“…Questo non è amore” è lo slogan che la Polizia di Stato ha scelto di legare al nuovo progetto nazionale contro la violenza sulle donne.La Polizia di Stato, da sempre molto attenta ai fenomeni del femminicidio e dei maltrattamenti in famiglia, ha deciso di compiere un ulteriore passo di avvicinamento nei confronti delle vittime di questi reati creando un contatto diretto tra le donne ed una equipe di operatori specializzati pronti a raccogliere le testimonianze dirette di chi, spesso, ha paura a denunciare o a varcare la soglia di un ufficio di Polizia.Il primo e il terzo sabato dei mesi di luglio, agosto e settembre, nei comuni di Civitanova Marche, Porto Recanati e Macerata, è stata utilizzata con un positivo riscontro di presenze, una postazione mobile della Polizia di Stato che ha ospitato, sotto il coordinamento di un funzionario di questa Questura, un gruppo di esperti costituito da un medico della Polizia di Stato, un operatore della Squadra Mobile sezione reati contro la persona, un operatore della Divisione Anticrimine e uno dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico oltre ad un rappresentante del Centro Antiviolenza locale con lo scopo di fornire ai cittadini, soprattutto alle donne, informazioni sull’argomento.Alle ore 17.30 di sabato 17 settembre in piazza Cesare Battisti, in occasione dell’ultima giornata in cui sarà utilizzato il camper, è stato organizzato un evento pubblico finalizzato sia a dare visibilità ai risultati conseguiti al termine delle sei giornate di attività svolta, nonché di pubblicizzare ulteriormente il servizio offerto dalla Polizia di Stato ai cittadini ed in particolare alle donne vittime di violenza.All’evento, a cui parteciperanno in qualità di relatori funzionari di questa Questura impegnati nel progetto e la Prof.ssa Ines Corti docente di Scienze Politiche, della Comunicazione e delle relazioni internazionali presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Macerata, è prevista la presenza, in qualità di testimonial, del cantante Gianfrancesco Cataldo, vincitore dell’ultima edizione di Musicultura tenutosi a Macerata lo scorso mese di giugno, il quale riproporrà dal vivo la canzone vincitrice “Marta” il cui testo tocca il tema della violenza sulle donne.Coordinerà i vari interventi Francesca Cipolloni, giornalista del periodico Emmaus di Macerata.Qui di seguito si comunicano i dati relativi all’attività svolta dal personale a bordo del camper nelle 5 giornate che hanno preceduto la giornata conclusiva di sabato 17 settembre: Resoconto dei servizi del:- 02/07/2016 (Civitanova Marche – Corso Umberto I°)- 16/07/2016 (Porto Recanati – Corso Matteotti) 06/8/2016 (Civitanova Marche – centro commerciale “Cuore Adriatico”) 20/08/2016 (Porto Recanati – Corso Matteotti) 03/09/2016 (Macerata – zona Sferisterio e Piediripa) Totale contatti: 577di cui: 427 donne e 150 uominiNazionalità: 533 italiana e 44 stranieraEtà: 118 (fino a 30 anni) 250 (da 31 a 50 anni) 209 (oltre 50 anni) Motivo del contatto: 551 per informazioni sul progetto e 26 per problematiche relative alla violenza di genere vissute in prima persona o da persone di loro conoscenza.
Inquietante episodio ieri sera intorno alle 20.30 vicino ai giardini del quartiere nella zona Manas di Montecosaro. Due bambini sarebbero stati avvicinati da quattro persone, due adulti e due minori, con intenti assolutamente poco chiari.A raccontare l'episodio e a mettere in guardia gli altri cittadini è stata la mamma dei due bimbi, comprensibilmente preoccupata per l'accaduto e per quanto le è stato raccontato dai figli. Le quattro persone, anche loro con un cane, avrebbero avvicinato i due bimbi, che stavano portando a spasso il cane, dicendo loro di riportare a casa l'animale e di ritornare poi ai giardini così poi sarebbero potuti andare via con loro. In mano avevano patatine, bibite e caramelle. Fortunatamente i due piccoli hanno avuto la prontezza di allontanarsi immediatamente e di correre dalla mamma, raccontandole tutto l'accaduto. Del fatto sono stati informati anche i carabinieri che stanno procedendo a tutti gli accertamenti del caso. Nel frattempo, anche se può sembrare superfluo aggiungerlo, massima attenzione in tutta la zona.
È il primo di giorno di scuola anche a Gualdo, anche se l’edificio scolastico è inagibile, ma grazie alla collaborazione del MIUR, della Protezione Civile Nazionale e del Ministero degli Interni i bambini e le bambine hanno un luogo dove svolgere le lezioni.Dopo il sisma del 24 agosto, che ha danneggiato gravemente la cittadina, il sindaco Giovanni Zavaglini si è subito adoperato per i suoi piccoli concittadini e dar loro la possibilità di una normalità in un luogo dove è difficile trovarla. Dopo aver dichiarato l’edificio scolastico inagibile Zavaglini ha richiesto i cosiddetti moduli scolastici che però hanno tempi di attesa e di messa in funzione di circa un mese, quindi per far suonare la campanella in orario l’amministrazione ha optato per una tensostruttura con tende a uso scolastico.“Abbiamo fatto del tutto per far partire l’anno scolastico” dichiara Zavaglini “ non avevamo soluzioni alternative, ma questa volta lo Stato non ci ha abbandonato. È una soluzione provvisoria ma efficiente in attesa dei moduli scolastici. In circa quattro giorni abbiamo montato la tensostruttura e questa mattina vedere i bambini felici di andare a scuola è stato emozionante, speriamo solo che tra un mese arrivino realmente i moduli richiesti e che non sia solo una promessa”.All’inaugurazione dell’anno scolastico erano presenti oltre al sindaco anche le autorità provinciali: il presidente Pettinari, il prefetto Preziotti, il consigliere regionale Sciapichetti, il comandante provinciale dei Carabinieri Di Iulio, il comandante della stazione dei Carabinieri di Sarnano Esposito e il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Cipriani.Gualdo, che aveva resistito al terremoto del ’97, è in una condizione di emergenza “Siamo un paesino di 800 abitanti e 97 sono senza casa, quindi circa il 12-13% delle persone, tutte e cinque le chiese sono inagibili, il nostro parroco celebra la messa in una stanza sotto il suo appartamento. Non ci si rende conto dei danni, l’oggettività è un’altra… siamo messi male”.La paura più grande è quella di rimanere soli, che passata questa fase di grande solidarietà e cooperazione Gualdo sia considerato un paese di serie b: “Confido nella presenza dello Stato” continua il sindaco “anche noi abbiamo la nostra ricchezza da proteggere e da rimettere in piedi, la casa di Romolo Murri (uno dei fondatori della Democrazia Cristiana) è gravemente lesionata, una parete è venuta giù, dobbiamo rimetterla in sesto perché è un nostro patrimonio, è un patrimonio nazionale”.Tornare alla normalità, avere un tetto sicuro, una scuola vera, luoghi da poter far visitare ai turisti: questo serve per ripartire e Gualdo vuol rinascere.[video width="576" height="320" mp4="http://picchionews.it/wp-content/uploads/2016/09/gualdo.mp4"][/video][video width="576" height="320" mp4="http://picchionews.it/wp-content/uploads/2016/09/gualdo2.mp4"][/video]
Bufera sul vicepresidente del Corecom Marche, Francesco Capozza, dopo le dichiarazioni scritte su Twitter in merito alla vicenda del suicidio di Tiziana Cantone, la giovane di Napoli al centro di un video hard diventato virale. "Scusate, attaccatemi pure, ma io non posso concepire il suicidio di per sè, ancor meno se una vacca che si fa video hot poi arriva a tanto": una frase che ha scatenato unanime indignazione, in particolare quella del capogruppo del Partito Democratico in Regione, Gianluca Busilacchi.“Considerate la gravità e l'oscenità delle dichiarazioni del vicepresidente del Corecom Marche, Francesco Capozza, pubblicate su Twitter, in relazione al suicidio della ragazza di Napoli, si rendono urgenti e indispensabili le sue dimissioni dalla carica che ricopre”. Così Busilacchi, dopo le violente parole postate sul social network dal componente del Comitato Regionale per le Comunicazioni delle Marche.“Il comportamento del vicepresidente del Corecom – prosegue Busilacchi –, ancora più assurdo per il fatto che è un rappresentante delle istituzioni, operante proprio nel campo delle garanzie delle comunicazioni, non può infangare il nome del Corecom Marche, tra i più stimati d'Italia e della Regione Marche, di cui il Comitato è organo funzionale. Dunque, le sue dimissioni si rendono inevitabili”.Francesco Capozza, giornalista già portavoce di Gianfranco Fini, attuale vice presidente del Corecom delle Marche (è stato eletto in quota Pdl nell'ottobre 2011), ha suscitato sdegno sul social e non solo. ''Volevo dire, da cristiano, che il suicidio non è una soluzione'' si difende oggi. Ma il presidente del Consiglio regionale delle Marche Antonio Mastrovincenzo replica: ''Dichiarazioni vergognose ed inaccettabili. Capozza non può ricoprire un minuto di più il suo ruolo di vice presidente del Corecom. Chiedo le sue immediate dimissioni". ''Proprio il Comitato di cui Capozza fa parte è l'organismo indipendente chiamato istituzionalmente a vigilare sul rispetto dei diritti di libertà dei cittadini in tema di comunicazioni''.
A Visso, nell'unica scuola agibile (che ospita le elementari e le medie) hanno rinunciato alla mensa e a due aule per fare spazio ai bambini dell'asilo nido e della scuola dell'infanzia, ubicati nell'altro plesso scolastico inagibile per il sisma del 24 agosto."Sono in tutto oltre 100 bambini e ragazzi - dice all'ANSA il sindaco Giuliano Pazzaglini -, li abbiamo sistemati tutti nel primo edificio, che è stato ricostruito con criteri antisismici dopo il terremoto del 1997 e che ha retto, a dimostrazione del fatto che si può vivere in sicurezza anche in zone a rischio sismico". Nel piccolo centro, sede dell'Ente Parco dei Monti Sibillini (una sessantina le unità immobiliari inagibili, compresi alcuni condominii), "non ho voluto tendopoli, ma solo qualche tenda isolata presso le abitazioni, per un effetto psicologico: far rimanere tranquilla la popolazione e lasciare il territorio presidiato per evitare il rischio di atti di sciacallaggio".Per il resto, il primo cittadino di Visso lamenta di aver dovuto fare "tutto da solo, dal prendere le tende in poi". Intanto, sempre in autonomia, Pazzaglini si sta muovendo per fare in modo che Visso, superata la fase dell'emergenza e poi della ricostruzione, torni ad attrarre turisti e visitatori. "Sono andato a Bologna - racconta - e ho incontrato il sindaco Merola per organizzare una mostra di manoscritti leopardiani: qui custodiamo gli autografi di vari Idilli e sonetti, tra cui quello dell'Infinito. E poi ho stretto un accordo con il sindaco di Recanati per una promozione congiunta delle nostre città: da Leopardi ai capolavori artistici, fino alle eccellenze enogastronomiche". In cantiere anche il progetto di una mostra a Milano "con i Comuni terremotati Bandiera Arancione. Vorremmo però un minimo di presenza dello Stato". E anche il riconoscimento dei danni subiti dai centri marchigiani rimasti fuori dal cratere sismico: "qui abbiamo 200 persone fuori casa, in parte per inagibilità accertata, in parte per paura. Le richieste di sopralluoghi sono circa 500. Siamo stati i primi a sollevare questo problema per avere riconoscimenti nel primo decreto di protezione civile", conclude Pazzaglini. (Ansa)
Torna a far parlare di sé la nonnina usufruttuaria dell’immobile di via Cesare Battisti Civitanova M. che lo scorso 12 luglio aveva richiesto l’intervento delle forze dell’ordine per rientrare nella propria abitazione dopo che si era vista negare l'ingresso dalla propria nipote (leggi qui l'intera vicenda).Questa mattina le suore dell’Istituto “Alfonso Maria Fusco” hanno denunciato la scomparsa della signora Maria De Luca dalla casa di riposo presso la quale alloggia da circa due anni, nonostante il suo ricorrente desiderio di far ritorno a casa.Ore di ansia e di paura per le sorti della 94enne civitanovese, che fortunatamente è rientrata in Istituto nel primo pomeriggio dopo aver trascorso l’intera mattinata presso il Tribunale di Macerata al fine di avere delucidazioni circa la sua posizione.Immediatamente avvertiti dai Carabinieri di Civitanova Marche, i legali Roberta Pizzarulli e Simone Santoro, assistiti dalla Dott.ssa Giada Micucci, si sono attivati per capire cosa fosse accaduto. I legali, appena arrivati presso la Caserma, hanno appreso che la sig.ra Maria aveva fatto rientro presso la casa di riposo ospite.Dopo il tentativo del 12 luglio, in occasione del quale la nonnina implorava di ritornare a casa, ha atteso speranzosa il verificarsi di un’apertura da parte della nipote, che tuttavia non si è perpetrata. Suo malgrado, dunque, dovrà domandare tutela alla magistratura ordinaria, al fine di vedere accertato il proprio diritto di far ritorno a casa.
Entro un mese verrà approvato un decreto legge per la ricostruzione delle zone colpite dal sisma: lo ha reso noto il segretario generale della Cisl Giovanni Luciano al termine di un incontro a Palazzo Chigi. "In questo lasso, ci è stato riferito, si terranno nuovi incontri per definire il provvedimento con le parti sociali, le Regioni, i sindaci delle aree coinvolte e le imprese", ha spiegato Luciano, aggiungendo che nel decreto saranno presenti anche le agevolazioni fiscali per lavoratori e imprese (ANSA).
Doppio furto la notte scorsa a Corridonia, dove i soliti ignoti hanno colpito prima in una abitazione privata e poi in una ditta di pneumatici. I ladri si sono introdotti all’interno di una casa approfittando dell’assenza dei proprietari, rubando oggetti d'oro per un valore di alcune centinaia di euro.Successivamente sono penetrati nei locali di un’azienda destinata alla vendita e montaggio di pneumatici, rubando gomme per alcune centinaia di euro.
Sono 24 mila le richieste di sopralluoghi per gli edifici del cratere del sisma nelle Marche.Lo hanno confermato fonti della Protezione Civile. I comuni interessati dalle richieste sono 60, e riguardano soprattutto le tre provincie di Macerata, Fermo e Ascoli (ANSA).
Nella notte di ieri ignoti si sono introdotti all'interno dell'Ibalt srl, nota azienda destinata alla vendita di bevande, a Treia.I ladri, probabilmente in quattro, si sono introdotti dal retro, rompendo una porta dello stabile. L'allarme, scattato tempestivamente, ha messo in fuga i malintenzionati che sono però riusciti a rubare dalla cassa alcune centinaia di euro.I fatti si sono svolti nella notte tra martedì e mercoledì.
Domani (giovedì 15 settembre) presso la Prefettura di Macerata saranno firmati tre protocolli d’intesa tra il Prefetto e i sindaci del comune di Appignano, Civitanova e Tolentino per l’avvio del progetto di sicurezza partecipata denominato “controllo del vicinato”.Dallo scorso anno un analogo modello di sicurezza partecipato è già attivo in vari comuni della provincia dove ha dato prova, in base alle verifiche condotte di recente, di buoni risultati.Alla luce di tale esperienza, e nell’ottica di un rafforzamento del controllo del territorio e della sicurezza partecipata dei cittadini, verranno quindi siglati altri tre protocolli volti ad estendere il progetto in ulteriori comuni.Il progetto, promosso dalla Prefettura e dai Comuni interessati è realizzato d’intesa con la Questura di Macerata, il Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri ed il Comando Provinciale della Guardia di Finanza.
Panico questa mattina in autostrada, dove una donna di 28 anni, di origini marocchine residente ad Ancona, ha percorso contromano circa dodici chilometri prima di essere fermata da una pattuglia della polizia stradale, fortunatamente in tempo, prima che si verificasse l'irreparabile.La giovane era alla guida della sua auto, quando ha imboccato contromano il casello di Porto Recanati sulla corsia nord. Tantissime le segnalazioni arrivate al centralino della polizia stradale di Macerata che si è messa subito all'opera per cercare di fermare la donna. Infatti, sono stati gli automobilisti che l'hanno incrociata a segnalare il fatto alla polizia stradale che, al km 255, è riuscita a stoppare la donna. Che al controllo dell'etilometro è risultato positiva.
Tragedia intorno alle 20 di ieri sera a Tolentino, dove una donna di 63 anni, Lidia Baroncia, ha perso la vita dopo essere precipitata dalla finestra della sua abitazione in via Gramsci.L'ipotesi più probabile è quella del suicidio.La signora Baroncia lascia il marito Franco Carfagna, ex dipendente comunale, il figlio Daniele e una nipotina.La salma è stata composta nella sala del commiato Terracoeli. I funerali si svolgeranno domani (giovedì 15 settembre) alle 10 nella chiesa dello Spirito Santo.
Spaccia all'interno della galleria pedonale che collega corso Dalmazia a corso Umberto I e finisce in manette. Nei guai un 41enne della provincia di Ancona, ma di fatto senza fissa dimora, M.R. le sue iniziali, ora in carcere a Camerino a disposizione della competente autorità giudiziaria.A seguito di più segnalazioni pervenute alla Polizia in ordine a presunta attività di spaccio di sostanze stupefacenti all’interno della galleria, nell’ultimo periodo sono stati predisposti mirati servizi di osservazione volti a riscontrare quanto segnalato.Ieri pomeriggio, verso le 17, in cima alle scale della galleria dal lato di corso Dalmazia, gli agenti della Squadra mobile della Questura di Macerata hanno notato un soggetto seduto in un angolo buio della galleria, con diverse sacche vicino a sè, in evidente stato di attesa. Gli agenti hanno proceduto al controllo del giovane il quale, nonostante ripetute richieste, non è riuscito a fornire giustificazioni plausibili circa la sua presenza in quel luogo. I primi accertamenti effettuati, hanno consentito di verificare che lo stesso nell’ultimo periodo era stato sottoposto a controllo più volte e in alcune occasioni era stato trovato in possesso di modiche quantità di droga. Lo stesso è stato quindi sottoposto a perquisizione a seguito della quale, all’interno di uno degli zaini in suo possesso, è stato rinvenuto un involucro in plastica trasparente contenente circa 25 grammi di cocaina. Inoltre, è stato trovato in possesso oltre che di materiale atto al taglio e confezionamento della sostanza, anche di una considerevole somma di denaro probabilmente provento dell’attività di spaccio, nonché di alcuni apparecchi informatici ancora nelle loro custodie di cui l’interessato, al momento, non ha saputo fornire notizie circa la reale provenienza. Tra questi tre telefoni cellulari, due tablet e un modem wi-fi.M.R. è stato dichiarato in stato di arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti ed associato al carcere di Camerino.
Ruba trecento euro di penne all'Iper di Civitanova, ma viene fermata e denunciata. Nei guai è finita una donna romena di 25 anni residente in Abruzzo.I fatti si sono verificati ieri, intorno alle 13, quando gli agenti della “Volante” del Commissariato di Civitanova sono intervenuti all'Iper in via Costantino, dove poco prima era stata fermata da personale addetto alla sicurezza una donna che si era resa responsabile di furto. Sul posto è stata identificata D.M., 25enne di origini romene residente in Abruzzo, la quale aveva superato le casse dopo aver nascosto sotto la maglia 35 confezioni di penne di una nota marca per un valore di oltre 300 euro tentando di guadagnare l’uscita.La merce è stata subito riconsegnata al personale del supermercato, la donna è stata denunciata a piede libero all'autorità giudiziaria per furto aggravato.
Andrea Cipriani si è spento ieri mattina alle 10.30 all’ospedale civile di Macerata, dopo una estenuante battaglia contro una malattia che lo aveva colpito da qualche tempo.Ricoverato da giorni in ospedale, il quarantenne maceratese lascia la moglie Cinzia e due figli, una bambina di 4 anni e un bimbo di 6. Andrea aveva seguito le orme del padre Giuseppe nell’agenzia assicurativa Fata di Macerata, in un primo momento lavorando insieme e poi ne ha assunto la gestione al pensionamento del padre.Una giovane vita tragicamente stroncata, un dolore immenso nel quale si sono stretti alla famiglia amici, parenti e colleghi. Molti i messaggi di cordoglio anche sulla sua pagina Facebook. La camera ardente è stata allestita ieri pomeriggio nel commiato delle onoranze funebri Verdini, a Corridonia. Il funerale sarà oggi pomeriggio alle 16.30 nella chiesa del Buon Pastore del quartiere di Collevario, a Macerata.
Un incidente si è verificato a Matelica dopo il cimitero, in direzione Acquosi, intorno alle 8.30 di questa mattina.Un furgoncino è finito fuoristrada, terminando la sua corsa in mezzo ad un campo. Il guidatore ha fatto tutto da solo e non sono state coinvolte altre vetture. Da chiarire la cause dell'incidente. L'autista del mezzo è stato estratto dall'abitacolo dai vigili del fuoco di Camerino e trasportato al 118 di San Severino.
Due persone di Porto Potenza sono state arrestate questa mattina dai carabinieri della Compagnia di Civitanova per coltivazione e detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.I carabinieri della Stazione di Porto Potenza Picena da diversi giorni seguivano i movimenti di due uomini che vivono in un’abitazione situata nella periferia dell’abitato portopotentino. Nella tarda mattinata odierna, i militari hanno deciso di intervenire effettuando una perquisizione, nel corso della quale sono state trovate nell’orto, tra pomodori ed altri ortaggi, 47 piante di marijuana. Nel prosieguo delle operazioni, estese nell’abitazione e nelle sue pertinenze, sono stati trovati altri 430 grammi di marijuana custoditi in oltre venti barattoli, 60 grammi di semi di marjiuana, alcuni bilancini di precisione, contenitori e strumenti per la lavorazione della marijuana (tritafoglie), oltre a 1480 euro in contanti.La rilevanza dell’attività svolta dai due, è testimoniata dalla quantità di stupefacente recuperato e dal materiale rinvenuto utilizzato sia per la coltivazione che per la lavorazione della sostanza grezza, oltre alla quantità di semi presenti.Durante l’attività sono stati denunciati a piede libero anche due familiari dei giovani per concorso nelle stesse violazioni.Si è proceduto al sequestro di tutto ciò che è stato rinvenuto e sono stati tratti in arresto i responsabili: M.C. 29enne e D.C. 25enne, entrambi del posto.I due sono stati tradotti presso il carcere di Camerino a disposizione dell’autorità giudiziaria maceratese.
A latere della sentenza del Gup del tribunale di Ancona che ha dichiarato il non luogo a procedere per 55 imputati e il rinvio a giudizio, ma solo per alcuni capi di imputazione per altri sei nell'inchiesta sulle cosiddette 'spese facili' dei gruppi consiliari delle Marche, arrivano le prime dichiarazioni dei diretti interessati. Durissimo il legale dell'assessore Angelo Sciapichetti, avvocato Gianfranco Formica: "Se la Procura, anziché sparare nel mucchio, avesse minimamente esaminato le carte riguardanti lo Sciapichetti, si sarebbe senz’altro evitato questo passaggio davanti al GUP, con il conseguente pesante ed ingiustificato danno di immagine. Pazienza. Ora, però, dopo la Corte dei Conti, anche un Giudice penale, particolarmente attento e rigoroso, ha confermato la ineccepibilità del comportamento del suddetto Consigliere Regionale, cosa di cui i suoi elettori – e non solo io – non avevano alcun dubbio”.Per Paola Giorgi "La giustizia ha uno stato; solido. È come se mi avessero riposizionato una parte di me: l'avevano strappato via inconsapevoli che perdere l'equilibrio reca sofferenza. È tutto tornato al suo posto ora, ed io sono diamante. Inscalfibile".Rinviato a giudizio, invece, il tolentinate Francesco Massi: "Dopo 40 anni di politica sono stato rinviato a giudizio (dopo il proscioglimento da tutti gli altri capi di imputazione ) per un peculato di 146 euro. Attenderò con ansia e trepidazione il processo del 6 dicembre".Per Francesco Comi "Sono stati tre anni di sofferenze. Questo processo è stata una prova durissima per me come persona e come segretario di un partito che rappresenta una grande comunità".Dall'inchiesta, escono tutti gli esponenti del Partito Democratico e del centrosinistra. L'unico ad essere stato rinviato a giudizio è stato Cesare Procaccini. Maceratese. Così come maceratesi, e tutti (all'epoca dei fatti) di centrodestra, sono altri quattro politici rinviati a giudizio: Ottavio Brini, Franco Capponi, Enzo Marangoni e, appunto, Francesco Massi."Non posso dire quello che penso...". Lo afferma l'ex presidente dell'Assemblea legislativa delle Marche Vittoriano Solazzi (Marche 2020) commentando il proscioglimento nel procedimento sulle 'spese facili' del Consiglio. "Posso fare - aggiunge - una considerazione di carattere personale: non ho mai avuto il benché minimo dubbio su come la faccenda sarebbe finita. Perché i fondi sono stati spesi correttamente e documentati dal francobollo alle riviste. La cosa che più mi è pesata è la gogna mediatica". La vicenda "ha condizionato il mio comportamento sul piano politico: dato che c'era un'inchiesta in corso mi sono astenuto dallo svolgere attività politica, almeno in prima persona. Ora - conclude Solazzi - si è allontanata la spada di Damocle non tanto giudiziaria quanto mediatica".Dopo l'assoluzione perché il fatto non sussiste nel processo per le cosiddette 'spese facili' in consiglio regionale, il legale dell'ex governatore Gian Mario Spacca, l'avv. Alessandro Gamberini, lo ha subito comunicato via Sms al suo assistito. "Era la formula migliore che si potesse pensare - ha detto il difensore, commentando all'assoluzione di Spacca perché il fatto non sussiste''. ''Noi - ha aggiunto - eravamo convinti che questa fosse la formula giusta perché non si tratta solo di buona fede, si tratta proprio di ritenere che non ci sia stata alcuna appropriazione. Come dire, c'è una regolarità nel modo in cui sono stati spesi i soldi che erano stati ingiustamente addebitati. Era un processo che non aveva le gambe con cui camminare e il giudice l'ha riconosciuto a noi come a molti altri".Questi i nomi degli indagati prosciolti dall'accusa di peculato nel procedimento sulle 'spese facili' del Consiglio regionale: gli ex consiglieri Luca Acacia Scarpetti; Francesco Acquaroli; Fabio Badiali; Stefania Benatti; Giuliano Brandoni; Raffaele Bucciarelli; Gianluca Busilacchi; Valeriano Camela; l'ex addetto al Gruppo dei Verdi Giuseppe Canducci; Adriano Cardogna; Mirco Carloni; Guido Castelli; Graziella Ciriaci; Giancarlo D'Anna; Antonio D'Isidoro; Sandro Donati; Paolo Eusebi; Andrea Filippini, collaboratore tra il 2010 e il 2012 con il gruppo consiliare Idv per studi e ricerche di interesse regionale; Elisabetta Foschi; Enzo Giancarli; Sara Giannini, Roberto Giannotti; Paola Giorgi; Dino Latini; Leonardo Lippi; Marco Luchetti; Maura Malaspina; Katia Mammoli; Luca Marconi; Erminio Marinelli; Almerino Mezzolani; Luigi Minardi; Adriana Mollaroli; Giulio Natali; Rosalba Ortenzi; Fabio Pagnotta, Pietro Enrico Parrucci; Paolo Perazzoli; Paolo Petrini; Giuseppe Pieroni, addetto al Gruppo Pdc; Moreno Pieroni; Fabio Pistarelli; Mirco Ricci; Lidio Rocchi; Franca Romagnoli; Angelo Sciapichetti; Daniele Silvetti; l'ex presidente del Consiglio regionale Vittoriano Solazzi; Franco Sordoni; Oriano Tiberi, Gino Traversini; Umberto Trenta; Luigi Viventi; Roberto Zaffini e Giovanni Zinni.
L’onda sismica del 24 agosto, tragica nel cratere intorno all’epicentro di Accumoli, ha provocato anche danni alle cose in un vasto comprensorio, compreso il centro storico di Montelupone che, in linea d’aria, dista 81 chilometri dalla “faglia assassina”: strade e porte murarie chiuse, un paio di sgomberi, case e chiese inagibili, palazzo comunale e palazzetto dei priori parzialmente impraticabili, traffico rivoluzionato.Oggi, dopo quasi tre settimane dal drammatico evento, abbiamo incontrato il sindaco Rolando Pecora per fare il punto sulla situazione.Le tre chiese. La S. Pietro e Paolo, lesionata, è di competenza della curia vescovile; la millenaria san Francesco verrà valutata entro venerdì dai tecnici della sovrintendenza e forse verrà riattivata in tempi abbastanza brevi; santa Chiara è per ora irrecuperabile, perché avrà bisogno di finanziamenti cospicui. Le messe, che sono state celebrate all’aperto, nel parco Franchi, ora vengono officiate nella sala parrocchiale, ex chiesa del Crocifisso. L’abbazia di san Firmano è agibile e, anzi, sabato 17 il vescovo Marconi inaugurerà il nuovo presbiterio.Le vie interne: mentre via Borgianelli e via XX settembre verranno riaperte a breve, il vicolo Andreotto resterà chiuso a lungo, comportando la messa in sicurezza di un grande edificio disabitato e privato.Le porte murarie: l’attuale inagibilità delle vie Borgianelli e XX settembre in pratica vanifica l’utilizzo di porta Ulpiana; il traffico della porta del Cassero, quasi unico accesso attuale al paese, è regolato in entrata e in uscita da un semaforo provvisorio; la porta del Trebbio non comunica con la rete viaria interna; la porta S. Stefano (o Marina), davvero nevralgica per la circolazione sia pedonale che veicolare, verrà riaperta a breve termine, se non altro per la risolutezza, o la “tigna”, del sindaco: chiusa in toto venerdì scorso per la caduta di frammenti, abbisogna di un intervento semplice e rapido. Trattandosi però di un manufatto storico, è entrata in ballo l’interpretazione di una circolare del Ministero dei beni culturali e i vigili del fuoco hanno negato il proprio risolutivo intervento. Gli insistiti contatti tra il sindaco Rolando Pecora e l’ingegnere Camilla Tassi, del Ministero dei beni culturali, ha finalmente generato una soluzione e, a giorni, o interverranno i vigili del fuoco con l’autoscala, o il sindaco provvederà con altri mezzi, liberando così il paese da una “morsa” poco vivibile. In serata, intanto, in vista dell’apertura dell’anno scolastico il sindaco incontrerà gli operatori scolastici e le famiglie nella palestra della scuola primaria.