.
Durante il processo d'appello ad Ancona per l'omicidio in casa della 78enne Rosina Carsetti a Montecassiano, il marito della donna, Enrico Orazi, 82 anni, assolto in primo grado, ha confessato in aula di aver ucciso la moglie al culmine dell'ennesima lite. Il colpo di scena, nella penultima udienza del processo davanti alla Corte d'Assise d'appello di Ancona che si celebra al quinto piano del Palazzo di Giustizia. La sentenza è prevista per il prossimo 10 luglio.
Stamattina in aula l'82enne ha fornito una rilettura dei fatti avvenuti la sera della vigilia di Natale del 2020 quando l'anziana venne strangolata nella villetta di famiglia. Sotto accusa finirono la figlia di Rosina, Arianna Orazi, 52 anni, il marito della vittima, Enrico, e il nipote Enea Simonetti, 24 anni: secondo l'accusa la settantottenne sarebbe stata vessata e uccisa, dopo un periodo di liti in famiglia anche per questioni economiche.
Per l'addebito di omicidio aggravato, nel dicembre 2022, venne condannato all'ergastolo Enea, il nipote di Rosina, e furono assolti la figlia Arianna e il marito della vittima Enrico, anche dal reato di maltrattamenti. La condanna per questi ultimi due scattò solo per aver simulato una rapina in casa dopo la morte della donna.
Ora è arrivata in aula la confessione del marito di Rosina che però la Procura generale ritiene tardiva rispetto alla ricostruzione fatta dagli inquirenti e sostenuta durante il giudizio. In aula presenti, tra gli altri, gli imputati e il procuratore generale di Ancona Roberto Rossi che formulerà le proprie richieste di condanna durante l'udienza di oggi.
Inferno di fuoco in via delle Torri ad Ascoli Piceno, l’innesco partito da una fuga di gas. I vigili del fuoco sono impegnati da questa mattina, intono alle 9 in pieno centro storico, per l’incendio di un'autovettura alimentata a metano, provocato dalla fuoriuscita di gas da una tubatura di rete facente parte di un cantiere prospiciente.
Nella zona stavano svolgendo dei lavori i tecnici della Stato, e uno di loro è rimasto leggermente ferito in seguito al divampare delle fiamme. Sul posto stanno operando 11 uomini dei pompieri con l’ausilio di cinque mezzi. I vigili del fuoco hanno domato il rogo, evitando provvidenzialmente che le fiamme raggiungessero i teloni della alte impalcature. Ora sono in corso le operazioni per la messa in sicurezza dell'intera area.
Un'auto si è ribaltata lungo le mura cittadine in Viale Francesco Puccinotti, nei pressi del ristorante Palace. L'incidente è avvenuto intorno alle ore 23, quando il giovane conducente ha perso il controllo del veicolo, che ha urtato violentemente un muretto prima di ribaltarsi.
Nonostante l'impressionante dinamica dell'incidente, il conducente è fortunatamente uscito illeso dal veicolo. Immediatamente dopo l'accaduto, sul posto sono intervenuti i soccorsi, composti dai vigili del fuoco e dalla polizia, per prestare assistenza e mettere in sicurezza l'area.
La polizia ha provveduto a chiudere temporaneamente il tratto di strada interessato per consentire le operazioni di rimozione dell'auto e la pulizia della carreggiata. Il traffico è stato deviato su percorsi alternativi. Servizio in aggiornamento.
Riportiamo un fatto accaduto a Macerata nella notte fra il 20 e il 21 maggio. Intorno alle ore 4, uno schianto, seguito da un rumore di carrozzeria, ha rotto il silenzio della notte maceratese. Una Fiat Croma con due persone a bordo stava percorrendo Viale Giacomo Leopardi, quando è uscita di strada in vicolo Vecchio (il vicolo del Museo della Tessitura) colpendo 3 auto in sosta. Dapprima l’auto ha urtato il primo veicolo in sosta, che di conseguenza è andato a collidere con quello dietro di sé. La Fiat Croma si è poi schiantata contro l’ultima auto in sosta, finita per altro poi contro il muro, prima di concludere la propria corsa sul muretto antistante il Museo della Tessitura.
Gli occupanti del veicolo sono subito scappati, lasciando l’auto incidentata sul posto. Al suo interno, al momento dell’arrivo dei carabinieri, è stata ritrovata una bottiglia di whiskey vuota e varie tracce di contenuto gastrico. Intorno alle ore 6:30 del mattino, dopo aver completato i rilevamenti del caso, l’auto, non più marciante, è stata portata via dal carroattrezzi.
I proprietari delle auto coinvolte hanno provveduto a esporre denuncia.
Compra un Iphone sul "Market Place" di Facebook, ma nel pacco del corriere c'è un telefono diverso: denunciato il venditore dai carabinieri della Compagnia di Macerata. A rimanere truffato è stato un 43enne di Pollenza che aveva comprato sulla nota piattaforma sociale un Iphone 14 al prezzo di 660 euro, senza mai vederlo una volta pagato.
IL CASO - I fatti risalgono allo scorso mese di aprile quando l'uomo, di origine dominicana ma residente a Pollenza, ha concluso - tramite la sezione "Market Place" del popolare social network - l’acquisto di un Iphone 14, con pagamento previsto all'atto della consegna.
In effetti il pacco che avrebbe dovuto contenere l’articolo ordinato è regolarmente giunto a destinazione e lo straniero ha perfezionato l’acquisto versando al corriere la somma in contanti di 650 euro.
Fin qui tutto è sembrato andare per il verso giusto ma quando il 43enne ha aperto il pacco, al posto del telefono ordinato ha trovato uno smartphone diverso da quello previsto e di valore molto inferiore. L'uomo ha ricontattato il venditore e, su sua indicazione, ha restituito lo smartphone erroneamente ricevuto a un corriere.
Passano i giorni ma il pacco con l'Iphone non arriva, mentre su Facebook non c’è più traccia dell’annuncio così come del profilo del venditore. Anche il suo numero di telefono diventa non raggiungibile e quindi all’ignara vittima, resasi oramai conto di essere stata raggirata, non resta che rivolgersi ai carabinieri della stazione di Pollenza per presentare denuncia.
I militari dell'Arma, dopo un certosino lavoro svolto in breve tempo, sono riusciti a risalire al venditore. Si tratta di un giovanissimo cittadino austriaco, appena 18enne, residente nella provincia di Udine, già con precedenti. In base agli elementi raccolti dagli investigatori il ragazzo è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Macerata e dovrà rispondere del reato di truffa.
Massaggi hot nel centro estetico: denunciate due donne. A scoprirlo, nei giorni scorsi, sono stati i carabinieri del Nas e quelli del Nucleo Ispettorato del Lavoro nel corso di controlli congiunti con i militari della sezione operativa della Compagnia di Fermo, che hanno anche portato al sequestro di cosmetici nel negozio, sito a Campiglione di Fermo.
Le due titolari del centro, entrambe di origini cinesi di 57 e 46 anni, sono state denunciate alla Procura per sfruttamento della prostituzione. A praticare i massaggi alcune connazionali di età compresa tra i 30 e i 40 anni.
È stato appurato che la clientela era tutta proveniente dalla provincia e di età compresa tra i 18 e i 60 anni: in particolare alcuni giovanissimi usavano regalare un buono massaggio ad amici in occasione del compimento della maggiore età. In alcuni casi sarebbe stato proposto anche un rapporto completo, dietro corrispettivo di circa 200 euro mentre il solo massaggio erotico costava circa 50 euro, ovviamente tutto rigorosamente "in nero".
Saccheggiano case distrutte dal sisma: foglio di via per i sette autori del maxi furto. A fermarli sono stati i carabinieri della Compagnia di Camerino nel corso di un’operazione avvenuta lo scorso 17 maggio, ma resa nota soltanto nella giornata di oggi.
I setti uomini sono stati intercettati a bordo dei propri mezzi da lavoro mentre erano intenti a fare ritorno nel Casertano con la refurtiva trafugata nelle case di Ussita danneggiate dal terremoto. La successiva perquisizione ha consentito ai militari dell’Arma di recuperare oggetti per un valore complessivo di circa ventimila euro: gruppi elettrogeni, elettrodomestici, televisori, trapani professionali, canalette in rame, effigi sacre, poltrone, oggetti di antiquariato in ottone.
Per loro è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Macerata per ricettazione. La refurtiva è stata sequestrata per la successiva restituzione ai legittimi proprietari. Ora i malfattori non potranno tornare per i prossimi due anni nei comuni di Ussita, Visso e Castelsantangelo sul Nera.
Il questore di Macerata avvalorando le proposte fatte dai carabinieri ha infatti emesso, tramite la divisione anticrimine, i fogli di via obbligatori nei confronti dei responsabili dei furti e il contestuale divieto di ritorno nelle aree oggetto della razzia.
Un uomo di 82 anni, di Falconara Marittima, è stato trovato morto, nel pomeriggio di lunedì, in un sottopassaggio ferroviario del comune. Era a terra in una pozza di sangue con una ferita alla testa e lì vicino c'era una bicicletta.
È stato un passante, attorno alle 16, a dare l'allarme, vedendo il corpo a terra, immobile. Inutili i soccorsi prestati dai sanitari del 118 e dell'ambulanza dell'Avis di Montemarciano. L'anziano era già deceduto e non è stato possibile rianimarlo.
Sul posto sono arrivati i carabinieri della tenenza di Falconara e del nucleo operativo di Ancona. Stando ad una prima valutazione del medico del 118, la ferita riportata dall'82enne sarebbe compatibile con una caduta dalle scale.
L'anziano scendeva lungo il sottopasso di via Baldelli in bicicletta e sarebbe caduto, forse per un malore o una perdita di equilibrio. Questa la prima ipotesi. Il pm di turno, Valeria Cigliola, ha trattenuto la salma per disporre un'autopsia che possa chiarire le cause della morte. Si escluderebbe possa essersi trattato di un'aggressione. Le indagini sono comunque in corso.
Brutta caduta da una scala: uomo soccorso in eliambulanza. È quanto successo questo pomeriggio, nel territorio comunale di Fermignano. Secondo una prima ricostruzione, l'uomo era salito su una scala per svolgere dei lavori di potatura quando, per ragioni da chiarire, ha perso l'equilibrio e si è schiantato al suolo.
Una volta lanciato l'allarme, immediato è stato l'arrivo dei sanitari del 118 e della squadra dei vigili del fuoco di Urbino, giunti sul posto con un quad a causa della zona impervia in cui è avvenuto l'infortunio. Richiesto anche il supporto dell'elisoccorso.
A seguito delle prime cure ricevute in loco, il paziente è stato caricato in eliambulanza e trasportato all’ospedale di Pesaro in codice rosso. Non si troverebbe in pericolo di vita.
Dramma a Tolentino dove un uomo di 43 anni, Riccardo Craia, è stato trovato senza vita, nella serata di domenica, all'interno della propria abitazione sita in piazzale Europa.
A lanciare l’allarme sono stati i Servizi sociali, i quali hanno contattato i familiari dell’uomo in quanto non riuscivano a rintracciarlo. A quel punto il cognato del 43enne ha allertato i carabinieri.
Sul posto sono accorsi i militari dell’Arma e un medico del 118 che non ha potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo. Ancora da stabilire le cause, ma verrebbe esclusa la morte violenta. L’ipotesi più probabile al momento resta quella di un malore fatale, tuttavia le risposte verranno fornite dall'autopsia che il pm di turno ha disposto sulla salma di Craia.
Paura stamattina a Pesaro per la fuga di un detenuto 30enne, di origine magrebina, da un centro di fisioterapia dove era stato portato dalla polizia penitenziaria.
L'uomo ha approfittato della seduta fisioterapica per uscire da una finestra e fuggire per i campi vicini. Scattate le ricerche, il 30enne è stato rintracciato e catturato dai carabinieri, insieme alla penitenziaria, a circa un chilometro di distanza dalla fuga.
L'uomo era nascosto in un capanno agricolo: è detenuto nel carcere di Pesaro per scontare una pena relativa a reati come tentato omicidio e violenza sessuale, per fatti avvenuti a Milano, con fine pena 2029. Il 30enne è stato riportato in carcere in attesa dell'udienza di convalida dell'arresto e del processo per direttissima previsti per domani. Erano stati mobilitati per le ricerche almeno 30 uomini delle forze dell'ordine.
Si è spento all'età di 55 anni, a causa di una malattia che non gli ha lasciato scampo, l’appuntato scelto Giuseppe Lorica. Lutto nell’Arma dei carabinieri e a Mogliano, comune dove il 55enne prestava servizio.
Il suo cuore ha smesso di battere stanotte, da circa un anno combatteva contro la malattia. Giuseppe Lorica lascia la moglie Giuliana e i figli Saverio e Nicolò. Sgomento e commozione nella comunità moglianese dove Lorica, pugliese d'origine, era ben voluto e stimato. I funerali dell’appuntato scelto avranno luogo, martedì (28 mggio) alle ore 10, nell’Arcipretura di Santa Maria dove è stata anche allestita la camera ardente.
Abbandonata presso la colonia felina del civico cimitero di Macerata una gatta con i suoi sei cuccioli di pochi giorni di vita. Lo rende noto l’associazione Argo odv per voce della presidente Tiziana Giannoni.
Sabato 25 maggio è stata un’altra giornata di piena attività per i volontari dell’associazione che, su segnalazione di uno dei dipendenti addetti alla gestione del cimitero di Macerata, sono intervenuti per la presenza di una gatta e 6 cuccioli, ritrovati all’interno di un trasportino e abbandonato.Un ennesimo gesto riprovevole".
“La mamma e i piccoli lanciavano lamenti e non era nemmeno possibile comprendere da quante ore gli animali si trovassero li dentro, in quella condizione”, spiega Giannoni. “Pertanto, con le dovute comunicazioni formali inoltrate, all’ufficio tutela animali del Comune e competente Servizio Veterinario Ast, i volontari hanno provveduto nell’immediatezza a sistemare gli animali abbandonati in un luogo privato a disposizione dell’associazione, tenuto conto della particolarità della giornata (un sabato pomeriggio), la mancanza di un gattile a norma nella città di Macerata e le precarie condizioni di vita dei cuccioli che, come da buona prassi, necessitano di un luogo quanto più igienico possibile per evitare patologie trasmesse da altri animali e/o ambiente”.
“Il trasportino con gli animali è stato, infatti, abbandonato, proprio in prossimità di una delle postazioni dedicate alla somministrazione del cibo per i gatti della colonia felina del cimitero”, sottolinea la presidente Argo. Precisiamo che l’associazione non è intestataria della colonia felina, (che resta intestata al Comune) ma vi presta la propria attività su espressa delega e richiesta del Comune di Macerata, data la grave precedente mal gestione e per cercare di tutelare soprattutto quel decoro che un cimitero merita”.
“In poco più di un anno, infatti, sono stati sterilizzati quasi tutti i gatti presenti e ridotto il loro numero, anche attraverso l’affido di alcuni dei gatti, che erano stati abbandonati all'interno del cimitero. È stata implementata una diversa organizzazione della somministrazione del cibo che, precedentemente, veniva posto, invece, arbitrariamente negli angoli, per terra, sopra le tombe e persino all'interno delle cappelle di famiglia”.
“Sono state create delle nuove postazioni cibo, quindi, in punti già prestabiliti dall'Ast, dove le crocchette sono a riparo dalle intemperie e dove il cibo viene sempre somministrato dai volontari, a giorni alterni”.
“A totale spese dell’associazione Argo sono stati curati numerosi felini di quella colonia, anche ricorrendo a ricoveri in cliniche private. Pertanto, questo ennesimo abbandono richiederà un ulteriore sforzo ad una associazione che, è sì animata da tanti volontari che con cuore e disponibilità prestano la loro attività costantemente, ma non può continuare a reggere economicamente costi e interventi per la negligenza di quei cittadini i quali, piuttosto che assumersi le proprie responsabilità, commettono un reato. Ringraziamo, comunque, tutti coloro che potranno aiutarci in ogni modalità possibile, compresa la sensibilizzazione a tutta la collettività, affinché tali gesti di abbandono non si ripetano”.
La mattinata di oggi si è trasformata in un momento di preoccupazione quando un ciclista ha inaspettatamente investito un daino che attraversava la strada nei pressi di Cingoli. L’incidente è avvenuto intorno alle 9.45 circa e immediatamente sono stati allertati i soccorsi.
Il personale del 118 è prontamente intervenuto sul posto per prestare le prime cure. Al momento la dinamica dell’incidente e le condizioni di salute del ciclista e dell’animale sono in fase di accertamento.
Occupano abusivamente un appartamento a Porto Potenza Picena: il questore di Macerata notifica il foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno per tre giovani di origini pugliesi. Ad appurare i fatti sono stati i carabinieri della compagnia di Civitanova Marche.
Secondo quanto raccolto dagli inquirenti, i tre ragazzi - due ventenni e un trentenne originari delle province di Foggia e Bari - erano soliti occupare un alloggio posto lungo la Strada Statale. In loro possesso sono stati rinvenuti strumenti idonei alla manomissione e al furto di autovetture, alla commissione di effrazioni, nonché, guanti e passamontagna.
I giovani, tutti già gravati da precedenti, sono stati deferiti in stato di libertà all'autorità giudiziaria di Macerata e, contestualmente, segnalati alla questura del capoluogo. Valutati gli elementi forniti dai carabinieri, è stato pertanto emesso nei loro confronti il provvedimento del foglio di via obbligatorio dal territorio costiero, con divieto di farvi ritorno per due anni.
Blitz dei carabinieri nella serata di venerdì: arrestato un 45enne di origini pugliesi, residente nel comune di Potenza Picena. In casa nascondeva marijuana e materiale per lo spaccio: nelle sue disponibilità anche due fucili da caccia non regolarmente denunciati.
IL FATTO - Allertati da alcuni residenti per via del continuo viavai di persone dall’abitazione dell’uomo, i militari del nucleo operativo della Compagnia di Civitanova Marche hanno organizzato un servizio di osservazione, al termine del quale - certi che nello stabile si stessero consumando episodi di spaccio - hanno fatto irruzione in casa, rinvenendo occultati in una valigia nascosta sotto ad un letto bustoni contenenti complessivamente 1,6 chili di marijuana, oltre al materiale per il confezionamento (bilancino di precisione e numerose bustine in cellophane).
La perquisizione avvenuta in un ulteriore immobile collegabile all'indagato, l'unico a detenerne le chiavi, ha portato al ritrovamento di due fucili da caccia calibro 12 illegalmente detenuti, di cui uno con matricola abrasa, perfettamente funzionanti e corredati da numeroso munizionamento.
Circostanze che hanno fatto scattare l'arresto in flagranza, con conseguente sottoposizione dell'uomo agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida. Le contestazioni sono da ritenersi al momento provvisorie. La responsabilità penale dell’indagato sarà accertata solo all’esito del giudizio.
Ventottenne maceratese arrestato in flagranza di reato: nel bagagliaio della sua auto rinvenuti quasi 100 grammi di hashish. È quanto hanno scoperto i carabinieri del nucleo radiomobile della Compagnia di Ancona, dopo aver fermato la Volkswagen Golf guidata dal giovane, all'altezza di Piazza Ugo Bassi, nel capoluogo dorico.
L'atteggiamento nervoso del conducente ha insospettito i militari. Da qui il controllo più approfondito: nel bagagliaio della vettura è stato trovato un pezzo di 99.7 grammi di hashish e soldi in contanti suddivisi in banconote da 50 euro per un totale di 1040 euro.
È scattata quindi anche una perquisizione nell'abitazione del 28enne, nel Maceratese, e con l'ausilio dei carabinieri delle locali stazioni, sono stati rinvenuti ulteriori 445 grammi di sostanza di colore bianco in un sacchetto di plastica, un pezzo di hashish del peso di 0.949 grammi, ulteriori 399 grammi di marijuana, dei bilancini di precisione e materiale per il confezionamento della sostanza.
L'uomo è stato portato presso il comando provinciale carabinieri e accompagnato presso il Tribunale di Ancona per il rito direttissimo dove è stato convalidato l'arresto e disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari.
Canna fumaria va a fuoco, allarme in un'azienda di San Severino Marche. A chiamare i soccorsi sono stati gli operai che avevano appena iniziato il proprio turno di lavoro, questa notte, intorno alle 4:30, all'interno della ditta alimentare "La Pizzeria", che produce basi per pizze.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Tolentino, con l'ausilio dell'autoscala proveniente dalla sede centrale. I pompieri hanno provveduto a spegnere l'incendio e alla messa in sicurezza della zona dell'intervento.
Fortunatamente non si sono registrati né feriti né intossicati, mentre sono in corso di accertamento i danni allo stabile dell'azienda. In ogni caso, la produzione non si è fermata, ma ha continuato con l'esclusione del forno collegato alla canna fumaria interessata dalle fiamme.
I carabinieri di Penna San Giovanni hanno denunciato un uomo per violazione delle prescrizioni della sorveglianza speciale, a cui è sottoposto per la durata di cinque anni a partire da ottobre del 2023. Tunisino di origine, il 27enne aveva infatti l’obbligo di permanenza nell’ambito di un comune dell’Ascolano, ma è stato intercettato dai militari a Penna san Giovanni, mentre si trovava in giro con un rottweiler.
Tra le disposizioni impostegli dall’autorità giudiziaria di Ancona vi è anche il divieto di detenere cani di grossa taglia, che in altre circostanze l’uomo aveva aizzato contro le forze dell’ordine.
Gli stessi militari hanno individuato l’autore di un furto in abitazione verificatosi il 10 maggio. Quel giorno i militari, nel corso del sopralluogo in un'abitazione isolata, avevano constatato che egli, dopo aver scavalcato la recinzione, mediante effrazione della porta d’ingresso, era entrato all’interno rovistando in tutte le stanze. L'uomo successivamente aveva danneggiato anche la porta in legno del garage (con danni complessivi quantificati in circa 1000 euro) e si era allontanato con al seguito le chiavi del cancello dell’abitazione.
Acquisite le immagini della videosorveglianza privata dell’abitazione, i carabinieri hanno riconosciuto il giovane, di origini straniere, domiciliato in zona e già sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora per reati pregressi.
Fermato nei giorni successivi con indosso i medesimi vestiti che portava il giorno della commissione del reato, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Macerata per furto in abitazione.