Cronaca

"Vogliamo una vita dignitosa": immigrati protestano di fronte alla Questura di Macerata

"Vogliamo una vita dignitosa": immigrati protestano di fronte alla Questura di Macerata

Una quindicina di immigrati, questa mattina, si sono recati presso la questura di Macerata per avere un incontro con le autorità e denunciare la loro situazione. Una rappresentante degli immigrati, che parlava bene l’italiano, si è fatta portavoce ed è stata ricevuta dal vice prefetto dottor Volpe e dal vice questore dottor Innocenzi. La donna ha spiegato che l’associazione che dovrebbe provvedere al loro sostentamento, l’Acsim di via Roma (Macerata), non darebbe loro la possibilità di vivere una vita dignitosa, in quanto nelle loro abitazioni non hanno riscaldamento e luce e il cibo scarseggia. Molte di queste famiglie che vivono in appartamenti sparsi per Macerata hanno bambini piccoli o comunque ci sono donne in stato di gravidanza. Il dottor Volpe ha rassicurato la donna dichiarando che avrebbe fatto chiarezza sulla situazione contattando immediatamente l’associazione Acsim. Domani i due avranno un nuovo incontro per discutere di quanto emerso.

06/03/2017 13:07
Frontale a Villa Potenza: grave una 30enne di Montecassiano

Frontale a Villa Potenza: grave una 30enne di Montecassiano

Una ragazza di Montecassiano, E.B. di 30 anni, si trova ricoverata all'ospedale regionale di Torrette a seguito di un grave incidente stradale verificatosi intorno alle 15.30 di questo pomeriggio lungo la nuova bretella di Villa Potenza.  Per cause ancora in corso di accertamento da parte della Polizia Stradale, l'auto condotta dalla giovane è andata a scontrarsi frontalmente con un'altra macchina che proveniva dalla direzione opposta. L'impatto fra la Clio e la Panda è stato molto violento e ad avere la peggio è stata la 30enne di Montecassiano.  Immediatamente soccorsa dai sanitari del 118, la giovane è stata stabilizzata sul posto e poi trasferita in eliambulanza a Torrette, visti i seri traumi riportati nello scontro. Decisamente meno gravi, invece, le condizioni del ragazzo al volante dall'altra auto coinvolta. Sul posto, oltre al 118, la Polizia Stradale e i Vigili del Fuoco. 

05/03/2017 15:45
Notte di controlli per la Stradale: ritirate cinque patenti per guida in stato di ebbrezza

Notte di controlli per la Stradale: ritirate cinque patenti per guida in stato di ebbrezza

Consueta notte di controlli nel fine settimana da parte della Polizia Stradale lungo le arterie costiere maggiormente percorse soprattutto dai giovani, allo scopo di prevenire le cosiddette "stragi del sabato sera". Nella notte fra sabato e domenica, gli agenti della Stradale hanno ritirato complessivamente cinque patenti ad altrettanti guidatori risultati positivi all'etilometro. Rilevati anche alcuni incidenti, fortunatamente, senza conseguenze fisiche per le persone coinvolte. 

05/03/2017 11:33
Il vento fra crollare un grosso albero: interrotta la strada da Tolentino verso le Terme Santa Lucia

Il vento fra crollare un grosso albero: interrotta la strada da Tolentino verso le Terme Santa Lucia

Un grosso albero è letteralmente crollato a causa delle fortissime raffiche di vento intorno alle 22 in via Terme Santa Lucia, la strada che da Tolentino porta verso San Severino. Per un mero miracolo l'albero non ha centrato le auto in transito. Solo per pochi secondi, non si è trovato a passare sul posto un pullman della Contram.  La strada è bloccata e sul posto per liberare la carreggiata ci sono i vigili del fuoco e la polizia. Il traffico è stato deviato in via Lena. Per riaprire la strada, i vigili del fuoco stanno tagliando a pezzi il grosso pino crollato.  AGGIORNAMENTO ORE 22.31 - La strada è stata riaperta a senso unico alternato (Credit photo Ismaele Vipera e Alessandro Saracchini)

04/03/2017 22:20
Il grido del ristoratore di Gualdo: "Non costringete i nostri figli a lasciare queste terre"

Il grido del ristoratore di Gualdo: "Non costringete i nostri figli a lasciare queste terre"

Domenico Marzoli Capocci è un ristoratore di Gualdo, una frazione di Castelsantangelo, che come molti suoi concittadini ha vissuto la terribile esperienza del terremoto. Il suo locale, infatti, ha subito numerose lesioni che ne hanno compromesso il funzionamento durante l'immediato post-sisma. Nonostante le molte difficoltà e i tanti problemi causati dalle scosse, Domenico e la sua famiglia non si sono arresi, ricominciando pian piano dal lavoro e dalla loro attività. Con pazienza e dignità hanno iniziato a togliere calcinacci dal ristorante lesionato rimettendolo in sesto nel giro di alcuni mesi. Un esempio di speranza e forza d'animo per quanti, come loro, si trovano in condizioni di disagio:"Il terremoto ci ha messo in ginocchio minando alla nostra fonte di sostentamento, ma noi siamo stati più forti di lui, rimboccandoci le maniche e tornando, per quanto possibile, alla normalità. Il locale ora è gestito dalle mie due figlie, Ilaria e Francesca, che hanno voluto lanciare un messaggio positivo al di la dei problemi di tutti i giorni"  La determinazione del ristoratore, però, lascia spazio alla rabbia quando passa ad analizzare lo stato degli interventi effettuati dalle autorità: "Chi abita in quei paesetti di montagna è attaccato alle origini e vuole riprendere a tutti i costi le sue attività ma fino ad ora chi di dovere ha fatto poco o nulla". Al centro delle sue perplessità ci sono le condizioni delle strade che dopo tanto tempo sono ancora inagibili: "Tra poco prenderà il via la stagione estiva e se non verrà ripristinata la viabilità, i turisti cambieranno destinazione affossando definitivamente tutti quei paesi che vivono di turismo". Domenico è fermo sulle sue posizioni e lancia un messaggio alle autorità locali e nazionali affinchè si intervenga presto per risolvere la situazione: "La nostra è un'economia di nicchia basata sulle eccellenze del territorio ma se nessuno ci aiuta a rimettere in sesto le aziende siamo destinati a morire. Vogliamo che le istituzioni non ci lascino soli". Un'attenzione particolare è poi rivolta dal ristoratore alla situazione dei giovani che vivono in quelle zone: "Chiediamo un aiuto affinchè i nostri figli possano realizzarsi in questi luoghi e non siano costretti ad abbandonare la loro terra". Chi veramente ce la sta mettendo tutta per cercare di ridare ossigeno a quelle terre disastrate dal sisma sono, secondo Domenico, i sindaci che seppur a fatica stanno affrontando i problemi quotidiani con forza ed efficacia. Ma tutto questo lavoro dei primi cittadini è una goccia in mezzo al mare senza l'assistenza delle istituzioni nazionali. Per provare ad alleviare le difficoltà Capocci propone infine una sua idea: "Chiederei allo stato di considerare le nostre terre come una zona franca... Solo così si può rimettere in moto la ruota e far ricominciare a vivere le zone terremotate". Un auspicio che speriamo non cada nel vuoto ma venga accolto per dare nuove opportunità a un intero territorio che sta rischiando di morire.  

04/03/2017 18:59
Incidente lungo la Regina: grave una delle persone coinvolte

Incidente lungo la Regina: grave una delle persone coinvolte

Grave incidente nel pomeriggio di oggi lungo la strada Regina. Una Fiat Panda è uscita di strada poco dopo Sambucheto, per cause ancora in corso di accertamento. L'utilitaria è andata a finire la sua corsa contro un albero ai bordi della carreggiata. Immediati i soccorsi: sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che, viste le gravi condizioni di una delle persone coinvolte nel sinistro, ne hanno disposto il trasferimento in eliambulanza all'ospedale regionale di Torrette. Le sue condizioni sarebbero gravi. 

04/03/2017 18:28
Picchia, pedina e terrorizza la ex: nei guai un 35enne maceratese

Picchia, pedina e terrorizza la ex: nei guai un 35enne maceratese

Picchia, pedina e molesta l'ex compagna che, alla fine, lo denuncia alla polizia. A finire nei guai un uomo di 35 anni, denunciato dagli agenti della Questura. La giovane donna, residente in un quartiere periferico di Macerata, in preda alla paura e ad un profondo sconforto, si è recata giovedì scorso in Questura denunciando di essere vittima di atti persecutori e minacce da parte dell’ex compagno, un 35enne italiano, diventato un vero e proprio tormento dopo la fine, circa un anno fa, della loro relazione. La stessa denunciava di essere vittima di pedinamenti continui da parte dell’uomo, molestie telefoniche, fino ad arrivare addirittura alle percosse e facendo temere per la sua incolumità fisica. Dopo l’ennesima violenza consumata pochi giorni fa a Macerata, quando l’uomo l’aveva picchiata al volto, la giovane, visibilmente spaventata dai comportamenti aggressivi dell’ex compagno, si è decisa a recarsi in Questura non essendo più in grado di sopportare questa situazione.   Considerata la gravità e l’attualità della situazione, gli agenti della “Volante” diretti dal Commissario Gabriele Di Giuseppe, dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Macerata, sono intervenuti immediatamente presso l’abitazione dell’uomo rinvenendo svariati coltelli di varie misure oltre un quantitativo importante di sostanza stupefacente. Tutto il materiale rinvenuto è stato sequestrato e l’uomo denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di atti persecutori e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.    

04/03/2017 13:00
Cade rovinosamente dalla sua mountain bike a San Lorenzo di Treia: giovane portato in eliambulanza ad Ancona

Cade rovinosamente dalla sua mountain bike a San Lorenzo di Treia: giovane portato in eliambulanza ad Ancona

Grave incidente questa mattina a San Lorenzo di Treia, dove un giovane è caduto rovinosamente dalla sua mountain bike ed è stato trasportato in eliambulanza all'ospedale regionale di Ancona in gravi condizioni.  Da quanto si è appreso, il ragazzo era insieme a una comitiva di amici per una escursione sul percorso per bici, quando improvvisamente ha perso il controllo del mezzo a due ruote, cadendo violentemente a terra. Immediatamente sono scattati i soccorsi e sul posto sono arrivati i sanitari del 118 e i vigili del fuoco. Viste le condizioni in cui versava il giovane, è stata allertata l'eliambulanza con la quale il ferito è stato trasferito a Torrette: non sarebbe in pericolo di vita, ma i sanitari gli hanno riscontrato un violento trauma cranico e una fortissima contusione alla schiena. 

04/03/2017 11:09
Trovati a Tolentino oltre cento chili di amianto abbandonati

Trovati a Tolentino oltre cento chili di amianto abbandonati

Ancora abbandoni di amianto. In contrada Ributino a Tolentino, nel corso di una ispezione periodica, sono stati rinvenuti sulle sponde del fosso Ancaiano alcuni pezzi di amiantogettati da ignoti. Alcune scorie sono finite proprio nelle vicinanze del fossato con rischi elevati sia per l’ambiente che per le persone.Tutto l’amianto, circa 100 kg, è stato prontamente rimosso su indicazione dell’Ufficio Ambiente  da una ditta specializzata che ha provveduto al corretto smaltimento di tutto il materiale.L’amianto è un rifiuto altamente pericoloso  che,se liberato nell’ambiente, può provocare gravi danni alla salute. Il materiale va smaltito mediante ditte apposite che provvedono ad effettuare operazioni di “incamiciamento” per evitare pericoli. .Nello stesso punto, era stato rinvenuto sempre lo stesso materiale anche lo scorso anno e anche in quel caso il Comune intervenne per la messa in sicurezza e il corretto smaltimento con una spesa di oltre 700 euro.

03/03/2017 17:20
Civitanova: rapina in  tabaccheria, bottino di alcune migliaia di euro

Civitanova: rapina in tabaccheria, bottino di alcune migliaia di euro

Paura questa notte a Civitanova Alta per un furto in una tabaccheria. Verso le 4: 30 ignoti hanno forzato la porta d'ingresso del locale ed hanno prelevato denaro contante dal registratore di cassa. I ladri non hanno risparmiato neanche gli incassi dei videopoker e alcune mazzette di gratta e vinci per un valore di alcune migliaia di euro. Sul posto si sono recati i carabinieri della Compagnia di Civitanova  ma all'arrivo della volante i rapinatori erano già scappati. A mettere in fuga i malviventi è stato l'allarme del negozio che è scattato durante il colpo Le forze dell'ordine stanno ora visionando i filmati delle telecamere della zona per ottenere maggiori indizi utili alle indagini.

03/03/2017 13:07
Tolentino, l'allarme dei commercianti: "Qualcuno ci aiuti, altrimenti per noi non c'è futuro"

Tolentino, l'allarme dei commercianti: "Qualcuno ci aiuti, altrimenti per noi non c'è futuro"

Tolentino sotto i riflettori dell’Ansa: questa mattina l’agenzia di informazione ha pubblicato due articoli dedicati alla città  duramente colpita dal sisma di ottobre. Si parte della parole del primo cittadino di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, il quale dichiara all’Ansa che: “Agli sfollati del sisma vogliamo dare, per quanto possibile, una casa vera e quindi puntiamo ad acquistare il patrimonio immobiliare disponibile sul nostro territorio, piuttosto che avere tutte casette in legno. Immobili che ovviamente dovranno avere dei requisiti precisi, a cominciare dall'antisismicità e fino ad oggi abbiamo individuato un centinaio di appartamenti che potrebbero essere acquistati e quindi messi a disposizione dei cittadini che una casa non ce l'hanno più". Sono ancora in corso le verifiche  sulle caratteristiche tecniche e poi dovrà essere avviata la trattativa da parte del Governo per l’acquisizione  di tali immobili. L’obiettivo che si è prefissato Pezzanesi è quello di ridurre il più possibile la costruzione di casette di legno in favore di appartamenti. “L’intera citta’ di Tolentino attende la visita del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, per noi sarebbe un segnale di vicinanza molto importante, non dimentichiamo che il capo del Governo e’ originario di questa terra, di cui e’ anche cittadino onorario“ ha aggiunto Pezzanesi che, tramite l’ANSA, rinnova l’invito al premier “di farci visita quanto prima, anche per prendere visione di quello che fino ad oggi abbiamo fatto nel fronteggiare l’emergenza post Terremoto”. Gentiloni aveva visitato Tolentino il 26 novembre scorso, quando era ancora ministro degli Esteri nel governo Renzi, “da allora ci siamo soltanto scambiati qualche messaggio“, racconta il sindaco, che sottolinea anche “l’abilita’ con cui il premier sta ricoprendo il ruolo: tutti stiamo apprezzando la sua professionalita’ e l’alto senso di responsabilita’ con cui sta portando avanti il suo compito”. C'è comunque un dato oggettivo: questa fase di ritardo sulla costruzione incide molto sulla vita economica della cittadina, infatti, nonostante il centro storico non sia zona rossa, i commercianti faticano a tenere aperte le loro attività perché scarseggiano gli affari. Si sono trovati così a cercare di riaprire i loro negozi nel minor tempo possibile per dare anche un segnale di ripresa, ma senza clienti è difficile andare avanti. Il centro storico di Tolentino è completamente percorribile, "zone rosse" non ci sono più, ma chi ha un negozio si sente in un tunnel senza uscita.    "E' molto dura, noi abbiamo cercato di riaprire il prima possibile per dare un segnale di ripresa, la città senza le luci dei nostri negozi era davvero un dramma, ma andare avanti è difficile, ci mancano i nostri incassi": a dirlo all'ANSA è Monica Fammilume, presidente del Comitato commercianti del centro storico di Tolentino. "La città è stata tutta riaperta, ma purtroppo non ha più i suoi abitanti, le case sono distrutte e vuote, a chi vuole che vendiamo le nostri merci?", si chiede Fammilume. Si è completamente persa la clientela che nei fine settimana, prima del terremoto, arrivava dai paesi limitrofi: "Molti venivano qui per fare shopping da Camerino e altri borghi, ma anche lì molti se ne sono dovuti andare e quei clienti non ci sono più. Se il Governo e la Regione non ci danno una mano credo che non ci potrà essere un futuro". L’assenza di ricostruzione e la presenza di uno stato di emergenza che perdura nel tempo sta creando sempre più danni ad un territorio martoriato e impaurito. (credit photo Dario Matteucci)

03/03/2017 11:53
Sanità, lo sfogo di un padre indignato: "Mia figlia non ha diritto ad un pediatra se non a pagamento"

Sanità, lo sfogo di un padre indignato: "Mia figlia non ha diritto ad un pediatra se non a pagamento"

"Grazie alla burocrazia e ad uno Stato ormai morto, mia figlia e i figli di tanti altri non hanno diritto ad avere un pediatra se non a pagamento".  Riceviamo e pubblichiamo lo sfogo di un papà che si è visto assegnare e poi negare il pediatra "della mutua" per la sua bambina nata da poco. "Vi scrivo perché sono indignato nei confronti della sanità maceratese, a tutela dei diritti della mia famiglia e quella di altre che versano nella mia stessa condizione". Ci chiede però la cortesia di mantenere l'anonimato. "Venendo ai fatti, sono padre di una bellissima bambina nata a dicembre 2016. Purtroppo nell’ultimo trimestre di gravidanza mia moglie ha contratto il Citomegalovirus trasmesso poi alla bimba . Fortunatamente non ci sono state conseguenze per mia figlia , avendolo contratto proprio nel finale, però periodicamente deve essere sottoposta a controlli". Oltre alla difficoltà derivante da questa situazione, che non può non preoccupare un neo papà, un'altra è derivata da una illogica burocrazia. Dopo aver infatti presentato domanda per l'assegnazione di un pediatra per la piccola ci racconta che "Nella lista ricevuta comparivano circa dieci nominativi di pediatri su Macerata e tutti abbondantemente sopra la soglia massima di mutuati (il limite se non erro è di 800 per pediatra). Faccio la richiesta per l’assegnazione di un pediatra di cui ho la conoscenza, lo stesso comincia a seguirmi per un paio di visite fino ad arrivare a venerdì 24 febbraio quando mi dice esplicitamente che non potrà piu’ seguire la mia bambina se non a pagamento".  Al papà viene dato dal pediatra un numero di telefono "per poter far sentire la mia voce a chi decide riguardo il blocco/sblocco dei mutuati". Purtroppo però al numero non risponde nessuno.... "Ciò che mi fa infuriare è che la mia bimba ha necessità di essere seguita, soprattutto a causa della circostanza sopra indicata". Così conclude amareggiato.  La morale di questa storia è che una bambina nata da poco, per di più con dei problemi di salute, si vede negare il diritto ad avere un dottore e suo padre non trova risposte nella sanità pubblica, che dovrebbe essere a servizio dei cittadini malati. 

03/03/2017 11:13
Protesta degli allevatori terremotati: in piazza con i loro animali a Montecitorio

Protesta degli allevatori terremotati: in piazza con i loro animali a Montecitorio

Di fronte ad una situazione che descrivono come ''insostenibile'', gli agricoltori e gli allevatori delle aree terremotate delle Marche e quelli delle altre regioni invaderanno piazza Montecitorio a Roma il 7 marzo con i loro animali. Coldiretti spiega che ''rischia di saltare l'ultimo presidio del territorio ferito dal terremoto, caratterizzato da un'economia agricola di pregio e allevamenti che è possibile salvare solo se la ricostruzione andrà di pari passo con la ripresa del lavoro''. Insieme agli animali sopravvissuti sotto scosse e neve gli agricoltori porteranno davanti al Parlamento i prodotti locali salvati dalle macerie ma che ''ora rischiano di sparire per le difficoltà del mercato locale provocate dalla crisi del turismo e dallo spopolamento dovuto all'esodo forzato ma anche ai ritardi nella costruzione degli alloggi temporanei''. Sarà presentato il Dossier Coldiretti sul "Terremoto nelle campagne" e verrà distribuito un filmato-denuncia sui gravi ritardi della ricostruzione nelle aree rurali. All'iniziativa saranno presenti il presidente nazionale della Coldiretti Roberto Moncalvo insieme a tutti rappresentanti dell'organizzazione delle diverse realtà locali e ai sindaci dei comuni rurali colpiti dal sisma. (Fonte Ansa)

03/03/2017 11:07
I legali della Tardella al contrattacco: "Spalletta non ha pagato nulla, neanche le somme a bilancio che si era accollato"

I legali della Tardella al contrattacco: "Spalletta non ha pagato nulla, neanche le somme a bilancio che si era accollato"

La querelle fra vecchia e nuova proprietà della Maceratese è infinita. Dopo le gravi esternazioni rilasciate nel corso di una conferenza stampa dagli avvocati Valori e Pantana, arriva la replica dei legali della dottoressa Maria Francesca Tardella, Giancarlo e Massimo Nascimbeni. Questo il testo integrale delle loro dichiarazioni Gli avvocati Giancarlo e Massimo Nascimbeni, su espresso incarico della dottoressa Maria Francesca Tardella, quanto al comunicato del giorno 24 febbraio scorso della società rappresentano che la sostituzione della fideiussione depositata in Lega Pro all’inizio del campionato corrente dalla dottoressa Tardella doveva avvenire da parte dell’acquirente entro il 30 dicembre 2016 così come previsto dall’atto di trasferimento di quote a rogito Notaio Alessandrini Calisti sottoscritto dall’attuale proprietario con l’assistenza del suo legale di fiducia, del suo commercialista, ora Amministratore Delegato della società che appare anche tra gli estensori del comunicato summenzionato, e dal referente marketing a suo tempo scelto dalla parte acquirente, che ha partecipato insieme all’altro professionista a ben tre mesi di due diligence, senza che gli scriventi difensori dei signori Piangiarelli e Tardella abbiano mai preso parte, neppure per un minuto, alla lunghissima verifica delle scritture contabili, compito demandato ai professionisti commercialisti. Si diffida formalmente chiunque intenda associare gli scriventi avvocati alle operazioni di verifica del bilancio e della contabilità della S.S. Maceratese per tutto il lungo periodo in cui è avvenuta la due diligence. Compito dei sottoscritti avvocati è stato altro, altrettanto impegnativo, per la trattativa, per la stesura delle varie bozze degli atti legali, fino al contratto definitivo per il trasferimento delle quote, atto che è stato assolutamente e completamente approvato da tutte le parti che ebbero ad esprimere soddisfazione e ringraziamento. Sgomberato il campo da ogni equivoco in proposito, non si comprende come gli estensori del comunicato della società del 24 febbraio scorso, tra cui l’attuale Amministratore Delegato, abbiano potuto scrivere che la sostituzione della fideiussione depositata in Lega Pro fosse “inattesa” ed abbia costituito una importante concausa per il mancato pagamento degli stipendi dei mesi di novembre e dicembre 2016, considerato l’obbligo assunto con l’atto di acquisto delle quote dalla parte acquirente, a conferma dell’impegno già previsto negli atti preparatori e prodromici del contratto definitivo sin da settembre – ottobre 2016. Tra l’altro risulta agli scriventi che la fideiussione depositata dalla società in sostituzione di quella della dottoressa Tardella, avvenuta con un mese di ritardo rispetto al preciso impegno liberamente assunto dall’acquirente con la firma del contratto in data 22 novembre 2016, sia ancora al vaglio degli organi di verifica della Lega Pro. Altra falsità che emerge dal comunicato stampa summenzionato è quella che si riferisce al pagamento degli stipendi ai tesserati relativo ai mesi di settembre e ottobre 2016 avvenuto il 16 dicembre (ultimo giorno utile) con risorse personali dell’attuale proprietario, in quanto la provvista per il pagamento si era già formata, almeno in gran parte, con la gestione della dottoressa Tardella per un credito esistente all’epoca nel cosiddetto conto Lega. Esaminando seppur velocemente le dichiarazioni rese nell’odierna conferenza stampa, con riserva di ulteriori approfondimenti e più precisa replica in data successiva all’8 marzo prossimo allorché potrebbe conclamarsi un ulteriore grave inadempimento da parte dell’acquirente, si prende atto che, seppur in modo sfumato, si sia riconosciuto che il pignoramento effettuato dal Ristorante Il Giardino di Pioraco, a cui ha dato ampio risalto la stampa in questi giorni, si riferisce ad una debitoria nota all’acquirente, in quanto iscritta a bilancio come tutte le altre facenti parte della due diligence, del cui pagamento egli si è fatto carico con la sottoscrizione dell’atto di acquisto, senza poi provvedere. Si ricorda a quei pochi che ancora non lo sapessero ed ai tanti che fingono di non saperlo, che l’acquisto delle quote riguarda una società con i relativi debiti, i cui importi sono stati decurtati dal prezzo, peraltro solo parzialmente corrisposto dalla parte venditrice e che si tenta in ogni modo di non saldare, malgrado il rilascio di una fideiussione emessa da un ente diverso da quelli previsti nell’atto, ovvero primario istituto bancario o assicurativo. Malgrado ciò, la parte venditrice ha accettato pro bono pacis quella tipologia di fideiussione che ora si tenta di non onorare, ma anzi si chiede alla dottoressa Tardella di rinunciarvi onde evitare ulteriori danni alla Maceratese. Per quanto riguarda invece le presunte debitorie spavaldamente e disinvoltamente enunciate come sopravvenute, se non addirittura occultate, rispetto a quelle risultanti dalle scritture contabili, se ne contesta sia il fondamento sia il fatto che l’acquirente e/o per lui i suoi professionisti, fra cui l’attuale Amministratore Delegato, non ne abbiano mai avuto conoscenza. In ogni caso, la dottoressa Tardella, ove sussistessero debitorie immediatamente esigibili estranee ai patti di trasferimento delle quote, se ne farà carico, così come ebbe a sottoscrivere a latere del rogito definitivo impegnandosi a farlo allorché fossero evidenti la fondatezza, l’esigibilità ed il nocumento che esse potrebbero rappresentare per la parte acquirente. Nessuna delle voci esposte in conferenza ha questa connotazione, per cui è puerile e risibile addebitare ad esse il motivo del mancato pagamento degli stipendi ai tesserati entro il termine scaduto il 16 febbraio scorso. Dimostri l’acquirente quale euro non previsto in contabilità sia stato costretto a pagare dalla data dell’acquisto ad oggi, che abbia distolto le sue ingenti risorse dal pagamento degli stipendi. La verità è che l’acquirente, a quanto risulta a parte venditrice e da quanto emerge dalle notizie più recenti di stampa, non ha pagato alcunché, salvo piccole somme, neppure delle debitorie indicate in bilancio che si è espressamente accollato. Si offenderebbe l’intelligenza di qualunque maceratese se si ritenesse che affermazioni tanto spregiudicate, non supportate da alcuna prova di avvenuto pagamento di somme non previste, possa aver determinato lo stato di insolvenza della società, in particolare per non aver onorato l’impegno del pagamento degli stipendi ai tesserati, onere non certo a carico della parte venditrice. In particolare la debitoria enunciata come relativa all’impianto di Collevario risale al 2014 e l’atto di ingiunzione è stato prontamente opposto dagli allora legali della dottoressa Tardella (gli scriventi non ne hanno mai avuto conoscenza) ed il Tribunale non ha concesso la provvisoria esecutorietà del decreto, per cui l’attuale società non dovrà pagare alcunché non solo nell’imminenza ma neppure in futuro in quanto la debitoria è stata assunta personalmente dalla dottoressa Tardella e da lei sempre gestita come debito personale con liberatoria della società, come ben sa il precedente legale dell’attuale proprietario. Di converso, è vero invece che a seguito del riconoscimento da parte della Corte Federale di Appello del giusto diritto, sempre rivendicato dalla parte venditrice, avverso l’errata valutazione della Covisoc che ha costretto alla ripatrimonializzazione con un onere finanziario per quasi 200.000 euro non dovuto, ma versato dalla dottoressa Tardella per consentire l’iscrizione al campionato, la società, all’esito di tanta fatica dei commercialisti della dottoressa Tardella e degli scriventi legali estensori anche del ricorso in appello (peraltro neppure ringraziati a voce dal beneficiario né tanto meno pagati), ha conseguito  un attivo di bilancio di euro 132.000, somma che la parte venditrice ha diritto di riavere, essendo ciò espressamente previsto nel contratto di cessione delle quote. Tale circostanza peraltro nota a tutti non è stata minimamente evidenziata né nel comunicato né in conferenza. Giova inoltre ricordare che se il rapporto tra la società ed il Comune di Macerata è avviato verso una reciproca comprensione e soddisfazione lo si deve al fatto che la dottoressa Tardella, assistita dagli scriventi legali, in data 31 agosto 2016, giorno del nostro patrono, si è recata a Milano a sottoscrivere una fideiussione di 60.000 euro con la Vittoria Assicurazioni, rilasciata a favore del Comune di Macerata a garanzia del pagamento della corrispondente somma prevista come canone di concessione dell’Helvia Recina per la stagione 2016/2017. Dimostri la parte acquirente che il 31 gennaio scorso, data di scadenza della prima rata, ha provveduto a versare la quota di euro 30.000, come previsto dalla convenzione, perché se ciò non fosse avvenuto sarà la Vittoria Assicurazioni, grazie alla fideiussione ottenuta dalla dottoressa Tardella,  a dover far fronte al pagamento, pur essendo prevista questa debitoria nella due diligence e quindi posta a carico di parte acquirente. Ed ancora, risulta purtroppo non pagata l’ultima rata scaduta il 31 gennaio scorso di un’altra importante debitoria inserita a bilancio e quindi a carico dell’acquirente, per il pagamento della cui somma di circa euro 20.000 è stata in questi giorni escussa dal creditore la garanzia fideiussoria rilasciata personalmente dalla dottoressa Tardella, la quale quindi sarà costretta a farsene carico in luogo dell’acquirente. Ed ancora, contrariamente a quanto riferito dall’odierno conferenziere, non è vero che la villa Tardella dove sono stati ospitati la sede della società ed i giocatori dell’Accademy sia stata lasciata a seguito di provvedimenti amministrativi di sgombero per eventi sismici. L’abbandono è avvenuto senza riconsegna delle chiavi per libera scelta della parte acquirente che non ha corrisposto nessun canone e non ha pagato neppure le utenze per i consumi, i cui importi sono stati versati dalla dottoressa Tardella. Ed ancora, gli allenatori dello staff tecnico abitano tuttora due appartamenti attigui alla villa Tardella senza che la società abbia mai provveduto a corrispondere alcunché alla proprietaria neppure per le utenze. E’ fuorviante e contrario al vero caricare la dottoressa Tardella di colpe ricadenti invece su chi, forse con superficialità, si è avventurato, senza idonee pronte risorse, all’acquisizione di una società che è stata giudicata dagli stessi qualificati consulenti della parte acquirente come sana e con i conti in ordine. Quanto all’ulteriore voce ipotizzata come debito sopravvenuto riguardante il consumo idrico dell’impianto di Collevario, è noto a tutti da mesi che ciò è stato determinato da un guasto dell’impianto accertato da APM, come peraltro avvenuto due anni orsono per il consumo idrico dello stadio Helvia Recina, per ben 90.000 euro, somma che il Comune di Macerata, riconoscendo il guasto, a differenza dell’odierno acquirente, si è ben guardato dal chiederne il pagamento alla S.S. Maceratese. Da ultimo, ma non per ultimo, è risibile la disinvolta contestazione sui presunti premi di preparazione per l’acquisizione di giovani calciatori. Tutti i contratti, finché ha gestito la società la dottoressa Tardella, sono muniti di rinuncia da parte delle società cedenti i giovani giocatori per la riscossione del parametro di competenza e ciò potrà essere agevolmente confermato dagli addetti dell’epoca del settore giovanile. In ogni caso il presunto credito non è né determinato nel suo ammontare né prontamente esigibile, per cui nessun nocumento ha potuto subire l’acquirente, anche per questa voce, tanto da non consentirgli il pagamento degli stipendi. Poiché dall’odierno conferenziere si è appresa la notizia che la dottoressa Tardella è stata denunciata dall’acquirente per i reati dallo stesso riferiti, nel prendere atto di ciò, si ravvisa l’esigenza, nel rispetto delle più elementari norme deontologiche professionali, di esimerci dall’esposizione mediatica dei fatti e documenti che saranno oggetto di indagine da parte dell’autorità giudiziaria adita dall’acquirente. Si rappresenta come palese caduta di stile quella della enunciazione pubblica di una denuncia presentata all’autorità giudiziaria per rapporti privatistici di nessuna rilevanza pubblica e chi lo ha fatto se ne dovrà assumere la responsabilità. E’ di tutta evidenza che a seguito di questa temeraria iniziativa giudiziaria la dottoressa Tardella non avrà alcun timore e remora di difesa ed è appena il caso di ricordare che se i reati ipotizzati a suo carico sono particolarmente odiosi, tenuto conto della personalità del soggetto incriminato, sono altrettanto odiosi i reati di tentata estorsione e di calunnia riscontrabili nella minaccia di un danno ingiusto ove la dottoressa Tardella non rinunciasse all’escussione della fideiussione e nella infondatezza delle accuse tanto pretestuosamente e disinvoltamente a lei mosse con tanto clamore mediatico. E’ di altrettanta evidenza che a fronte di tale improvvida iniziativa la Tardella, senza clamore mediatico, ma con assoluta determinazione, chiederà in ogni sede tutela della propria onorabilità tanto minata dall’infondato sospetto che abbia occultato debiti e sia stata lei a causare il gravo dissesto della società, senza che sia stata data prova che l’acquirente abbia profuso in questi mesi il minimo impegno economico per far fronte alle debitorie da lui liberamente assunte. Ovviamente, considerato il clima accusatorio generalizzato da mesi nell’ambiente sportivo maceratese nei confronti della dottoressa Tardella, gli scriventi non si illudono che quanto qui riferito possa determinare il mutamento delle opinioni oramai diffuse ed ancor più alimentate dalle odierne dichiarazioni, ma sono certi che almeno l’opinione pubblica non accecata dall’odio nei confronti della dottoressa Tardella potrà distinguere le colpe degli uni da quelle degli altri con assoluta serenità. Auspicano per il bene del calcio maceratese che l’attuale esperienza, purtroppo sempre più invalsa a leggere di altri analoghe situazioni, possa servire per il futuro, onde evitare criminalizzazioni di persone locali che, pur commettendo inevitabilmente degli errori, hanno comunque profuso ingenti risorse personali ed economiche per consentire ad una squadra di salire in quattro-cinque anni dalla Promozione regionale al professionismo della Lega Pro. L’amara considerazione finale è che la città di Macerata ben poteva fare a meno di certi personaggi che avventurosamente cercano, privi di idonee risorse rispetto agli impegni assunti, di gestire una società che è patrimonio dell’intera città. Per noi, come professionisti e come tifosi, l’amarezza è ancor più profonda in quanto, pur inconsapevolmente ed in assoluta buona fede, non siamo riusciti ad evitare che ciò avvenisse. Ci conforta, seppure solo parzialmente,  il fatto che la nostra impressione inizialmente favorevole rispetto all’acquirente nel corso delle trattative, abbia poi avuto conferma dalla accoglienza positiva ricevuta dallo stesso sia dai tifosi che dall’Amministrazione comunale di Macerata che per bocca del Sindaco, nella conferenza stampa di fine anno ebbe testualmente a definire il progetto della nuova proprietà lungimirante e totalmente condiviso dall’Amministrazione. Con questo comunicato termina, qualunque sia la reazione di controparte, l’esposizione mediatica per questa vicenda, salva l’enunciazione di un eventuale ulteriore inadempimento della parte acquirente da constatarsi dopo l’8 marzo prossimo venturo, riservando ogni risorsa di impegno professionale in un campo a noi più congeniale che è quello giudiziario che spavaldamente e temerariamente ha ritenuto di intraprendere l’acquirente, almeno a quanto oggi riferito dal suo legale. 

02/03/2017 21:31
Mogliano dice addio a Gigio de lu Fargu

Mogliano dice addio a Gigio de lu Fargu

Mogliano dice addio a uno dei suoi personaggi più cari e più amati: Gigio de lu Fargu. Si è spento, infatti, poco prima di compiere 101 anni, Luigi Aliberti, figura conosciutissima non solo a Mogliano, che lo scorso mese di aprile aveva raggiunto l'invidiabile traguardo del secolo di vita. "Anticipatamente ringrazio tutti quelli che vorranno farmi l'ultima visita": aveva predisposto tutto: manifesto funebre, bara e tutto il necessario per l'ultimo viaggio. E nel manifesto ha lasciato scritto: "Nè fiori, nè offerte, nè lacrime... ma un sorriso di gioia".  I funerali si svolgeranno venerdì mattina alle 9.30 sul piazzale Gentili di Mogliano.  Fino all'ultimo, Gigio è stato attivissimo: viveva da solo ed era autosufficiente, al punto di guidare ancora l'auto. Poi, nelle ultime settimane, un inesorabile declino che ieri ha portato al decesso. Lo vogliamo ricordare con il servizio e il video che proponemmo l'anno scorso in occasione dei suoi cento anni. Ciao Gigio, buon viaggio!    

02/03/2017 17:20
Denuncia alla Finanza degli avvocati di Spalletta: debiti nascosti per 496 mila euro

Denuncia alla Finanza degli avvocati di Spalletta: debiti nascosti per 496 mila euro

Una montagna di debiti non conosciuti. Questo è quanto denunciano i legali della S.S. Maceratese Valori e Pantana passando al setaccio le carte che riguardano la precedente gestione della società biancorossa da parte dell'allora presidente Maria Francesca Tardella. I due avvocati hanno perciò intentato una denuncia querela alla Guardia di Finanza per appropriazione indebita aggravata, truffa aggravata, falso in bilancio e omissione di scritture contabili. A falsare i bilanci comunicati all'atto della compravendita della Maceratese dell'imprenditore Spalletta sarebbero state alcune spese extra non contabilizzate e a carico della società come un debito residuo di 140 mila euro per la realizzazione del campo sportivo in sintetico di Collevario. A ciò si aggiungono le spese, sempre nel plesso sportivo di Collevario, per il servizio idrico. Negli atti notarili erano stati quantificati in 1.850 euro gli esborsi per la fruizione di docce e impianti ma successivamente la Maceratese si è vista addebitare una cifra pari a 32mila euro di consumi. A far lievitare i costi sarebbe stato un guasto della rete idrica taciuto dalla Tardella ai nuovi compratori. Sotto la lente d'ingrandimento anche prelievi per circa 10 mila euro dai conti correnti della società sportiva, giustificati con restituzione prestiti che non risultano a bilancio. I debiti "sommersi" ammonterebbero ad un totale di 496.000 euro e nella cifra una parte rilevante assumerebbero i premi di preparazione. Essi consisterebbero in una remunerazione dovuta da una società professionistica che tessera un giocatore che abbia compiuto i 14 anni alla società di appartenenza del ragazzo. Se ciò non avviene la società creditrice può rivolgersi ad una specifica commissione della Lega Calcio per ottenere la cifra. Al momento alla Maceratese sono arrivate sanzioni in questo senso per 32 mila euro riguardo a due giocatori. Ora considerando che il parco giocatori era di circa 50 unità i debiti potenziali potrebbero aggirarsi sui 250 mila euro.Un'ulteriore questione è poi quella di un contratto di affitto che la Tardella avrebbe stipulato con la Maceratese per alloggi destinati a giovani calciatori. Spalletta aveva recesso il contratto subito dopo le lesioni apportate all'edifcio dal terremoto ed ora la ex presidentessa esige i soldi della locazione per un totale di otto mesi. Considerando che l'affitto mensile è di 9000 euro e moltiplicato per le mensilità si arriva a una cifra di circa 72mila euro. I due legali intendono agire a breve in risarcimento dei danni perchè ritengono che la Tardella abbia adibito la struttura a bed and breakfast priva di autorizzazione e senza curarsi della sicurezza dei suoi giovani giocatori non rispettando le norme di sicurezza.   Tra le varie anomalie anche quella di una somma di 24mila euro che le famiglie dei giovani calciatori della Maceratese avrebbero pagato alla società per un ritiro all'Hotel "Giardino" ma che non sarebbero rientrate ai proprietari della struttura ricettiva Su questo e altro faranno luce gli inquirenti. I legali Valori e Pantana in ultimo intenteranno un'ulteriore azione a tutela esclusiva di Spalletta riguardo alla trattativa tra quest'ultimo e la Tardella per il passaggio delle quote societarie. Gli avvocati hanno deciso un ricorso per la tutela cautelare atipica prima di introdurre un giudizio ordinario perchè il nuovo proprietario ha stipulato una fidejussione con la società che è stata escussa dalla Tardella. I legali quindi si sono rivolti al tribunale di Macerata per un'azione inibitoria. Ciò che si vuole far affiorare è la mancanza di buona fede e il rispetto dei patti del precontratto della Tardella che avrebbe taciuto volontariamente sul debito effettivo che gravava sulla Maceratese, ledendo gli interessi del nuovo presidente Spalletta. Le parti compariranno davanti al giudice il prossimo 3 maggio. (Foto Ludovica Scatola)

02/03/2017 16:02
Fuori strada con la moto a Sarrocciano: donna trasportata in eliambulanza a Torrette

Fuori strada con la moto a Sarrocciano: donna trasportata in eliambulanza a Torrette

Incidente questo pomeriggio intorno alle 15.30 a Sarrocciano di Corridonia. Una donna a bordo di una moto, per cause ancora in corso di accertamento, ha perso il controllo del mezzo mentre viaggiava in direzione Macerata ed è finita fuori strada.  Immediatamente sono scattati i soccorsi e sul posto è stata chiamata ad intervenire l'eliambulanza. La donna lamentava traumi agli arti inferiori ed è stata trasportata all'ospedale regionale di Ancona. Non sarebbe in pericolo di vita. 

02/03/2017 15:50
Viagra e Cialis taroccati: maxi operazione della Guardia di Finanza in tutta Italia: arresti anche in provincia di Macerata

Viagra e Cialis taroccati: maxi operazione della Guardia di Finanza in tutta Italia: arresti anche in provincia di Macerata

L'operazione, coordinata dal pm di Ravenna Angela Scorza, ha portato anche a 63 perquisizioni in abitazioni e sexy shop riconducibili a 36 indagati per commercio di sostanze medicinali contraffatte e ricettazione. I prodotti sequestrati, proprio per la presenza di principi attivi farmacologici, possono essere commercializzati solo dopo l'autorizzazione del ministero della Salute e dell'Aifa, Agenzia nazionale del farmaco, esclusivamente nel circuito delle farmacie e sulla base di prescrizione medica. L'indagine è partita da un controllo fiscale in un sexy shop del Ravennate. I militari vi hanno trovato alcune confezioni di prodotti, risultati veri e propri farmaci non autorizzati, provenienti soprattutto da India e Cina: bustine, pillole e capsule con miscele dei principi attivi Sildenafil e Tadalafil, presenti in Viagra e Cialis, e spray con il principio attivo della Lidocaina, normalmente utilizzata negli anestetici locali. Le indagini della GdF hanno puntato a ricostruire l'infera 'filiera' distributiva e hanno raggiunto il commerciante friulano, vero titolare dell'azienda di cui inizialmente risultava essere solo un dipendente, che è stato portato nel carcere di Pordenone. Attraverso questo commerciante sono stati poi individuati 28 sexy shop in diverse regioni che acquistavano i medicinali illegali (alcuni nomi: 'Kamagra', 'Cobra', 'Super Dragon', 'P-Force', 'Cenforce', 'Stud 100', 'Silde', 'Extra Strong'). La Guardia di Finanza di Ravenna ha smantellato un ramificato traffico di medicinali illegali: l'operazione, chiamata 'Fidelio', ha portato a 11 arresti - titolari di sexy shop in varie regioni che commerciavano le sostanze contraffatte - e un fermo di indiziato di delitto, un commerciante all'ingrosso di articoli per adulti della provincia di Pordenone, ritenuto il principale fornitore dei medicinali (la sua attività è stata bloccata dalle Fiamme gialle). Sono stati sequestrati oltre 10mila farmaci non autorizzati e pericolosi per la salute. L'indagine è partita da un controllo fiscale in un sexy shop del Ravennate. I militari vi hanno trovato alcune confezioni di prodotti, risultati veri e propri farmaci non autorizzati, provenienti soprattutto da India e Cina: bustine, pillole e capsule con miscele dei principi attivi Sildenafil e Tadalafil, presenti in Viagra e Cialis, e spray con il principio attivo della Lidocaina, normalmente utilizzata negli anestetici locali. Durante le perquisizioni è stata riscontrata la flagranza del reato di commercio di sostanze medicinali contraffatte e sono scattati gli arresti per 11 titolari di esercizi di Milano e provincia, di Torino, Brescia, Ravenna, Forlì, Taranto e delle province di Bologna, Rimini, Macerata e Caserta. Sequestrate inoltre banconote false per 780 euro, denaro contante per 40mila euro, 47 proiettili per arma corta, circa mezzo kg di marijuana oltre ad un bilancino di precisione. Per eludere i controlli il fornitore di Pordenone inviava ai sexy shop i farmaci non autorizzati, occultandoli in scatole insieme ad articoli per adulti che fungevano da carichi di copertura, con spedizioni tramite corriere. Quindi «un vero e proprio mercato parallelo e clandestino di medicinali illegali, realizzato da persone non autorizzate e prive di conoscenze mediche, al di fuori del circuito delle farmacie ma tramite il canale non convenzionale dei sexy shop», sottolineano le Fiamme gialle, che hanno impiegato oltre 160 militari in 32 città. «Queste condotte illegali - spiega la GdF ravennate - oltre a costituire un'alterazione delle regole della leale concorrenza, possono costituire un concreto pericolo per la salute dei consumatori». (Fonte Ansa)

02/03/2017 11:35
Stroncato in mezzo alla strada da un'overdose: muore a Macerata un 48enne di Treia

Stroncato in mezzo alla strada da un'overdose: muore a Macerata un 48enne di Treia

Un uomo di 48 anni di Treia, M.B., è stato trovato morto intorno alle 12 di oggi a Macerata in via Indipendenza. Il corpo dell'uomo, riverso a terra nello spazio antistante il campetto da calcio, è stato notato da alcuni passanti che hanno chiesto l'intervento del 118.  Quando l'ambulanza e l'auto medica sono arrivate sul posto, però, i sanitari non hanno potuto far altro che constatare l'avvenuto decesso dell'uomo. A causare la morte del 48enne treiese, peraltro molto conosciuto anche a Macerata, potrebbe essere stata una overdose.  Sul posto, per i rilievi e gli accertamenti di rito, anche gli agenti della Scientifica della Questura di Macerata. 

01/03/2017 12:48
Civitanova, atti vandalici in Piazza San Marone

Civitanova, atti vandalici in Piazza San Marone

Abbiamo raccolto lo sfogo di una signora che ieri mattina ha trovato una brutta sorpresa sulla sua auto, una Fiat Doblò: "Ci hanno rigato in tre punti diversi entrambi gli sportelli. Crediamo sia successo tra lunedì notte e martedì mattina, dato che lunedì sera non c'erano".La donna abita a ridosso della piazza e ci confessa che non è la prima volta che si ritrova con l'auto danneggiata, anche se la volta precedente le era accaduto non in quel punto ma poco distante.Il problema dei vandali in quella zona non è nuovo perché, dopo la denuncia sui social, un signore ha commentato affermando che anche a lui è successa la stessa cosa nello spiazzo di fronte alla chiesa, poco tempo fa.Il problema dei danneggiamenti notturni non è l'unico in quel posto. Lamenta infatti la signora che anche con la sporcizia non sono messi male, dato che ogni tanto passano dei rom che si disfano di tutto quello di cui non hanno più bisogno senza di certo fare la differenziata o metterlo nei cassonetti, di cui la piazza sarebbe anche ben fornita.Per concludere, ci racconta genericamente che di sera se ne vedono di cotte e di crude da quelle parti, ma anche durante il giorno ubriachi, o peggio ancora drogati, non mancano.Ricordiamo che meno di una settimana fa, a qualche decina di metri di distanza, c'era stato il tentato furto di una macchina e l'accoltellamento del ragazzo che lo aveva sventato (qui). Diciamo che la zona intorno al Trialone non è proprio una delle più tranquille.  

01/03/2017 09:23
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