I carabinieri della Tenenza di Falconara Marittima (Ancona) hanno dato esecuzione a un decreto di sospensione cautelare della misura alternativa della detenzione domiciliare nei confronti di un 50enne originario della Sicilia e residente a Falconara. L'uomo era stato condannato per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, reati commessi a Castelfidardo nel 2016, e dal 28 giugno 2024 stava scontando una pena di tre anni in regime di detenzione domiciliare.
Tuttavia, nonostante la misura, il 50enne è stato sorpreso più volte fuori dalla sua abitazione, violando il regime di detenzione. In particolare, l'uomo è stato rintracciato dai militari per ben tre volte al di fuori del perimetro della sua residenza. La prima violazione è stata accertata il 29 settembre 2024 dalla Sezione Radiomobile di Ancona, seguita dalla seconda il 20 gennaio 2025 da parte dei carabinieri di Falconara. L'ultima infrazione è stata registrata lo scorso 27 febbraio, quando il 50enne è stato sorpreso nuovamente in strada dai Carabinieri di Falconara, che lo hanno denunciato e segnalato al Tribunale di Sorveglianza.
A seguito degli accertamenti, la magistratura di sorveglianza ha disposto la sospensione della misura alternativa e l'immediato trasferimento dell'uomo presso il carcere di Montacuto, ad Ancona, dove è stato condotto nel pomeriggio di ieri.
L'arresto per evasione rappresenta l'epilogo di un comportamento reiterato di violazione delle prescrizioni imposte dalla giustizia, un atto che ha portato alla revoca della detenzione domiciliare e al ritorno dell'uomo in un istituto penitenziario. Il caso sottolinea l'importanza dei controlli e della vigilanza nel rispetto delle misure restrittive imposte dalle autorità giudiziarie.
I carabinieri della Stazione di Macerata, con il supporto del Nucleo Carabinieri Ispettorato Lavoro di Ancona, hanno recentemente denunciato un commerciante italiano di 45 anni, residente in provincia di Ancona, per la violazione delle normative in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Il controllo è stato effettuato nell’ambito delle attività di ispezione periodiche sulle attività commerciali del territorio, mirate a garantire la sicurezza dei lavoratori e la conformità alle leggi in vigore. Durante il sopralluogo, i militari hanno riscontrato una mancanza da parte del titolare dell’esercizio pubblico, che non aveva adottato le necessarie misure di sicurezza per prevenire il rischio di incendi. In particolare, è emerso che gli estintori presenti nel locale non erano stati sottoposti a revisione periodica, come previsto dalla normativa.
Questa omissione ha messo in serio pericolo non solo la sicurezza dei dipendenti, ma anche l’incolumità delle persone che si trovano nell’ambiente circostante, rendendo l’esercizio pubblico vulnerabile a potenziali incidenti. La mancata revisione degli estintori rappresenta una violazione delle normative fondamentali sulla sicurezza sul lavoro, che obbligano i datori di lavoro ad adottare misure preventive adeguate per la protezione dei propri dipendenti.
I carabinieri della stazione di Macerata hanno denunciato un cittadino gambiano di 24 anni, già sottoposto agli arresti domiciliari con l'ausilio di un braccialetto elettronico, per inosservanza dei provvedimenti delle autorità.
Durante un controllo di routine presso la sua abitazione, i militari hanno riscontrato l'impossibilità di verificare la presenza del giovane. Nonostante le ripetute chiamate al citofono, il 24enne non ha fornito alcuna risposta, impedendo così ai carabinieri di accertare il rispetto delle misure imposte dall'autorità giudiziaria.
Va sottolineato che il braccialetto elettronico non ha segnalato alcun allontanamento dall'abitazione, lasciando quindi incerte le circostanze della mancata risposta. Tuttavia, il comportamento del ragazzo è stato ritenuto una violazione degli obblighi imposti, portando alla sua denuncia.
L’attività dei carabinieri rientra in un più ampio quadro di monitoraggio e verifica delle misure restrittive imposte a soggetti sottoposti a provvedimenti giudiziari. Questi controlli costanti sono fondamentali per garantire la sicurezza pubblica e il rispetto delle disposizioni legali.
Nel pomeriggio di lunedì, gli agenti del commissariato di Civitanova hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un ventenne italiano di origini nordafricane. Il giovane si sarebbe reso protagonista di numerosi furti e atti di danneggiamento ai danni di diverse attività commerciali della città.
Le indagini condotte dalle forze dell'ordine hanno permesso di accertare il coinvolgimento del ventenne in diversi episodi criminosi. In particolare, il ragazzo era già stato denunciato per i furti avvenuti presso il ristorante America Graffiti e lo Chalet Raphael Beach. Inoltre, era stato identificato come responsabile di un tentato furto alla tabaccheria "Sara" e del furto commesso presso il Bar Roma, quest’ultimo accertato dai carabinieri della Compagnia di Civitanova.
Uno degli episodi più gravi si è verificato di recente, quando il giovane ha tentato di sottrarre con violenza un profumo presso un punto vendita "Acqua e Sapone". Nella stessa notte, ha cercato di perpetrare un altro furto in una tabaccheria, infrangendo la vetrina con un estintore.
Grazie all’attività investigativa e agli interventi tempestivi della Polizia, è stato possibile ricondurre al ventenne la responsabilità dei vari episodi. In seguito a una valutazione complessiva delle sue condotte, l’Autorità Giudiziaria ha emesso un provvedimento restrittivo nei suoi confronti.
In aggiunta, il ragazzo ha più volte violato il foglio di via obbligatorio di cui era destinatario, aggravando ulteriormente la propria posizione e rendendo necessaria una misura cautelare più severa. Non si esclude, inoltre, che possa essere coinvolto in ulteriori episodi criminosi avvenuti lungo la costa.
L’arresto è avvenuto intorno alle 15:30 di ieri, quando il giovane è stato rintracciato dalla Polizia all’interno di un bar cittadino. Nel tentativo di sottrarsi alla cattura, ha provato una fuga maldestra, ma è stato immediatamente bloccato dagli agenti e condotto in Commissariato.
Dopo il completamento delle procedure di rito, il ventenne è stato trasferito presso il carcere di Ancona, dove resterà a disposizione dell'autorità giudiziaria per gli ulteriori sviluppi del caso.
Dopo sette anni e un mese trascorsi in carcere, Luca Traini è tornato in libertà. Il tribunale di sorveglianza di Ancona ha accolto la richiesta della difesa, concedendo al 36enne tolentinate la possibilità di uscire dal carcere di Barcaglione, dove stava scontando una condanna a dodici anni per strage aggravata dall’odio razziale. Ora, Traini sarà affidato ai servizi sociali.
Arrestato il 3 febbraio 2018 dopo aver aperto il fuoco per le strade di Macerata contro persone di colore, farà ritorno a Tolentino, sua città d’origine, dove avrà un lavoro e seguirà un percorso di reinserimento. Negli ultimi anni, Traini aveva già beneficiato di alcuni permessi per buona condotta, che gli avevano permesso di trascorrere periodi nella casa di famiglia e di partecipare a progetti lavorativi, tra cui l’attività nei mercatini di Campagna Amica della Coldiretti.
Il 36enne ha più volte preso le distanze dal gesto che lo ha portato in carcere, definendolo un errore gravissimo e manifestando la volontà di risarcire le vittime. La sua scarcerazione è avvenuta ieri alle 13, segnando l’inizio di una nuova fase della sua vita, ora sotto la supervisione delle autorità competenti.
Un terremoto senza preavviso nel cuore della notte al confine tra Marche ed Umbria. I sismografi hanno iniziato a registrare un movimento sismico alle 1.55 nel territorio folignate, sisma che ha raggiunto in poco tempo un magnitudo di 3.5 con una profondità di 10 km.
L'evento tellurico è stato nitidamente avvertito sia in provincia di Perugia che nel maceratese ma è a Foligno, nei pressi dell'epicentro, che si è assistito a scene di panico generale con tantissima gente riversata nelle strade.
Per la prima volta nella storia, infatti, l'epicentro è stato localizzato sotto il centro storico di Foligno, un evento mai accaduto prima per un fenomeno di questa intensità e che non è stato preceduto da scosse premonitrici né, al momento, ha registrato una scia di repliche minori.
In strada si è subito diffusa la stima dell'intensità del sisma che, come detto, è stata inizialmente inserita tra 3.5 e 3.9, ma in moltissimi non vi hanno creduto sostenendo di aver vissuto un evento deflagrante in un crescendo vertiginoso, una scossa secondo i folignati molto più intensa di quelle vissute nel '96 e nel 2016.
Il Sindaco di Foligno Stefano Zuccarini ha decretato la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per la giornata di oggi al fine di permettere le verifiche strutturali necessarie. Medesima ordinanza è stata emessa anche dai sindaci di Spello e Trevi.
Il comando dei Vigili del Fuoco di Perugia rende noto che "a seguito della scossa di terremoto di questa notte con epicentro nella zona di Foligno, non sono pervenute richieste di verifica di stabilità. Qualora la situazione dovesse cambiare ne daremo tempestivo aggiornamento"
La Protezione Civile è in continuo contatto con il sindaco di Foligno e dei comuni limitrofi tuttavia, nonostante il panico che ha portato in strada moltissime persone, non si registrerebbero particolari criticità o danni a persone o cose.
Cercatore di funghi scopre un vaso pieno di cocaina: sequestrati 900 grammi di droga. La scoperta è avvenuta nelle scorse ore in località Cesane di Urbino, dove un uomo, mentre cercava funghi in un'area boschiva insieme al suo cane, si è imbattuto in un vaso di vetro sigillato e parzialmente interrato.
Spinto dalla curiosità, l'uomo ha aperto il barattolo e ha trovato al suo interno numerosi involucri in cellophane di diverse dimensioni e peso, contenenti una sostanza biancastra. Insospettito, ha subito contattato i Carabinieri, che sono giunti sul posto per effettuare le verifiche del caso.
Gli accertamenti hanno confermato che si trattava di cocaina, per un peso complessivo di circa 900 grammi. Una quantità che, se immessa sul mercato, avrebbe potuto fruttare oltre 50mila euro. La droga è stata sequestrata e sarà sottoposta ai previsti esami di laboratorio per determinare con precisione la composizione e il principio attivo.
Nel frattempo, i carabinieri hanno avviato indagini per risalire ai responsabili del traffico di stupefacenti e individuare eventuali collegamenti con il mercato della droga locale.
Un grave incidente stradale si è verificato oggi pomeriggio, intorno alle 16, all'incrocio tra via Dante e via De Gasperi, nel comune di Fabriano. Nello scontro sono rimasti coinvolti un'ape car, guidata da un ragazzo di 16 anni, e una Fiat Panda condotta da una donna di 70 anni, entrambi residenti in città.
A seguito dell’impatto, entrambi sono stati trasportati al pronto soccorso dell'ospedale Engles Profili di Fabriano per le cure del caso. Successivamente, viste le condizioni del giovane minorenne, è stato disposto il trasferimento in eliambulanza all'ospedale regionale di Torrette.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Fabriano, che hanno collaborato con il personale del 118 per soccorrere i feriti e mettere in sicurezza i veicoli coinvolti. Presenti anche i carabinieri e la guardia di finanza, che si sono occupati dei rilievi di legge e della gestione della viabilità. Le cause dell'incidente sono attualmente in fase di accertamento da parte delle autorità competenti.
Un violento scontro tra due auto si è verificato oggi pomeriggio in via Doria, a Civitanova Marche, poco prima delle 14:30. A causa della collisione, altre quattro vetture parcheggiate nelle vicinanze del tratto interessato dal sinistro sono state danneggiate.
Sul posto sono intervenuti tempestivamente i sanitari del 118, che hanno prestato soccorso ai feriti, e gli agenti della polizia locale, incaricata dei rilievi per ricostruire l’esatta dinamica dell'incidente e gestire la viabilità.
Fondamentale anche l'intervento della squadra dei vigili del fuoco del locale distaccamento, che ha provveduto a estrarre quattro persone dalle auto coinvolte e a mettere in sicurezza i veicoli.
Il bilancio complessivo è di tre persone trasferite all'ospedale cittadino per accertamenti, fortunatamente nessuna si trova in pericolo di vita. Le cause dello scontro sono attualmente in fase di accertamento.
Una triste notizia per Pioraco e per l’intero entroterra maceratese. Addio a Laila Svampa, si è spenta a 78 anni la padrona di casa della "Trattoria da Laila" presente nella "Piccola Svizzera delle Marche". Laila, lavorava in questa attività, prima situata nel centro storico, e poi spostata in seguito al sisma del 1997, in località Piè di Gualdo da circa 38 anni. Una cucina, la sua, sempre all’insegna della tradizione, ma allo stesso tempo con un pizzico di innovazione, grazie ai suoi splendidi piatti. A inizio anno la “Trattoria da Laila” ha inoltre rinnovato il proprio locale per migliorare il servizio a disposizione dei suoi tanti affezionati clienti.
“Perdiamo una grande figura, un punto di riferimento importante per Pioraco - ha detto con commozione il sindaco di Pioraco Matteo Cicconi -, per il territorio e per i tantissimi turisti che hanno sempre recensito con grandi qualità. È un profondo dolore anche a livello personale, per l’amicizia e la stima reciproca provata in questi anni di conoscenza. Con la sua 'Trattoria da Laila' ha portato in alto il nome di Pioraco. Resterà nella nostra memoria anche grazie a questa sua eredità culinaria che ci ha lasciato. Un forte abbraccio e condoglianze a tutta la famiglia, tutta la popolazione si stringe a questo dolore". Il funerale si terrà domani 4 marzo alle ore 15 presso la chiesa di San Vittorino di Pioraco.
I carabinieri della Stazione di Pollenza e della Sezione Radiomobile del Comando Compagnia di Macerata hanno arrestato, nella serata di ieri, un uomo di 39 anni, residente ad Osimo, disoccupato e già noto alle forze di polizia, con l'accusa di furto in abitazione. L'arresto è avvenuto in flagranza di reato dopo un intervento tempestivo in seguito a una segnalazione.
Il fatto è accaduto a Montefano, dove il 39enne, dopo aver forzato il sistema di bloccaggio del cancello carraio, è riuscito ad entrare nel garage di una casa privata, da cui ha rubato un orologio “Garmin” del valore di circa 1.300 euro. La vittima, però, grazie al sistema di videosorveglianza installato nell’abitazione, ha immediatamente notato la presenza del ladro e ha dato l’allarme, segnalando quanto stava accadendo al numero di emergenza “112”.
Le pattuglie dei carabinieri, giunte rapidamente sul posto, sono riuscite a rintracciare e bloccare l'uomo, che nel frattempo era stato seguito a distanza dalla vittima. Dopo le formalità di rito, il 39enne è stato trattenuto in custodia nelle camere di sicurezza del Comando Provinciale di Macerata, in attesa del rito direttissimo previsto per questa mattina.
Oltre al valore dell'orologio rubato, che è stato restituito alla vittima, sono in corso ulteriori accertamenti per determinare eventuali danni subiti dall’abitazione durante il tentativo di furto.
Un intervento tempestivo e coraggioso ha evitato una tragedia sui binari della ferrovia di Marotta due giorni fa. Una donna, in evidente stato di agitazione e con una birra in mano, ha minacciato di togliersi la vita rimanendo sui binari mentre era in comunicazione telefonica con un ispettore della polizia. Il treno successivo sarebbe transitato esattamente tre minuti dopo, rendendo la situazione ancora più critica.
Fortunatamente, due giovanissime presenti sul posto hanno lanciato l’allarme, consentendo un rapido intervento delle forze dell’ordine. La centrale operativa di Fano ha immediatamente inviato una pattuglia di militari, i quali, giunti sul posto, hanno individuato la donna e senza esitazione hanno scavalcato una ringhiera alta due metri per raggiungerla.
Con estrema prontezza e determinazione, gli agenti sono riusciti ad avvicinarsi e a mettere in salvo la donna, strappandola letteralmente da una morte certa pochi istanti prima dell’arrivo del convoglio.
"Mi congratulo vivamente con i militari intervenuti. Non è sempre semplice operare prontamente, con freddezza d'animo e senza farsi coinvolgere dalle emozioni soprattutto quando la disperazione è l'unica cosa che scorgi in una persona che sta scegliendo di morire. Siamo fieri del vostro lavoro e non possiamo fare a meno di rendere pubblico il nostro omaggio". Così in una nota Marco Ravizzone, segretario provinciale per Pesaro e Urbino.
"Non sempre ci sono parole per esprimere quanto si sia disperati o quanto a volte la vita sia dura e si accanisca verso certe persone che intravedono la via d'uscita solo nella morte propria o dei propri cari ma sappiamo che c'è sempre una soluzione e ringraziamo di cuore i nostri Carabinieri perché quella donna è sana e salva e perché qualcuno lassù ha permesso che fosse ancora tra noi", conclude Floriana Casciabanca, vicaria provinciale di Pesaro e Urbino.
Nel pomeriggio di domenica, i carabinieri dell'Aliquota Radiomobile della Compagnia di Osimo hanno denunciato tre giovani di nazionalità albanese, tutti ventenni, per i reati di furto, ricettazione e possesso ingiustificato di chiavi o grimaldelli. Due di loro risultano già noti alle forze dell'ordine.
L'intervento è avvenuto nella tarda mattinata a Camerano, lungo la SS16 Adriatica, dove i militari hanno intimato l'alt al veicolo con a bordo i tre ragazzi. All'interno dell'auto sono stati trovati 3 paia di scarpe, 2 felpe e 2 paia di jeans nuovi, merce che i giovani non sono stati in grado di giustificare. Inoltre, sono stati rinvenuti arnesi da scasso, come tronchesi e cacciavite, utilizzabili per rimuovere le placche antitaccheggio dei capi d'abbigliamento.
Successivamente, è emerso che la merce trovata nel veicolo era stata rubata da due esercizi commerciali di Osimo e Camerano, ai quali è stata restituita. Durante il controllo, uno dei denunciati è stato trovato anche in possesso di due involucri di cocaina destinati all'uso personale, motivo per cui è stato segnalato alla Prefettura di Ancona come assuntore di stupefacenti.
Nei confronti dei tre denunciati, è stata avanzata la proposta di foglio di via obbligatorio dai comuni di Osimo e Camerano, per prevenire la possibilità che possano compiere ulteriori reati simili in futuro.
Intervento tempestivo dei vigili del fuoco nella serata di oggi in via Armaroli, dove una squadra del Comando di Macerata è stata chiamata a mettere in sicurezza un edificio storico.
L'allarme è scattato poco prima delle ore 20, quando è stato segnalato il rischio di caduta di parti vetuste dalla struttura. I pompieri, con il supporto dell'autoscala, hanno provveduto alla rimozione degli elementi pericolanti, garantendo la sicurezza della strada sottostante.
Durante l'operazione era presente anche la polizia locale, che ha gestito la viabilità e fornito supporto alla squadra di soccorso.
Grazie all'intervento coordinato delle forze dell'ordine, la zona è stata messa in sicurezza senza ulteriori disagi per residenti e passanti.
I militari del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia Carabinieri di Camerino, nel corso di servizi preventivi di controllo del territorio, hanno deferito all’Autorità Giudiziaria un uomo di 40 anni, residente in provincia, per il reato di ricettazione.
Nel corso di un servizio perlustrativo i militari hanno fermato, nel centro abitato di Gagliole, l’autovettura su cui viaggiava l’indagato. A causa dell’atteggiamento agitato dell’uomo, i carabinieri hanno effettuato controlli più accurati che hanno permesso di rinvenire sul veicolo un'ingente quantità di vario materiale quale: cavi di rame e ottone e numerosa rubinetteria, il tutto asportato poco prima dall’interno di un’isola ecologica poco distante. La refurtiva è stata sequestrata e posta a disposizione della magistratura competente.
I carabinieri della stazione di Cingoli hanno denunciato, per truffa, due uomini, residenti nella provincia di Napoli, a seguito di un'indagine condotta su una frode online.
L’attività investigativa è scaturita dalla querela presentata da un cittadino di Cingoli che, durante la navigazione su internet, si è imbattuto in un sito che pubblicizzava un’agenzia broker assicurativa che praticava prezzi particolarmente vantaggiosi sulle polizze Rc auto.
Il malcapitato, convinto di aver trovato la giusta offerta, ha proceduto al suo acquisto mediante pagamento con bonifico bancario per un importo di 300 euro. Tuttavia, solo successivamente, l’uomo si accorgeva che la polizza acquistata era falsa.
I militari, seguendo il flusso finanziario della transazione, hanno accertato che l'IBAN utilizzato per il pagamento era riconducibile a una carta prepagata ricaricabile, attivata e in uso ad uno dei sospettati. A seguito degli accertamenti, i due uomini sono stati denunciati all'autorità Giudiziaria per il reato di truffa.
Si sono concluse pochi minuti fa le ricerche di P. R., 87 anni, l’anziano settempedano allontanatosi dalla propria abitazione, in località Parolito, che dal pomeriggio di ieri aveva fatto perdere le proprie tracce mettendo in allarme l’intera comunità.
L’uomo era stato visto camminare lungo la strada che da Parolito porta verso Colleluce da una signora del posto poi di lui, che vive solo, più nulla. Subito si era allertata la macchina dei soccorsi con carabinieri e vigili del fuoco. Le ricerche, alle quali hanno preso parte anche i volontari del gruppo comunale di Protezione Civile, sono state sospese durante la notte poi sono riprese stamattina anche con l’ausilio delle unità cinofile.
Intorno alle 9 la buona notizia: l’anziano è stato ritrovato in buone condizioni di salute, anche se un po’ frastornato, in una casa di campagna disabitata poco lontano dalla strada nella quale il disperso deve aver trovato rifugio per la notte.
Il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che è stata tenuta costantemente aggiornata sulle ricerche, ha voluto esprimere un grande ringraziamento a quanti hanno preso parte alle operazioni di soccorso.
Nel primo pomeriggio di oggi, sabato 1 marzo, intorno alle 15, i vigili del fuoco sono stati chiamati a intervenire nella frazione di Santa Maria a Corte (Ascoli Piceno) per soccorrere un ciclista che, affrontando un sentiero particolarmente difficile, è caduto rimanendo bloccato in una zona impervia. L'intervento, effettuato insieme agli uomini del soccorso alpino e ai sanitari del 118, ha permesso di recuperare e stabilizzare il ciclista su una barella prima di trasportarlo in ospedale.
Macerata piange la scomparsa di Renato Pasqualetti, una delle figure più significative della vita politica e culturale della città, scomparso ieri all’età di 77 anni. La sua morte lascia un vuoto profondo, non solo nelle istituzioni e nelle organizzazioni in cui ha ricoperto ruoli di rilievo, ma anche nei cuori di coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato per la sua dedizione al lavoro e alla comunità.
Pasqualetti si è laureato in giurisprudenza nel 1972, un titolo che lo ha portato a lavorare come contrattista presso l'Istituto di Sociologia della Facoltà di Giurisprudenza e, successivamente, a dedicarsi all'insegnamento nelle scuole superiori. Ma è nel campo della politica e delle istituzioni che la sua figura ha lasciato una traccia indelebile. Ha ricoperto numerosi incarichi di prestigio, come segretario generale dell’Associazione Sferisterio (2004-2009), capo di gabinetto della Presidenza della Provincia (2004-2009), e referente del progetto di censimento di soggetti e eventi di spettacolo dal vivo (2011).
La sua carriera politica è iniziata negli anni '60, quando ha dato vita al Manifesto, una delle formazioni politiche più innovative della sinistra italiana. Successivamente, è stato parte integrante del Partito Comunista Italiano, ricoprendo il ruolo di consigliere comunale e segretario provinciale. La sua capacità di costruire alleanze politiche lo ha portato a giocare un ruolo fondamentale nella coalizione “Città Solidale” sotto la guida del sindaco Maulo, segnando una svolta storica nel governo della città.
Un uomo che ha sempre cercato di costruire una sinistra democratica, sensibile alle esigenze dei ceti più deboli e capace di adattarsi ai cambiamenti della società. Il suo impegno ha trovato spazio anche al di fuori delle istituzioni politiche, partecipando attivamente a numerose associazioni culturali, tra cui il Circolo “Area di Rigore” negli anni Novanta e la Fondazione Belli, dove ha ricoperto la carica di presidente e successivamente di consigliere fino alla sua morte.
"Per tutto quello che Renato ha rappresentato, per la sua dedizione e il suo spirito umano, oggi il Partito Democratico di Macerata lo piange, lo ringrazia e lo ricorderà per sempre", scrive il crcolo in un comunicato. "La sua eredità rimarrà nei valori che ha sempre sostenuto e che continueremo a portare avanti con forza nel nostro impegno per il futuro della città, della sinistra e della democrazia".
Pasqualetti sarà ricordato per la sua capacità di coinvolgere e affascinare, sia con le storie dei suoi libri, che con i suoi interventi in politica. La sua passione per la cultura e la politica partecipata ha avuto un impatto profondo su chiunque abbia avuto la fortuna di incontrarlo. La sua presenza nelle assemblee politiche era sempre un momento di riflessione e di approfondimento, una guida per chi credeva nel dialogo e nella costruzione collettiva del futuro.
La salma di Renato Pasqualetti è esposta da questa mattina presso la casa funeraria della Croce Verde a Sforzacosta. L'ultimo saluto avverrà domenica, 2 marzo, presso la stessa sede.
I carabinieri della Stazione di Appignano hanno denunciato un 39enne del posto per guida in stato di ebbrezza e violazione delle prescrizioni relative alla sua affidamento in prova ai servizi sociali. L'uomo, già sottoposto a obbligo di dimora nella fascia oraria 22:30/07:00, è stato sorpreso alla guida della propria auto in evidente stato di ubriachezza mentre rientrava a casa.
Sottoposto a test con etilometro, l'uomo ha registrato un tasso alcolemico di 2,21 gr/l, ben al di sopra del limite consentito dalla legge. Per lui è scattata la denuncia all’autorità giudiziaria, mentre la patente gli è stata ritirata con la conseguente sospensione che verrà disposta dal Prefetto di Macerata. Inoltre, il veicolo è stato restituito al legittimo proprietario.