Alla vista dei carabinieri, getta un marsupio nel bosco con venticinque grammi di anfetamine, ma grazie a "Anita" i carabinieri riescono a recuperare la droga.E' successo nella notte fra venerdì e sabato, quando i carabinieri della Compagnia di Macerata hanno eseguito un controllo straordinario del territorio per la prevenzione e repressione del traffico di stupefacenti.L’area interessata è stata quella di Cingoli e Apiro, con l'intervento di 18 uomini della Compagnia affiancati da personale specializzato, come le unità cinofile dell’Arma di Pesaro, i carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Macerata e di quelli del Nas di Ancona.Durante l’operazione, nel corso della quale sono state controllate circa 20 autovetture e identificate oltre 40 persone, un giovane, alla vista dei militari, ha cercato di fuggire lanciando in un’area boschiva un involucro.Il giovane, un ventenne della provincia di Fermo, è stato inseguito e poi fermato dai militari.E in questo frangente l’impiego dell’unità cinofila dei carabinieri di Pesaro è stata determinante. Anzi, determinante è stata “Anita”. Questo è il nome della bella femmina di pastore tedesco in forza al nucleo cinofili, magistralmente diretta dal suo conduttore, che ha fiutato tra i rovi permettendo il rinvenimento di un marsupio, proprio quello di cui il giovane si era disfatto. All’interno i militari hanno rinvenuto una busta con circa 25 grammi di anfetamine. Il ragazzo è stato denunciato a piede libero.Anche una ragazza è finita nella rete dei militari: alla giovane è stato sequestrato poco più di un grammo di marijuana.La collaborazione dei militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro e di quelli del Nas si è rivelata importante per i controlli ad un locale sul quale sono in corso accertamenti da parte del personale dell’ispettorato del lavoro.I militari del Nas, inoltre, hanno elevato una contravvenzione amministrativa per carenze igieniche ad un soggetto che, in modo itinerante, rifocillava il popolo della notte all’esterno di un locale.Infine, i militari del Norm hanno denunciato una persona sorpresa alla guida dell’auto con un tasso alcolico superiore alla soglia consentita.
Era una tranquilla battuta di caccia, come tante ne hanno fatte nel corso degli anni, ma questa mattina a Loro Piceno si è sfiorata la tragedia tra un padre e un figlio, entrambi del posto.Durante la battuta, il figlio sarebbe scivolato mentre aveva in mano il fucile dal quale è partito un colpo che ha raggiunto il padre, 73 anni, alla spalla e sul viso. Fortunatamente, il colpo è stato sparato da lunga distanza e le conseguenze sono state meno devastanti di quanto avrebbero potuto essere se l'uomo fosse stato colpito da distanza ravvicinata. Le condizioni del ferito non sono gravi, anche se per sicurezza sul posto è intervenuta l’eliambulanza ma non c'è stata necessità del trasferimento ad Ancona. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e ambulanze da Tolentino e San Ginesio che hanno trasportato il ferito all'ospedale di Macerata.
E’ stata una notte di incendi di auto. Sei in totale le autovetture andate a fuoco tra le province di Macerata e Fermo. Tutti gli incendi sembrano essere di matrice dolosa e hanno riguardato, quasi tutti, auto di grossa cilindrata.Le prime a prendere fuoco sono state due auto, un'Audi A5 e una A7, parcheggiate in via Rossini a Porto Recanati. Intorno alla mezzanotte un incendio è partito da un’auto parcheggiata lungo la via e subito dopo le fiamme si sono estese anche all’auto che sostava vicino.Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco di Civitanova che poche ore dopo, intorno alle 4 di notte, hanno domato le fiamme di altre auto messe a fuoco a Porto Sant’Elpidio.In via Vittorio Alfieri le auto incendiate erano tre, ma erano parcheggiate distanti l’una dall’altra. Le fiamme divampavano dal cofano di ognuna di esse. In questo caso è molto probabile che si sia trattato di incendi dolosi: qualcuno ha sicuramente appiccato il fuoco.Intanto i Vigili del fuoco di Macerata intorno alle 2 di questa notte sono intervenuti anche a Montefano dove un’auto di grossa cilindrata era avvolta dalla fiamme.Sono in corso le indagini per capire le cause di un fenomeno che inizia a preoccupare seriamente i cittadini.
Lascia il figlio di quattro anni da solo in casa per accompagnare l'altro figlio, ma il piccolo si spaventa, inizia a piangere e deve intervenire la Polizia.E' successo stamattina verso le 13, quando gli agenti della Squadra Volante del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova, su segnalazione di alcuni cittadini, sono intervenuti in una via del centro, dove era stato segnalato il pianto di un bambino provenire da un balcone di un’abitazione sita al primo piano.Gli agenti giunti sul posto, accertavano l’effettiva presenza di un bambino di circa quattro anni e riuscivano a rintracciare immediatamente la mamma 38enne che stava rientrando dalla vicina scuola dove si era recata, per il tempo di alcuni minuti, per accompagnare a casa l’altro figlio più grande di qualche anno.
"Il mio ragazzo Mattia Lattanzi, volontario alla Croce Verde di Macerata, questa mattina ha salvato una vita".Queste sono le parole piene di gioia di Arianna Moriconi, fiera ed orgogliosa del suo ragazzo che stamattina ha rianimato un uomo, che senza il suo intervento difficilmente si sarebbe salvato, alla parrucchieria "Hair-Man" di Iuri Constà in viale Trento a Corridonia. "Un uomo anziano, si è sentito male, era in arresto cardiaco e il mio ragazzo Mattia Lattanzi, volontario alla Croce Verde di Macerata, lo ha rianimato riprendendolo fino a quando non sono arrivati i soccorsi. - spiega Arianna- Ha salvato una vita! La sua felicità nel racconto mi è arrivata dritta dritta al cuore".Il messaggio che vuole lanciare Arianna è chiaro e diretto. "Questo per lanciare un messaggio ai giovani come noi: dedicate un po' di tempo libero al volontariato, perchè nel nostro piccolo possiamo dare una grande mano alle braccia esperte di quelli che io chiamo Angeli".
Una folla commossa ha partecipato questa mattina a Urbisaglia ai funerali di Emanuela Pellegrini, l'imprenditrice 40enne tragicamente scomparsa martedì sera in un incidente stradale.Tantissimi gli amici e i parenti che si sono stretti intorno al papà e alla sorella di Emanuela, in un dolore straziante ma composto. La funzione religiosa si è svolta senza interventi e al termine la salma è stata tumulata nel cimitero di Urbisaglia.
Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Macerata ha concluso un’attività di polizia giudiziaria con la denuncia di un soggetto per il reato di usura e sequestrato un saldo attivo di rapporti bancari per 226.000 € frutto dell’illecita condotta.L'esposto è stato presentato da Maria Francesca Tardella, proprietaria della società immobiliare "STL Immobiliare" la quale è stata vittima del reato di usura dal dicembre del 2011 a maggio del 2012.Nell’ambito di un’attività delegata dalla locale A.G. il Nucleo di Polizia Tributaria di Macerata ha denunciato un soggetto per il reato di usura per aver concesso alla società immobiliare, in difficoltà, un prestito di 500.000 € senza la pattuizione espressa di interessi. Al momento della restituzione della somma prestata il soggetto: un pensionato maceratese di 76 anni, T. C., ha conseguito un vantaggio pari a 226.000 € costituito dalla differenza tra il corrispettivo pattuito per l'acquisto di un immobile al prezzo di 1.000.000 oggetto di contratto preliminare di vendita e l'effettivo valore di mercato dell'immobile stesso pari a € 1.226.000,00 operazione dalla quale ne scaturivano interessi usurari variabili dal 116,22% al 208,61% superiori al tasso soglia vigente.Successivamente a seguito delle indagini svolte è stato eseguito il sequestro preventivo per equivalente di beni di proprietà per un valore di 226.000 €.Il pensionato, è stato così denunciato alla locale Procura della Repubblica per il reato di usura.
Ladri in azione nella serata di giovedì a Sforzacosta, in via Natali. I malviventi hanno messo a segno un colpo in un'abitazione mentre i proprietari non erano in casa e si accingevano a "visitare" un altro appartamento. Una signora, però, si è accorta dalla finestra della loro presenza e ha iniziato a urlare, mettendo in fuga la banda composta da almeno tre persone.Il bottino del furto è in fase di quantificazione.
Bilancio senz’altro positivo, nell’anno appena concluso, quello conseguito dai Carabinieri della Compagnia di Camerino, impegnati quotidianamente nel contrasto ad ogni forma di criminalità e di illegalità. Importanti risultati sono stati infatti raggiunti grazie all’impegno delle undici Stazioni, che hanno competenza giurisdizionale sui venti comuni della giurisdizione raggiungendo così anche i centri più piccoli, e del Nucleo Operativo e Radiomobile. Nel 2015, gli arresti eseguiti sono stati 18 (+7), 536 sono le persone denunciate in stato di libertà, 40 quelle proposte per l’applicazione di misure di prevenzione. I reati perseguiti dall’Arma sono diminuiti passando dagli 839 del 2014 ai 789 del 2015 e di questi ben 453 sono stati scoperti. Anche i furti hanno subito un evidente calo rispetto al 2014 (da 289 a 213 con 38 persone denunciate in stato di libertà e 5 in stato di arresto), segnale questo che l’apparato di prevenzione posto in essere dall’Arma di Camerino, oculatamente distribuito sul territorio, ha operato secondo il programma prestabilito raggiungendo così gli obiettivi individuati. Particolarmente incisivo è stato il contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti ed al relativo uso, attività che ha consentito di sottoporre a sequestro circa 25 kg di droghe di vario tipo (3 arresti, 50 denunciati e 35 segnalazioni al Prefetto).Ma il 2015 ha visto anche i Carabinieri impegnati, sempre al fianco della popolazione, nell’emergenza neve, nei servizi di ordine pubblico per manifestazioni sportive, alcune anche di carattere nazionale, come la Tirreno-Adriatica, nelle celebrazioni a carattere religioso quali quelle del giubileo della misericordia. Inoltre, molto attiva è stata la presenza dei Carabinieri nel quadro delle iniziative volte a realizzare una forma di “sicurezza partecipata”; si rammentano, al riguardo, gli incontri con gli studenti degli istituti scolastici sulla formazione per la cultura della legalità e quelli con la popolazione per dare preziosi consigli al fine di prevenire furti e truffe, argomento questo molto delicato e spesso rimarcato attraverso il prezioso ausilio degli organi di stampa. Utili indicazioni al riguardo possono essere facilmente reperite anche sul sito web www.carabinieri.it. Da ricordare, infine, la presenza di pattuglie a piedi con militari in Grande Uniforme e mantello che in occasione delle festività natalizie, hanno percorso le vie del centro cittadino. Iniziativa che ha riscosso l’ammirato consenso della popolazione e delle autorità locali.“È stato un anno intenso, ricco di impegni" dichiara il comandante della Compagnia camerte, capitano Vincenzo Orlando "ma anche di soddisfazioni. Buoni sono stati i risultati conseguiti, non solo in termini di attività operativa ma anche, e soprattutto, di prevenzione e di vicinanza al cittadino. L’obiettivo finale era quello di fornire una presenza rassicurante dell’Arma dei Carabinieri e credo che lo scopo sia stato pienamente raggiunto. Per il nuovo anno il fine principale è quello di continuare sulla strada già intrapresa della prevenzione cercando di contenere al massimo il fenomeno dei furti, in special modo quelli in appartamento, che seppur mantenendosi su livelli decisamente inferiori alla media nazionale, costituisce un obiettivo primario nella provincia di Macerata, il tutto in perfetta sinergia con le altre forze di polizia presenti sul territorio ed in linea con le direttive impartite dal Comando Provinciale Carabinieri di Macerata”
Altra serata da incubo per Tolentino sotto l'aspetto della sicurezza.Tre i furti che si sono registrati in serata. Il primo è stato segnalato in viale Bruno Buozzi, dove i malviventi sono entrati in un'abitazione mentre i proprietari stavano cenando.Altri due furti, invece, si sono verificati in due case limitrofe in via Colsalvatico: i malviventi hanno messo tutto a soqquadro prima di scappare.In tutti e tre i casi, il bottino è ancora in fase di quantificazione. Sul posto, per i rilievi, sono intervenuti i carabinieri
E’ stato sottoposto agli arresti domiciliari un uomo di 46 anni di Civitanova che doveva scontare una pena di sei mesi di reclusione. L’ordine di detenzione è stato emesso dal Tribunale di Sorveglianza di Ancona.E’ stato fermato dalla Polizia di Civitanova Marche questa mattina, mentre passeggiava in centro a Civitanova. L’uomo era già noto alle Forze dell’Ordine per reati commessi in passato contro la persona e contro il patrimonio.
Disteso a terra e incosciente: così è stato trovato un uomo di circa 50 anni in piazza Piazza Pizzarello, sede del terminal degli autobus. Sul posto è intervenuta l’auto medica del 118.Le condizioni dell’uomo non sono gravi.
Tantissima gente commossa ha partecipato questo pomeriggio ai funerali di Giuseppina Vallesi, l'insegnante e scrittrice civitanovese, morta martedì a seguito di un incidente stradale tra Civitanova Alta e Montecosaro. La cerimonia funebre, è stata ufficiata nella chiesta di San Gabriele, a Fontespina, dove parenti, amici, alunni e semplici conoscenti hanno voluto stringersi intorno al dolore della famiglia, con una manifestazione di affetto toccante e sincera, in particolar modo alla figlia e al martito Daniele Massaccesi che a fine cerimonia ha ringraziato tutti dicendo di star vicino alla figlia Matilde. Sulla bara un cartellone con scritto "We will remeber you" e infine, all'uscita del feretro, sono stati liberati in cielo palloncini bianchi.(Foto Ciro Lazzarini)
Vigili del fuoco al lavoro tutta la notte per spegnere un incendio divampato ieri sera in un'abitazione a Cingoli.Erano da poco passate le 22, infatti, quando il tetto di un'abitazione unifamiliare a due piani, in località Monnece nel comune di Cingoli, ha preso fuoco per cause ancora da verificare. Immediato l'arrivo dei pompieri: sul posto sono giunte due squadre con due autopompe ed un'autoscala, intervenute dalla sede centrale del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Macerata e dal distaccamento volontario di Apiro, che hanno domato prontamente le fiamme limitando la propagazione dell’incendio.Fortunatamente, al momento dell’incendio nell’abitazione non erano presenti i proprietari ed è stato quindi scongiurato il pericolo di danni a persone. Le squadre dei vigili del fuoco hanno terminato le operazioni di spegnimento e di messa in sicurezza dell’area intorno alle 7 di questa mattina.
A volte esci di casa la mattina e pensi che sarà la solita giornata, con tutti i problemi e le insicurezze che ognuno di noi si porta dentro.Ogni giorno diamo per scontato che sarà la solita giornata, quella che abbiamo programmato, quella che intervallata da appuntamenti e cose da fare ci farà arrivare alla sera stanchi e più o meno soddisfatti.Purtroppo ci sono dei giorni in cui qualcuno non torna a casa e quella che ci sembrava la normalità diventa perdita, dolore, lutto.Ieri è stata una giornata di queste. Due donne, due cittadine del maceratese, entrambe giovani, 48 e 40 anni, hanno perso la vita in due incidenti stradali ed entrambe sono morte sul colpo.Era l’ora di pranzo per Giuseppina Vallesi e il momento della cena per Emanuela Pellegrini e tutte e due erano per strada, stavano tornando a casa.Era l’ora in cui le donne, lavoratrici madri e mogli, di solito tornano a casa per dovere, ancora oggi nel secolo dell’emancipazione femminile, preparare il pasto, occuparsi dei figli, sistemare le proprie cose.Se di femminicidio si tratta, questa volta il colpevole non è un uomo, ma la strada quella su cui passiamo gran parte della nostra giornata e su cui, dentro alle nostre stanze a quattro ruote, ci sentiamo invincibili, inattaccabili, padroni del tempo che scorre a ritmo di chilometri orari.Giuseppina Vallesi, per tutti Pina, era una madre, una moglie e una “bravissima insegnante”, come la ricorda il Dirigente scolastico dell'Istituto Comprensivo Sant’Agostino, Claudio Bernacchia.Stava tornando a casa, dopo aver fatto lezione di inglese alla scuola media Matteo Ricci di Montecosaro, e stava andando a Civitanova a prendere la figlia di 9 anni.Insegnava anche all’Istituto "Ungaretti" di Civitanova Marche ed era appassionata di romanzi gialli, ne aveva pubblicati due con la casa editrice Mondadori. Inoltre, era stata tra gli organizzatori della rassegna noir “Giallocarta” del Festival letterario Cartacanta di Civitanova.Una donna conosciuta e stimata è scomparsa in una normale mattina di lavoro, in un incidente violentissimo con un’altra auto con a bordo un giovane di 26 anni di Macerata, Luca Tordini, ora ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Torrette di Ancona.La salma, posta sotto sequestro, ora all’obitorio dell’ospedale di Civitanova, questa mattina è stata sottoposta a ispezione cadaverica.I funerali sono previsti per oggi alle 14 e 30 presso la Chiesa di San Gabriele a Civitanova Marche.Aveva 8 anni meno di Giuseppina Vallesi, la donna che invece è venuta a mancare ieri sera a Passo Colmurano, Emanuela Pellegrini.La donna, residente a Urbisaglia, tornava a casa per la cena dopo una giornata di lavoro. Stava attraversando la strada statale 78 quando lo scontro violento della sua auto con una pianta ha posto fine alla sua esistenza.Le cause dell’impatto sono ancora sconosciute, quello che invece si sa è che il destino di Emanuela si unisce a quello drammatico della sua famiglia, che qualche anno fa aveva perso anche il giovanissimo fratello Pietro in un altro incidente in moto, a due passi da casa.Lascia il padre e una sorella. La mamma morì di tumore diverso tempo fa e dopo la scomparsa della madre era la stessa Emanuela, insieme al padre e allo zio, a tirare avanti l’azienda di trasporti della famiglia. Gli amici la ricordano come una ragazza cordialissima, sempre molto gentile e di grande compagnia.Oggi la salma di Emanuela Pellegrini è stata portata nella sua abitazione, in attesa dei funerali, previsti per domani mattina alle 10 alla chiesa parrocchiale di Urbisaglia.Forse se avessero percorso un’altra strada, se fossero uscite più tardi da lavoro, se avessero spostato un appuntamento: molti “se” riempiono le nostre menti quando di fronte a eventi così assurdi non riusciamo a trovare una spiegazione.E forse quando muore una persona, anche se non sappiamo chi sia, moriamo un po’ anche noi, i sopravvissuti, che non sappiamo quando e come la nostra vita finirà.“Bisogna morire molte volte per imparare a vivere”, diceva l’attore Alessandro Ruspoli, e così moriamo ogni giorno quando un pezzo dell’umanità se ne va, come queste due donne scomparse su due strade diverse tornando a casa, così senza una vera ragione, senza un perché.
E' inarrestabile l'ondata di furti che sta colpendo Macerata e provincia. Questa volta nel mirino dei malviventi sono finite due abitazioni a Casette Verdini di Pollenza.E' successo nella serata di ieri, quando i soliti ignoti attraverso la forzatura delle porte di ingresso, sono entrati all'interno di due appartamenti posti nello stesso palazzo. Una volta al loro interno, i banditi, approfittando dell'assenza dei proprietari hanno fatto man bassa di denaro contante e rubato due orologi di marca per un danno ancora da quantificare. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Macerata che indagano per trovare i responsabili dell'accaduto.
Tre giovani della provincia di Macerata sono stati denunciati per droga, detenzione di armi e guida in stato di ebbrezza.E' stato denunciato un giovane ventitreenne straniero di Pollenza, trovato in possesso di modeste dosi di cocaina e hashish. L’operazione è stata condotta dai Carabinieri del comune di residenza del giovane.Un altro giovane di 21 anni, sempre della provincia di Macerata, invece è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico della lunghezza di 20 centimetri. In questo caso sono intervenuti i Carabinieri del Nucleo Radiomobile.Anche il giovane di Corridonia, che è stato fermato dai Carabinieri della zona per guida in stato di ebbrezza, ha 21 anni. Il ragazzo è sottoposto al test alcolemico che ha registrato tasso di presenza di alcool nel suo corpo superiore alla soglia consentita.
Resterà in carcere in attesa del processo che partirà il 12 aprile prossimo Emanuele Armeni, il carabiniere accusato dell'omicidio del collega Emanuele Lucentini di Tolentino. Il legale di Armeni, l'avvocato Marco Zaccaria, ha dichiarato che "La Cassazione ha rigettato la richiesta di scarcerazione", ribadendo quindi che Emanuele Armeni non potrà tornare in libertà, ma dovrà rimanere in carcere in attesa del processo.La Corte di Cassazione, dunque, non ha accolto il ricorso presentato dai due legali del carabiniere, ricorso che era già stato rigettato il 5 agosto scorso. Un'ultima carta, quella giocata in Cassazione, che non è stata però vincente per Armeni, accusato dell'omicidio del collega Emanuele Lucentini, avvenuto lo scorso 16 maggio nel cortile della caserma dei carabinieri di Foligno. Da qui e fino alla primavera, ossia quando prenderà il via ufficiale il processo, ci sarà però una tappa intermedia ed è quella in calendario per il prossimo 23 febbraio, quando il giudice per le indagini preliminari di Spoleto si pronuncerà sul rito abbreviato. Pronunciamento che, se favorevole, potrebbe portare ad uno sconto di pena nel caso in cui Emanuele Armeni dovesse essere condannato per l'omicidio Lucentini.
E’ la quinta volta che provano a entrare nel Punto Snai “La Fonte dei milioni” di Corso della Repubblica di Macerata, al civico 17.E questa notte ci sono riusciti. Sono entrati dalla porta, forzandola, e hanno portato via due slot machines, tre pacchi di “Gratta e vinci” e pochi soldi spicci, lasciati nella cassa. Il bottino dei malviventi ammonta a circa duemila euro.Sono entrati nel negozio di Luca e Paolo Mazzoni intorno alle 4 di questa mattina, ma i due proprietari se ne sono accorti solo stamane avvisati da un commerciante vicino che aveva visto la porta socchiusa.Arrivati sul posto, insieme alla Polizia, i due hanno fatto la triste scoperta. “Ora chiediamo urgentemente che venga messo un sistema di video sorveglianza - dice Luca Mazzoni - su Corso della Repubblica e anche su tutte le altre vie del centro storico”. Il commerciante si rivolge direttamente alle istituzioni cittadine, affinché provvedano in fretta a mettere telecamere collegate alla Questura, “perché - come dice il signor Luca - oggi è un furto, ma domani potrebbe essere una violenza fisica o qualcosa di più grave”.
Poco più di un mese fa aveva pronunciato il fatidico sì all’Hospice di San Severino Marche. Piero Mancini, 66enne di Pioraco, ricoverato per una grave malattia presso la casa di cura settempedana, è venuto a mancare ieri mattina.Si era sposato con Emanuela Lancioni, di 67 anni, originaria di Corridonia, dopo un sogno d’amore lungo trentacinque anni, con rito civile di fronte al Sindaco di San Severino Cesare Martini lo scorso 2 dicembre.L’uomo da tempo soggiornava all’Hospice per una lunga degenza a causa di una malattia incurabile. Qualche giorno fa si era aggravato ed era stato ricoverato all’ospedale di Camerino, poi trasferito di nuovo alla casa di cura, dove è deceduto.Piero aveva continuato, nonostante la malattia, a vivere con passione: si era sposato con la sua amata Emanuela e aveva continuato a coltivare la sua passione per la Juve, pur non potendo guardarla in televisione. La seguiva alla radio in ogni partita: aveva, infatti, una malattia agli occhi che gli aveva fatto perdere quasi completamente la vista.Economo del Convitto di Macerata in cui aveva lavorato una vita, non era riuscito a godersi il suo giusto riposo della pensione a causa della malattia, ma nemmeno quella aveva fermato la sua voglia di vivere."Il convitto Nazionale di Macerata si unisce al grave lutto - questo il messaggio di cordoglio dell'Istituto - ricordando Piero per la serietà e professionalità, ma soprattutto per la sua grande cordialità nei rapporti con i colleghi e amici dell'Istituto".I funerali si svolgeranno oggi pomeriggio alle ore 15 nella chiesa di San Vittorino di Pioraco, il suo paese originario. Matrimonio in Hospice di Piero Mancini e Emanuela Lancioni I due sposi con il Sindaco di San Severino Cesare Martini