Cronaca

L'associazione Penelope sulla morte di Pamela: "Le comunità devono prevedere controlli più incisivi"

L'associazione Penelope sulla morte di Pamela: "Le comunità devono prevedere controlli più incisivi"

L’associazione Penelope, composta dalle famiglie delle persone scomparse, opera sul territorio nazionale ed internazionale, al fine di assistere e sostenere le famiglie nell’affannosa e disperata ricerca dei propri cari, dei quali si sono perse le tracce, in collaborazione con le Istituzioni nazionali e locali.   A seguito del gravissimo episodio di violenza che ha visto vittima la giovane Pamela Mastropietro di 18 anni, scomparsa il 29 gennaio dalla Comunità di recupero PARS di Corridonia, dove era ospite, e ritrovata a pezzi in una valigia nella frazione di Casette Verdini – Pollenza il 31 gennaio l’Associazione evidenzia quanto segue. "La scomparsa e l’omicidio perpetrato nei riguardi della giovane romana che era ospite della Comunità per curare la sua dipendenza da stupefacenti richiama alla luce i diversi casi di scomparsa che avvengono nel nostro Paese dalle strutture di recupero che hanno lo scopo di sostenere ed aiutare i soggetti malati attraverso un programma di disintossicazione e riabilitazione.   La struttura che ha in carico il malato, sia maggiorenne che minorenne, deve espressamente prevedere un’assistenza e una vigilanza, diurna e notturna, più incisive al fine di un maggior controllo degli ospiti così da evitare fughe improvvise. Le Comunità cui vengono affidati i soggetti malati dovrebbero, inoltre, predisporre sistemi e cancelli di sicurezza. Il macabro epilogo che ha coinvolto la povera Pamela uccisa per mano del nigeriano Innocent Oseghale, di 29 anni, già noto alle Forze dell’Ordine perché con precedenti penali, e senza permesso di soggiorno, accentua ancor più la situazione di degrado e la mancanza di sicurezza nella città.   L’Associazione critica aspramente e con fermezza il ruolo delle Istituzioni locali, Prefettura, in quanto l’extracomunitario secondo quanto previsto dalla legge, doveva abbandonare il nostro Paese. Compito del Prefetto era l’adozione del Decreto di espulsione dello straniero dal territorio italiano.   L’Associazione lancia, altresì, critiche nei riguardi degli organi inquirenti per aver diffuso la notizia del ritrovamento di Pamela alla stampa ancor prima di dare la comunicazione ufficiale alla famiglia.     L’Associazione esprime piena vicinanza alla famiglia di Pamela Mastropietro in questa gravissima circostanza che l’ha colpita auspicando nella Giustizia una pena esemplare per il crimine commesso sollecitando che vengano accertate le responsabilità di eventuali complici nel delitto".

03/02/2018 10:16
Corridonia, l'auto si ribalta e resta incastrato nell'abitacolo: estratto dai vigili del fuoco

Corridonia, l'auto si ribalta e resta incastrato nell'abitacolo: estratto dai vigili del fuoco

Un uomo di 82 anni è rimasto ferito a seguito di un incidente stradale che si è verificato questa sera intorno alle 19.20 a Corridonia in contrada Crocifisso. Per cause in corso di accertamento, l'uomo, G.T., ha perso il controllo della sua Peugeot che si è ribaltata ed è rimasto incastrato all'interno dell'abitacolo.  L'anziano è stato estratto dall'auto dai vigili del fuoco e trasportato in ospedale a Macerata. 

02/02/2018 20:41
La mamma di Pamela a Radio24: "Spero di vederli soffrire lentamente fino a morire" - AUDIO

La mamma di Pamela a Radio24: "Spero di vederli soffrire lentamente fino a morire" - AUDIO

Parla a Radio 24 Alessandra Verni, la mamma di Pamela Mastropietro, e sfoga la sua rabbia per l'atroce fine della ragazza, usando parole di fuoco verso i carnefici. "Spero di vederli soffrire lentamente fino a morire - dice la donna, che incalzata dal conduttore prosegue - e da madre, se permette, lo penso. Non dico che ci vorrebbe la pena di morte, ma se lo lasciassero a me, con tutto quello che fatto a mia figlia, gli farei esattamente la stessa identica cosa". Dal punto di vista investigativo, la signora riferisce che dai media, che lei al momento non sta seguendo, le vengono riportate notizie travisate, quando non addirittura inventate, prendendo frasi vecchie, di un altro periodo e riportate, legandole in qualche modo alla vicenda attuale. Alla domanda sul fatto di credere alla giustizia, la signora Alessandra risponde in maniera convinta e affermativa, accusando la politica di non legiferare adeguatamente affinché ci siano pene certe e adeguate verso i venditori di morte. "Le forze dell'ordine sanno benissimo chi sono gli spacciatori - dice la donna - però non possono fare nulla perché magari hanno le mani legate [...] Dovrebbero dare più potere alle forze dell'ordine per prendere questi spacciatori". Nel finale dell'intervento, la donna annuncia a breve importanti rivelazioni su quello che è stato il percorso di recupero di Pamela e sulle eventuali colpe che ci sono state. "Mia figlia non è stata solo in comunità - conclude la signora Alessandra - ma c'è stato un percorso prima, di cui verrete a sapere e ci sono molte strutture che hanno sgravato su molte cose".

02/02/2018 17:00
Chiuso il Donoma per una settimana, la direzione del locale: "Ci siamo sempre adoperati per il rispetto delle leggi"

Chiuso il Donoma per una settimana, la direzione del locale: "Ci siamo sempre adoperati per il rispetto delle leggi"

Stop di una settimana per il Donoma. Ad annunciarlo è la direzione del locale di Civitanova in una nota in cui "La direzione del Donoma prende atto in data odierna, del provvedimento cautelare di sospensione dell’esercizio, a causa di isolati episodi verificatosi nel corso degli ultimi anni. Provvede quindi ad effettuare una settimana di pausa. Nell'occasione ribadisce la ferma convinzione che sia essenziale la collaborazione fattiva con gli organi competenti dell'ordine pubblico, con il Comune di Civitanova Marche e con i cittadini stessi. Ci siamo da sempre adoperati al rispetto delle leggi vigenti con l'ausilio di tutti i mezzi a nostra disposizione, ci spiace per gli incontrollabili incidenti avvenuti e da non ripetere. Da parte nostra abbiamo cercato di dimostrare la massima disponibilità ed abbiamo messo sempre in campo la professionalità di tutti i nostri addetti ai lavori che utilizziamo nella nostra attività. Oltre 130 persone, nostri dipendenti e collaboratori, si impegnano con estrema serietà.Nell'occasione avvertiamo inoltre la nostra clientela che saremo di nuovo funzionanti a partire dal prossimo week-end". In un comunicato della Questura si spiegano i motivi della chiusura: "L’esercizio pubblico situato nel centro di Civitanova, è stato teatro di numerosi episodi che hanno creato pericolo per la sicurezza pubblica. In particolare vi sono state liti sfociate in aggressioni fisiche o vere e proprie risse tra gli avventori del locale, talvolta con il coinvolgimento di quelli che erano incaricati di assicurare i servizi interni. Gli avvenimenti presi in considerazione nel provvedimento di sospensione si sono verificati nell’ultimo mese ma anche nel passato vi sono state aggressioni con gravi conseguenze, fino ad una prognosi riservata per la vita del novembre 2016. In tutti i casi la violenza degli scontri ha avuto particolare intensità, sovente con frattura del setto nasale e lunghi periodi di degenza. Vi sono stati poi recenti controlli della Squadra Amministrativa della Questura che hanno accertati irregolarità e la presenza di persone segnalate all’Autorità Giudiziaria per vari reati. Il Questore ha adottato la misura della sospensione per prevenire ulteriori pericoli all’ordine ed alla sicurezza pubblica, dissuadendo soggetti malavitosi dal frequentare il locale pubblico".

02/02/2018 16:31
Pamela, orrore senza fine: l'ombra del rito voodoo sul corpo della ragazza

Pamela, orrore senza fine: l'ombra del rito voodoo sul corpo della ragazza

Altri agghiaccianti particolari emergono sulla bestiale violenza consumata sul corpo di Pamela Mastropietro. Infatti, con il passare delle ore emerge un nuovo inquietante scenario su ciò che potrebbe essere accaduto alla ragazza. Il sospetto concreto, infatti, è che a casa di Innocent Oseghale in via Spalato a Macerata si sia consumato un rito tribale.  Nella casa del nigeriano sono stati ritrovati indumenti insanguinati di Pamela, ma dall'esame del corpo smembrato della ragazza spuntano particolari spaventosi. Infatti, dall'analisi del corpo mancano le viscere della vittima che nel trolley non c'erano. E non si trova neppure il cuore, riferisce Il Tempo. Per gli inquirenti non si tratterebbe di una coincidenza: l'ombra del rito voodoo, dunque, si allunga sul caso. Ora si attendono gli esiti dell'autopsia, che aiuterà a comprendere se Pamela è stata fatta a pezzi quando era ancora viva o già da morta. I vicini del nigeriano, però, hanno riferito di non aver sentito urla provenire dall'appartamento di Innocent.

02/02/2018 13:42
Nuovo sopralluogo dei Ris nella casa di via Spalato: trovati diversi grossi coltelli

Nuovo sopralluogo dei Ris nella casa di via Spalato: trovati diversi grossi coltelli

Vari coltelli di grosse dimensioni sono stati sequestrati dai carabinieri del Ris nell'appartamento a Macerata di Innocent Oseghale, il 29enne nigeriano in stato di fermo per la morte di Pamela Mastropietro, il cui cadavere fatto a pezzi è stato trovato in due trolley nel Maceratese. I militari hanno lavorato fino a tarda notte nell'abitazione via Spalato, dove hanno anche individuato macchie di sangue in vari punti dell'appartamento. A carico dell'uomo è ipotizzato anche il vilipendio di cadavere, oltre a omicidio e occultamento di cadavere. Il nigeriano si trova ora nel carcere di Montacuto ad Ancona, dato che quello di Camerino, il più vicino a Macerata è inagibile a causa del terremoto. Nei prossimi giorni l'udienza di convalida del fermo. Il pm maceratese Stefania Ciccioli deposita oggi la relativa istanza. (Ansa)

02/02/2018 12:34
I vestiti di Pamela in casa e tracce ematiche sul balcone: ecco gli indizi che inchiodano Innocent Oseghale

I vestiti di Pamela in casa e tracce ematiche sul balcone: ecco gli indizi che inchiodano Innocent Oseghale

I vestiti insanguinati di Pamela Mastropietro nell'abitazione di via Spalato a Macerata dove abitava da solo, le tracce ematiche sul balcone, due testimoni che lo hanno visto in compagnia della ragazza e mentre abbandonava i due trolley contenenti il corpo fatto a pezzi a Pollenza. Sono gli indizi che inchiodano Innocent Oseghale, 29 anni, nigeriano con precedenti per spaccio di droga, e lo collegano alla morte e allo smembramento del corpo della 18enne romana che si era allontanata dalla comunità di recupero Pars di Corridonia. L'uomo è anche accusato di vilipendio di cadavere. Dopo una notte di accertamenti e un lungo interrogatorio notturno è stato fermato per omicidio e occultamento di cadavere, anche se l'autopsia non ha sciolto ancora il giallo sulle cause della morte, e cioè se la ragazza è stata uccisa o è rimasta vittima di una overdose. Domani la convalida dell'arresto, mentre nel Paese divampa la polemica politica, con Matteo Salvini che attacca: "è morte di Stato, la sinistra ha le mani sporche di sangue" Gli inquirenti sono al lavoro per rispondere a una serie di interrogativi rimasti appesi. Come è arrivata Pamela da Corridonia a Macerata? Come ha incontrato Oseghale? Ha comperato droga da lui? Ci sono dei complici? E soprattutto: come è morta? Le cause del decesso non sono state chiarite dall'autopsia, bisogna attendere i risultati degli esami tossicologici. Non ci sono segni di violenza sessuale. Ma la giovane aveva acquistato una siringa e lo scontrino è stato trovato in casa di Oseghale. Mentre la madre e i nonni di Pamela ne riconoscevano il corpo e i vestiti all'obitorio di Macerata, il nigeriano ha continuato a negare davanti ai carabinieri e al pm Stefania Ciccioli: "Non l'ho uccisa io", ha ripetuto in modo sconnesso. Ha tirato in ballo altre persone, sentite dai militari del Comando Provinciale guidati da Michele Roberti, risultate poi estranee. Il nigeriano è richiedente asilo con carta di soggiorno scaduta nel 2017, ha una compagna e una figlia che non abitano con lui. Nell'appartamento mansardato in affitto, non a suo nome, i carabinieri hanno trovato anche 70 grammi di hashish, ma non eroina. Nell'inchiesta però ci sono anche dei punti fermi: Pamela si è allontanata senza cellulare il 29 gennaio dalla comunità, il giorno seguente è stata ripresa da varie telecamere di sorveglianza a Macerata, ha fatto acquisti nella farmacia di via Spalato, dove è stata vista con il nigeriano. La sera stessa Oseghale ha chiesto a un conoscente di accompagnarlo in auto ad abbandonare due trolley in campagna: solo il giorno successivo, con la scoperta del cadavere, il 'tassista' si sarebbe reso conto di quello che era successo. I carabinieri del Ris stanno ancora setacciando con il luminol l'appartamento. Anche per cercare gli attrezzi con i quali il corpo sarebbe stato fatto a pezzi. Nulla di elettrico o rumoroso: i vicini non hanno sentito nulla. Sul fronte politico il centrodestra attacca, con Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, che dice "Ora basta! Fuori dall'Italia tutti i clandestini", Gasparri di Forza Italia che chiede una "pena esemplare" e soprattutto il leader della Lega Matteo Salvini che spara ad alzo zero, parlando di "un'altra morte di Stato" e della sinistra con "le mani sporche di sangue. Espulsioni, espulsioni, controlli e ancora espulsioni! La Boldrini mi accuserà di razzismo? La razzista (con gli italiani) è lei", dice. Salvini "coglie l'occasione per diffondere odio e pensa a lucrare voti con un cinico sciacallaggio", replica la presidente della Camera, che esprime vicinanza alla famiglia di Pamela: "lo spacciatore nigeriano dovrà pagare caro". (Ansa)

02/02/2018 12:27
La Pars torna sull'allontanamento di Pamela: "Abbiamo fatto di tutto per dissuaderla"

La Pars torna sull'allontanamento di Pamela: "Abbiamo fatto di tutto per dissuaderla"

"Abbiamo fatto di tutto per non farla allontanare, ma non potevamo certo trattenerla con la forza". La Pars torna a parlare della vicenda di Pamela e lo fa in una nota stampa. "Comprendiamo e condividiamo appieno i sentimenti di dolore della mamma e la sua ricerca di chiarezza e giustizia. Abbiamo dato a lei ed agli inquirenti" scrive la Pars "ampia disponibilità a chiarire tutti i fatti accaduti. Poiché però è stato sollevato sulla stampa il sospetto di una scarsa vigilanza, siamo costretti a rompere il riserbo che ci eravamo proposti per rispetto di Pamela e dei suoi familiari ed a descrivere nel dettaglio il succedersi dei fatti accaduti, anche a tutela del buon nome della Pars e dei suoi operatori. Precisiamo innanzitutto che la nostra struttura non ha carattere di contenimento coatto e non può impedire con la forza la permanenza dell'ospite che vuole abbandonarla. L'allontanamento volontario della ragazza è stato prontamente rilevato dai nostri operatori, uno dei quali ha seguito a piedi la ragazza ed ha cercato in tutti i modi di dissuaderla dal suo intento di allontanarsi, offrendole anche di parlare con la famiglia e, in extremis, di accompagnarla alla stazione. Visto che la ragazza continuava ad allontanarsi, ferma nell'idea di non tornare indietro, l'operatrice si è recata rapidamente a recuperare un'auto per cercare di farla salire con sé, ritornata sul posto la ragazza era scomparsa, probabilmente avendo recuperato un passaggio da qualche autista. Immediatamente sono stati informati tutti i familiari a noi noti (mamma e nonna), i servizi competenti e i carabinieri di quanto accaduto. Confidiamo pienamente negli organi inquirenti perché facciano rapidamente piena luce sui fatti accaduti".

02/02/2018 12:07
Omicidio Pamela, l'autopsia non chiarisce le cause della morte

Omicidio Pamela, l'autopsia non chiarisce le cause della morte

Si chiama Innocent Oseghale il nigeriano dichiarato in stato di fermo per la morte di Pamela Mastropietro, la 18enne romana il cui cadavere fatto a pezzi è stato trovato ieri mattina in due valigie nelle campagne di Pollenza. A casa dell'uomo, in un appartamento in via Spalato 124, i carabinieri del Ris hanno trovato i vestiti della vittima sporchi di sangue e altre tracce ematiche. Trovato anche uno scontrino di una farmacia poco distante dove la vittima aveva acquistato una siringa.L'autopsia sul corpo  di Pamela, già effettuata dal medico legale Antonio Tombolini a Macerata, non ha chiarito le cause della morte: se ne saprà di più con i risultati degli esami tossicologici. L'esame autoptico non avrebbe rilevato segni evidenti di violenza sessuale.Oshegale è stato interrogato durante la notte in presenza del suo legale e di un interprete e poi dichiarato in stato di fermo, a disposizione dell'autorità giudiziaria. Ad inchiodarlo, c'è anche la testimonianza resa volontariamente da un cittadino straniero, estraneo ai fatti, prima alla polizia e poi ai carabinieri del comando provinciale di Macerata, che ha detto di avere visto il nigeriano nella tarda serata del 30 gennaio in possesso delle valigie contenenti i resti di Pamela e nei pressi del luogo dove i bagagli sono stati gettati, in un fossato nelle campagne di Pollenza. Davanti agli investigatori, Oseghale apparso "confuso, poco lucido". L'uomo, un richiedente asilo con carta di soggiorno scaduta, continua a negare e avrebbe cercato di tirare in ballo altre due persone, risultate estranee. Le indagini sulla morte di Pamela Mastropietro "non sono finite". Lo ha detto all'ANSA il comandante provinciale dei carabinieri di Macerata Michele Roberti. "Al momento ci sono elementi per il fermo di una sola persona (il nigeriano Innocent Oseghale, ndr) - ha aggiunto -, ma non escludiamo che possano emergere spunti di indagine sull'eventuale coinvolgimento di altre persone".Oseghale individuato grazie a telecamere  - Le telecamere dei sistemi di sicurezza sono state determinanti per ricostruire gli spostamenti di Pamela Mastropietro, la 18enne romana scomparsa il 29 gennaio, il cui cadavere smembrato è stato rinvenuto ieri in due trolley in un fossato nei pressi di Pollenza. Le indagini avviate dai carabinieri del comando provinciale di Macerata e del Ros hanno imboccato subito la pista che i resti appartenessero alla ragazza scomparsa: la visione di tutte le telecamere che in qualche modo avrebbero potuto riprenderla dal 29 gennaio al primo febbraio, ha permesso di appurare che era ancora in vita nelle giornate del 29 e del 30 mattina. Le sue tracce si sono sono perse nella tarda mattinata del 30 gennaio in via Spalato a Macerata. Poi anche grazie a prove testimoniali e ancora immagini video, è stato individuato Innocent Oseghale, il 29enne nigeriano dichiarato in stato di fermo, come l'ultima persona che aveva avuto contatti con lei in vita. (Fonte Ansa)

01/02/2018 23:06
Polverina, si rifiuta di sottoporsi ai controlli e viene arrestato

Polverina, si rifiuta di sottoporsi ai controlli e viene arrestato

Si oppone ai controlli dei carabinieri e viene arrestato. È accaduto oggi pomeriggio a Polverina durante un controllo finalizzato al contrasto di reati predatori e spaccio. Un uomo, R. L. del '71, pregiudicato e residente a Valfornace, ha rifiutato di sottoporsi al controllo su strada, senza un motivo. Inoltre l'uomo, che ora si trova agli arresti domiciliari in attesa del giudizio direttissimo che avverrà domani mattina, avrebbe anche minacciato i militari. Per questo motivo è stato arrestato per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale.

01/02/2018 18:20
Civitanova, frontale tra due auto in contrada Cavallino

Civitanova, frontale tra due auto in contrada Cavallino

Un frontale tra due auto è avvenuto oggi pomeriggio in contrada Cavallino, a Civitanova. Ad essere coinvolte nello scontro due auto appunto e le due persone a bordo sono state entrambe codotte al pronto soccorso di Civitanova per accertamenti. Non ci sono comunque feriti gravi. Sul posto vigili del fuoco e 118.

01/02/2018 17:20
Omicidio Pamela, la Pars non rilascia dichiarazioni: "Condividiamo il dolore della famiglia"

Omicidio Pamela, la Pars non rilascia dichiarazioni: "Condividiamo il dolore della famiglia"

La direzione della "Pars", la comunità dalla quale Pamela Mastropietro uccisa e fatta a pezzi, era scappata lo scorso 29 gennaio non si esprime sull'accaduto ma esprime il suo cordoglio "In riferimento al tragico evento - si legge nel comunicato ufficiale firmato dalla direzione della comunità - della morte di Pamela riteniamo doveroso per il momento non rilasciare nessuna dichiarazione sui fatti accaduti. Un riserbo necessario per rispetto della famiglia, del lavoro degli inquirenti e dei nostri ospiti. Alla famiglia esprimiamo la nostra condivisione del dolore, le più vive condoglianze e la nostra piena disponibilità; agli inquirenti abbiamo dato e daremo piena e totale collaborazione; ai nostri ospiti dobbiamo riservatezza e tutela della privacy".    

01/02/2018 11:00
Omicidio Pamela, l'uomo fermato nega e indica altre persone: altri fermi nella notte in via dei Velini a Macerata

Omicidio Pamela, l'uomo fermato nega e indica altre persone: altri fermi nella notte in via dei Velini a Macerata

Sono proseguiti nella notte controlli e accertamenti dei carabinieri per fare completa luce sull'efferato omicidio di Pamela Mastropietro. Conclusi quelli nella palazzina di via Spalato, ieri sera poco dopo le 23, un uomo di origini nigeriane è stato portato via dai carabinieri e caricato in auto. Da quanto emerso altre perquisizioni sarebbero state effettuate sempre a Macerata in via dei Velini in un appartamento dove vivono alcune persone, sempre di origini straniere, che potrebbero essere implicate nell'omicidio e, con molta probabilità, indicate proprio dal ragazzo nigeriano. L'uomo sarebbe stato individuato grazie alle immagini del sistema di sicurezza nei pressi di una farmacia a Macerata, nelle quali appare mentre sta seguendo la 18enne scomparsa. Da quello che si è appreso, i carabinieri si erano attivati subito dopo la denuncia della scomparsa di Pamela, che si era allontanata volontariamente dalla comunità "Pars" di Corridonia lo scorso 29 gennaio, e avevano capito che non se era andata via dalla zona, arrivando al massimo fino a Macerata. Non risulta, infatti, che abbia preso treni, bus o pullman. Il nigeriano, che si trova in Italia regolarmente, ha ammesso di avere notato e seguito Pamela, ma di averla poi persa di vista. Ha negato anche qualunque coinvolgimento nell'omicidio.  

01/02/2018 08:18
Blitz dei Ris in una casa di via Spalato a Macerata: probabile collegamento con l'omicidio di Pamela - VIDEO

Blitz dei Ris in una casa di via Spalato a Macerata: probabile collegamento con l'omicidio di Pamela - VIDEO

Un vistoso spiegamento di carabinieri e fra loro anche quelli del Ris, il Reparto Investigazioni Scientifiche. In serata i militari sono piombati in via Spalato, nella palazzina al civico 124, insieme a una persona in manette.  Quasi certamente, il sopralluogo del Ris è collegato alla vicenda relativa al ritrovamento del corpo di Pamela Mastropietro, la diciottenne fatta a pezzi e poi pessa in due valigie rinvenute nella mattinata di oggi lungo la strada fra Casette Verdini e Pollenza.  I militari sono entrati nella palazzina insieme a quello che potrebbe essere il sospettato, a lungo in precedenza interrogato in caserma, alla ricerca di elementi utili a poter collegare questa persona con il delitto di Pamela.  Intorno alle 23.30 l'uomo è stato accompagnato fuori dalla palazzina, caricato in macchina dagli agenti e portato via. (Foto Giammario Scodanibbio) (In aggiornamento)

31/01/2018 20:54
Pollenza, la morte di Pamela: un uomo sotto torchio nella caserma dei carabinieri di Macerata

Pollenza, la morte di Pamela: un uomo sotto torchio nella caserma dei carabinieri di Macerata

Una persona si trova da diverse ore all'interno della caserma dei carabinieri della Compagnia di Macerata in quanto sospettato di essere a conoscenza di qualche particolare, se non addirittura di essere coinvolto, nella morte di Pamela Mastropietro, la ragazza di appena 18 anni fatta a pezzi e lasciata in due valigie lungo la strada fra Casette Verdini e Pollenza. L'uomo viene sentito dagli inquirenti che non escluderebbero un suo coinvogimento nella tragica vicenda che ha sconvolto l'intero territorio maceratese. Al momento non si conoscono, però, ulteriori particolari.

31/01/2018 20:18
Cadavere nelle valigie: è Pamela Mastropietro la giovane ritrovata morta a Pollenza

Cadavere nelle valigie: è Pamela Mastropietro la giovane ritrovata morta a Pollenza

Ora è certo. Il cadavere ritrovato in una valigia a Pollenza questa mattina (leggi qui) corrisponde all'identità di Pamela Mastropietro, la giovane fuggita dalla comunità di recupero di Corridonia un paio di giorni fa (leggi qui). La ragazza aveva 18 anni. L'identità è stata appurata a seguito dell'ispezione effettuata dal medico legale e dalle indagini svolte dal nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri di Macerata. Profondo cordoglio di tutta la comunità per la scomparsa della giovanissima donna.

31/01/2018 18:13
Tragedia a Tolentino: donna trovata morta in casa

Tragedia a Tolentino: donna trovata morta in casa

Tragedia nel primo pomeriggio oggi a Tolentino. Una donna, A.P. di 56 anni, è stata trovata morta nella sua abitazione in via Valporro. A scoprire il corpo ormai senza vita sarebbe stato il figlio della donna che ha subito allertato i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che però non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Ancora ignote le cause della morte.  

31/01/2018 17:04
Cadavere ritrovato in una valigia a Pollenza, si apre la pista che porta a Pamela

Cadavere ritrovato in una valigia a Pollenza, si apre la pista che porta a Pamela

Sgomento dopo la notizia del ritrovamento di un cadavere a Pollenza questa mattina (leggi qui). Ancora ignota l'identità della vittima, ma già si aprono le prime piste. Tra queste quella della ragazza scomparsa due giorni fa dalla comunità di recupero di Corridonia. Pamela Mastropietro, 18 anni, originaria di Roma, si era allontanata dalla struttura portando con sé una grande valigia, un trolley di colore rosso e blu, senza documenti né telefono. A raccontare l’accaduto è stata la trasmissione televisiva di Rai Tre “Chi l’ha visto?”. Da allora è caccia alla giovane. Le ricerche continuano e le forze di polizia stanno cercando la giovane ovunque.  Ma considerando che ancora non è stata ritrovata, una delle piste degli inquirenti porta proprio verso Pamela, nella speranza che la ragazza invece sia andata a cercare riparo da qualche amica e invece sia sana e salva.

31/01/2018 13:47
Cadavere a pezzi in una valigia: rinvenimento horror a Pollenza

Cadavere a pezzi in una valigia: rinvenimento horror a Pollenza

Il cadavere smembrato di quella che apparentemente potrebbe essere una donna è stato rinvenuto questa mattina all'interno di due valigie in una scarpata fra Pollenza e Casette Verdini, non distante dalla rotatoria che da Casette Verdini porta verso il centro del paese. A fare la macabra scoperta sarebbe stato un passante che ha subito avvertito le forze dell'ordine. Sul posto i carabinieri che hanno circoscritto la zona.

31/01/2018 12:03
Droga in macchina e un fucile non censito in casa: in manette pregiudicato di Camerino

Droga in macchina e un fucile non censito in casa: in manette pregiudicato di Camerino

Un 51enne di Camerino pregiudicato è stato arrestato martedì dai carabinieri dopo essere stato trovato in possesso di droga e di un fucile del quale non è chiara la provenienza. L'operazione è avvenuta durante il corso degli specifici servizi organizzati dalla Compagnia dei carabinieri di Camerino e finalizzati al contrasto dei reati predatori e dello spaccio di sostanze stupefacenti, oltre all'individuazione di soggetti di interesse operativo che gravitano nel territorio di competenza.  I militari hanno quindi arrestato in flagranza R.F., classe 1966, pregiudicato di Camerino, in quanto a seguito di un controllo su strada a Muccia è stato trovato in possesso di 5 grammi di hashish e altrettanti di marijuana. La successiva perquisizione domiciliare ha consentito ai carabinieri di trovare in casa dell'uomo un fucile non censito nella banca data e del quale sono in corso accertamenti per stabilirne la provenienza, oltre a 117 cartucce calibro 9 e 36 bossoli del medesimo calibro. Il magistrato di turno ha disposto gli arresti domiciliari per R.F. in attesa del processo per direttissima che si svolgerà questa mattina in tribunale a Macerata.

31/01/2018 09:11
Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.