La terra continua a tremare. Scosse di assestamento vengono comunemente chiamate. Ma il pericolo si è esaurito nella tragica notte del 24 agosto? Due esperti del rischio ci chiariscono la situazione. La dott.ssa Francesca Testella, consulente giuridico ambientale, esperta in materia di rischi da calamità naturali e il geologo dott. Eugenio Pistolesi, hanno fatto un sopralluogo sabato 17 settembre a partire da Castel Sant’Angelo e Spina di Gualdo fino alle Piane di Castelluccio per poi salire sul monte Vettore e scendere ad Arquata e Pescara del Tronto. Ultima tappa Norcia. Le foto scattate mostrano gli effetti del sisma. Possono accedere alla zona rossa soltanto gli ex residenti per prendere i propri effetti personali restando il minor tempo possibile. Castelluccio di Norcia L’abitazione (sotto) sita a Spina di Gualdo si trova in una posizione molto particolare: in linea d’aria con la faglia e sulla cima di una collina, il che amplifica gli effetti del sisma. Il secondo piano dell’edificio infatti è stato completamente ruotato rispetto al piano terra. Sicuramente si tratta di una casa abusiva, considerando anche che si dovrebbe essere all’intero di un parco naturale. Spostandoci sul monte Vettore la faglia si mostra da vicino in tutta la sua evidenza. L’asfalto è completamente squarciato e in lontananza, nella valle si intravedono le frazioni di Arquata e Pescara del Tronto, di cui sotto mostriamo delle immagini scattate da vicino. La scarpata sotto Pescara del Tronto si è completamente sbriciolata. Le case con armature di ferro e chiavi esterne si sono lesionate ma non sono crollate. Hanno retto il colpo dunque. Ma tutto questo avrebbe potuto essere evitato. Il terremoto è un effetto naturale del movimento della Terra che ci dimostra di essere viva. Le zone con faglie attive sono di dominio pubblico presso i siti istituzionali e delle NGV. In ogni zona è possibile di conseguenza stabilire se edificare o no e laddove si costruisce e la resistenza degli edifici deve essere commisurata all’intensità massima preventivata in caso di sisma provocato dalla specifica faglia di riferimento. La situazione che ora (e da anni) preoccupa riguarda la faglia che attraversa il comune di Norcia. L’ultimo sisma si è verificato nel 1979 e la faglia passa esattamente sotto due abitazioni. Sotto, in foto, la faglia ed una delle due abitazioni interessate. I proprietari rivelano di non dormire più dalla notte del sisma ma di non sapere come affrontare la situazione. Gli esperti spiegano che la soluzione ideale sarebbe demolire e ricostruire una struttura leggera in legno, o realizzarla nella spazio vuoto a disposizione dei proprietari. Nel frattempo però la pubblica amministrazione locale potrebbe emanare un’ordinanza di sgombero e mettere a disposizione delle famiglie interessate degli alloggi anche coinvolgendo anche la Regione Umbria. In fondo si tratta al massimo di cinque abitazioni se si considerano quelle un po’ più lontane rispetto alla faglia. La convivenza con il rischio va realizzata attraverso l’informazione, non sperimentando sulla vita delle persone. Il diritto va utilizzato per proteggere persone, animali e cose. Ed in questo caso – spiega la Testella – gli strumenti ci sono e la situazione di rischio può essere eliminata. Pistolesi aggiunge che ci sono i tempi per pianificare un intervento (da un minimo di un anno a un massimo di 50 anni). Non si può stabilire quando la faglia sprigionerà la sua energia, ma ciò che è incontrovertibile è che lo farà. L’ultima immagine mostra come il capitello della Chiesa nel centro di Norcia si sia completamente girato a seguito del sisma del 24 agosto. Norcia dunque, ed anche Preci, i comuni attualmente a rischio. Dalla logica emergenziale si deve passare ad una logica di prevenzione, attraverso l’uso delle conoscenze scientifiche in materie. E la normativa va utilizzata ed anche elaborata per finalità di convivenza consapevole con un territorio sismico. I cittadini devono pretendere dalle pubbliche amministrazioni di essere informate sulla micro zonazione sismica del proprio comune, sull’effettività del piano di protezione civile, anche con simulazioni di evacuazione, sulla condizione degli edifici pubblici e chiedere una mediazione con esperti (ingegneri e geologi) per una verifica delle condizioni delle proprie abitazioni a prezzi sociali. Ultimo, richiedere un tavolo di incontro con le assicurazioni per ottenere premi economicamente sostenibili o con importi a scalare in corrispondenza del progressivo adeguamento sismico degli edifici. La dott.ssa Testella e il dott. Pistolesi sono a disposizione per chiarimenti e spiegazioni tramite la redazione di Picchio News che allo scopo, ha creato lo Sportello Terremoto attivo dal prossimo primo ottobre.
Il bullismo è un problema sociale che non va sottovalutato e di episodi di violenza di ragazzi su un altro ragazzo indifeso sono sempre più frequenti. La condanna dal mondo degli adulti è pressoché unanime, ma capita anche che di fronte ad atti di bullismo nessuno faccia niente.Ecco il racconto di Annunziata Brandoni, ex dirigente scolastica originaria di Castelfidardo, che sabato è intervenuta a Porto Recanati proprio mentre il “branco” picchiava un ragazzino sotto gli occhi dei passanti sul lungomare.“Portorecanati, h 18.30 circa, lungomare all'altezza dei salesiani: una trentina di ragazzini/e vocianti... le voci si fanno sempre più concitate... non vedo bene cosa sta accadendo... sono a un centinaio di metri di distanza, tranquillamente seduta davanti casa... aguzzo la vista e noto un ragazzino per terra... qualcuno lo prende a calci, scappa, ma altri lo bloccano e il picchiatore ricomincia.. .o forse è più di uno... qualche persona passa, guarda e continua a camminare senza intervenire. Mi alzo e mi dirigo verso il gruppo di scalmanati. A fatica tiro fuori il cellulare per chiamare i carabinieri, ma non ho il numero e debbo digitare... con il bastone e la borsa non è facile per me... temo anche che mi vengano addosso e mi facciano cadere, ma non posso non fare qualcosa. I ragazzini continuano a calciare il compagno a terra, nessuno interviene... qualche ragazzina si accorge della mia presenza e cerca di fermare i compagni... niente. Allora grido che chiamo i carabinieri e faccio le foto. I più grandicelli si fermano e cercano di fermare i più piccoli.Mi dicono che non stanno facendo nulla di male...solo una lite. Il ragazzino a terra ha fatto la spia e se l'è voluta. Iniziamo a parlare... dico che è bullismo, tutti contro uno e non è la prima volta, come mi hanno detto… mi ascoltano... dico che collaboro con l'osservatorio sul bullismo, che ho scritto un libro su ciò che accade nel loro mondo preadolescenziale, che vado nelle scuole a parlare con i ragazzi di queste cose...una ragazzina mi chiede perché non vado anche nella sua scuola, a Loreto...rispondo che sarò a Loreto il 23 per un convegno...spero che ci sia! Quei volti dapprima feroci ora sono solo volti di ragazzini. La violenza si è trasformata in interesse.Quel che mi sconvolge di più è il fatto che nessuno si è fermato... aspettiamo che ci scappi il morto per commentare sui social...che tristezza!”Annunziata Brandoni ha avuto il coraggio di parlare con i giovani, forse è questo quello che più manca, il confronto tra le generazioni. Nel mondo dei social il paradosso è sempre più forte: siamo tutti collegati e nessuno è capace di comunicare faccia a faccia. Magari qualcuno avrà anche fatto foto alla lite, ma solo la Brandoni ha fatto ciò che ogni adulto doveva fare: intervenire e difendere il ragazzino più debole.Scrive ancora l'ex dirigente scolastica: "Penso che riesco a comunicare con i ragazzi perché parlo con il cuore... perché capiscono che intervengo per il loro bene... tutti i ragazzi mi stanno a cuore, non sono vuoti a perdere se noi ci interessiamo dei loro problemi. Ma dobbiamo essere in tanti, fare squadra...e invece c'è ancora tanta gente che sottovaluta il problema..."
Paura intorno alla mezzanotte per un investimento che si è verificato nei pressi dello stabilimento balneare Playa Rosa a Porto Recanati.Un 55enne di origini polacche, infatti, è stato centrato da una Volkswagen Golf condotta da un uomo di 67 anni che si è trovato di fronte il polacco all'improvviso e non ha potuto fare nulla per evitare l'impatto. Da quanto si è appreso, infatti, il 55enne camminava barcollando al centro della carreggiata. Nell'urto, il polacco è finito contro il parabrezza della Golf, sfondandolo.Subito sono scattati i soccorsi e il ferito è stato trasportato in ospedale, dove i sanitari, oltre a riscontrargli una ferita alla testa, hanno potuto accertare che era completamente ubriaco: il tasso alcolemico nel sangue, infatti, era pari a 2 grammi per litro. Le sue condizioni, comunque, non destano preoccupazione.Sul luogo dell'investimento, per i rilievi di rito, i carabinieri di Porto Recanati.
Problemi a Porto Recanati dopo il violento temporale di questo pomeriggio. Alcune zone della città hanno fatto registrare allagamenti a seguito della tanta acqua caduta in pochi minuti. Lungo la Nazionale, praticamente di fronte al vecchio campo sportivo, è anche caduta una pianta in mezzo alla strada, fortunatamente non ci sono stati feriti.Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza la zona, provvedendo anche a tagliare quello che restava del grosso albero. Il traffico è rimasto a lungo bloccato.
I tecnici del Di.Coma.C. hanno effettuato questa mattina un sopralluogo all'interno dell'ospedale di Tolentino, dove da ieri si è resa necessaria la chiusura di un'ala risultata inagibile a causa dei danni dovuti al sisma del 24 agosto e alle successive scosse che hanno provocato lesioni a delle colonne portanti.Per il momento restano confermate le decisioni assunte ieri dal direttore dell'area vasta Alessandro Maccioni (l'articolo di ieri): chiusura dell'ala che ospita il reparto di lungodegenza, gli ambulatori e i servizi amministrativi. I circa quindici pazienti che si trovavano ricoverati nella lungodegenza sono stati spostati già ieri in un'altra ala della struttura tolentinate dove non si sono registrati danni. "Per il momento la situazione rimane quella di ieri: nei prossimi giorni riceveremo la scheda ufficiale a seguito del sopralluogo dei tecnici Di.Coma.C. e a quel punto potremo avere un quadro ancora più preciso della situazione" spiega il dottor Maccioni.Il Di.Coma.C. è una struttura sovra-regionale di supporto ai centri istituiti a livello provinciale o intercomunale, che a loro volta supportano i centri operativi istituiti dai sindaci nei propri territori. Nell’ambito della Di.Coma.C operano anche i referenti delle strutture di protezione civile delle Regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo, per partecipare alla definizione delle attività da realizzare nei prossimi mesi e garantire una risposta operativa omogenea sui territori interessati dall’emergenza. Nel centro di coordinamento, articolato in 13 funzioni di supporto più un’unità di coordinamento, sono presenti i rappresentanti delle strutture operative, l’Anci per coordinare l’impiego delle risorse messe a disposizione dai comuni italiani, il MiBAcT per il raccordo delle attività per la salvaguardia dei beni culturali e Trento, in rappresentanza della Commissione speciale delle Regioni e Province autonome. Partecipano, inoltre, i centri di competenza tecnici e scientifici, le società di servizi essenziali e le organizzazioni di volontariato.
E' salito per la prima volta sul palco di Pontida e ha lanciato un grido di allarme: "Faccio un appello al mondo della Lega Nord e tutte le cariche istituzionali: fate che non si spengano le luci sulle zone colpite dal terremoto, fate che l'attenzione resti sempre alta: c'è bisogno di tanto aiuto. E' in arrivo la brutta stagione, c'è bisogno di togliere le persone dalle tende, di pensare a una ricostruzione immediata che consenta a chi non ha più una casa di poter dormire sotto ad un tetto. Inoltre, la zona interessata dal cratere sismico è molto ampia, molto più di quanto si pensi. Anche nella mia città, Tolentino, abbiamo subito danni enormi e ci sono decine di persone che dormono in albergo o da parenti. Non dimenticateci, vi prego!".Con queste parole Giovanni Gabrielli, assessore alla Sicurezza a Tolentino, questa mattina ha parlato al popolo della Lega Nord, di fronte a Matteo Salvini e a tutti i vertici del Carroccio, riuniti a Pontida nel tradizionale ritrovo politico degli appartenenti al movimento per celebrare il Giuramento di Pontida che, secondo la tradizione, si sarebbe tenuto il 7 aprile 1167 portando alla nascita della Lega Lombarda contro Federico Barbarossa. Gabrielli ha ricevuto da Salvini rassicurazioni sul fatto che sia lui personalmente che le cariche istituzionali della Lega seguiranno da vicino e con la massima attenzione la questione terremoto.L'assessore Gabrielli ha ricevuto la solidarietà e l'appoggio anche da Alessandro Rusciani, coordinatore di Noi con Salvini di Cassano allo Ionio in provincia di Cosenza, candidato a sindaco lo scorso maggio.
Incidente lungo la superstrada, nel tratto stradale tra Montecosaro e Civitanova, intorno all'una di oggi, domenica 18 settembre.Un'auto è finita contro il guard rail. Il conducente è stato trasportato all'ospedale di Civitanova, ma non versa in gravi condizioni. Sul posto sono intervenuto i vigili del fuoco, la polizia stradale e il 118.
Muore a 24 ore dalla nascita. La vicenda del piccolo ha portato all'invio ieri, da parte della Procura di Ancona titolare dell'indagine, di 13 avvisi di garanzia dei quali sette rivolti al personale sanitario del reparto di ostetricia e ginecologia di Civitanova e i restanti sei del reparto di neonatologia di Ancona.Il fascicolo era stato aperto senza indagati dal sostituto procuratore Marco Pucilli. Ieri nel registro degli indagati sono stati iscritti medici e componenti del personale paramedico che hanno operato in tutte le varie fasi della vicenda. Va precisato che le informazioni di garanzia rappresentano un atto dovuto a tutela degli stessi indagati che avranno così modo di nominare legali e periti. L'esame autoptico non è ancora stato fissato e avverrà solo dopo la nomina da parte degli indagati dei legali difensori e dei periti che dovranno assistere all'autopsia.Secondo la ricostruzione il piccolo, figlio di una coppia sangiorgese era venuto alla luce con parto cesareo all'ospedale di Civitanova. L'operazione è stata complicata dal fatto che il bambino aveva già impegnato il canale del parto. Le sue condizioni erano apparse fin da subito gravi, riscontrando in particolare difficoltà respiratorie. Disposto il trasferimento al reparto di terapia intensiva del Salesi, il decesso si è verificato dopo nemmeno 24 ore di vita.Si attendono i risultati dell'autopsia per far chiarezza sulle cause del decesso. L'esame determinerà anche gli eventuali sviluppi dell'inchiesta giudiziaria competente per territorio, ovvero quella di Ancora dove il decesso si è verificato.
Ancora un furto in abitazione a Corridonia. Nella tarda serata di ieri, i malviventi si sono introdotti in una abitazione isolata approfittando dell'assenza dei proprietari. Una volta all'interno, hanno preso di mira una cassaforte, all'interno della quale era contenuto denaro contante per alcune migliaia di euro e poi sono scappati. Nella casa non sono presenti neà un sistema di videsorveglianza nè di allarme.Ad accorgersi dell'accaduto, sono stati gli stessi proprietari una volta tornati a casa. Sono stati avvertiti i carabinieri della Stazione di Corridonia che indagano sul fatto.
Un incendio ha distrutto le apparecchiature "Inverter" della cabina di un impianto fotovoltaico in contrada Camporota a Treia.I vigili del fuoco del Comando provinciale di Macerata sono stati chiamati a intervenire con un'autopompa a seguito delle fiamme che si sono sviluppate all'interno di una cabina elettrica per cause ancora in corso di accertamento, probabilmente a causa di un corto circuito. L'intervento dei pompieri ha consentito di spegnere il rogo e di salvaguardare il resto della struttura. Non si sono registrati feriti.
Un anziano è precipitato da una finestra dell'ospedale di Cingoli.Il fatto è accaduto intorno alle due della notte tra sabato e domenica. L'uomo (B.D. le iniziali) che ha fatto un volo di circa dieci metri, è stato trasportato all'ospedale di Jesi. Gravissime le sue condizioni. In base agli accertamenti svolti dai carabinieri, non ci sono dubbi sul fatto che l'uomo, ricoverato nella struttura per difficoltà a livello neurologico, abbia tentato di togliersi la vita. Dietro l'accaduto ci sarebbe un dramma familiare.
Un'ala dell'ospedale di Tolentino è stata dichiarata inagibile questa mattina dai vigili del fuoco a seguito delle scosse di terremoto che dal 24 agosto si susseguono senza soluzione di continuità.Si è reso necessario liberare una parte dell'ospedale, nello specifico quella che ospita il reparto di lungodegenza, gli ambulatori e i servizi amministrativi. I circa quindici pazienti che si trovavano ricoverati nella lungodegenza sono stati spostati in un'altra ala della struttura dove non si sono registrati danni. Per quanto riguarda i servizi amministrativi e ambulatoriali, non si dovrebbero registrare particolari disagi. L'unica difficoltà sarà per l'ambulatorio di Oculistica, per il quale le visite saranno dirottate a Macerata e San Severino, vista la difficoltà nello spostare i macchinari. Anche il punto prelievi resta al momento dove si trova."D'intesa con il sindaco Pezzanesi, con il quale mi sono costantemente rapportato" dice il direttore dell'Area Vasta 3, Alessandro Maccioni "abbiamo cercato di trovare la soluzione migliore per garantire la sicurezza dei dipendenti e dei pazienti e allo stesso tempo di salvaguardare l'attività dell'ospedale. Abbiamo avvisato la Regione e tutte le autorità competenti di questo fatto. Ora attendiamo l'intervento dei certificatori della protezione civile per capire se siano state le recenti scosse di terremoto a causare questi problemi o se invece la situazione fosse pregressa. Lunedì, comunque, saremo in grado di fare valutazioni ancora più precise".
Incidente mortale a Porto Recanati, in via dell'Industria all'incrocio con via Mattei, nella zona industriale. Due le auto coinvolte nello scontro frontale e una di queste ha preso fuoco. Nello schianto ha perso la vita una persona, un'altra ferita gravemente.L'incidente è accaduto poco dopo le 20. Secondo le prime ricostruzioni dell'accaduto le auto coinvolte sarebbero una Fiat Brava e una Fiat Punto. La Brava a causa dello schianto ha preso fuoco. Il conducente della Punto, Claudio Bonifazi, ottantasettenne di Appignano, è morto. Gravemente ferito il venticinquenne pakistano Abdul Rehman che era a bordo della Fiat Brava che è stato trasportato all'ospedale di Torrette. Sul posto per i rilievi la polizia stradale di Macerata. Tre le squadre dei vigili del fuoco intervenute (due da Civitanova e una da Osimo). Sul posto il 118 con la Croce Azzurra di Porto Recanati. [video width="640" height="360" mp4="http://picchionews.it/wp-content/uploads/2016/09/Tragedia-a-Porto-Recanatiauto-prende-fuoco-dopo-lo-schianto-un-morto.mp4"][/video]
Rapina a mano armata questa mattina in corso Cairoli, a Macerata.Intorno alle 11 una persona con una pistola in pugno e a volto scoperto si è introdotta nella filiale della Banca della Provincia di Macerata e, dopo aver minacciato i dipendenti, è riuscita ad impossessarsi di circa 5mila euro. Una volta arraffati i soldi, l'uomo si è dato alla fuga a piedi facendo perdere le proprie tracce.Il rapinatore è stato descritto dai testimoni come un uomo di corporatura magra, capelli brizzolati: parlava in lingua italiana con un marcato accento del sud. Sul posto è intervenuto personale della Questura. Sono in corso le indagini.
La Polizia Locale di Porto Recanati impone l’Alt ad una Fiat 500 e il conducente non si ferma. Parte così l’inseguimento di ieri nei pressi del River Village.La polizia ha tentato di riacciuffare lo spericolato guidatore, tallonandolo fino a Villa Gigli, poi mentre la Fiat 500 ha proseguito per le stradine di campagna, le autorità hanno deciso di non andare oltre evitando così di mettere a rischio i potenziali viaggiatori che circolavano.L’alt era stato dato perché poco prima il conducente era stato visto dalla polizia locale mentre parlava con una delle prostitute presenti nella Pineta.L'auto è ricercata da tutte le forze di polizia.
La Federazione Provinciale del PCI, nel ribadire la massima fiducia alla giustizia in Italia, "non può restare in silenzio alla sentenza emessa dal Giudice di Ancona, dove oltre 60 Consiglieri sono stati assolti, mentre solo 6 sono stati rinviati a giudizio, tra i quali il nostro ex consigliere regionale Cesare Procaccini. Vogliamo portare a conoscenza dell'opinione pubblica e dei nostri elettori le motivazioni del rinvio al giudizio ponendoci una domanda. Quale metodo ha applicato il Giudice per considerare “reato” le spese cosiddette “pazze” dell’inchiesta, al nostro consigliere? "."In merito al rinvio a giudizio che mi riguarda emesso dal Tribunale di Ancona lunedì 12 settembre" dice Procaccini "ribadisco la mia totale stima per il lavoro della magistratura. Al tempo stesso voglio precisare che la somma “incriminata” di euro duecentoquattro, suddivisa per un contributo di centocinquantadue euro all’Associazione Ricerca Sclerosi Multipla e cinquantadue euro all'Unione Italiana Non Vedenti, era pienamente compatibile con i compiti istituzionali del gruppo consiliare di cui ero presidente. Preciso inoltre che non è nemmeno corretto parlare di beneficenza, si è trattato bensì di un piccolo contributo sotto forma di acquisto di pubblicazioni e acquisto di biglietti per manifestazioni culturali e divulgative delle medesime associazioni. Un contributo altamente simbolico e significativo in un periodo dove avvenivano consistenti tagli governativi ai servizi sociali e a sostegno delle categorie più deboli".
Cittadini in allerta a seguito dell'allarme lanciato in rete per la presenza a Civitanova, nella zona di Villa Eugenia a a San Marone, di due giovani dall'atteggiamento più che sospetto.I due (un ragazzo con giacca beige e una ragazza con canotta a fiori) suonano tutti i campanelli chiedendo di un tale Francesco. La ragazza ha uno zainetto e lui le cammina dietro guardandosi intorno. I due giovani sono stati avvistati anche a Montecosaro, Monte San Giusto e Porto Sant Elpidio.Le forze dell'ordine sono già state avvisate della presenza sospetta dei due, ma è d'obbligo prestare comunque la massima attenzione.AGGIORNAMENTO -Di seguito altre foto della coppia, inviateci da una delle vittime alla quale i due sono entrati in casa.
Malgrado la percezione sia esattamente quella opposta, i numeri dicono che a Civitanova e Tolentino i furti sono in calo. E' questo il dato emerso durante la firma del protocollo del controllo del vicinato realizzato con il coordinamento della Prefettura di Macerata, con lo scopo di implementare le misure di contrasto al fenomeno criminale, mediante la collaborazione con coordinatori e volontari. Hanno firmato il protocollo i sindaci di Civitanova, Tolentino e Appignano. Secondo i dati della Prefettura, a Civitanova i furti nel periodo compreso tra il primo gennaio e il 12 settembre degli anni 2015-2016 è sceso da 113 a 79, a Tolentino da 38 a 35 (malgrado una nota del Comune di Tolentino di ieri reciti "A causa del sensibile aumento dei furti nel territorio tolentinate, l’Amministrazione comunale ha ritenuto opportuno aderire al progetto Controllo del Vicinato”, ndr). Solo ad Appignano si registra un sensibile incremento di furti, passati da 4 a 6.Soddisfatto il sindaco di Civitanova, Tommaso Claudio Corvatta, per il quale "Questa modalità di vigilanza moderna recupera le buone vecchie abitudini di partecipazione attiva ed è stata resa possibile grazie all'attività territoriale dell'associazione nazionale per il controllo del vicinato, il cui referente di Civitanova è Domenico Bevilacqua. La Prefettura ha ufficializzato il rapporto tra enti di controllo e sarà mia cura istituzionalizzare il rapporto con l'associazione cittadina che ha già raggiunto risultati evidenti, come dimostra la foto del documento riassuntivo dei furti in appartamento, nel periodo compreso tra il primo gennaio e il 12 settembre degli anni 2015-2016. Come è evidenziato siamo passati da 113 a 79 furti nelle abitazioni. Questo dato eccezionale rappresenta, più di ogni altro, il premio al lavoro e alla volontà dell'Associazione del Controllo del Vicinato, della maggioranza politica e di una piccola parte dell'opposizione, che hanno creduto in questo progetto. Per la prima volta, nella nostra città, un aumento della sicurezza non avviene soltanto attraverso un'azione repressiva, ma con un'azione preventiva e propositiva dei cittadini e dell'amministrazione comunale. Con convinzione ho creduto fin da subito alla proposta dell'Associazione per Controllo del Vicinato, sostenuto altresì dall'arma dei Carabinieri e dai due Comandanti della Polizia Municipale che si sono succeduti, dott.ssa Cammertoni e dott. Vignoni. Dopo l'urbanistica partecipata, la condivisione del bilancio comunale, la cultura partecipata con il Polo Museale, ora la sicurezza partecipata realizza un'altra aspirazione di questo mio mandato".
"Sono sorpreso e amareggiato dalle gravissime dichiarazioni di Capozza. La situazione venutasi a determinare non mi permettte di restare un minuto in più in un organismo, nel quale un membro esprime opinioni che contraddicono radicalmente le funzioni ed il lavoro svolto dal Corecom in questi 5 anni". E’ perentorio il presidente Pietro Colonnella, al termine di una riunione urgente del Comitato, nel condannare il contenuto del tweet del vicepresidente Francesco Capozza, che riferendosi alla ragazza di Napoli toltasi la vita per la diffusione di alcuni suoi video sui social network, ha usato termini particolarmente pesanti ed offensivi.Rendendo note le sue dimissioni, Colonnella ricorda le più importanti iniziative realizzate nel corso del mandato: "D’intesa con la Polizia postale e con l’Ufficio scolastico regionale, abbiamo effettuato oltre duecento incontri nelle scuole delle Marche per l’uso consapevole del web, per la cyber security e per l’educazione alle differenze di genere. Abbiamo vigilato sui contenuti delle emittenti ed effettuato oltre 2.500 conciliazioni con gli operatori telefonici, per un totale di circa un milione di euro ristornati ai cittadini marchigiani."Colonnella ricorda, inoltre, "la regolazione e la promozione dell’agenda digitale, il Piano telematico regionale della banda larga e ultralarga, nonché la valorizzazione degli organi di informazione regionali e delle emitteni televisive."E conclude: "Questo è il lavoro svolto in questi 5 anni, un lavoro positivo che sicuramente sarà portato avanti dal nuovo comitato che il Consiglio sarà chiamato a nominare. E’ doveroso ringraziare il Consiglio regionale, la Giunta, l’Agcom, il Coordinamento nazionale dei Corecom per l’impegno condiviso."Al termine della riunione, il Comitato ha preso atto delle irrevocabili dimissioni di Colonnella, per effetto delle quali, a termini di legge, si dovrà procedere alla rielezione dell’organismo.
Tragico incidente stradale intorno alle 13.20 in via La Pira a Montecassiano. Un ciclista del posto di 71 anni, Lino Baldoni, è morto dopo che, mentre viaggiava a bordo della sua bici, si è scontrato con un furgoncino.Baldoni, a seguito dell'impatto, è deceduto praticamente sul colpo: inutile l'intervento dei sanitari del 118 che non hanno potuto fare nulla per strappare l'uomo alla morte. Le cause del sinistro sono al vaglio dei carabinieri.Per un tremendo destino, Baldoni, che abitava a pochi metri di distanza dal punto in cui si è verificato l'incidente, aveva acquistato la bici sulla quale viaggiava soltanto ieri sera.