I vigili del fuoco sono intervenuti questa mattina a Jesi, in viale della Vittoria, per soccorrere una persona che risiede al quinto piano di una palazzina. Si tratta di un paziente che necessitava di cure sanitarie. La squadra dei pompieri giunta sul posto, in collaborazione con il personale del 118, ha posto l'uomo su un'apposita barella agganciata al cestello dell’autoscala, per portarlo sul piano stradale dove ad attenderlo c’era l’ambulanza per il trasporto in ospedale.
Operazione antidroga: nella rete dei carabinieri un uomo di 52 anni, di origine laziale ma da tempo residente a Ussita. Coltivava piante di marijuana in casa: ne sono state sequestrate sei per un peso di circa 650 grammi di stupefacente.
È quanto emerso in un controllo svolto dai militari della stazione di Visso. A seguito di perquisizione personale e domiciliare, i carabinieri hanno rinvenuto 6 piante di marijuana in vaso per un peso complessivo di circa 650 grammi, nonché altra modica quantità di stupefacente e un bilancino di precisione. Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro, mentre l'uomo è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio.
Condannato per detenzione e spaccio di cocaina, in carcere un trentottenne tolentinate. A trarlo in arresto - a seguito dell’ordine emesso dalla Procura della Repubblica di Macerata - sono stati i militari della locale stazione dei Carabinieri, unitamente ai colleghi del Nucleo Operativo di Tolentino.
L’uomo, già finito in manette nel 2018 per numerosi episodi di detenzione e spaccio, è stato successivamente riconosciuto colpevole dei fatti per cui era stato perseguito, conseguendo la condanna a ben cinque anni e quatto mesi di reclusione e la multa di 20mila euro.
Dopo il suo arresto del 2018, aveva già espiato un periodo di detenzione e di arresti domiciliari ma, a seguito della condanna, divenuta irrevocabile, l’uomo dovrà ora scontare la pena di quattro anni, dieci mesi e sette giorni di reclusione, oltre alla multa sopra citata.
Incontrovertibili gli elementi probatori a suo carico. L’Arma dei carabinieri, durante le investigazioni, arrivò a sequestrare ingenti quantitativi di stupefacente, nell’ordine di oltre 500 grammi di cocaina. Come disposto dall’Autorità Giudiziaria, l’uomo è stato così associato alla casa circondariale di Fermo, dove sconterà la pena prevista.
Inoltre, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio per tutelare la sicurezza della circolazione stradale, particolarmente intensificati nel periodo estivo, sono state elevate sette sanzioni al Codice della Strada e ritirata una patente di guida.
Moto finisce fuori dalla carreggiata stradale: un uomo e una donna soccorsi e trasferiti all'ospedale di Civitanova Marche. L'incidente è avvenuto intorno alle 17:30, lungo la strada Regina, nel territorio comunale di Potenza Picena. Per ragioni in corso di accertamento, i motociclisti hanno perso il controllo della due ruote cadendo rovinosamente a terra. L'uomo e la donna sono stati subito soccorsi dai sanitari del 118 ma, in ogni caso, non hanno riportato ferite gravi: sono stati trasferiti - per le cure del caso - al pronto soccorso di Civitanova Marche.
L'incendio è divampato,poco dopo le 17, nel condominio Hotel House a Porto Recanati. Ad essere coinvolto è stato un appartamento sito al quindicesimo piano. Immediato l'arrivo sul posto dei Vigili del Fuoco, con squadre provenienti da Civitanova e Macerata: grazie al loro tempestivo intervento l'incendio è stato domato.
I pompieri, durante le fasi di spegnimento, hanno evacuato le persone residenti negli appartamenti limitrofi. È stato evitato, quindi, che le fiamme potessero arrivare ad alcune bombole di gas presenti nell'edificio.
Nessuna persona è rimasta coinvolta nell'incendio, ma numerosi sono stati i danni alla mobilia e agli arredi dell'appartamento. L'abitazione è stata dichiarata inagibile, restano da chiarire le cause che hanno innescato il rogo.
Un principio di incendio è scoppiato stamani, intorno alle 10:30, all'interno di un suolificio di Morrovalle, nella frazione di Borgo Pintura. Ad andare in fiamme è stato un macchinario. Nel tentativo di domare il fuoco con un estintore un operaio 41enne, di origini pakistane, è rimasto ustionato.
A lanciare l'allarme sono stati gli altri dipendenti dello stabilimento. Gli operatori dell'emergenza del 118, immediatamente accorsi, hanno provveduto a fornire in loco i primi, necessari, soccorsi all'uomo, che ha riportato ustioni ad una mano e a parte del viso.
L'arrivo sul posto dei vigili del fuoco, intervenuti con una squadra da Macerata e Civitanova Marche, ha inoltre permesso di spegnere l'incendio in pochi minuti. Il 41enne è stato trasferito per gli accertamenti del caso al pronto soccorso dell'ospedale di Civitanova Marche: non si trova in pericolo di vita.
Dopo la segnalazione della 'scomparsa' di una donna, blitz dei carabinieri della Compagnia di Ancona e di Civitanova Marche in un appartamento, a Recanati: la donna non c'era e poi è stata trovata altrove, ma in casa sono stati rinvenuti 60 grammi di cocaina purissima, 20 grammi di eroina e altrettanti di hashish, occultati nel vano di raccolta di un'aspirapolvere lungo un corridoio; ma anche 24 cartucce calibro 16 per armi da caccia, otto pugnali (lame di lunghezza compresa tra 15 e 30 centimetri) e una katana.
Un 32enne di origini pakistane - la donna oggetto di ricerche sarebbe la sua fidanzata - è stato arrestato per detenzione illecita di droga e resistenza a pubblico ufficiale. L'uomo - per il quale il giudice ha confermato la misura cautelare - è stato trasferito nel carcere di Ancona Montacuto a disposizione della Procura di Macerata.
Dietro un armadio della camera da letto dell'uomo i militari hanno rivenuto poi due mazzette di banconote di vario taglio - avvolte con del nastro adesivo per imballaggi - contenenti la somma complessiva di oltre 18mila euro.
Tutto il materiale rinvenuto è stato sequestrato dai carabinieri. Quando i militari hanno bussato alla porta di casa del 32enne, questi ha tentato di impedire l'accesso degli operanti all'interno, provando addirittura a scagliarsi contro di essi. Poi l'uomo, che nella colluttazione ha riportato una ferita superficiale, è stato comunque bloccato in condizioni di sicurezza.
Giovane motociclista di 28 anni soccorso in eliambulanza. È ancora tutta da chiarire la dinamica dell'incidente avvenuto intorno alle 18 di questo pomeriggio, all'incrocio tra via del Mare e via Nazario Sauro, nel territorio comunale di Recanati.
Secondo una prima ricostruzione, il 28enne - in sella a una Kawasaki - proveniva da Porto Recanati quando, nel tentativo di evitare l'auto condotta da una donna, è uscito di strada. Il giovane in sella alla due ruote è, così, finito a terra e ha urtato contro il muro di contenimento posto sul lato del marciapiede.
Lanciato l’allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118. Gli operatori dell’emergenza, prestate le prime cure del caso, hanno richiesto l'ausilio dell'eliambulanza che ha trasferito il giovane in codice rosso presso il nosocomio dorico. All'arrivo degli agenti della Polizia Locale l'auto coinvolta nell'incidente non era più presente sul luogo del sinistro. Le indagini per fare chiarezza su quanto avvenuto sono in corso, anche attraverso l'ascolto delle testimonianze di quanti erano presenti al momento del fatto.
Doppio incidente stradale, giornata nera sulle strade del Fermano. Il sinistro con le conseguenze più gravi si è verificato all'ora di pranzo, poco dopo le 13, lungo la strada Valle Marina, nel territorio comunale di Monte Vidon Corrado. A scontrarsi sono state due auto. A seguito dell'impatto, una delle due vetture è finita in una scarpata e quindi nel campo sottostante. Alla guida vi erano due donne.
Ad avere la peggio è stata la conducente del veicolo ribaltatosi nel campo, per la quale è stato richiesto il trasporto d'urgenza - tramite eliambulanza - all'ospedale regionale di Torrette. La donna al volante dell'auto rimasta all'interno della carreggiata, invece, è stata trasferita per accertamenti all'ospedale 'Murri' di Fermo. Sul posto presenti anche i vigili del fuoco che - oltre alla messa in sicurezza delle auto e dell’intero scenario incidentale - hanno provveduto alla necessaria assistenza all’eliambulanza, atterrata nei pressi del luogo del sinistro.
Un secondo incidente si è poi verificato nel tardo pomeriggio. Questa volta i vigili del fuoco sono intervenuti nel capoluogo, Fermo, sulla strada provinciale Val d’Ete, dove un’auto e una betoniera sono venute in contatto. Il serbatoio del mezzo pesante si è squarciato e gli operatori hanno provveduto a turare la falla per evitare che tutto il carburante finisse sul manto stradale. I quattro occupanti dell'autovettura, all’arrivo della squadra dei pompieri, erano già stati presi in cura dai sanitari.
Disarcionato dalla moto che poi gli piomba addosso. Questa la dinamica, secondo una prima ricostruzione fornita dalle forze dell'ordine, dell'incidente mortale che si è verificato poco dopo le 2 della notte appena trascorsa, lungo la strada che collega Fabriano alle località di Argignano e San Michele.
A perdere la vita il 31enne Gianmarco Michelangeli. Il motociclista in sella alla sua moto Bmw, avrebbe improvvisamente perso il controllo della stessa ed è finito un piccolo dirupo. In questa carambola, la due ruote gli è finita addosso causandogli traumi che non gli ha lasciato scampo.
Sul luogo dell'incidente, allertati da alcuni automobilisti in transito, sono prontamente giunti i carabinieri della Compagnia di Fabriano con due pattuglie, una squadra dei vigili del fuoco del distaccamento cittadino e l'ambulanza del 118 dell'ospedale Engles Profili.
I sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso del 31enne. I pompieri hanno recuperato la moto e messo in sicurezza l'area. Secondo quanto emerso dai rilievi, nessun altro mezzo sarebbe stato coinvolto nell'incidente. La salma di Michelangeli si trova attualmente nei locali dell'obitorio a disposizione dell'Autorità giudiziaria. Probabilmente a breve sarà riconsegnata ai familiari per l'apertura della camera ardente e la fissazione del giorno delle esequie funebri.
(Fonte Ansa)
Tuffa ad anziana dal 'finto nipote' che le ruba anche le fedi nuziali. Grazie agli agenti della Squadra Mobile, però, i due presunti responsabili sono stati identificati e denunciati. Si tratta di un 50enne e un 20enne, di origine campana, noti alle forze di polizia per reati analoghi compiuti con lo stesso "modus operandi".
La donna, una 80enne, ha ricevuto la chiamata inaspettata del suo sedicente nipote che diceva di essere in difficoltà economica chiedendole, per tale ragione, dei contanti. La pensionata, che non aveva contanti a disposizione, è stata così convinta a privarsi della sua fede nuziale e di quella del defunto marito, oltre ad altri gioielli di elevato valore affettivo.
A quel punto il "finto nipote" l'ha avvertita che un proprio fidato amico sarebbe passato a ritirare i gioielli. E così è stato. Dopo aver raccontato l'accaduto alla figlia, l'anziana ha avuto la consapevolezza di essere stata truffata ed ha sporto denuncia.
Gli investigatori della Squadra Mobile hanno immediatamente visionato i filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona, hanno interrogato alcuni testimoni e sono riusciti a ricostruire il percorso fatto dal veicolo utilizzato dai due truffatori per darsi alla fuga, che sono stati identificati e denunciati.
Auto esce di strada e si schianta contro un albero: 20enne trasportato all’ospedale di Torrette in gravi condizioni. L’incidente è avvenuto, intorno alle 4:30 della notte appena trascorsa, in via Bologna nel comune di Montecosaro. Per cause in corso di accertamento, il giovane ha perso il controllo della propria vettura che, dopo esser finita fuori strada, ha terminato la sua corsa contro un albero.
Sul posto è intervenuta la squadra dei Vigili del Fuoco che ha liberato il conducente rimasto bloccato nella vettura, in collaborazione con il personale del 118, e messo in sicurezza il veicolo coinvolto. Il 20enne alla guida dell’auto è stato trasportato all’ospedale di Torrette con l’elisoccorso. Gravi le condizioni del giovane, la prognosi resta riservata.
Profondo dolore a Mogliano per l’improvvisa scomparsa della 41enne Laura Cristofanelli. La donna, moglianese di origine ma residente da tempo a Bologna, è deceduta lo scorso martedì in seguito a un malore improvviso avvenuto in casa. La famiglia Cristofanelli è molto conosciuta a Mogliano, in quanto i genitori per molto tempo hanno gestito un ristorante in località La Macina.
Laura Cristofanelli lascia il padre Paride, la mamma Lorella, il fratello Giorgio, la sorella Federica, le nonne Maria e Teta. La camera ardente sarà allestita nella Casa funeraria della Croce Verde Servizi a Sforzacosta di Macerata, mentre i funerali avranno luogo, il prossimo venerdì (15 luglio), nella chiesa di San Gregorio Magno a Mogliano. Anche la redazione di Picchio News si unisce al cordoglio di familiari e amici.
Trovato con la cocaina, 58enne dà in escandescenze e viene fermato con il taser dagli agenti. Nella giornata di ieri degli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche sono intervenuti presso un’abitazione dove erano stati segnalati movimenti sospetti.
Il proprietario della casa, un italiano 58enne gravato da pregiudizi di Polizia per reati in materia di sostanze stupefacenti, alla vista della Polizia ha subito mostrato segni di nervosismo, dando adito a sospetti nel personale intervenuto.
Dopo la perquisizione dell’appartamento sono stati rinvenuti circa 20 grammi di cocaina, divisi in più parti e abilmente celati in più punti dell’abitazione. Durante l’operazione il soggetto, in forte stato di agitazione, ha dato in escandescenze tanto che, per bloccarlo, i poliziotti sono stati costretti all’utilizzo del taser in dotazione.
L’uomo è stato tratto in arresto per il reato di cessione di sostanze stupefacenti, nonché per resistenza a Pubblico Ufficiale e posto a disposizione dell’Autorità giudiziaria in attesa del giudizio direttissimo previsto per la giornata di domani 14 luglio.
Con il progressivo aumento dei contagi e la capacità della nuova variante Omicron di resistere perfino al caldo estivo, anche la Regione Marche ha voluto disporre nelle ultime ore la possibilità del quarto booster (già previsto per i fragili) per gli over 60.
Ma in breve tempo dal via libera alle prenotazioni (ore 9, leggi qui), i centri vaccinali sembrano essere stati presi d’assalto dalla platea di circa 386mila ultrasessatenni, con conseguenze ben visibili sul piano organizzativo. Alla base del fenomeno, il fatto che ci si potesse presentare oggi anche senza opportuna riserva per sottoporsi alla profilassi .
Basti considerare come la sede di Piediripa – trasferita nelle ultime settimane in via Annibali 114 – si sia trovata già alle ore 11 a fronteggiare un’affluenza di oltre un centinaio di persone. Quattro i box presenti all’interno per le somministrazioni con altrettanti medici incaricati, più un paio di volontari preposti al servizio informazioni. Nessun display (l'unico presente è fuori uso), solo bigliettini numerici all’ingresso e vaccinazione su chiamata.
Il rischio concreto delle prossime ore – constatato un flusso di utenti piuttosto continuo – è che molti over 60 possano ritrovarsi ad attendere fuori la struttura, sotto il pesante sole estivo: a dilatare i tempi di attesa è ancora una volta lo scarso impiego di sanitari, delegando ai pochi già presenti l’onere non solo di effettuare la somministrazione del secondo booster, ma anche quello di verificare la compilazione della documentazione preliminare.
“Invece di investire i soldi delle nostre tasse per pagare i medici – commenta una signora in attesa del proprio turno – la nostra amministrazione organizza cose inutili come ‘Città di Macerata in Festa’ o simili: ancora una volta siamo riusciti ad essere disorganizzati nell’offerta del sistema sanitario, e a servirci di personale in pensione o prelevato da altre sedi. Siamo ancora in pandemia: possibile che nessuno in Regione o al governo capisca le risorse devono essere impiegate per migliorare la Sanità pubblica piuttosto che per altri scopi meno ingenti?”
Tenta il suicidio con il gas di scarico dell’auto dopo un litigio in famiglia: salvato 40enne. I carabinieri della compagnia di Macerata sono intervenuti ieri notte a Treia, presso un’abitazione privata, in seguito ad un violento litigio tra due coniugi italiani del luogo.
Il marito di 40 anni, dopo aver manifestato intenti suicidi alla compagna, si era allontanato da casa con la propria auto. Lei, allarmata, ha contattato le forze dell’ordine per chiedere aiuto.
I militari della sezione radiomobile, tramite la centrale operativa, hanno prontamente localizzato l’autovettura grazie al Gps della compagnia assicurativa. Dopo un accurato controllo della zona segnalata, l’auto è stata trovata nascosta e isolata con il motore acceso: il 40enne, privo di sensi, sotto la macchina, vicino al tubo di scarico mentre respirava i fumi tossici.
L’uomo è stato immediatamente soccorso dai carabinieri, che hanno sventato il pericolo e offerto allo stesso i primi soccorsi per la respirazione. Affidato subito dopo ai sanitari del 118, intervenuti sul posto, il 40enne è stato quindi trasportato all’ospedale di Macerata.
Ingerisce per errore candeggina: un bimbo di 18 mesi trasferito all’ospedale Salesi di Ancona. Il fatto è accaduto questa mattina in un’abitazione di Fabriano, dove un bambino avrebbe inavvertitamente bevuto una piccola quantità di candeggina da una bottiglia.
I genitori si sono subito accorti dell'accaduto e hanno lanciato l’allarme. Immediatamente si è attivata la macchina dei soccorsi: il piccolo è stato trattato sul posto da un equipaggio del 118 di Fabriano, ma vista la tenera età è stato ritenuto necessario anche l'intervento dell’eliambulanza, atterrata all’ospedale Profili, per trasferire il bambino ad Ancona. Il piccolo si trova ora ricoverato Salesi, le sue condizioni non sarebbero gravi ma verrà sottoposto ad ulteriori accertamenti.
Auto contro moto: giovane centauro trasportato all’ospedale. È il bilancio di un incidente avvenuto, intorno alle 12:30, in via Bramante a Piediripa di Macerata, nei pressi del bar Torquati.
Per cause in corso di accertamento da parte della Polizia Locale, una Fiat Panda che proveniva da Piediripa e una moto che viaggiava nella direzione opposta sono entrate in collisione. Ad avere la peggio il giovane in sella alla due ruote che è finito a terra nello scontro laterale-frontale.
Lanciato l’allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118. Gli operatori dell’emergenza, prestate le prime cure del caso, hanno traportato il giovane motociclista all’ospedale di Macerata per accertamenti. Le sue condizioni non destano, tuttavia, particolari preoccupazioni. Praticamente illeso, invece, l’uomo al volante dell’auto.
Avrebbe alzato le mani su bambini dai 3 ai 5 anni, mettendoli in punizione su una sedia in uno sgabuzzino, per ore, dopo averli strattonati e offesi con frasi quali "cretino" e "sei un topolino che fa la cacca". Castighi e punizioni continue, avvenute in un asilo di Fabriano , che hanno portato a processo un’ insegnante di origini napoletane di scuola materna condannata oggi al Tribunale di Ancona ad un anno e quattro mesi di reclusione (pena sospesa dai benefici della condizionale) per maltrattamenti su minori.
A far partire l'indagine, nel 2016, era stata la denuncia di un genitore che aveva visto il figlio infierire sui peluche che aveva a casa. I pupazzetti simboleggiavano lui all'asilo e il bambino, che imitava l'insegnante parlando anche con accento napoletano, li sgridava: "Non lo fare più hai capito? Vai seduto lì, stai in castigo". Il papà si era rivolto alla polizia e il pm Ruggiero Dicuonzo aveva aperto un fascicolo a carico della maestra. Nella scuola materna "Anna Malfaiera" erano state messe delle telecamere che avevano ripreso i maltrattamenti.
Altri genitori poi avevano denunciato i maltrattamenti riferiti dai bambini anche se l'insegnante, una 61enne originaria della provincia di Napoli, difesa dall'avvocato Monica Clementi dello studio Magistrelli, ha sempre negato le accuse e adesso ricorrerà in appello. Nella sua classe seguiva una ventina di bambini. "La classe era vivace ma non ho mai chiuso i bambini nello sgabuzzino - aveva detto la maestra durante il dibattimento, durato 4 anni - nemmeno c'era uno sgabuzzino, c'era un lavandino per lavarsi le mani. Mi rode il fegato sono anni che sto in punizione".
Dopo gli accertamenti della polizia, era stato emesso un provvedimento di sospensione all'insegnamento che è tuttora in atto. La docente, dopo una lunga esperienza come bidella, aveva vinto un concorso per maestra e si era trasferita dalla Campania nelle Marche nel 2015. Un incarico, il suo, che doveva essere annuale. La giudice Francesca Pizii oggi l'ha condannata a risarcire, in solido con il ministero dell'Istruzione, le tre famiglie di altrettanti bimbi che si sono costituite parte civile. L'ammontare sarà definito in sede civile.
La segnalazione è arrivata intorno alle 19 e 20: un’autovettura si è scontrata contro una moto nelle aree rurali circosatnti a Civitanova Alta, lungo contrada San Michele, poco dopo le 18. Il motociclista è stato disarcionato dalla moto, ferendosi nella caduta a terra.
Data l’impossibiltà per l’eliambulanza di raggiungere il luogo dell’incidente, il centuaro ferito è stato trasportato in ambulanza all’ospedale Torrette di Ancona dopo l'intervento del 118.