Anche il centro di San Ginesio è stato dichiarato zona rossa. Numerosi i danni registrati. La popolazione dovrà passare la notte fuori.Il sindaco Mauro Scagnetti: "Siamo fuori da stamattina, i negozi sono chiusi e la popolazione è raccolta presso l'ostello comunale, all'interno del quale sono stati allestiti circa 200 posti letto. Un altro punto di accoglienza con circa trenta brandine è quello di Pian di Pieca presso il teatrino antisismico della parrocchia, mentre stiamo attendendo altre brandine dalla protezione civile da mettere nel centro di aggregazione di Passo San Ginesio. La popolazione stanotte non rientrerà a casa: è una situazione inimmaginabile per San Ginesio".Sono stati registrati crolli diffusi sia di abitazioni privati che di edifici religiosi, nella chiesa di San Francesco e nell'ex chiesa della scopa. Crollati edifici in Piazza Holland e in Via Martiri di Nassiria. Anche gli uffici comunali sono inagibili. È venuta giù la smerlatura a sinistra del torrione e si sono registrati danni anche sulla porta Ascarana.Tutte le foto e le informazioni ci giungono dai nostri inviati sul posto.
"Da 10mila rischiamo di arrivare a 100mila persone che avranno bisogno di essere assistite".Lo ha detto il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, che si trova a Macerata, nella Sala operativa provinciale della Protezione civile, per monitorare la situazione dopo l'ultima scossa di terremoto. "L'area interessata - ha spiegato Ceriscioli - toccando, oltre al Maceratese, anche Ancona".Andando avanti di questo passo, con la crisi sismica che non si arresta, "si rischia di arrivare a 100mila sfollati" (ANSA).
Muccia, dopo il sisma, è una comunità abbandonata a se stessa mentre la terra continua a tremare senza dar tregua. Nel Paese sono rimasti circa 200 cittadini a fronte dei circa 800 abitanti: tutta la restante popolazione ha trovato alloggio presso un'autonoma sistemazione o sulle coste.La comunità rimasta si sta arrangiando come può, recuperando beni di prima necessità presso i ristoranti ormai distrutti. "Abbiamo bisogno di tutto - ci dicono - mancano i pannolini per i bambini e per gli anziani, non abbiamo cambi, né carta igienica. Ci sono bambini e per loro è necessario tornare quanto prima alla normalità, ci sono maestre che si sono offerte per stare con loro qualche ora, farli giocare in assenza di una struttura scolastica attiva. Abbiamo bisogno di tutto. C'è un cuoco dell'associazione cuochi che sta cucinando per noi in queste ore con quello che si è riuscito a reperire".Gli sfollati hanno trovato una sistemazione d'emergenza nei container già utilizzati dagli operai della Quadrilatero."Non ci sono forze dell'ordine - continua il racconto dei residenti - se non quattro carabinieri, ci stanno abbandonando".Tutte le attività commerciali sono chiuse, non ci sono volontari e proprio per questo si sollecitano tutte le associazioni di volontariato a fare il possibile per non lasciare morire questa realtà.Tutte le foto e le informazioni ci giungono dai nostri inviati sul posto.
Continua la lunga lista dei centri divenuti zona rossa, anche Caldarola, dopo il sisma di questa mattina, ha registrato danni e crolli.I tecnici hanno dunque deciso di chiudere il centro storico, è divenuta una zona disabitata. Crolli di tetti delle case, la scuola semi distrutta. Quello che appare agli occhi è un paesaggio quasi da seconda guerra mondiale, con le macerie e i crolli, con la paura che si respira nell'aria e si legge negli occhi delle persone.Sembra non esserci un tetto che non sia lesionato. Il tetto della Collegiata San Martino è crollato, il campanile ha subito una torsione e si è staccato dalla chiesa.La strada che da Caldarola conduce a Sarnano è chiusa. Come è chiuso il collegamento da Camporotondo a Sarnano, l'unica strada da poter percorrere ad ora è quella che parte da Sforza Costa.Tutte le foto e le informazioni ci giungono dai nostri inviati sul posto.
Diverse le palazzine crollate a San Severino sulla provinciale 502 che collega la città a Serrapetrona. Quattro famiglie sono state tirate fuori e messe in salvo e fortunatamente nessuno è rimasto ferito.Terrore e panico in città già duramente provata dalle scosse del 26 ottobre. Le persone hanno quasi totalmente lasciato le loro case e si stanno radunando in piazza o nel palazzetto.Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha revocato l'ordinanza con la quale, ad inizio anno, era stata disposta la chiusura degli uffici comunali per il 31 ottobre, giornata di ponte in concomitanza con la festività di Ognissanti. L'emergenza legata al terremoto, e la necessità di effettuare tantissimi sopralluoghi presso edifici pubblici e privati, hanno fatto decidere l'Amministrazione per la revoca del precedente provvedimento con il ripristino del servizio per le giornate di domenica 30, lunedì 31 ottobre e martedì 1 novembre, almeno per le aree e gli uffici considerati strategici e di riferimento per tutte le pratiche relative al sisma.In un messaggio indirizzato ai dipendenti comunali, a firma del primo cittadino, Rosa Piermattei, e del segretario generale facente funzione, Pietro Tapanelli, si legge: “Siamo consapevoli delle enormi difficoltà che ognuno di voi sta vivendo ma crediamo sia importante dare un segnale di continuità e vicinanza a tutta la popolazione, garantendo il funzionamento della macchina comunale. In queste circostanze, infatti, diventa essenziale garantire l'operatività dei servizi, ma è vitale trasmettere un messaggio di protezione ai cittadini. Vi ringraziamo con tutto il cuore per quello che state già facendo e per tutto quello che farete, consapevoli che tutti insieme riusciremo a superare questo momento”.
Continua la conta dei danni provocati da sisma registrato in centro Italia in queste ore. Non solo abitazioni private e monumenti ma anche le infrastrutture sembrano essere danneggiate. Una situazione che desta preoccupazione soprattutto dopo la recente e drammatica vicenda del cavalcavia crollato a Lecco.Una profonda spaccatura si è aperta nel tunnel che si trova all'altezza dell'uscita Muccia lungo la Foligno - Civitanova, di recente apertura: una spaccatura ben visibile dall'esterno della struttura sia in entrata che in uscita.Sul luogo è appena arrivata la Polizia per verificare e accertare l'entità dei danni.Tutte le foto e le informazioni ci giungono dai nostri inviati sul posto.
Disperato l'appello del sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, dopo l'ultima tremenda scossa di stamattina di grado 6.5."Ci sono stati venti nuovi crolli - dice Gentilucci - non ci abbandonate. Abbiamo bisogno urgentemente di un container per dare ricovero e ospitalità a chi è rimasto e non può andarsene. Abbiamo solo una tensostrutta che però non basta per tutti".
Al momento non risultano vittime del forte sisma di oggi nel centro Italia.Lo si apprende dai primi controlli dei carabinieri e degli altri soccorritori. A Tolentino, dove si sono avuti diversi crolli, tre persone sono state estratte vive dalle macerie, come rendono noto fondi della Protezione civile. Intanto l'Istituto di Geologia ambientale e Geoingegneria del Cnr sostiene che "in linea teorica" non si possono escludere altre scosse "forti come e più di quelli avvenuti fino ad oggi in aree adiacenti a quelle colpite in questi mesi" (ANSA).
Diffusi i crolli anche nella città di Tolentino di cui si sta mettendo in sicurezza il centro storico che ha riportato diversi danni. Tre persone sarebbero state estratte vive dalle macerie.Dichiarata inagibile la basilica di San Nicola che aveva già problemi al chiostro. Tante le persone che si sono riversate in piazza. Anche la basilica di San Catervo ha subito altri piccoli crolli.Drammatico il crollo di un'abitazione, già dichiarata inagibile, in via Pasubio.Problemi di viabilità, il consiglio è quello di non transitare per le vie delle centro per non intralciare i soccorsi. Chiuso in via precauzionale il Ponte del Diavolo.La chiesa del Sacro Spirito è chiusa, all'interno ci sono stati crolli e danni. La diocesi ha deciso di celebrare la messa davanti al duomo, mentre il vescovo sta girando per il territorio per la conta dei danni al patrimonio.Tutte le foto e le informazioni ci giungono dai nostri inviati sul posto.
Dopo la forte scossa di stamattina anche il centro di Macerata è stato chiuso alle macchine.Palazzo Buonaccorsi è stato dichiarato inagibile, mentre alcuni crolli di lievissima entità hanno spaccato i vetri di alcune auto.
Si è svolto venerdì sera, di fronte ad una folta platea, il convegno organizzato da Vince Civitanova dal titolo "Quale sicurezza per Civitanova?"I relatori Filippo Saltamartini, Roberto Benigni e Paolo Ruotolo, con il loro bagaglio di professionalità ed esperienza hanno affrontato il tema della sicurezza, sotto tutti gli aspetti, dall'analisi dei problemi alle proposte per affrontarli, riuscendo a mantenere sempre alta l'attenzione dei presenti. Interventi puntuali che hanno reso il convegno interessante, concreto, coinvolgente.Un appuntamento importante in cui Vince Civitanova e il suo candidato sindaco Fabrizio Ciarapica hanno ribadito che la sicurezza sarà uno dei punti cardini del programma elettorale.Non solo armamento e potenziamento del corpo dei vigili urbani attraverso la creazione del nucleo di sicurezza urbana, ma anche ordinanze specifiche come quella antiaccattonaggio, antibivacco, antiborsone ma anche un forte impegno sul decoro urbano, sulla pulizia degli spazi verdi, sull'illuminazione dei quartieri che sono leve che contribuiscono a diminuire il degrado e di riflesso il tasso di criminalità!Importantissima dal punto di vista politico, l'investitura ufficiale alla candidatura di Ciarapica a Sindaco espressa da uomo forte e prestigioso come Saltamartini che ricordiamo essere ex Vicequestore , gia' Senatore , Professore di Diritto di Pubblica Sicurezza all'Università di Perugia e da 7 anni amatissimo sindaco di Cingoli.Saltamartini , nel corso della serata, ha affermato piu' volte che auspica l'elezione di Ciarapica a sindaco in quanto lo ritiene per preparazione, esperienza, idee, spirito di servizio e capacità di ascolto, il migliore per Civitanova.
Il centro Italia trema ancora, è di stamattina l'ultima scossa, di grado 6.1 che ha colpito una zona già devastata e una popolazione ridotta allo stremo. Alla luce della storia sismica degli Appennini non si può escludere che le sequenze possano propagarsi in zone vicine. È quanto si legge in una nota la Commissione Grandi Rischi, in seguito alla riunione tecnica nella quale ieri sera sono stati analizzati dati e modelli forniti dai sismologi."Un aspetto della sismicità di questa regione è la possibilità che le sequenze possano avere una ripresa e propagarsi alle aree limitrofe, come già avvenuto ad esempio per gli eventi del 1703 (con due eventi di magnitudo circa 7 a distanza di un mese), del 1639 (almeno due eventi comparabili a distanza di una settimana), di Colfiorito (1997, magnitudo 6.0, con una sequenza di sei eventi di magnitudo oltre 5.2 su una durata di sei mesi) e ora nella zona di Amatrice, con due eventi di magnitudo 6.0 e 5.9 a distanza di due mesi», spiega la nota. Nella sua riunione a seguito dell’evento di agosto, la Commissione aveva identificato tre aree contigue alla faglia responsabile della sismicità allora in corso, che non avevano registrato terremoti recenti di grandi dimensioni e con il potenziale di produrre terremoti di elevata magnitudo (magnitudo 6-7).La sismicità del 26 ottobre ha attivato uno dei segmenti individuati dalla Commissione, a nord dell’evento di agosto, mentre gli altri due segmenti non si sono mossi. «In considerazione della contiguità con la sismicità in corso, questi due segmenti rappresentano possibili sorgenti di futuri terremoti nella regione già colpita dagli eventi degli ultimi anni. Non si può inoltre escludere la prosecuzione della sismicità a Nord del sistema del Vettore-Bove. Ad oggi non ci sono evidenze che la sequenza in corso sia in esaurimento", spiega ancora la nota."Come emerge dalle risultanze del terremoto del 24 agosto e dalle prime evidenze dell’evento del 26 ottobre, le criticità sono legate alle vulnerabilità tipiche delle varie tipologie edilizie storiche presenti non solo in questa zona, ma anche in buona parte d’Italia. Si tratta di vulnerabilità ben note, collegate in gran parte a carenze costruttive originarie ma anche a scarsa manutenzione ed alla trasformazione degli edifici nell’arco del tempo. L’esperienza dei terremoti passati ha dimostrato che è possibile aumentare considerevolmente la sicurezza, in particolare per quanto riguarda la salvaguardia delle vite umane, anche con interventi di miglioramento sismico limitati e localizzati, accompagnati da una adeguata manutenzione. Nella sequenza in corso, in generale, gli edifici che hanno ricevuto interventi di miglioria strutturale dopo i terremoti del 1979 e del 1997, non hanno subito danni significativi nonostante siano stati sottoposti a livelli di scuotimento comparabili a quelli dei comuni più colpiti", prosegue la Commissione Grandi rischi.La Commissione, quindi, al contrario di quanto fece nella riunione dell'aprile 2009 a L'Aquila, lancia l'allarme, e raccomanda «di intensificare l’azione delle amministrazioni pubbliche al fine di proseguire ed accelerare i programmi di valutazione della vulnerabilità e riduzione del rischio sismico con particolare attenzione agli edifici strategici e rilevanti, già avviati dagli enti competenti, secondo quanto previsto dalla Legge n. 77/2009. Si raccomanda comunque lo sviluppo di una cultura di prevenzione che incoraggi i cittadini a valutare la vulnerabilità sismica delle proprie abitazioni e ad intraprendere le azioni migliorative conseguenti». La Commissione esprime la propria vicinanza alle popolazioni colpite da questo nuovo terremoto e al contempo si complimenta con il Dipartimento della Protezione civile per l’efficacia e la competenza con cui sta affrontando la complessa emergenza.
La terra ha tremato ancora alle ore 7.41 di stamattina, un terremoto ha colpito il centro Italia con una scossa che l'ingv ha ricalcolato la magnitudo che è di grado 6.5, profondità 10 chilometri, con epicentro a Norcia. Successivamente c'è stata una seconda scossa di magnitudo 4,6 e con epicentro sempre in provincia di Perugia. In questo momento sono diversi i crolli che vengono segnatati in molti comuni del maceratese.Disperato il sindaco di Uscita, Marco Rinaldi: "È crollato tutto". Ugualmente a Castelsantangelo, che in questi minuti è isolato a causa di una frana, il sindaco Mauro Falcucci: "Castelsantangelo è solo polvere".Sono 20 i comuni delle Marche interessati dal nuovo sisma che ieri ha sfiorato la magnitudo 6. Sono Visso, Ussita, Pievetorina, Acquacanina, Montecavallo, Fiastra, Pievebovigliana, Caldarola, Camerino, Muccia, Serrapetrona, Cingoli, Matelica, San Severino Marche, Tolentino, Caldarola, Fiuminata, Castel Sant'Angelo sul Nera, Sefro e Pioraco, tutti in provincia di Macerata. E' la prima rilevazione del Centro operativo regionale, girata al Dicomac di Rieti.
La notizia si legge sulla pagina Facebook "Un aiuto concreto per Castelsantangelo sul Nera" e parla di paura e smarrimento. "Amici dobbiamo purtroppo comunicarvi che è arrivata - si legge - l’ordinanza di sgombro totale. Da questo momento Castelsantangelo sul Nera è interamente zona rossa. Non vi avventurate per ora, le strade sono aperte ma pericolose nel caso di nuove scosse. Le autorità ci hanno assicurato tempi molto rapidi per i controlli e per la ricerca di una nuova area dove installare le casette in legno. Siamo davvero stremati, impauriti e sperduti. Mentre la stampa e i media sembrano averci dimenticati in una manciata di giorni, qui la situazione peggiora ogni minuto. Le scosse sono incessanti, spesso anche forti. Per darvi un’idea, non postiamo macerie, ma l’immagine ripresa da un drone della nuova faglia apertasi il 26 ottobre. Questa faglia interessa la zona tra il Monte Vettore e il Monte Bove e si è mossa per 20km circa. Si trova proprio sulla strada che porta da Ussita a Casali. Vi chiediamo di non abbandonarci, di aiutarci il più possibile a far circolare notizie del nostro territorio. Grazie" Dopo la scossa di questa mattina delle 7.45 il comune è rimasto isolato a causa di una frana, le strade che portano al paese sono chiuse e i vigili del fuoco hanno raggiunto gli abitanti con l'elicottero. I pompieri hanno anche cercato di utilizzare un antico passaggio sotterraneo costruito dai monaci che dal centro porta fuori città, dopo un sopralluogo e le continue scosse hanno però deciso di far evacuare il centro attraverso le strade.
"Così è da morire, non ce la facciamo più. E' un continuo, un continuo, un continuo!". Si sfoga così il sindaco di Castesantangelo sul Nera Mauro Falcucci dopo l'ultima scossa di terremoto, di magnitudo 4.2. "Abbiamo dovuto chiudere anche il Comune, che era già parzialmente inagibile. Ma con queste scosse, e la gente che sale e scende ogni volta per paura, non si può nemmeno più lavorare. Adesso aspettiamo un modulo per ospitare gli uffici".''La scossa? certo che l'abbiamo sentita, ma ormai piove sul bagnato...quasi tutto il paese è zona rossa, ho 866 sfollati, negli alberghi della costa o in altre strutture, il 70% delle case è inagibile''. Lo dice all'ANSA il sindaco di Pievebovigliana Sandro Luciani, dopo il sisma di magnitudo 4.2 registrato alle 18.24 a pochi km da qui, fra Norcia, Preci, Castelsantangelo sul Nera e Visso. (Ansa)
Venerdì sera a Le IV Porte di Macerata, Picchio News ha festeggiato il suo primo anno di attività alla presenza di tanti amici, collaboratori e sponsor.Una serata conviviale resa piacevole dalla perfetta ospitalità della Brp Eventi di Roberto Buratti, grazie anche agli stornelli tipici della tradizione marchigiana e qualche risata con Lando per cercare di esorcizzare questi drammatici momenti che la nostra terra si trova ad affrontare.
La Regione Marche ha disposto l'esenzione dei ticket sui farmaci e prestazioni specialistiche ambulatoriali per i residenti nei comuni colpiti dal sisma del 26 ottobre. Il provvedimento ricalca quello emanato dopo il terremoto del 24 agosto scorso. Il dirigente del servizio Sanità, Lucia Di Furia, ha inviato una circolare ai direttori di Asur, Inrca e Aziende ospedaliere per assicurare l'applicazione uniforme delle disposizioni.È stata disposta l'esenzione della compartecipazione previste per le prestazioni specialistiche ambulatoriali, usufruite presso le strutture sanitarie regionali pubbliche e private accreditate, e con un rapporto convenzionale con il Servizio sanitario regionale. Sarà esente anche la quota dovuta sui farmaci equivalenti con prezzo superiore a quello di riferimento di fascia A: sostanzialmente non si pagherà la differenza di prezzo tra il farmaco prescritto e quello di riferimento (ANSA).
Sono iniziati questa mattina i sopralluoghi Aedes presso le cosiddette strutture strategiche cittadine di Camerino."Nessun problema per l'Ospedale Santa Maria della Pietà, - dice il sindaco Pasqui - che è rimasto sempre operativo. In queste ore i tecnici stanno visionando gli edifici scolastici poiché riteniamo che insieme alle attività di Unicam sarebbe importante riavviare anche l'anno scolastico, compatibilmente alle necessarie garanzie di sicurezza. Continuano a crescere, intanto, le richieste di accesso alla Zona Rossa da parte di quei cittadini che hanno bisogno di recuperare beni di prima necessità dalle abitazioni. Le richieste vanno effettuate sempre presso la sede della Contram. Nella Zona Rossa sono stati istituiti due varchi. (http://www.comune.camerino.mc.it/avvisi-cms/sisma-del-26-ottobre-2016-attive-due-postazioni-dei-vigili-del-fuoco-per-il-recupero-beni-di-prima-necessita-nella-zona-rossa/ )Un servizio, questo, garantito dai Vigili del fuoco, giunti a Camerino da ogni parte d'Italia con il loro bagaglio di umanità per il quale non smetteremo mai di esprimere la nostra gratitudine. Un ringraziamento che estendo, chiaramente, ai meravigliosi funzionari e volontari della Protezione Civile, della Croce Rossa e agli uomini delle Forze dell'Ordine. Insieme a loro voglio ringraziare la Polizia Municipale e tutti i dipendenti comunali che ormai da tre giorni lavorano senza sosta nella sede che Contram s.p.a. ci ha messo a disposizione. Ieri sera abbiamo incontrato i cittadini che hanno trovato ospitalità presso i centri di accoglienza comunicando loro le indicazioni che ci arrivano dalla Protezione Civile Nazionale e Regionale. I centri di accoglienza non resteranno aperti ancora per molti giorni poiché è doveroso passare ad una fase successiva rispetto a quella della prima emergenza.In questa seconda fase, destinata a durare fino all'individuazione di soluzioni più stabili, si prospettano due opportunità: il trasferimento presso gli alberghi della costa (da Civitanova Marche a Porto Recanati), oppure la richiesta del Contributo per l'Autonoma Sistemazione che sarà concesso a chiunque in autonomia individuerà una nuova dimora (INFORMAZIONI: 3666582674).Questa mattina con il vicesindaco Roberto Lucarelli abbiamo effettuato un giro di sopralluoghi presso alcune delle frazioni cittadine più popolose. Intanto questa sera presso la sede del Coc incontreremo commercianti e artigiani per un confronto sull'immediata ripresa delle attività, nella convinzione che il futuro del nostro territorio non potrà prescindere dall'Università di Camerino e dalle partite iva".
L'ospedale di Tolentino porta i segni di una brutta ferita causata dagli ultimi eventi sismici. Il consigliere Sandro Bisonni questa mattina si è recato in visita alla struttura ospedaliera di Tolentino per accertarsi di persona delle condizioni della struttura post sisma.“Alcuni reparti sono stati chiusi perché sostanzialmente inagibili, resta operativa la radiologia e gli ambulatori. Anche il punto di primo intervento (PPI), l'ex pronto soccorso, risulta danneggiato e si è trovata una soluzione provvisoria con l'allestimento di una tenda nella zona esterna. Ho contattato il direttore generale dell'Area vasta 3 Alessandro Maccioni, che mi ha dato la sua disponibilità, per spostare quanto prima possibile il PPI in una struttura coperta, è ovvio infatti che tale situazione non può perdurare a lungo, in caso di pioggia o altro infatti i disagi sarebbero notevoli” ha affermato il consigliere.Va sottolineato ad ogni modo il grande sforzo che tutti gli operatori, i dirigenti, la protezione civile e tutte le autorità stanno facendo in questi giorni per tentare di mantenere quanto più alto possibile il livello dei servizi offerti.“Faccio un appello ai Dirigenti ASUR e all'Assessore competente Luca Ceriscioli affinché si provveda quanto prima possibile a spostare il PPI di Tolentino in un luogo più idoneo, ritenendo la sistemazione in tenda, idonea ad affrontare l'immediata emergenza, ma certamente non sostenibile a lungo” ha concluso il Consigliere.
Una lettera aperta agli studenti dell'Università di Camerino quella che ha inviato oggi il rettore Flavio Corradini. Parole di vicinanza e di incoraggiamento che parlano di ripartenza e coraggio."Carissime Studentesse e Carissimi Studenti,anzitutto voglio ringraziarvi per la vicinanza e l’affetto che avete manifestato tutti al vostro Ateneo. Avete dimostrato di essere donne e uomini coraggiosi e Unicam è orgogliosa di voi. Premetto che è dovere dell’Università garantire a chi può di seguire le attività didattiche, pertanto comunico che il 2 novembre le attività di Unicam riprenderanno all’interno degli edifici situati al di fuori del centro storico che sono stati controllati tutti, uno ad uno, dai tecnici. Le residenze universitarie sono agibili, così come la mensa che riprenderà l’erogazione dei pasti a partire dal 31 ottobre, per la sede di Colle Paradiso e dal 2 novembre per la sede del D’Avack. Le singole Scuole di Ateneo comunicheranno gli orari e il calendario delle lezioni nelle pagine dei siti web il giorno 31 ottobre.Per tutti gli studenti che non potranno frequentare le attività didattiche, stiamo mettendo in campo soluzioni che agevolino al massimo la possibilità di seguirle, come ad esempio la replica degli insegnamenti del primo semestre, il potenziamento del tutorato didattico, la trasmissione delle stesse in modalità telematica per permetterne temporaneamente la fruizione a distanza. Inoltre abbiamo organizzato corse autobus gratuite giornaliere, che collegano Camerino con i principali snodi della regione. Gli orari e le fermate saranno presto pubblicati nel sito web di Ateneo.Ci stiamo anche attivando per far estendere agli studenti che avevano preso in locazione alloggi lesionati dal terremoto, gli stessi benefici già previsti per le famiglie residenti.Il rettorato e la direzione generale sono operativi presso il campus universitario. Vi invito a far riferimento esclusivamente al sito web d’Ateneo e ai singoli siti delle Scuole d’Ateneo, per tutti gli aggiornamenti e le informazioni ufficiali. Comprendo che questa situazione comporti dei disagi per ognuno, ma vi assicuro che stiamo lavorando per ridurli al massimo e giungere ad una situazione di stabilità e normalità quanto prima.Il vostro rettore".