La seccante vicenda ha colpito un cinquantenne settempedano che circa otto mesi fa era stato filmato da una telecamera nei pressi di Castelraimondo per aver superato lo stop al semaforo, cioè, si era arrestato con il rosso appena poco fuori dalla linea bianca. La somma dovuta ammontava ad una cinquantina di euro, ridotta a quaranta per la tempestività del pagamento. Infatti per non incorrere in sanzioni o aumenti sconsiderati, l'uomo si era premurato di pagarla entro i 5 giorni previsti dalla legge.
Questo accadeva l'anno scorso, nell'estate del 2015.
Qualche giorno fa il settempedano ha visto recapitarsi a casa una bella raccomandata. Con grande sorpresa ha poi scoperto che all'interno vi era una richiesta di 12 euro e 30 centesimi da pagare, come interessi, della multa presa otti mesi prima. La motivazione? L'addebito del pagamento, sul conto della polizia municipale, era arrivato dopo il termine dei 5 giorni. Nulla vale la ricevuta, perché quello che conta, a quanto pare, è la valuta.
L'uomo, quasi certamente, pagherà la somma per non andare incontro a spese più alte dovute a ricorsi ed avvocati, per quanto questa vicenda sia estremament ingiusta poiché, la multa risulta a tutti gli effetti pagata entro il quinto giorno con carta di credito.
"Sono molto perplesso e molto amareggiato per l'accaduto" dichiara " ho seguito tutte le indicazioni e sono nel giusto. Non intenterò una causa perché la cifra è molto bassa e mi costerebbe molto di più, ma le amministrazioni e gli enti pubblici dovrebbero agire con buon senso e non con questa prepotenza".
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