Questa mattina, intorno alle 4:30, un incendio ha coinvolto un’autovettura parcheggiata all’interno di un garage condominiale in via Fermi, a Montelupone. Il tempestivo intervento dei vigili del fuoco ha evitato il peggio: le fiamme sono state domate dalla squadra del comando di Macerata, che è intervenuta con due autobotti. L'incendio è stato rapidamente spento, evitando che si propagasse ad altre auto o a parti dell’edificio.
Per motivi precauzionali, gli abitanti del condominio sono stati temporaneamente evacuati. La situazione è stata prontamente gestita dalle autorità locali, che hanno messo in sicurezza l'intero stabile. Dopo alcune ore, i residenti hanno potuto fare ritorno nelle loro abitazioni, una volta verificate le condizioni di sicurezza.
Non si registrano feriti. L’intervento dei vigili del fuoco è stato coordinato con l’arrivo anche di una pattuglia dei carabinieri, che ha monitorato la situazione sul posto. Le cause dell’incendio sono ancora in fase di accertamento.
Scontro tra un'auto e il rimorchio di un trattore: due feriti trasportati all'ospedale Torrette di Ancona. È il bilancio di un incidente avvenuto questa mattina, poco prima delle 10:30, lungo la strada provinciale 72, in contrada San Biagio, a Monte San Pietrangeli.
Sul posto sono immediatamente intervenuti gli operatori dei vigili del fuoco che hanno provveduto ad estrarre i due occupanti della vettura dall'abitacolo per consegnarli alle cure del personale del 118. Entrambi sono stati condotti - uno in eliambulanza e l'altro in ambulanza - al trauma center del nosocomio regionale.
Ai rilievi del sinistro procedono i carabinieri. La strada è rimasta chiusa al traffico sino al completamento delle operazioni di messa in sicurezza dell'intera zona incidentale.
Si mette di nuovo alla guida nonostante la patente gli fosse stata già revocata, i carabinieri lo controllano e lui li minaccia di morte: scatta la doppia denuncia. È quanto avvenuto a San Severino Marche. Il protagonista del fatto è un 36enne, pregiudicato del posto, fermato nell’ambito dei servizi di prevenzione attuati dai militari in tutto il territorio provinciale.
L’uomo era alla guida di un'auto pur essendogli stato già ritirato il titolo di guida. Durante la contestazione della violazione al codice della strada, al fine di opporsi all’operato dei carabinieri, con atteggiamento aggressivo, il 36enne si è rivolto nei loro confronti con ripetute minacce di morte e di ritorsioni. È stato, quindi, denunciato oltre che per "guida senza patente poiché già revocata nel biennio" anche per "resistenza a pubblico ufficiale".
Incendio del camino: brutto pomeriggio per gli inquilini di una palazzina in via Giacomo Rossini, a Treia. L'allarme è stato lanciato intorno alle ore 19:30, con le fiamme che hanno interessato la canna fumaria.
La squadra dei vigili del fuoco del Comando di Macerata è immediatamente intervenuta con un'autopompa e con l’ausilio dell’autoscala spegnendo l’incendio. Successivamente è stata messa in sicurezza la zona dell'intervento.
Nell’ambito di un servizio antidroga svolto a Macerata, nella giornata di ieri, gli agenti della Sezione Antidroga della Squadra Mobile hanno arrestato un cittadino italiano di 28 anni, residente in città, disoccupato, con precedenti per droga, in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’attività d’indagine trae origine dal costante controllo dell’attività di spaccio di pusher nella zona del centro storico Macerata. Immediatamente la Sezione Antidroga avviava attività info investigativa che ha consentito di risalire ed identificare un soggetto, dedito allo spaccio di droga nelle vie cittadine. In particolare, il suddetto soggetto è stato intercettato ieri mattina dai poliziotti in borghese, dopo averlo tenuto d’occhio e rintracciato sotto casa in seguito a incessanti servizi di appostamenti e pedinamenti, che andavano avanti da diverso tempo.
Durante la perquisizione effettuata nella sua abitazione, all’interno del frigorifero in cucina, sono stati rinvenuti e sequestrati sostanza stupefacente del tipo hashish e marjiuana, suddivisa in 140 panetti, di varie pezzature, alcuni riportanti l’effige “Kinder Pingui’”, “Haribo”, “Lindt” per meglio occultarla, pronte per lo spaccio, per un totale di oltre 13 Kg lordi, di cui circa 10,6 kg di hashish e circa 2,5 kg di marjuana.
Oltre alla droga, sono stati rinvenuti e sequestrati un bilancino di precisione, una grattugia a forma di portafogli, nr. 3 chiavi dell’appartamento in possesso dell’arrestato, nr. 3 sigarette elettroniche di vari marchi verosimilmente contenenti THC, 2 coltelli della lunghezza di 22 cm. intrisi di sostanza del tipo hashish, poiché sporchi della medesima, una macchina per il sottovuoto, oltre a materiale utilizzato per il confezionamento della sostanza stupefacente, e utilizzato per svolgere l’attività illecita di spaccio di sostanze stupefacenti, oltre che il sequestro del telefono cellulare.
Al termine degli accertamenti di rito l’arrestato è stato associato al carcere di Montacuto a disposizione dell’autorità giudiziaria competente.
L’operazione condotta dai poliziotti della Squadra Mobile di Macerata, rientra fra le più importanti degli ultimi anni, in considerazione dell’enorme quantitativo rinvenuto di sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana, in quest’ultimo caso destinata al mercato della movida maceratese.
Aggressione a Porto Recanati: ferito un uomo di 46 anni, indagini in corso. Un grave episodio di violenza si è verificato domenica sera nella cittadina costiera, quando un uomo è stato aggredito sembrerebbe da due persone mentre usciva dalla propria abitazione in viale Europa. Durante la colluttazione, avvenuta sotto il porticato dell'abitazione e che ha avuto toni particolarmente violenti, sarebbero spuntate delle spranghe, con il malcapitato che ha riportato diverse ferite.
L’uomo, dopo essere stato ferito, è stato soccorso dal personale del 118 e trasportato d’urgenza all'ospedale di Civitanova per le cure del caso. Le sue condizioni non sono ancora state ufficialmente comunicate ma, secondo le prime informazioni, non sembra essere in pericolo di vita.
Le forze dell'ordine sono intervenute prontamente sul luogo dell’aggressione e hanno avviato le indagini per fare chiarezza su quanto accaduto. I carabinieri della locale Stazione di Porto Recanati stanno raccogliendo testimonianze e visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza per ricostruire la dinamica dell'attacco e individuare gli aggressori. Al momento, non sono stati forniti ulteriori dettagli sul numero delle persone coinvolte o sul possibile movente del gesto.
Il fatto ha suscitato grande preoccupazione tra i residenti della zona, che si chiedono cosa possa essere alla base di un attacco così violento. Gli investigatori non escludono alcuna pista, ma per ora mantengono il massimo riserbo sull’evolversi dell’inchiesta. L’indagine è ancora in corso e ci si augura che presto possano emergere elementi utili per identificare i responsabili.
(E.L)
I carabinieri della Stazione di Macerata hanno denunciato due uomini, un 29enne maceratese e un 47enne romano, entrambi già noti alle forze dell’ordine, a seguito di due distinte denunce sporte da residenti nel capoluogo.
Il 29enne è stato identificato a seguito della visione dei filmati dei sistemi di videosorveglianza ed è stato denunciato per l’”indebito utilizzo della tessera bancomat” asportata ad una donna 66enne di questo centro che ne aveva denunciato lo smarrimento. Il danno subito dalla donna è pari a 700 euro.
Mentre la denuncia per “truffa” è scattata per un 47enne di origine romana che è stato individuato dai militari, dopo l’analisi dei tabulati telefonici e dei movimenti bancari, per aver tratto in inganno il 73enne residente a Macerata.
Il romano, telefonicamente, fingendosi interessato all’acquisto della fiat panda, messa in vendita dal maceratese, lo ha indotto a versare, mediante l’utilizzo di artifizi e raggiri, sulla propria postepay, la somma di 175 euro al fine di sbloccare un vaglia di 1000 euro corrispondente alla somma pattuita per l’acquisto dell’auto.
Un incendio è divampato oggi pomeriggio, a Pollenza, intorno alle ore 14:00 in un capanno adiacente a un'abitazione, contenente legname e materiale di recupero. L'intervento tempestivo dei vigili del fuoco di Macerata ha permesso di domare le fiamme e mettere in sicurezza l'area interessata. La squadra ha utilizzato schiuma antincendio per spegnere l'incendio.
Fortunatamente, nessuna persona è rimasta coinvolta nell'incidente.
Perde il controllo dell'auto e finisce la propria corsa contro l'ingresso dello Sferisterio di Macerata. È quanto avvenuto nella mattinata di domenica, intorno alle 8:00. Alla guida della vettura, una Citroen C3, un uomo sulla cinquantina che proveniva da viale Trieste.
Sul posto sono immediatamente intervenuti gli agenti della polizia locale con due pattuglie, a cui è spettato il compito di svolgere i rilievi del caso. Il conducente è stato sottoposto anche al test dell'etilometro che ha dato esito negativo.
Secondo una prima ricostruzione a causare il sinistro sarebbe stato un colpo di sonno. Per l'uomo non è stato necessario il trasporto in pronto soccorso. L'impatto ha causato danni alla parte anteriore del mezzo, rimosso con il carro attrezzi, mentre non si sono registrati danneggiamenti alla struttura dello Sferisterio.
Ai domiciliari per spaccio: in manette dopo cinque anni. A Morrovalle, i carabinieri della locale stazione hanno arrestato un 47enne pakistano, in esecuzione dell’ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Macerata.
L’uomo è stato condannato a sei mesi di reclusione per il reato di "detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti", per fatti commessi a Porto Recanati nel 2019. L’arrestato è stato posto agli arresti domiciliari, come disposto dall’autorità giudiziaria competente, dove sconterà l’intera pena.
Truffa assicurativa a Pollenza: denunciato un 43enne campano. Un pensionato di Pollenza ha recentemente denunciato una truffa ai carabinieri della locale stazione, riportando di essere stato vittima di un inganno perpetrato da un sedicente agente assicurativo. L'uomo, dopo aver cercato online una polizza Rca per la propria autovettura, è stato contattato da quello che sembrava essere un broker di una rinomata compagnia assicurativa, che gli ha proposto un’offerta particolarmente vantaggiosa dal punto di vista economico.
Convinto della buona fede del contatto, il pensionato ha deciso di accettare la proposta e ha effettuato un bonifico bancario di 230 euro sulla carta Postepay del broker, come indicato nelle istruzioni ricevute. Tuttavia, poco dopo aver completato il pagamento, il denunciante ha ricevuto un'ulteriore telefonata da un sedicente funzionario di un noto istituto bancario, suscitando in lui dei sospetti.
Non avendo ricevuto alcuna documentazione ufficiale relativa alla polizza, e dopo aver consultato il sito web della compagnia assicurativa e delle Poste Italiane, l’uomo ha scoperto con sorpresa che non risultava essere titolare di alcuna polizza RCA. A questo punto, il pensionato si è rivolto ai Carabinieri, avviando la denuncia.
I militari, intervenuti prontamente, hanno eseguito gli accertamenti necessari, sia a livello bancario che telematico, riuscendo a rintracciare e identificare il presunto truffatore: un 43enne originario della Campania. Dopo aver completato le indagini, i carabinieri hanno formalmente denunciato l'uomo per il reato di "truffa".
Le forze dell'ordine invitano la cittadinanza a segnalare tempestivamente qualsiasi sospetto di frode, al fine di prevenire altri episodi simili.
Fermo, intervento dei vigili del fuoco per albero caduto sulla SP239. Questa mattina, alle ore 05:00, i vigili del fuoco di Fermo sono intervenuti sulla strada provinciale SP239, in via Domenico Collina, per rimuovere un albero caduto sulla carreggiata a causa del forte vento. Il grosso albero ha ostruito completamente la strada, creando disagi alla circolazione e coinvolgendo un’autovettura in transito.
Fortunatamente, il conducente del veicolo coinvolto è rimasto illeso, mentre l’auto ha riporato solo lievi danni. La squadra dei vigili del fuoco è prontamente intervenuta per rimuovere l'arbusto e mettere in sicurezza il veicolo. Le operazioni di sgombero hanno comportato la temporanea interruzione della circolazione stradale, durata solo il tempo necessario per il ripristino della viabilità.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche i carabinieri, che hanno collaborato con i vigili del fuoco per garantire la sicurezza dell'area. Grazie al tempestivo intervento, la situazione è stata prontamente risolta senza ulteriori complicazioni.
All'interno delle confezioni dei cracker ci sono in realtà panetti di hashish: il nucleo investigativo dei carabinieri di Macerata ha arrestato un 52enne, residente a Roma e con precedenti in materia di spaccio.
Il controllo è avvenuto nel comune di Cingoli, mentre l'uomo si trovava a bordo della sua auto. Nell'abitacolo i militari hanno rinvenuto ben 75 panetti di hashish per un peso complessivo di oltre 14 chili (14,281 kg), e un involucro contenente 503,96 grammi di marijuana.
Il 52enne è stato denunciato anche per detenzione di banconote false per un importo complessivo di 725 euro: due banconote da 100 euro, 9 da 50 euro, 3 da 20 euro, una da 10 euro ed una da 5 euro. Sia la sostanza stupefacente che il denaro contraffatto sono stati posti sotto sequestro. L'uomo, dopo le formalità di rito, è stato condotto presso la casa circondariale di Ancona, a disposizione dell'autorità giudiziaria competente.
Un incidente sul lavoro si è verificato questa mattina, in un cantiere edile situato in via Muralto, a Camerino. Un operaio di 37 anni, dipendente di un'impresa edile del teramano, è stato colpito da una trave mentre stava lavorando all'interno dell'area. L’impatto è stato piuttosto violento e gli ha creato diversi traumi.
Immediatamente allertato, il personale del 118 è intervenuto prontamente sul posto, stabilizzando l'operaio e prestando i primi soccorsi. Vista la gravità delle ferite, l’uomo è stato trasportato all'ospedale di Ancona per ricevere le cure necessarie.
Le forze dell'ordine e gli ispettori del lavoro sono giunti sul luogo dell'incidente per accertare la dinamica e le cause del sinistro.
Un tragico incidente stradale è avvenuto lungo la strada provinciale Valdete. L'impatto, avvenuto intorno alle 9 in località contrada Camera, ha coinvolto un'auto e un camion, causando la morte della 33enne Eleonora Dolci che si trovava al volante della vettura. La giovane donna, residente a Montecosaro, era originaria di Civitanova Marche, lascia il marito e due figli piccoli.
Secondo le prime ricostruzioni, lo scontro è stato violentissimo. Nonostante i tempestivi interventi dei soccorritori, la donna non ha avuto scampo e sarebbe morta sul colpo, come confermato dai medici del 118 che hanno tentato invano di rianimarla. La carrozzeria dell'auto presenta evidenti segni dell'impatto, soprattutto sul lato del conducente, testimoniando la violenza della collisione.
A bordo dell'auto viaggiava anche una giovane ragazza, che, sebbene gravemente scossa, è stata stabilizzata e successivamente elitrasportata all'ospedale Torrette di Ancona per accertamenti. Le sue condizioni non sembrano essere critiche, ma la situazione rimane monitorata.
Anche il camionista, rimasto coinvolto nell'incidente, ha ricevuto assistenza medica sul posto. Le sue condizioni sembrano non destare particolari preoccupazioni, ma è stato comunque trasportato per un controllo.
Sul luogo dell'incidente sono intervenuti rapidamente i sanitari della Croce Azzurra di Porto San Giorgio, i vigili del fuoco, e la polizia locale di Fermo, che ha richiesto il supporto della polizia di Stato per la gestione della viabilità e per le indagini sul sinistro. La strada provinciale Valdete è stata temporaneamente chiusa al traffico per consentire i soccorsi e il rilievo del sinistro.
Le cause dell'incidente sono ancora in fase di accertamento, ma la polizia locale sta proseguendo con le indagini per chiarire la dinamica dello scontro.
I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Tolentino, coadiuvati dalle Stazioni di Tolentino e Caldarola, hanno identificato e denunciato i sette egiziani coinvolti in una violenta rissa avvenuta il 4 settembre scorso (leggi qui). L'episodio, che ha visto il coinvolgimento di uomini armati di coltelli, è accaduto in prossimità di un bar locale, nei pressi dei giardinetti pubblici frequentati anche da minori.
La segnalazione, arrivata da alcuni cittadini, ha allertato le forze dell'ordine circa la rissa tra un gruppo di uomini, due dei quali armati di coltello. I carabinieri sono intervenuti prontamente, ma all’arrivo sul posto i protagonisti della violenta lite si sono dati a una fuga precipitosa, facendo perdere le proprie tracce nelle vie limitrofe.
Successivamente, due degli uomini coinvolti sono stati rintracciati mentre si recavano al presidio ospedaliero di Tolentino per farsi medicare delle superficiali ferite da taglio agli arti, giudicate guaribili in tre giorni. Dopo aver accertato il loro coinvolgimento nella rissa, i carabinieri hanno provveduto a denunciarli all'autorità giudiziaria.
Le indagini sono proseguite con l’ausilio di filmati delle telecamere di sorveglianza e le testimonianze cruciali dei cittadini presenti sul luogo dell'incidente. Questo ha permesso agli inquirenti di risalire agli altri cinque uomini, tutti domiciliati in diverse città del nord Italia, che sono stati identificati e denunciati per il reato di "rissa". Uno di loro è stato inoltre denunciato per "porto d’armi e oggetti atti a offendere", in quanto trovato in possesso di un coltello durante il conflitto.
Un 26enne di Ancona, con un passato di crimini legati a violenza sessuale e atti di vandalismo, è stato arrestato nei giorni scorsi dalla Squadra Mobile di Ancona. Il giovane, pregiudicato, dovrà scontare complessivamente sei anni, due mesi e 20 giorni di carcere per due condanne relative a un incendio commesso nel 2017 e a una violenza sessuale ai danni di una minorenne nel 2016.
L'arresto è stato eseguito presso un appartamento nel centro di Ancona, dove il 26enne è stato rintracciato e trasferito nel carcere di Montacuto per iniziare a scontare la pena. Il provvedimento esecutivo è stato emesso dalla Procura di Ancona dopo che le condanne, una per danneggiamento e incendio, e l'altra per abuso sessuale, erano diventate irrevocabili a seguito delle sentenze della Corte d'Appello di Ancona.
La condanna per incendio risale a un episodio avvenuto nel 2017, quando il giovane, all'epoca appena maggiorenne, fu coinvolto, insieme ad altri ragazzi, in atti di vandalismo e incendi a danno delle attrezzature del Parco del Passetto, uno dei luoghi più frequentati della città. La Squadra Mobile, in seguito a un'indagine, aveva identificato e deferito alla Procura ordinaria e minorile ben 16 ragazzi, tra cui il 26enne, per i danni provocati. Per questi fatti, il giovane è stato condannato a due mesi e 20 giorni di reclusione.
La condanna più grave riguarda un episodio di violenza sessuale avvenuto nel 2016, quando il ragazzo, insieme ad altri due giovani, abusò di una minorenne nel centro di Ancona. Le indagini della Squadra Mobile permisero di identificare il 26enne, che, dopo essere stato deferito in stato di libertà, fu condannato a sei anni di reclusione per il crimine commesso.
Oltre alle gravi condanne, il giovane era già noto alle forze dell'ordine per il suo coinvolgimento in episodi di vandalismo. Nel 2016, infatti, il 26enne aveva preso parte a una serie di atti di danneggiamento e vandalismo, insieme ad un gruppo di minorenni, causando danni a suppellettili e attrezzature pubbliche in vari parchi e zone della città. Questi atti rientrano in un fenomeno noto come "baby gang", che aveva suscitato preoccupazione a livello locale.
Con il suo arresto, la Squadra Mobile di Ancona ha portato a termine un'importante operazione per garantire giustizia alle vittime dei crimini e tutelare la sicurezza della comunità.
Azione di contrasto alla presenza di cittadini stranieri irregolari da parte della polizia di Stato di Macerata. Il 28 novembre scorso, personale della Questura ha rintracciato e identificato un cittadino tunisino di 20 anni, B.H., risultato irregolare sul territorio nazionale. Lo stesso è stato subito messo a disposizione dell'Ufficio Immigrazione che ha avviato le relative procedure amministrative.
Al giovane è stato notificato un decreto di espulsione emesso dal prefetto di Macerata e un decreto di accompagnamento in frontiera emesso dal questore. Dopo la convalida del giudice di pace di Macerata, l'espulsione è stata eseguita nella notte del 28 novembre, con l'accompagnamento coattivo alla frontiera aerea di Roma Fiumicino, da dove è stato imbarcato su un volo charter diretto a Tunisi, scortato da agenti di polizia.
Il cittadino tunisino era stato coinvolto nell'episodio di violenza verificatosi il 9 giugno 2024 in via Domenico Rossi, una rissa tra cittadini albanesi e tunisini, caratterizzata dall'uso di armi improprie. L'individuo era entrato irregolarmente in Italia attraverso la frontiera di Lampedusa e aveva fatto richiesta di protezione internazionale, che era stata rigettata dalla Commissione di Trapani il 8 maggio 2023. La decisione era stata successivamente impugnata presso il Tribunale di Palermo, che aveva respinto l'istanza di sospensiva.
Dal mese di luglio, su disposizione del questore, l'Ufficio Immigrazione ha già eseguito sette decreti di espulsione con accompagnamento alla frontiera, nei confronti di cittadini irregolari e pregiudicati per reati legati a risse e detenzione ai fini di spaccio. L'azione di contrasto proseguirà in modo incessante nei prossimi mesi, con l'obiettivo di garantire il rispetto delle normative sull'ingresso e soggiorno dei cittadini stranieri sul territorio nazionale.
Condannato per stalking, 50enne tunisino arrestato. A eseguire l'ordine di espiazione della pena emesso dal Tribunale di Macerata sono stati i carabinieri della stazione di Camerino. L'uomo, responsabile del reato di "atti persecutori", deve scontare due anni e sei mesi di reclusione, la pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni e la misura di sicurezza dell'espulsione dal territorio dello Stato italiano. Pertanto, il 50enne è stato condotto presso la casa circondariale di Fermo.
Sequestrati oltre 3300 capi di abbigliamento e prodotti tessili, il titolare dell’esercizio commerciale segnalato alla competente Camera di Commercio: è il risultato di un'operazione condotta dai finanzieri di Civitanova Marche.
Le attività di polizia economico-finanziaria condotte dalle Fiamme Gialle sono state orientate, principalmente, a verificare il corretto assolvimento delle prescrizioni imposte dalla normativa di settore, in ordine alle informazioni minime da indicare sui capi di abbigliamento e sui prodotti tessili esposti in vendita, per assicurarne un'oculata e consapevole scelta d’acquisto.
Durante il controllo effettuato in un esercizio commerciale della città costiera sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro 3.315 articoli, tra capi di abbigliamento e prodotti tessili, destinati alla vendita, in quanto privi delle informazioni in lingua italiana inerenti i dati dell'importatore nonché carenti delle indicazioni riguardanti i materiali utilizzati.
Si tratta di informazioni importanti per la tutela della sicurezza e della salute dei consumatori, specialmente nel caso di articoli che sono posti a contatto diretto della persona e, in particolar modo, anche di bambini. Il titolare dell'attività è stato segnalato alla competente Camera di Commercio per l'adozione dei conseguenti provvedimenti sotto il profilo amministrativo.