Cronaca

Perchè lasciamo che siano solo Salvini e la Lega a difendere i carabinieri?

Perchè lasciamo che siano solo Salvini e la Lega a difendere i carabinieri?

Carabiniere di 45 anni, padre di due figli, muore a Monte San Giusto, travolto dall'auto in fuga di un malvivente. Quali sarebbero state le reazioni? Quali sarebbero stati i titoli dei nostri giornali? Di cosa staremmo parlando oggi? Invece no. E' successo che il carabiniere di 45 anni, padre di due figli, carriera immacolata, mai un colpo sparato in servizio dall'arma di ordinanza, ha sparato prima di essere investito, centrando alla testa il malvivente in fuga.  E sui social si scatena la guerra fra colpevolisti, innocentisti, ha fatto bene, ha fatto male, ha fatto e basta.  E dal piano etico si è immediatamente scivolati sul piano politico: chi difende l'operato del carabiniere viene bollato come "fascista", chi ritiene che il militare abbia esagerato premendo il grilletto è invece il "buonista" di turno. E in tutto questo ecco intervenire la politica, in primis il leader della Lega Matteo Salvini che preannuncia la sua presenza sabato a Monte San Giusto e chiede un encomio per l'appuntato che ha sparato. Siamo sicuri di voler lasciare in mano alla Lega e a Salvini la difesa del carabiniere? Francamente no. Non ne siamo sicuri per niente. Se la dinamica dei fatti sarà confermata dalle indagini, sarebbe ignobile lasciare che sia Salvini a ergersi a salvatore della Patria e difensore delle istituzioni. D'altronde, come si fa a chiedere l'encomio per chi, eventualmente, non ha fatto altro che il proprio dovere (merce estremamente rara di questi tempi...)?  Eppure, al di là di quelle dei singoli cittadini (Monte San Giusto si è espressa chiaramente all'unisono...), non si sono levate voci da parte di nessuno, oltre la Lega, a difesa dell'istituzione Arma dei Carabinieri nelle vesti dell'appuntato coinvolto in questa tragedia. Se fosse accaduto il contrario, se a lasciarci le penne fosse stato il militare, già saremmo stati subissati di comunicati di cordoglio, vicinanza, affetto, e coccodrilli di ogni tipo. Con tanto di funerali di Stato. Dov'è quello Stato adesso?Intanto l'appuntato è stato indagato. Un cosiddetto atto dovuto. E ci mancherebbe altro che non fosse stato indagato: ha ammazzato una persona bisogna fare chiarezza su come sono andate le cose... E' giusto, quindi, che il carabiniere subisca un'investigazione, come succede sempre in questi casi.Non è giusto pero' che venga condannato, se l'investigazione confermerà le dinamiche dell'accaduto descritte nell'immediatezza dei fatti.  Una precisazione dobbiamo comunque farla: il carabiniere è indagato e non imputato e c'è una grossa differenza. L'indagato è solo una persona sottoposta ad indagini preliminari, all'esito delle quali eventualmente il P.M. potrà anche chidere l'archiviazione degli atti. L'imputato è una persona che è sottoposta in tutto e per tutto ad un processo penale. Quindi non stiamo parlando di una condanna per omicidio (colposo legato ad eccesso di legittima difesa, ndr), ma di una procedura standard per verificare l'effettiva dinamica di quanto accaduto. Purtroppo, quella che era nata come una norma a tutela dell'indagato è diventata una sorta di gogna mediatica, basandosi sul vecchio principio popolare secondo cui "se qui tuona, da qualche parte sta piovendo".  Detto questo, è chiaro che la vita delle persone oneste, quelle che non si sognerebbero mai di andare a mettere in pericolo volutamente la vita degli altri, debba essere tutelata in maniera prioritaria rispetto a quella di uno che per sua libera scelta ha deciso di dedicarsi al crimine. E che nel far ciò non si preoccupa minimamente di spedire all'altro mondo chiunque rappresenti un ostacolo al suo modo di vivere o a ciò che egli intenda realizzare. Ma proprio per questo non si può lasciare in mano a Salvini la difesa dell'ovvio.  La vicenda emotivamente sta coinvolgendo molto e da più parti si richiama all'equilibrio. Ma non vogliamo che col termine "equilibrio" si tenti di far passare quello che ormai è divenuto consuetudine, ossia dover subire (in nome di un concetto di "civiltà" tanto caro al politically correct) tutti i soprusi, perchè "nessuno tocchi Caino" (mentre Abele se la può prendere anche in saccoccia, no?), il Beccaria e via di slogan che appaiono talmente scollati dalla realtà da far pena solo a nominarli. La realtà è che la gente è esausta, non ne può più di vivere nella paura, nell'incubo che qualcuno entri nella sua casa e non solo porti via oggetti e ricordi, ma metta a repentaglio la vita sua e dei suoi figli. Questa non è civiltà.  Se qualcuno ha sbagliato paghi. Ma non in nome di una "civiltà" che oggi viene calpestata e violentata da chi ha perso anche quella che un tempo era una sorta di "deontologia del crimine". Seminando il terrore fra la gente.

27/02/2017 17:50
È morto dj Fabo. Il 39enne italiano si era recato in Svizzera per ricevere il suicidio assistito

È morto dj Fabo. Il 39enne italiano si era recato in Svizzera per ricevere il suicidio assistito

Marco Cappato, tesoriere dell'associazone Luca Coscioni, che lotta per la promozione della libertà di cura e di ricerca scientifica, ha annunciato stamattina su Twitter: "Fabo è morto alle 11.40. Ha scelto di andarsene rispettando le regole di un Paese che non è il suo".  Il politico italiano, leader dei Radicali, ha accompagnato Fabiano Antoniani (in arte dj Fabo) in Svizzera, in una clinica zurighese, per consentirgli di usufruire del suicidio assistito. L’ultimo messaggio del dj 39enne, rimasto cieco e tetraplegico dopo un grave incidente stradale, era partito poche ore prima dalla clinica dove era arrivato per ricevere l'assistenza medica alla morte volontaria. Un viaggio dovuto all'impossibilità di fare questa scelta a casa sua, in Italia, dove la pratica è vietata. "Sono finalmente arrivato in Svizzera - dice Fabo in un messaggio audio diffuso dall’associazione Coscioni e riportato su La Stampa - e ci sono arrivato, purtroppo, con le mie forze e non con l’aiuto del mio Stato. Volevo ringraziare una persona che ha potuto sollevarmi da questo inferno di dolore, di dolore, di dolore. Questa persona si chiama Marco Cappato e lo ringrazierò fino alla morte. Grazie Marco. Grazie mille". Al di là del pensiero di ciascuno di noi, su di un tema così delicato, ciò che però emerge nel nostro Paese è che l’Italia è sempre in ritardo anche sui temi etici e non c’è ancora una legge che regola la fine della vita. È evidente, quindi, da parte di larghe fasce della politica nazionale il volersi sottrarre dalla discussione su temi etici fondamentali che riguardano l’esistenza e la sofferenza di centinaia di migliaia di cittadini.

27/02/2017 13:48
Sbanda e si ribalta con l'auto: illeso il conducente di una Citroen

Sbanda e si ribalta con l'auto: illeso il conducente di una Citroen

Incidente questa mattina intorno alle 12 in via Riofosco a Potenza Picena, lungo la strada che collega il paese alla strada Regina. Un uomo alla guida della sua Citroen ha perso il controllo del mezzo dopo la curva e l'auto si è ribaltata. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco, la polizia stradale e il 118. Fortunatamente l’uomo è rimasto illeso nonostante il rocambolesco ribaltamento: per lui solo un grosso spavento.

27/02/2017 13:37
Arrivato in Italia il padre del malvivente ferito dal carabiniere a Monte San Giusto

Arrivato in Italia il padre del malvivente ferito dal carabiniere a Monte San Giusto

E' stato riconosciuto dal padre, nel reparto di Rianimazione dell'Ospedale di Macerata dove versa in condizioni disperate, Klodjan Hysa, 35 anni da compiere, albanese, ferito da un colpo di pistola sparato da un carabiniere che gli aveva intimato l'alt a Monte San Giusto. Il 35enne aveva tentato di investire il militare e un suo collega, la sera del 24 febbraio durante la fuga a bordo di una Fiat Bravo rubata a Terni. Il genitore del 35enne, arrivato dall'Albania insieme a un altro familiare, si è recato in ospedale con l'avv. Maurizio Cacaci, che ha già depositato la nomina come legale di parte offesa. Stando ad una prima ricostruzione, Hysa sarebbe stato colpito nella parte occipitale del capo dal proiettile sparato dalla pistola d'ordinanza dell'appuntato, una Beretta cal. 9. Il carabiniere è indagato per lesioni gravissime colpose da eccesso di legittima difesa: sostiene che non voleva sparare. (Ansa)

27/02/2017 11:30
Gli albergatori allo stremo si riuniscono a Sarnano: "Ci sentiamo soli, abbandonati, sfruttati dallo Stato"

Gli albergatori allo stremo si riuniscono a Sarnano: "Ci sentiamo soli, abbandonati, sfruttati dallo Stato"

Richieste precise, ineluttabili, chiare: le pretendono i proprietari delle strutture ricettive del cratere dei Sibillini che stanno ospitando da mesi gli sfollati a causa del terremoto. E per mettere a punto unitariamente i punti cardine da presentare alle istituzioni preposte, domani (lunedì 27 febbraio) alle 16 tutti gli albergatori si incontreranno all'Hotel Eden di Sarnano in via De Gasperi. Il documento che verrà sottoposto a tutti è già pronto ed è molto chiaro in ogni singola riga. Lo proponiamo integralmente in anteprima ai nostri lettori. "Illustriamo nella maniera più sintetica ed esaustiva possibile la situazione delle strutture ricettive ubicate nel cratere a ridosso e sui Monti Sibillini. In questo scenario ci troviamo di fronte a numerose situazioni di danno diretto ed indiretto che potremmo sintetizzare schematicamente: - alcune imprese hanno subito danni strutturali determinandone l’inagibilità e la successiva chiusura post terremoto; - molte altre hanno subito danni cosiddetti “ lievi” e subito riparati a spese dei gestori e proprietari per dare accoglienza immediata agli sfollati. - ulteriori importanti danni riguardano il lato commerciale delle strutture ricettive. Gli eventi sismici hanno provocato nell’immediato la partenza anticipata dei nostri clienti, la cancellazione delle prenotazioni per i periodi successivi e la totale mancanza di domanda per l’immediato futuro. Per intenderci le festività natalizie sono trascorse con la totale assenza di richieste da parte dei turisti; quindi è facile capire la nostra preoccupazione per il crollo totale dei nostri fatturati nonché le prospettive pessime per l’immediato futuro. Una situazione già difficile come quella del post 24 agosto è divenuta purtroppo gravissima in seguito alle scosse del 26 e del 30 ottobre scorsi e successive. Non possiamo non evidenziare come le nostre imprese, che si sono sobbarcate l’onere dell’ospitalità delle persone terremotate, non possono essere messe ulteriormente in difficoltà con pratiche e procedure burocratiche macchinose di difficile attuazione. Inoltre dilatando ulteriormente i tempi di pagamento delle Fatture relative ai soggiorni  si rischia di minacciare ancor più la tenuta economico/finanziaria delle stesse strutture ricettive, avviandole alla chiusura. Vi facciamo notare inoltre: - che la nostra categoria, sia a livello regionale che nazionale,  si è attivata su richiesta della Federalberghi Nazionale nel mettere a disposizione immediatamente i posti letto per fronteggiare l’emergenza e dare un tetto dignitoso e servizi essenziali ai terremotati - che solo successivamente sono state comunicate le condizioni economiche riconosciute per persona alloggiata per giorno e i termini di pagamento. E’ assolutamente inconcepibile chiedere, come effettivamente è successo, alle strutture ricettive di sostituirsi allo stato e finanziare fino a 90 giorni la permanenza  delle persone ospitate a prezzi nettamente più bassi di quelli di mercato non considerando, quindi, l’evidente aumento dei  costi (personale, materie prime, utenze, lavanderia, manutenzioni ordinarie e straordinarie, ecc.).  Oltretutto non riusciamo a comprendere come sia stato possibile utilizzare la stessa tariffa applicata post sisma dell’Emilia del 20 maggio 2012 (ordinanza Regione Emilia Romagna n°94 del 21/12/2012), quando da questo evento sono trascorsi  più di 4 anni, evitando di prendere in considerazione il palese aumento dei costi gestionali. Inoltre va evidenziata la situazione climatica: in quel caso specifico si andava verso la stagione estiva mentre nel nostro caso verso quella invernale. Infatti è facilmente comprensibile che le strutture ricettive montane, in pieno inverno,  hanno dei costi completamente superiori a quelli delle strutture ricettive del mare, costi lievitati dal riscaldamento dei locali, dalle operazione di sgombro neve, dai danni causati dai continui distacchi dell’energia elettrica ecc. In aggiunta va segnalato che le nostre strutture che stanno ospitando terremotati sono dovute ricorrere, a proprie spese,  ad una rapida sistemazione dei danni cosiddetti “lievi”, ancor prima dell’uscita dell’ordinanza che ne prevedeva il riconoscimento. I nostri paesi vivono, direttamente ed indirettamente, grazie ai flussi turistici estivi ed invernali legati al turismo ambientale, escursionistico, termale, commerciale e culturale. La situazione attuale, anche alla luce di un’indagine fatta fra i colleghi, è semplicemente disastrosa: - una parte delle strutture ricettive sono chiuse per inagibilità - le altre strutture ricettive sono legate esclusivamente alla presenza di ospiti sfollati e con occupazione media sfavorevole alle gestioni - un’occupazione parziale di alcune strutture ed altre senza occupazione, con problemi di riscossione in forte ritardo e costi gestionali elevatissimi;  pertanto con il rischio della chiusura immediata post sisma e conseguente licenziamento del personale, oltre all’ ulteriore crollo di fatturato del turismo e del commercio della catena dei Monti Sibillini. - Aprendo una parentesi riguardante il settore commercio che va di pari passo al disagio delle strutture ricettive, in quanto la realtà di piccolo paese già minata dalla crisi economica preesistente con il terremoto ha avuto il colpo finale. Alcuni sono stati costretti alla chiusura ed altri in base alla tendenza seguiranno la stessa strada nei mesi a seguire. In questa situazione vengono a mancare i punti di forza, le basi della nostra economia. Un esempio emblematico sono le partenze degli stranieri che avevamo ristrutturato  casa ora inagibile, le seconde case perdute in egual modo con l’ultima forte scossa del 30 ottobre. Il fatturato legato ai proprietari delle seconde case perso completamente. Altra considerazione legata al danno economico diretto dall’allontanamento dei residenti dalle proprie case dopo l’ultimo sisma con sistemazione negli alberghi della costa o in aree messe temporaneamente a disposizione dove usufruiscono di vitto e alloggio garantito con le stesse organizzazioni che provvedevano e provvedono ancora con materie prime provenienti da altre fonti. Mentre sarebbe stato più giusto sostenere le attività del paese che equivalgono a posti di lavoro, Tari, Tasi, Irpef, ecc. Detto ciò senza un valido aiuto anche il commercio, come il turismo è di fatto al collasso. - prospettive per l’immediato futuro:  totale assenza di prenotazioni  e richieste di soggiorno per i prossimi ponti festivi e per la stagione estiva 2017. Ma la tendenza negativa probabilmente può protrarsi per alcuni anni a venire.   CHIEDIAMO URGENTEMENTE - che le nostre strutture ricettive, tutte quelle convenzionate e posizionate a ridosso dei Monti Sibillini e nell’entroterra, arrivino almeno all’ 80% dell’occupazione. - che ci venga riconosciuta una tariffa per il periodo invernale superiore almeno del 20-25% rispetto all’attuale. L’importo base a 46€ netti per una pensione completa e ad almeno €55 netti nei mesi invernali (novembre, dicembre, gennaio, febbraio e marzo).  Nel caso in cui siano stati già effettuati alcuni pagamenti, chiediamo che ai medesimi  venga riconosciuta la natura di “acconto” e si proceda quanto prima al ricalcolo complessivo sulla base delle tariffe proposte, con contestuale versamento a saldo del conguaglio che ne emergerà. - in merito alle tempistiche di pagamento, facciamo riferimento alla richiesta inoltrata dalla Confcommercio/Federalberghi Marche e cioè quella di consentire alle strutture convenzionate di fatturare ogni 15 giorni e ricevere il saldo delle fatture al massimo entro i 30 giorni successivi. Tutto questo per garantire copertura finanziaria ai pagamenti verso dipendenti e fornitori. - Di alleggerire le utenze per imprese e cittadini privati per la quota non relativa all’effettivo consumo che incide più del 50-60%, ma al tempo stesso di prolungare la durata del provvedimento di sospensione dei pagamenti delle utenze a tutto l'anno 2017 in quanto non risulta attualmente tra le decisioni di proroga emanate. - In merito alla richiesta di ricettività agli sfollati per tutto il corrente anno 2017 e salvo ulteriori proroghe, la concessione di disponibilità della medesima dovrà comportare l'acquisizione della struttura da parte della Regione con la formula “allotment totalmente garantito”, più comunemente conosciuto come contratto “vuoto per pieno”, in virtù del quale la Regione si obbliga, per l'intero periodo opzionato, al pagamento di tutte le camere e servizi opzionati, indipendentemente  dall'effettiva conferma ed impiego.  In questo modo, verrebbe superata l'attuale problematica delle strutture alberghiere parzialmente occupate e delle forti perdite di gestione che ne derivano, considerato che la disponibilità concessa rappresenta un vincolo e non consente di acquisire ulteriore clientela. Possiamo aiutarci con un esempio:  struttura alberghiera con n. 70 posti-letto, di cui n. 50 vincolati per destinazione agli sfollati post-sisma. Se nel periodo di media ed alta stagione luglio/agosto/settembre, al di là delle pessime prospettive che si profilano, l'albergo potrà disporre di soli n. 20 posti-letto da destinare alla normale clientela, è impensabile come avviene attualmente che dei n. 50 posti vincolati (e quindi diversamente non utilizzabili) solo n. 25 siano effettivamente usufruiti e pagati dalla Regione per gli sfollati (ed in aggiunta a prezzi notevolmente inferiori a quelli di mercato normalmente praticati!!), in quanto i restanti n. 25 posti-letto resterebbero inutilizzabili e genererebbero un risultato di gestione assolutamente negativo. - Di condividere una strategia di rilancio turistico coordinata da imprese e Regione di breve, medio e lungo periodo per il rilancio e sviluppo turistico/economico/occupazionale dei Monti Sibillini per i settori:  turismo, agricoltura, commercio, enogastronomia e terme. - Di prevedere un risarcimento per il danno indiretto per quelle imprese inagibili e agibili che allo stesso modo hanno subito una drastica perdita del fatturato legato proprio agli eventi sismici. Che vengano riconosciuti, quindi, i mancati guadagni calcolati sulla media dei 5 anni precedenti per il periodo che va dal 30 ottobre 2016 a tutto il 2018. - di prevedere non una mera sospensione del pagamento di imposte, tasse, tributi e contributi – sia nazionali, regionali e comunali – ma una vera e propria “NO TAX AREA” che esoneri da assoggettamento TARI-TASI, INPS, INAIL, ecc.;  integralmente per le imprese turistico ricettive, del commercio, artigianali, agricole e dei servizi ricadenti nell’area del cratere dei Sibillini per almeno un periodo di 10 anni. - di mettere a disposizione contributi a fondo perduto  per attività turistico ricettive, agricole e commerciali presenti nell’area, che siano intenzionate anche ad  implementare nuovi servizi e progetti in modo da attrarre nuovi investimenti con l’obiettivo di rilanciare, riorganizzare e sostenere la ripresa economica dell’area dei Sibillini. - Chiediamo inoltre risposte immediate e dirette e non mediatiche di parte come sta accadendo attualmente. - Annullamento totale di questa burocrazia che è la causa del malfunzionamento dell’emergenza terremoto. - Inoltre chiediamo che vengano immediatamente riportate nei propri comuni tutte le opere d’arte sottratte senza che sia stato tenuto conto dell’importanza che esse rappresentano per il comparto turistico delle nostre aree montane. Non rientra nell'elencazione di cui sopra ma ne rappresenta la condizione essenziale ed imprescindibile, la necessità di chiarezza e trasparenza negli accordi che si andranno a stipulare: non è accettabile che vengano ripercorsi gli stessi errori di qualche mese fa!! La disponibilità delle strutture alberghiere non può essere ancora subordinata alle esigenze ed alle tempistiche altrui, bensì deve intendersi vincolata ad un dignitoso riconoscimento del servizio che faticosamente si sta cercando di offrire. Pertanto, la disponibilità al prolungamento dell'ospitalità agli sfollati, che in questi giorni gli albergatori stanno trasmettendo, è condizionata e vincolata alla preventiva sottoscrizione di una nuova convenzione con la Regione, nella quale trovino accoglimento le istanze sopra elencate, specificando sin da subito che la proroga dell'ospitalità nel corso dell'anno 2017 NON potrà avvenire (e ribadiamo espressamente che non è accettata!) alle medesime condizioni ad oggi esistenti!! Ferma restando pertanto la disponibilità di massima che gli albergatori stanno offrendo, tuttavia la medesima sarà priva di efficacia se non si verifica la suddetta condizione, ovvero la sottoscrizione in via preventiva di una nuova convenzione nei termini sopra indicati. Vengono pertanto rigettate con fermezza e decisione delle ulteriori imposizioni calate dall'alto, da ritenersi assolutamente non idonee a cogliere le reali problematiche esistenti e le palesi difficoltà di cui quotidianamente ci stiamo facendo carico. Queste sono le richieste che facciamo a tutte le Istituzioni Pubbliche. Istituzioni che abbiamo sempre difeso e sostenuto con il lavoro delle nostre imprese; oggi chiediamo che ci aiutino e sostengano la nostra ripartenza in maniera chiara, concreta e con tempi certi. E queste saranno oggetto di discussione al fine di stilare un documento condiviso fra le strutture ricettive del cratere dei Sibillini".  

26/02/2017 19:53
Presidio della Lega a sostegno dei carabinieri: sabato 4 marzo Salvini a Monte San Giusto

Presidio della Lega a sostegno dei carabinieri: sabato 4 marzo Salvini a Monte San Giusto

La Lega Nord annuncia per sabato 4 marzo un presidio davanti alla stazione dei carabinieri di Monte San Giusto. E potrebbe partecipare anche il leader del partito Matteo Salvini, che ieri ha proposto un encomio per il carabiniere a cui è partito un colpo, due giorni fa in via Don Minzoni, che ha colpito alla testa un ladro in fuga. L'uomo, ora in coma, non aveva rispettato l'alt dei militari, e, anzi, avrebbe tentato di investirli con un'auto rubata. Il carabiniere, la cui arma è stata sottoposta a sequestro penale per questioni probatorie, è indagato per lesioni colpose gravissime legate a eccesso di legittima difesa.    Atteso in settimana l'esito dell'esame balistico. Il ladro è stato centrato in pieno alla testa dal proiettile, che prima è andato a rimbalzare sul montante sinistro della Fiat Bravo rubata. Klodjan Hisa, questo uno dei tanti alias del ferito, che a questo punto figura nelle carte dell'inchiesta, si trova nel reparto di Rianimazione, attaccato a macchinari.

26/02/2017 19:27
Tutta Monte San Giusto in coro: "Siamo dalla parte del nostro carabiniere"

Tutta Monte San Giusto in coro: "Siamo dalla parte del nostro carabiniere"

Tutta Monte San Giusto (poco più di 8.000 abitanti) sta dalla parte del carabiniere dalla cui pistola è partito un colpo che ha raggiunto alla testa un ladro in fuga a bordo di una Fiat Bravo, risultata rubata a Terni. L'uomo, ora clinicamente morto, stava tentando di investire il militare e un suo collega che gli avevano intimato l'alt, venerdì poco prima delle 19, in via Don Minzoni. Il carabinieri è indagato per lesioni colpose gravissime per eccesso di difesa. Ma lui "lui "ha fatto solo il suo dovere - dicono all'unisono gli abitanti del paese -, e cioè quello di proteggere i cittadini. Cos'altro avrebbe dovuto fare? Stiamo dando vita a un comitato di difesa per lui e presto sarà pronto un conto corrente a sostegno di lui e dei suoi famigliari. Ci sono carabinieri di mezza Italia che si sono dichiarati disponibili a versare soldi su quel conto". Intanto è caccia ai suoi due complici, che erano stati visti pomeriggio aggirarsi nei pressi delle case di via Don Minzoni. (Ansa)

26/02/2017 16:21
Identificato il malvivente ferito a Monte San Giusto: è Klodjan Hysa, albanese di 35 anni

Identificato il malvivente ferito a Monte San Giusto: è Klodjan Hysa, albanese di 35 anni

E' stato identificato il giovane ferito in maniera irreversibile da un colpo di pistola sparato da un carabiniere a Monte San Giusto. Si tratta di Klodjan Hysa, 35 anni, albanese.  Per lui, ricoverato nel reparto di Rianimazione dell'ospedale di Macerata, i medici hanno dichiarato la morte clinica: non c'è nessuna possibilità che possa riprendersi.  Nel frattempo, ieri mattina l'appuntato di 45 anni originario di Bari indagato per lesioni gravissime colpose da eccesso di legittima difesa, è stato ascoltato in tribunale a Macerata. Accompagnato dal suo legale, il militare avrebbe confermato la versione fornita subito agli inquirenti: "Abbiamo intimato l’alt a quel ragazzo, lui è salito in auto e ha cercato di investirmi. Avevo la pistola in mano ed è partito un colpo. Non volevo sparare, non volevo sparare". L'appuntato ha anche confermato che è stata la prima volta in cui ha premuto in vita sua il grilletto dell'arma di ordinanza. 

26/02/2017 11:15
Preso mentre spaccia eroina in via Manzoni a Macerata: nigeriano 22enne in manette

Preso mentre spaccia eroina in via Manzoni a Macerata: nigeriano 22enne in manette

Spacciava eroina in via Manzoni a Macerata, ma è stato colto in flagranza di reato dagli agenti della Volante e arrestato.  A finire nei guai sabato intorno a mezzogiorno e mezzo, un giovane nigeriano di 22 anni, le cui mosse venivano seguite da qualche tempo dagli agenti i quali sospettavano che il ragazzo potesse essere uno dei punti di riferimento dello spaccio di eroina nel capoluogo.  Oggi così hanno scelto di intervenire, proprio nel momento in cui il nigeriano, domiciliato presso alcuni connazionali a Macerata, stava cedendo alcune dosi di eroina a dei giovani del posto. Questi ultimi alla vista delle divise, sono riusciti a dileguarsi, mentre il pusher è stato fermato. Addosso aveva altre dosi di eroina già confezionate e pronte per essere immesse sul mercato dello stupefacente, oltre a 50 euro, probabile provento dell'attività di spaccio.  La successiva perquisizione domiciliare nell'abitazione dove il 22enne vive insieme ai connazionali, ha consentito il rinvenimento di un'altra modica quantità di eroina, di mille euro in contanti e di materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi di droga. Dopo le formalità di rito, il nigeriano è stato associato al carcere di Montacuto a disposizione dell'autorità giudiziaria. 

25/02/2017 19:20
Sparatoria di Monte San Giusto, nasce un comitato per aiutare il carabiniere indagato: "Gli pagheremo le spese legali"

Sparatoria di Monte San Giusto, nasce un comitato per aiutare il carabiniere indagato: "Gli pagheremo le spese legali"

Inevitabili, tante e molteplici le reazioni ai tragici fatti di venerdì sera a Monte San Giusto. Ma il sentimento più comune, specialmente fra i cittadini sangiustesi, è quello di vicinanza all'Arma e all'appuntato 45enne che da oggi è ufficialmente indagato per lesioni gravissime legate ad eccesso di legittima difesa. E così, è subito partita una macchina della solidarietà per aiutare il militare a sostenere le inevitabili spese legali che si troverà a sostenere. A lanciare l'appello è il dottor Giuseppe Sardini che chiede anche all'amministrazione comunale di Monte San Giusto di intervenire concretamente. "La macchina della "giustizia" si è messa in moto. Arma sequestrata al Carabiniere. Indagine in corso. Sicuro "atto dovuto" con avviso di garanzia per un reato odioso a tutto il Popolo come "l'eccesso di legittima difesa". Sono cose lunghe e penose per i militari che ci passano per aver fatto il proprio dovere e per le loro famiglie. Probabile sospensione dal servizio e - peggio ancora - dello stipendio. E' di un paio di giorni fa la notizia che un poveruomo si è visto condannare anche al risarcimento del delinquente cui aveva sparato.Speriamo non capiti al nostro amico, ma cominciamo subito a difendere concretamente il nostro Carabiniere. Chiediamo" dice Sardini "all'Amministrazione Comunale due cose veloci:1) conferma che si costituirà parte civile contro i delinquenti nel caso di rinvio a processo del Carabiniere di Monte San Giusto.2) apertura immediata di un conto corrente bancario per le spese legali di difesa e di mantenimento della famiglia, qualora gli venisse sospeso lo stipendio. Comunicazione mensile pubblica delle entrate su tale conto corrente.Se non lo fa l'Amministrazione Comunale, lo faccio personalmente io.Quanto alla Costituzione di Parte Civile in un eventuale e probabile processo, se l'Amministrazione Comunale non intendesse o non potesse procedere a difesa degli interessi della sua cittadinanza, costituiremo un Comitato Cittadino di Difesa cui dovranno aderire tutte le famiglie sangiustesi che non ne possono più.Le chiacchiere stanno a zero. Facciamo per una volta un passo concreto nei confronti di chi rischia la vita per cercare di proteggerci.Dobbiamo sentirci tutti uniti in questa vicenda che non riguarda solo qualcuno di noi, ma l'intera comunità sangiustese".

25/02/2017 18:39
Ufficialmente indagato il carabiniere di Monte San Giusto: ritirata l'arma di servizio

Ufficialmente indagato il carabiniere di Monte San Giusto: ritirata l'arma di servizio

E' ufficialmente indagato per lesioni gravissime collegate a eccesso di legittima difesa l'appuntato dei carabinieri di Monte San Giusto che venerdì sera ha sparato a un ladro, centrandolo alla testa. Il giovane, apparentemente sui trent'anni e senza documenti ma probabilmente di origine albanese, deve ancora essere identificato ed è praticamente tenuto in vita solo dai macchinari nel reparto di Rianimazione dell'ospedale di Macerata. Non c'è alcuna speranza che possa sopravvivere.   Al carabiniere, 45 anni, originario di Bari, sposato con due figli, è stata anche ritirata la pistola di ordinanza. Sul fronte delle indagini, l’avvocato Sandro Evangelisti ha ricevuto dal pm Enrico Riccioni l’incarico di svolgere la perizia balistica.  La ricostruzione dei fatti: i carabinieri in borghese intorno alle 19 di venerdì stavano svolgendo un servizio in borghese mirato alla repressione dei furti. Ricevono la segnalazione di alcuni cittadini in merito a una Fiat Bravo grigia sospetta. I militari si mettono alla ricerca dell'auto e riescono a rintracciarla, ma la persona al volante riesce a scappare. Poco più tardi ritrovano l'auto posteggiata in via Don Minzoni e si mettono ad aspettare che qualcuno torni a prenderla. Infatti, nel giro di pochi minuti vedono un giovane correre verso l'auto. I carabinieri gli gridano di fermarsi, ma il ragazzo riesce a salire in macchina e a mettere in moto. Davanti a lui i militari. E' a questo punto che parte il colpo fatale. Nell’auto sono stati trovati un piede di porco e un cacciavite, mentre il ladro aveva addosso alcuni gioielli.

25/02/2017 18:17
A Civitanova il sabato mattina sono di scena i "furbetti del cappuccino"

A Civitanova il sabato mattina sono di scena i "furbetti del cappuccino"

Sabato di mercato non particolarmente affollato questa mattina, con un discreto spiegamento di forze dell'ordine a contrastare i venditori abusivi. C'erano molti vigili urbani, coadiuvati da carabinieri, che hanno tenuto sotto controllo le zone principali in cui i signori di colore sono soliti mettere in mostra la loro mercanzia, in particolare Corso Dalmazia ma anche nelle viuzze interne dove solitamente, "ricevevano" i clienti quando non potevano esporre nella via principale.Con buona parte della polizia urbana impiegata a contrastare l'abusivismo commerciale, quelli che possiamo definire come "furbetti del cappuccino" hanno vista facile ad infrangere impuniti il codice stradale e a calpestare le elementari norme di civiltà.Li definiamo in questo modo perché il fenomeno è più eclatante a ridosso delle due pasticcerie principali, dove per fare colazione o prendere un aperitivo, non si bada molto a dove si lascia la macchina e anche se questa dovesse trovarsi sopra le strisce pedonali ed in mezzo all'incrocio, pensando magari: "pazienza, tanto tra due minuti vado via".Il fenomeno ovviamente non è circoscritto solamente a quelle due aree ma anche sul corso non mancando i parcheggi selvaggi e sono particolarmente odiosi perché spesso, a ridosso degli incroci, tolgono visibilità alle auto che devono uscire dalle vie laterali per immettersi in Umberto I.Nel vasto campionario non manca nemmeno il parcheggio sulle strisce gialle, sia quelle del carico-scarico ma anche il più odioso parcheggio sul posto riservato ai disabili, senza averne i requisiti. Ci sono poi le auto sui parcheggi dei motorini, quelle sopra i marciapiedi e per concludere, quelle in mezzo alla carreggiata, nei punti in cui il marciapiede ha uno slargo. In questo caso, quando le auto si trovano contemporaneamente a destra e sinistra e c'è un po' di traffico, si crea inevitabilmente una sorta di "tappo" alla circolazione per via del restringimento della carreggiata.Capita poi che sfortunatamente si venga sanzionati e si corre sui social a criticare la municipale, lamentando una poca elasticità e tolleranza con la frase tipo: "il tempo di prendere un caffé e mi avevano già multato".  

25/02/2017 16:31
Macerata: Gli agenti della "Volante" sequestrano un etto di Marijuana in via Manzoni

Macerata: Gli agenti della "Volante" sequestrano un etto di Marijuana in via Manzoni

La notte scorsa notte  gli agenti della “Volante” sono intervenuti in Via Manzoni dove erano stati segnalati schiamazzi e rumori provenienti da un’abitazione  al 6° piano di un palazzo ubicato nella via. Individuata l’abitazione da dove provenivano urla e musica ad alto volume, gli agenti, dopo aver normalizzato la situazione, hanno proceduto all’identificazione dei quattro giovani che erano all’interno. Nella circostanza le forze dell'ordine hanno notato, sopra un tavolino, la presenza di uno spinello ed alcune dosi di marijuana decidendo così di perquisire la casa A seguito delle operazioni, all’interno di un armadio in uso ad uno dei quattro, un 24enne residente nel fermano, veniva trovato un involucro con un quasi un ettogrammo di marijuana. Per questo motivo il ragazzo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. La droga è stata sottoposta a sequestro.

25/02/2017 13:20
Sparatoria di Monte San Giusto: clinicamente morto il malvivente ferito dalla pistola del carabiniere

Sparatoria di Monte San Giusto: clinicamente morto il malvivente ferito dalla pistola del carabiniere

È clinicamente morto il giovane raggiunto alla testa da un colpo di pistola partito dall'arma di ordinanza di un carabiniere ieri sera a Monte San Giusto (Macerata), mentre, alla guida di un'auto rubata stava tentando di investire due militari in borghese, impegnati nei controlli per alcuni furti in appartamento. Il giovane, dell'apparente età di 30 anni, non è stato ancora identificato: in tasca aveva un certificato albanese, ma nessun documento. Potrebbe tra l'altro avere molti alias, ma le condizioni del volto rendono difficile una comparazione fotografica. Per un riconoscimento formale si dovrà probabilmente ricorrere alle impronte digitali. Il caso è seguito dal pm di Macerata Enrico Riccioni, che ha disposto una perizia balistica. In base alle prime informazioni, sembra che il proiettile abbia colpito il montante sinistro dello sportello di guida dell'auto finendo nella testa della vittima, senza fuoriuscirne. (Ansa)

25/02/2017 13:03
Ladro in fuga colpito alla testa da un colpo sparato da un carabiniere: è in fin di vita

Ladro in fuga colpito alla testa da un colpo sparato da un carabiniere: è in fin di vita

Dinamiche ancora tutte da accertare in merito alla sparatoria che si è verificata ieri sera a Monte San Giusto, a seguito della quale un uomo si trova ricoverato in condizioni disperate all'ospedale di Macerata dopo essere stato colpito da un proiettile alla testa.  A sparare è stato un carabiniere che avrebbe colto l'uomo mentre stava mettendo a segno un furto. I fatti si sono verificati fra via Don Minzoni e via Valle. Secondo una prima, ancora molto sommaria ricostruzione, il carabiniere avrebbe estratto la pistola di ordinanza da cui è partito il colpo che ha centrato il ladro alla testa. Pare che il militare abbia dichiarato di aver voluto evitare l'auto a bordo della quale l'uomo stava cercando di scappare e che stava per investirlo. Dalla sua arma sarebbe partito accidentalmente il colpo di pistola. La macchina a bordo della quale si trovava il ferito, che era da solo e non aveva con sè i documenti, è risultata essere stata rubata a Terni. Dai tratti somatici sembrerebbe trattarsi di una persona dell'est Europa. Addosso aveva oggetti molto probabilmente provento di furti. Ora si trova ricoverato in rianimazione ma le sue condizioni sono estremamente critiche. Sui fatti ha aperto un fascicolo la Procura della Repubblica di Macerata.  Il militare coinvolto è un appuntato originario di Bari, da diversi anni in servizio a Monte San Giusto. Per lui si prospetta inevitabilmente un avviso di garanzia.  

25/02/2017 08:20
Macerata: Controlli della "Volante" a Fontescodella e San Giuliano

Macerata: Controlli della "Volante" a Fontescodella e San Giuliano

Nell’ambito dei controlli ai luoghi di ritrovo frequentati dai giovani, ieri pomeriggio la “Volante” ha effettuato un controllo al parco di Fontescodella procedendo all’identificazione di un cittadino extracomunitario il quale, sprovvisto di documenti di identificazione, rifiutandosi di fornire le proprie generalità, è stato accompagnato in ufficio e sottoposto alle procedure di identificazione tramite foto segnalamento. Il giovane, un 21enne originario del Burkina Faso è stato denunciato in stato di libertà per rifiuto di fornire le proprie generalità. Poco, dopo sempre all’interno dello stesso parco, gli agenti hanno proceduto al controllo di un giovane 24enne di Colmurano il quale è stato trovato in possesso di un piccolo quantitativo di hashish motivo per cui è stato segnalato alla locale Prefettura quale assuntore di sostanze stupefacenti. La sostanza è stata sequestrata. Nella serata di ieri, anche a seguito di un esposto presentato dai residenti della zona di Borgo San Giuliano che lamentano schiamazzi e disturbo alla pubblica quiete, gli agenti della Questura di Macerata hanno organizzato mirati servizi di controllo. In particolare, gli agenti delle “Volanti” e della Divisione di Polizia Amministrativa hanno effettuato un servizio rivolto ad un esercizio pubblico della zona. Nella circostanza sono stati identificati tutti gli avventori ed effettuato il controllo amministrativo al locale.    

24/02/2017 17:54
Roberto Buratti diffamato su Facebook: "Ora basta o sarò costretto a farmi giustizia da solo"

Roberto Buratti diffamato su Facebook: "Ora basta o sarò costretto a farmi giustizia da solo"

Spaccio, racket associazione a delinquere: sono queste le infamanti accuse apparse su Facebook ai danni dell'azienda Brp eventi. A denunciare il fatto è il titolare, Roberto Buratti, che si è rivolto alle forze dell'ordine per individuare i responsabili di chi su Facebook ha lanciato frasi diffamatorie verso la sua azienda. "Questa è vera e propria diffamazione on line contro di me e della mia associazione- afferma Buratti- E' tempo di finirla con questi episodi che mettono in cattiva luce noi e i nostri locali". Stando al racconto del manager le offese arriverebbero alla fine di una serie di atti intimidatori e danneggiamenti che hanno colpito le attività gestite dalla Brp. Nei mesi scorsi infatti erano stati danneggiati alcuni divanetti delle "4 Porte" ed imbrattati i muri del Maracuja, altro locale gestito dalla Brp. "Vorrei sottolineare -continua Buratti-  che la Brp eventi è un sodalizio che da sempre cerca di investire sul territorio fornendo lavoro a molti nostri concittadini e non merita questo trattamento. Non è possibile che i responsabili di questi episodi rimangano impuniti". A preoccupare l'imprenditore sono sopratutto i contraccolpi di simili insinuazioni sui rapporti di lavoro con dipendenti e fornitori: "Io mi relaziono con molte persone durante la mia attività e non è ammissibile venire attaccati in questo modo. Penso anche a mia moglie e i miei figli che non meritanio di sopportare simili infamie". "Mi auguro-conclude Roberto- che chi di dovere intervenga con decisione per risolvere questa spiacevole sitazione prima che il sottoscritto possa prendere provvedimenti in merito facendosi giustizia da solo".Al di la di questa spiacevole vicenda continua senza sosta il programma di eventi e serate previsti dall'associazione. Il prossimo appuntamento è per sabato 25 febbraio alla "4 Porte" dove sarà ospite Alvaro Vitali. Il celebre attore protagonista di molti film e famoso soprattutto nei panni di "Pierino" sarà protagonista di scatch e battute che intratterrano quanti viorranno passare una serata all'insegna della comicità e del divertimento

24/02/2017 17:50
Deruba il gioielliere fingendosi un agente di commercio

Deruba il gioielliere fingendosi un agente di commercio

È successo a Civitanova. Un uomo residente a Pedaso è entrato in una gioielleria della città e si è finto agente di commercio truffando il proprietario del negozio facendosi consegnare dei monili d’oro e rubando altri oggetti preziosi per un bottino totale di circa 10 mila euro. Il gioielliere, dopo essersi accorto di essere stato truffato, ha chiamato subito i carabinieri. I militari della compagnia di Civitanova hanno iniziato alle indagini e sono risaliti all’uomo che ora è denunciato a piede libero per truffa e furto aggravato.

24/02/2017 13:06
Camion impazzito in contrada Piane Chienti - Video choc

Camion impazzito in contrada Piane Chienti - Video choc

Il filmato è stato fatto da Marco Scarpetta, proprietario di Raphael's Beach, che su Facebook denuncia la folle velocità di un camion del Cosmari, con tanto di rimorchio, in contrada Piane Chienti (Civitanova), nel tratto che costeggia la superstrada.Come si vede dalle immagini, la carreggiata è molto stretta ed il camion la occupa quasi per intero. "Quella stradina rovinata e da anni priva di manutenzione, prosegue Scarpetta, è sovente frequentata da persone a cavallo, ciclisti, podisti o semplici pedoni e dovrebbe oltretutto essere riservata ai soli residenti". Ad un certo punto si vede il bisonte della strada che imbocca una doppia curva a 50 km/h mentre, per di più, sopraggiunge anche un macchina.Quello che inquieta è che episodi come quello documentato sono quotidiani ed è urgente porre rimedio a questa situazione di pericolo costante in cui vivono i residenti o semplicemente le persone che si trovano a passare per quella stradina.Scarpetta conclude il suo post con un appello a chi di dovere perché si adoperi a rispristinare nel più breve tempo possibile le condizioni di sicurezza di quella strada.Tra i commenti al post, una fruitrice della strada pubblica delle foto incredibili in cui si vede ai bordi della carreggiata uno scalino di una decina di centimetri ed afferma di aver avuto seri danni alla sua auto per essereci finita dentro.Speriamo che le autorità preposte facciano urgentemente qualcosa per sanare questa situazione.  

24/02/2017 10:43
Furto con destrezza: derubata anziana con la scusa della verifica delle tasse dei rifiuti

Furto con destrezza: derubata anziana con la scusa della verifica delle tasse dei rifiuti

Un’anziana di Monte San Giusto nel pomeriggio di ieri è stata derubata in casa da tre individui. Due donne si sono presentate presso la sua abitazione con la scusa di verificare le ricevute delle tasse sui rifiuti. Terminata la “verifica” le due donne si sono allontanate. Più tardi la malcapitata, nel riporre le ricevute, si è accorta che i cassetti del comò della camera da letto erano aperti e mancava del denaro ed oggetti in oro per un danno ancora da quantificare. Subito sono intervenuti i militari della locale stazione i quali hanno messo subito in moto la macchina delle indagini nonostante le scarne notizie. Probabilmehte le due malfattrici hanno permesso che un terzo complice riuscisse ad intrufolarsi in casa e a mettere a segno il colpo. Più volte i carabinieri hanno incontrato gli anziani per metterli in guardia da simili avvenimenti e per sollecitare anche i parenti degli anziani affinchè abbiano un occhiuo di riguardo per i congiunti non più giovanisini e purtroppo preda di biechi individui. I carabinieri continuano nella loro opera ed invitano a contattare il 112 o la stazione dei carabinieri di riferimento qualora vi fossero situazioni strane e comunque per ogni evenienza, facendo certamente affidamento sulla incondizionata disponibilità dell’arma.    

24/02/2017 10:28
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