Grave lutto per il sindaco di San Ginesio Mario Scagnetti, ieri si è spento suo padre Nazzareno, di 82 anni, dopo qualche ora di coma dovuto a un tumore allo stomaco che combatteva da tempo.La redazione di Picchio News si unisce al dolore della famiglia Scagnetti per la tragica perdita.
Dopo il terremoto del 24 agosto molte scuole sono state dichiarate inagibili, fra queste anche l’istituto Comprensivo Betti di Camerino, ma l'impegno delle istituzioni ha fatto sì che ogni bambino e bambina avesse il suo primo giorno di scuola.Ecco il racconto e il ringraziamento di una mamma, Antonella Gamberoni, che ha visto nell'entusiasmo di suo figlio il buon lavoro svolto."Il 20 settembre è iniziata la scuola per mio figlio che frequenta la seconda classe della scuola secondaria di primo grado a Camerino presso l’istituto Comprensivo Betti.L’edificio scolastico, come è noto, è stato dichiarato inagibile dopo il terremoto che ha colpito l’Italia Centrale il 24 agosto scorso.Impegnativa è stata la ricerca di un altro edificio che potesse ospitare le nove classi della scuola media Boccati.La ricerca si è conclusa grazie alla disponibilità della Provincia ad ospitare gli alunni nel nuovo plesso scolastico a San Paolo.Leonardo è tornato a casa dopo il primo giorno di scuola entusiasta in quanto – a suo dire – la scuola, ed in particolare la sua classe, è molto più bella di quella che l’ospitava in precedenza.Credo di intercettare il pensiero di molti genitori nel ringraziare la Provincia che – seppur dovendo mediare alcune difficoltà per tutti noi incomprensibili – ha dato la disponibilità al Comune dei locali, il Sindaco, e il Dirigente Scolastico del Plesso Betti che con determinazione hanno cercato di individuare strutture sicure per i nostri figli .In particolare, però, mi sento di ringraziare il Prof. Rosati Dirigente dei Licei di Camerino che, vista la mancanza di disponibilità, nonostante il mancato utilizzo, di alcuni locali al primo piano in uso ad altro istituto scolastico, comprendendo il gravissimo disagio degli studenti, delle famiglie, del Dirigente Dott. Maurizio Cavallaro e dell’Amministrazione Comunale, si è mostrato da subito disponibile alle varie soluzioni che si presentavano e che, tutte, comportavano, per la scuola che dirige, grandi sacrifici di spazi e dunque di attività didattiche. Il prof. Rosati, nonostante i Licei di Camerino siano in costante crescita e dunque abbiano necessità di spazi, ha rinunciato alla disponibilità di alcuni locali che aveva ottenuto dall’istituto Tecnico e che avrebbero dovuto ospitare le classi del liceo sportivo, per consentire l’inizio dell’anno scolastico agli alunni delle medie.Ha compreso la difficoltà, l’emergenza e la necessità che i bambini tornassero a scuola anche per normalizzare una situazione che, è indubbio, li ha provati.Certamente un numero importante di alunni in più creerà delle difficoltà. Il primo giorno di scuola, per esempio, molti genitori degli alunni più piccoli hanno voluto – giustamente – visitare la scuola per vedere dove i loro figli avrebbero trascorso i prossimi mesi. Leonardo mi ha detto che oggi, il secondo giorno di scuola, per l’ingresso nelle proprie aule hanno usufruito delle scale dei Licei e non di quelle dell’istituto Tecnico come il giorno precedente. Evidentemente non sono tollerati da tutti in egual misura. Naturalmente l’ingresso di 180 bambini crea un po’ di confusione, ma se una scuola non è aperta ai bambini che scuola è?Chi ama la scuola sa attribuire ad essa tutta l’importanza che ha, comprende quale bene primario essa sia e riesce a superare le difficoltà dovute all’emergenza comprendendo come ogni edificio scolastico è, prima di tutto, degli studenti di qualsiasi ordine e grado e a loro apre le porte senza remore facendoli sentire nella propria scuola.Con questo spirito il Preside Rosati ha iniziato l’anno scolastico con i suoi alunni delle superiori e con gli alunni delle medie, insieme al Dirigente Dott. Cavallaro. Ringrazio entrambi per aver pensato prima di tutto ai nostri figli e per la collaborazione che hanno saputo creare nell’esclusivo interesse degli alunni.Ringrazio anche il corpo docente delle scuole superiori, essendo certa che sapranno comprendere che in quell’edificio dovranno convivere le esigenze didattiche – anche molto diverse per ovvi motivi – di una scuola secondaria di primo grado e di una scuola secondaria di secondo grado. Ciò sconvolgerà senz’altro le abitudini, gli equilibri ed anche modalità consolidate di insegnamento.Con spirito di collaborazione si potranno risolvere tutte le difficoltà e sono certa che tale collaborazione caratterizzerà l’anno scolastico e magari da questa forzosa convivenza potranno nascere anche delle opportunità".
Incidente a Civitanova nella zona industriale,vicino all'ex Iper, uno Scudo è finito sotto un tir che stava facendo manovra.Il tamponamento è avvenuto questa mattina intorno alle 11, sul luogo sono giunti i Vigili del Fuoco e i vigili urbani di Civitanova che sta indagando sulla dinamica dell'incidente.A soccorrere il conducente del tir, che ha battuto la testa nello scontro, la Croce Verde che ha portato l'uomo all'ospedale di Civitanova a causa di un trauma cranico.
E' durata poche ore la ricerca di Delia Ciccioli, l'anziana di Morrovalle della quale da questo pomeriggio non si avevano più notizie. Intorno alle 21.30, la donna è stata trovata dai vigili del fuoco, non molto distante dalla zona dei Passionisti, dove era stata vista l'ultima volta. La signora Ciccioli sarebbe in buone condizioni di salute.
Ricerche in corso a Morrovalle di un'anziana della quale da questo pomeriggio non si hanno più notizie. La signora Delia Ciccioli è stata vista per l'ultima volta intorno alle 16. Alle 18, quando i familiari non l'hanno più vista tornare, è subito scattato l'allarme, tanto più perchè da quanto si è appreso, la donna soffre di Alzheimer. Delia Ciccoli è scomparsa nella zona dei Passionisti: non è escluso che si stesse dirigendo verso Mogliano. Era vestita di nero e indossava scarpe da tennis.In queste ore la stanno cercando senza soluzione di continuità vigili del fuoco, carabinieri, protezione civile e diversi cittadini. Chiunque la dovesse incontrare o abbia notizie, è pregato di contattare immediatamente le forze dell'ordine o il numero di cellulare 329 74 26 489 (Rosaria).
Ritorna finalmente in Italia la salma di Cesare Spernanzoni, caduto nella Seconda Guerra Mondiale. Domenica 25 settembre si terranno a Pollenza i Solenni Funerali, nella Collegiata di San Biagio. Il pollentino, classe 1923, dopo aver svolto il normale servizio di leva, fu richiamato alle armi nel 1942 e destinato al Reggimento Fanteria di Parma. Fatto prigioniero dalle truppe tedesche l’8 settembre 1943 fu condotto prima al campo di internamento di Mantova e poi a quello di Wolfsberg in Austria ed è in quest’ultima destinazione che risulta deceduto in prigionia il 14 luglio 1944. Una vicenda simile a quelle di tanti altri connazionali, che in questo caso però si conclude, a distanza di decenni anni, con il rimpatrio e la celebrazione dei funerali.Le ricerche e gli sforzi della famiglia Spernanzoni e in particolare del nipote che porta lo stesso nome dello zio caduto, permetteranno a conoscenti e amici di salutare il militare per l’ultima volta. La cerimonia avverrà alla presenza delle autorità civili e militari e avrà inizio con il raduno presso i Giardini del Donatore alle ore 9,45; da lì un corteo accompagnerà il feretro fino alla Collegiata, dove sarà officiata una Santa Messa dal parroco di Pollenza don Roberto Angelucci.Un percorso burocratico lungo quattro anni, sostenuto dal Ministero della Difesa, dal Consolato italiano di Linz, dal Comune di Pollenza e dall’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci della Provincia di Macerata, permetterà domenica 25 la tumulazione presso il Cimitero di Pollenza nella Cappella dei Caduti, dove il nome di Spernanzoni figurava già insieme a quello di tanti altri militari caduti.Un esempio di tenacia, quello della famiglia, e di attaccamento all’esempio e al sacrificio di un giovane strappato troppo presto all’affatto di genitori e fratelli. Tanti solo i pollentini in attesa della celebrazione, tra loro qualche amico arzillo e in buona salute che forse non contava più sul ritorno in patria di Cesare Spernanzoni.Diversi sono i rimpatri effettuati negli ultimi anni in Italia e anche in provincia di Macerata, tra i più recenti quello di cinque soldati i cui funerali sono stati celebrati a Montecosaro nel 2013.
Oltre un terzo delle abitazioni del paese inagibili. Il trenta per cento dei residenti è costretto a vivere fuori dalla sua casa. Ma, malgrado tutto, la notte scorsa nella tendopoli hanno dormito soltanto sedici persone.E' questo il quadro ad oggi a Castelsantangelo sul Nera, il Comune della provincia di Macerata più colpito dalla violenza del sisma del 24 agosto. Le ordinanze di inagibilità sono 104; i nuclei residenti con abitazioni inagibili 56 (32,94 % sul totale dei nuclei residenti); i residenti fuori abitazione 81 su 277 totali pari al 29,24%. "Purtroppo" dice il sindaco Mauro Falcucci "il dato delle abitazioni inagibili è destinato ancora a salire. Alla fine, tutti o quasi hanno trovato sistemazione tra albergo e altri posti autonomi. Nella tendopoli la scorsa notte hanno dormito solo 16 unità".Resta aperto il nodo della casa di riposo, completamente inagibile, i cui ospiti sono attualmente alloggiati in altre strutture della provincia. Falcucci chiede di far tornare gli anziani tutti insieme quanto prima. E, soprattutto, che la casa di riposo venga ristrutturata a Castelsantangelo: "non rinunceremo alla ristrutturazione della nostra casa di riposo di Castelsantangelo e non consentiremo a nessuno che la casa di riposo e le residenze protette per anziani concesse a Castelsantangelo sul Nera vengano "scippate" non solo a noi, ma al territorio montano".
Carambola fra due auto intorno alle 17.45 lungo la strada "dei pali" tra Recanati e Porto Recanati. Per cause in corso di accertamento, i due veicoli sono entrati in collisione all'altezza dell'incrocio che porta verso Chiarino.Quattro le persone rimaste ferite, una delle quali in maniera grave: per estrarla dall'abitacolo è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco. Tutti i feriti sono stati trasportati all'ospedale di Civitanova.Oltre ai vigili del fuoco, sono intervenuti i sanitari del 118 e i carabinieri per i rilievi di rito.
E' stata effettuata questa mattina sul ponte del lago di Castreccioni a Cingoli la prova di carico per accertare la reazione della struttura a seguito di uno sforzo particolare. Sul posto, oltre al sindaco Filippo Saltamartini, diverse unità e tecnici dei vigili del fuoco. La prova di carico risulta fondamentale per verificare l'opportunità di chiudere o meno al traffico il ponte che collega la frazione cingolana di Moscosi con il capoluogo e con Apiro. La prova è stata a carico del Comune.A seguito delle prove svolte, la relazione verrà presentata fra qualche giorno per mettere insieme tutte le info che i sensori elettronici installati sulla "Pila 10" forniranno in questi giorni. In ogni caso, i tecnici hanno consentito di far proseguire il traffico veicolare limitato con semaforo a un solo senso di marcia e con peso non superiore a 35 quintali. Sul tratto di ponte viziato dalle crepe, sono stati caricati stamattina oltre 1000 quintali senza che si siano registrati apprezzabili scostamenti dagli standards di sicurezza.https://www.youtube.com/watch?v=v-gqYkeApMM
Ormai è una situazione che si verifica ciclicamente a Civitanova: un automobilista è entrato con la sua auto, una Y10, sulla spiaggia libera (zona stadio) ed è rimasto impanato a pochissimi metri dal bagnasciuga.E' finita così una maldestra "passeggiata" con una utilitaria che, a un certo punto, è sprofondata con le ruote nella sabbia bagnata al punto che la persona al volante non è più riuscita a tirare fuori la macchina.Sul posto è intervenuta la polizia municipale di Civitanova.
Grave incidente domestico a Morrovalle.Una bambina di un anno è stata ricoverata ieri pomeriggio, intorno alle 14, nel reparto di Otorino a Civitanova con codice rosso dal pronto soccorso. I genitori hanno riferito che la piccola aveva ingerito una spilla da balia. I sanitari l'hanno immediatamente soccorsa e la situazione è tornata in breve alla normalità, tanto che la piccola è stata dimessa ed è potuta tornare a casa con mamma e papà.
Ennesima truffa ai danni di una signora anziana a Tolentino. E' successo ieri mattina in centro, quando la donna è stata avvicinata da un malintenzionato con la scusa che il figlio, momentaneamente all'estero, aveva acquistato dei ricambi per il suo pc e doveva pagarli.L'anziana è stata raggirata dal truffatore, che viaggiava a bordo di un'auto color argento e conosceva bene la situazione familiare della signora, che l'ha addirittura accompagnata alla filiale centrale delle Poste per ritirare i soldi, circa duemila euro. Solo qualche minuto dopo, parlando con dei conoscenti, la signora si è resa conto di essere stata truffata ed è stata accompagnata in caserma dai carabinieri a denunciare il fatto.
Erano sospettati di furti all'interno delle auto, riconosciuti dalla polizia se la danno a gambe, ma dopo una colluttazione finiscono in manette. Arrestati due tunisini clandestini ventenni, Mansour Werda e Makram Graja.Intorno alle 12.30 una pattuglia della Polizia ha individuato due giovani in via Cecchetti, a Civitanova riconoscendoli nei due ragazzi nord africani che ieri, più o meno alla stessa ora, erano stati inseguiti fino alla ex fiera, dopo l'allarme lanciato da un dipendente di Trenitalia che li aveva visti rubare in delle auto in via Carena. L'uomo aveva inseguito a piedi, senza successo, i due malviventi che sono stati visti anche dalla polizia sopraggiunta nel frattempo.Oggi, gli stessi poliziotti, durante un controllo, hanno riconosciuto i due tunisini in via Cecchetti, ma i due alla vista degli agenti sono fuggiti. L'inseguimento si è concluso con una colluttazione: uno dei due ladri ha morso un agente ad una mano, mentre l'altro si divincolava con calci e pugni.Le manette sono scattate per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Gli agenti hanno riportato 30 e 8 giorni di prognosi.
Profondo cordoglio nel mondo della sanità maceratese per la scomparsa di Sandro Feliziani, conosciutissimo infermiere del 118, morto nella serata di domenica all'età di 62 anni nella sua abitazione di Pollenza a seguito di una gravissima malattia.Sandro Feliziani, era passato nel 1996 dal reparto di Rianimazione al nuovissimo 118, del quale è stato uno dei capistipite nel maceratese. Amatissimo e stimatissimo da tutti i colleghi, viene ricordato come "un grande uomo, un grande amico e un grande professionista. Sempre disponibile e gentile, lavorare insieme a lui ti cambiava la giornata".Lascia la moglie Anna, i figli Silvia e Riccardo e i tre amatissimi nipotini. I funerali di Sandro Feliziani si sono svolti questa mattina a Pollenza nella chiesa di San Biagio. La santa messa per l'ottavario è prevista per domenica 25 settembre alle 19 a Pollenza nella chiesa di Sant'Antonio.
Nel pomeriggio di oggi martedì 20 settembre, per cause in corso di accertamento, intorno alle ore 15.15, si è sviluppato un incendio all’interno della Pizzeria La Locanda in via San Salvatore, in pieno centro storico, a Tolentino.I dipendenti del Comune, attualmente alloggiati nella palazzina dell’Ufficio Tecnico a seguito del terremoto che ha reso inagibile il Palazzo comunale, si sono allarmati prima per un odore acre di bruciato e poco dopo per uno scoppio proveniente dall’interno del locale che ospita una delle pizzerie storiche di Tolentino.Sul posto tre automezzi dei Vigili del Fuoco e gli agenti della Polizia Locale per disciplinare la viabilità di via Roma.Via San Salvatore è rimasta temporaneamente chiusa al traffico sia veicolare che pedonale.
Alla ricerca della papera rapita... È questo quanto accaduto ieri al molo di Civitanova. Protagonista della bizzarra vicenda una papera che, ovviamente ignara di quanto stesse succedendo, è salita agli onori della cronaca cittadina per essere stata "rapita" da quella che era la sua casa.Una donna di origini rom, ieri pomeriggio, ha rubato la paperella dal molo della città e si è allontana con l'animale sottobraccio. Il gesto non è però passato inosservato e un giovane testimone dell'accaduto ha deciso di agire. Con lo scooter ha seguito la donna fino al centro della città dove è riuscito a sottrarle l'animale che è stato così restituito al suo habitat.Su facebook il ragazzo (Luca Verdinelli ndr.) è stato osannato come un vero "eroe" da chi si dice stufo delle azioni già note della rom (e di quello che si pensa sia il marito, meglio noto come "Stampella").
Ancora problemi con il passaggio a livello di Collevario in via Roma a Macerata.Questo pomeriggio, intorno alle 15, la sbarra del passaggio a livello è rimasta bloccata per circa mezz'ora per poi aprirsi in contemporanea con il passaggio del treno. Comprensibili, e ampiamente giustificate, le proteste e le preoccupazioni degli utenti che si sono trovati a transitare in quei momenti.Non è la prima volta che lo stesso passaggio a livello crea problemi di sicurezza per il traffico che, va ricordato, è sempre particolarmente intenso in quella zona.(Foto di Giuseppe Daniele dal web)
La terra continua a tremare. Scosse di assestamento vengono comunemente chiamate. Ma il pericolo si è esaurito nella tragica notte del 24 agosto? Due esperti del rischio ci chiariscono la situazione. La dott.ssa Francesca Testella, consulente giuridico ambientale, esperta in materia di rischi da calamità naturali e il geologo dott. Eugenio Pistolesi, hanno fatto un sopralluogo sabato 17 settembre a partire da Castel Sant’Angelo e Spina di Gualdo fino alle Piane di Castelluccio per poi salire sul monte Vettore e scendere ad Arquata e Pescara del Tronto. Ultima tappa Norcia. Le foto scattate mostrano gli effetti del sisma. Possono accedere alla zona rossa soltanto gli ex residenti per prendere i propri effetti personali restando il minor tempo possibile. Castelluccio di Norcia L’abitazione (sotto) sita a Spina di Gualdo si trova in una posizione molto particolare: in linea d’aria con la faglia e sulla cima di una collina, il che amplifica gli effetti del sisma. Il secondo piano dell’edificio infatti è stato completamente ruotato rispetto al piano terra. Sicuramente si tratta di una casa abusiva, considerando anche che si dovrebbe essere all’intero di un parco naturale. Spostandoci sul monte Vettore la faglia si mostra da vicino in tutta la sua evidenza. L’asfalto è completamente squarciato e in lontananza, nella valle si intravedono le frazioni di Arquata e Pescara del Tronto, di cui sotto mostriamo delle immagini scattate da vicino. La scarpata sotto Pescara del Tronto si è completamente sbriciolata. Le case con armature di ferro e chiavi esterne si sono lesionate ma non sono crollate. Hanno retto il colpo dunque. Ma tutto questo avrebbe potuto essere evitato. Il terremoto è un effetto naturale del movimento della Terra che ci dimostra di essere viva. Le zone con faglie attive sono di dominio pubblico presso i siti istituzionali e delle NGV. In ogni zona è possibile di conseguenza stabilire se edificare o no e laddove si costruisce e la resistenza degli edifici deve essere commisurata all’intensità massima preventivata in caso di sisma provocato dalla specifica faglia di riferimento. La situazione che ora (e da anni) preoccupa riguarda la faglia che attraversa il comune di Norcia. L’ultimo sisma si è verificato nel 1979 e la faglia passa esattamente sotto due abitazioni. Sotto, in foto, la faglia ed una delle due abitazioni interessate. I proprietari rivelano di non dormire più dalla notte del sisma ma di non sapere come affrontare la situazione. Gli esperti spiegano che la soluzione ideale sarebbe demolire e ricostruire una struttura leggera in legno, o realizzarla nella spazio vuoto a disposizione dei proprietari. Nel frattempo però la pubblica amministrazione locale potrebbe emanare un’ordinanza di sgombero e mettere a disposizione delle famiglie interessate degli alloggi anche coinvolgendo anche la Regione Umbria. In fondo si tratta al massimo di cinque abitazioni se si considerano quelle un po’ più lontane rispetto alla faglia. La convivenza con il rischio va realizzata attraverso l’informazione, non sperimentando sulla vita delle persone. Il diritto va utilizzato per proteggere persone, animali e cose. Ed in questo caso – spiega la Testella – gli strumenti ci sono e la situazione di rischio può essere eliminata. Pistolesi aggiunge che ci sono i tempi per pianificare un intervento (da un minimo di un anno a un massimo di 50 anni). Non si può stabilire quando la faglia sprigionerà la sua energia, ma ciò che è incontrovertibile è che lo farà. L’ultima immagine mostra come il capitello della Chiesa nel centro di Norcia si sia completamente girato a seguito del sisma del 24 agosto. Norcia dunque, ed anche Preci, i comuni attualmente a rischio. Dalla logica emergenziale si deve passare ad una logica di prevenzione, attraverso l’uso delle conoscenze scientifiche in materie. E la normativa va utilizzata ed anche elaborata per finalità di convivenza consapevole con un territorio sismico. I cittadini devono pretendere dalle pubbliche amministrazioni di essere informate sulla micro zonazione sismica del proprio comune, sull’effettività del piano di protezione civile, anche con simulazioni di evacuazione, sulla condizione degli edifici pubblici e chiedere una mediazione con esperti (ingegneri e geologi) per una verifica delle condizioni delle proprie abitazioni a prezzi sociali. Ultimo, richiedere un tavolo di incontro con le assicurazioni per ottenere premi economicamente sostenibili o con importi a scalare in corrispondenza del progressivo adeguamento sismico degli edifici. La dott.ssa Testella e il dott. Pistolesi sono a disposizione per chiarimenti e spiegazioni tramite la redazione di Picchio News che allo scopo, ha creato lo Sportello Terremoto attivo dal prossimo primo ottobre.
Il bullismo è un problema sociale che non va sottovalutato e di episodi di violenza di ragazzi su un altro ragazzo indifeso sono sempre più frequenti. La condanna dal mondo degli adulti è pressoché unanime, ma capita anche che di fronte ad atti di bullismo nessuno faccia niente.Ecco il racconto di Annunziata Brandoni, ex dirigente scolastica originaria di Castelfidardo, che sabato è intervenuta a Porto Recanati proprio mentre il “branco” picchiava un ragazzino sotto gli occhi dei passanti sul lungomare.“Portorecanati, h 18.30 circa, lungomare all'altezza dei salesiani: una trentina di ragazzini/e vocianti... le voci si fanno sempre più concitate... non vedo bene cosa sta accadendo... sono a un centinaio di metri di distanza, tranquillamente seduta davanti casa... aguzzo la vista e noto un ragazzino per terra... qualcuno lo prende a calci, scappa, ma altri lo bloccano e il picchiatore ricomincia.. .o forse è più di uno... qualche persona passa, guarda e continua a camminare senza intervenire. Mi alzo e mi dirigo verso il gruppo di scalmanati. A fatica tiro fuori il cellulare per chiamare i carabinieri, ma non ho il numero e debbo digitare... con il bastone e la borsa non è facile per me... temo anche che mi vengano addosso e mi facciano cadere, ma non posso non fare qualcosa. I ragazzini continuano a calciare il compagno a terra, nessuno interviene... qualche ragazzina si accorge della mia presenza e cerca di fermare i compagni... niente. Allora grido che chiamo i carabinieri e faccio le foto. I più grandicelli si fermano e cercano di fermare i più piccoli.Mi dicono che non stanno facendo nulla di male...solo una lite. Il ragazzino a terra ha fatto la spia e se l'è voluta. Iniziamo a parlare... dico che è bullismo, tutti contro uno e non è la prima volta, come mi hanno detto… mi ascoltano... dico che collaboro con l'osservatorio sul bullismo, che ho scritto un libro su ciò che accade nel loro mondo preadolescenziale, che vado nelle scuole a parlare con i ragazzi di queste cose...una ragazzina mi chiede perché non vado anche nella sua scuola, a Loreto...rispondo che sarò a Loreto il 23 per un convegno...spero che ci sia! Quei volti dapprima feroci ora sono solo volti di ragazzini. La violenza si è trasformata in interesse.Quel che mi sconvolge di più è il fatto che nessuno si è fermato... aspettiamo che ci scappi il morto per commentare sui social...che tristezza!”Annunziata Brandoni ha avuto il coraggio di parlare con i giovani, forse è questo quello che più manca, il confronto tra le generazioni. Nel mondo dei social il paradosso è sempre più forte: siamo tutti collegati e nessuno è capace di comunicare faccia a faccia. Magari qualcuno avrà anche fatto foto alla lite, ma solo la Brandoni ha fatto ciò che ogni adulto doveva fare: intervenire e difendere il ragazzino più debole.Scrive ancora l'ex dirigente scolastica: "Penso che riesco a comunicare con i ragazzi perché parlo con il cuore... perché capiscono che intervengo per il loro bene... tutti i ragazzi mi stanno a cuore, non sono vuoti a perdere se noi ci interessiamo dei loro problemi. Ma dobbiamo essere in tanti, fare squadra...e invece c'è ancora tanta gente che sottovaluta il problema..."
Paura intorno alla mezzanotte per un investimento che si è verificato nei pressi dello stabilimento balneare Playa Rosa a Porto Recanati.Un 55enne di origini polacche, infatti, è stato centrato da una Volkswagen Golf condotta da un uomo di 67 anni che si è trovato di fronte il polacco all'improvviso e non ha potuto fare nulla per evitare l'impatto. Da quanto si è appreso, infatti, il 55enne camminava barcollando al centro della carreggiata. Nell'urto, il polacco è finito contro il parabrezza della Golf, sfondandolo.Subito sono scattati i soccorsi e il ferito è stato trasportato in ospedale, dove i sanitari, oltre a riscontrargli una ferita alla testa, hanno potuto accertare che era completamente ubriaco: il tasso alcolemico nel sangue, infatti, era pari a 2 grammi per litro. Le sue condizioni, comunque, non destano preoccupazione.Sul luogo dell'investimento, per i rilievi di rito, i carabinieri di Porto Recanati.