Un rocambolesco incidente si è verificato la scorsa notte in via Aristide Merloni, nella zona industriale della località Taccoli di San Severino Marche. Erano da poco passate le 23 quando un’autovettura condotta da un tolentinate, per cause tuttora in corso di accertamento, è uscita di strada, ha abbattuto un palo dell’elettricità ed è poi finita giù da un ponte facendo un volo di diversi metri.
L’urto con il palo ha rallentato per fortuna la corsa del mezzo impazzito che ha anche divelto le protezioni in ferro del ponte. L’auto ha terminato la sua corsa ruote all’aria non lontana dall’acqua e rimanendo quindi sempre sulla scarpata.
Il conducente è uscito dal rocambolesco incidente praticamente illeso tanto che si è tirato fuori da solo dall'abitacolo per raggiungere la strada e chiedere aiuto. A causare il sinistro potrebbero essere stata la pioggia e la nebbia che hanno reso viscido e insidioso l’asfalto.
Sul posto i carabinieri della stazione di San Severino Marche, i colleghi del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Tolentino e i vigili del fuoco intervenuti anche con l'ausilio di un autogru per la rimozione del mezzo.
La strada è stata subito messa in sicurezza dagli addetti alle Manutenzione del Comune che questa mattina hanno provveduto a sistemare alcune transenne proprio all’altezza del ponte. Per riportare la situazione alla normalità sono state necessarie diverse ore.
Auto in fiamme a Camerino. I vigili del fuoco sono intervenuti intorno alle 17:30 del pomeriggio, in località Rio, a causa dell'incendio che è divampato da una vettura in transito, alimentata a gasolio.
La squadra del locale distaccamento dei vigili del fuoco - intervenuta con un'autobotte - ha provveduto a spegnere le fiamme e a mettere in sicurezza l’area dell’intervento. Fortunatamente il conducente dell'auto è riuscito ad accorgersi di quanto stava avvenendo in tempo, accostando prontamente il mezzo e uscendo dall'abitacolo illeso non appena ha notato del fumo uscire dalla vettura.
Un arresto e una segnalazione per uso personale di sostanze stupefacenti. È questo il resoconto dei servizi di prevenzione attuati dal Comando provinciale dei carabinieri negli ultimi giorni. I militari della stazione di Macerata hanno arrestato un cittadino albanese 31enne, domiciliato nel capoluogo e già noto alle forze dell’ordine, a seguito della condanna alla pena di due anni e 6 mesi di reclusione per i reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, commessi da marzo 2013 a febbraio 2015. Il soggetto è stato posto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione, come disposto dall'autorità giudiziaria competente.
I militari del nucleo radiomobile della Compagnia di Tolentino, invece, hanno proceduto al controllo di un operaio 24enne, residente a San Severino Marche, che era alla guida della sua autovettura nel centro abitato di Tolentino. In suo possesso sono stati rinvenuti 0,61 grammi di hashish, poi posti soto sequestro. È stato, pertanto, segnalato all'autorità amministrativa per uso personale di stupefacenti. Nei suoi confronti è scattato anche il ritiro della patente di guida.
Un cittadino fabrianese è stato accusato di furto aggravato di tartufi, in particolare della pregiata specie Tuber aestivum, e di violazione della normativa sulla raccolta dei prodotti ipogei. L’uomo, secondo quanto emerso dalle indagini, utilizzava diversi cani per raccogliere illegalmente il prezioso tubero nelle tartufaie riservate di una società agricola situata in un’area a elevata protezione all’interno del Parco Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi.
Le indagini, condotte dai carabinieri forestali del nucleo di Fabriano, hanno portato all’emissione di un avviso di conclusione indagini e informazione di garanzia da parte della Procura della Repubblica di Ancona. I furti, avvenuti durante le ore notturne, sono stati ripetuti nel tempo, e per raccogliere i tartufi l’indagato agiva con l’ausilio di più cani, contravvenendo alla legge che limita la raccolta notturna e impone l’utilizzo di un massimo di due cani.
Per monitorare l’attività illecita, i carabinieri forestali hanno utilizzato anche strumenti di videosorveglianza occulta, accertando la regolarità dei furti nelle tartufaie aziendali. Le autorità hanno sottolineato che l’uomo non solo ha violato le leggi sulla raccolta dei tartufi, ma si è appropriato di beni esposti alla pubblica fede, come i tartufi, un atto che può comportare pene che vanno da 2 a 6 anni di reclusione.
Oltre alle accuse penali, l'indagato dovrà fare i conti anche con il ritiro del tesserino di raccolta dei tartufi e con il pagamento di sanzioni amministrative che ammontano a più di 1.200 euro per illeciti legati alla raccolta non autorizzata.
La colpevolezza dell’indagato sarà definitivamente accertata solo in seguito a una sentenza irrevocabile di condanna, ma l’operazione rappresenta un segnale forte nella lotta contro il bracconaggio e il furto di tartufi in una delle zone naturali più protette delle Marche.
(Foto di repertorio)
Scontro tra auto e betoniera: muore il 53enne Marino Moglianesi. Il tragico incidente stradale si è verificato lungo la SP 237, nel territorio comunale di Comunanza, nella mattinata di oggi. I vigili del fuoco di Ascoli Piceno e quelli del distaccamento di Amandola sono prontamente intervenuti sul luogo dell'incidente per cercare di soccorrere i feriti e gestire la situazione.
Secondo le prime ricostruzioni, il 53nne conducente dell'automobile, residente a Torre San Patrizio, è stato estratto dalle lamiere dai soccorritori, unitamente ai sanitari del 118, ma per lui non c'è stato nulla da fare. L'autista della betoniera, invece, è rimasto ferito e sotto shock, ed è stato trasportato in ospedale per le cure necessarie.
Per rimuovere i mezzi coinvolti e ripristinare la viabilità, è stato necessario l'intervento dell'autogru, giunta dalla Centrale Picena dei vigili del fuoco. La situazione ha provocato notevoli disagi al traffico, con rallentamenti e deviazioni in corso fino al completo ripristino della sicurezza sulla strada. Sul posto anche il personale dell'Anas.
Le cause dell'incidente sono ancora in fase di accertamento da parte delle forze dell'ordine, che hanno avviato un'inchiesta per comprendere le dinamiche esatte di quanto accaduto. Nel frattempo, i soccorritori stanno proseguendo le operazioni di messa in sicurezza dell'area.
La comunità di Macerata è scossa dalla tragica notizia della morte di Haron, un bambino di soli sette anni che si è spento ieri all'ospedale provinciale, dopo aver lottato per tutta la sua breve vita contro gravi patologie.
Figlio della campionessa maceratese di aerobica Arianna Ciucci e di Francesco, Haron era un piccolo guerriero, amato e sostenuto dalla sua famiglia. Sin dalla nascita, il bambino aveva dovuto affrontare numerose difficoltà legate a complicazioni mediche che avevano segnato la sua vita, ma la sua forza e il suo coraggio erano divenuti un esempio.
La tragedia si è consumata nella tarda mattinata di martedì, quando Haron è stato portato al pronto soccorso in arresto cardiaco. Nonostante l’immediato intervento di un’équipe medica altamente qualificata composta dal cardiologo, dall’anestesista, dal medico di pronto soccorso e dalla primaria dell’Unità operativa complessa di Pediatria, ogni tentativo di rianimarlo è risultato purtroppo vano.
Il piccolo Haron è deceduto intorno alle 13, lasciando nello sconforto i suoi genitori, la sua famiglia e l’intera città. La sua morte ha suscitato una grande commozione tra i residenti di Macerata, dove la famiglia del piccolo è molto conosciuta.
Haron riposa ora nel ricordo di una comunità che, purtroppo, è stata costretta a dire addio a un angelo troppo presto. Il funerale sarà celebrato oggi, alle 15, nella chiesa di Santa Maria delle Vergini a Macerata.
Un tragico incidente ha avuto luogo ieri sera, verso le 22.30, in via Ricci, nel quartiere Collemarino, zona nord di Ancona. Tre persone sono rimaste intossicate da monossido di carbonio in un locale commerciale adibito ad alloggio di fortuna. Un ragazzo di 19 anni, in gravi condizioni, è stato trasportato d'urgenza all'ospedale regionale di Torrette, mentre altre due persone – un uomo di origine nordafricana e una donna italiana – sono rimaste intossicate, ma non sarebbero in pericolo di vita.
Secondo le prime ricostruzioni, la causa dell'intossicazione sarebbe legata all'uso di alcuni fornelli accesi, che avrebbero esaurito l'ossigeno all'interno del locale, provocando la liberazione di monossido di carbonio. Le tre persone coinvolte avevano acceso i fornelli per riscaldarsi, ma la mancanza di ventilazione ha creato una situazione pericolosa. L'allarme è stato lanciato dopo che le forze dell'ordine, impegnate in un'indagine per un'aggressione avvenuta nel pomeriggio, hanno notato segni di possibile fuga di gas nel locale.
I vigili del fuoco sono intervenuti prontamente, entrando dal retro del locale e tagliando una parete di cartongesso. Al loro arrivo, hanno trovato il giovane, ora in gravi condizioni, privo di sensi, mentre gli altri due intossicati erano nel bagno, storditi dalle esalazioni di monossido. Con loro c'era anche un cane pastore tedesco, che per fortuna non ha subito danni gravi.
Le indagini proseguono per chiarire tutti i dettagli dell'incidente. Gli operatori sanitari del 118 hanno assistito tempestivamente le persone coinvolte, mentre la polizia sta cercando di ricostruire la dinamica dell'incidente in relazione a un'aggressione avvenuta nel pomeriggio, durante la quale un giovane sospettato era stato visto vicino al locale.
Poco dopo le 16:00 di oggi, i vigili del fuoco di Ascoli Piceno sono intervenuti in via Roma, a Castel di Lama, a seguito di un incendio che ha interessato un annesso agricolo adibito a rimessaggio legna e utensili. Il rogo, che ha coinvolto una struttura adiacente a un fabbricato di civile abitazione di tre piani, ha richiesto un pronto intervento da parte dei soccorritori per evitare danni più gravi.
L’edificio, che ospita anche un'attività artigianale, è stato prontamente evacuato a causa dei danni provocati dal fumo. Fortunatamente, non sono stati riscontrati danni strutturali al fabbricato, che è stato sottoposto a un sopralluogo per verificare le sue condizioni. Le operazioni dei vigili del fuoco, che hanno visto impegnati nove pompieri e tre mezzi, hanno permesso di domare l’incendio in breve tempo.
Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri, la polizia locale e, per precauzione, un equipaggio del 118. Nessuna persona è rimasta coinvolta o ferita nell'incendio, e al momento si attende il ripristino delle normali condizioni igienico-sanitarie prima che l’edificio possa essere riaperto.
Scippata della borsa mentre è in chiesa a pregare, un fedele si accorge di tutto, insegue il ladro e lo blocca. È quanto avvenuto nella mattinata di lunedì presso la Chiesa del Sacro Cuore di Macerata. Vittima del tentato furto una donna di 66 anni che ha subito chiamato la centrale operativa dei carabinieri - in forte stato di agitazione - per denunciare quanto accaduto. All'interno della borsa c'erano un portafogli contenente circa 250 euro in contanti e un telefono cellulare.
IL FATTO - Accortosi di quanto stava avvenendo un 61enne, residente ad Appignano e presente sul posto, è intervenuto in aiuto della vittima. Ha rincorso il ladro, lo ha bloccato e lo ha trattenuto sino al tempestivo intervento di una pattuglia della sezione radiomobile della Compagnia dei carabinieri di Macerata.
Il ladro, un 46enne residente a Corridonia e già note alle forze dell'ordine, è stato arrestato per furto aggravato e posto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione, come disposto dalla Procura della Repubblica di Macerata, in attesa del giudizio direttissimo programmato per la mattinata odierna. La vittima, a causa dello spavento subito, è stata soccorsa e sottoposta a cure mediche presso il pronto soccorso dell'ospedale di Macerata.
Operazione antidroga a Filottrano: due arresti e sequestro di oltre 30 Kg di sostanze stupefacenti. Una nuova operazione antidroga è stata messa a segno nella serata di ieri, nel comune di Filottrano, dai militari del Nucleo investigativo del Comando provinciale carabinieri di Macerata, con la collaborazione del Nucleo operativo della Compagnia di Macerata. L'operazione ha portato all'arresto di due persone, entrambe incensurate, accusate di traffico di sostanze stupefacenti.
I protagonisti dell'operazione sono una donna di 50 anni, residente a Roma, e un cittadino ghanese di 25 anni, residente a Filottrano. L'indagine ha preso piede grazie a sospetti che i carabinieri hanno concentrato su un immobile nel comune di Filottrano, ritenuto essere utilizzato come deposito per lo stoccaggio di sostanze stupefacenti. Al momento dell'intervento, i due arrestati erano intenti a scaricare alcuni pacchi da un'autovettura a noleggio, con l'intento di portarli all'interno dell'abitazione.
Durante il controllo del veicolo, i carabinieri hanno scoperto un vero e proprio carico di droga. Nel bagagliaio sono stati rinvenuti: un borsone contenente 410 panetti di hashish, per un peso complessivo di 20,5 kg; un pacchetto di cellophane contenente 24.260 euro in contante, probabile provento dell'attività illecita.
Successivamente, la perquisizione si è estesa all'abitazione dei due, dove è stato trovato un altro ingente quantitativo di stupefacenti, tra cui: 200 panetti di hashish, per un peso di 10 kg; due pacchetti contenenti 210 grammi di marijuana.; un pacchetto con 50 grammi di cocaina; un bilancino di precisione.
Inoltre, nell'abitazione era presente un cane pit bull dall'aspetto minaccioso, probabilmente utilizzato come guardia. Tutto il materiale sequestrato, tra cui la droga, il denaro e i telefoni cellulari in uso agli arrestati, è stato posto sotto sequestro.
Dopo le formalità di rito, l'uomo è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Ancona, mentre la donna è stata condotta alla Casa Circondariale di Pesaro, a disposizione dell'autorità giudiziaria competente.
Un tragico incidente stradale, questa mattina, ha coinvolto tre auto e una moto in via Flaminia ad Ancona tra Torrette e Collemarino, all'altezza del distributore di carburante e di Villa Adria: nello schianto è morto un giovane di 26 anni, di Ancona, che era alla guida del motociclo.
Stando ad una prima ricostruzione, erano da poco passate le 13 quando il centauro si è scontrato con una Kia che si immetteva sulla carreggiata all'uscita dalla stazione di servizio. Nell'impatto il 26enne è stato catapultato sull'asfalto venendo investito da un furgone proveniente sulla corsia opposta. Inutili i soccorsi prestati tempestivamente dai sanitari del 118: non è stato possibile salvargli la vita.
Dopo l'incidente la strada è rimasta bloccata con conseguenti code e disagi per il traffico nella zona. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e gli agenti polizia locale, a cui spettano i rilievi sulla dinamica del sinistro. Il tratto è stato temporaneamente chiuso alla viabilità su entrambi i sensi di marcia.
Nella serata di ieri, si è spento all'età di 90 anni Flaviano Fabbroni. "Ci lascia un uomo, un aclista che come volontario e presidente ha dato tanto alle Acli consolidando ciò che esisteva e creando nuovi servizi ed opportunità come Acli Service (convenzionata Caf Acli) e la Federazione Anziani e Pensionati delle Acli (FAP Acli)", sottolineano in una nota di cordoglio il presidente provinciale delle Acli Ottorino Torresi, la presidenza ed il consiglio provinciale, l'Acli Service, il patronato, tutti i dipendenti ed i volontari delle Acli maceratesi che si stringono "alla sempre presente moglie Anna e alla sua famiglia".
Flaviano ha vissuto le Acli dall'età di 20 anni, attraversando due secoli in cui ha vissuto tutte le fasi dell’associazione, dalla gioia ai momenti burrascosi, sempre mettendo in primo piano le fedeltà delle Acli alla Chiesa, alla democrazia e al mondo del lavoro con uno sguardo al futuro. Meno di un mese fa in un’intervista sul canale ufficiale delle Acli provinciali ha ripercorso la storia dell’associazione dagli anni ’50 ad oggi (link al video: leggi qui)
Incidente stradale mortale in serata sulla Statale 16 a Loreto, a circa 100 metri dal casello dell'A14: coinvolte una Jeep grigia e una Mini Cooper che si sono scontrate frontalmente, poco prima delle 20. A seguito del tremendo impatto un 48enne residente a Porto Recanati è deceduto. Si tratta di Gianpiero Cavallaro, originario di Scafati, in provincia di Salerno. Lascia la moglie Tiziana e due figli. Ferite in maniera grave altre due persone, moglie e marito.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Osimo e il personale sanitario della Croce rossa di Loreto, l’automedica di Torrette e le ambulanze della Croce gialla di Porto Recanati e di Camerano.
Per il 48enne alla guida della Mini non c'è stato nulla da fare, la morte sarebbe sopraggiunta sul colpo. La salma è stata restituita ai familiari, dopo il nullaosta del pm di turno.
Ferita gravemente anche la coppia di coniugi a bordo della Jeep, trasferita d'urgenza all'ospedale regionale Torrette di Ancona. Ai carabinieri della stazione di Loreto spetta il compito di ricostruire con esattezza la dinamica di quanto avvenuto.
Il tratto è stato chiuso al traffico. A seguito dell'improvviso rallentamento causato dall'incidente, si è verificato quasi in contemporanea un tamponamento che ha coinvolto tre veicoli. Nello scontro è rimasta ferita una quarta persona condotta per accertamenti all'ospedale di Osimo in codice giallo.
Scontro tra due auto: feriti padre e figlio. L'incidente si è verificato nel pomeriggio intorno alle 19:30, in via La Pira, a Montecassiano. Le cause del sinistro sono ancora in corso di accertamento da parte delle forze dell'ordine. A bordo di un veicolo viaggiava un 27enne in compagnia del figlio piccolo, nell'altra vettura era presente una donna di 55 anni. Tutte le persone coinvolte nello schianto sono state trasferite per accertamenti al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata. Nessuna di loro, fortunatamente, si trova in gravi condizioni.
Indagine della guardia di finanza smaschera un sistema di trasferimento illecito di denaro.
La guardia di finanza di Macerata ha condotto un’importante operazione di contrasto al finanziamento del terrorismo e all’utilizzo illecito del sistema finanziario, con particolare focus sul controllo della normativa antiriciclaggio. L’operazione ha coinvolto l'intera provincia di Macerata e ha portato alla luce una serie di irregolarità in un'agenzia di "money transfer". Gli investigatori hanno eseguito un controllo approfondito sui flussi finanziari, grazie anche ai poteri di polizia valutaria e alle informazioni fornite dalle banche dati in uso al Corpo.
Gli accertamenti hanno rivelato un sistema illecito in cui l’agente di un istituto di pagamento, sub-mandatario di una rete di intermediari comunitari, ha trasferito somme di denaro sul proprio conto corrente bancario personale, eludendo i controlli previsti dalla normativa in materia. In particolare, è emerso che l’agente aveva acquisito e conservato informazioni false riguardo ai mittenti di 14 operazioni di trasferimento di denaro, per un importo complessivo di 12.284,10 euro. L’agente ha utilizzato i dati identificativi e i documenti di ignari clienti, che risultavano formalmente come mittenti delle operazioni, tranne che per una persona che aveva dato il proprio consenso per il trasferimento.
Al termine delle indagini, il gestore dell'agenzia di “money transfer” e una sua cliente sono stati denunciati per i reati di sostituzione di persona e falsificazione dei dati del cliente in concorso. Inoltre, sono in corso ulteriori verifiche per ricostruire i flussi di denaro e determinare eventuali responsabilità fiscali.
Nel contesto di queste indagini, la guardia di finanza ha ribadito l’importanza del controllo dei circuiti di pagamento alternativi al sistema bancario, delle valute virtuali e della moneta elettronica. Questi strumenti possono essere utilizzati per operazioni di finanziamento al terrorismo, il riciclaggio di capitali illeciti e altre attività criminali che minacciano l’economia legale.
Questa notte, intorno alle 3:00, la squadra dei vigili del fuoco di Civitanova è intervenuta con due autobotti per l’incendio di un appartamento a Potenza Picena. Le fiamme si sono sviluppate al piano terra di una palazzina di tre piani situata in viale Europa. I danni sono stati contenuti alla cucina e al salone.
Per motivi di sicurezza, l'appartamento interessato all'incendio è stato reso inagibile. Quelli ai piani superiori sono stati evacuati durante le operazioni, ma non hanno subito alcun danno.
L’intervento si è concluso dopo circa tre ore. Sul posto è intervenuta anche una pattuglia dei carabinieri. Questa notte, intorno alle 3:00, la squadra dei vigili del fuoco di Civitanova è intervenuta con due autobotti per l’incendio di un appartamento a Potenza Picena. Le fiamme si sono sviluppate al piano terra di una palazzina di tre piani situata in viale Europa. I danni sono stati contenuti alla cucina e al salone.
Per motivi di sicurezza, l'appartamento interessato all'incendio è stato reso inagibile. Quelli ai piani superiori sono stati evacuati durante le operazioni, ma non hanno subito alcun danno. L’intervento si è concluso dopo circa tre ore. Sul posto è intervenuta anche una pattuglia dei carabinieri.
I vigili del fuoco sono intervenuti alle ore 14.00 circa in località monte Petrella, per soccorrere tre escursionisti che avevano perso l'orientamento. La squadra VVF di Macerata, con personale SAF (Speleo Alpino Fluviale) ha individuato e raggiunto le persone e, dopo aver verificato le loro buone condizioni fisiche, sono state accompagnate alle loro vetture.
Sottratti contanti e gioielli d'oro a una 91enne di Sirolo. I carabinieri della locale stazione hanno arrestato in flagranza di reato un uomo e due donne, originari della Campania e già noti alle forze dell'ordine, con l'accusa di truffa aggravata.
L’operazione è avvenuta nel primo pomeriggio di sabato a Sirolo, durante un servizio mirato al contrasto delle truffe ai danni di persone anziane. I militari hanno fermato per un controllo un veicolo con tre persone a bordo, scoprendo il loro coinvolgimento nel reato.
La perquisizione ha consentito di trovare, nell'auto, contanti e gioielli di cui i tre non hanno saputo giustificare la provenienza. Le indagini hanno chiarito, in breve tempo, come i gioielli fossero stati sottratti, pochi minuti prima, alla donna sirolese.
L'anziana, infatti, aveva ricevuto una chiamata sul telefono fisso, con cui un uomo, spacciandosi per suo nipote, le aveva preannunciato l'imminente arrivo di un pacco, con richiesta di pagare al corriere, che di lì a poco si sarebbe presentato da lei, 4mila euro.
L'uomo, per mettere fretta alla vittima, aveva aggiunto che il pacco era stato da lui pagato con un assegno, poi rivelatosi privo di provvista, e, per evitargli grane giudiziarie, era necessario procedere all'urgente pagamento in contanti.
Dopo pochi minuti, si era presentata a casa della signora una ragazza che, qualificatasi come dipendente delle Poste, con artifizi e raggiri, l'aveva convinta a dare in pagamento 1.190 euro, gioielli in oro del valore orientativo di 3.000 euro, un cellulare e la carta bancomat con il relativo codice.
Il tempestivo intervento dei militari della Stazione di Numana ha impedito che i tre potessero effettuare prelievi con la carta bancomat sottratta alla donna, che, nella stessa serata, si è vista restituire dai carabinieri tutto ciò che le era stato portato via con l'inganno, tra cui gioielli dal grande valore affettivo.
L'uomo, un 46enne con precedenti penali, è stato fotosegnalato e poi trasferito nella Casa Circondariale di Ancona e le due donne, di 40 e 24 anni, in quella di Pesaro. Il provvedimento eseguito costituisce misura precautelare e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.
I carabinieri dell’aliquota operativa della Compagnia di Civitanova Marche, hanno denunciato un 38enne di nazionalità tunisina, già destinatario di ordine di espulsione, per l'inosservanza del provvedimento emesso dal questore di Agrigento nel mese di luglio del 2022.
L’uomo, rintracciato nel centro cittadino dopo essere stato sottoposto a rilievi fotodattiloscopici per accertarne l’identità, è risultato destinatario dell’ordine di espulsione già regolarmente notificato.
Il 38enne è stato denunciato alla locale autorità giudiziaria per l’inosservanza del provvedimento ed è stato contestualmente accompagnato presso il centro di permanenza di Bari perché destinatario di un nuovo provvedimento di espulsione emesso dal questore di Macerata.
Rissa ai Giardini Diaz: arrestati un 24enne e un 25enne del Gambia per tentato omicidio, rapina aggravata e lesioni personali aggravate. I carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Macerata, diretto dal capitano Renato Ventrone, hanno eseguito la misura cautelare dei domiciliari emessa dal Gip del Tribunale di Macerata. I due giovani sono entrambi disoccupati e domiciliati nel capoluogo.
IL FATTO - Le indagini sono partite dai fatti avvenuto lo scorso 28 agosto, quando una pattuglia del nucleo radiomobile è intervenuta presso i Giardini Diaz, dove era stata segnalata una rissa. I militari hanno subito identificato tre persone, i due gambiani ed un cittadino tunisino.
Nel frattempo si è appreso della presenza di un quarto soggetto, un cittadino algerino 26enne, che era stato trasportato in pronto soccorso per via delle gravi lesioni personali riportate a seguito di un accoltellamento. Il 26enne è stato successivamente ricoverato con prognosi riservata.
A seguito di serrate indagini, i carabinieri sono riusciti a far luce sull’accaduto, accertando le responsabilità dei due gambiani, che sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Macerata. Dalla ricostruzione dei fatti è emerso come il 26enne algerino accoltellato si trovasse ai Giardini Diaz insieme ad un suo amico, quando sono stati richiamati dalle urla di un altro loro amico. I due sono accorsi in aiuto di quest'ultimo, aggredito dai due gambiani indagati, nel tentativo di sottrargli una piccola cassa acustica.
Nel corso della lite è spuntato un coltello impugnato da uno dei due gambiani, con il quale l’algerino è stato ferito gravemente alla zona dorsale. La lama è poi passata di mano al secondo gambiano, che trovandosi di fronte alla vittima, l'ha colpito con una seconda coltellata al volto e alla bocca, provocandogli lesioni permanenti.
I tre aggrediti sono riusciti a fuggire, mentre uno dei gambiani ha continuato a minacciarli, ma il 26enne - a causa delle importanti ferite riportate - dopo alcune centinaia di metri si è accasciato al suolo ed è stato soccorso dal 118.
L'articolata e prolungata attività di indagine condotta dal nucleo operativo della Compagnia di Macerata, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Macerata, ha consentito di cristallizzare le condotte dei due rei in ordine ai reati contestati, evidenziando la loro personalità spiccatamente incline alla violenza.
Le risultanze investigative, pienamente condivise dalla Procura della Repubblica di Macerata, hanno consentito l'emissione delle misure cautelari. Gli indagati sono stati condotti presso le loro abitazioni e posti agli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, a disposizione della Magistratura.