Auto va a fuoco mentre si appresta ad uscire dal parcheggio coperto sito nei pressi dei Giardini Diaz, in via Antonio Munoz, a Macerata. I vigili del fuoco sono intervenuti questo pomeriggio - intorno alle 18:30 - al piano -1, per l’incendio di una Porsche 944 di colore nero, alimentata a benzina.
La persona alla guida è scesa subito dal mezzo rimanendo incolume e lanciando l'allarme. La squadra dei pompieri del locale comando giunta sul posto ha spento le fiamme e messo in sicurezza l’auto coinvolta. Sul luogo del fatto è intervenuta anche la polizia. Stando ad una prima ricostruzione le fiamme sarebbero state innescate da un malfunzionamento. Nessun altro mezzo è stato coinvolto nell'incendio.
Nel pomeriggio di martedì 4 giugno, durante un'operazione antidroga, la polizia di Jesi ha arrestato in flagranza di reato un nigeriano di 30 anni residente a Castelplanio per detenzione ai fini di spaccio di cocaina e hashish.
L'episodio è avvenuto intorno alle 17:30 durante un controllo in via Setificio. Alla vista degli agenti, l'uomo, che ha precedenti specifici per droga, ha tentato la fuga nei vicoli limitrofi, cercando di disfarsi di un pacchetto di sigarette contenente stupefacenti. Non riuscendo a raggiungerlo a piedi, gli agenti hanno utilizzato uno scooter fornito da un passante per inseguirlo e bloccarlo, portandolo poi in Commissariato.
All'interno del pacchetto di sigarette sono state trovate 9 dosi di hashish, per un totale di 7,66 grammi, e una dose solidificata di cocaina di 3 grammi. La perquisizione è poi proseguita nell'abitazione del sospettato a Castelplanio, dove è stata trovata un'ulteriore dose di hashish del peso di 0,28 grammi su un tavolo da cucina.
Nella giornata di ieri, gli agenti della Squadra Mobile hanno dato esecuzione alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con applicazione del braccialetto elettronico, nei confronti di un cittadino straniero, residente in provincia, emessa dal GIP del Tribunale di Macerata.
L’attività d’indagine è scaturita dalla denuncia sporta dall’ex moglie, la quale si era presentata presso un ufficio di polizia fuori provincia, poiché spaventata e preoccupata dalle condotte tenute dall’ex marito dal 2019 fino all’attualità, durante la loro convivenza.
Sono emersi reati quali maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e rapina, commessi spesso anche alla presenza della loro figlia minore. Immediatamente è stato attivato il Codice rosso, che ha portato all’adozione della misura cautelare, in attesa dell’installazione del braccialetto elettronico.
Un uomo è stato trovato morto intorno alle 11 di oggi in pieno centro a Civitanova Marche. Il corpo senza vita di Roberto Pelagatti, 56enne originario di Foligno, ma che viveva da tempo nel Maceratese, è stato rinvenuto accasciato dietro la palazzina sud del Lido Cluana.
Quando l'ambulanza e l'automedica sono arrivate sul posto, i sanitari non hanno potuto far altro che constatare l'avvenuto decesso dell'uomo. A causare la morte del 56enne, potrebbe essere stata una overdose, sarà tuttavia l'autopsia (disposta dal pm di turno) a stabilirlo con certezza.
Intervenuti sul luogo del ritrovamento sia gli agenti del commissariato di Civitanova che la polizia scientifica per ricostruire quanto accaduto: accanto al corpo è stato trovato un trolley con all'interno tutti gli effetti personali della vittima. Gli agenti hanno trovato anche una siringa che verrà analizzata. L'uomo risultava essere al momento senza fissa dimora e disoccupato, in passato aveva svolto la professione di infermiere anche all'ospedale di Macerata. Lascia due figli minorenni.
Scontro tra due auto: una resta in bilico su una fiancata. L'incidente è avvenuto poco dopo le 11 di questa mattina, ad un incrocio, nei pressi del castello di Montefiore, a Recanati. Ancora da ricostruire l'esatta dinamica di quanto avvenuto, al vaglio delle forze dell'ordine.
Al volante dei mezzi vi erano due operai, prontamente soccorsi dai sanitari della Croce Gialla di Recanati. Fortunatamente nessuno dei feriti ha riportato gravi traumi. Sono state sufficienti le cure in loco. Presenti anche i vigili del fuoco per la messa in sicurezza del tratto interessato dal sinistro.
Cade con lo scooter: uomo soccorso in eliambulanza. L'incidente è avvenuto questa mattina, intorno alle 11:30, lungo la strada statale 361 "Septempedana", nel tratto che congiunge il comune di San Severino Marche al comune di Castelraimondo.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118 che, dopo aver constatato i traumi riportati dall'uomo, hanno richiesto il supporto dell'eliambulanza. Dopo le prime cure ricevute in loco, il ferito è stato trasferito d'urgenza, in codice rosso, all'ospedale Torrette di Ancona.
Ancora da chiarire l'esatta dinamica di quanto avvenuto al vaglio delle forze dell'ordine. Nessun altro mezzo è stato coinvolto nel sinistro.
Rubano prodotti di bellezza dal centro commerciale: bottino da 400 euro, denunciate per furto due donne di nazionalità rumena a seguito della segnalazione presentata dal titolare di una nota catena di Macerata.
I fatti risalgono al pomeriggio dello scorso 8 maggio quando le due donne, eludendo il controllo e il passaggio alla cassa, si erano impossessate di diversi prodotti. L'attività investigativa svolta dai carabinieri immediatamente dopo la ricezione della denuncia, ha consentito - anche attraverso l'analisi delle immagini di videosorveglianza - di risalire alla loro identificazione.
Si tratta di una 30enne, residente in provincia di Roma, e di una 21enne, residente a Pescara: entrambe sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Macerata per il reato di furto aggravato.
Lo scorso fine settimana, inoltre, i carabinieri di Corridonia hanno provveduto all'arresto di un cittadino albanese di 42 anni, residente in provincia di Rimini. L'uomo, pregiudicato, è stato raggiunto da un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso la Corte di Appello di Bologna, poiché condannato alla pena complessiva di due anni di reclusione.
L'uomo, responsabile di maltrattamenti in famiglia aggravati, commessi dal 2018 al 2019 nel luogo di residenza, è stato rintracciato presso una struttura ricettiva di Corridonia, dove alloggiava per motivi di lavoro e ristretto presso la Casa Circondariale di Fermo.
Il furto di un autocarro da un cantiere stradale è stato la conseguenza della denuncia in stato di libertà di due giovani per ricettazione. Durante la notte dello scorso giovedì, la pattuglia dei carabinieri di Montefano è intervenuta per un sopralluogo in un cantiere stradale allestito ad Appignano, dal quale era sparito un autocarro.
Acquisiti i primi element, sotto il coordinamento della Centrale Operativa della Compagnia di Macerata, i carabinieri di Montefano, unitamente ai colleghi della Sezione Radiomobile, si sono messi alla ricerca del veicolo che è stato rinvenuto, dopo qualche ora, a Macerata in sosta lungo la via Roma.
A bordo del mezzo sono stati immediatamente bloccati due giovani, entrambi 18enni residenti in due diversi comuni della provincia, e durante la perquisizione alla quale gli stessi sono stati sottoposti è saltato fuori anche un coltello, di genere proibito, trovato addosso a uno dei fermati.
Entrambi i ragazzi dovranno rispondere all’autorità giudiziaria della ricettazione, in concorso tra loro, dell’autocarro rubato e uno di loro dovrà dar conto anche del porto abusivo di armi. L’automezzo è stato, invece, restituito al legittimo proprietario.
Sabato alcolico a Macerata: addio patente e denuncia per due uomini trovati alla guida in stato di ebbrezza. I carabinieri della sezione radiomobile di Macerata, nel corso di un controllo alla circolazione stradale svolto in via Batà, nel capoluogo, hanno fermato una Opel Kadett vecchio modello al cui volante c'era un giovane residente in provincia.
La condotta di guida incerta del ragazzo ha sollecitato i militari a fermare l'auto: alla prova dell'etilometro in dotazione alla pattuglia, il conducente ha evidenziato un tasso alcolemico pari a 1.74 g/l, più del triplo rispetto alla soglia limite consentita. Oltre al ritiro della propria patente di guida, il giovane è stata deferito alla Procura della Repubblica di Macerata per guida in stato di ebbrezza.
Stessa sorte è capitata ad un uomo di Pollenza controllato sulle strade della sua città dai carabinieri del radiomobile nelle prime ore del mattino dello scorso weekend. Il 57enne, che si trovava alla guida di una Citroen, è stato fermato mentre si accingeva ad uscire da un parcheggio di un esercizio pubblico.
Il suo incedere con andatura a singhiozzo aveva attirato l’attenzione dei militari. Il controllo alcolemico al quale l'uomo è stato sottoposto ha evidenziato, infatti, un tasso pari a 1.95 g/l, quasi il quadruplo del limite consentito. Pertanto la patente di guida è stata immediatamente ritirata e nei confronti dell’avventato conducente è scattata la denuncia all'autorità giudiziaria.
Sottoposti a sequestro oltre 1.267 articoli non sicuri per la salute dei consumatori dalle Fiamme Gialle di Porto Recanati. Segnalato il responsabile alla competente Camera di Commercio. In occasione del mercato settimanale di Porto Recanati, i finanzieri hanno rivolto la loro attenzione principalmente alla verifica del corretto assolvimento delle prescrizioni imposte dal “Codice del Consumo” in ordine alle informazioni minime da indicare sulla merce esposta in vendita per assicurarne un’oculata e consapevole scelta d’acquisto da parte del consumatore.
Nello specifico, il controllo ha permesso di individuare in una bancarella 1.267 articoli, consistenti in fibbie di metallo e strisce di pellame da utilizzare per la composizione delle cinture, risultati tutti privi delle avvertenze in lingua italiana e delle informazioni minime sulla composizione dei prodotti previste dal “Codice del Consumo”.
Tale ultimo provvedimento normativo stabilisce, infatti, che i prodotti commercializzati sul territorio nazionale devono riportare quanto meno le indicazioni relative alla denominazione legale o merceologica del prodotto, all’identità del produttore, all’eventuale presenza di sostanze in grado di causare potenziale danno al consumatore, nonché ai materiali impiegati e ai metodi di lavorazione, il tutto in lingua italiana, allo scopo di utilizzare, in piena sicurezza, il prodotto acquistato.
Per le irregolarità constatate i finanzieri hanno sottoposto a sequestro amministrativo la merce posta in vendita e hanno segnalato alla competente Cciaa il commerciante, per l’irrogazione delle previste sanzioni sotto il profilo amministrativo.
L’operazione di servizio si inserisce in un più ampio dispositivo di controllo a tutela dell’economia legale finalizzato a contrastare la diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza, contribuendo a garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo, ove gli operatori economici onesti possano beneficiare di condizioni eque di concorrenza.
Un ciclista di 79 anni è stato gravemente ferito dopo essere stato investito da un'automobile. L'incidente è avvenuto poco dopo le 11 nella frazione di Mummuiola, a Cingoli, lungo la strada che conduce a Jesi. Sia l'auto che la bicicletta si dirigevano verso la città jesina quando, per ragioni ancora in fase di accertamento, è avvenuto lo scontro.
L'auto ha colpito la bicicletta da dietro, facendo cadere il ciclista sull'asfalto. Immediatamente, sul luogo dell'incidente sono intervenuti i soccorritori del 118 e i carabinieri. Data la gravità delle condizioni dell'uomo, i sanitari hanno richiesto l'intervento di un'eliambulanza, che ha trasferito il 79enne all'ospedale di Torrette.
I carabinieri della stazione locale stanno lavorando per ricostruire con esattezza la dinamica dell'incidente.
"Sono stato minacciato di essere gambizzato e, peggio ancora, che sarebbe stata incendiata la gelateria di mio figlio”. La denuncia arriva dal vicesindaco uscente e già primo cittadino del Comune di Sarnano, Franco Ceregioli, che ha affidato a un lungo post social il suo sfogo per il grave episodio.
Stando a quanto racconta Ceregioli, le minacce sarebbero arrivate da un candidato consigliere (Ceregioli non si ripresenterà nell’imminente tornata elettorale). “Tutto avrei pensato fuorché chiudere i miei quindici anni di attività amministrativa dovendo sporgere una denuncia per tutelare me e la mia famiglia”, scrive Ceregioli.
“Mai infatti avrei ritenuto possibile che un candidato consigliere comunale alle prossime elezioni avesse potuto pronunciare pubblicamente minacce gravissime e farneticanti nei miei confronti e, indirettamente, dei miei familiari”.
“La cosa più sconcertante è la assoluta naturalezza con la quale questa persona che si candida ad amministrare Sarnano abbia pubblicamente dichiarato di avere rapporti con ambienti malavitosi della Calabria e che sarebbe bastata una sua telefonata e 500 euro per far partire qualcuno da laggiù e sistemare a modo loro le cose: 500 euro per far gambizzare qualcuno, da brividi solo a pensarlo”.
“Ma poi, che c'entra mio figlio e la sua attività? Chi mi conosce sa che tendo sempre a nascondere le mie emozioni (e non è stato facile nelle ultime 48 ore); anche ieri ho cercato di farlo fino al consiglio comunale: mi ero ripromesso di non parlarne, ma il bisogno di sfogare la mia rabbia e la mia frustrazione ha avuto il sopravvento e ho detto pubblicamente ciò che avevo subito (e approfitto per ringraziare qui le tante persone che ieri sera mi hanno manifestato la loro solidarietà con una telefonata o un messaggio)”.
"So bene per esperienza che la campagna elettorale è un momento nel quale i toni tendono ad alzarsi e “quindi avevo già messo in conto (pur non essendo io candidato) di dover subire critiche e anche qualche gratuita falsità nei miei confronti, ma le minacce no, proprio no: quella linea non doveva essere superata. Non penso di meritarlo io, la mia famiglia e, consentitemi, non penso che lo meriti nemmeno Sarnano”.
Dopo la rissa con accoltellati avvenuta a Porto Sant'Elpidio che è costata la vita a un ragazzo, il 23enne Jeddi Osama italiano di origine marocchina, sono stati convalidati questa mattina dal tribunale di Fermo gli arresti di un 34enne marocchino e un 22enne egiziano che erano stati già bloccati dalla polizia di Stato.
Il 34enne è accusato di rissa e lesioni aggravate ma potrebbe essergli contestata anche la morte del 23enne; il 22enne deve rispondere, invece, del reato di rissa aggravata. Il giovane è deceduto ieri all'ospedale Torrette di Ancona dove era stato trasportato dal 118 a seguito delle gravissime ferite riportate durante la violenta colluttazione avvenuta per motivi ancora non chiari.
Il 23enne e un minorenne erano finiti in ospedale ma quest'ultimo non è in pericolo di vita. Subito scattate le indagini, la Squadra Mobile e le Volanti della Questura di Fermo hanno arrestato due persone e denunciato il minore.
Questa mattina la convalida degli arresti. Intanto in Prefettura, su iniziativa del prefetto di Fermo, Edoardo D'Alascio, si è tenuto un Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza pubblica. All'esito della riunione è stata disposta un'ulteriore intensificazione delle attività di vigilanza e controllo delle forze dell'ordine con pianificazione di specifici servizi operativi: massima attenzione viene riservata ai luoghi di maggiore aggregazione e transito di persone. Sono stati anche vagliati ulteriori strumenti giuridici previsti dall'attuale Testo Unico degli Enti Locali, che consentono al sindaco di adottare misure per garantire la sicurezza urbana.
Controlli all’interno del cantiere dell’ex casa di riposo di Monte San Giusto: tre persone denunciate. L'operazione di servizio è stata svolta a cavallo della settimana scorsa con quella attuale, dai carabinieri della locale stazione, con l'ausilio del nucleo ispettorato del lavoro di Macerata.
I militari hanno riscontrato diverse violazioni per il mancato rispetto della normativa di settore. Pertanto i militari, al termine delle verifiche, hanno deferito in stato di libertà all'autorità giudiziaria i titolari delle due imprese edili ed il professionista incaricato di coordinare la sicurezza del cantiere.
Nello specifico al primo imprenditore è stata riscontrata l'omessa tenuta ed esibizione della documentazione tecnica relativa al ponteggio allestito; mentre al secondo è stata contestata la mancata formazione dei lavoratori, la mancata costituzione del servizio di prevenzione e protezione e nomina del responsabile e la mancata redazione del piano operativo di sicurezza. Al professionista incaricato di coordinare la sicurezza in fase di esecuzione è stato, invece, contestato il mancato coordinamento e l’omessa verifica delle condizioni di sicurezza.
I carabinieri hanno anche accertato la presenza di due operai senza regolare assunzione. Oltre alle gravi violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro accertate, è stata, quindi, disposta l'immediata sospensione dell'attività. Nel complesso i militari hanno comminato ammende pari a 21.379 euro e sanzioni amministrative pari a 9.200 euro.
Continua senza sosta l'attività del Gruppo interforze antimafia della Prefettura di Macerata. In particolare, nella giornata di ieri, 30 maggio 2024, è stato effettuato un controllo in un cantiere sito nel territorio provinciale di Macerata, nell'ambito del quale sono state riscontrate da parte dell'Ispettorato Territoriale del Lavoro gravi irregolarità, tra le quali la presenza di quattro operai non in regola.
Gravi anche le inosservanze riscontrate rispetto alla normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. All'esito del controllo, è stata disposta la sospensione delle attività del cantiere, in attesa dello svolgimento dei necessari accertamenti e dell'adozione delle conseguenti eventuali sanzioni.
"Le attività del Gruppo interforze antimafia proseguiranno in maniera costante e frequente al fine di assicurare il rispetto della legalità e la concreta verifica del corretto utilizzo dei fondi stanziati per la ricostruzione post sisma nei Comuni rientranti nell'area del cratere – si legge in una nota della Prefettura -. Questo sulla base di un serrato calendario di controlli nei cantieri resosi necessario per via dell'ingente quantità di fondi messi a disposizione dall'ufficio del commissario straordinario per la ricostruzione”.
Morto uno dei giovani coinvolti nella rissa a colpi di coltello che si è consumata a Porto Sant'Elpidio (leggi qui). Erano stati momenti di paura quelli vissuti in piazza Garibaldi, nella notte di giovedì, per un parapiglia senza esclusione di colpi tra persone di origine nordafricana davanti a un ristorante: questa notte è deceduto il giovane rimasto ferito più gravemente, un 23enne italiano di origine marocchina, che era ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Rianimazione ad Ancona.
Tutte e quattro le persone coinvolte, subito identificate dalla polizia di Stato, avevano riportato delle ferite. Due di loro non sono in gravi condizioni mentre un terzo ragazzo è tuttora ricoverato all'ospedale di Civitanova ma le sue condizioni non preoccupano.
Subito gravissime erano invece apparse le condizioni di salute del 23enne, trasportato d'urgenza all'ospedale regionale di Torrette ad Ancona. La situazione clinica del ragazzo è precipitata nelle ultime ore, fino al tragico epilogo. Intanto proseguono serrate le indagini della Squadra Mobile della Questura di Fermo che, dopo i primi rilievi sul posto, insieme alle volanti e alla Scientifica, sta lavorando per risalire alle cause della sanguinosa rissa. Per il responsabile della coltellata fatale, si prospetta l'accusa di omicidio.
Il 27 aprile scorso i carabinieri della stazione di Tolentino, a seguito della segnalazione al 112 del proprietario di un supermercato per un furto avvenuto all’interno dell’esercizio, sono intervenuti presso il centro commerciale La Rancia di Tolentino e hanno rincorso e fermato l’autore del reato che stava scappando a piedi con la refurtiva.
Poiché nello stesso negozio risultavano essere state sottratte numerose bottiglie di superalcolici tra la fine del mese di marzo e i primi giorni di aprile, i militari hanno visionato le immagini del circuito di videosorveglianza interno, individuando lo stesso uomo mentre si impossessava, il 25 marzo, di 5 bottiglie di rum e il 2 aprile, a più riprese, di 17 bottiglie di superalcolici e altri beni che aveva abilmente occultato sotto gli abiti; il tutto per un valore commerciale di 600 euro circa.
Seguito comunicazione della notizia di reato alla Procura della Repubblica di Macerata, il pubblico ministero titolare delle indagini ha chiesto ed ottenuto dal giudice per le Indagini preliminari una misura cautelare, ritenendo sussistente il pericolo di reiterazione del reato, anche a fronte di una precedente condanna e dei numerosi precedenti specifici di cui l’uomo risulta gravato.
Nel fine settimana, in collaborazione con i carabinieri di Recanati, il 34enne, di origine rumena, è stato rintracciato e sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.
Incidente mortale lungo la Strada statale 76 "della Val D'Esino", in direzione nord, all'altezza dello svincolo Fabriano est: a scontrarsi sono stati un furgone e un autotreno. Nell'impatto è deceduto il conducente del furgone, un 42enne umbro.
L'incidente è avvenuto al chilometro 17+500 e, per assicurare i soccorsi e le operazioni di messa in sicurezza della sede stradale, la carreggiata è stata chiusa al traffico per circa tre ore, in direzione nord, nel comune di Fabriano.
Le cause dell'impatto sono in fase di accertamento: secondo una prima ricostruzione il furgone sarebbe finito sotto il tir. Sul posto sono intervenuti - oltre ai vigili del fuoco del locale distaccamento e ai sanitari - le squadre Anas, i carabinieri del comando stazione di Fabriano e del nucleo radiomobile, un'ambulanza del 118 dell'ospedale Engles Profili di Fabriano e la polizia stradale per la gestione del traffico in piena sicurezza.
Perde il controllo del camion che si ribalta e invade parzialmente la corsia opposta al proprio senso di marcia sfondando le barriere spartitraffico: due feriti e traffico in tilt. È il bilancio di un incidente avvenuto intorno alle 10 di questa mattina, tra i caselli di Porto Recanati e Civitanova Marche, in direzione sud, lungo l'autostrada A14. Stando ad una prima ricostruzione ad innescare il sinistro sarebbe stata una foratura, ma è ancora da accertare l'esatta dinamica. Ai rilievi procede la polizia autostradale di Porto San Giorgio. Coinvolte nell'incidente anche tre auto.
Nella zona sono prontamente intervenuti i vigili del fuoco ed i sanitari del 118 (tra cui la Croce Gialla di Recanati), per la messa in sicurezza delle corsie e l'assistenza dei feriti. Ad essere trasferiti all'ospedale di Civitanova Marche sono stati il conducente del camion frigo, che trasportava latte, e quello di una delle auto coinvolte. Il parziale blocco della viabilità in entrambi i sensi di marcia ha causato lunghe code e pesanti rallentamenti. Ancora in corso le operazioni di ripristino del tratto interessato dal sinistro, a seguito del ribaltamento del mezzo pesante, che ha anche perso parte del carico dei cartoni di latte lungo la carreggiata.
Nottata da incubo a Porto Sant'Elpidio, una rissa sfocia nel sangue: quattro feriti di cui tre accoltellati, un ragazzo in arresto cardiaco e ora in condizioni gravissime. Erano circa le 4:30 quando la centrale 118 ha raccolto l'sos partito da piazza Garibaldi, nel centro della città.
Al loro arrivo, i sanitari hanno trovato quattro persone ferite, tutte di origini nordafricane. Tre di loro hanno riportato ferite da taglio. Il più grave, un giovane di origini tunisine, è stato ferito con un'arma da taglio a un gluteo, al fianco e all'addome; è andato in arresto cardiaco, è stato trasportato a Civitanova Marche dove ad attenderlo c'era l'eliambulanza del 118 per il trasferimento all'ospedale regionale di Torrette, ad Ancona.
Le sue condizioni restano gravissime: è ricoverato in terapia intensiva, con prognosi riservata. Un secondo ferito ha riportato ferite da arma da taglio alla guancia, al petto e alla schiena. Anche lui è stato trasportato in ospedale ma le sue condizioni non sembrano critiche. Lo stesso per una terza persona che riportato ferite e portata in ospedale per le cure del caso.
C'è anche una quarta persona che ha riportato delle lesioni: proprio quest'ultima è stata fermata dagli agenti delle volanti della polizia di Stato. Gli investigatori della Questura sono al lavoro per cercare di ricostruire la nottata di violenza vissuta in centro a Porto Sant'Elpidio e risalire ai motivi alla base della rissa.