Un intervento tanto drammatico quanto coraggioso: è quanto accaduto nel pomeriggio del primo maggio, quando un equipaggio del nucleo radiomobile della Compagnia carabinieri di Tolentino è stato chiamato a fronteggiare una situazione estremamente pericolosa nel comune di Camporotondo di Fiastrone. Un cittadino macedone di 48 anni, affetto da disturbi psichiatrici e in evidente stato di alterazione, stava seminando il panico tra i cittadini con atteggiamenti violenti e distruttivi.
Allertati dalla Centrale Operativa, i militari sono intervenuti con prontezza trovandosi davanti a una scena inquietante: tre persone ferite (con prognosi rispettivamente di 10,15 e 20 giorni), autovetture in sosta danneggiate, caos e terrore. La situazione avrebbe potuto degenerare ulteriormente, ma i due carabinieri, dimostrando sangue freddo, umanità e coraggio, sono riusciti a individuare e bloccare l’uomo, armato di una pericolosa forca, al termine di una lunga e violenta colluttazione che ha provocato il ferimento di entrambi gli operatori: hanno riportato lesioni giudicate guaribili in 10 giorni.
"Carabinieri, ma prima di tutto Uomini e Padri", ha dichiarato Antonio Voto, segretario generale provinciale di Unarma ASC Macerata, che ha espresso vicinanza, gratitudine e solidarietà all’equipaggio protagonista dell’operazione. "Un drammatico esempio – ha aggiunto – di quanto sia complesso operare con soggetti in stato di alterazione psichica. È necessaria una riflessione seria sull’uso della forza e sulla tutela dell’incolumità tanto dei cittadini quanto degli stessi operatori".
Voto ha inoltre sottolineato l’importanza di migliorare strumenti e procedure a disposizione delle forze dell’ordine, per evitare che chi serve lo Stato si trovi a rischiare la vita senza i mezzi adeguati. "In questo episodio – conclude – spiccano il coraggio, l’umanità e la professionalità dei carabinieri, qualità troppo spesso ignorate o persino criticate da chi non conosce la realtà del loro lavoro quotidiano. A fronte di politici pronti a esprimere solidarietà solo a posteriori, servono fatti concreti".
La segreteria provinciale Unarma Asc Macerata ha voluto pubblicamente congratularsi con i colleghi, sottolineando come abbiano incarnato al meglio lo spirito e i valori del carabiniere, rendendosi esempio e baluardo dell’intera Istituzione. Il responsabile del fatto, un 48enne macedone residente proprio a Camporotondo di Fiastrone, è stato associato presso la casa circondariale di Ancona - Montacuto, in attesa della convalida dell'arresto.
Nella giornata di ieri, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Camerino hanno denunciato due persone nell’ambito dei controlli del territorio finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati predatori.
Nel primo caso, un uomo di 57 anni, di nazionalità slovacca, è stato sorpreso a rubare diversi generi alimentari all’interno di un noto supermercato del centro cittadino. L’uomo, dopo aver occultato la merce sottratta, è stato fermato in flagranza dai militari, che hanno proceduto al recupero dei prodotti e alla loro restituzione immediata all’attività commerciale. Per il 57enne è scattata la denuncia a piede libero per furto.
Nel secondo intervento, i carabinieri hanno fermato per un controllo un giovane di 24 anni, originario dell’Egitto, il quale ha esibito una patente di guida risultata contraffatta. Gli accertamenti effettuati dai militari hanno confermato la falsità del documento, che è stato sottoposto a sequestro penale. Il giovane è stato denunciato per falsità materiale e la sua posizione è ora al vaglio dell’autorità giudiziaria.
Operazione congiunta dei carabinieri del NIL di Macerata e del Gruppo Tutela Lavoro di Venezia: deferiti 16 legali rappresentanti per gravi violazioni in materia di sicurezza. Nelle ultime settimane, i carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL) di Macerata, in collaborazione con i colleghi del Nucleo Operativo del Gruppo carabinieri Tutela Lavoro di Venezia e con il supporto del comando provinciale dell’Arma, hanno condotto un'intensa attività ispettiva nei cantieri edili della provincia di Macerata, in particolare nelle aree del cratere sismico.
L’operazione rientra nelle azioni di contrasto al lavoro sommerso e di verifica del rispetto delle normative sulla tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. In totale, sono state controllate 16 imprese edili, di cui numerose risultate irregolari: 9 le sospensioni dell’attività imprenditoriale e circa 180.000 euro l’ammontare complessivo delle sanzioni elevate.
I dettagli dei controlli comune per comune
MacerataSono state ispezionate 3 imprese edili: due le sospensioni per gravi violazioni in materia di sicurezza, tra cui aperture in quota non protette e assenza di presidi per le emergenze. Le sanzioni ammontano a circa 22.000 euro.
UssitaControllate 6 imprese: 4 sospensioni e ben 11 violazioni riscontrate, tra cui condizioni precarie della viabilità di cantiere e mancata sorveglianza nell’uso dei DPI. Ammende per circa 60.000 euro.
Pieve TorinaSu 4 imprese verificate, 3 sono state sospese, una delle quali per l’impiego di manodopera “in nero”. Le violazioni hanno riguardato anche l’uso improprio di attrezzature esposte a rischio elettrico. Le sanzioni hanno raggiunto i 90.000 euro.
Petriolo, Treia e Monte San GiustoIn ciascun comune è stata controllata una singola impresa edile. In tutti e tre i casi sono state accertate violazioni in materia di sicurezza, con sanzioni che hanno superato i 3.000 euro per ciascuna ditta.
Le violazioni più ricorrenti
Le criticità riscontrate hanno riguardato principalmente la mancanza di adeguate protezioni contro le cadute dall’alto, carenze nei presidi antincendio e nella gestione delle emergenze, utilizzo scorretto di attrezzature da lavoro e assenza di vigilanza da parte dei responsabili della sicurezza.
Al termine delle verifiche, sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura di Macerata 16 legali rappresentanti delle ditte coinvolte, per gravi violazioni al D.Lgs. 81/2008 (Testo Unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro).
L’attività ispettiva proseguirà nei prossimi giorni, con l’obiettivo di contrastare lo sfruttamento della manodopera e garantire condizioni di lavoro sicure nei cantieri, in particolare nelle aree interessate dalla ricostruzione post-sisma.
Tragedia nel giorno del Primo Maggio sull'autostrada A14, nel tratto tra Pesaro e Cattolica. Un uomo ha perso la vita in un drammatico incidente avvenuto nel primo pomeriggio, poco dopo la galleria Case Bruciate, in direzione nord.
La vittima è Massimo Cerioni, 71 anni, radiologo in pensione molto conosciuto ad Ancona. L’uomo viaggiava da solo a bordo di un Maggiolone cabrio, quando – per cause ancora in fase di accertamento – ha perso il controllo del mezzo mentre affrontava una discesa. L’auto è finita fuori strada e si è ribaltata più volte, fino a fermarsi cappottata.
Il violento impatto ha sbalzato il conducente fuori dall’abitacolo: il corpo è stato ritrovato a circa dieci metri dal veicolo dai primi soccorritori giunti sul posto. Inutili i tentativi di rianimazione da parte del personale del 118, accorso con due ambulanze. Il medico è deceduto sul colpo a causa delle gravi lesioni riportate.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche la polizia autostradale per i rilievi, i vigili del fuoco e il personale di Autostrade per l’Italia. Il traffico in direzione nord ha subito rallentamenti per consentire le operazioni di soccorso e messa in sicurezza.
Massimo Cerioni era un volto noto della sanità anconetana: aveva lavorato per anni all’Inrca, distinguendosi per competenza e umanità. Oltre alla medicina, coltivava una grande passione per la musica: era chitarrista e aveva fondato la band blues "Against the Grain", con cui si esibiva spesso in città e nei locali della zona.
I Vigili del Fuoco sono intervenuti poco prima di mezzogiorno per un incendio sterpaglie a Corridonia in direzione Petriolo.
Sul posto la squadra VVF di Macerata, con autobotte e mezzo 4x4, ha spento le fiamme e bonificato l'area interessata dall'incendio.
Ennesima serata difficile per la viabilità lungo la superstrada. Nel tratto in direzione monti, tra gli svincoli di Morrovalle e Corridonia, intorno alle 19 si sono verificati tre distinti incidenti che hanno mandato in tilt il traffico e richiesto l’intervento di numerosi mezzi di soccorso.
Il primo ha coinvolto una vettura che, in maniera autonoma, ha finito la propria corsa contro il guard-rail. A seguito delle code causate dallo schianto si è registrato il sinistro più grave che ha coinvolto quattro dei mezzi incolonnati: tre automobili e un camion. Nello scontro sono rimaste ferite cinque persone, tutte trasportate dal personale del 118 negli ospedali di Macerata e Civitanova Marche. Le condizioni dei feriti non desterebbero particolare preoccupazione.
Le cause dello schianto sono ancora in fase di accertamento da parte della polizia stradale, che è intervenuta per i rilievi e per gestire la viabilità. L’intero tratto interessato è stato temporaneamente chiuso per consentire le operazioni di soccorso, causando un pesante congestionamento del traffico protrattosi per diverse ore.
A peggiorare la situazione un terzo sinistro, verificatosi poco più tardi. In questo caso si è trattato di un tamponamento che, fortunatamente, non ha provocato feriti ma ha contribuito ad aggravare i disagi per gli automobilisti. La situazione è tornata alla normalità soltanto intorno alle 22.
(Foto di repertorio)
Nuovi provvedimenti contro la violenza negli stadi. Nella giornata del 28 aprile scorso, gli agenti del commissariato di polizia di Civitanova Marche, a seguito di un’attività investigativa condotta con il supporto tecnico della polizia scientifica, hanno notificato due provvedimenti di daspo nei confronti di due tifosi della Civitanovese.
I fatti risalgono allo scorso 6 aprile, in occasione dell’incontro disputato al Polisportivo tra rossoblù e Termoli, terminato con il risultato di 2-2. Durante il match i due tifosi si sarebbero resi responsabili dell'accensione di un ordigno esplosivo sugli spalti, "mettendo a rischio l’incolumità dei presenti e violando le norme di sicurezza", sottolinea la Questura.
Uno dei due tifosi, inoltre, avrebbe partecipato attivamente ai disordini avvenuti durante il secondo tempo della partita, rivolgendosi con minacce e intimidazioni agli agenti di polizia presenti allo stadio nel tentativo di ostacolare il loro operato.
La condotta violenta e pericolosa tenuta dai due soggetti è stata ritenuta gravemente pregiudizievole per l’ordine e la sicurezza pubblica. Per questo motivo, le autorità hanno disposto nei loro confronti il divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive: uno per la durata di cinque anni, con l’aggiunta dell’obbligo di firma presso il Commissariato per due anni; l’altro per un anno. Entrambi i tifosi sono stati inoltre segnalati all'autorità giudiziaria per i reati previsti dalla normativa vigente in materia di sicurezza durante le manifestazioni sportive.
Nella giornata odierna, i militari della guardia costiera di Civitanova Marche, sotto il coordinamento del Centro di Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Ancona, hanno eseguito mirati controlli finalizzati alla tutela della risorsa ittica e al contrasto delle irregolarità lungo la filiera commerciale del pescato.
Le verifiche, effettuate durante le operazioni di sbarco presso il Molo Martello e Molo sud del porto, hanno portato al sequestro di oltre 1.200 Kg di vongole (Chamelea gallina), completamente prive della documentazione obbligatoria di tracciabilità, necessaria per la loro immissione legale in commercio, e alla contestazione di sanzioni amministrative per un importo complessivo di 1.500 euro.
In assenza di tali elementi, non è stato possibile accertare la provenienza né garantirne la conformità ai requisiti igienico-sanitari previsti dalla normativa vigente. Il prodotto, ancora vivo, è stato rigettato in mare, in un’area idonea alla sopravvivenza, dal personale militare operante.
La guardia costiera ricorda ai consumatori l’importanza di acquistare esclusivamente prodotti ittici tracciati, che garantiscano la sicurezza alimentare e il rispetto della normativa vigente, contribuendo così a contrastare ogni forma di commercio illegale.
Un ingente carico di droga destinato al mercato clandestino è stato intercettato al porto di Ancona, pronto a salpare su un traghetto. All'interno di scatoloni abilmente occultati nella parte anteriore del rimorchio di un autoarticolato, i militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Ancona, insieme ai funzionari dell’Ufficio Dogane, hanno rinvenuto circa 161 chili di marijuana ad alta concentrazione di THC e 2 chili di metanfetamina chimicamente trattata, per un totale di 163 chili di stupefacenti.
L’operazione, denominata “Porto di mezzo”, è scaturita da un’attenta analisi di rischio sviluppata a livello europeo e ha permesso di bloccare una partita di droga che, una volta immessa sul mercato illegale, avrebbe fruttato diversi milioni di euro.
A finire in manette un 35enne con passaporto comunitario, arrestato in flagranza di reato con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti. L’uomo aveva tentato di occultare i numerosi scatoloni contenenti la droga dietro un carico apparentemente regolare, presentando documenti di trasporto risultati sospetti. Proprio quelle incongruenze hanno spinto i finanzieri e i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ad approfondire i controlli.
“Questa ennesima azione di contrasto dimostra l’impegno costante delle forze dell’ordine e dell’Agenzia Dogane e Monopoli nel prevenire e reprimere le attività illecite – sottolineano gli investigatori – con particolare attenzione ad un punto strategico come il Porto di Ancona, utilizzato come ‘porta verso Oriente’ per il traffico di sostanze stupefacenti”.
Prosegue l’attività quotidiana di prevenzione e controllo del territorio da parte dei carabinieri della Compagnia di Macerata, impegnati in una serie di verifiche nei luoghi considerati più sensibili e a maggiore rischio. Nel corso degli ultimi giorni, i militari hanno denunciato diverse persone per reati che spaziano dalla guida in stato di ebbrezza alla truffa online, fino all’insolvenza fraudolenta.
A Treia, i carabinieri hanno denunciato un 60enne di Mazara del Vallo (TP) per truffa informatica. Le indagini sono partite dalla denuncia di un 65enne del posto, che a novembre aveva cercato una fisarmonica su “Subito.it”. Dopo aver trovato un annuncio convincente, l’uomo aveva versato 900 euro tramite bonifico, senza mai ricevere lo strumento. Le investigazioni, condotte tramite l’analisi dei flussi bancari e dei tabulati telefonici, hanno permesso di risalire al responsabile, intestatario della carta Postepay su cui era stato accreditato il denaro.
A Montecassiano, invece, i militari della locale Stazione hanno denunciato una 36enne residente a Osimo, sorpresa alla guida in evidente stato di alterazione. Fermata nel centro abitato nel tardo pomeriggio, la donna è risultata positiva all’alcoltest, con un tasso alcolemico pari a 2,2 g/l. Per lei è scattata una denuncia per guida in stato di ebbrezza, reato per cui è prevista l’ammenda da 1.500 a 6.000 euro, l’arresto da sei mesi a un anno, nonché la sospensione della patente da uno a due anni. Immediato il ritiro del documento di guida, la decurtazione di 10 punti e il sequestro del veicolo.
Nel centro di Macerata, i militari della Sezione Radiomobile hanno segnalato alla Prefettura due giovani del posto sorpresi in possesso di hashish per uso personale. La sostanza stupefacente è stata sequestrata e sarà messa a disposizione dell’Autorità competente.
Infine, i carabinieri della Stazione di Macerata hanno denunciato due maceratesi di 62 e 64 anni per insolvenza fraudolenta. I due, insieme a un complice ancora in fase di identificazione, si sono recati presso una pescheria situata all’interno di un noto supermercato e, dopo aver ordinato circa 200 euro di prodotti ittici, si sono allontanati senza effettuare il pagamento. Decisive le immagini del sistema di videosorveglianza, che hanno permesso di identificarli e procedere con la denuncia.
Nel pomeriggio di ieri, lunedì 29 aprile, la Squadra Mobile della Questura di Macerata, in collaborazione con l’Ufficio Immigrazione, ha dato esecuzione a un provvedimento di revoca della sospensione dell’ordine di carcerazione, con conseguente ripristino della misura detentiva, nei confronti di un cittadino marocchino di 48 anni, domiciliato a Macerata e irregolare sul territorio nazionale.
Il provvedimento, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Fermo, è scaturito dalla mancata presentazione – da parte dell’uomo – dell’istanza per accedere a una delle misure alternative alla detenzione entro i termini previsti dalla legge.
Il 48enne, già gravato da numerosi precedenti di polizia per reati contro la persona, il patrimonio e la pubblica amministrazione, si era recentemente rivolto all’Ufficio Immigrazione per richiedere un permesso di soggiorno per motivi familiari. Tuttavia, la domanda era stata rigettata, in quanto a suo carico risultava pendente una procedura di espulsione disposta proprio come misura alternativa alla detenzione.
A seguito della revoca della sospensione, l’uomo è stato rintracciato e, al termine degli accertamenti di rito, tradotto presso la Casa Circondariale di Fermo, dove dovrà scontare una pena di nove mesi di reclusione.
Grave infortunio sul lavoro nella tarda mattinata di oggi in un’azienda del territorio comunale di Mogliano. Un operaio di 47 anni ha riportato un trauma da schiacciamento a un piede dopo essere rimasto coinvolto in un incidente con un muletto.
L’allarme è scattato intorno alle 13.40. Secondo una prima ricostruzione, il lavoratore sarebbe finito con il piede sotto il mezzo che stava transitando all'interno dell'azienda. Le dinamiche esatte sono ancora in fase di accertamento da parte degli organi competenti.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118, che hanno prestato le prime cure all’uomo. Considerata la gravità del trauma, è stato disposto il trasferimento in eliambulanza all’ospedale regionale di Torrette, ad Ancona.
Presenti anche i carabinieri della stazione locale e gli ispettori del servizio per la prevenzione e la sicurezza nei luoghi di lavoro, al fine di ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto.
Trovati gli autori di una brutale aggressione avvenuta lo scorso sabato, 26 aprile, nei pressi di una scuola di Tolentino, sotto gli occhi increduli di diversi cittadini. Numerose segnalazioni sono giunte alla centrale operativa della compagnia dei carabinieri di Tolentino, che ha immediatamente attivato le pattuglie del nucleo Operativo e Radiomobile (Norm).
Secondo quanto ricostruito, una Ford ha bloccato un’altra auto all’interno di una rotatoria vicino a un istituto scolastico. Dalla vettura sono scesi due uomini, uno dei quali armato di una grossa chiave inglese. I due hanno raggiunto l’auto bloccata, colpendo con violenza il veicolo fino a mandare in frantumi il finestrino lato guida. Dopo aver aperto la portiera, hanno aggredito l’uomo alla guida – solo nell’abitacolo – con la chiave inglese e con ripetuti pugni, per poi darsi alla fuga.
Nonostante le gravi ferite, la vittima – un 59enne originario del Kosovo – è riuscita a raggiungere la caserma dei carabinieri per chiedere aiuto. I militari, insieme agli agenti della polizia locale, hanno immediatamente avviato le indagini, raccogliendo testimonianze e visionando le immagini delle telecamere di videosorveglianza cittadina.
In breve tempo, l’auto degli aggressori è stata rintracciata in un parcheggio poco distante. Le successive verifiche hanno portato i carabinieri alle abitazioni dei due sospetti, rintracciati intorno a mezzogiorno presso il domicilio di uno di loro. Indossavano ancora gli stessi abiti dell’aggressione e presentavano evidenti segni sul volto e sulle mani. Uno dei due ha ammesso immediatamente le proprie responsabilità, attribuendo l’aggressione a motivi di natura privata.
Nell’auto è stata rinvenuta e sequestrata la chiave inglese utilizzata durante l’attacco. La vittima, ricoverata all’ospedale di Macerata, ha riportato gravi lesioni: frattura di tibia e perone, frattura nasale e un trauma cranico minore. La prognosi iniziale è di 30 giorni.
I due aggressori, di 36 e 23 anni, anch’essi originari del Kosovo, sono stati arrestati e sottoposti agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida. Dovranno rispondere dei reati di lesioni personali aggravate, porto di oggetti atti ad offendere e danneggiamento aggravato. Le indagini proseguono per accertare ogni dettaglio della vicenda. Gli indagati potranno presentare le proprie difese nelle prossime fasi del procedimento giudiziario.
I carabinieri della stazione di San Severino Marche hanno arrestato un pregiudicato 51enne originario della provincia di Chieti. L’arresto è avvenuto in esecuzione di un’ordinanza emessa dall’Ufficio di Sorveglianza di Macerata, a seguito della revoca dell’affidamento in prova disposta dal Tribunale di Fermo.
L’uomo, già condannato per plurimi reati contro il patrimonio, dovrà scontare una pena residua di 1 anno, 11 mesi e 2 giorni. Dopo le formalità di rito, è stato condotto presso la casa di reclusione di Fermo.
Un ragazzo di 17 anni è rimasto coinvolto in un incidente nella serata di oggi a Tolentino. L’episodio è avvenuto intorno alle 20:15 lungo la strada provinciale 53. Ancora in fase di accertamento le cause che hanno portato alla caduta del giovane motociclista.
Sul posto sono intervenuti immediatamente i sanitari del 118, che, valutate le condizioni del ragazzo, hanno richiesto l'intervento dell'eliambulanza. Il giovane è stato trasportato in ambulanza fino all'elisuperficie di Corridonia, da dove è stato poi trasferito in elicottero all’ospedale regionale di Torrette di Ancona. Fortunatamente il ragazzo non sarebbe in pericolo di vita.
Un incendio è divampato nel pomeriggio di oggi, al civico 16 di via Nicola Desideri, a Passo di Treia, originato da una canna fumaria. I vigili del fuoco, dopo essere stati contattati dai residenti, sono intervenuti con tempestività per spegnere le fiamme.
L’operazione, che si è protratta per alcuni minuti in più rispetto a quelli preventivati a causa della profondità della canna fumaria, è stata condotta con successo dalla squadra dei vigili del fuoco giunta sul posto, che ha domato l’incendio senza particolari difficoltà.
Fortunatamente, non si registrano persone coinvolte né feriti, e i danni materiali risultano di entità minima, grazie alla rapidità dell’intervento. L’area è stata messa in sicurezza e sono state evitate conseguenze più gravi.
Un incidente stradale si è verificato nel tardo pomeriggio di oggi, intorno alle 17:30, lungo la strada provinciale 78, in località Maestà, nel territorio di Urbisaglia. Un’auto, con a bordo due giovani, è uscita di strada per cause ancora da chiarire, finendo la sua corsa contro una pianta dopo essere precipitata in una scarpata.
Secondo le prime ricostruzioni, il veicolo stava procedendo in direzione di Macerata quando il conducente ne avrebbe perso il controllo. Sul posto sono intervenuti rapidamente i soccorsi: il personale del 118, supportato dall’eliambulanza, i vigili del fuoco e i carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Tolentino, che hanno effettuato i rilievi per ricostruire la dinamica dell’accaduto.
I due occupanti dell’auto, feriti nell’incidente, sono stati stabilizzati sul posto e successivamente trasportati al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata per le cure necessarie. I vigili del fuoco hanno lavorato per mettere in sicurezza l’area e il veicolo, mentre i carabinieri stanno indagando per accertare le cause dell’incidente. La provinciale 78 è rimasta temporaneamente chiusa per consentire le operazioni di soccorso e i rilievi.
Un uomo di 74 anni ha perso l’orientamento mentre si trovava in auto nelle vicinanze del Lago di Castreccioni. Dopo aver trascorso del tempo nella zona in compagnia della moglie, l'uomo . residente a Fabriano - ha deciso di fare un giro nei dintorni, ma ha smarrito la via, finendo in una strada sterrata e impervia che lo ha condotto verso un dirupo. L’intervento tempestivo dei soccorsi ha evitato il peggio.
Secondo le prime ricostruzioni, il 74enne, una volta entrato nell'area boschiva non è riuscito più ad orientarsi. Percorrendo una strada senza sbocco, si è imbattuto in una sbarra che chiudeva il passaggio. Nel tentativo di fare marcia indietro, il conducente ha perso il controllo del veicolo, finendo in un dirupo e avvicinandosi pericolosamente all’acqua. Fortunatamente, l’impatto con la sbarra ha evitato che l’uomo potesse precipitare direttamente nel lago.
Quando il 74enne non è rientrato dopo un po’, la moglie ha iniziato a preoccuparsi e ha immediatamente allertato i soccorsi. Le operazioni di recupero sono state tempestive: alle 13:30 circa sono intervenuti i vigili del fuoco di Macerata, i volontari di Apiro e l’elicottero Drago del reparto volo di Pescara. Le squadre, con il supporto dei carabinieri forestali di Cingoli, sono riuscite a localizzare il 74enne, che si trovava in forte stato confusionale.
Il recupero del conducente è stato complesso a causa della posizione impervia in cui si trovava il mezzo, ma grazie all’intervento coordinato dei soccorritori, l’uomo è stato estratto dal veicolo e portato in sicurezza su una piazzola vicino al campo di motocross. Qui è stato assistito dai sanitari del 118, che dopo averlo stabilizzato, hanno deciso di trasportarlo all’ospedale di Cingoli per ulteriori accertamenti. Il 74enne ha riportato solo lievi ferite, ma il forte stato confusionale ha reso necessario un controllo sanitario approfondito.
Nei primi giorni di aprile si è verificato un furto presso l'abitazione della sindaca di Potenza Picena, Noemi Tartabini, situata nella frazione di Montecanepino. L'ingresso è stato forzato e sono stati sottratti alcuni gioielli, orologi e una modesta somma di denaro. Il valore complessivo del bottino ammonta a qualche migliaio di euro.
L'episodio è stato reso noto solo recentemente. Al momento del rientro, la prima cittadina ha trovato la casa a soqquadro e ha sporto denuncia presso i carabinieri di Porto Potenza Picena. L’amarezza espressa dalla sindaca riguarda sia la perdita di oggetti di valore affettivo sia la violazione della propria sfera privata.
Le forze dell’ordine hanno avviato le indagini per individuare i responsabili. Gli inquirenti stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona e raccogliendo elementi utili per l’identificazione dei responsabili.
Controlli a Macerata, 23enne sorpreso con hashish ai Giardini Diaz. Durante i consueti servizi di prevenzione e controllo del territorio, nella serata di ieri, 27 aprile, una pattuglia della volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Macerata ha fermato un giovane nei pressi dei Giardini Diaz.
Il ragazzo, un 23enne di origine egiziana, alla vista degli agenti ha tentato di disfarsi di un involucro, prontamente recuperato dai poliziotti. Al suo interno sono stati rinvenuti circa 15 grammi di hashish, successivamente sottoposti a sequestro amministrativo.
Il giovane è stato quindi segnalato alla Prefettura di Macerata ai sensi dell’articolo 75 del D.P.R. 309/90, normativa che disciplina le sanzioni amministrative per uso personale di sostanze stupefacenti.