Un normale controllo di polizia si è trasformato in una vera e propria operazione di pubblica sicurezza nel pomeriggio di ieri a Porto Sant'Elpidio. Intorno alle 16:30, una pattuglia delle Volanti della Questura di Fermo ha fermato una Fiat Panda con tre persone a bordo in via Garda.
Alla vista degli agenti, i tre occupanti – un tunisino di 39 anni residente a Macerata, una connazionale di 41 anni e un cittadino romeno residente a Sesto San Giovanni (Milano) – hanno mostrato evidenti segni di nervosismo. Le risposte fornite sul motivo della loro presenza nel Fermano non hanno convinto i poliziotti, che hanno deciso di procedere con una perquisizione personale e del veicolo.
Durante il controllo, il tunisino ha tentato di nascondere sotto il tappetino posteriore un coltello in acciaio con apertura "a farfalla", lungo circa 30 centimetri. L’ispezione approfondita dell’abitacolo ha poi permesso di rinvenire anche un machete da 50 centimetri, occultato sotto il sedile del conducente.
Le armi sono state immediatamente sequestrate e i tre soggetti sono stati accompagnati in Questura per gli accertamenti di rito. I rilievi della polizia scientifica hanno fatto emergere numerosi precedenti penali, alias e rintracci per notifica a carico di tutti gli occupanti.
Il tunisino e il cittadino romeno, che hanno rivendicato la proprietà delle armi, sono stati denunciati in stato di libertà per porto ingiustificato di armi o oggetti atti a offendere. Inoltre, uno dei due è risultato irregolare sul territorio nazionale ed è stato affidato all’Ufficio Immigrazione per la definizione della propria posizione.
Commenti