Alle ore 04.00 dello scorso 4 settembre, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Civitanova Marche hanno tratto in arresto un cittadino tunisino di 43 anni, irregolare sul territorio nazionale, mentre tentava di rubare un suv Nissan in sosta nel quartiere San Gabriele di Civitanova Marche.
Il ladro è stato sorpreso dai militari all’interno dell’abitacolo dell’autovettura mentre tentava di forzare il blocco di accensione con un grimaldello. Il veicolo, che è stato restituito al legittimo proprietario, è risultato forzato sullo sportello del lato passeggero ed è proprio mentre il ladro si abbassava per avviare il motore che è stato bloccato e arrestato dai carabinieri.
L'uomo è stato poi condotto in camera di sicurezza dove ha atteso l’udienza di convalida, che si è favorevolmente tenuta questa mattina al Tribunale di Macerata. L’arrestato, difeso dall’avvocato Ilaria Soricetti, ha patteggiato la pena di mesi otto di reclusione e una multa di 200 euro. Per lui sarà avviata la procedura di espulsione dal territorio italiano, mediante l’Ufficio Immigrazione della Questura di Macerata.
Nella prime ore della mattinata di oggi, i poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche hanno tratto in arresto un soggetto pluripregiudicato di 28 anni, di origini pugliesi, rintracciato in un albergo della città in quanto colpito da un ordine di carcerazione emesso dall’autorità giudiziaria di Bari.
Il 28enne aveva preso alloggio nella stessa struttura con un altro uomo, anch’esso di origini pugliesi 50enne, gravato da numerosi precedenti di polizia specie per reati contro il patrimonio.
Nell’auto dell’uomo arrestato, gravato da numerosissimi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, specie per furti e rapine, è stata rinvenuta attrezzatura del tipo solitamente utilizzato dai malviventi per compiere assalti ai bancomat.
Nel bagagliaio sono stati trovati infatti: due bombole di acetilene e di ossigeno munite di cannello, due radio portatili, un piccone e alcuni cacciavite, materiale per il quale né l’arrestato, né l’altro uomo, sono stati n grado di fornire giustificazioni plausibili circa il possesso.
Sono in corso indagini da parte del commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche, e della Squadra Mobile della Questura di Macerata, al fine di verificare quale fosse l’obiettivo dei due e l’eventuale presenza di complici nella zona. L’arrestato, dopo le procedure di rito, è stato accompagnato nel carcere di Fermo.
Confiscati definitiva di beni - tra cui tre immobili, un'autovettura, una società - per un valore di un milione di euro a un imprenditore residente nelle Marche.
La misura è stata deliberata nei giorni scorsi dal Tribunale di Ancona, sezione penale - ufficio misure di prevenzione - in composizione collegiale, nel mese in corso su beni oggetto di un sequestro effettuato congiuntamente dalla Procura di Ancona e dalla direzione investigativa Antimafia nel dicembre 2022.
Ieri, personale della Direzione investigativa antimafia, in esecuzione della delega conferita dall'autorità giudiziaria di Ancona, ha proceduto alla registrazione presso le conservatorie immobiliari del provvedimento di confisca dei beni acquisiti illecitamente dal soggetto preposto.
Come a suo tempo documentato, l'attività di prevenzione scaturì da complessi accertamenti del Centro Operativo di Roma che, spiegano gli investigatori, consentirono di far emergere oltre alla specifica "pericolosità sociale" del proposto e l'esistenza di una evidente "sproporzione" tra i redditi dichiarati (in sostanza si tratta di un soggetto sconosciuto al fisco) anche un elevato tenore di vita sostenuto in relazione al valore dei beni nella sua disponibilità, evidentemente frutto degli ingenti profitti illeciti".
L'attività del personale della Dia, consistita nella presentazione all'Autorità giudiziaria di Ancona di una richiesta di misura di prevenzione patrimoniale (ex artt. 1 e 4 del D.lgs. 159/2011), venne attuata attraverso la verifica delle movimentazioni bancarie delle società dell'imprenditore, seguendo il noto principio del follow the money, poiché lo stesso era destinatario di sentenze definitive di condanna per rapina, furto, lesioni personali, omicidio preterintenzionale e stupefacenti. Nel 2022 l'uomo è stato condannato dalla Corte di Appello di Perugia, con sentenza passata in giudicato, a 8 anni di reclusione per rapina aggravata e stupefacenti.
(Fonte Ansa)
Lascia la bici da duemila euro davanti a un bar e non la ritrova più: denunciato per il furto un 29enne. I fatti risalgono al 28 agosto, a Monte San Giusto, quando un uomo di 66 anni ha lasciato la bici in sosta davanti ad un bar.
Il mezzo ha evidentemente attirato l’attenzione di qualcuno e quando il 66enne è tornato a riprenderlo della preziosa bici non vi era più traccia. Denunciato il fatto ai carabinieri, i militari della stazione hanno iniziato le indagini per risalire al ladro di bicicletta. I sospetti si sono focalizzati su un giovane di Monte San Giusto con precedenti.
La perquisizione effettuata all’interno dell’abitazione del 29enne ha consentito di recuperare la bicicletta e di restituirla al legittimo proprietario.
Raffica di controlli da parte dei carabinieri di Macerata in questi primi giorni di settembre. Denunciato e multato un 25enne che non si era fermato all’alt: il giovane era anche positivo all’alcol test e senza patente.
Sul fronte della sicurezza stradale, nella notte del venerdì, i militari del Nucleo Radiomobile nel corso di un controllo alla circolazione stradale in via Nazionale, a Pollenza, sono stati costretti a mettersi all’inseguimento di un veicolo il cui conducente non si era fermato al posto di blocco.
La persona alla guida è stata identificato come un 25enne di Treia, in evidente stato di alterazione psicofisica dovuta all’ingestione di bevande alcoliche. Lo stesso è stato poi sottoposto alla prova dell’etilometro in dotazione alla pattuglia, che ha evidenziato un tasso alcolemico pari a 1.30, quasi il triplo rispetto alla soglia limite.
All’atto del ritiro della patente di guida, è stato accertato che il 25enne ne era sprovvisto, poiché gli era stata revocata. Oltre alla denuncia alla procura della Repubblica di Macerata per guida in stato di ebrezza, il giovane è stato sanzionato per guida con patente revocata e per l’inottemperanza all’alt imposto dai militari.
Il controllo delle persone che gravitano per le vie del centro cittadino ha consentito ai militari, sempre la notte del 1° settembre, di identificare un 26enne di Appignano, già noto alle forze dell’ordine per diversi precedenti penali. Per questo motivo il ragazzo è attualmente gravato da un foglio di via obbligatorio con divieto di fare ritorno nel comune di Macerata, divieto al quale aveva deciso di non ottemperare. Pertanto, all’esito degli accertamenti svolti, è stato denunciato all’autorità giudiziaria e allontanato dalla città.
Dopo un lavoro certosino di raccolta di testimonianze e di accurata visione delle telecamere di video sorveglianza, la polizia locale di Macerata ha identificato e denunciato il conducente della vettura che lo scorso martedì 29 agosto, lungo la Cingolana SP 25 fuori dal centro abitato, ha mandato fuori strada due auto per poi darsi alla fuga; si tratta di un 29enne di Pollenza con documenti di circolazione non aggiornati e con la patente revocata.
L'incidente visto coinvolte due persone tra cui un’anziana signora trasportata al pronto soccorso di Macerata (leggi qui per saperne di più). Il primo settembre, al termine delle indagini, la polizia locale ha sequestrato il mezzo in questione, una Ford Kuga, e denunciato, in base all’articolo 189 del Codice della Strada, il giovane alla guida dell’auto che non si era fermato dopo l’impatto.
“Un plauso agli agenti della Polizia locale che in pochissimo tempo sono riusciti a identificare il giovane considerando anche il periodo in cui è avvenuto il sinistro durante il quale, gran parte del nostro organico, era impegnato per la Festa del Santo Patrono” ha commentato il comandante della polizia locale Danilo Doria.
Nella notte di sabato, la polizia stradale di Macerata ha ritirato 20 patenti durante i controlli di sicurezza effettuati a Civitanova Marche. Sono state, inoltre, elevate complessivamente 26 sanzioni al codice della strada. L’attività di controllo è stata disposta dal compartimento polizia stradale Marche di Ancona.
Nel corso del servizio, che si è svolto lungo la città costiera, sono state ritirate 20 patenti di guida per guida in stato di ebbrezza alcolica, di cui 8 a uomini di età compresa tra 18 e i 27 anni, 5 ad altrettanti uomini con un’età superiore ai 28 anni; 4 patenti di guida sono state ritirate a donne di età compresa tra 18 e i 27 anni, mentre 3 patenti di guida sono state ritirate a donne con un’età superiore ai 28 anni. In totale sono stati decurtati 248 punti.
Auto contro camion in autostrada: due feriti. Altro incidente nel tratto marchigiano della A14, questa volta avvenuto poco dopo il casello di Montemarciano, direzione nord, nella mattina di oggi.
Per cause in corso d'accertamento da parte della polizia stradale, un'auto si è scontrata contro un mezzo pesante.
Nell'impatto, violento, sono rimaste ferite le due persone che viaggiavano nella vettura. Sul posto sono intervenuti i mezzi del 118 e i vigili del fuoco. Inevitabilmente si sono create delle code sulla carreggiata nord. I due feriti sono stati trasportati all'ospedale di Torrette con un codice giallo di media gravità.
Ruba l'auto della sorella, lei si accorge, scende di casa e viene presa a schiaffi dall'uomo. Lo stesso, come nulla fosse, si reca al lavoro dove viene fermato dai carabinieri. Il fatto è avvenuto, nella giornata di sabato, in via Ruggeri ad Ancona.
In base a una ricostruzione il ragazzo, italiano di 25 anni, ha sottratto le chiavi dalla borsa della sorella. A quel punto è sceso in strada tentando di salire a bordo. A bloccarlo è stata proprio la giovane. Il 25enne non ci ha pensato due volte e ha colpito la donna con degli schiaffi al volto. Lei ha cercato di mettersi davanti al mezzo per non farlo partire, ma lui ha acceso il veicolo ed ha mosso l'auto in avanti come a volerla investire.
La sorella ha così chiamato i carabinieri mentre il ragazzo si è comunque diretto verso il suo posto di lavoro. I militari del Nucleo Radiomobile di Ancona lo hanno arrestato mentre si trovava ancora in azienda e lo hanno accompagnato nel carcere di Montacuto in attesa della convalida da parte del gip. Dovrà rispondere di rapina impropria e maltrattamenti in famiglia.
Squadre Volanti sono intervenute ad Ancona la notte di sabato, su disposizione della Sala Operativa, per la segnalazione di una donna che stava cercando di sfondare a calci la porta di un'abitazione.
La stessa non ha voluto fornire chiarimenti sulla sua presenza e neppure i documenti di identità, oltraggiando i poliziotti che cercavano di calmarla.
Anzi, ha scaraventato contro gli agenti la propria borsa, scalciando gli operatori che tentavano di bloccarla. Presente anche i figlio della donna, un minorenne che ha tentato di calmarla.
L'uomo che aveva chiamato la polizia ha raccontato di avere avuto con lei una relazione sentimentale, di non aveva accettato l'interruzione da parte di lui. La donna è stata accompagnata in Questura, identificata e denunciata per rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale e per resistenza a pubblico ufficiale.
Schianto fatale sulla “Valnerina”: muore un 33enne motociclista di San Severino Marche. L'incidente si è verificato lungo il tratto umbro della strada statale 209 che conduce a Terni, intorno alle 12 di oggi.
Ancora da chiarire l'esatta dinamica di quanto accaduto, ma stando a una prima ricostruzione il motociclista classe '90 avrebbe urtato violentemente contro il guard-rail dopo aver perso il controllo della sua due ruote in curva.
Immediato l'arrivo sul posto degli operatori sanitari del 118 e dei vigili del fuoco. Disperati i tentativi dei sanitari di salvargli la vita, ma per il giovane centauro non c'é stato più nulla da fare. Su luogo dell’incidente sono giunti i carabinieri ai quali spetta il compito di ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente.
(In aggiornamento)
Ciclista si schianta contro un albero: trasportato all’ospedale di Torrette in gravi condizioni, muore dopo alcuni giorni. Non ce l’ha fatta Gianfranco Nespeca, il cittadino di Offida vittima di un incidente stradale, avvenuto lo scorso giovedì 31 agosto in contrada Colle di Guardia a Ripatransone (leggi qui).
Il ciclista si stava allenando in sella al mezzo quando, per cause da accertare, è andato a urtare violentemente contro il ramo sporgente di un albero. L’uomo è stato trovato a terra sanguinante da alcuni passanti che hanno subito lanciato l’allarme
È stato, quindi trasportato in eliambulanza all’ospedale dorico di Torrette dove però nella giornata di ieri è spirato, nonostante i tentativi dei medici di salvargli la vita. A rendere nota la notizia, il sindaco di Offida, Luigi Massa, che attraverso un post Facebook ha espresso il proprio cordoglio.
“Una tragedia per cui non ho parole, non ci sono parole”, scrive Massa. Un uomo cortese, gentile e riservato, da pochissimo in pensione, la vita è incomprensibile. Le più sentite condoglianze e un abbraccio a Marina, Arianna e a tutti i familiari”.
In moto nei boschi finisce contro un albero: centauro trasportato a Torrette in eliambulanza. L'incidente si è verificato in località Elcito, a San Severino Marche, nella tarda mattinata di oggi.
Per cause in corso di accertamento, il centauro, che si trovava sul posto insieme a due amici, si è schiantato contro un albero. Subito è scattato l'allarme e sul posto sono arrivati il 118, i vigili del fuoco e il Soccorso alpino. Vista la zona impervia, è stata l'eliambulanza con il verricello a recuperare il ferito e trasportarlo all'ospedale di Torrette ad Ancona.
“Suo nipote ha avuto un incidente, servono soldi". Stavolta l’espediente del finto maresciallo dei carabinieri che propone al telefono un’immediata soluzione per risolvere il caso non ha però funzionato. L’anziano,infatti, non ha abboccato al tentativo di raggiro e ha subito chiamato il 112.
Nella giornata di ieri la centrale operativa del Comando Provinciale di Ascoli Piceno ha ricevuto due segnalazioni di tentativi di truffe ad anziani, entrambi nella città di Ascoli, ed il copione è sempre lo stesso. Giunge una telefonata di un falso maresciallo dei carabinieri che informa l’anziano dell’arresto o di un incidente accaduto ad un congiunto e che per la definizione positiva della situazione occorrono soldi, ma anche oro e gioielli.
Stavolta, però, l’inganno non ha funzionato. Entrambi gli anziani contattati, un uomo ed una donna, hanno subito avvisato i carabinieri, forti delle informazioni ricevute nel corso delle varie alle campagne informative promosse dell’Arma per scongiurare questo tipo di reati.
“ll Comando Provinciale di Ascoli Piceno, attraverso le 23 Stazioni presenti sul territorio della Provincia, continuerà senza sosta con tali incontri informativi sia nelle chiese, nei centri di aggregazione e nelle riunioni condominiali”, si legge in una nota dell’Arma.
“ Tale strategia infatti, già da tempo, sta oggettivamente producendo risultati positivi sia in chiave preventiva che di repressione e quindi, nel ribadire che nessuna forza di polizia, ente, assicurazione chiede il versamento di denaro per liberare un congiunto, ovvero per pagare un’ assicurazione o un debito, si raccomanda sempre, prima di intraprendere qualsiasi iniziativa, di contattare il 112 o le altre forze di polizia presenti sul territorio”
Intanto, i carabinieri di Ascoli Piceno stanno raccogliendo elementi utili al fine di individuare i truffatori che ieri hanno contattato i due anziani e verificare se vi siano collegamenti con altri episodi pregressi.
Un ultrasettantenne di Altidona (Fermo) è stato denunciato dalla polizia in base all'art. 20 della Legge 110/1975, poiché deteneva in un luogo non idoneo più armi rifornite di munizionamento.U
Alcune di queste sono state rinvenute sotto il materasso e dietro la porta della camera, completamente cariche di cartucce e pronte all'uso.
L'anziano è stato denunciato anche per l'art. 697 codice penale, in quanto trovato in possesso di numeroso munizionamento, ben oltre il limite previsto dalla legge. Armi e munizioni son o state scoperte durante una serie di controlli mirati della polizia amministrativa della Questura di Fermo sulla regolare detenzione delle armi da parte dei soggetti titolari delle licenze di polizia (porto d'armi uso caccia, uso sportivo e difesa personale).
(Fonte Ansa)
Un altro incidente lungo il tratto marchigiano della A14, in queste giornate di controesodo. Lo scontro è avvenuto questa mattina, poco dopo le ore 5, nei pressi del casello di Ancona nord, in direzione sud, e ha visti coinvolti un autoarticolato, ribaltato su un fianco, e un’autovettura.
Sul posto sono giunte le squadre dei vigili del fuoco di Ancona e Senigallia che hanno messo in sicurezza i mezzi incidentali. Quattro in totale le persone ferite che sono state assistite dal personale del 118. Sul luogo del sinistro sono intervenuti, inoltre, la polizia autostradale e il personale della Società Autostrade.
È stata chiusa la rampa di accesso al casello di Ancona Nord, ora riaperta. Tra Montemarciano ed Ancona Nord sulla carreggiata sud si è formata, per questo motivo, una coda che ha raggiunto i quattro chilometri. Entrata consigliata verso Ancona: Ancona sud. Uscita consigliata provenendo da Bologna: Montemarciano. dove al momento è segnalato traffico intenso.
La Squadra Mobile di Ancona ha individuato e denunciato un ragazzo di 19 anni, accusato di avere accoltellato un sedicenne la scorsa notte durante una festa tra giovani in una villa nella zona della Baraccola di Ancona.
Il minorenne è stato trasportato all'ospedale di Torrette: non è grave. Gli investigatori sono risaliti all'altro giovane dopo avere raccolto varie testimonianze.
Durante una perquisizione a casa del 19enne hanno sequestrato circa 50 grammi di hashish, ma non il coltello. Il 19enne ha comunque ammesso le sue responsabilità dicendo di avere buttato via l'arma, che aveva portato con sé alla festa. Avrebbe aggredito il minorenne durante una lite per un pagamento. Il giovane è stato denunciato per lesioni aggravate, estorsione e detenzione di stupefacente a fini di spaccio.
Dopo essere stato ferito il minorenne è stato accompagnato dalla madre in ospedale, poi il padre ha chiamato la sala operativa della Questura, raccontando quello che era successo. Contestualmente anche i sanitari hanno segnalato il ferimento alla polizia.
Lavoratori in nero e norme di sicurezza non rispettate: multa e denuncia per i titolari di 5 aziende.
I militari del nucleo carabinieri ispettorato del lavoro della Itl di Macerata, in congiunta con personale della polizia locale, hanno eseguito numerosi controlli alle attività commerciali del territorio.
Durante l’attività sono state ispezionate cinque attività commerciali che si occupavano della vendita al dettaglio di prodotti casalinghi e pulizia della casa oltre ad articolo di pelletteria.
Gli accessi ispettivi hanno permesso di accertare l’irregolare impiego di sei lavoratori (in nero) su un totale di sette occupati. Durante le fasi di controllo sono emerse anche violazioni al d.lgs 81/2008 e s.m.i. In materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, nello specifico la mancata effettuazione e redazione della valutazione dei rischi, la mancata designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione (r.s.p.p), la mancata nomina del medico competente e la mancata informazione e formazione ai lavoratori sui rischi presenti.
La polizia locale ha attuato pertanto cinque provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale e la denuncia di 3 legali rappresentanti delle aziende ispezionate.
Sono state contestate in totale violazioni amministrative per euro 28.300,00 ed ammende per un totale di euro 185.278,76.
Questa notte i militari della Stazione carabinieri di Porto Recanati hanno tratto in arresto un ventiquattrenne di Cingoli e un cittadino bengalese di ventuno anni residente ad Ancona, ritenuti responsabili in concorso di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente di tipo hashish.
I due giovani sono stati fermati per un controllo alla circolazione stradale, intorno all’una di questa notte, sul tratto portorecanatese della statale adriatica SS16 in direzione nord mentre viaggiavano a bordo di una Opel Corsa a noleggio.
Il comportamento nervoso del ragazzo italiano alla guida del veicolo ha insospettito la pattuglia dei carabinieri che ha ritenuto dover approfondire il controllo e, in effetti, l’intuito li ha premiati poiché hanno subito recuperato sotto il sedile della vettura uno zaino contenente un panetto di hashish di circa un etto e la somma in contanti di oltre quattromila euro in banconote di diverso taglio.
Gli accertamenti sono stati quindi estesi alle rispettive abitazioni e, grazie alla fattiva collaborazione del personale della Stazione carabinieri di Cingoli e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Civitanova Marche, sull’armadio della camera da letto del primo dei due è stato recuperato un altro zaino contenente complessivamente ulteriori 19 panetti di hashish per un peso complessivo di circa un chilo, la somma in contanti di diciottomila euro, un bilancino di precisione, diversi telefoni cellulari, un computer e alcuni biglietti di appunti di cessioni.
All’interno dell’abitazione del cittadino straniero, al quarto piano di una palazzina al centro di Ancona, occultato nel cesto della biancheria sporca nella sua camera è stato invece trovato un involucro contenente circa cinquanta grammi di hashish.
Il materiale, i telefoni cellulari e la sostanza stupefacente sono stati ovviamente sottoposti a sequestro per il successivo deposito nell’ufficio corpi di reato del Tribunale di Macerata, mentre l’ingente somma di denaro, ritenuta provento dell’attività illecita di spaccio, è stata versata su libretto di deposito giudiziario.
I due giovani al termine delle attività di identificazione sono stati trasferiti nel carcere di Ancona Montacuto in attesa dell’interrogatorio di garanzia, ove saranno difesi rispettivamente dall’avvocato Fabio Riccucci del Foro di Macerata e dai legali Barbara Badaloni e Silvia Rogoletti del Foro di Ancona.
Un medico odontoiatra dell’entroterra maceratese non ha accettato che una sua paziente pagasse la visita con il POS. Sanzionato dai finanzieri della Tenenza di Camerino.
Terminata la visita una signora ha chiesto al proprio medico dentista di poter pagare attraverso l’utilizzo del POS la prestazione professionale.
Di fronte al diniego del professionista, la donna non si è persa d’animo e per far valere i propri diritti ha effettuato una telefonata al numero di pubblica utilità “117” della guardia di finanza, segnalando l’accaduto.
È stata quindi attivata una pattuglia della competente Tenenza di Camerino che si è recata presso lo studio medico, contestando la mancata accettazione del pagamento e constatando, tra l’altro, la mancata installazione del POS.
Come ricordano le stesse Fiamme Gialle, “a partire dal 1° luglio 2022, sono entrate in vigore le nuove disposizioni legislative che prevedono sanzioni per l’inosservanza dell’obbligo, già previsto da anni, di accettare pagamenti elettronici, indipendentemente dagli importi".
"La norma prevede, nei casi di mancata accettazione o rifiuto, da parte degli esercenti e professionisti, del pagamento da parte del cliente, anche per pochi euro, mediante moneta elettronica digitale (carte di credito, bancomat, carte di pagamento o prepagate e tutti i mezzi di pagamento elettronici che consentano la tracciabilità dell’incasso), una sanzione di 30 euro a cui si aggiunge il 4% del valore della transazione elettronica rifiutata”.