Muore a 24 ore dalla nascita. La vicenda del piccolo ha portato all'invio ieri, da parte della Procura di Ancona titolare dell'indagine, di 13 avvisi di garanzia dei quali sette rivolti al personale sanitario del reparto di ostetricia e ginecologia di Civitanova e i restanti sei del reparto di neonatologia di Ancona.Il fascicolo era stato aperto senza indagati dal sostituto procuratore Marco Pucilli. Ieri nel registro degli indagati sono stati iscritti medici e componenti del personale paramedico che hanno operato in tutte le varie fasi della vicenda. Va precisato che le informazioni di garanzia rappresentano un atto dovuto a tutela degli stessi indagati che avranno così modo di nominare legali e periti. L'esame autoptico non è ancora stato fissato e avverrà solo dopo la nomina da parte degli indagati dei legali difensori e dei periti che dovranno assistere all'autopsia.Secondo la ricostruzione il piccolo, figlio di una coppia sangiorgese era venuto alla luce con parto cesareo all'ospedale di Civitanova. L'operazione è stata complicata dal fatto che il bambino aveva già impegnato il canale del parto. Le sue condizioni erano apparse fin da subito gravi, riscontrando in particolare difficoltà respiratorie. Disposto il trasferimento al reparto di terapia intensiva del Salesi, il decesso si è verificato dopo nemmeno 24 ore di vita.Si attendono i risultati dell'autopsia per far chiarezza sulle cause del decesso. L'esame determinerà anche gli eventuali sviluppi dell'inchiesta giudiziaria competente per territorio, ovvero quella di Ancora dove il decesso si è verificato.
Ancora un furto in abitazione a Corridonia. Nella tarda serata di ieri, i malviventi si sono introdotti in una abitazione isolata approfittando dell'assenza dei proprietari. Una volta all'interno, hanno preso di mira una cassaforte, all'interno della quale era contenuto denaro contante per alcune migliaia di euro e poi sono scappati. Nella casa non sono presenti neà un sistema di videsorveglianza nè di allarme.Ad accorgersi dell'accaduto, sono stati gli stessi proprietari una volta tornati a casa. Sono stati avvertiti i carabinieri della Stazione di Corridonia che indagano sul fatto.
Un incendio ha distrutto le apparecchiature "Inverter" della cabina di un impianto fotovoltaico in contrada Camporota a Treia.I vigili del fuoco del Comando provinciale di Macerata sono stati chiamati a intervenire con un'autopompa a seguito delle fiamme che si sono sviluppate all'interno di una cabina elettrica per cause ancora in corso di accertamento, probabilmente a causa di un corto circuito. L'intervento dei pompieri ha consentito di spegnere il rogo e di salvaguardare il resto della struttura. Non si sono registrati feriti.
Un anziano è precipitato da una finestra dell'ospedale di Cingoli.Il fatto è accaduto intorno alle due della notte tra sabato e domenica. L'uomo (B.D. le iniziali) che ha fatto un volo di circa dieci metri, è stato trasportato all'ospedale di Jesi. Gravissime le sue condizioni. In base agli accertamenti svolti dai carabinieri, non ci sono dubbi sul fatto che l'uomo, ricoverato nella struttura per difficoltà a livello neurologico, abbia tentato di togliersi la vita. Dietro l'accaduto ci sarebbe un dramma familiare.
Un'ala dell'ospedale di Tolentino è stata dichiarata inagibile questa mattina dai vigili del fuoco a seguito delle scosse di terremoto che dal 24 agosto si susseguono senza soluzione di continuità.Si è reso necessario liberare una parte dell'ospedale, nello specifico quella che ospita il reparto di lungodegenza, gli ambulatori e i servizi amministrativi. I circa quindici pazienti che si trovavano ricoverati nella lungodegenza sono stati spostati in un'altra ala della struttura dove non si sono registrati danni. Per quanto riguarda i servizi amministrativi e ambulatoriali, non si dovrebbero registrare particolari disagi. L'unica difficoltà sarà per l'ambulatorio di Oculistica, per il quale le visite saranno dirottate a Macerata e San Severino, vista la difficoltà nello spostare i macchinari. Anche il punto prelievi resta al momento dove si trova."D'intesa con il sindaco Pezzanesi, con il quale mi sono costantemente rapportato" dice il direttore dell'Area Vasta 3, Alessandro Maccioni "abbiamo cercato di trovare la soluzione migliore per garantire la sicurezza dei dipendenti e dei pazienti e allo stesso tempo di salvaguardare l'attività dell'ospedale. Abbiamo avvisato la Regione e tutte le autorità competenti di questo fatto. Ora attendiamo l'intervento dei certificatori della protezione civile per capire se siano state le recenti scosse di terremoto a causare questi problemi o se invece la situazione fosse pregressa. Lunedì, comunque, saremo in grado di fare valutazioni ancora più precise".
Incidente mortale a Porto Recanati, in via dell'Industria all'incrocio con via Mattei, nella zona industriale. Due le auto coinvolte nello scontro frontale e una di queste ha preso fuoco. Nello schianto ha perso la vita una persona, un'altra ferita gravemente.L'incidente è accaduto poco dopo le 20. Secondo le prime ricostruzioni dell'accaduto le auto coinvolte sarebbero una Fiat Brava e una Fiat Punto. La Brava a causa dello schianto ha preso fuoco. Il conducente della Punto, Claudio Bonifazi, ottantasettenne di Appignano, è morto. Gravemente ferito il venticinquenne pakistano Abdul Rehman che era a bordo della Fiat Brava che è stato trasportato all'ospedale di Torrette. Sul posto per i rilievi la polizia stradale di Macerata. Tre le squadre dei vigili del fuoco intervenute (due da Civitanova e una da Osimo). Sul posto il 118 con la Croce Azzurra di Porto Recanati. [video width="640" height="360" mp4="http://picchionews.it/wp-content/uploads/2016/09/Tragedia-a-Porto-Recanatiauto-prende-fuoco-dopo-lo-schianto-un-morto.mp4"][/video]
Rapina a mano armata questa mattina in corso Cairoli, a Macerata.Intorno alle 11 una persona con una pistola in pugno e a volto scoperto si è introdotta nella filiale della Banca della Provincia di Macerata e, dopo aver minacciato i dipendenti, è riuscita ad impossessarsi di circa 5mila euro. Una volta arraffati i soldi, l'uomo si è dato alla fuga a piedi facendo perdere le proprie tracce.Il rapinatore è stato descritto dai testimoni come un uomo di corporatura magra, capelli brizzolati: parlava in lingua italiana con un marcato accento del sud. Sul posto è intervenuto personale della Questura. Sono in corso le indagini.
La Polizia Locale di Porto Recanati impone l’Alt ad una Fiat 500 e il conducente non si ferma. Parte così l’inseguimento di ieri nei pressi del River Village.La polizia ha tentato di riacciuffare lo spericolato guidatore, tallonandolo fino a Villa Gigli, poi mentre la Fiat 500 ha proseguito per le stradine di campagna, le autorità hanno deciso di non andare oltre evitando così di mettere a rischio i potenziali viaggiatori che circolavano.L’alt era stato dato perché poco prima il conducente era stato visto dalla polizia locale mentre parlava con una delle prostitute presenti nella Pineta.L'auto è ricercata da tutte le forze di polizia.
La Federazione Provinciale del PCI, nel ribadire la massima fiducia alla giustizia in Italia, "non può restare in silenzio alla sentenza emessa dal Giudice di Ancona, dove oltre 60 Consiglieri sono stati assolti, mentre solo 6 sono stati rinviati a giudizio, tra i quali il nostro ex consigliere regionale Cesare Procaccini. Vogliamo portare a conoscenza dell'opinione pubblica e dei nostri elettori le motivazioni del rinvio al giudizio ponendoci una domanda. Quale metodo ha applicato il Giudice per considerare “reato” le spese cosiddette “pazze” dell’inchiesta, al nostro consigliere? "."In merito al rinvio a giudizio che mi riguarda emesso dal Tribunale di Ancona lunedì 12 settembre" dice Procaccini "ribadisco la mia totale stima per il lavoro della magistratura. Al tempo stesso voglio precisare che la somma “incriminata” di euro duecentoquattro, suddivisa per un contributo di centocinquantadue euro all’Associazione Ricerca Sclerosi Multipla e cinquantadue euro all'Unione Italiana Non Vedenti, era pienamente compatibile con i compiti istituzionali del gruppo consiliare di cui ero presidente. Preciso inoltre che non è nemmeno corretto parlare di beneficenza, si è trattato bensì di un piccolo contributo sotto forma di acquisto di pubblicazioni e acquisto di biglietti per manifestazioni culturali e divulgative delle medesime associazioni. Un contributo altamente simbolico e significativo in un periodo dove avvenivano consistenti tagli governativi ai servizi sociali e a sostegno delle categorie più deboli".
Cittadini in allerta a seguito dell'allarme lanciato in rete per la presenza a Civitanova, nella zona di Villa Eugenia a a San Marone, di due giovani dall'atteggiamento più che sospetto.I due (un ragazzo con giacca beige e una ragazza con canotta a fiori) suonano tutti i campanelli chiedendo di un tale Francesco. La ragazza ha uno zainetto e lui le cammina dietro guardandosi intorno. I due giovani sono stati avvistati anche a Montecosaro, Monte San Giusto e Porto Sant Elpidio.Le forze dell'ordine sono già state avvisate della presenza sospetta dei due, ma è d'obbligo prestare comunque la massima attenzione.AGGIORNAMENTO -Di seguito altre foto della coppia, inviateci da una delle vittime alla quale i due sono entrati in casa.
Malgrado la percezione sia esattamente quella opposta, i numeri dicono che a Civitanova e Tolentino i furti sono in calo. E' questo il dato emerso durante la firma del protocollo del controllo del vicinato realizzato con il coordinamento della Prefettura di Macerata, con lo scopo di implementare le misure di contrasto al fenomeno criminale, mediante la collaborazione con coordinatori e volontari. Hanno firmato il protocollo i sindaci di Civitanova, Tolentino e Appignano. Secondo i dati della Prefettura, a Civitanova i furti nel periodo compreso tra il primo gennaio e il 12 settembre degli anni 2015-2016 è sceso da 113 a 79, a Tolentino da 38 a 35 (malgrado una nota del Comune di Tolentino di ieri reciti "A causa del sensibile aumento dei furti nel territorio tolentinate, l’Amministrazione comunale ha ritenuto opportuno aderire al progetto Controllo del Vicinato”, ndr). Solo ad Appignano si registra un sensibile incremento di furti, passati da 4 a 6.Soddisfatto il sindaco di Civitanova, Tommaso Claudio Corvatta, per il quale "Questa modalità di vigilanza moderna recupera le buone vecchie abitudini di partecipazione attiva ed è stata resa possibile grazie all'attività territoriale dell'associazione nazionale per il controllo del vicinato, il cui referente di Civitanova è Domenico Bevilacqua. La Prefettura ha ufficializzato il rapporto tra enti di controllo e sarà mia cura istituzionalizzare il rapporto con l'associazione cittadina che ha già raggiunto risultati evidenti, come dimostra la foto del documento riassuntivo dei furti in appartamento, nel periodo compreso tra il primo gennaio e il 12 settembre degli anni 2015-2016. Come è evidenziato siamo passati da 113 a 79 furti nelle abitazioni. Questo dato eccezionale rappresenta, più di ogni altro, il premio al lavoro e alla volontà dell'Associazione del Controllo del Vicinato, della maggioranza politica e di una piccola parte dell'opposizione, che hanno creduto in questo progetto. Per la prima volta, nella nostra città, un aumento della sicurezza non avviene soltanto attraverso un'azione repressiva, ma con un'azione preventiva e propositiva dei cittadini e dell'amministrazione comunale. Con convinzione ho creduto fin da subito alla proposta dell'Associazione per Controllo del Vicinato, sostenuto altresì dall'arma dei Carabinieri e dai due Comandanti della Polizia Municipale che si sono succeduti, dott.ssa Cammertoni e dott. Vignoni. Dopo l'urbanistica partecipata, la condivisione del bilancio comunale, la cultura partecipata con il Polo Museale, ora la sicurezza partecipata realizza un'altra aspirazione di questo mio mandato".
"Sono sorpreso e amareggiato dalle gravissime dichiarazioni di Capozza. La situazione venutasi a determinare non mi permettte di restare un minuto in più in un organismo, nel quale un membro esprime opinioni che contraddicono radicalmente le funzioni ed il lavoro svolto dal Corecom in questi 5 anni". E’ perentorio il presidente Pietro Colonnella, al termine di una riunione urgente del Comitato, nel condannare il contenuto del tweet del vicepresidente Francesco Capozza, che riferendosi alla ragazza di Napoli toltasi la vita per la diffusione di alcuni suoi video sui social network, ha usato termini particolarmente pesanti ed offensivi.Rendendo note le sue dimissioni, Colonnella ricorda le più importanti iniziative realizzate nel corso del mandato: "D’intesa con la Polizia postale e con l’Ufficio scolastico regionale, abbiamo effettuato oltre duecento incontri nelle scuole delle Marche per l’uso consapevole del web, per la cyber security e per l’educazione alle differenze di genere. Abbiamo vigilato sui contenuti delle emittenti ed effettuato oltre 2.500 conciliazioni con gli operatori telefonici, per un totale di circa un milione di euro ristornati ai cittadini marchigiani."Colonnella ricorda, inoltre, "la regolazione e la promozione dell’agenda digitale, il Piano telematico regionale della banda larga e ultralarga, nonché la valorizzazione degli organi di informazione regionali e delle emitteni televisive."E conclude: "Questo è il lavoro svolto in questi 5 anni, un lavoro positivo che sicuramente sarà portato avanti dal nuovo comitato che il Consiglio sarà chiamato a nominare. E’ doveroso ringraziare il Consiglio regionale, la Giunta, l’Agcom, il Coordinamento nazionale dei Corecom per l’impegno condiviso."Al termine della riunione, il Comitato ha preso atto delle irrevocabili dimissioni di Colonnella, per effetto delle quali, a termini di legge, si dovrà procedere alla rielezione dell’organismo.
Tragico incidente stradale intorno alle 13.20 in via La Pira a Montecassiano. Un ciclista del posto di 71 anni, Lino Baldoni, è morto dopo che, mentre viaggiava a bordo della sua bici, si è scontrato con un furgoncino.Baldoni, a seguito dell'impatto, è deceduto praticamente sul colpo: inutile l'intervento dei sanitari del 118 che non hanno potuto fare nulla per strappare l'uomo alla morte. Le cause del sinistro sono al vaglio dei carabinieri.Per un tremendo destino, Baldoni, che abitava a pochi metri di distanza dal punto in cui si è verificato l'incidente, aveva acquistato la bici sulla quale viaggiava soltanto ieri sera.
Tragedia sfiorata questa mattina a Sarnano, dove intorno alle 8 una donna di 63 anni, M.E., ha tentato di togliersi la vita impiccandosi nel proprio giardino.Il gesto estremo della signora è stato notato dai familiari che si sono precipitati per soccorrerla. In pochissimi minuti, sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che, viste le gravi condizioni in cui versava la 63enne, ne hanno disposto il trasferimento in eliambulanza all'ospedale di Fabriano, dove i medici si sono riservati la prognosi. Per i rilievi di rito, sono intervenuti anche i carabinieri della Stazione di Sarnano.
“…Questo non è amore” è lo slogan che la Polizia di Stato ha scelto di legare al nuovo progetto nazionale contro la violenza sulle donne.La Polizia di Stato, da sempre molto attenta ai fenomeni del femminicidio e dei maltrattamenti in famiglia, ha deciso di compiere un ulteriore passo di avvicinamento nei confronti delle vittime di questi reati creando un contatto diretto tra le donne ed una equipe di operatori specializzati pronti a raccogliere le testimonianze dirette di chi, spesso, ha paura a denunciare o a varcare la soglia di un ufficio di Polizia.Il primo e il terzo sabato dei mesi di luglio, agosto e settembre, nei comuni di Civitanova Marche, Porto Recanati e Macerata, è stata utilizzata con un positivo riscontro di presenze, una postazione mobile della Polizia di Stato che ha ospitato, sotto il coordinamento di un funzionario di questa Questura, un gruppo di esperti costituito da un medico della Polizia di Stato, un operatore della Squadra Mobile sezione reati contro la persona, un operatore della Divisione Anticrimine e uno dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico oltre ad un rappresentante del Centro Antiviolenza locale con lo scopo di fornire ai cittadini, soprattutto alle donne, informazioni sull’argomento.Alle ore 17.30 di sabato 17 settembre in piazza Cesare Battisti, in occasione dell’ultima giornata in cui sarà utilizzato il camper, è stato organizzato un evento pubblico finalizzato sia a dare visibilità ai risultati conseguiti al termine delle sei giornate di attività svolta, nonché di pubblicizzare ulteriormente il servizio offerto dalla Polizia di Stato ai cittadini ed in particolare alle donne vittime di violenza.All’evento, a cui parteciperanno in qualità di relatori funzionari di questa Questura impegnati nel progetto e la Prof.ssa Ines Corti docente di Scienze Politiche, della Comunicazione e delle relazioni internazionali presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Macerata, è prevista la presenza, in qualità di testimonial, del cantante Gianfrancesco Cataldo, vincitore dell’ultima edizione di Musicultura tenutosi a Macerata lo scorso mese di giugno, il quale riproporrà dal vivo la canzone vincitrice “Marta” il cui testo tocca il tema della violenza sulle donne.Coordinerà i vari interventi Francesca Cipolloni, giornalista del periodico Emmaus di Macerata.Qui di seguito si comunicano i dati relativi all’attività svolta dal personale a bordo del camper nelle 5 giornate che hanno preceduto la giornata conclusiva di sabato 17 settembre: Resoconto dei servizi del:- 02/07/2016 (Civitanova Marche – Corso Umberto I°)- 16/07/2016 (Porto Recanati – Corso Matteotti) 06/8/2016 (Civitanova Marche – centro commerciale “Cuore Adriatico”) 20/08/2016 (Porto Recanati – Corso Matteotti) 03/09/2016 (Macerata – zona Sferisterio e Piediripa) Totale contatti: 577di cui: 427 donne e 150 uominiNazionalità: 533 italiana e 44 stranieraEtà: 118 (fino a 30 anni) 250 (da 31 a 50 anni) 209 (oltre 50 anni) Motivo del contatto: 551 per informazioni sul progetto e 26 per problematiche relative alla violenza di genere vissute in prima persona o da persone di loro conoscenza.
Inquietante episodio ieri sera intorno alle 20.30 vicino ai giardini del quartiere nella zona Manas di Montecosaro. Due bambini sarebbero stati avvicinati da quattro persone, due adulti e due minori, con intenti assolutamente poco chiari.A raccontare l'episodio e a mettere in guardia gli altri cittadini è stata la mamma dei due bimbi, comprensibilmente preoccupata per l'accaduto e per quanto le è stato raccontato dai figli. Le quattro persone, anche loro con un cane, avrebbero avvicinato i due bimbi, che stavano portando a spasso il cane, dicendo loro di riportare a casa l'animale e di ritornare poi ai giardini così poi sarebbero potuti andare via con loro. In mano avevano patatine, bibite e caramelle. Fortunatamente i due piccoli hanno avuto la prontezza di allontanarsi immediatamente e di correre dalla mamma, raccontandole tutto l'accaduto. Del fatto sono stati informati anche i carabinieri che stanno procedendo a tutti gli accertamenti del caso. Nel frattempo, anche se può sembrare superfluo aggiungerlo, massima attenzione in tutta la zona.
È il primo di giorno di scuola anche a Gualdo, anche se l’edificio scolastico è inagibile, ma grazie alla collaborazione del MIUR, della Protezione Civile Nazionale e del Ministero degli Interni i bambini e le bambine hanno un luogo dove svolgere le lezioni.Dopo il sisma del 24 agosto, che ha danneggiato gravemente la cittadina, il sindaco Giovanni Zavaglini si è subito adoperato per i suoi piccoli concittadini e dar loro la possibilità di una normalità in un luogo dove è difficile trovarla. Dopo aver dichiarato l’edificio scolastico inagibile Zavaglini ha richiesto i cosiddetti moduli scolastici che però hanno tempi di attesa e di messa in funzione di circa un mese, quindi per far suonare la campanella in orario l’amministrazione ha optato per una tensostruttura con tende a uso scolastico.“Abbiamo fatto del tutto per far partire l’anno scolastico” dichiara Zavaglini “ non avevamo soluzioni alternative, ma questa volta lo Stato non ci ha abbandonato. È una soluzione provvisoria ma efficiente in attesa dei moduli scolastici. In circa quattro giorni abbiamo montato la tensostruttura e questa mattina vedere i bambini felici di andare a scuola è stato emozionante, speriamo solo che tra un mese arrivino realmente i moduli richiesti e che non sia solo una promessa”.All’inaugurazione dell’anno scolastico erano presenti oltre al sindaco anche le autorità provinciali: il presidente Pettinari, il prefetto Preziotti, il consigliere regionale Sciapichetti, il comandante provinciale dei Carabinieri Di Iulio, il comandante della stazione dei Carabinieri di Sarnano Esposito e il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Cipriani.Gualdo, che aveva resistito al terremoto del ’97, è in una condizione di emergenza “Siamo un paesino di 800 abitanti e 97 sono senza casa, quindi circa il 12-13% delle persone, tutte e cinque le chiese sono inagibili, il nostro parroco celebra la messa in una stanza sotto il suo appartamento. Non ci si rende conto dei danni, l’oggettività è un’altra… siamo messi male”.La paura più grande è quella di rimanere soli, che passata questa fase di grande solidarietà e cooperazione Gualdo sia considerato un paese di serie b: “Confido nella presenza dello Stato” continua il sindaco “anche noi abbiamo la nostra ricchezza da proteggere e da rimettere in piedi, la casa di Romolo Murri (uno dei fondatori della Democrazia Cristiana) è gravemente lesionata, una parete è venuta giù, dobbiamo rimetterla in sesto perché è un nostro patrimonio, è un patrimonio nazionale”.Tornare alla normalità, avere un tetto sicuro, una scuola vera, luoghi da poter far visitare ai turisti: questo serve per ripartire e Gualdo vuol rinascere.[video width="576" height="320" mp4="http://picchionews.it/wp-content/uploads/2016/09/gualdo.mp4"][/video][video width="576" height="320" mp4="http://picchionews.it/wp-content/uploads/2016/09/gualdo2.mp4"][/video]
Bufera sul vicepresidente del Corecom Marche, Francesco Capozza, dopo le dichiarazioni scritte su Twitter in merito alla vicenda del suicidio di Tiziana Cantone, la giovane di Napoli al centro di un video hard diventato virale. "Scusate, attaccatemi pure, ma io non posso concepire il suicidio di per sè, ancor meno se una vacca che si fa video hot poi arriva a tanto": una frase che ha scatenato unanime indignazione, in particolare quella del capogruppo del Partito Democratico in Regione, Gianluca Busilacchi.“Considerate la gravità e l'oscenità delle dichiarazioni del vicepresidente del Corecom Marche, Francesco Capozza, pubblicate su Twitter, in relazione al suicidio della ragazza di Napoli, si rendono urgenti e indispensabili le sue dimissioni dalla carica che ricopre”. Così Busilacchi, dopo le violente parole postate sul social network dal componente del Comitato Regionale per le Comunicazioni delle Marche.“Il comportamento del vicepresidente del Corecom – prosegue Busilacchi –, ancora più assurdo per il fatto che è un rappresentante delle istituzioni, operante proprio nel campo delle garanzie delle comunicazioni, non può infangare il nome del Corecom Marche, tra i più stimati d'Italia e della Regione Marche, di cui il Comitato è organo funzionale. Dunque, le sue dimissioni si rendono inevitabili”.Francesco Capozza, giornalista già portavoce di Gianfranco Fini, attuale vice presidente del Corecom delle Marche (è stato eletto in quota Pdl nell'ottobre 2011), ha suscitato sdegno sul social e non solo. ''Volevo dire, da cristiano, che il suicidio non è una soluzione'' si difende oggi. Ma il presidente del Consiglio regionale delle Marche Antonio Mastrovincenzo replica: ''Dichiarazioni vergognose ed inaccettabili. Capozza non può ricoprire un minuto di più il suo ruolo di vice presidente del Corecom. Chiedo le sue immediate dimissioni". ''Proprio il Comitato di cui Capozza fa parte è l'organismo indipendente chiamato istituzionalmente a vigilare sul rispetto dei diritti di libertà dei cittadini in tema di comunicazioni''.
A Visso, nell'unica scuola agibile (che ospita le elementari e le medie) hanno rinunciato alla mensa e a due aule per fare spazio ai bambini dell'asilo nido e della scuola dell'infanzia, ubicati nell'altro plesso scolastico inagibile per il sisma del 24 agosto."Sono in tutto oltre 100 bambini e ragazzi - dice all'ANSA il sindaco Giuliano Pazzaglini -, li abbiamo sistemati tutti nel primo edificio, che è stato ricostruito con criteri antisismici dopo il terremoto del 1997 e che ha retto, a dimostrazione del fatto che si può vivere in sicurezza anche in zone a rischio sismico". Nel piccolo centro, sede dell'Ente Parco dei Monti Sibillini (una sessantina le unità immobiliari inagibili, compresi alcuni condominii), "non ho voluto tendopoli, ma solo qualche tenda isolata presso le abitazioni, per un effetto psicologico: far rimanere tranquilla la popolazione e lasciare il territorio presidiato per evitare il rischio di atti di sciacallaggio".Per il resto, il primo cittadino di Visso lamenta di aver dovuto fare "tutto da solo, dal prendere le tende in poi". Intanto, sempre in autonomia, Pazzaglini si sta muovendo per fare in modo che Visso, superata la fase dell'emergenza e poi della ricostruzione, torni ad attrarre turisti e visitatori. "Sono andato a Bologna - racconta - e ho incontrato il sindaco Merola per organizzare una mostra di manoscritti leopardiani: qui custodiamo gli autografi di vari Idilli e sonetti, tra cui quello dell'Infinito. E poi ho stretto un accordo con il sindaco di Recanati per una promozione congiunta delle nostre città: da Leopardi ai capolavori artistici, fino alle eccellenze enogastronomiche". In cantiere anche il progetto di una mostra a Milano "con i Comuni terremotati Bandiera Arancione. Vorremmo però un minimo di presenza dello Stato". E anche il riconoscimento dei danni subiti dai centri marchigiani rimasti fuori dal cratere sismico: "qui abbiamo 200 persone fuori casa, in parte per inagibilità accertata, in parte per paura. Le richieste di sopralluoghi sono circa 500. Siamo stati i primi a sollevare questo problema per avere riconoscimenti nel primo decreto di protezione civile", conclude Pazzaglini. (Ansa)
Torna a far parlare di sé la nonnina usufruttuaria dell’immobile di via Cesare Battisti Civitanova M. che lo scorso 12 luglio aveva richiesto l’intervento delle forze dell’ordine per rientrare nella propria abitazione dopo che si era vista negare l'ingresso dalla propria nipote (leggi qui l'intera vicenda).Questa mattina le suore dell’Istituto “Alfonso Maria Fusco” hanno denunciato la scomparsa della signora Maria De Luca dalla casa di riposo presso la quale alloggia da circa due anni, nonostante il suo ricorrente desiderio di far ritorno a casa.Ore di ansia e di paura per le sorti della 94enne civitanovese, che fortunatamente è rientrata in Istituto nel primo pomeriggio dopo aver trascorso l’intera mattinata presso il Tribunale di Macerata al fine di avere delucidazioni circa la sua posizione.Immediatamente avvertiti dai Carabinieri di Civitanova Marche, i legali Roberta Pizzarulli e Simone Santoro, assistiti dalla Dott.ssa Giada Micucci, si sono attivati per capire cosa fosse accaduto. I legali, appena arrivati presso la Caserma, hanno appreso che la sig.ra Maria aveva fatto rientro presso la casa di riposo ospite.Dopo il tentativo del 12 luglio, in occasione del quale la nonnina implorava di ritornare a casa, ha atteso speranzosa il verificarsi di un’apertura da parte della nipote, che tuttavia non si è perpetrata. Suo malgrado, dunque, dovrà domandare tutela alla magistratura ordinaria, al fine di vedere accertato il proprio diritto di far ritorno a casa.