"Non concepisco il suicidio di una vacca": bufera sul vicepresidente del Corecom Marche
Bufera sul vicepresidente del Corecom Marche, Francesco Capozza, dopo le dichiarazioni scritte su Twitter in merito alla vicenda del suicidio di Tiziana Cantone, la giovane di Napoli al centro di un video hard diventato virale. "Scusate, attaccatemi pure, ma io non posso concepire il suicidio di per sè, ancor meno se una vacca che si fa video hot poi arriva a tanto": una frase che ha scatenato unanime indignazione, in particolare quella del capogruppo del Partito Democratico in Regione, Gianluca Busilacchi.
“Considerate la gravità e l'oscenità delle dichiarazioni del vicepresidente del Corecom Marche, Francesco Capozza, pubblicate su Twitter, in relazione al suicidio della ragazza di Napoli, si rendono urgenti e indispensabili le sue dimissioni dalla carica che ricopre”. Così Busilacchi, dopo le violente parole postate sul social network dal componente del Comitato Regionale per le Comunicazioni delle Marche.
“Il comportamento del vicepresidente del Corecom – prosegue Busilacchi –, ancora più assurdo per il fatto che è un rappresentante delle istituzioni, operante proprio nel campo delle garanzie delle comunicazioni, non può infangare il nome del Corecom Marche, tra i più stimati d'Italia e della Regione Marche, di cui il Comitato è organo funzionale. Dunque, le sue dimissioni si rendono inevitabili”.
Francesco Capozza, giornalista già portavoce di Gianfranco Fini, attuale vice presidente del Corecom delle Marche (è stato eletto in quota Pdl nell'ottobre 2011), ha suscitato sdegno sul social e non solo. ''Volevo dire, da cristiano, che il suicidio non è una soluzione'' si difende oggi. Ma il presidente del Consiglio regionale delle Marche Antonio Mastrovincenzo replica: ''Dichiarazioni vergognose ed inaccettabili. Capozza non può ricoprire un minuto di più il suo ruolo di vice presidente del Corecom. Chiedo le sue immediate dimissioni". ''Proprio il Comitato di cui Capozza fa parte è l'organismo indipendente chiamato istituzionalmente a vigilare sul rispetto dei diritti di libertà dei cittadini in tema di comunicazioni''.
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