Investimento sulla statale 16, praticamente di fronte all'Eurospin di Porto Recanati.
Per cause in corso di accertamento, intorno alle 20 una Fiat Punto condotta da un uomo ha travolto una ragazza di 15 anni di Camerano che stava attraversando la strada insieme a un'amica rimasta illesa.
Sono stati subito allertati i soccorsi e sul posto sono intervenuti i sanitari della Croce Azzurra di Porto Recanati e un'automedica da Recanati. La ragazza è stata trasportata all'ospedale di Civitanova: le sue condizioni sono gravi.
Una storia che ormai si ripete purtroppo sempre più frequentemente in Italia. Una famiglia che è costretta a chiedere aiuto per riuscire a raggiungere la serenità, un obiettivo che sembra sempre più lontano. Si tratta della vicenda di Lucrezia, una bambina di 4 anni appena compiuti, affetta da una malattia estremamente rara, la Mutazione del Gene SCN8A di cui sono stati resi noti solo 8 fenomeni in Italia, ma non essendo stata ancora approvata, si pensa che ci siano altri casi sparsi per tutto il territorio nazionale. La malattia provoca un ritardo mentale e fisico con frequenti crisi epilettiche; Lucrezia, infatti, non parla, non cammina e viene alimentata solamente con dei frullati.
A raccontare questa storia è Mario, il papà della bimba, originario di Roma. Mario racconta che si stanno muovendo in camper in tutta Italia, partendo da Rimini, e stanno facendo questo percorso per riuscire ad ottenere aiuti concreti, in modo da potersi comprare un camper nuovo, più grande e soprattutto più adeguato alle condizioni di salute della piccola. Al momento si trovano a Corridonia, nel parcheggio del Penny Market, e si fermeranno per circa 3-4 giorni.
"Stiamo cercando - ha dichiarato Mario - di riuscire ad avere un camper più adeguato, più grande. Quest'anno, con la questione dei vaccini obbligatori, la ricerca per le malattie rare è stata fermata, in Italia viene bloccato tutto. Questa è una malattia che si può curare con gli estratti di cannabis, che in italia possono essere prescritti solo ai maggiorenni. Mi sembra assurdo che una bambina, la quale potrebbe non arrivare alla maggiore età, non possa beneficiare di una cura che la potrebbe far star meglio. Noi vogliamo andare in Danimarca, dove si sta studiando la malattia, dove ci sono dei farmaci appositi che qui sono illegali e dove si trova uno dei centri di studio più avanzati. Se l'italia non mi da quello di cui ha bisogno la bambina devo andare a cercare altrove".
Una situazione resa ancora più difficile a causa della disoccupazione dei genitori, i quali, al momento, non possono permettersi di trovare un lavoro, considerando che la bambina ha bisogno di un'assistenza costante da parte di entrambi. Ora si attende, che il grido di aiuto faccia il suo corso, che venga ascoltato e recepito, nella speranza che si possa fare qualcosa di concreto per Lucrezia. Il viaggio durerà ancora per alcuni mesi, se ci saranno risposte positive da tutti coloro che verranno a conoscenza della storia. Per chiunque fosse interessato, è attiva anche la pagina Facebook "Un camper per Lucrezia", dove ci sono tutte le informazioni necessarie.
L'attività della Questura di Macerata non si ferma. Sempre più incisivi i controlli volti al contrasto dello spaccio di stupefacenti, soprattutto lungo la fascia costiera. Nel pomeriggio di ieri, la Squadra Mobile, insieme al Reparto Prevenzione Crimine di Perugia, hanno effettuato servizi mirati nella zona di Porto Recanati. Durante l'attività, è stata trovata una 25enne, residente ad Ancona, in possesso di 30 ml di metadone. La ragazza è già nota alla Forze dell'Ordine, dal momento che si prostituisce. La 25enne è stata munita di foglio di via obbligatorio con il divieto di fare ritorno nel comune per tre anni.
Stessa sorte anche per altri tre soggetti nello stesso pomeriggio. Tra questi, gli agenti hanno scoperto un tunisino di 23 anni, sorpreso all'interno del River Village, con 700 euro in contanti, molto probabilmente da investire in stupefacenti. Al contempo, le pattuglie hanno effettuato perquisizioni in alcune abitazioni di soggetti pregiudicati, nonché perquisizioni personali e di veicoli. Per quanto riguarda le auto, sono state segnalate altre tre persone per la revisione della patente di guida, poiché assuntori di stupefacenti.
E' stato nominato nuovo consigliere comunale, in rappresentanza di Forza Italia, partito di cui era già stato capolista, a Recanati, il geometra Andrea Reccia.
La nomina è avvenuta nel corso del consiglio comunale di venerdì, a due settimane dal suo arresto. Infatti, il geometra era stato trovato in possesso di 2,3 tonnellate di droga.
Una nomina unanime, arrivata per surroga: la nomina di Reccia arriva infatti per effetto delle dimissioni di Galgano e della non accettazione della nomina da parte del primo dei non eletti Paciotti. L'ultimo passo sarà quello di chiedere a Reccia (attualmente in carcere) se accetta o meno la carica.
Una situazione alquanto insolita, dal momento che il geometra si trova in carcere, dove è stato condotto dalla Finanza dopo l' "incresciosa" scoperta. Non è certo, però, che il neo-eletto possa accettare la carica. Questo perchè la Procura, potrebbe stabilire la sospensione della carica in questione per 18 mesi, qualora emergessero indizi gravi contro Reccia.
I carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Macerata, hanno denunciato in stato di libertà un nigeriano 29enne, senza fissa dimora, per spaccio di stupefacenti.
I militari, nella tarda serata di giovedì, hanno notato il giovane straniero il cui atteggiamento ha richiamato la loro attenzione, tanto da procedere a un controllo. Il 29enne, velocemente, è riuscito ad ingoiare ciò che custodiva gelosamente nella bocca, eccezion fatta per un piccolo involucro, subito recuperato, che conteneva circa un grammo di eroina.
Ma i militari non hanno desistito ed hanno accompagnato il giovane all’ospedale di Macerata dove i sanitari hanno provveduto a somministrargli una sostanza che ha permesso di recuperare lo “stupefacente boccone”. L’uomo aveva ingerito sei piccoli involucri contenenti anch'essi eroina. Ora dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio di droga.
La notte scorsa i carabinieri della Stazione di Treia hanno arrestato una donna 53enne della zona per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.
Le manovre preventive e repressive che quotidianamente il Comando Compagnia di Macerata effettua su tutto il territorio di competenza per arginare il fenomeno dell’uso e commercio di stupefacenti, ha condotto ieri i militari di Treia ad effettuare svariati controlli in quelle zone.
L’atteggiamento di una donna, alla guida di un’autovettura sottoposta ad un controllo, ha indotto i militari ad approfondire l’ispezione.La scelta si è dimostrata vincente: nell’auto i carabinieri hanno rinvenuto un “panetto” di hashish del peso di 45 grammi e un piccolo involucro contenente circa 1 grammo di cocaina.
L’abitazione della donna è stata poi perquisita e lì sono spuntati altri 45 grammi di hashish, un altro grammo di cocaina e un grammo di marijuana.
La 53enne è stata tratta in arresto e traferita ad domiciliari in attesa del rito direttissimo.
Continuano i controlli da parte della Questura di Macerata nelle aree verdi di Macerata e nei luoghi di ritrovo.
Nella serata di ieri ai Giardini Diaz personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, coadiuvato dagli agenti del Reparto Prevenzione Crimine di Perugia, ha proceduto all’identificazione di 20 persone tutte extra comunitarie, tra le quali un cittadino 24enne originario del Gambia, in Italia senza fissa dimora, trovato in possesso di 10 grammi di hashish. Il giovane è stato segnalato alla competente autorità quale assuntore di sostanze stupefacenti.
Ancora un brutto episodio di cronaca che mette sotto ai riflettori la situazione della sicurezza a Civitanova.
A denunciare i fatti una mamma che scrive su Facebook che in Via Deledda, vicino alla Coop, le è stata rubata la borsa dall'auto, dopo aver spaccato un finestrino, mentre si recava a prendere la figlia all'asilo.
L'appello sul web è quello accorato di segnalare il ritrovamento, nel caso qualcuno trovasse una borsa nera, nella vana speranza di ritrovare almeno i documenti.
Tanti i commenti al post che sottolineano ed evidenziano quanto questi episodi di furti e piccole violenze siano all'ordine del giorno nel comune di Civitanova.
Nell’ambito della consueta attività di contrasto dell’illegalità nel settore del trasporto merci svolta dalla Sezione Polizia Stradale di Macerata, diretta dalla Dott.ssa Stefania Minervino, nel corso della scorsa notte, quella del 27 settembre, personale del Distaccamento di Civitanova Marche ha effettuato controlli sulla SS 16, nel territorio del comune di Civitanova Marche.
Tra i numerosi veicoli in transito controllati, è stato sottoposto a verifica un autoarticolato. Nella circostanza, è stato rilevato dagli operatori che il mezzo, pur essendo stato evidentemente in movimento fino al momento dell’alt della pattuglia, dal relativo cronotachigrafo risultava fermo. Era stata infatti registrata attività di riposo del conducente dalle ore 18 del giorno precedente.
Approfondendo gli accertamenti tecnici, è stata rilevata la presenza di uno strumento irregolare finalizzato alla manomissione delle registrazioni di velocità e di attività del conducente, effettuate dal cronotachigrafo installato a bordo del veicolo. Il predetto strumento consiste in una calamita applicata dal conducente sul trasmettitore del cronotachigrafo analogico, al fine di eludere il controllo dei tempi di guida e di riposo.
Vistosi scoperto, il conducente ha collaborato con gli operatori della polizia stradale rimuovendo immediatamente il marchingegno, che è stato sottoposto a sequestro penale.
Il conducente originario di Rignano Garganico (FG), è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per l’ipotesi di reato di cui all’art. 437 c.p., che prevede e punisce con la reclusione da 6 mesi a 5 anni la rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro. È stato inoltre sanzionato per una serie di infrazioni al codice della strada per un totale di euro 2.595 e gli è stata ritirata la patente di guida ai fini della successiva sospensione.
Gli rubano l'auto e l'appello del proprietario, Andrea Gramaccini, parte dal web.
È successo nella notte a Civitanova dove, nell'ultimo periodo si è registrato un notevole aumento di furti di auto
Di seguito l'appello del proprietario pubblicato su Facebook.
"Questa notte mi hanno rubato la macchina è una golf nera targata DX537KR ha un finestrino rotto probabilmente l’anteriore sinistro chi la vede è pregato di segnalarmelo grazie".
Nuovi locali e vecchi problemi. E' quello che si sta verificando intorno alla discoteca Donoma dove, da circa tre settimane, è operativa una nuova attività commerciale ed è in procinto di iniziare l'attività anche un bistrò, a pochi metri di distanza. Il titolare dell'Old Dogs fa sapere che ha cercato fin dal primo giorno di tenere un profilo basso, ben consapevole dei problemi che ci sono stati negli anni scorsi con ubriachi e vandali all'uscita dalla discoteca, i quali di notte combinavano di tutto.
Dice di aver conosciuto quasi tutti quelli che abitano intorno al suo pub e che all'inizio erano comprensibilmente un po' spaventati. Dopo qualche giorno però si sono tranquillizzati perché hanno visto che il volume della musica non è mai troppo alto ed anche lo scorso sabato, il dj a mezzanotte in punto ha provveduto ad abbassare i decibel. Il proprietario racconta poi un aneddoto relativo sempre allo stesso sabato, quando verso l'una, alcuni suoi clienti si sono messi a giocare a pallone davanti al locale. Resosi conto di quello che stava accadendo, è uscito immediatamente e li ha invitati ad andare da un'altra parte, dal momento che lui non vuole avere problemi con i residenti.
A creare qualche problema, invece, sembrano essere i bagni pubblici proprio di fronte al suo pub e racconta che in questi primi venti giorni di attività ne ha viste già di tutti i colori. Il giorno precedente, mentre stava parlando con dei fornitori, è uscito un ragazzo barcollante. Il giorno prima ancora, un altro con una gamba sanguinante, che, dopo essere uscito è crollato a terra. Dice anche che la cosa si verifica costantemente e, per di più, dal tardo pomeriggio, almeno cinque persone fanno uso di stupefacenti dentro quei bagni.
Nel fine settimana il fenomeno è ancora maggiore, con un viavai continuo e la cosa peggiore è che si tratta di una zona frequentata da famiglie. Una delle soluzioni sarebbe quella di ripulirlo e metterlo in sicurezza, oppure chiuderlo immediatamente.
Questione di pochi secondi e sono stati derubati. E' successo ieri, intorno alle 13, quando alcunioperai, che erano al lavoro presso la stazione di Civitanova, si sono accorti di essere stati derubati. A mancare erano un IPad, un paio di occhiali da sole Ray-Ban, un carica batterie e un iPhone. Sono stati immediatamente avvertiti i Carabinieri di Civitanova Marche, i quali si sono recati sul posto.
Grazie ad un'applicazione all'interno dell'IPad, i giovani hanno potuto rintracciare la posizione della refurtiva, che, secondo i dati, si stava spostando da Potenza Picena a Porto Recanati.
Le Forze dell'Ordine, grazie anche all'aiuto della tecnologia, hanno posizionato delle pattuglie in alcuni punti strategici dei due comuni. E, proprio in prossimità del River Village di Porto Recanati, i Carabinieri hanno notato una Ford, con due persone a bordo. L'auto è stata perquisita e all'interno è stata ritrovata tutta la refurtiva. I due uomini all'interno della vettura, un italiano ed un marrocchino, sono stati denunciati per reato di ricettazione. Per di più, l'italiano aveva con sé un coltello a serramanico: è stato denunciato anche per porto abusivo di armi.
Verso le ore 15.30 di oggi la “Volante” è intervenuta presso il Pronto Soccorso dell'ospedale di Macerata davanti al quale era stata segnalata la presenza di una donna che dovendo essere trasferita da un reparto dell’ospedale di Macerata all’ospedale di Civitanova Marche, era scappata e urlando si era diretta in zona corso Cairoli.
Giunti sul posto poco dopo, gli agenti hanno constatato che si trattava di una donna straniera di 60 anni la quale,dopo aver percorso un tratto di via Santa Lucia, era caduta sulla sottostante via Gigli da un muro alto circa quattro metri. Nella circostanza la signora, subito soccorsa dall’ambulanza del 118 e dagli agenti, ha riportato la frattura di una gamba e di alcune costole.
Nel prosieguo delle investigazioni successive all’arresto cittadino colombiano Soto Mosquera Hector, 26 anni, finito in manette la notte del 21 settembre nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, dopo essere stato trovato alla guida dell’autovettura Renault Kadjiar con mezzo chilo di cocaina e la considerevole somma di 13000 euro, gli uomini delle Squadre mobili di Macerata e Ascoli Piceno hanno messo a segno un ulteriore colpo volto a definire il quadro dell’intera vicenda.
Infatti nella nottata di venerdì scorso, gli investigatori hanno rintracciato in una struttura ricettiva della costa ascolana, il cittadino britannico S.C. di 26 anni, il quale, essendo emersi pesanti indizi circa il suo pieno coinvolgimento nell’attività di spaccio di stupefacenti, che aveva già portato in carcere Soto Mosquera, è stato sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria.
L’uomo, sorpreso in compagnia di altri due suoi connazionali, sul conto dei quali sono tuttora in corso accertamenti volti a verificarne il grado di coinvolgimento nella vicenda, è stato associato alla casa circondariale di Ascoli Piceno-Marino del Tronto, a disposizione della competente autorità giudiziaria. Nel corso delle attività di perquisizione, eseguite nell’immediatezza nei confronti del fermato, gli investigatori hanno acquisito materiale ritenuto di estremo interesse per un possibile positivo sviluppo investigativo.
La misura pre-cautelare, adottata di iniziativa dagli investigatori, è stata convalidata nella giornata di ieri dal GIP del Tribunale di Ascoli Piceno su richiesta della locale Procura della Repubblica.
Sono 120 gli indagati della Procura di Rieti che indaga sulle erogazioni del Contributo di Autonoma Sistemazione (Cas). Secondo le ipotesi dei magistrati, i beneficiari non avevano né i requisiti né il diritto di percepire l'indennità economica a sostegno dei residenti nei Comuni devastati dal terremoto del 2016. In pratica questi 120 soggetti avrebbero trasferito la residenza ad Amatrice per ottenere il bonus.
Le indagini dei magistrati si erano da subito concentrate su un incremento dei cambi di residenza nei Comuni di Amatrice e Accumoli a ridosso del terremoto, considerati da subito "sospetti". Cambi operati da cittadini residenti in altri territori (prevalentemente a Roma) i quali, secondo l'ipotesi degli investigatori, avrebbero tentato di spostare la residenza nei due Municipi devastati dal sisma proprio per poter percepire i contributi economici stanziati dallo Stato in sostegno delle popolazioni residenti.
La Procura ha vagliato le tante domande di accesso al sostegno economico - da un minimo di 400 euro al mese, per i nuclei familiari composti da una sola persona, a un massimo di 900 per le famiglie numerose - anche con il supporto dei sindaci dei Comuni interessati, riscontrando centinaia di anomalie. Nomi per i quali, ora, potrebbe scattare l'accusa di truffa e falso da parte della Procura di Rieti.
Approfittando della generosità degli italiani, raccoglievano giocattoli, medicinali, coperte per i terremotati attraverso il profilo Facebook ''Tutti uniti ancora una volta'', e poi rivendevano il materiale su due piattaforme e-commerce.
La truffa è stata scoperta dalla Guardia di finanza di Ascoli Piceno, che ha denunciato le responsabili, una donna di Spinetoli, già nota alla polizia, e una di Ascoli Piceno. Le due 'sciacalle' si facevano spedire la merce a domicilio e poi la mettevano in vendita sulle piattaforme "Shpock" e "Subito.it". La Gdf, che ha chiamato l'operazione 'mamme di Facebook', ha sequestrato personal computer, materiale informatico, telefoni cellulari e carte Postpay sui cui erano transitate somme incassate e le donazioni. I beni recuperati sono stati donati alla Caritas diocesana di Ascoli. (Ansa)
Nella tarda serata di ieri i carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Macerata hanno arrestato un cittadino del Gambia, classe 1994, per possesso di stupefacente.
I militari hanno infatti effettuato controlli in un locale del centro all'interno del quale hanno individuato un ragazzo straniero con atteggiamento sospetto. Dal controllo è spuntato un “panetto” di hashish di circa 100 grammi che il 23enne si era nascosto addosso. Il giovane è stato condotto in caserma e arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio.
Una tragedia si è consumata stamattina nei boschi di Serravalle, al confine tra Marche e Umbria. Un uomo di 73 anni, uscito per andare a funghi, è stato trovato morto.
Ancora da accertare le cause del decesso, probabilmente da attribuirsi ad un malore. Sul posto vigili del fuoco di Macerata, Carabinieri e 118.
"Questa notte alle 2 è nata prematuramente Giulia, due mesi prima della scadenza naturale. Può sembrare tutto nella normalità ma non è così: i genitori di Giulia, Romina e Giulio, vivono in una roulotte in uno dei campi di accoglienza di Visso e la mamma ha iniziato a sentirsi male in roulotte. Di corsa, con il 118, subito all' ospedale di Macerata, il più vicino ad un'ora e 20 minuti, di notte".
Lo rende noto Maria Teresa Nori, una dei portavoce degli sfollati, sottolineando che ''è andato tutto bene ma non è così che voleva nascere Giulia. Quanto dura ancora questo disagio?". ''Ci auguriamo - continua Nori - che al loro ritorno a Visso per Romina e Giulio ci sia una sistemazione adeguata e non il ritorno nelle roulotte o nei prefabbricati messi su dal comune all'indomani del sisma. E che Giulia sia l'emblema della rinascita e della speranza''.
(Fonte Ansa)
Il corpo senza vita di un uomo, dell'età apparente di circa 70 anni, è stato trovato nel tardo pomeriggio di oggi in via Ruffini a Fontespina di Civitanova Marche. Secondo i primi accertamenti l'uomo sarebbe stato ucciso da un malore. Addosso non aveva documenti, ma soltanto un mazzo di chiavi.
Il corpo é stato portato all'obitorio dell'ospedale di Civitanova per la ricognizione cadaverica, che ha confermato l'assenza di lesioni sul cadavere. Oltre al mazzo di chiavi, l'uomo aveva anche delle racchette da Nordic Walking, con le quali stava probabilmente facendo una passeggiata. L'appello delle Forze dell'Ordine è rivolto a chiunque abbia un familiare che non è rientrato per cercare di identificare e dare un nome all'uomo.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, che non hanno potuto far altro che accertare il decesso, e i Carabinieri della Compagnia di Civitanova.