Tolentino, sopralluogo in ospedale dei tecnici del Di.Coma.C.: confermata la parziale inagibilità
I tecnici del Di.Coma.C. hanno effettuato questa mattina un sopralluogo all'interno dell'ospedale di Tolentino, dove da ieri si è resa necessaria la chiusura di un'ala risultata inagibile a causa dei danni dovuti al sisma del 24 agosto e alle successive scosse che hanno provocato lesioni a delle colonne portanti.
Per il momento restano confermate le decisioni assunte ieri dal direttore dell'area vasta Alessandro Maccioni (l'articolo di ieri): chiusura dell'ala che ospita il reparto di lungodegenza, gli ambulatori e i servizi amministrativi. I circa quindici pazienti che si trovavano ricoverati nella lungodegenza sono stati spostati già ieri in un'altra ala della struttura tolentinate dove non si sono registrati danni. "Per il momento la situazione rimane quella di ieri: nei prossimi giorni riceveremo la scheda ufficiale a seguito del sopralluogo dei tecnici Di.Coma.C. e a quel punto potremo avere un quadro ancora più preciso della situazione" spiega il dottor Maccioni.
Il Di.Coma.C. è una struttura sovra-regionale di supporto ai centri istituiti a livello provinciale o intercomunale, che a loro volta supportano i centri operativi istituiti dai sindaci nei propri territori. Nell’ambito della Di.Coma.C operano anche i referenti delle strutture di protezione civile delle Regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo, per partecipare alla definizione delle attività da realizzare nei prossimi mesi e garantire una risposta operativa omogenea sui territori interessati dall’emergenza. Nel centro di coordinamento, articolato in 13 funzioni di supporto più un’unità di coordinamento, sono presenti i rappresentanti delle strutture operative, l’Anci per coordinare l’impiego delle risorse messe a disposizione dai comuni italiani, il MiBAcT per il raccordo delle attività per la salvaguardia dei beni culturali e Trento, in rappresentanza della Commissione speciale delle Regioni e Province autonome. Partecipano, inoltre, i centri di competenza tecnici e scientifici, le società di servizi essenziali e le organizzazioni di volontariato.
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