Cronaca

Tolentino, investimento in contrada Pace: interviene l'eliambulanza

Tolentino, investimento in contrada Pace: interviene l'eliambulanza

Uomo investito da un'auto: interviene l'eliambulanza. L'incidente si è verificato nella serata di oggi, intorno alle 21, in contrada Pace, a Tolentino. Ancora da ricostruire l'esatta dinamica di quanto accaduto, al vaglio delle forze dell'ordine. Lanciato l'allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118. Gli operatori dell'emergenza, prestate le prime cure del caso e valutate le lesioni riportate dall'uomo a seguito dell'impatto con l'auto in corsa, hanno ritenuto opportuno allertare l'eliambulanza. L'elicottero del soccorso, atterrato nei pressi del luogo del sinistro, ha provveduto al trasporto del ferito all'ospedale Torrette di Ancona in codice rosso.

24/04/2023 23:50
Nasconde la droga nei fanali di un'auto abbandonata e gira con la pistola: arrestato

Nasconde la droga nei fanali di un'auto abbandonata e gira con la pistola: arrestato

Quasi mezzo chilo di hashish e circa tre etti di cocaina purissima nascosti dentro i fanali e la batteria di un'auto abbandonata nel cortile di casa, ma anche una pistola calibro 9 completa di cartucce tenuta in auto sotto il sedile lato guida della propria autovettura, forse a scopo intimidatorio per 'assicurare' il buon fine di affari di droga. I sequestri sono stati operati dalla Squadra Mobile di Ancona, Sezione Antidroga sabato scorso dopo numerosi servizi di appostamenti e pedinamenti fatti anche di notte. Arrestato per detenzione di arma clandestina priva di matricola e detenzione di varie sostanze stupefacenti a fini di spaccio un cittadino albanese, venditore di auto usate, ritenuto dagli investigatori il capo di una fitta rete di spacciatori di cocaina e hashish nell'Anconetano. Durante le fasi della perquisizione, anche con l'ausilio delle unità cinofile della Questura, gli investigatori hanno rinvenuto la droga e una pistola clandestina, con caricatore rifornito con 7 cartucce calibro 9, potenziate con ogiva a testa cava, e altre 14 cartucce di scorta. Rinvenuti e sequestrati anche 450 euro. L'arrestato, venditore di auto usate, secondo gli investigatori, in realtà era solito rifornire direttamente i pusher locali, non occupandosi dello spaccio al dettaglio.

24/04/2023 19:50
Colmurano, il ricordo dell'ostetrica Clorinda Cestarelli: "Prese in cura mia madre, donna dal cuore grande"

Colmurano, il ricordo dell'ostetrica Clorinda Cestarelli: "Prese in cura mia madre, donna dal cuore grande"

Come spesso accade nei paesi, una persona si conosce solo attraverso il suo soprannome o grazie a un nome convenzionale, che è un modo popolare per "iniziarla" all’esclusivo mondo della piccola comunità. Nel nostro caso, a Colmurano con il nome di Clorinda erano in molti a conoscerla. Mentre, il cognome Cestarelli suscitava in pochissimi un collegamento con lei. Quando però si nominava la sua professione, tutto il paese, come per magia, sapeva di chi si stesse parlando: lei era e rimarrà per sempre…"l’Ostetrica".  Una "denominazione" che un tempo aveva un valore assai maggiore di quello che adesso le si attribuisce, anche perché l’Ostetrica aiutava le gestanti a mettere al mondo i loro figli principalmente nell'intimità dei luoghi dove vivevano, e questo perché la tradizione voleva che il figlio aprisse gli occhi per la prima volta...nel "suo mondo". Era una professione che un tempo solo le donne avrebbero potuto e dovuto svolgere e nella maggior parte dei casi da sole o, con il provvidenziale aiuto di una o due donne che spesso non appartenevano alla "casa", ma amiche o semplici vicine che conoscendo molto bene la situazione cercavano di dare una mano. Il "Dottore" sarebbe stato chiamato esclusivamente nei casi in cui ci fosse stato qualche particolare problema che avesse potuto mettere a rischio la felice conclusione del comunemente chiamato “lieto evento”. Ecco perché per quasi tutti i colmuranesi era "l’Ostetrica" a rappresentare, in più d’un senso, la nascita, la vita, il futuro, la speranza; anche se purtroppo per alcuni sfortunati quel nome non faceva pensare ad altro che alla “morte”, cioè al dolore causato durante il parto dall’irreparabile perdita di chi si amava da molto tempo ma anche dalla perdita del tanto atteso frutto di una unione che sarebbe vissuta nella buona e nella cattiva sorte. Così come, e in casi non così remoti, dalla perdita di tutto, e cioè di una moglie e di un figlio tanto cercati, finalmente trovati, ma dolorosamente perduti per sempre in un atto d’amore. In tempi non troppo lontani un discreto numero di famiglie versava in condizioni economiche non particolarmente agiate e, tra queste, erano molte a risiedere in campagna; a volte in case assai lontane dai seppur piccoli centri abitati; quindi, non era così infrequente che le Ostetriche si dovessero recare in luoghi isolati e desolati che offrivano ambienti decisamente poco adatti a un parto, che per sua natura avrebbe potuto rivelarsi particolarmente “difficile”. Non di rado, provenendo da quei luoghi, Clorinda sarebbe stata costretta a tornare a casa a notte inoltrata, percorrendo strade senza luci…magari sotto un violento temporale e con solo un “canestrino” di uova ancora tiepide stretto in grembo: il prezioso e sotto certi aspetti simbolico compenso di gente che non avrebbe potuto darle niente altro se non l’eterna riconoscenza. Davanti a tutto questo Clorinda aveva reagito forgiando un carattere tutto suo, e non avrebbe potuto fare altrimenti per sopravvivere a tutto quel carico di responsabilità, a tutto quello che i suoi occhi e soprattutto il suo cuore avevano visto e provato. Era una donna decisa, forte, a volte necessariamente dura, ma al contempo dolce, amorevole, comprensiva e disponibile. Per isperata fortuna siamo riusciti a metterci in contatto con una persona che non vuole rivelare il suo nome esclusivamente per non adombrare in alcun modo l’importanza e il valore di Clorinda e della professione che svolgeva. Considerando quello di cui stiamo parlando, non è possibile non condividere la sua scelta. Questa persona ha dato un importante contributo, sicuramente uno degli innumerevoli, che però ci permette di comprendere il grande valore umano dell’Ostetrica di un paese che fu.  "Non ricordo quando, né chi sia stato a rendermi partecipe di un ricordo che avrei dovuto conoscere in altro modo, considerando lo stretto legame che intrattenevo con chi lo aveva vissuto in prima persona, ma che purtroppo, come spesso capitava in quei tempi, sarebbe stato altrimenti nascosto nella storia dei singoli individui semplicemente per la ferrea morale che un tempo tutti rispettavano e che non mancava di produrre una sorta di giustificabile pudore", racconta. "Si trattava di mia madre, che a un certo punto della sua vita cominciò ad avere delle perdite nelle sue "parti intime". A quei tempi non era facile, specialmente per una donna, rivelare quel tipo di disagio, persino a un medico, che raramente era una donna - continua -. Ma per fortuna, a Colmurano, c’era chi poteva ricevere quel genere di confidenza e non solo perché si trattava di una donna, ma principalmente perché si trattava di colei che, come si diceva in paese: 'ne ha viste talmente tante da capire tutto quel che c’è da capire'. Quella preziosa e per certi versi insostituibile persona era l’Ostetrica de Cammurà, alla quale mia madre si rivolse gettando alle ortiche e con estrema leggerezza, qualsiasi tipo di titubanza". "Clorinda, come sempre e come faceva con tutti, prese talmente a cuore la cosa da occuparsene anche personalmente, e fino a che tutto, purtroppo, si concluse drammaticamente - prosegue -. Questo ricordo potrebbe essere considerato assai banale, ma non è così; infatti, prima di trarre conclusioni affrettate ed errate vorrei che retoricamente ci domandassimo: quanti, tra coloro che conosciamo (e a questi aggiungerei noi stessi) prenderebbero talmente a cuore il problema di un'altra persona da giungere al punto di farlo diventare un loro problema e di considerarlo tale fino alla sua soluzione? A questa provocatoria domanda ne aggiungerei un’altra: quanti, tra noi, conoscendo fatti personali e assai delicati, manterrebbero questi segreti fin dentro la propria tomba?".  "Chiedo questo perché ho appena saputo da Romano, il figlio della compianta Clorinda Cestarelli, che sua madre gli aveva a suo tempo rivelato una cosa che sul momento lo aveva particolarmente turbato: 'Quando chiuderai la mia bara, chiuderai con me anche migliaia di segreti'. Ed io, nel massimo rispetto di quelle profonde e toccanti parole mi domando: quante e quali storie sono rimaste celate in quel grande cuore talmente forte da riuscire a sostenerle tutte?".  Ciò che avete letto è solamente un piccolo tributo fatto a un mondo che il tempo ha celato a diverse persone. Un mondo fatto di piccoli paesi dove le Ostetriche rappresentavano molto più di quello che facevano.  .  

24/04/2023 19:10
Insulta i sanitari e con la mano insanguinata strattona un'infermiera: caos al Pronto Soccorso

Insulta i sanitari e con la mano insanguinata strattona un'infermiera: caos al Pronto Soccorso

In stato di alterazione ha prima insultato i sanitari del Pronto Soccorso di Fermo, pretendendo di saltare la fila per essere preso in cura, poi è tornato più tardi, con una mano insanguinata, arrivando a strattonare un'infermiera in servizio. L'aggressione è avvenuta nel pomeriggio di domenica. Il commissario straordinario dell'Azienda sanitaria territoriale di Fermo, Roberto Grinta, ha espresso "solidarietà agli operatori sanitari aggrediti". "I casi di aggressioni verbali e talvolta anche fisiche nei confronti degli operatori sanitari non sono purtroppo isolati ed hanno come principale bersaglio il nostro pronto soccorso, naturale punto di accesso per le situazioni di emergenza ed urgenza - ha commentato Grinta - Ringrazio le guardie giurate e gli agenti della Questura intervenuti con tempestività ieri pomeriggio per riportare la situazione alla normalità e garantire la sicurezza dei sanitari". "Rivolgo ancora una volta un abbraccio e la piena solidarietà a tutti i medici ed operatori del nostro ospedale, conclude - che lavorano con la massima professionalità, con scrupolo ed umanità, malgrado siano sottoposti ad una costante pressione e talvolta si trovino vittima di comportamenti ingiuriosi o addirittura violenti". L’uomo è stato bloccato dalla guardia giurata della Cosmopol. Successivamente sul posto è intervenuta la polizia.

24/04/2023 17:16
Cordoglio a Cingoli per la scomparsa di Feliano Pigliapoco, era il presidente del Victoria Strada

Cordoglio a Cingoli per la scomparsa di Feliano Pigliapoco, era il presidente del Victoria Strada

Lutto a Cingoli. È morto all’età di 60 anni, Feliano Pigliapoco, presidente della società di calcio locale Victoria Strada. Pigliapoco si è sentito male, sabato pomeriggio, mentre era in corso la partita di Seconda Categoria tra la stessa Victoria Strada e il Maiolati United. Immediati i soccorsi, ma quando i sanitari sono intervenuti per l’uomo non c’era più nulla da fare. Attualmente in pensione, Pigliapoco è stato tra in fondatori della Co.Ri.Ma, azienda metalmeccanica maceratese che produceva macchine per la raccolta di pomodoro e barbabietole. “Un dolore troppo forte che lascia senza parole – scrive la società Victoria Strada in una nota - . Ci lascia l’uomo più rappresentativo, l’anima dei colori gialloblù, la storia di questo club, uno sportivo, un caro amico. Ci stringiamo con affetto alla famiglia”. Feliano Pigliapoco lascia la moglie Michela e i figli Mary e Matteo.

24/04/2023 11:30
Macerata, agitazione nel centro storico: degenera lite tra coinquilini. Intervengono le forze dell'ordine

Macerata, agitazione nel centro storico: degenera lite tra coinquilini. Intervengono le forze dell'ordine

Nel primo pomeriggio di sabato sono intervenuti carabinieri e polizia in un vicolo del centro storico di Macerata dove una lite tra coinquilini ha provocato disordini e schiamazzi. Un 25enne originario del Gambia è stato cacciato di casa dai coinquilini, anche loro di origine africana: si è piazzato sotto l'abitazione rifiutandosi di allontanarsi e attaccandosi al campanello per ore. Rumori molesti ed agitazione per i residenti: in molti hanno chiesto l'intervento delle forze dell' ordine. Gli agenti hanno cercato di convincere il giovane ad andarsene senza successo.La situazione si è protratta sino a sabato sera, degenerando. Il gambiano avrebbe opposto resistenza, procurando lesioni a un poliziotto. Portato in questura per gli accertamenti del caso, è tornato nel vicolo per proseguire la protesta, affermando di avere diritto a restare nell’appartamento e di aver pagato una somma per l'affitto. Anche ieri all’ora di pranzo una pattuglia dei carabinieri del Nucleo radiomobile della Compagnia di Macerata è intervenuta chiedendogli al gambiano se avesse bisogno di cibo o di un posto in cui dormire. Lui ha risposto di non voler alcun tipo di aiuto, ma di avere solo la necessità e il diritto di rientrare nell'appartamento.

24/04/2023 10:30
Schianto in moto, restano critiche le condizioni di Marco Staffolani. Il sindaco: "Speriamo in un miracolo"

Schianto in moto, restano critiche le condizioni di Marco Staffolani. Il sindaco: "Speriamo in un miracolo"

È ricoverato all'ospedale di Macerata in condizioni gravissime Marco Staffolani, il motociclista di 44 anni di Petriolo che ha avuto un terribile schianto in moto sabato sera intorno alle 20:30, lungo la superstrada Val di Chienti poco prima dell'uscita di Morrovalle. Il 44enne è finito a terra mentre percorreva la superstrada facendo un terribile volo: la moto a distanza di centinaia di metri da dove l'uomo è stato soccorso, e il suo casco disintegrato. La polizia stradale di Macerata sta cercando di ricostruire con esattezza l'accaduto: nelle ultime ore le ipotesi più plausibili sembrerebbero quelle di un animale che potrebbe avergli tagliato la strada o che sia stato urtato da un'auto in fase di sorpasso.  Attualmente l'uomo si trova in coma profondo: momenti strazianti di attesa per la famiglia, che aveva già subito un grave lutto due anni fa, quando un altro fratello di Marco, Simone  - 54 anni -  aveva perso la vita in un tragico incidente stradale precipitando con un tir da un viadotto in Umbria. L'altro fratello di Marco, Giandomenico, fa appello a nome di tutta la famiglia per cercare qualche possibile testimone al fine di poter ricostruire cosa sia accaduto a Marco lungo quel tratto di superstrada.  Preoccupazione e attesa per la comunità di Petriolo, piccolo comune dell'entroterra maceratese dove Marco abita insieme alla sua famiglia. "La cittadinanza sta vivendo in uno stato di smarrimento - fa sapere il sindaco di Petriolo Matteo Santinelli -. L'incidente è stato terribile e le notizie dall'ospedale non sono confortanti. Tutto il paese spera in un miracolo".  (In foto il sindaco di Petriolo Matteo Santinelli)         

24/04/2023 09:30
Torrette, auto si schianta contro le recinzioni in cemento della ferrovia: traffico bloccato

Torrette, auto si schianta contro le recinzioni in cemento della ferrovia: traffico bloccato

Un'auto si è schiantata contro le recinzioni in cemento che separano la strada dalla ferrovia: traffico bloccato per più di un'ora. Il fatto si è verificato intorno alle 13:30, poco prima dell'arrivo dei vigili del fuoco, lungo via Flaminia a Torrette di Ancona.  A bordo del veicolo solo il conducente, soccorso dagli operatori del 118. La squadra dei vigili del fuoco intervenuta sul posto ha messo in sicurezza il veicolo coinvolto e rimosso la recinzione in cemento dai binari. Il traffico ferroviario è stato interrotto fino alle ore 14:30 circa. Sul posto la polizia locale e personale delle ferrovie.

23/04/2023 15:30
Macerata - Scontro tra due auto lungo la provinciale, una si ribalta: uomo estratto dai vigili del fuoco

Macerata - Scontro tra due auto lungo la provinciale, una si ribalta: uomo estratto dai vigili del fuoco

Un incidente ha visto protagoniste due autovetture, intorno alle 11:30, lungo la strada provinciale 78, in corrispondenza dello svincolo della superstrada, a Sforzacosta.  Sulla dinamica e sulle responsabilità del sinistro stanno lavorando gli agenti della polizia stradale che sono prontamente intervenuti sul posto regolando la circolazione (il tratto è stato temporaneamente chiuso al traffico) nell'attesa della messa in sicurezza dei mezzi operata dai vigili del fuoco del comando di Macerata.  A seguito dello scontro, una delle auto si è rovesciata lungo la carreggiata. Gli stessi vigili del fuoco hanno provveduto a liberare dall'abitacolo il conducente del veicolo che si è ribaltato (una Volkswagen Taigo), per poi affidarlo alle cure dei sanitari del 118. L'uomo, un 68enne, cosciente al momento dei soccorsi, è stato trasferito per accertamenti al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata in codice giallo.

23/04/2023 12:50
Cade da cavallo e viene scalciato: uomo soccorso in eliambulanza

Cade da cavallo e viene scalciato: uomo soccorso in eliambulanza

Cade da cavallo e viene scalciato: l'animale si è imbizzarrito per qualcosa che lo ha fatto sussultare facendo perdere l'equilibrio al fantino. Un uomo, che avrebbe circa 50 anni, è rimasto ferito in maniera grave per il calcio o lo schiacciamento dovuto agli zoccoli dell'animale nella mattinata di sabato. Per soccorrerlo è intervenuta l'eliambulanza, con estrema urgenza, che è atterrata nel luogo più vicino, una stazione di servizio lungo la superstrada Fano-Grosseto, all'altezza di Fossombrone. Per far atterrare in sicurezza il velivolo del 118, è stata fatta intervenire una pattuglia della polizia stradale. I sanitari hanno assistito l'uomo ferito e lo hanno poi trasferito in eliambulanza all'ospedale di Torrette di Ancona in codice rosso. Il ferito non sarebbe in pericolo di vita. 

23/04/2023 11:50
Morrovalle, schianto tra moto e auto in superstrada: centauro al pronto soccorso in gravissime condizioni

Morrovalle, schianto tra moto e auto in superstrada: centauro al pronto soccorso in gravissime condizioni

Tremendo incidente tra auto e moto: centauro in condizioni critiche al pronto soccorso. Il fatto si è verificato intorno alle 20:45 di questa sera al km 95,6 della superstrada SS77 all'altezza di Morrovalle, direzione mare. Chilometri di coda e strada completamente bloccata. Stando alle prime ricostruzioni, la moto avrebbe urtato lateralmente un’auto e il guidatore sarebbe stato disarcionato dal mezzo, schiantandosi al suolo. Il casco del centauro è stato ritrovato a 400 metri dal luogo dell’impatto. Sul posto sono accorsi, oltre agli agenti della polizia stradale di Civitanova, gli operatori sanitari del 118, i quali hanno trasportato il giovane ferito al pronto soccorso di Macerata in condizioni gravissime, tuttora in coma e in attesa di ulteriori accertamenti. 

22/04/2023 21:55
Drammatico incidente a Valfornace, scontro tra auto e moto: muore un 40enne

Drammatico incidente a Valfornace, scontro tra auto e moto: muore un 40enne

Tremendo schianto tra auto e moto: muore un centauro. La vittima è il 40enne Vinicio Aristei residente a Terni. Il drammatico incidente si è verificato sulla strada provinciale 99, tra Sant'Ilario e Fiordimonte, nel territorio comunale di Valfornace. Per cause in corso di accertamento da parte delle forze dell'ordine, a scontrarsi sono state un'auto -una Jeep guidata da un uomo di Bolognola- e una moto Bmw condotta dal 40enne.  Ad avere la peggio il motociclista di Terni. Sul posto sono giunti i sanitari del 118, oltre ai vigili del fuoco, ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare. È intervenuta anche l’eliambulanza poi fatta rientrare alla base.

22/04/2023 17:41
Recanati, scontro tra auto e pullman: una donna a Torrette, illesa la figlia di sei anni

Recanati, scontro tra auto e pullman: una donna a Torrette, illesa la figlia di sei anni

Scontro tra auto e pullman: una donna trasportata all'ospedale di Torrette in eliambulanza. È il bilancio di un incidente avvenuto via Nazario Sauro, a Recanati, poco dopo 14.30. Per cause in corso di accertamento da parte della polizia locale, i due mezzi sarebbero venuti in collisione all'altezza di una curva. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno soccorso la 40enne di Montelupone alla guida dell'auto. Con lei anche la figlia di sei anni rimasta illesa. L'automobilista è stata estratta dalle lamiere dai vigili del fuoco e trasportata in eliambulanza all'ospedale di Torrette ad Ancona. Non risultano persone coinvolte sull’autobus.    

22/04/2023 16:11
Civitanova, sorpreso a rubare generi alimentari al supermercato colpisce vigilante: denunciato

Civitanova, sorpreso a rubare generi alimentari al supermercato colpisce vigilante: denunciato

Ruba del cibo dagli scaffali di un supermercato, poi colpisce l’addetto alla vigilanza intervenuto. Intorno alle 19.00 di ieri, un operaio di Corridonia ha perpetrato un furto ai danni del supermarket del centro commerciale “Cuore Adriatico” di Civitanova Marche, asportando dagli scaffali un valore esiguo di generi alimentari. Nel garantirsi la fuga, il ladro ha intrapreso nel vicino parcheggio una colluttazione con l’addetto alla vigilanza intervenuto, che ha poi riportato delle lesioni per le quali è stato soccorso dai sanitari del 118. I carabinieri del Norm di Civitanova Marche, intervenuti sul posto, hanno restituito la refurtiva al responsabile dell'esercizio commerciale e conseguentemente denunciato il quarantenne per il reato di rapina impropria aggravata.

22/04/2023 14:52
Hotel House ad alto rischio: blitz dei Carabinieri all’interno dell’edificio, perquisizioni e controlli (FOTO E VIDEO)

Hotel House ad alto rischio: blitz dei Carabinieri all’interno dell’edificio, perquisizioni e controlli (FOTO E VIDEO)

Siamo all'hotel House di Porto Recanati, il residence ghetto definito il "pozzo degli orrori". Nella piazza di questa enorme struttura fatiscente si è riunita una task force di carabinieri coordinata dal tenente Cristian Mucci della Compagnia di Civitanova Marche, e provenienti dalle stazioni di Porto Recanati e Potenza Picena, oltre all’unità cinofila di Pesaro. Due pakistani chiusi una vecchia auto Fiat, parcheggiata verso la strada d'uscita, vedendoci arrivare ci chiedono cosa sia successo con tutti questi mezzi militari. Vogliono informazioni. Cercano di capire se siamo militari in borghese. Sono sicuramente vedette in postazione. Alcuni inquilini di questo grattacielo si affacciano per poi ritirarsi in casa. Altri dalle finestre osservano.  I carabinieri si dirigono verso l'androne e si dividono in due squadre. Li seguiamo. L'ascensore è rotto e arrugginito. Facciamo due a due i gradini delle rampe di scale per tenere il passo. Il degrado in cui vivono le 2000 persone di 32 nazionalità diverse che abitano questo luogo è tangibile. Si tratta di un vero e proprio ghetto: calcinacci ovunque, muri sporchi, sacchi di immondizia abbandonati tra i gradini.   Ci fermiamo al sesto piano e arriviamo in un lungo corridoio buio che viene illuminato solo dalle torce degli agenti dell'Arma. Appartamenti abitati ambo i lati, sia a sinistra che a destra, ma regna il silenzio. Calpestiamo di tutto. Il soffitto cade a pezzi. Gli estintori di sicurezza divelti e manomessi per lasciare spazio a nascondigli per la droga. In basso ai lati del corridoio, buchi creati per lo spaccio. In fondo al tunnel buio una finestra di vetro rotto e una porta d'emergenza con le rampe di scale all'esterno. Creata per esigenze di sicurezza diventa ora un luogo per scappare con gli stupefacenti di ogni tipo.   I carabinieri cercano e frugano ovunque. Ci arriva la notizia che i cani antidroga hanno fiutato qualcosa di strano e scendiamo di corsa. Un pastore belga si aggira più volte intorno ad una auto. I militari fanno scendere un albanese. Lo perquisiscono, mentre il cane salta sui sedili della macchina, fiuta, abbaia al conduttore più volte. Poco dopo arriva un altro allarme: nell'ala 9 del palazzo hanno trovato delle sostanze stupefacenti e ci dirigiamo nuovamente dentro di corsa con i militari. Le rampe di scale sembrano non finire mai. Arriviamo al nono piano e ci mettiamo in disparte per non intralciare le operazioni: il cane antidroga abbaia.   All'entrata dell'appartamento uno stendino con i vestiti di un bimbo e giocattoli. Di traverso riesco a vedere la madre giovane con il bimbo di pochi mesi in braccio che lo coccola. Decidiamo di stoppare la telecamera e di non essere di intralcio ai carabinieri per la loro attività delicata. L’operazione è terminata con la denuncia di un cittadino senegalese di quarantotto anni, sottoposto alla misura alternativa dell’affidamento in prova al servizio sociale. L’attività di ricerca delle unità cinofile antidroga, inoltre, ha consentito di segnalare alla prefettura un bracciante agricolo nigeriano di trent’anni, trovato in possesso di uno spinello contenente marijuana, e un agente di commercio di Ancona, sorpreso con una dose da 0,35 grammi di cocaina. A entrambi veniva contestata la violazione amministrativa per detenzione di sostanze stupefacenti ad uso personale. Ritornati in piazza il tenente Cristian Mucci, comandante della Compagnia di Civitanova, che guidava e monitorava costantemente le operazioni dei suoi, si ferma a parlare scherzosamente con una bimba dentro un passeggino, spinto dalla madre. La bambina risponde gioiosa.   

22/04/2023 13:54
Senza patente non si ferma all'alt dei carabinieri e scaglia contro di loro il casco: denunciato 20enne

Senza patente non si ferma all'alt dei carabinieri e scaglia contro di loro il casco: denunciato 20enne

In sella allo scooter senza patente, brucia l'alt dei carabinieri e lancia loro il casco: 20enne finisce nei guai. È quanto  accaduto nei giorni scorsi a Montegranaro, dove i militari della Stazione dei carabinieri hanno denunciato per resistenza a pubblico ufficiale un giovane, già noto per altri precedenti. Alla guida di un motociclo aveva ignorato l’alt imposto dai militari, ma i carabinieri lo hanno rintracciato poco più avanti. Nel tentativo di fuggire, però, il 20enne ha lanciato contro i militari il casco. I carabinieri, avendo quindi riconosciuto il soggetto, lo hanno denunciato anche per la violazione della guida senza patente perché mai conseguita, sanzionandolo per in ottemperanza all’alt imposto da agenti in servizio, per la guida senza la copertura assicurativa - in quanto il mezzo ne era sprovvisto -  e per la guida senza l’uso del casco protettivo. Il motociclo è stato poi recuperato e sottoposto a sequestro amministrativo. Il ragazzo, però, ha continuato ad usare lo scooter, collezionando una seconda denuncia e il sequestro, finalizzato alla confisca del mezzo.

22/04/2023 12:27
Precipita con il parapendio: muore giovane di 29 anni

Precipita con il parapendio: muore giovane di 29 anni

Lo schianto in zona aviosuperficie di San Marco alle paludi. La vittima è caduta a terra da circa 50 metri di altezza Precipita con il parapendio: muore turista tedesco di 29 anni. La tragedia si è consumata ieri pomeriggio a Fermo. Il giovane stava volando con il paramotore quando, per cause che dovranno essere accertate, è precipitato contro la copertura perimetrale di contenimento delle serre di un terreno privato a poche centina di metri dall’aviosuperficie di San Marco alle paludi, sfondandola. La violenza dell’impatto è stata fatale per il giovane che è deceduto sul colpo. Lanciato l’allarme, sono giunti sul posto l’automedica del 118 e la Croce Verde di Fermo, i cui sanitari non hanno potuto fare altro che constatarne la morte. Troppo gravi i traumi e le fratture riportate nel terribile schianto. Sono intervenuti anche i vigili del fuoco e i carabinieri, oltre al magistrato, per gli accertamenti del caso. Il paramotore è stato posto sotto sequestro.

22/04/2023 09:30
San Severino, grave infortunio mentre è al lavoro nel campo: uomo trasferito a Torrette

San Severino, grave infortunio mentre è al lavoro nel campo: uomo trasferito a Torrette

Incidente mentre è al lavoro in un campo: agricoltore trasferito a Torrette in eliambulanza. È quanto successo questo pomeriggio, poco dopo le 17, a San Severino Marche.  L'uomo - un 53enne - si trovava nel suo terreno per svolgere dei lavori qundo è scivolato e si è infilazato la spalla con un paletto.  L'agricoltore, a quel punto, si è recato autonomamente al Pronto Soccorso e, dopo aver ricevuto le prime cure, è stato trasportato all’ospedale dorico di Torrette in eliambulanza. 

21/04/2023 21:33
Capriolo rimane incastrato in un cancello: intervengono i vigili del fuoco

Capriolo rimane incastrato in un cancello: intervengono i vigili del fuoco

Brutta disavventura per un capriolo. I vigili del fuoco sono intervenuti, nella mattinata di oggi in via delle Palombare ad Ancona, per liberare un l’ungulato rimasto incastrato nel cancello di una casa. La squadra di Ancona ha provveduto a liberare l’animale con tecniche specifiche, e dopo essersi accertato delle buone condizioni di salute, lo ha lasciato nelle campagne limitrofe. Sul posto anche il CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici).

21/04/2023 19:13
Melania Rea, 12 anni dall’omicidio: “Il tuo carnefice tra qualche anno sarà libero, questa è la giustizia"

Melania Rea, 12 anni dall’omicidio: “Il tuo carnefice tra qualche anno sarà libero, questa è la giustizia"

“Sono trascorsi 12 anni dalla tua scomparsa, 12 anni in cui il dolore dentro il nostro cuore non diminuisce mai. In questo giorno la mente ripercorre quei momenti dalla scomparsa al ritrovamento. Momenti di speranza che immediatamente vennero sopraffatti da momenti di disperazione". "A te purtroppo non è concesso di ritornare tra di noi, dalla tua bimba (oggi una bellissima ragazza), mentre al tuo carnefice viene data questa possibilità e tra qualche anno sarà libero perché qualcuno decise che non ci fosse crudeltà nelle 35 coltellate ricevute. Questa è la giustizia. Spero in una giustizia divina". Queste le toccanti le parole che lo zio Gennaro ha rivolto a Melania Rea, su Facebook. Un messaggio che parla di una “ingiusta giustizia”, e insieme di un dolore indelebile. Quel dolore che, dodici anni dopo, è ancora vivo per la famiglia di Melania Rea, che ha sempre vissuto questo atroce strazio in maniera composta, prendendosi cura della figlia Vittoria. Melania venne ritrovata senza vita tre giorni dopo la denuncia di scomparsa del 18 aprile 2011, fatta proprio dal marito, Salvatore Parolisi,: 35 coltellate, nessuna di tali lesioni era stata mortale. La morte era sopraggiunta a causa di anemia emorragica acuta: Melania è morta per dissanguamento, è stata lasciata a terra ancora agonizzante. Salvatore Parolisi, per la giustizia italiana è l’assassino di Melania Rea, condannato a 20 anni di carcere con sentenza definitiva: la riduzione della pena a 20 anni, dopo che nel primo processo d'appello, a L'Aquila, l'imputato era stato condannato a 30 anni, fu dovuta al pronunciamento della Cassazione che, nel confermare la colpevolezza dell'imputato Parolisi, aveva però escluso l'aggravante della crudeltà. Parolisi non ha mai confessato il delitto, quindi non ha mai manifestato una qualsiasi forma di pentimento, nè la necessità di ottenere il perdono: perdono della famiglia di Melania e della figlia sua e di Melania, privata per sempre dell’affetto materno e di una vita insieme a lei. Negli ultimi anni sono circolate sempre più spesso voci che parlavano di uscite dal carcere per permessi premio connessi alla buona condotta tenuta in carcere da Parolisi. Permessi in effetti previsti dalla legge, ma di cui non si ha certezza, come spiega il fratello di Melania. “Purtroppo quella stessa legge che prevede tanti diritti, a noi non consente di sapere nulla su di lui. Non credo che quando uscirà dal carcere verrà a cercare sua figlia perché se ci avesse tenuto a lei, noi adesso non staremmo neanche parlando e Melania sarebbe ancora viva”.  

21/04/2023 15:56
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