Intensificati i servizi di controllo del territorio sia da parte della Questura di Macerata sia da parte del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche durante la stagione estiva, soprattutto lungo la fascia costiera nelle località ad alta vocazione turistica come Civitanova Marche, Porto Recanati e Porto Potenza Picena, dove la popolazione aumenta notevolmente durante il periodo estivo per l’arrivo di numerosi turisti.Nel pomeriggio di ieri personale della Squadra Mobile, insieme agli agenti del Reparto Prevenzione Crimine di Perugia, è stato impegnato a Porto Recanati in posti di controllo e servizi volti al contrasto dei furti, specie di quelli in abitazione e dei reati in materia di stupefacenti.Particolare attenzione è stata adottata nel controllo dei casolari abbandonati ubicati nei pressi della “Pineta” e del vicino “River Village” in cui sono stati operati svariati arresti di spacciatori anche nell’ultimo periodo.Nel corso dei controlli sono state identificate 25 persone due delle quali denunciate all’autorità giudiziaria poiché una trovata in possesso di un coltello di genere proibito e l’altra in quanto inottemperante al divieto di rimpatrio con foglio di via da Porto Recanati da dove era stata allontanata con divieto di ritorno per tre anni.Inoltre, sono stati segnalati alla Prefettura quali assuntori di sostanze stupefacenti numerosi cittadini stranieri trovati in possesso di dosi di eroina e hashish.Nel corso dei servizi sono state operate 15 perquisizioni nei confronti di altrettante persone e una all’interno di un’abitazione di un pregiudicato con esito negativo.Nei confronti della persona sottoposta a controllo e trovata in possesso di un coltello, è stata inoltrata proposta per l’emissione di un foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel comune di Porto Recanati.Questa mattina, i controlli hanno interessato anche la zona di Macerata con effettuazione di posti di blocco nella zona di Villa Potenza. Nel corso del servizio sono state sottoposte a controllo 20 autovetture, identificate oltre 50 persone e ritirate due carte di circolazione.La Polizia di Stato è impegnata in questo periodo anche sul fronte della Polizia di Prossimità e della vicinanza ai cittadini, con il nuovo servizio contro la violenza sulle donne denominato “…Questo non è amore”. Come già annunciato, questa mattina l’unità mobile della Polizia dalle ore 9 alle 13 era a Porto Recanati in corso Matteotti con a bordo personale specializzato pronto a fornire informazioni e ad essere di aiuto a chiunque ne faccia richiesta. Già alle 11 erano circa 60 le persone contattate dal personale della Polizia di Stato e del Centro Anti Violenza.
Il Comando provinciale dei carabinieri di Macerata ha attuato nella giornata di ieri e la notte scorsa, un servizio coordinato di controllo del territorio disposto dal Comando Legione Marche di Ancona, coinvolgendo tutti i Comandi dipendenti, oltre al Nucleo carabinieri Antisofisticazione e Sanità di Ancona e il Nucleo carabinieri Ispettorato del Lavoro di Macerata, volto al controllo di esercizi commerciali, luoghi pubblici di intrattenimento, strutture ricettive per il contrasto delle violazioni della normativa vigente in materia di pubblica sicurezza, igienico-sanitaria e di impiego e sicurezza sui luoghi di lavoro.Sono stati attuate ispezioni a venti esercizi pubblici; i servizi hanno portato al raggiungimento di diversi risultati. Sono state elevate 2 contravvenzioni alle leggi speciali per violazione art. 13 d.l. vo 689/1991 in relazione art. 18 reg. ce 178/2002 (tracciabilità dei prodotti alimentari) e art 6/3 decreto legislativo 193/2007 (omessa notifica autorità) per un ammontare complessivo di 2.500 euro, e venivano sequestrati circa 100 chili di carne surgelata (bovino, suino e avicola) perchè detenuta senza le indicazioni relative alla tracciabilità; un ventunenne originario di Ancona è stato denunciato all’autorità giudiziaria per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio, perchè deteneva 1,3 grammi di marijuana già divisa in dosi pronte per essere spacciate; un venticinquenne fermano ed un ventisettenne ascolano sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per guida in stato di ebbrezza e le loro patenti ritirate; presso due dei locali controllati, dai preliminari accertamenti, un lavoratore per ogni locale non risultava regolarmente assunto ma si è resa necessaria l’acquisizione di ulteriore documentazione, a cura del personale dell’ispettorato del lavoro di Macerata, prima delle contestazioni previste dall’art. art. 14 d.lgs 81/2008 (lavoro nero).Complessivamente sono stati controllati venti locali e identificate 200 persone, fra cui 60 cittadini stranieri. Due le persone denunciate a piede libero e quattro le contravvenzioni alle leggi speciali elevate; due patenti ritirate e 1,3 grammi di droga sequestrata. Il servizio è stato espletato con l’impiego di 70 militari e 30 mezzi del Comando provinciale.
Si sporge dalla finestra di un albergo di Civitanova Marche e precipita nel cortile interno. Alcune fratture dovute alla caduta, ma fortunatamente non è in pericolo di vita.Un 47enne uomo di affari, che si trovava in città per lavoro insieme ad un amico collega, ha preso una stanza doppia nella struttura ricettiva civitanovese. Ieri sera, poco dopo le 23, l’amico del 47enne ha deciso di uscire per fare una passeggiata, lasciandolo da solo in camera. Sarà mancato non più di una mezzora, quando facendo rientro in direzione dell’albergo ha subito notato la presenza di un’ambulanza della Croce verde e una pattuglia degli agenti del Commissariato di Pubblica sicurezza di Civitanova. Quest’ultimi erano all’interno della stanza che i due avevano deciso di dividere per la notte. I poliziotti gli hanno, spiegato cosa era accaduto in sua assenza. Vale a dire del volo, di circa tre metri, che il 47enne aveva fatto, cadendo dalla finestra al primo piano dell’albergo e finendo, non sull’asfalto in strada, ma sul cortile interno della struttura ricettiva. Ad accorgersi di quanto accaduto il personale dell’albergo che ha prontamente lanciato l’allarme. L’uomo era cosciente, ma in evidente stato confusionale, non si può escludere che forse avesse bevuto un po’ troppo. Il quarantasettenne è stato caricato a bordo dell’ambulanza e trasportato in direzione dell’ospedale della Città alta. Qui, i sanitari lo hanno sottoposto a tutti gli accertamenti strumentali del caso riscontrando varie fratture, ma fortunatamente non in pericolo di vita.Gli agenti del Commissariato, sono al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica di quanto accaduto. Il 47enne era solo e tutti gli elementi sembrano portare nella direzione di una caduta accidentale. I contorni definitivi della vicenda saranno, comunque, chiariti dall’uomo non appena sarà ascoltato dagli agenti di polizia.
Incendio in un appartamento a Corridonia. Bruciati mobili ed arredi. Nessuna persona rimasta ferita. Dichiarato inagibile la casa nel centro storico del comune del maceratese.I vigili del fuoco del comando provinciale di Macerata sono intervenuti, poco prima delle 20 di oggi, per spegnere un rogo originatosi a Corridonia, in via Maria de Reja al civico n. 5, in un appartamento situato nel centro storico della cittadina del maceratese, ubicato al secondo piano di un palazzo. Molti i mezzi impiegati per circoscrivere e, quindi, spegnere le fiamme: un’autopompa, un autobotte, un’autoscala, una campagnola idrica e 11 pompieri della sede centrale di Macerata. In aiuto ai colleghi, si è aggiunta una squadra di cinque persone e un’altra autopompa provenienti dal distaccamento di Tolentino. Nell’incendio sono bruciati gli arredi e vari mobili. Un intervento durato un paio d’ore, oltre allo spegnimento, per permettere ai soccorritori di mettere in sicurezza l’area dell’incendio. Dichiarata l’inagibilità dell’appartamento. Nessuna persona è rimasta ferita.
I ladri che hanno colpito nell'abitazione dei proprietari del bar Le Grazie di Tolentino, sarebbero gli stessi che poco prima erano stati messi in fuga a Caldarola.Infatti, ieri sera verso le 22, grazie alla segnalazione di alcuni cittadini, sono stati messi in fuga due individui che sicuramente erano giunti nella zona industriale di Caldarola per commettere dei furti. Tra Caldarola, Caccamo e Belforte si è aperta così una caccia all’uomo da parte dei Carabinieri. Diverse pattuglie in divisa e in borghese hanno setacciato i tre paesi, ma i due sconosciuti, costretti a darsi alla fuga nei campi, hanno fatto perdere le loro tracce. Durante la battuta però i militari hanno ritrovato l’auto con la quale i due erano giunti a Caldarola e che la presenza dei carabinieri non ha loro permesso di recuperare per fuggire. Si tratta di una potente Audi A3 “S3”, risultata rubata alcuni giorni prima da un’officina di Osimo. Nel portabagagli dell’autoc'erano un frullino, un piede di porco ed una chiave inglese.Le ricerche dei due sono proseguite per tutta la notte, ed in particolare dopo che a Belforte, sicuramente ad opera degli stessi, veniva rubata una vecchia Fiat Palio parcheggiata, con le chiavi nel cruscotto, davanti ad un’abitazione in località S.Rocco. Ma la spregiudicatezza dei due è stata tale che, incuranti della presenza di tanti carabinieri che li ricercavano, hanno rubato anche nell’abitazione del titolare del bar “Le Grazie”, posta proprio sopra all’esercizio. Ma la fuga dei due con la Palio si è interrotta a Colfiorito. Evidentemente le ricerche diramate fino a Perugia hanno dato i loro frutti. Infatti, hanno dovuto abbandonare la vettura sulla SS 77 e darsi nuovamente alla fuga a piedi, però senza refurtiva: l’auto con il grosso del maltolto (stecche di sigarette e pc Mac ancora imballato) sono stati recuperati dai Carabinieri del Radiomobile di Foligno che erano stati allertati dai colleghi di Tolentino.L’Audi S3, la Palio e l’altra refurtiva, dopo gli accertamenti tecnici per la ricerche di eventuali tracce utili, saranno restituite ai proprietari. î
Un cantautore che si stava facendo apprezzare nel mondo della musica locale. Ma il male di vivere era in agguato e, in un momento di sconforto, la decisione di farla finita. La città di Osimo piange un altro giovane che ha deciso di togliersi la vita. "Non ci sono parole, continua a sognare da lassù con Gli Angeli" scrive un'amica sulla bacheca di Davide, richiamandosi a una famosa canzone di quel Vasco Rossi che il giovane tanto amava.Davide Pesaresi 29enne osimano era andato a vivere da solo da poco tempo in un appartamento in via San Filippo. Voglia di gestire i propri spazi e di organizzarsi la vita come si vuole. Ma, probabilmente, anche un sentimento di solitudine e di male di vivere complicato da gestire. Quindi la terribile decisione, dalla quale “dietro non si torna” come canta il suo idolo Vasco Rossi in "Angeli". Il 29enne è andato in bagno, si è stretto al collo la cintura del pantalone e si è impiccato.Il padre del ragazzo, preoccupato perché non lo sentiva da qualche giorno, giovedì pomeriggio, intorno alle 18, ha preso la decisione di recarsi all’abitazione del figlio. Ha suonato al campanello, senza però ottenere risposta. Ha provato a chiamarlo a voce alta, ma dall’appartamento nessun segno di presenza del figlio. In un attimo la decisione di lanciare l'allarme. Sul posto si sono precipitati, immediatamente, i carabinieri della stazione di Osimo, agli ordini del maresciallo Marcello Iarba, un’ambulanza della sezione cittadina della Croce rossa di Osimo e i vigili del fuoco di San Sabino. Quest’ultimi, per poter accedere all’interno dell’appartamento hanno dovuto forzare una finestra. Il portone di casa, infatti, era stato chiuso a chiave da dentro, segno evidente che Davide aveva pianificato il suo gesto estremo in modo tale da rallentare i soccorsi, anche se fossero arrivati in tempo. Una volta entrati, i carabinieri hanno trovato il corpo del 29enne in bagno. I volontari della Croce rossa hanno provato, per circa 30 minuti, a praticare la rianimazione. Ma, ormai, non c’era più nulla da fare. Davide Pesaresi era morto, Il decesso, con ogni probabilità, era avvenuto alcune ore prima. Pare non sia stato trovato nessun biglietto per spiegare i motivi del gesto.Un ragazzo sensibile, amante della musica, grande fan di Vasco Rossi. Alcune serate per far conoscere il suo mondo musicale, quello del cantautorato. Poi, però, era finito nel tunnel della depressione, un tunnel sempre più buio che lo ha portato a prendere la decisione di farla finita in un caldo pomeriggio di luglio.Il corpo di Davide si troverà nella Casa del Commiato Vigiani a San Biagio di Osimo dalle 17 di venerdì 15 luglio 2016.Il funerale avrà luogo alle 16 di sabato 16 luglio 2016 nella chiesetta di Santo Stefano di Osimo.
Sparisce dall’anagrafica di Telecom Italia all’improvviso e senza un perché. Quattro mesi di completo blackout telefonico ed informatico, con contatti e contratti che vanno in fumo.È l’incredibile storia accaduta al noto stilista civitanovese, Mario De Vito, e per la quale la prima azienda telefonica italiana è stata condannata al ripristino immediato di tutti i servizi che il cliente ha sempre pagato, oltre alla condanna delle spese processuali che il giudice del Tribunale di Macerata, dott.ssa Maika Marini, ha quantificato in 4.769,88 euro, oneri inclusi.<Ed ora siamo pronti ad istruire la causa per risarcimento danni quantificabili almeno in 50mila euro>, annuncia il legale dello stilista, Roberta Pizzarulli. <Il mio assistito per circa 20 anni è stato cliente di Telecom sia per i servizi telefonici che per quelli legati ai sistemi informatici, adsl e posta elettronica. Mai un ritardo nei pagamenti. Il suo consulente telefonico, nel 2011, gli ha consigliato - per risparmiare – di emigrare in un’altra compagnia telefonica, la CWNet>, racconta l’avvocato. Effettivamente, De Vito ha avviato tutte le procedure per trasmigrare fra gli elenchi del nuovo operatore. Dopo pochi mesi, però, lo stilista non si è trovato bene ed ha deciso di tornare sui propri passi. <Il mio assistito è rientrato, quindi, in Telecom e per alcuni mesi si è trovato a pagare, in modo assolutamente ingiustificato, entrambi gli operatori>. Tutto risolto? Assolutamente, no.Nell’aprile di quest’anno, all’improvviso, Mario De Vito ha provato ad effettuare una telefonata: nessun segnale. Ha tentato di inviare una mail, niente da fare. Ovviamente, nessuna possibilità di scaricare posta elettronica. <Ha, quindi, iniziato a contattare il servizio clienti della Telecom per chiedere spiegazioni. Nessuno degli operatori con i quali ha parlato gli ha, però saputo dare una spiegazione. Anzi, l’unica frase che gli hanno continuato a ripetere era che Mario De Vito non risultava essere nella loro anagrafica ed il numero di utenza telefonica non risultava nei loro registri. In pratica era scomparso dai loro database>. Con l’aiuto del suo consulente telefonico, dopo aver contattato in pratica qualsiasi compagnia telefonica esistente in Italia, <si è scoperto che il mio assistito risultava essere tornato un cliente della CWNet. Anche se quest’ultima ha subito specificato che, da ben due anni, aveva provveduto ad assegnare la numerazione telefonica ad un altro cliente. Una situazione aberrante e paradossale>. A seguito di un copioso carteggio fra le due compagnie telefoniche ed il legale dello stilista, i servizi non venivano erogati, <a fronte, però, di emissioni di bollette telefoniche, regolarmente onorate, mediante domiciliazione bancaria>. Non restava che un’unica strada per risolvere la questione, l’adire le vie legali. <Ho presentato un ricorso d’urgenza e dopo un mese, il giudice ha fatto conoscere la decisione: condanna per Telecom Italia al ripristino immediato di tutti i servizi che il mio assistito ha sempre onorato e condanna al pagamento delle spese processuali quantificate in 4.769,88 euro, oneri inclusi>. I servizi verranno ripristinati, ma la lite giudiziaria proseguirà. <Siamo pronti ad intentare causa per risarcimento danni, visto che in questo periodo di blackout telefonico ed informatico, circa quattro mesi, la ditta individuale De Vito ha perso importanti ingaggi contrattuali>, conferma l’avvocato Roberta Pizzarulli.<In via prudenziale quantificabili nell’ordine dei 50mila euro>.
Incidente lungo la Strada provinciale 46 in direzione del comune fermano di Montegranaro. Poco dopo le 9:30 di questa mattina, per cause ancora in corso di accertamento, si sono scontrate un’automobile ed un autocarro. L’incidente si è verificato nel territorio del comune di Monte San Giusto. Sul posto sono prontamente intervenuti i vigili del fuoco del comando provinciale di Macerata, il 118 dell’ospedale maceratese e le forze dell’ordine. Quest’ultimi stanno effettuando i rilievi del caso al fine di ricostruire l’esatta dinamica dello scontro. Non si esclude che la forte pioggia che sta cadendo in queste ore in tutta la provincia di Macerata possa aver contribuito all’incidente. Al momento, per quanto è dato sapere, i feriti - sembra due, vale a dire i conducenti dei mezzi coinvolti - non dovrebbero aver riportato ferite gravi. I sanitari del 118 hanno, comunque, disposto il trasporto in direzione del presidio ospedaliero maceratese per ulteriori accertamenti. Disagi e rallentamenti alla circolazione.
Un colpo incredibile quello messo a segno la notte scorsa nell'abitazione del titolare del Bar Le Grazie, Augusto Mari, che si trova sopra l'attività commerciale in contrada Le Grazie. Il bottino complessivo ammonta ad oltre diecimila euro fra contanti, sigarette, preziosi e un Mac portatile nuovo di zecca.La dinamica del furto è ancora al vaglio dei carabinieri della locale Stazione. Di certo, i malviventi hanno colpito mentre il bar era ancora aperto e all'interno c'erano alcuni clienti: nessuno si è accorto o ha sentito nulla. Non solo. In casa, durante il furto, c'era anche la madre di Mari che stava dormendo.Ad accorgersi di quanto era successo è stato il titolare del bar, intorno alle 3.30 di questa mattina: mentre stava pulendo il locale, ha sentito un forte odore di gas e si è accorto che la tubatura esterna era rotta. Salito in casa dalla porta interna, ha trovato le camere completamente a soqquadro, compresa quella dove stava dormendo la madre che non si è accorta di nulla. Sparite anche le sigarette che si trovavano in una stanza al piano terra. La tubatura del gas quasi certamente si è rotta in quanto i ladri l'hanno utilizzata per calarsi dal primo piano dell'abitazione e fuggire dalla parte della casa che dà sul lago delle Grazie. Secondo una prima ricostruzione, il colpo è stato messo a segno in un orario compreso fra la mezzanotte, orario in cui la madre di Mari è andata a dormire, e le tre.Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri, ma dei malviventi non c'era ormai più traccia.
Perde il controllo della sua Panda mentre imbocca la rotatoria all'intersezione fra via Mattei e via Tucci e finisce contro il guard-rail. E' successo intorno alle 19.30 a Macerata, quando l'utilitaria proveniente da via Roma, nell'affrontare la rotatoria è andata a terminare la sua corsa contro il guard -rail, di fatto sfondandolo. Ferite tutte e quattro le persone che si trovavano nella macchina, trasportate all'ospedale di Macerata. Le loro condizioni non sarebbero preoccupanti.Sul posto, per i rilievi di rito, è intervenuta la polizia stradale, insieme ai vigili del fuoco che hanno ripristinato e messo in sicurezza la sede stradale.
Il conducente di una Daewoo Matiz, colto di sorpresa da due calabroni nell'abitacolo mentre era alla guida della macchina ha perso il controllo del mezzo che è sbandato e poi è finito nella carreggiata e poi si è ribaltato.L'incidente è avvenuto in una strada di contrada Corneto di Macerata. L'uomo è stato portato al pronto soccorso di Macerata per accertamenti. Sul luogo è intervenuta la polizia municipale. (foto Si.Sa)
Il dottore Alessandro Fusari, dottore di Ricerca Unicam in Earth Sciences, è risultato vincitore del “Premio Tesi di Dottorato UGI 2015”, istituito annualmente dall’Unione Geotermica Italiana, per il suo lavoro di ricerca su “Multi-disciplinary approach to geothermal systems in foredeep basins: the Acquasanta Terme case study (Marche, Italy)”.“L’elaborato – si legge nelle motivazioni dalla commissione giudicatrice – si caratterizza per la completezza del lavoro, l'integrazione metodologica ed il contributo all'ampliamento delle conoscenze sulle potenziali risorse geotermiche del nostro Paese. La tesi presenta in modo chiaro e ben strutturato i risultati di un ampio lavoro di raccolta ed analisi di dati sperimentali che portano ad un interessante sviluppo della caratterizzazione di un’area caratterizzata da flussi di calore non elevati”.La sezione di Geologia di Unicam è da tempo impegnata in progetti di ricerca sulla geotermia, coordinati dalla prof.ssa Chiara Invernizzi, sia in Italia che all’estero, in particolare in Argentina. Sono infatti attivi studi di Geotermia a bassa e media entalpia in Argentina, finanziati dal CUIA, il Centro Universitario Italiano per l’Argentina, ed un progetto sullo sviluppo sostenibile dei sistemi geotermici associati ai sistemi vulcanici della Puna nelle Province di Salta e Jujuy, progetto finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e che vede la proficua collaborazione di altri atenei italiani ed il supporto fondamentale di atenei argentini.“Siamo davvero molto soddisfatti per questo riconoscimento – ha dichiarato la prof.ssa Chiara Invernizzi – che conferma l’interesse per una importante risorsa energetica alternativa e a basso impatto ambientale, quale e la geotermia. Anche grazie a sinergiche collaborazioni con enti ed imprese del settore, continueremo la nostra attività di ricerca per verificare concretamente quali e quante possibilità ci sono per l’utilizzazione della Geotermia come fonte energetica in Italia e nelle Marche”.
Un furgone che trasportava frutta è andato a fuoco, molto probabilmente a causa di un corto circuito, questa mattina a Cingoli. Infatti, i vigili del fuoco del Comando provinciale di Macerata, sono dovuti intervenire intorno alle 12.20 in località Occhigiano per l’incendio di un autofurgone Nissan adibito al trasporto di ortofrutta.L’intervento della squadra dei vigili del fuoco è valso allo spegnimento e messa in sicurezza dell’autoveicolo, oltre ad evitare il propagarsi dell’incendio all’adiacente sterpaglia.Non si registrano persone ferite. I vigili del fuoco sono intervenuti con una autopompa e cinque unità della sede centrale di Macerata.
Il 10 giugno 2015, all'ospedale di San Severino, si spegneva a soli 17 anni Leonardo Natali di Petriolo. Leonardo era un grande appassionato di sport e, in particolare di calcio, e per questo motivo, già dall'anno scorso l'Asd San Marco Petriolo, in collaborazione con il Comune, gli ha intitolato un torneo estivo di calcio a sette che si tiene al campo sportivo.La seconda edizione del Memorial Leonardo Natali, che prende il via stasera (giovedì 14 luglio) alle 18 con la Santa Messa proprio al campo sportivo, assume però ancora di più un carattere particolare. Gli organizzatori, in sintonia con il papà, la mamma e il fratello di Riccardo, hanno deciso di legare la manifestazione al piccolo Simone Storani.Eusebio Natali, la moglie Michela e il figlio Riccardo hanno invitato alla messa il bimbo maceratese vittima di un tremendo incidente domestico per il quale sta ancora affrontando, insieme alla sua famiglia, un calvario infinito di operazioni chirurgiche e cure mediche. Inoltre, Simone darà anche il calcio d'inizio al torneo.Nei tre giorni della manifestazione, che si concluderà sabato, saranno anche raccolti fondi che andranno proprio a sostenere le costose cure che Simone deve affrontare: un grande gesto di amore e affetto, in una storia di infinito dolore.
Una vecchia Fiat Punto, di proprietà del Comune di Macerata, ha preso fuoco questa mattina mentre era parcheggiata in via Giovanni Cucchiari, una traversa di via Carducci.Sul posto sono intervenuti per spegnere il rogo i vigili del fuoco del comando provinciale di Macerata.Ancora ignote le cause dell'incendio, ma si pensa a un corto circuito. La macchina è andata quasi completamente distrutta.
Ancora un altro duro colpo inferto dalla Guardia di Finanza di Porto Recanati alla filiera del falso, nell’ambito di un servizio di contrasto all’abusivismo commerciale e nell’approvvigionamento, produzione e vendita di merce contraffatta.I reiterati pedinamenti e appostamenti, con incrocio degli elementi acquisiti con l’attività informativa, hanno portato sulle tracce di alcuni soggetti, già noti alle Fiamme Gialle, che fungevano da corrieri della merce, trasportata fin dentro l’Hotel House.I finanzieri hanno quindi sottoposto a controllo un’autovettura condotta da uno di questi soggetti, rinvenendo e sequestrando merce contraffatta. Gli immediati approfondimenti investigativi hanno consentito di individuare anche l’appartamento dove la merce veniva stoccata.E’ scattata, quindi, la perquisizione dell’appartamento, nel corso della quale è stata rintrovata un’enorme quantità di merce e materie prime di ogni genere con marchi ed etichette false delle più note griffes: “Fred Perry” “Armani” “D&G” “Burberry” “Gucci” “Ralph Lauren”, ecc..Particolare, è stato il ritrovamento di due macchine da cucire elettroniche, complete di aghi e rocchette, una delle quali completa di pennetta USB riportanti i loghi delle maggiori case di moda, nonché, tra i vari capi di abbigliamento, anche dei giubbini invernali ancora da lavorare, tali da far presumere che si era di fronte ad un vero e proprio laboratorio professionale del falso, attivo per tutte le stagioni.La merce contraffatta sarebbe certamente finita sui mercati abusivi del lungomare e nei mercati locali, visto che uno dei responsabili aveva attivato da alcuni mesi una partita IVA per il commercio ambulante, con notevoli danni economici ai commercianti onesti che lavorano nella legalità.Nel complesso, sono stati sequestrati circa 7.000 articoli, tra capi di abbigliamento ed accessori, nonché 2 macchine da cucire elettroniche, con la denuncia all’A.G. di 3 persone, tutte di origine senegalese.https://youtu.be/WU81bWJ_wJw
E' finito nella notte l'incubo dei familiari di Alberto Cifola, il civitanovese di 73 anni del quale si era persa traccia dal tardo pomeriggio di ieri.Cifola era all'ospedale di Fermo dove era stato portato dopo essere caduto con la bici. I parenti del signor Alberto hanno così potuto tirare un sospiro di sollievo e nella notte hanno potuto riabbracciare il loro congiunto.L’uomo è uscito di casa per andare da Quattro Marine alla farmacia di Fontespina: era arrivato in farmacia ma non dal dottore che si trova sopra la farmacia stessa.
Da qualche ora non si hanno più notizie di Alberto Cifola, 73 anni, di Civitanova.L'uomo è uscito di casa per andare da Quattro Marine alla farmacia di Fontespina e da quanto si è appreso, è arrivato alla farmacia ma non dal dottore che si trova sopra la farmacia.Qualcuno lo avrebbe avvistato verso le 20 in prossimità della gelateria La Golosa, lungo la Statale Adriatica.Potrebbe essere confuso e disorientato. Indossava una maglietta grigia ed un bermuda chiaro, tipo scozzese, ed un paio di ciabatte azzurro avio con fondo cuoio.Chiunque lo veda è invitato a contattare immediatamente le forze di polizia.
Una banale lite fra ballerine straniere degenera e due finiscono in ospedale. E' successo stasera a Piediripa di Macerata in via Cluentina.Le ragazze, tutte straniere, stavano preparandosi per andare al lavoro, quando due di loro hanno iniziato una accesa discussione, prima a parole e poi accapigliandosi. Altre tre ragazze che vivono nella stessa casa sono intervenute per separarle, quando una delle due litiganti ha tirato fuori un flacone di spay urticante al peperoncino, del tipo che diverse donne tengono in borsa per difendersi dalle aggressioni, spruzzandolo addosso alle altre ballerine. Due delle ragazze sono state raggiunte agli occhi dal liquido urticante.Sul posto sono arrivate due ambulanze e una pattuglia dei carabinieri. Le due ballerine irritate agli occhi sono state trasportate in ospedale per accertamenti, mentre le altre sono state medicate sul posto.
Passa con il rosso al semaforo di Castelraimondo, all'ingresso del paese poco dopo l'ex cementificio, e viene immortalato dalla videosorveglianza. Dopo poco più di un mese, gli arriva a casa la contestazione dell'infrazione, grazie al numero di targa rilevato dalla Polizia municipale sulla foto scattata dalla videosorveglianza. Fin qui niente di particolare, anche se l'automobilista, un uomo di Macerata che transitava in zona a bordo della sua utilitaria, è convinto di essere transitato con il semaforo ancora giallo.La storia curiosa comincia il giorno seguente e a raccontarla è il legale dell'uomo, l'avvocato Gianluca Brizi. "A ventiquattro ore di distanza dal primo verbale, a casa del mio cliente arriva una seconda contestazione. In base al verbale del giorno prima, è stato emesso un nuovo verbale per violazione dell'articolo 102 del Codice della Strada, ovvero la targa sarebbe risultata illeggibile perchè sporca di fango. E' evidente la contraddizione che c'è nel fatto che il giorno prima, in base alla foto scattata dalla videosorveglianza, la Polizia municipale abbia letto benissimo la targa dell'auto del mio cliente, tanto da spedirgli a casa la multa. Come hanno fatto se invece la targa era illeggibile? Comunque, stiamo valutando la possibilità di ricorrere al Prefetto o al Giudice di Pace, non tanto per una questione economica quanto per un fatto di principio".Secondo il Codice della Strada, il costo multa per targa non leggibile va da un minimo di 41 euro ad un massimo di 168. Per l'automobilista maceratese, con il pagamento ridotto se effettuato entro cinque giorni, la sanzione da pagare sarebbe di una trentina di euro.